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Autore: NightWatcher96    10/06/2021    3 recensioni
Uno strano Villain colpisce Deku facendolo diventare un coniglio. Durante la sua cattura, tuttavia, trovano solo vestiti e polvere, il suo corpo completamente disintegrato. Come riporteranno Deku alla normalità? Fluff e Kacchan x Deku
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: All for One, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Angolo della Quirkless

Eccomi qui, nuovo capitolo un po' più ricco del solito soprattutto di dettagli. Ringrazio sempre chi legge e recensisce, anchi chi non lo fa. Per il resto, Enjoy!




 

Deku non riusciva a dormire, anche se ormai era notte fonda.

Chissà come era silenziosamente entrato nella stanza di Kacchan e si era accucciato sul suo cuscino, senza destarlo dal suo sonno profondo. Curiosamente, dopo quindici minuti si era poi ritrovato abbracciato come un peluche e il fiato caldo e costante alitargli in un orecchio, scompigliando i peli morbidi dei capelli e del suo corpo minuto. 

Non sapeva se era stata una grande idea, ma dopotutto quello che aveva sentito dai suoi compagni, ricordando anche la sgradevole sensazione di quell'ombra nemica aveva trovato inquietante rimanere nella sua stanza.

"Non riesci a dormire…?".

La voce assonnata e calda lo fece gelare. Kacchan allora si era accorto della sua presenza, chissà quando poi, e non aveva proferito nulla? Era sogno o realtà? Tutto stava cambiando in meglio ultimamente, da quando entrambi avevano deciso di coltivare quel sentimento nuovo e piacevole senza destar sospetti.

"No" ammise l'altro, guardandolo.

C'era una luminescenza bluastra e argentata proveniente dalla finestra posta proprio di fronte alla porta che offriva la possibilità di intravedere sguardi e profili.

"Smettila di pensare e dormi, allora" espirò l'altro, mettendosi supino.

Deku cercò di salirgli sul petto per guardarlo ancora. Da assonnato, Kacchan sembrava terribilmente carino, con quello sguardo poco brillante, la bocca leggermente aperta e i capelli più ispidi del solito. Non calcolò la mano che gli fece una carezza sui ciuffetti dei capelli, tracciando una linea immaginaria lungo la guancia paffuta, finendo con la morbida pelliccia dal collo alla pancia. Lì ci passò ripetutamente il dito, non voleva fargli male in alcun modo.

"Recovery Girl e All Might pensano che siano i sentimenti ad innescare la trasformazione, lo sai?" sussurrò il verdoni, felice di tutte quelle carezze morbidissime.

Non ottenne risposta, Kacchan si era fatto più vispo e la sua mano si era spostata dietro la schiena, proprio sulla coda. Deku arricciò leggermente il nasino, un po' incerto di quello che l'altro avesse intenzione di fare. 

"Kacchan…" avvertì, la sua voce un po' più stridula.

"Shh, Deku. Mi ringrazierai, alla fine" commentò l'altro, senza la minima retorica. I suoi occhi erano ampi nel buio, a tratti belli ed inquietanti, un sentimento indefinito nei suoi occhi.

Quando gli iniziò ad accarezzare la coda, proprio alla base, Deku si irrigidì con una sensazione totalmente nuova. Probabilmente era perfino arrossito, complice anche che si fosse trovato al centro di un'attenzione esclusivamente per lui. Un altro dito sfiorò il suo inguine, appena sotto le bende alla pancia con maggior fervore.

"K… Kacchan… ti prego…" biascicò il piccolo, ansimando un pochino. Cercava di tener nascosti i fremiti del suo corpo ma non riusciva, l'altro era abile nel muovere le dita. 

Gli si avvicinò con la bocca ad un orecchio: "Dobbiamo capire cosa fa innescare la trasformazione, giusto?".

Il cuore del coniglio batteva forte, come se fosse stato in procinto di esplodere. Immaginare Kacchan fargli qualcosa di molto più intimo gli stava dando alla testa, quasi a non capire più nulla. Non si accorse neanche che per le foga di muovere il suo corpo senza neanche sapere di farlo tra l'altro, lo fece catapultare all'indietro in un'adorabile palla per poi trovarsi su qualcosa di tondeggiante e terribilmente caldo.

Sentì un respiro corto da Kacchan che si era sollevato, sorreggendo il busto con le mani. Aveva un'espressione strana, lussuriosa, di sgomento e anche di silenzioso incitamente. Izuku non capì il perché fino a quando non si rese conto che era finito con le sue parti intime che rischiavano di non essere più nascoste dal suo pelo sul membro per giunta eccitato dell'altro.

Ironicamente spostò più e più volte lo sguardo su viso e membro, sentendosi terribilmente vergognato.

"Ahh! Kacchan! Mi dispiace! Scusami, non è come sembra!" piagnucolò agitandosi tutto, in un turbine di rumore sfregante sul copriletto rosso e le sue zampette superiori che gli davano l'aspetto di un piccolo robot. 

"Cazzo, Deku!" gemette l'altro, artigliandosi una mano sul viso imbarazzato. 

L'altro capì in ritardo che quel suo muoversi era parso come un ulteriore sfregamento del membro dell'altro, come se si fosse trattato di una posizione sessuale. Era ormai cotto, fritto! Sarebbe morto sicuramente!

"N… Non fermarti…" si sentì piuttosto pronunciare. 

Deku si ritrovò volteggiare per aria e la coperta sotto di lui tirata via dallo stesso Katsuki senza preavviso: atterrò sul suo pigiama scuro, sentendo quel calore e quella durezza ancora più intensi. E lui ci si era proprio seduto, tenendo un po' arcuato il corpo, con la coda ritta, le orecchie altrettanto tirate verso l'alto e le sue parti intime proprio su quella che sicuramente era la punta.

"Deku" ansimò il biondo. "Ti va…?".

Il coniglio inclinò la testa da un lato, avvicinandosi leggermente e poggiando una zampetta un po' più in avanti. Quel piccolo tocco fu una nuova esplosione di piacere per il focoso.

"Ti va di farlo…?".

"Fare cosa?".

Un ringhio frustrato si levò nella stanza, Katsuki non aveva la forza di resistere al richiamo sessuale del suo corpo e quello scemo non stava facendo nulla per migliorare la situazione! Ma perché era così idiota? Perché lo stava facendo andare piacevolmente fuori di testa? Dio, lo voleva scopare tutto e basta! 

"Sesso! Voglio fotterti, non hai capito?!" ringhiò, avvicinandoglisi con il collo e un viso dalle guance scarlatte d'imbarazzo.

"M… ma Kacchan…! Io sono un coniglio! Co… come penseresti di fare?".

Un mezzo ghigno increspò le labbra di Katsuki, che si ritirò in una posizione semi-seduta, con la schiena contro il cuscino. A quanto pare sottilmente Deku non aveva detto di non voler fare nulla, piuttosto la preoccupazione era legata alla sua forma. Poi gli venne in mente qualcosa.

"Deku, concentrati: voglio che tu imprimi molto bene nella tua mente l'immagine di Rabbit Hero. Pensa a Mirko, se devi! Ignora quello che farò!" disse, mettendosi seduto e prendendolo gentilmente per la collottola. Il coniglio preferì non chiedere, chiuse gli occhi e fece quanto ascoltato. Fu semplice per i primi dieci secondi, dopodiché fu costretto ad aprire gli occhi e a guardare la mano del biondo che gli sfregava il suo minuto fallo che sbucava sotto al pelo.

"E' imbarazzante, Kacchan!" esclamò. 

"Shhh! Siamo nel cuore della notte! Vuoi forse farci scoprire, idiota?!" ruggì, senza però smettere di accarezzare con dolcezza. "Concentrati, come ti ho detto!".

Molto faticosamente si levò, chiudendo gli occhi. C'era solo buio e quel piacere che sembrava salire come una sfumatura di luce rossastra dal basso. Il suo cuore galoppava ancor più rapido, il calore alle guance, il corpo in fermento… poi ebbe una sorte di lampo bianco trapassargli la testa. Questo gli fece male.

"Concentrati" sentì dirsi da Kacchan.

Inspirò attento, il piacere ancora più rapido nel serpeggiargli dalle parti basse sempre più eccitate e visibili, poi vide una sorte di ghirigoro di luce verdastra, splendente esplodere e avvolgerlo. Quella luce lo avvolse, si sentì investire, tutti gli arti gli formicolavano, la voce morta in gola: durò dieci secondi, poi il buio.

Poi niente.

Quasi come galleggiare nell'aria.

Non avere più un corpo.

Il silenzio e nulla più ancora, un'immensa solitudine.

Poi un raggio di luce biancastra in lontananza e dei suoni un po' ovattati.

"…ku!".

Si sentiva come drenato da tutto. Senza forze, incredibilmente dolorante e insoddisfatto soprattutto dal basso che pareva ardere come una brace. Ah, giusto. Quell'esplosione di luce, poi che altro era accaduto?

"Deku!".

Quella voce! I suoi occhi scattarono aperti, c'era la luce di un telefono puntatagli in faccia che gli dava un po' fastidio e uno sguardo seriamente preoccupato. 

"Cazzo, Deku! Stai bene? Ci sei riuscito! Te lo avevo detto che la mia idea avrebbe funzionato!" esclamò il biondo, appoggiando il cellulare capovolto con la torcia ancora accesa accanto al cuscino. Lo spostò meglio tra le sue braccia non potendo credere che non solo Deku ci era riuscito ma aveva la metà inferiore del corpo avvolta da una luminescenza verdastra, chiarissima, con delle particelle fluorescenti che ricordavano cristalli disciolti in acqua gelida. Era come fumo, anzi nebbia.

Quando aveva viso che corpo di Deku era stato avvolto dalla luce verdastra c'era stato un brillio all'orecchino e quello che aveva spiegato Hatsume Mei si era avverato: le parti intime, quasi fino ai piedi, erano state avvolte da quella nebbia.

"Ci sono riuscito, Kacchan! E tutto è merito tuo!" sorrise ora il Rabbit Hero, abbracciandolo con gioia. "Ho sentito il mio cuore che galoppava, poi una sorte di lampo di luce verdastro, bianchissimo che mi ha avvolto e mi ha investito!".

Il biondo annuì, pigiando la pietra verde sull'orecchino per annullare il fumo. Deku fu completamente nudo sul suo grembo, con il fallo anche piuttosto eretto.

"Allora, vogliamo continuare?" sghignazzò il biondo, leccandogli il lato del collo. "Basta solo non afferrare quello spiraglio di luce, allora!" commentò, ora nel suo orecchio, mordicchiandolo. In un lampo lo fece ritrovare disteso sul letto e lui a quattro zampe a guardarlo con famelico piacere. "Sei ancora un verginello!".

"P… perché tu no?".

"Sì, anche io! E ti sfonderò talmente tanto il culo che non potrai allenarti per due settimane!".

Si chinò sulla sua fronte, baciandogliela, un ginocchio che era vicino alla sua erezione, una mano ad accarezzargli il viso dolcemente, sfiorando le sue labbra. 

"Non ti piace?" chiese leccandogli il mento, scendendo lungo la gola fino a prendere tra le labbra un suo capezzolo sempre più turgido.

"S… sì… n… no…! E' sbagliato…! Kacchan! Ahh!" ansimò Deku, cercando di opporre miseramente resistenza contro le spalle forti di Katsuki che continuava a leccare il suo capezzolo e una mano a stimolargli la punta del suo membro. Se era terribilmente sbagliato tutto questo perché il suo corpo bramava continuamente attenzioni? Voleva molto di più, il piacere era come fiamme che tuttavia non bruciavano. 

"Sì, ma ti sta piacendo!" commentò di rimando il biondo, aumentando il ritmo delle pompate al suo fallo. "Prima avevi il problema del tuo corpo da coniglio, adesso invece sei umano, quindi goditi il mio corpo finché puoi".

Inutile dire che Deku non poté più trattenersi e venne, per suo sommo rammarico. Il suo corpo non aveva accettato di trattenersi.

"Ah, la prossima volta ti farò soffrire!" sogghignò il biondo, avvicinandosi alle sue labbra. Rimase un po' in attesa, scambiarsi un bacio gli sembrava ancora un po' difficile ma decise di prendere ancora una volta la buona decisione e gli tolse il fiato chiudendo quel divario.

Deku gli avvolse le braccia intorno alle spalle e al collo, tirandolo sempre più vicino a lui, aumentando quel gioco di labbra e di lingua, in gemiti malcelati e sconnessi. Gli avvolse poi le gambe intorno alla vita, ma nella foga si ritrovò Katsuki cadere sul suo corpo.

Questo gli costò una dolorosa fitta, il dolore gli esplose come se fosse piombato all'interno di un lago ghiacciato, rimanendo senza fiato. Ora il suo cuore pulsava rapidissimo, le lacrime agli occhi che già cadevano copiose, il suo respiro incostante e quel blando tentativo di dominare quelle pungenti scariche di dolore puro. 

Dinanzi agli occhi, un po' come un deja-vu, intravide dei colori rossastri: fu come cercare di afferrare una corda che gli si avvolse come un mostro intorno al braccio strattonandogli il corpo. 

"Deku! Mi dispiace! Ti porto da Recovery Girl?!".

Era Katsuki. Dischiuse gli occhi annebbiati di lacrime, sbattendo più e più volte le palpebre improvvisamente pesanti: c'era la luce accesa. Ma perché tutto gli sembrava così grande? Si tirò le orecchie in frustrazione! Diamine, era tornato nuovamente un coniglietto.

Sentì le mani del biondo prenderlo amorevolmente e portarselo nella piegatura del braccio, scostandogli un po' le bende. 

"Per fortuna non sanguina. Dio, Deku, la prossima volta che mi vuoi staccare la testa dal collo fai più attenzione" gli suggerì.

Il piccolo sorrise debolmente: ora il dolore stava tornando a livelli accettabili. 

Chiuse gli occhi, d'un tratto conscio di un dettaglio che Kacchan gli aveva fatto segretamente notare. Ora c'era il buio di nuovo, Katsuki aveva spento la luce ed era tornato a letto, senza mai lasciarlo da solo. In quel vuoto non c'era nulla, poi come dei lampi intravide come in lontananza quella sorte di serpeggiante ghirigoro verde e provò ad afferrarla con tutte le sue forze. 

Si sentì investire nuovamente ma il dolore esplose nuovamente e non poté tornare umano.

"Non devi sforzarti, Deku" sentì sospirare il biondo, coricato e disteso su di un fianco. Se lo tirò vicino, quasi a poggiare una guancia su quei morbidi ciuffetti verdi. "Almeno hai capito come fare a trasformarti".

"C'entrano le emozioni. Il dolore, l'angoscia e soprattutto la tristezza mi riportano un coniglio" spiegò assonnato il giovane Hero in verde. "Ma altre, quelle positive, come il fatto che abbiamo fatto sesso mi porta ad essere un Rabbit Hero".

Mentre cercava di rilassarsi sentì l'indice di Katsuki battergli un paio di volte sul nasino. "Mmh, sbaglio o hai detto proprio fare sesso? Devo dedurre che al tuo corpo verginello sia piaciuto e vorrebbe rifarlo?".

"Mai dire mai…" sussurrò il verdoni, sbadigliando e sprofondando immediatamente nel mondo dei sogni…

 

Una potente scarica elettrica distrusse un grosso blocco di cemento armato, sbriciolandosi in mille particelle. Denki oggi si sentiva pieno di forze e stava avendo la meglio sul piccolo Modiriya che in parte assonnato dopo sole quattro ore passate a dormire con Kacchan e in parte dolorante non riusciva ad esercitare bene il suo One for All.

"Yeah!" urlò improvvisamente Denki, scagliando ben tre dei suoi dischetti per andare a selezionare un'area dove avrebbe potuto esercitare la sua gabbia elettrica per imprigionare e sconfiggere Deku.

Il coniglietto era tuttavia concentrato, ignaro che la maggior parte degli studenti, tra cui anche Aizawa, All Might e perfino Present Mic facessero da spettatori a quella battaglia. 

"Sei in trappola!" esclamò vittorioso Denki, puntando il dito verso uno dei tre dischetti per infondere la sua potente scarica elettrica.

Midoriya saltò per evitare di essere preso alle spalle, eseguì un salto mortale e si ritrovò momentaneamente a volteggiare per aria. Era il momento di mostrar a tutti che cosa aveva imparato con Kacchan. Chiuse gli occhi, ascoltando i rumori intorno a sè. Non doveva avere il cuore pieno di rabbia e frustrazione: ne schiuse uno di occhi e vide Katsuki accanto ad Eijiro che gli sorrideva, poi un piccolo cenno del capo. Sì, aveva ragione! Doveva ricordare i suoi sentimenti per il biondo!

Lo vide! Il fascio di luce verde, si lasciò inondare e sentire gli arti allungarsi sotto lo sguardo scioccato di tutti. Il congegno dell'orecchino si attivò e il suo corpo fu schermato dalla "Nebbia di Cristallo", come aveva preferito denominarla. 

Denki cercò di spostare una sua nuova scarica provando a utilizzare i dischetti come trampolino per colpirlo in pieno. Ma in Rabbit Hero Deku era molto più veloce, con il suo One for All avrebbe sicuramente vinto. Atterrò a quattro zampe, con una verticale si spostò verso sinistra evitando l'attacco e lo richiamò il suo Shoot Style.

"One for All Full Cowl: Otto per cento!" sillabò sottovoce, colpendo Denki con un calcio acrobatico. Tentò di sfiorarlo per non fargli del male mentre si levava un'assordante esplosione. Per qualche istante ci fu il rombo del suono e un polverone.

"Accidenti!" sentirono protestare da Denki, con il sedere in terra e tutto il corpo sporco di polvere. "E dire che ti avevo in pugno!".

"La prossima volta sarai più fortunato" sorrise Izuku, porgendogli la mano. Nell'abbassarsi un po' sentì nuovamente il dolore esplodergli al fianco. Era troppo, così violento! Doloroso, come migliaia di pungenti aghi.

Quando dischiuse gli occhi vide il mondo più grande. Accidenti! Era tornato un piccolo coniglietto! Denki gli si accovacciò per fargli da supporto con le mani… senza accorgersi che Katsuki aveva mutato espressione: era come una belva ma razionalmente cercò di ingoiare la sua gelosia. Nessuno conosceva la loro relazione, dopotutto.

"Hai capito come tornare Rabbit Hero?" esclamò raggiante Eijiro, scompigliandogli i ciuffetti amorevolmente. 

"La trasformazione è durata pochi secondi, purtroppo. Sei infortunato, non dovresti sforzarti" proferì vagamente preoccupato Todoroki, allungando quasi timorosamente la mano per accarezzargli la pelliccia sotto la gola. "Morbido" ammise, continuando poi con l'indice.

"Era come aveva detto Recovery Girl. Emozioni negative attivano la trasformazione, così come quelle positive e forti" spiegò Izuku, muovendo ancora una volta rapidissimo le zampette. "Per ora non so ancora controllare questa situazione".

-Ti ammazzo, Bastardo a Metà!- pensò rabbioso Katsuki.

"Midoriya, tu puoi riposare. Tutti gli altri continuate con il vostro allenamento" concluse Aizawa, piuttosto sorpreso che il giovane pupillo di All Might avesse già capito come fare.

Nessuno notò il lungo sguardo che si diedero Deku e Kacchan, quasi come fosse stata intesa, una silenziosa promessa di proteggersi a vicenda.

 

"Sei un debole, Izuku Midoriya. Un debole che è riuscito a farsi sconfiggere… Sarai solo un misero ricordo in una società di Super-Umani…"

 

Deku fece scattare gli occhi aperti con un'espressione di spavento e confusione. Si trovava in grembo a qualcosa di morbido ma in parte anche tonico, di un colore blu. Sentiva un morbido tocco sulla schiena, tra la base del collo e la schiena, come una grattino piacevole. Pensando che fosse Katsuki, il suo sorriso morì quando si ritrovò dinanzi il volto di Todoroki Shoto che lo accarezzava e peggio lo teneva in grembo, mentre sedeva con la schiena contro uno dei divanetti dei dormitori. 

"Oh, ti sei svegliato, Midoriya" disse.

"Che cosa è successo?".

"Ti sei addormentato profondamente tanto che nessuno riusciva a svegliarti. Gli altri sono a lezione. Per adesso è toccato a me farti da guardia" spiegò il giovane dai capelli bicolore, guardandolo. A differenza della solita espressione vuota c'era anche qualcos'altro.

"G… grazie, allora" farfugliò Deku, cercando di saltellare sul divano e andar via. Si sentiva un pochino a disagio, tuttavia l'altro lo afferrò sotto le piccole zampette anteriori e lo portò vicino al viso per guardarlo, anzi, analizzarlo. "Todoroki-kun, penso che dovresti lasciarmi andare".

"Io non credo proprio, Izuku Midoriya" rispose mellifluo l'altro, con un ghigno così malvagio che Deku si rese conto che quello non era affatto Shoto. "Ti porterò al Padrone, così lui mi ricompenserà!" sogghignò, afferrandogli il collo mentre il suo corpo si scuriva diventando una vera ombra con un occhio scarlatto.

"C… chi sei tu…?" gemette il poveretto, cercando di divincolarsi.

L'altro gli si avvicinò ad un orecchio, leccandoglielo appena: "Puoi chiamarmi… Shinesuke Hakai. E tu sei squisito, il profumo del tuo Quirk è inebriante!".

"L… Lasciami andare!" ringhiò attivando il suo potere ma l'altro aumentò la presa al collo, facendolo immediatamente desistere. 

"E' tutto inutile, Izuku Midoriya. E sai perché? Hai già perso! Debole!".

Quelle parole! Allora quelle voci erano di Hakai? Deku pensava a ripensava a un modo per riuscire a cavarsela, ma quell'ombra era veramente molto potente. Pensò che se si fosse fatto portare dal suo capo forse sarebbe riuscito a dare una svolta. E di nuovo gli sembrò di aver sbagliato quando il corpo di quel Villain lo avvolse come fosse stato un'onda nera...

 

Katsuki camminava a passo svelto verso i dormitori con la rabbia negli occhi. Durante l'allenamento dove aveva fatto il culo a Kirishima, Denki e perfino Ojiro e la sua coda da canguro, aveva visto Todoroki afferrare Deku che si era appisolato su una panchina e portarselo verso i dormitori senza più tornare. Se gli aveva fatto qualcosa lo avrebbe fatto esplodere senza ritegno!

Neanche a farlo apposta riconobbe la figura bicolore del Bastardo a Metà uscire dal bagno con una mano alla testa. Sembrava dolorante. Che strano! E se stesse solo fingendo?

Katsuki si sentì invadere dalla rabbia e in un attimo gli fu al colletto della tuta blu, sbattendolo con le spalle alla finestra di un balcone. 

"Bakugo, sei impazzito?" disse il figlio di Endeavor, con lieve stizza. "Lasciami andare".

"Dove hai portato Deku? Eh? Parla, Bastardo!" ruggì, aumentando la stretta su quella stoffa.

Shoto rimase allibito, a tal punto di sgranare gli occhi stupito da una simile accusa. 

"Di che cosa stai parlando? Ero andato al bagno e poi… credo che qualcosa mi abbia colpito alla testa".

Katsuki fu come investito da una doccia gelida, tanto che rilassò il suo corpo contratto di rabbia. Se quello che aveva visto prendere Deku non era Todoroki, allora…? Lasciò il vero Shoto, correndo rapidissimo verso la stanza di Deku, aprendo la porta a spallate. Quando accese la luce non trovando il piccolo Deku l'angoscia gli pesò nella pancia come un macigno. 

"DEKU!" chiamò, cercandolo dappertutto. "Maledizione!".

"Bakugo, vieni qui" esclamò Shoto. Il biondo lo raggiunse in quattro rapide falcate, ruggendo. "Guarda lì, sul divano. C'è qualcosa che brilla ancora". Lo raccolse e la realizzazione colpì entrambi con una sincronizzazione incredibile. "Questo è l'orecchino di Midoriya!".

Si guardarono entrambi con espressione di terrore…

Midoriya era stato rapito!

  
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