Lucius continuava a ripetere a se stesso che se voleva diventare un gentiluomo come suo padre avrebbe dovuto partecipare di più agli eventi sociali delle sacre famiglie purosangue, ma quanto interesse poteva provare un bambino di sette anni a persone che parlano di cose di cui non sa neanche pronunciare il nome? E soprattutto, quando c'è un bellissimo boschetto dove si trova il più splendente dei laghi, come può Lucius rinunciare ad andarci? E come può una Narcissa Black, più piccola di lui di un anno, non seguirlo quando lo vede sgattaiolare via dalla sua sedia furtivamente? *** Lucius aveva inconsciamente scelto di fare la strada più lunga per arrivare al lago, e i piedi di Narcissa (rigorosamente a una decina di metri da lui, seguendolo silenziosamente) ne soffrivano parecchio. Il prestigioso Manor della Nobile Famiglia dei Black a Londra era certamente un'élite della società purosangue inglese, la proprietà non solo era incentrata su una bellissima villa vittoriana, ma si estendeva anche nel suo giardino magico dietro la villa, che portava ad un piccolo boschetto. Lucius si fermò proprio davanti al lago, prendendo una decina di sassolini per poi andarsi a sedere appoggiando la schiena al gigante tronco del salice che aveva dismisurate misure, create da un incantesimo di ingrandimento. Lucius sembrò notare che una piccola figura bionda si era seduta a pochi metri da lui,e che si era appoggiata la testa sulle ginocchia e guardava da un'altra parte,solo dopo aver lanciato il quarto sasso in aacqua. -Chi sei?- chiese in tono abbastanza brusco, caratteristico dei Malfoy. La bambina sembrò scossa all'inizio, ma poi si girò e alzò un po' il mento e guardò il bambino davanti a lei che ricambiava lo sguardo. -Narcissa, Narcissa Black.- disse alzando totalmente la testa e sistemandosi il vestito con le mani. -Cosa ci fai qui? Non dovresti essere qui.- disse Lucius come se quello non fosse letteralmente il bosco della famiglia della ragazza. -Scusa? In realtà posso stare qui, è Bella quella a cui i miei genitori l'hanno vietato,credo. Tu invece, cosa ci fai qui?-disse in tono calmo e dolce, sorridendo. -Non sono affari tuoi.- La bambina contorse un po' la faccia e girò la testa da un'altro lato sbuffando. -Io sono stata gentile! Non c'è bisogno di essere brusco Signor Malfoy,- e fece per alzarsi ma la voce di Lucius la fermò. -Sai chi sono?- -Certo che lo so!- disse alzandosi in piedi e girandosi orgogliosamente verso di lui che fino a quel momento non aveva smesso di guardarla. -Tu sei Lucius Malfoy, della nobile e sarca famiglia dei Malfoy, che fa parte come la mia famiglia ai Sacri 28- finì lei in modo ancoro orgoglioso. Lucius rise e guardò davanti a lui. -Stai ridendo di me? Sarebbe veramente meducato!- disse lei avvicinandosi pericolosamente. Lucius girò di nuovo la testa verso di lei, ancora sorridendo. -No, non sto ridendo di te, sto ridendo al fatto che sembra che entrambi i nostri genitori ci facciano studiare le stesse cose noiose- Il viso della bambina si addolcita nuovamente, e sorprendendo Lucius si sedette molto vicina a lui, guardando il lago. -Qual è il tuo animale preferito?-domandò. Lucius sembrò sorpreso ma rispose comunque. -Il serpente, qual è il tuo invece?- -L'unicorno! Ne ho sempre voluto uno ma papà dice che è illegale da tenere come animale domestico- Lucius rise di nuovo, e Narcissa si girò verso di lui. -Questa volta sto ridendo di te- disse lui ancora sorridendo. E anche lei rise.