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Autore: Legeia    16/06/2021    0 recensioni
In un Presente alternativo, vari conflitti portano alla disgregazione delle nazioni in problemi interni ed esterni. In una si queste, un gruppo di persone di presenta come Agevolatori o Risolutori per le persone o enti su vari ambiti. Tuttavia cè qualcosa di più profondo e intricato che muove i personaggi principali sia tra loro che per i Continenti e le decisioni e scelte sono fondamentali per la questione cardine. Il futuro. P.S. storia scritta anni fa, mai ritoccata e modificata, così come era scritta.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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chapter 28 chapter 28


"E sono ancora qua...!"
dai resoconti di Lia



"Dimmi che va tutto bene..." domandò preoccupato Gask dal basso, osservando i piani sopra, dove lei era sparita.

Rimase in attesa, camminando come un disperato,  sentendo a volte qualche rumore ma nulla che potesse annunciargli che andasse tutto bene. Poi di colpo alcuni rumori, come metallici, finchè voltandosi di nuovo per fare il suo giro nervoso, non sentì cascare qualcosa di pensante, quasi sfiorandolo.
Come pioggia, vari oggetti iniziarono a planare a velocità intorno a lui foschiando, finchè non la vide letteralmente sbolognare al vuoto cassetti interi, senza badare al contenuto e su chi finisse.

"Ehi, io sono qui sotto!"

"E spostati! Che sei, aspetti che il pero ti casca in bocca?"

"Cosa?" chiese lui sconfuso

"Senti" disse lei un pò urlando due piani sopra "sto cercando di trovare roba che possa servirci, ed è chiaro che abbiamo poco tempo. Tutta colpa di quell'imbecille del generale. Ti piace ravanare ne cumuli di roba? Inizia a darti da fare, prima abbiamo qualcosa che possa servirci, prima ce ne andiamo. non possiamo certo uscire disarmati e senza nulla là fuori,  con quella gente..."

"Tu però vuoi ammazzarmi, è chiaro se svuoti la roba così di sotto senza avvisare..:"

"Stai forse dicendo che sono stronza come le casalinghe che lavano o scotolano,  senza controllare di sotto? Sono una persona di merda del genere?"

"..."

"non ti ho sentito" fece lei, acquattandosi sul bordo franoso del piano rimasto,  contro il vuoto "vuoi davvero provare ad uscire là fuori senza un minimo che ci possa aiutare, senza sapere chi sta girando per il casino che è venuto fuori da due teste di pisello?"

"... posso dire solo una cosa? Fà come vuoi..." urlò lui voltandosi, sedendosi su un pezzo di muro con i gomiti sulle gambe, ad aspettare.

Rimase fermo come a riflettere, finchè non si accorse che piovevano pentole e posate intorno a lui. Alzando lo sguardo la vide con il broncio, intenta a prendere la mira verso di lui, che era spostato dal cumulo fatto fino a quel momento.

"Che fai!"

"Che devo fare, ti mando roba utile. Altrimenti devi spulciarla dalla cunetta e perdi tempo. Non sarà come avere armi vere che sono sparite, ma il metallo buono aiuta sempre. Non sono zombie, ma meglio che ninete..."

"Mi stai tirando di nuovo forchette e coltelli!" mentre un coltello da chef si impuntava vicino a lui, facendogli inghiottire aria "EHi, ma che ti prende, scendi!"

Ma scomparve di nuovo, restò in attesa seduto, mentre guardava il semicerchio di roba poco davanti a se, chiedendosi se voleva accopparlo veramente o che altro. IN lontananza, gungendo dal cielo sopra di lui, si sentivano urla e spari, come esplosioni,  e si chiese che cosa accadeva e chi gestiva la questione senza Kianta o lui, per il suo gruppo. Poi di colpo si sentì chiamare con un "Ehi" e alzò la testa.

"Acchiappalo, ci serve..." mostrando un valigetta, per lasciarla andare appena lui si era alzato.

Gask sussultò,  fece per andare a prenderla al volo ma si fermò come se qualcosa gli avesse detto no, la vide cadere di angolo e aprirsi con un rumore sordo, vedendo volare a raggiera coltelli, una scacciacani o pistola vera e accette per carne. Qualcosa  si attivò e partì un colpo sonoro, che si conficcò da qualche parte. Gask istintivamente si buttò con busto di lato coprendosi torace e viso con le braccia, mentre Kianta si acquattò a terra. Non era un vero proiettile ma qualche fece, perchè il rumore non era a salve.
Il cumulo di armi e valigetta restarono fermi e zitti, mentre Gask fece qualche passo circospetto, per poi incavolarsi.

"Ma che fai, poteva beccarmi, o prendere te lì... ma che ti prende!"

"Ti avevo detto di prenderla, invece ti sei inchiodato. Era ben chiusa, evidentemente era difettosa o di scarsa qualità! Comunque tutto ok, prendo la cassa con il paracadute e scendo..."

"Che cosa fai?" iniziando a camminare nervosamente sotto i resti del pavimento dove lei si muoveva, vedendo cassa e paracadute ciondolare, e raggiunbili solo con un salto "fermati, ci accontentiamo con quello che abbiamo...sei al secondo piano da qui, ossia al primo da fuori, ci basterà per uscire in strada..."

"Eh, no! e sai perchè?! perchè cadendo non ha preso solo la parte centrale o pozzo luce, ma se noti già da lì, tutta la parte anteriore è andata, come un castello di carte, e per uscire da porte e finestre sulla strada, indovina...? Tempo e casino. Dobbiamo raggiungere il secondo piano, dove pende quella cassa e sperare che ci siano i nostri qui intorno..."

"Ma..." ma la vide tentare di salire ancora e la seguì con lo sguardo, in ansia.

Kianta usò qualcosa che lui non comprese subito, sembrava una sorta di griglia metallica con denti in fuori, attaccata a una corda larga, piatta e grigia. Pareva con intreccio fitto e fili robusti e grossi. Usò questo collage di oggetti per fare una sorta di rampino, agganciandolo da qualche parte che non vedeva bene, testarlo per vedere se reggeva, pensando che lo volesse usare per issarsi su.Invece lei si tirò abbastanza indietro tenendo la corda per fare poi una rincorsa, arrivare con la cordaa toccare con i piedi il muro che non poteva giungere,  perchè mancava parte del pavimento e con slancio, balzò ad afferrare la parte raggiungibile sopra, usando i piedi sul muro vicino per sistemarsi e rialzarsi.
La cassa pendeva sorretta dal paracdute, tenuto da una barra dei pilastri in ferro divelta, dondolando poco oltre il pavimento sopravvissuto.

"Di solito qui sono tutti in mattoni rossi, proprio la casa o quel che è con cemento e barre di ferro dovevamo beccare..." disse tra sè gask con ansia

Poi lei entrò dalla porta raggiungibile per uscirne pochi attimi dopo con una scopa, a cui era attaccato come un elastico o una corda. Fece dei tentativi allungando la scopa e cercando di infilare quel filo o altro a cerchio largo, legato alla parte in plastica con le setole. Appena riuscì a farla scivolare dal lato più stretto, seguendo quello lungo fino a metà, girò la scopa varie volte come un cappio ben stretto, tirando verso di lei. NOn fu un'impresa facile e ci mise circa un quanto d'ora, ma era stata in grado di prenderla verso di se, lasciando il paracadute come unico problema. Dopo aver litigato con il tessuto che non voleva scivolare via, questi cadde, e Kianta iniziò la ridiscesa.

Saltata al piano di sotto, una parte del pavimento ancora in piedi cedette, inclinandosi mentre lei si caricava la cassa, che aveva precedentemnete calato, rischiando di fare gli ultimi due piani di schianto.
Per tenersi lei lasciò la cassa, ma non trovò nessun appiglio, si vide andar già seguendo sulla pancia la parte di pavimento obliqua,  dopo aver ceduto, ritrovandosi ad allungare le mani in cerca di qualcosa invano, finendoil pavimento sotto di se. sfiorò vicinissima il piano di sotto, ma non ruscì ad afferrare le parti sporgenti e voltandosi col busto, mentre cadeva, vide sotto di se Gask con le braccia aperte, cercando di acchiapparla.
Seppur i tentativi e la ricerca mentale di soluzione, tutto accadde in pochi minuti, lei non sapeva quanti. IN quegli attimi si chiese cosa altro era possibile fare in secondi.
Cadde addosso a Gask, che si portò di lato per sbattere la schiena, atterrando più verso la spalla destra. Si portò istantivamente il braccio e spalla opposti a coprire se e lei, sentendo un grosso botto intorno a loro e detriti. Poi qualcosa lo coprì gentilmente, come una carezza di tessuto.
Si voltò, vedendo solo tessuto davanti ai suoi occhi, mentre Kianta già si agitava per torglierselo di dosso.
Gask restò disteso sulla schiena a respirareprofondamente, seppur vi foss epolvere intorno, chiedendo a voce alta, non a lei ma come in generale,se fossero morti e fossero da qualche parte.

"Vedi lucine, tunnel di luce, gente ombra, puttini, angeli con ali giganti o cose strane?" gli chiese agitandosi come un'anguilla per spostare il tessuro

"...Mh.. no!"

"E allora, siamo ancora qui! Ora so una cosa che nelle esercitazioni non cè, se il pavimento sotto di te cade sbattendo su quello sotto e hai pochi secondi, senza nulla a cui aggrapparti,  cè poco da fare. Scivoli e basta. Volevo impuntarmi con le gambe e allontanarmi ma sarei comunque caduta, sotto non ci erano parti, se saltavo dove finivo se non qui sotto? Almeno dopo quella discesa cèra solo un piano fino a qui...Potresti aiutarmi con questo stupido tessuto?"

"Tu non hai momenti di spavento da scacciare? Io ho avuto paura di non prenderti e vederti come un uovo rotto per terra..."

"Ehh!!! Esagerato! Fosse stato più in alto, potrei capire. Io che ci sono stata in mezzo, guarda... mi scoccia solo che sono tutta sporca adesso..."

Gask si voltò a fissarla in queella zona che avevano creato con le braccia, litigava con l'ampio paracadute della cassa, cercando di uscirne, solo arrabbiata e urtata per la polvere e sporco che aveva addosso.

"Non varrai lavarti di nuovo...:"

Kianta si voltò, sguardo arrabbiatissimo, abbassando le mani per girarsi meglio e guardarlo,  ma il tessuto cadde mollemente ri-adagiandosi su di lei, facendola imprecare.

"Mi sono lavata  perchè ero uscita da uno scarico fognario. NOn voglio pensare, NON VOGLIO, immaginare lo schifo che ho indosso e cosa dovrò fare per evitare malattie e altro. Era una cavol odi fogna! FOGNA! E tu cosa cosa cè nelle fogne?"

"Escrementi, ratti, liquami..."

"Appunto! Quello! Io non riesco a stare con lo sporco, seppur ho cercato con la sola acqua di togliere il possibile, mi sento uno schifo lo stesso, e ora sono sporca di polvere di vario tipo. E questo dannato tessuto!!!" sbraitò,  bracciando,  decidendo di andare carponi da un lato per uscire definitivamente. Si acquatò sulle ginocchia osservando fuori dalla cupola molle del paracadute la situazione, mentre Gask si era alzato i piedi, aveva afferrato la stoffa, iniziando ad appallottolandosela fra le braccia. Kianta osservava fuori con il tessuto sulla testa come fosse sotto le coperte e lo guardò male quando lui tirò anche quello che la copriva, lasciandola senza.

"Siamo ancora in piedi senza grossi problemi, abbiamo la pellaccia dura. Il problema sarà uscire abbastanz aarmati se quel gruppo è riuscito ad avanzare, visto che non sappiamo dove siamo..."

"QUello stronzo che correva... li ha lui le nostre cose. Devo trovarlo..."

"Quel tizio, ha modo di attivare i nostri cellulari per avere informazioni?"

"Di base no. Voglio dire, sono uno sviluppo alternativo solo dei laboratori di Milan dei cellulari comuni, ecco il loro nome, ma no nsono come quelli. In quanto a sicurezza i nostri sono ovviamente livello militare. Corpo e componenti interni sono studiati e testati per resistere a urti, cadute, danni anche da armi se possibile. Ovviamente non di grosso calibro o particolarmente..."

"Io parlavo per attivarli e vedere cosa cè dentro..."

"... e io ti stavo per rispondere. L'OS è il Pandora. Basato sulla storia mitologica, è una sorta di Crell muto, che può contenere come il famoso vaso dati e informazioni con crittografia e compressioni particolari, sperimentate solo da noi. Ergo se non cè una mente brillante all'interno della gente che li ha fregati, capace come fu nella seconda guerra di tradurre i codici crittografici e compressione, possiamo stare sicuri. Le chiavi non sono conosciute ma di nostra ideazione, così come i sistemi di sblocco secondari che vertono su iride, la blue box che abbiamo e scansione, dove quelli comuni hanno quello delle impronte, di particolari solo nostri che riconosce e sblocca. Ma appunto sono sistemi..."

"Davvero? Cè questa possibilità?" chiese lui stupito, piegando il tessuto "cè un Crell dentro i nostri telefoni? Fa scansioni di cosa, nostri..?"

"Ma tu dove eri quando te lo spiegavano?"

"Veramnete lo hanno consegnato e basta. Nessuno mi ha detto nulla..:"

"Come sarebbe! Gli addetti alle consegne dai magazzini e..."

"Come ti ho detto. E comuqnue non sono stati loro. A me ha consegnato alcune cose... Milan"

Lei fece come al solito quando cercava di controllarsi dall'esplodere, gran respiro, movimento di mandibola come se stesse masticando, osservazione di cose a caso. QUando lui pensava di ricevere una sgridata, la vide invece alzarsi e andare alla cassa, che aveva resistito all'urto.

"Mi auguro che tutto il casino per prenderla, non abbia dato invece... roba inutile!" sbottò lui, anche se speranzoso

"Se hai un Dio, prega che ci siano armi! Perchè ho voglia di impallinare come novelli gruviera due coglioni che si fanno chiamare generali e poi sono ragazzini pronti all'offesa..."

"Su questo non posso darti torto... la cosa che mi preme è uscire. Vedere da qui la luce e non decidere da che lato praticabile uscire..:"

"Usciremo dall'ultimo piano, cercheremo di raggiungere edifici vicini per ritornare fuori. Ho controllato la zona anteriore e non è messa nbene, perchè un edificio di fronte è finito su questo e rischiamo che cidava la facciata di questo o dell'altro adagiato contro questo, addosso... E' chiaro che non possiamo raggiungere la strada e basta. Dall'alto avremo una migliore visuale per studiare la cosa... quell'altro imbecille venuto da est potrebbe avere scagnozzi qua sotto e rischieremmo di essere presi..."

"Le torture di quei gruppi militanti-religiosi non sono affatto un passeggiata. Ma lo dico per te, perchè..."

"Cosa...! Anche io sono stata addestrata a sopravvivere alle torture e..."

"Questo lo so.  Jd ha anche detto per due volte,  anche se non capisco, ma non intendevo a quelle normali. Io parlavo della loro idea di prendere le donne, costringerle a convertirsi alla loro religione se non lo sono già e di venderle, proprio venderle, ai propri uomini o darle come premio ai migliori. E siccome Jd ha detto..."

"CHE COSA HA DETTO JD!" urlò lei, non guardandolo ma come gelandosi mentre sbloccava i ganci della cassa, fermandosi del tutto, come aspettando le risposte.

"...Ecco, volevo... dire..."

"CHE CAZZO HA DETTO JD!" sempre più adirata e piccata, con quel suo tono e modo di parlare tra i denti come s evolesse mordere.

"Ha... insomma, si parlava di Madame, dei vostri accordi con lei, di cosa cè là e... chiedevo come mai questo. Di solito queste cose gli uomini dove io sono stato li cercavano... beh, Alaric ha detto che era una trovata di Lia e Jd si era incazzato. Diceva che Lei non doveva essere ricordata, mai, così come parlarne, e quando ho chiesto del perchè...."

"..."

"Mi hanno detto che   la conoscevi, avevi mantenuto molte cose che aveva messo. Che anche tu come lei credi che rendere l'animo delle persone lieto e felice fosse un modo per gestirli meglio. Farli sfogare era cosa buona..."

"Stai dicendo una cagata dietro l'altra! Io non la conoscevo. Quelle cose sono rimaste perchè MIlan aveva visto chiaramente che effettivamente tutti i programmi messi, comprensi le ragazze di Madame Lalique, sortivano effetti positivi sulla psiche delle persone che lavoravano per lui. Anche i gruppi o squadre erano più coesi, e sono rimasti. Che cosa cavolo significavo io nel discorso..."

"...Mh... " portandosi le mani dietro la testa, intrecciandole, guadando in alto "... Alaric ha detto che solo una matta come te e quella persona potevate mettere certe cose in un gruppo militare, e siccome cè anche la..., si, la controparte maschile per la sezione femminile, ho chiesto se anche quel settore andava. Hanno detto di si, che era idea sempre di quella persona perchè i diritti sono per tutti. E così ho... chiesto se ne usufruissi anche tu..e..."

La vide voltarsi con lentezza, come a scatti come quei personaggi dei giochi e carillon che creavano in alcune botteghe, animati, dove riuscivano a fare anche i busti riproducenti i richiedenti,  che si alzavano dal basso scoperchiando, e con la musica giravano in cerchio. Li facevano come doni prsonalizzati e anche per memento mori per riprodurre le fattezze, fatte bene e con capacità di riproduzione di volti e aspetti fisici, come ricordo delle persone care. Ed era uno dei settori in cui si erano cimentati per guadagni extra e andava molto, seppur la gente pensava che il futuro come ricordo fossero pagine e siti in memroria delle persone. O i doni con un sistema per riprodurre la voce della persona, come era per orsacchiotti e simili, quelli erano doni speciali. Avevano progettato anche statue di varie grandezze con il totale, busti o composizioni cn cosa piaceva al defunto con o senza le loro riproduzioni, con effetti visivi o sonori. E quel modo di muoversi di Kianta, lento , per portare la testa e lo sguardo sulla persona che la faceva incazzare,  a volte lo metteva a disagio. Mancava solo un sonoro di porta cigolante o di meccanismo da film horror e lo spavento era completo. Perchè se faceva così, era così incazzata da volerti menare.

"Non ho capito..."

"EH... voglio dire... Milan so che paga le ragazze di maggior pregio di Madame,  o che conosce ragazze specifiche con requisiti adatti alle sue apparizioni,e.... insomma, alcune sono anche sue compagne di piacere per qualche periodo e... volevo solo sapere se anche tu usfruissi di... insomma, le nostre colleghe di varie età parlano tranquillamente di... aspetta, Reth, Dante, Remy, Enver,Eitan... sono quelli più richiesti. Dicono alcune che sono meglio loro di tutti gli uomini che hanno avuto... Ogni volta alle gradinate che gli uomini mettono un film spinto le donne si offendono che ci sono solo troppe donne e un uomo o due massimo, e..."

"Meno male che sono le donne pettegole! Gli uomini no! tu, Jd, Alaric,  tutti gli altri con cui fai comunella non parlate,  sparlate della gente peggio delle donne peggiori che fanno versi che sembrano cigni che vanno a morire..."

"Ma io volevo solo..."

"COSA, cosa volevi! Cosa te ne frega di me? E' dall'inizio, da quando parevi l'uomo ragno sulla balconata di là sopra che rompi le scatole!..."

"Veramnete ero curioso di vedere come andava a finrie tra te e quei due che piantonavano la porta dell'ufficio del Capo. E poi..."

"GIà, poi quando sei venuto con lui e hai conosciuto MIlan e lui così... OOOHHH, questo tizio ha un feeling con me come fossimo fratelli, OOHHH" mimando quasi l'ulrlo di MUnch però stupito "E poi quando sei apparso a rovinarci la vita. Dove cè casino ormai ci sei sempre tu! Prima cèra Alaric, ora vi siete dati il cambio. Cè festa alle gradinate fino a tardi? Ci sei tu. Gli uomini fanno qualche cazzata? Pure che non sei presente, la prima cosa che dicono è che avevano fatto qualche scommessa, gioco, proposta con te e via... facciamo le boiate perchè tu hai detto, fatto..."

"NOn credo che facciano..."

"Cosa... hanno attaccato un gatto delle nevi con delle carriole in fila per portare voi pazzi, dentro le carriole come sardine, fino alla fattoria per la festa dei formaggi a fare il gioco "rotola il formaggio",  come quella festa... ti sembra normale? Con te come guidatore del gatto! A farvi ammazzare tutti! O siete andati in quel laghetto lontano chilometri a ovest, quindi fuori dai nostri possedimenti, a fare pattinaggio senza controllare e senza avvisare nessuno, con te in testa, e avete fatto la fine dei baccalà congelati. Siete tornati che parevate giunti a piedi dal polo nord, con pure le mutande rigide che sono state tagliete via, tanto non piegavano e scendenvano. Devo continuare? perchè cè anche di peggio..."

"Ci divertivamo..." ceercando di frenare le risate

"Oh, certo!"

"Io non mi sono mai divertito tanto... non ricordo neanche quand'era cheavevo fatto..."

"Questo non significa che potete fare casino, siete liberi di passare il tempo come volete,  fuori dagli incarichi e allenamento o addestramento. Ma quell oche fate nei campi, nella palestra, nella fattoria con gli animali e tante cazzate! Ci sono tanti programmi per..." meno dura ma sempre adirata

"Ma li facciamo... però a volte i ragazzi dicono che facevano questo o quello da bambino, e vorrei provare almeno una volta io..:"

Kianta era chiaramente meno adirata, e Gask comprese che era stato per il discorso del suo passato. Si era accorto che diventava malleabile su argomenti del passato, cosa si è fatto e cosa no, cosa si era perso e il desiderio di fare qualcosa almeno una volta nella vita. Aveva ancora il broncio e le sopracciglia contratte, ma pareva meno incline a mozzicare qualcuno.

"Per i ldiscorso di te e gli uomini, prima si diceva tu e  Milan, poi con Jd perchè a volte lo abbracci e..." e si accorse di aver sbagliato, perchè di nuovo voltò il capo in quel modo verso di lui con occhi da omicida "... ecco, so che non sono affari miei, ma vedo Milan che fa cose, e poi te che stai allo Chateau tranne alcune volte, sei sempre da qualche parte a fare questo o quello ma nessun..."

"Cosa, nessun..." ribloccandosi, con lo sguardo su qualcosa e rigida di nuovo

"Sei l'unica donna di tutta l'organizzazione che no nsta con noi   nelle gradinate, ne alle feste, in sala mensa, nelle attività... tranne le feste dove sei la ragazza in blu e con la maschera che balla ma... nessuno sa di te. Se non fosse stato per gli anelli, il neo sulla schiena, la cavigliera e me nesono accorto solo io...  e la tua complicità con Jd quando suona le varie chitarre o quello strumento in legno con i fori, ballando a ritmo, come se foste ormai abituati... bè Alaric mi ha fatto capire una cosa dai suoi discorsi contro di te. Che tu e gli uomini come l'argomento del..."

"Ma a te cosa importa? Vengo da te a chiederti con quale ragazza dell Casa delle Sete sei stato?"

"Ah, uno di quei nomi. Avete uno strano modo di chiamare gli edifici, qui. Sempre nomi particolari, definizioni da... Boh"

"Ringrazia Milan, per questo!"

"Lo so, anche quel cane lupo cecoslovacco che hai a volte con te... lo chiami Bri, ma so che invece il suo nome completo è un altro. E io non saprei pronunciarlo..."

"Deriva dalla mitologia greca, se leggessi non saresti così ottuso!"

"Io non ho mai letto perchè nessuno mi dava modo di farlo, e..."

"Si, si. So la tua storia, la racconti sempre, ma credi che molti altri non abbiamo storie quasi simili? QUi da noi, voglio dire... allo Chateau, hai tutte le armi che ti servono per diventare una persona nuova e migliore. Hai le Lezioni, la biblioteca con i bilbiotecari e bramini a tua disposizione, cè Beppo che impara e molti seguono la scuola con lui..."

"Ci sono stato ma molte cose non le sapevo e  capivo e..:"

"Mi stai prendendo in giro?"

"no... dico semplicemente che da quello che ho capito, Beppo è passi avanti a me su tante cose. Io dovrei iniziare da altri punti e non ho voluto disturbare solo per me..."

"CAZZATE! Ci sono persone analfabete tranne le elementari, che sono riusciti a ottenere diplomi, ovviamente validi in europa, ci mancherebbe, e ora fanno i professori o bibliotecari. Quindi ituoi problemi sono solo cazzate..."

"... mi vergono a dire che da un certo punto non ho più studiato e..."

"Per favore, basta così! Le tue scuse, in questo anni, secolo, nel posto dove sei sono vergognose. Perchè pure MIlan esorta la gente a studiare e imparare. Vuoi restare un militare ottuso o quel che pensi di essere tutta la vita? Voglio dire, ci saranno settori che ti richiamano per fare, studiare, sapere..." infilando la testa nella cazza, tenendo alzato il coperchio un pò

"..."

"Mamma mia!" disse come se fosse disperata aprendo la cassa per poi ridire "MammaMIALAMANNAGGIA!"

"Cosa cè... perchè parli in italiano?" Kianta era visibilmente contrariata, fissando il dentro della cassa con rabbia "Comunque per quel fatto dei gigolò..."

"Ancora! Per me non sono... AAHHH, sono persone che lavorano nel campo dell'intrattenimento ravvicinato... basta!"

"E che vuol dire..." chiese lui avvicinandosi per guardare dentro la cassa "... si prostituiscono, che intrattenimento sarebbe? Fanno gl iaccompagnatori, se li chiedono non è mica come comici o..."

"..." fissandolo come fosse un idiota, dal basso "intrattenimento ravvicinato! Non che fanno spettacoli comici o artistici. Nel senso..."

"Ma si prostituiscono! Ho capito, non sono scemo, cosa vuoi dire, ma diamo a Cesare quel che è di sto tizio... che li chiami accompagnatori o gigolò o artisti del sesso, sono sempre la stessa cosa. E' come il senso di cortigiana che significa sempre quello!"

"..." lo fissò come con una punta di interesse "per una volta fai discorsi sensati, ma il nocciolo è che..."

"Che tu odi il sesso e non vuoi definire la gente come fanno quelli della società là fuori, ho capito, ma la verità nuda e cruda è questa. E lo sa pure Milan, con le sue amiche..."

"Quindi fammi capire. Perchè le ragazze con cui tu vai ti si concedono, non meritano una definizione migliore, perchè sempre quel  lavoro è... secondo me meritano rispetto, mentre tu usi quella base di stronzaggine che danno tutti?"

"...eh... io non vado con nessuna ragazza. Ne all'inizio ne adesso... perchè continui a dirlo?" come offeso, ma con sguardo quasi triste

"Forse perchè sei uomo e ti ho visto al Teatro con gli spettacoli e..."

"Si, ci vado con i ragazzi, ma sai anche tu che al Teatro non ci sono le ragazze per prostituirsi, ma spettacoli di vario tipo, che sia teatro, musical, burlesque... si chiama così? e vari tipi. NOn è mica la Casa delle Sete..."

"..." accigliata e imbronciata come prima

"... ammetto che per me non cè bisogno di chiamarle in modi più decorosi, perchè loro stessi ammettono e trattano il loro lavoro come... quello che è. Sei tu che vuoi per forza rendere giusti, corretti, puliti certi lavori... ma siamo militari, facciamo a volte le stesse cose della feccia seppure lo so, per il bene delle persone.... siamo più schietti della gente normale, che vuole vedere coniglietti, uccelletti canterini e l'eden che la realtà. E capisco anche che odi vedere la gente giudicare altra gente,  solo perchè più libera di fare certe cose e..."

"..."

"Senti, se hai problemi con gli uomini e il sesso, non significa che devi pretendere si che vedano le cose come le vedi tu..."

"COSA?"

"Volevo dire che..."

"Non ho capito la prima parte, innanzitutto..."

"Ho detto che se hai problemi con gli uomini e col sesso..."

"MA... ma si può sapere chi ti mette in testa queste cagate?"

"Ma i ragazzi hanno detto..."

"CHI, per qualunque DIo, CHIIIII!" alzandosi, dando una botta col piede alla cassa, allontanandosi da lui.

"Non ti piace che si dicano queste cose, ma Jd ha detto..."

"ANcora, e ancora! Ma che cazzo dite tu e Jd?"

"Anche ALaric, e Lubo, come Milan..."

"Ah, sono tutti! Ma cosè, fate i pigiama party confidandovi le cazzate sulla gente?"

"I cosa? No, alcune volte si è parlato di..."

"Alcune volte? Pure...!"

"..."

"Ascolta, te lo voglio dire adesso e mai più"  fermandosi in un punto e fancendo un uno con un indice "io non odio il sesso, per me la gente piò fare cosa vuole col suo corpo e le sue esperienze. Odio solo una cosa, che si usino le carte della seduzione e il sesso per i prorpi comodi, fare del male, ottenere delle cose!" indicando con le dita gli altri punti"Seconda cosa, io non odio gli uomini. Smettetela di far girare le cazzate, perchè sono sicura che ne Milan e ne Jd dicevano questo. Seppur amici e tutto, e mi conoscono, non credo che dicano queste cose. QUindi, a meno che non sia stato Alaric o qualcuno della tua combriccola a spararle grosse senza sapere, io rispetto tutti, a meno che non sia un bastardo su vari livelli. Allora si odio tali uomini, oltre gli scemi e... AHH, ma anchele donne con le stesse cose. Quindi il tuo discorso non ha senso..."

"Ma Lubo ha detto..."

"Lubo... io lui siamo amici ma come con JD e ancora di più MILAN, non credo proprio che dica cose che no nsa! Capisce le cose subito, è ottimo per parlare e mi fido, tanto da mettergli in mano la mia vita, ma non posso credere che possa arrivare a dire cose l'opposto di cosa sa.... "

"Ma allora..."

"Allora cosa, io non odio il sesso. A te che cazzo te ne importa, perchè mi parli e di cose personali?"

"Tutti dicono che tu odi l'amore, gli uomini, il sesso, le relazioni..."

"Io voglio conoscere la gente con cui parli... Penso che una relazione debba essere sincera e se vi sono giuramenti, vanno rispettati. Odio si gli uomini,  ma gli stornzi, che vogliono solo sesso e non lo dico e prendon in giro, che fanno giuramenti a Dio, davanti a tanti e poi hanno amanti, se ne vanno in questo o quel posto per fare roba, mentono, agiscono alle spalle, prendono in giro le compagne o mogli. Forse era questo i ldiscorso... per me un giuramento o promessa valgono, se li rompi senza dire nulla, ma anzi ti ci diverti pure, se un pezzo di merda. Su certe cose io non metto bocca però, perchè ci sono tanti dei nostri che hanno fidanzate, mogli ect e si divertono con le ragazze. POsso andarmi ad immischiare in queste cose? Certo, se l'altro o l'altra, nel caso di donna, sono dell'associazione allora è diverso. Loro lo sanno che spezzo le gambe per stronzate del genere, ma io parlo di chi ha famiglia fuori e fa porcate qui. Allora si, odio questa gente. Ma non gli uomini in generale. Anzi, io sono quel tipo che pensa che se io tizia x non posso dare qualcosa all'altro che però vorrebbe, quindi per mia cosa io gli vieto o gli impediscoqualcosa, ma per rispetto non spinge troppo, perchè legarlo a cose solo per le mie cagate?...  perchè non accettare che abbia una sorta di svago con una persona che però conosco e accetto, che non faccia stronzate, ma sia chiaro, diretto e non perchè si diverte a fare le corna?"


"In che senso..." dubbioso e incerto

"Compromessi! Ecco di cosa parlo. Tutti a dire che le unioni o matrimoni sono pieni di compromessi. Bene. Esempio gusti, che so di film, televisioni, cinema o hobby, ci sta benissimo la cosa. Anche se per te non è interessante, si prendono i ltempo della persona che hai al fianco che magari vorresti vivere con qualcosa da fare insieme... accetti perchè gli piace, non è corretto vietare nulla perchè come dicono molti, la vita è una sola, se si toglie cosa rende vivo l'altro, per tuo egoismo, sei stronza o stornzo. Perchè togliergli qualcosa perchè ormai convivendo, sposandosi e simili, non deve più esserci qualcosa negandogli delle cose? Come quelle che appena mettono piede in casa buttano tutto ciò che lui ama o gli piace. Non cè una stanza fatta a gusto suo, devono buttare roba che contiene donne declamandola come segno d'amore... che persone povere dentro..." scuotendo la testa "se non ti piacciono delle cose dell'altra persona, non starci!  E io parlo sia per parte maschile che femminile perchè è solo o sofferenza finchè non fai divorzio o scappi, o corna o bugie a vita...Cè gente che vieta questo o altro anche se sanno che il partner ama i videogiochi, passare il tempo con gli amici,  esempio a giocare al calcio, cose semplici, che divertono, aiutano a stare bene.... Ma veramente molti si vedono togliere queste cose perchè ormai sposati, padri o anche l'opposto, e deve essere normale? Se tu ti sposi e figli hai finito di essere cosa sei e cosa ti piace..."

"..." cercando di seguire il discorso

"Una volta che ti sposi o peggi fai figli, tutto ti è tolto. O promettono di dare tutto per amore dell'altro e poi urlano che hanno le corna o peggio, e la cosa di cui mi lamento è che si prtende con le promesse cose che in verità l'altro non vuole fare. Ma le pronuncia per amore? No, perchè la società dice che deve essere in un modo e così deve essere, anche se poi fanno stronzate perchè si vedono tolte tante cose... Io per esmepio non posso credere che se  all'altro piace fare determinate cose, non è possibile , sai perchè? SOLO perchè sono contro Dio, contro la morale, contro tutte le loro cazzate e no nsi è persone per bene, farle. Che invece sarebbero alla fine innocenti, però cè l'altra sponda di diagiate che poi dice che , e vedi due stronzi con stronzate diverse che si sposano e poi PPPOOOOOMMMM, le cose che fanno di nascosto! E non mi riferisco ad ammazzare qualcuno, schiavizzare per esempio. Ma parlo di fare cose, da persone adulte, consenzienti, in una relazione o rapporto sano.lasciare essere e fare a quella persona cosa gli piace e tenere in casa ANCHE cose che a lui o lei piacciono, chiedergli prima di sposarsi se accetta di non fare certe cose  e assicurarsi che l'altra persona non si ritroverà con perdite e con rimorsi."

"Io..." scuotendo la testa confuso


"Dire no che schifo, a meno che davvero non ti faccia schifo, vietare, dire che se lo tolga dalla testa per motivi beceri, render equindi la persona con rimorsi, desideri e voglie perchè con il cazzo di status di fidanzato, sposato, compagno o padre o anche la versione della donna, non esiste più nulla. Io non voglio nessuno, ma no navrei permesso che per un concetto becero, l'altro si ritrovi con cose vietate, anche nel sesso. Se ci sono cose che uno dei due non vuole, non gli piace, non accetta fare, trovo vergognoso che si ci pari dietro le promesse fatte, negandogli di vivere. IN quel caso niente relazione e ninete matrimonio. Se non vuoi fare certe cose o fate in accordo e lui o lei non fanno gli stronzi dopo di nascosto o si accetta che l'altro, sapendo chi è l'altra persona e solo per cose che tu non vuoi,li abbia altrove, senza danneggiare il legame.  Le promesse fatte scritte su un libro, quindi non veramente le proprie, ma come rito che dicono "questo è, questo devi dire". Se uno fa promesse, devono essere sincere, vere, volute e di sua volontà, scelte da ll'altro, così come trovo vergognoso che una volta che ottieni uno status sociale, tu sei privo di vivere tante cose. Quella cosa no perchè è da ragazzini. Quell'altro no, perchè la moglie o quel che è non vuole. Uscire con gli amici, scherzi? Altrimenti che ti sei sposato a fare, se non passare ogni secondo con l'altro e basta? Regalare il proprio tempo alla persona per cui si prova qualcosa è importante, ma certe cose che ho visto... orrore! Vuoi tenerti le cose che ti piacciono e usarle edivertirti? NO, non puoi! Vuoi provare qualcosa di diverso e intimo con l'altro? No perchè se ti sposi devi fare l'asessuato. Se hai figli, è una vergogna fare determinate cose da adulti e con una relazione... quante cagate! E io dovrei vietare all'altro qualcosa fino alla fine dei suoi giorni, portandolo magari a farlo alle spalle, quando posso accettare che ci sia del tempo che possa usare per se stesso, o con qualcuno che gli dia cosa non posso o voglio, ma che conosco e so chi è e solo questo, così da farlo o farla comunque felice? Fiducia ovviamente, ma se le cose sono come nei matrimooni che ho visto, letto e sentito... meglio la morte" girando smepre in tondo come faceva di solito "Per me questi legami co le parole già decise da altri, con obblighi e compromessi pur di aver l ostatus sociale, pur di non essere visto e trattato da merdaccia, perdendo tante cose, non esiste! Ecco la questione..."


"Credo di aver comprenso ma... avevo capito che odiavi il sesso eppure eri positiva per la Casa della Seta, le ragazze, Madame..."

"Ma lo capisci l'inglese? Ti parlo in italiano? IN russo? Visto che li parli... primo, sono fatti miei. E non ti riguarda, visto che no vado a chiedere a te o ad altri certe cose, a meno che non facciano cazzate. Questo è il caso in cui io vengo e ti chiedo che cosa stai facendo, non credo che tu sia felice se ti faccio il terzo grado su cavoli tuoi se no nfai male a nessuno... secondo, non odio il sesso, o hai capito male tu o hai parlato con un imbecille. Il fatto che io non abbia qualcuno, perchè interessa tanto alla gente? Anzi, dici che non hai nessuna, in nessun senso, sono fatti tuoi. Forse glialtri lo fanno, io non mi intrometto nelle cose, ma ripeto si se noto che vanno in certi siti, hanno relazioni con altri dell'organizzazione e fanno cazzate che poi pregiudicano le situazioni...  sono troppo focosi con le ragazze... ma perchè sto parlando con te, pure giustificandomi...."

"Prima si diceva che tu e Milan o con Jd..."

"Ma siete di coccio! Io non ho relazioni, e non ne ho avute, con nessuno! E continuate... ma che cosa vi interessa..." voltandosi offesa, a guardare i piani sopra

"Eppure ho visto i dipinti di Dorde che ti ritraevano e mi pareva che sorridessero al pittore e..."

"Aspetta, cosa?" voltandosi di scatto scioccatissima "quali dipinti?"

"Quei quadri in quella stanza enorme in stile chiesa,  con tutte le pareti piene di dipinti, che Milan ha detto essere di Dorde. Al centro dipingeva e li appendeva, e..."

"Un attimo..." avvicinandosi "tu hai visto lo studio di Dorde?"

"Si... perchè, tu no?"

"Affatto, l'ho cercato tanto! Ho provato a vedere ovunque... dove si trova!"

"EHm... non so se dovrei dirtelo..."

"Ma io di fatto, sulla carta, sono un tuo superiore!" stizzita

"I ragazzi dicono appunto sulla carta... per carità, sai quel che fai e sai gestire le cose, ma dicono che tu non sei una di noi, e MIlan mi ha portato là per amicizia e..." mentre la vedeva sbattere il coperchio per chuderlo con rabbia, e passargli davanti con su espressioni varie emozini. Offesa, rabbia, voglia di uccidere, poi stupore man mano che sentiva. Era rimasto in piedi qualche metro da lei e voleva in forza qualcosa da fare per sviare la sua rabbia e fingere di non essere al centro della cosa

"Ripetilo. Dai, ti do cinque minuti massimo, per ripetermi cosa mi hai detto, accettando le conseguenze!"

"... che... tu non sei... come noi?"

"Se potessi menare te e far risultare su di loro la stessa cosa!"

"Comunque se te lo dico, mi prometti di non dirlo a Milan? Mi sembra strano che non te lo abbia mai mostrato..." vedendola inviperita contro di lui "Ok, ma calma... quello che tu chiami studio, si trova sotto la casa delle lapidi..."

"..." sbattendo le ciglia dallo stupore, facendo la solita U con le labbra in certe occasioni "sotto la casa delle lapidi...? Ecco perchè non lo trovavo..."

"E' come una antica chiesa decorata con rientranze varie, una forma particolare e tanti dipinti, e poi cè la statua..."

"Cosa?"

"Si, cè una statua al centro, con una targa che parlava di qualcosa al di fuori delle regole, e ti ritraeva seduta con le gambe in un modo e Milan disse che erano, come altre statue ma fuori, una sorta di promemoria, più che omaggio. Il ricordarsi che cè sempre qualcosa che sfugge dalle maglie delle regole. Che siano scritte o non scritte. Ha detto anche qualcosa a proposito del fatto che eri stata l'unica a prenderli a pedate nel culo per farli smuovere dall'apatia,  il fatto... delle foto? Che in fotografia sei totalmente diversa?"

"..."  

"Quei dipinti erano tuoi, ho riconosciuto alcuni abiti che hai indossato..."

"quali..."

"Quelli tutti ampi, come si chiamano, vaporosi non so, con i capelli portati su una sola spalla... sembrava un'istantanea di un momento, con altre persone..."

"Dalle forografie...?" domandò a se stessa, dubbiosa, ma Gask comprese che non fosse rivolto lui.

"...forse, cèrano Milan e uno o altre persone e avevi abiti diversi. Ma non c'eri solo tu, vi erano dipinti di persone che non conscevo, Milan, non li ho contati ma credo che esempio su venti tu ne avessi tra i cinque e i dieci. E poi cèra la statua...e..." ma la vide portarsi sotto i livelli da cui era scivolata verso il basso.

Kianta restò a riflettere con gli occhi puntati in un punto, a caso, ma con l'espressione di una che sembrasse osservare oltre, assorta in qualcosa, e incazzata. Poi, tornò con gli occhi su di lui e disse semplicemente una cosa. Con un tono e una calma strani.

"No. Quella non ero io"

"Non è possibile! L'ho vista, ti somigliava molto, anche Milan ha detto che eri tu e che Dorde aveva immortalato un momento in cui le regole non avevano validità, secondo lui. Era..."

"No" ripetè lei, voltandosi così veloce che la veste frusciò sui pantaloni e i lembi del gilet sbatterono al ritorno peril movimento "Quella non ero io"

Gask rimase stranito dalla cosa, fissandola, ma lei si voltò e tornò a volgere lo sguardo verso i piani, studiando quella sorta di pozzo divelto che dovevano scalare.

"Ma la cassa..." vedendola studiare di nuovo il modo di risalire

"Non hai visto cosa cèra?"

Gask tornò alla cassa, la aprì e vide che conteneva cibo, acqua, medicamenti. "Grandioso, possiamo prendere  riso al curry e roastbeef in faccia i nemici... che dici?"

"Tu hai la tua tecnica fantastichissima, figosissima che Milan voleva e tutte cose, con tutti gli oggetti che vuoi... io sono per il classico."

"Impallinargli il culo? Strattonarli fuori dalle macchine? Picchiarli con le sedie?" rise ma lei no ndava risposta alcuna e tornò serio "ma anche tu sei addestrata per usare ogni tipo di oggetto comune come arma. QUi abbiamo imbecilli incazzati per faide socio-religiose,e territoriali, con armi automatiche e fucili. Se cèra un bisturi era già divertente ma.. ci sono solo forbici!"

"IN ogni caso se sono le grandi appuntite prendile pure, sono facili da tirare. Avevo trovato vari coltelli affilati, meglio che niente..."

"Ma si sa chi erano quei cretini che hai visto rubare le armi nelle fogne?"

"Questa cittadina era un quartier generale di questo settore, vi lavoravano dei servi, perchè qui le cose funzionano così, parecchie persone, giovani o meno. Sembravano due agili, alti forse quanto me, scattanti... potevano essere lavoratori come guardie o..."

"Se fossero stati anche solo parte dell'armata del generale, avrebbero controllato le tue condizioni vitali. Invece hanno dato un colpo ai corpi per vedere le reazioni e si on fregate le cose. Sono propenso a credere che fossero teppistelli non superiori ai venti  o trenta anni, per come li hai descitti nel muoversi, e non avvezzi a certe cose. Hanno solo preso roba che sapevano gli interessava, mettendoli in sacchi o qualcosa del genere. Presumo pertanto non sapessero usarle, un altro soggetto come noi li avrebbe messi su di se in punti particolari, come ben sai, per averli a disposizione..."

"Che lingua ricca e mente arguta... " voltandosi a guardarlo "Oh, perdonami. Dimentico sempre quanto tu abbia imparato con noi..."

"In effetti si, ho imparato molto. Queste parole ricercate sono un esempio..." ridacchiando come sfottimento, almeno così parve a lei che lo fissò accigliata e gli angoli della bocca all'ingiù. Così lui le domandò.

"Ora che siamo mezzi armati, abbiamo cibo e acqua, e medicamenti, che dici di preparci per salire? Star meglio, non stai affatto..." ricevendo un'altra occhiata "sei bianca di faccia da far paura. Per poco non ti prendo per un cadavere ambulante. Stai sudando, e non per il tempo visto che non siamo in questa regione, in una stagione calda. Se questa notte eravamo sotto i dieci gradi, di giorno non supereremo i sedici. Era così che avevi detto no?"

"Io sono sempre bianca e sudo dolore dallo schifo che mi tocca vedere e vivere..."

"no, tu sudi dolore, e basta..." guardandola in un certo modo "puoi anche cercare di fingere ma tu come dice ALaric, mangi come un lupo, scoli quella roba che bevi con gusto e stai sempre a ruminare qualcosa. Sempre e ovunque. E dice che hai sempre le mani in cucina nelle ore in cui sarebbe vietato, con la testa nel frigo o nel microonde. Che un certo capo cuoco tiene appunto per te per le volte che hai da sgranocchiare... E cè del cibo facilmente cucinabile e di sicuro di tuo gusto e non mangi, non ti appropri della cassa che non mangi da ieri praticamente, ma fremi per scappare..."

"Quella roba non è cibo. Lia stessa la rifiutò all'inizio, perchè mangiavano quella o andavano nei villaggi o in città, Parigi, per qualcosa di decente che non fossero carne e derivati animali che avevano a disposizione. Se ti piace mangiala, ma io voglio cibo vero, non roba liofilizzata e simili"

"bugiarda, da quello che dicono gli altri, tu mangeresti o proveresti a mangiare qualasiasi cosa. Basta che non abbia seppie, polipi, o siano jellosi. Stai male come prima e vorresti vomitare. Vuoi che faccio di nuovo come ieri..." avvicinandosi e alzando una mano

"NO! NO, puoi starti lì, mangia pure, io sto bene qui" come terrorizzata

"Ma stavi meglio con..."

"Toccami di nuovo e ti storco le dita! Ti faccio un hotdog di tue espremità, ti avviso!"

"Ok, ma sei tu che stai male... altrimenti potresti provare a fare come gli orsi, magari aiuta..."

Lia si voltò lentamente di nuovo a quel modo,  alzando un sopracciglio e lui spiegò a gesti. Si portò verso un muretto, vi si strofinò la schiena cme un orso, aprendo le braccia come a dire .

"non so come definirti in questo momento, veramente..." sconvolta con la bocca aperta

"Lo facevo per te, magari funzionava allo stesso modo. Alla fine non eri così incazzata e non ti allontanavi, ero contento perchè credevo che la storia del non farti toccare..." come offeso dal suo diverso comportamento.

"Muoviti" urlò lei tagliando corto "prendi cosa ti interessa che saliamo" piccata, voltandogli le spalle

"E come. Ho avuto timore di fare casino col mio peso e lasciarti sola qui, già con la cassa haiinclinato un pezzo di piano e..."

"Sei uno dei migliori, eppure cosa ho fatto poco fa non ti fa squillare un campanello nella testa, per farti salire?" gl irispose con sguardo freddo, stando di profilo col corpo ma guardandolo con la testa nella sua direzione "cosa credi, che ho preso la cassa solo per il concenuto?"

Gask mosse le sopracciglia per il lavorio dle cervello, guardò la cassa, poi lei, che buttava gli occhi in aria dalla frustrazione, finchè non notò il paracadute e la fissò con espressione seria, sicura, pronta.

"Ma sei sicura di star bene abbastanza per andare? NOn..."

"Taci e muoviti, non cè tempo. Devo andare a spelare il culo di quello stronzo e dell'altro,  che è venuto a braitare diritti che glieli faccio sentire io, addosso!"

"Spelare in che senso..." quasi timoroso di sapere la risposta

"Mi servirebbero dello scotch americano telato nero super adesivo, poi..."

"No... ok, basta" la pregò, prendendo il paracadute e allargandolo, per recuperare il cordame resistente tagliando a picchi il telo con uno dei coltelli recuperati. Poi dopo un pò, mentre lei girovagava senza capire che combinava, non le chiese una cosa di colpo "Tu pensi che siamo... nel giusto, non so, voglio dire... in che linea siamo noi tra il bene e male?"

"Che vuoi dire..." rispose lei, ma alle sue spalle e lui si girò con la testa sorpreso. Giurava di averla vista alla sua sinistra, lo fissava dall'alto, essendo lui accovacciato a lavorare, con un'espressione sdegnata ma anche interessata. Portava ancora quegli abiti della zona e pareva un monello di strada pericoloso.

"...voglio dire, io... non uccidiamo, facciamo cose in nome in una giustizia... non siamo giudici, giurie e carnefici come la pensano gli altri. Senza uccisione non è così, giusto?"..."

"Qualè il tuo cruccio esattamente? Cosa fa girare il tuo cervellino mentre lavori al cordame che ti tirerà su, perchè anche sei un ottimo atleta, grandi riflessi, e tutto q uello che vuoi, il tuo peso è chiaro che ti farebbe finire giù, fino al Kraken.. o magari scopri il petrolio per me..." con un sorriso carogno che conosceva.

"Il... non voglio sapere cosè" si lamentò lui, sapeva troppo bene di alcuni uomini amanti del mistero, crime e leggende strane su esseri allucinanti, che raccontavano storie con , poi creature alla Lovecraft e altri autori che lo inquietavano non poco.. E sapeva che lei li conosceva pure perchè, seppe, molte storie le aveva raccontate, non tutte ma alcune, ai veterani, e una certa bocca larga per darsi un tono e cultura, le aveva spifferate ai suoi leccapiedi infiorettandole per farle più macabre. Altri che si interessavano a folklore e storie di paura e fantasmi, demoni e altri si unirono e cèrano le serate di queste storie, dove lui non voleva partecipare ma lo tenevano inchiodato alla gradinata perchè ne conosceva poco, e gli dicevano che sapere era meglio di essere colto alla sprovvista. Era una sera o massimo due a serata, alla fine si divertiva ma cèrano mometni e parti di storie che lo facevano turbare. Come quelle storie di Chernobyl, vere, di persone che erano andate di notte là per fare urbex e avevano registrato strani esseri che si muovevano, che dalle finestre delle cose li cercavano, o balconi o muri con tracce di qualcosa di rosso che non pareva vecchio di anni.
E mentre lavorava ripensava a certe cose.

<"Il capo dice sempre così, la conoscenza è uguale a un passo avanti rispetto agli altri...e sapere di esseri spaventosi, città o paesi con avvenimenti strani o chi puoi incontrare, aiuta..." gli diceva uno di dietro

"La conoscenza un tempo significava essere sopra gli altri, ti qualificava come un signore e meritevole di essere parte della società. Anche qui, le Lezioni sono per migliorarci..." diceva un altro

"anche la musica che qui è insegnata e praticata serve per migliorare cervello, coordinazione di dita e mani e ottimo passatempo..."

"A me divertono quegli strumenti strani. Quel kalimba, Sheng,guqin, violoncelli, varie ocarine, pan a mano o hang, vari drums, domra, gusli, arpe varie anche a mano, flauri ti vari tipi per forma a tipo di suono, e anche per materiale, celloridoo, tef o def tambourine, kemençe,kanun o qanun, Kaval o altri strumenti asiatici, turchi, arabi e via dicendo. Li ho provati tutti ma sono una capra come dice sempre lei. Sono negato con la musica" ne disse un altro facendo ridere tutti, per poi voltarsi verso Gask "come con te, capitano, l'altro giorno che ti fecero provare un violino..."

"Io ricordo quando ho provato un flauo in corno, a suonare il titanic, era da piangere. Avevo cercato davvero di imparare e migliorare ma come respirazione non riuscivo a tenere le note decenti,  che stonava tutto. Sembravo un depresso con l'asma per cosa ne è uscito fuori, e lei che si metteva la mani in faccia per la sofferenza di sentire il lamento del mio corno..." sghignazzando malamante uno

"Detta così suona molto male" rise Gask

"Ma mai come te con il violino" rispose di nuovo quello "lei entrò nel Teatro, guardò tutti quelli con strumenti in mano, poi si fissò su di te e urò , era incazzata perchè era in una delle stanze attigue a controllare gli strumenti che possediamo egiuro dic non averla mai vista così sconvolta. Incompatibili con la musica ne abbiamo, disse, ma mi ha fatto ridere che tu eri il peggiore...">

"Giuro che appena torno per strada lo cercherò, lo acchiapperò e lo suonerò così tanto che i tamburi che usiamo per lefeste e altro sembreranno esser mai usati..." la sent' di copo sbraitare, mentre preparava non sapeva cose con dei pezzi grossi di muri "userò la tecnica degli aghi nelle gengive, sarà un generale con due fori nel didietro e nessuna protuberanza maschile davanti. Se ama così tanto sparacchiare granate e siluri anticarro, prenderò un bazooka, lo farò tenereo ben tiraro e glielo..."
Gask fece un respiro, cercò di fermare le risa ma era troppo divertente vederla pensare a ogni tipo di punizione per la gente che si inventava e poi in realtò non era capace. Erano poche le volte, aveva sentito, che faceva da lei quacosa contro quella gente e far del male era solo nella sua testa, e se agiva allora la persona era veramente schifosa.
E ripensò a una cosa che non comprendeva mai. Perchè a Milan piaceva mettere in scena streghe per indurre i creduloni su queste cose a fare ciò che voleva...

Quella sera, scura e senza luna, il gruppo di teppisti che erano affiliati con la mafia italo-americana che stavano puntando, erano baldanzosi nel loro quartiere a fare casino, mentre i loro capi erano in nell'edificio che quelli piantonavano. 
Lui e gli altri dell'ave maria si appostarono in luoghi specifici, visti ma senza far nulla. Furono visti all'inizio ma erano fermi alle punte dei marciapiedi come ad aspettare un taxi e furono lasciati stare. Ma il tempo passava. E alla fine quelli si innervosirono capendo che qualcosa bolliva in pentola e urlarono. Chiesero. Minacciarono.
Gask vide loro agitarsi e poi buio. Luce. Buio.
Sfarfallarono le luci della strada ed essendo notte  gli parve una delle storie horror che i ragazzi si raccontavano, e Gask voltò il capo alla sua sinistra e comparve. Era curioso di sapere che cosa sarebbe accaduto.
Si voltarono anche loro vedendo i quattro che puntavano una parte che non era la loro, Gask e gl ialtri si avvicinarono, ma il gruppetto osservò la figura.

Una sagoma nera che si stagliava tra laluce e l'oscurità dello sfarfallio, come se le lampade ammiccassero metnre avanzava. Un impermeabile nero topo fino alle caviglie, col bavero largo e mollemente adagiato e non alzato, cravatta e camicia,  giacca e doppiopetto visibili dall'apertura ampia dell'idumento superiore. Scarpe lucenti e lucide come fossero nuove. Mani nelle tasche. Cappello Stetson Vagabunden traveller da uomo con aggiunta una fascia in tessuto lucido.
la nuova persona si fermò, dopo aver camminato con pesantezza, quasi dondolando di lato in lato, portando tutto il peso su ogni piede oscillando molto verso destra o sinistra, lentamente. Mise una mano in qualche tasc a interna dell'impermabile e i tizi si agitarono, mettendo mano allearmi, ma Gask urlò loro di ascoltare. Guardate disse, e l'attenzione non si spostò di molto, per controllarlo, ma poi andò da lui e gli altri tre  alla figura che avev auscito qualcosa dall'indumento.
Una lunga pipa fece capolino, pareva quasi piegata e con un gesto come con un ventaglio, si allungò sollendosi una parte, fissandosi a quella più larga, diventando dai trenta ai quaranta centimetri, con una forma che sembrava il simbolo della Nike con la zona più larga senza la punta.
Il bocchino quindi seguiva la canna fino a questa zona terminale che richiamav a quel simbolo senza punta, una pipa strana, con un taglio netto, non forma rotonda o bombata di quella classiche. Piccola e sottile, lunga, la pipa Gask sapeva che era fatta non di radica, ma di un legno ancora più pregiato e speciale, come faceva sempre con le sue cose, seppur era Milan a usare materiali pregiati e rari, ma per quell'oggetto fece un'eccezione, mentre Milan le aveva particolari e costose.

Le cose si pagano una sola volta, diceva. E metteva a frutto questo pensiero in tutto. Perchè pagare poco una cosa che durerà niente e avrà basse performance, quando paghi un oggetto che vale e vivrà per molto tempo, dando soddisfazione? Lo diceva sempre, per ogni cosa.
Guardò  la figura con quella pipa tenuta tra due dita, tra metà del dito indice e pollice, mentre le altre tre erano naturalmente lasciate morbide.
Seppur il suo compito era fare da Ombra, controllo dei soggetti e palo, non poteva che fissare e fissare solo la figura.
 Quella pipa appariva scura per un motivo e pareva esser stata aperta come un manganello di polizia moderno perchè era smontabile e a scatto. Aveva un perno, staccabile quindi rendendola a due pezzi con la ciotola in legno nero la parte pi grossa e lo stelo in legno di radica laccato che mandava bagliori color ambra in contrasto l'altro. Si rischiudeva portando lo stelo a toccare la parte bassa e si riapriva con uno scatto, come un ventaglio, prendendo la ciotola tra le dita e facendo scattare il perno e l ostelo, che si allungava e con un clic per il gesto secco, si fissava all'altra parte. Era un loro lavoro e permetteva di portare quel tipo di pipe senza smontarle e tenerele in un box. La ciotola per fumare era detto , ricavato da un tipo di legno fossile divenuto pietra cristallizzando in silicato e quarzi vari,  dava l'aspetto a volte della labradorite, mantenendo struttura del legno ma con resistenza e durevolezza maggiori per la resistenza alla bruciatura.

E amava la labradorite.
Uno dei tre dell'ave maria fece un fischio particolare e Gask tornò al suo lavoro, che gli aveva dato Milan per quella volta, ossia controllare quei soggetti, ma non poteva fare a meno di vedere la figura con impermeabile scuro, cappello scuro, con un abito sotto di ottima fattura e il tenere quella lunga e piccola pipa con gesto nobile, delicato, tenendola di lato per poi portarla alle labbra come se dovesse baciare.
La figura tolse qualcosa da sopra il cannello e da una tasca con l'altra mano accese uno zippo speciale, di loro fabbricazione, accendendo la pipa alla fine. I prodotti erano già nel cannello e il particolare cappuccio preservava la fuoriscita così da esser acceso subito. Rimesso il non necessario in tasca, la figura si portò la pipa trale labbra e la brace ardente illuninò, alnzando la testa nel mentre, dei lampi per il riflesso negli occhi. Che guardavano loro. Poi portò la mano sinistra sotto il gomito destro, la cui mano teneva la pipa e con aria snob e superiore, rise alzando solo un angolo della bocca, ma non era un sorriso gentile.


Kovacs parlò nel silenzio elettrico dell'ostilità, con forza "Questa persona vuole parlare con Donnie Papito, il capo dei vostri capi. Portatela da loro o fate venire lui stesso, perchè cè un accordo da fare" in italiano, non perfetto, con un accento sbagliato ma comprensibile

"Chi cazzo è questo finocchio? Non vogliamo gente straniera qui, qui sei nella piccola italia..."

"Stai attento con chi parli, questa persona vale più del tuo capo, non farmi incazzare" disse gravemente Kovacs

" ma sentiti stronzo, non sei neanche italiano e osi venire qui a ordinare? Vuoi che te lo spieghi io come si parla italiano? O si , italiano..." ridendo facendo l'idiota ma la figura parlò e questi si zittirono, fermando anche il pavoneggiamento. vestivano da gangister vecchio stampo e credevano di essere pure fighi, mentre i quattro che seguivano la figura erano più sportivi.

"Ordino che il tuo capo venga qui, adesso, perchè altrimenti se ne pentirà,  e te con lui..:" pronunciò per la prima volta la figura eZidgi, Kovacs, Django si fecero indietro con un mezzo inchino e quel gruppetto rimase a fissarla. Con la mano libera si tolse il cappello portando verso la sua destra,  le dita su quell'angolo di tesa e tirandoselo verso sinistra, facendo cadere una cascata di sottili e serici capelli biondo scuro con riflessi blu alla luce dei lampioni,  e delle esterne delle case.
I capelli le scendenvano liscissimi fino alla vita, gli occhi verdi come mezza bocca ridevano di cattiveria, mentre la pipa bruciacchiava mostrando meglio l'angolo destro del suo viso, con le labbra che avvolgevano il bocchino per poi lascirlo andare per fumare"

"ma cosè, carneveale?" ride uno di quel gruppo come intento a smorzare la situazione e riprendere potere, ma si vide puntare contro la pipa da lei.

"Chiamalo, ora. E digli che se non compare entro dieci minuti, Veròna, colei che conosce la Salamandra e la Fiamma Cerulea, andrà direttamente a casa sua, e sarà per traghettarlo là,  oltre il vecchio Ponte. Io Manifesto la vita e la morte,  e riverisco la luce ardente accompagnando la Musa della fiamma della Via,  per  i morti che devono oltrepassare. Sono conosciuta come l'Incantatrice e raccoglitrice della anime antiche, ma per voi sarò solo forse la Madona Horiente" disse la donna in abiti da uomo e la pipa, che li guardava come avesse un fuoco negli occhi e sentendo l'ultimo norme, si spaventarono. Smebravao confusi sul resto, ma sentendo l'ultimo appellativo parevano aver timore.

"Andate da lui riportando quanto detto, non attenderò oltre o per voi Credenti ci sarà la punizione di una Benedetta da Dio. ora!" disse con rabbia, restando in quella posizione finchè non vide che invece di scappare, indietreggiavano terrorizzati "Cosa cè, ancora!"

"Mia nonna parlava distreghe che servivano  una divinità con quel nome" fece uno "e mi diceva di stare alla larga perchè contro Dio. Non sapevo che invece era proprio una persona, una strega che..."

"Fino al milleduecento in effetti, il titolo era dato a Diana, l'antica divinità romana,   la mia figura vi si collega ma è come un titolo sacerdotale." disse sprezzante  "Poi i preticelli decisero che vi fosse intesa anche la donna peccatrice e colpevole, e via dicendo. La mia figura è simile ma diversa. Io non sono collegata alla Dea, ma io sono una sorta di incantatrice detta  Signora del Gioco e della Fiamma, perchè io avvicino persone che voglio, e propongo un gioco a chi ha l'onore di incontrarmi, come la Morte con la scacchiera, e segue la via della Luce, indicata dalla FIamma. Ma voi poveri scemi con le croci in collo che ne sapete... solo il vostro capo, insieme agli altri,  sanno meglio di me. Perchè hanno incontrato una delle Fiamme, la cinerea, e per egli io giungo...."

"E cosa, ecco, cosa devo riferire esattamente oltre il vostro nome, titolo, controtitolo, e non so che altro" ricevendo un'occhiata, uno spostamento d'occhi duro e fulminante, illuminato dalla luce della pipa.

"Ascolta moscerino, io con te non ho nulla con cui giocare, perchè vali meno di zero,  ma sarò magnanima e invece di eliminarti e passare al prossimo più sveglio, ti ordino di riferigli la formula che nel Seggio, apriamo il Convitto per le feccia! Il giudizio finale sta per essere emesso, ,nessuno al mondo può emendarsi dal peccato che scorre nelle vene. Ti accorgi delle Voci senza voce che avete seppellito e cancellato? Ti accorgi dei tuoi peccati, che io posso leggere come impresse sulla tua aura? Tu sei senza peccato? Se no, quanto sarà pesante il mio castigo? Come Anubi che pesava il cuore degli uomini per emanare il suo giudizio, io toccherò il sangue che hanno versato,  perchè è indelebile,  come se una farfalla si fosse posata si di esso, impregnandosi le ali con l'oscurità che hanno creato, così da decidere quanto peccato hanno commesso. Io parlo e io ordino, che vengano a me i Testa della vosta mafia, perchè non vi sarà un prossimo giorno, per loro..." urlò con rabbia, disgusto, tenendo la pipa lunga davanti a se.

Gask udiva quelle parole per la seconda volta. Dopo la prima aveva chiesto ai veterani, i quali risero, si trovavano al focolare nel bosco, e Jd spiegò la situazione.

"Guarda che Milan ti ha mandato con gli altri a farle da Ombra perchè gli serviva mettere paura a quella gente.Credono a cose ancora sentite in Italia e lui le sfrutta... Quelli sono della mafia e poi cè una'alta organizzazione simile di altre regioni italiane, che sono tutti religiosissimi e credono pure alcuni a carte, cartomanti e gente falsa del genre..."

"Ma anche le tizie, le Muse, allora sono truffatrici?"

"Mh, no. Almeno, a quanto pare davvero hanno quel qualcosa che Milan definisce come legame con l'Oltre. Vedono fantasmi, o li sentono, gli parlano o tutti insieme... percepiscono cose. Hanno quel uqalcosa che gli consente di leggere le vibrazioni delle persone, dell'ambiente e delle pietre. O Carte o altre cose, non so,  non vado mai da loro, ma a quanto pare sanno fare cose, non sono come i cartomanti e sensitivi che sono più bravi a leggere le persone e quel che viene detto,  e lo usano a loro vantaggio. Aquanto pare davvero hanno dei doni, o non sarebbero lì. Milan sta molto attento a queste cose."

"Capisco, ma allora Kianta perchè..."

"Come ho detto, volere di MIlan. Come gli abiti o le gonne che lei indossa solo perchè lui preme perchè lo faccia. La personalità che lei intrepreta,  Veròna principamente, ma anche Dianora o in certi casi Diondra, è solo stata ideata da Milan per l'Italia e non solo, cambiando il nome del titolo in latino e a volte neanche quello, è possibile agire su superstiziosi per i propri interessi. Aggiungici che a volte le accorpa esperti maghi/illusionisti/prestigiatori che possono accompagnarla mentre lei usa le proiezioni virtuali, perchè sia più credibile. La parte doveva andare a una che ora è Musa, ma non perchè la preferiva là ma perchè non era capace di assumere quell'atteggiamento, quell'espressione... quello sguardo carogno accompagnato da atteggiamenti e pose regali e sfacciate, che invece Kianta sa assumere, anche se non le va. Come guarda amle la gente..." ridendo"  Cèra una persona prima che impersonava questa figura, perchè la divertiva..."

"Ah, lei di carogno aveva tutto, certo che era brava" biascicò Alaric

"...Voleva vedere la paura, il terrore, voleva che provassero lo stesso che procuravano agli altri ed è da lì che è venuta fuori la presentazione dove è la Signora del Gioco. Lei intavolava un gioco con quella gente dove decideva che fine devono fare in base alle risposte..."

"Insomma se le stava sul cazzo, ZAC" fece Alaric mimando un taglio di gola, prendendosi le occhiatacce di tutti

"Cèra una persona prima di Kianta che lo faceva?" accorgendosi che Lubo rideva a crepapelle da un pezzo, non capiva da quando ma pareva divertito, Alaric era nervoso, Jd si grattò la gola con colpetti di tosse varie volte

"Si... cèra, ha ideato lei le frasi,  dopo che Milan decise di usarla e come sai, paura della strega!"

"Io non credo esistano, ma ho notato che la gente si... ma perchè la salamandra?" domandò allora Gask curioso

"La salamandra è legata al fuoco, ho capito che è un elementale e se evocato lì, non so... quando Milan spiega non ne so molto di queste cose, permette al soggetto di usare il potere del fuoco, boh qualcosa del genere, è un elemento anche dell'alchimia... Siccome lui usa il motivo della Fiamma come suo stemma, crede nei fuochi fatui e queste cose, la salamandra era l'essere perfetto..."

"Dicevo io, Kianta non ha mai indossato quella lucertola ma altri soggetti" fece Gask, dimostrando a Jd che come aveva capito lui osservava molto

"Si, infatti. I tre principali che adora come ciondoli o gioielli compositi sono altri,... osservi troppo però, non vorrei che lei si incavolasse,... occhio a non dire niente davanti a lei. Quei tre animali sono quelli che adora indossare, mentre Milan dice che il Totem è il lupo... non so..."

"lupi no, ma ho visto che ha ciondoli di libellule, cavallucci marini e api... e usa molto il simbolo dell'alveare, ha due ciondoli con sezioni di celle in successione di api, uno con lo smalto in alcune celle e alla fine, una sorta di miele che scende..."

"Si, sono i simboli che preferisce. Quello con lo smalto color miele con quelle gocce che scendono è il suo preferito. Api e parti di favo sono quelli più messi, ha sia ciondoli che piccoli orecchini"

"Si, li mette come extra sul tubercolo dell'elice, mi pare che alle Lezioni lo avessero descritto così"

"Si, anatomia per imparare zone letali e quelle no, sopratutto per eventuale fuoco amico di copertura per mascherare gli intenti, capita... così si sa dove colpire, che tipo di colpo va a segno e l'entità della ferita. Però siccome siamo qui, anatomia completa del corpo, che come diceva quella persona fa sempre bene.." Concordò Jd ."Si, indossa tipo piercing o un'apetta dalle forme arrotondate e bombate con le zampettine in avanti , o un trio di celle d'apipiene, con due martellate sui bordi, oltre gli orecchini al lobo. Anche se ricordo voleva farlo nel padigione interno, sotto questo arco esterno ma le avevano consigliato di no, aveva insistito per farselo e credo dopo aver visto quelle apine... e che molti degli uomini hanno piercing in varie zone dell'orecchio. Credo che si farà fare anche la libellula piccolissima, mentre so che le avevano offerto in regalo, quelli della Raccolta che hanno iniziando a lavorare nerlle botteghe, mini piercing con le foglie, due incrociate mi pare smaltate e ombreggiate, e un bruchino color avorio con tante zampette, sono belli, devo dirlo.. e senza contare la serie Scripta con frasi o parole incise che adora, bombati cerchi o anelli con queste grasi a giro per tutto l'oggetto...."

"E uno a forma di grappolo d'uva con due foglie aprte, i riccioli intorno al tralcio e sotto i chicchi fatti di pietre a micro perline..." aggiunge Lubo

"Vero" fece Jd "li mette, ma di solito le api e le cellette,  di più... a lei piacciono questi orecchini micro dettagliatissimi, ma li vuole pagare, non ricevere in regalo..."

"Perchè?"

"Innanzitutto per lei il lavoro, o meglio il tempo impiegato, conta e va pagato. La raccolta non è stata fatta perchè lavorassero gratis anche per lei e Milan. E' giusto che il loro tempo riceva quanto merita, qui a meno che nonsia regalo tra persone, si retribuisce il tempo impiegato e speso, che non torna più. QUindi gli oggetti hanno un valore in base al tempo. E poi cè una cosa che Kianta pensa. Non ama i regali... ma la storia è lunga, lascia stare, comunque questi mini orecchini sono... quattro millimetri? di più tipo l'uva... e sempre in argento novecentoventicinque, non usa oro o altri."

"Tranne il rame, braccialetti contro il dolore"

"Il dolore?" domandò Gask a Lubo che aveva spiegato questa cosa

"SI" gli rispose "il rame è indicato per queste cose, se vai nelle botteghe trovi molti bracciali e oggetti, anche orecchini e piercing in rame, a quanto pare aiuta ... a molti piace come sta, anche sen vanno puliti più regolarmente... comunque basta che chiedi anche ai dottori e ti sapranno dire. loro ormai sanno anche queste cos eper indicarti ovviamente se per te, specifico, può andare questo gioiello o meno..."

"Capisco, non lo sapevo. Ma lei ne è felice di questa finzione?"

"Mah, non le piace andare là fuori per come è la società là, ma se si tratta della Grande Caccia allora è diverso. Più si puliscono le strade, dice, meglio è per tutti.L'abbigliamento, accessori, li ha accettati perchè non sono femminili. Seconco lei, vestirsi da donna, è un'offesa stessa aquegli abiti, accessori, perchè meritano di essere portati, valorizzati, e... lei non ci si vede. Si veste con abiti femminili solo quando Milan preme perchè appaia come la Padrona della casa. L'unica eccezione è per i ritratti, allora asseconda l'artista, ma è rarissimo che indossi gonne, abitini se non è lei a volerlo. Come le vacanze, chiamiamole così, che passa nel suo Casotto là in fondo con solo la gente che vuole lei.Allora un paio di volte è capitato che la vedessi stare in quell'ambiente a sezione ottogonale con vesti lunghe. Di solito d'estate e sono sempre con aggancio al collo tipo a X che scendono sul petto e in stile impero, decorato e fermato sottoseno  e poi ampissima gonna oppure stile romano, tutti però con mantella che scende dietro da collo o spalle... o ancora con corpetto a bustier con maniche che arrivano al gomito e girano dietro, creando una sorta di mantella... comunque sempre questo tipo utilizza, con gonne ampissime e leggere e zone sopra anche tipo greco, che non mostrano... "

"Si, come quelli che ho visto nelle feste di Milan, strano tipo di abiti..."

"Lei indossa, Kianta intendo, sempre questo tipo di abiti perchè non le piace essere vista con cose troppo aderenti e considerate sexy. Trova assurdo per esempio, che delle spose fanno capricci e casino per abiti che in pratica sono un inno al . E lei lo dice per mancanza di considerazione per lo sposo, e mi fa ridere perchè sbotta ... è troppo divertente quando si incavola" rise Jd, mentre Lubo sghignazza ancora di più assertendo ocn la testa "Questo non significa che è bacchettona, l'esempio del matrimonio è perchè in una cerimonia del genere la sposa deve apparire come una battona di lusso con abiti da seimila euro, e non è carino per lo sposo. La nudità non lef a schifo e intendo nudità proprio, ma trova i corpi in generale meno attraenti così che vestiti..."

"Quella è sempre stata al contrario, persone nude no, fa schifo! vestite si..." borbottò Alaric "la gente vuole vedere i nudi, non..."

"Lei preferisce che il corpo sia presentato vestito, qualè il problema? Ti ricordi quel personaggio di quel videogioco che lei impazziva per la tuta?"

"E come no..." fece Alaric come se stesse sparlando di chissò cosa  "cèrano scene del personaggio nudo, mi ricordo perchè poi Beppo ci ha giocato e non ho mai capito cosa le piaceva di quel personaggio con quella tuta, ma non nudo. Le scene nudo bleah, quando aveva quella tuta grigia stava là a fissare... però ha sempre da criticare con le mie ragazze "fece con cattiveria "I biondi no, i biondi fanno schifo ma quel personaggio lo adorava. E cosa rispondeva, piccata? " scimmiottandola "Ma vai a stare in mezzo ai maschi e non rompere il cazzo!" sbottò indicando con una mano aperta la zona dello Chateau dove sicuro si trovava

 Lubo se la rideva alla grande, facendo cadere roba dal suo piatto" non ho mai capito se il suo incazzamento sia perchè gli ha detto chiaramente che quel personaggio finto è meglio di tutti quanti o perchè lui ha compreso che di corpo fa schifo" partendo con una risata che pareva quasi una scatarrata tanto era profonda, facendo ridere tutti tranne Alaric

Cosìì Jd ripresosi fece da paciere per evitare sbraitamenti di Alaric
"Kianta non ama quel genere di fisico, alla bodybuilder. Ok ad incudine ma non in quella maniera esasperata come fanno da noi e altri per sport, anche se sport..." rispose come sovrapensiero Jd, buttando alcuni pezzi di grasso sul fuoco, cosa che Gask gli vedeva fare spesso "ha i suoi gusti come tutti noi. E così anche per se stessa, non ama esser vista che una delle sue paure è il contatto con uomini, amen. Gli abiti stessi dimostrano questa cosa. Se Lia vestiva con abiti a sirena strutturati in un certo modo che parevano presi di antichi arazzi, illustrazioni perchè regali e di un certo tipo, Kianta preferisce in stile impero così che non si veda nulla, e coperta in caso da collane e simili nelle zone scoperte. Così le mantelle che usa sempre, celando come le gonne enormi..."

"Cazzate, dovrebbe essere il contrario e tu lo sai. Doveva essere la pazza pima, a vestire con abiti che non mostrassero molto, eppure quel suo abito preferito con tanto di corpicapo con livelli di veli... sembrava non so ancora oggi se un'imperatrice o una sposa, e non iniziare " vedendo che Jd stava per intromettersi "me ne frego se inizi a dire che quegli abiti avevano comunque una sorta di vedo e non vedo che rendevano il tutto più ricco e maestoso ma mezzo coperto. Doveva essere i lcontrario, non è possibile che sia Kianta quella a coprirsi che neanche negli stati arabi , perchè non la si veda. Quelle camicie sopra i pantaloni, che porta alla vita molle così non seguono le forme, le mentelle e tutto il resto. SPiegami questa cosa, perchè se tu dici che gli abiti hanno un significato, allora non ha senso. L'abito stesso della Fiamma Cerulea, simile al suo preferito, Lia lo portava senza pudore, magari con roba per celare un pò, ma non come fa Kianta. Allora cosa è accaduto da una pazza ad un'altra se la seconda non doveva avere queste scemenze isteriche più della prima?"

"io...io credo che sia questione di forza interiore, che però superato un certo punto cede, e quindi si ha l'effetto che conosciamo che continua, nulla si è cancellato da quel punto, e cè anche il fattore gusti... Una ama un tipo di abiti, l'altra quelli che indossa sempre... certo è difficile la cosa..." iniziò Jd come in dubbio sulla risposta da dare ma Gask chiese come altre volte chi fosse Lia e loro si zittirono, di nuovo avevano iniziato a discutere di una persona che Gask non conosceva e la confrontavano con Kianta. E poi continuò JD.

"Una cosa che tu, visto che già ti odia, non devi mai fare, sopratutto se rischi che ti veda, è di non usare mai, mai colore rosa, qualunque sfumatura sia, anche oggetti che pensi di volerle dare..."

"Ti ricordo cosa fece quasi a quella donna che rovinò quei mobili con colore chimico e indelebile, rosa, rosa, rosa... se nota che qualcuno le da, usa per qualcosa di collettivo e altro il rosa, qualunque sfumatura le donne conoscano di questo colore, scappa! Ros da solo intendo, ono tra altri, ma se da solo si incazza. Scappa. Fortissimo! Non ha importanza per quanti chilometri, me se cè una cosa rosa che non ha motivo di esserci, e se è suo, che hai rovinato con questo colore... sparisci"! rise Alaric facendo snervare Jd, che tornò a parlare.

"...e ancora di più, se vedi qualcuno che picchia, maltratta, fa del male in qualunque modo che siano donne, bambini, animali, o li fermi tu, o chiama noi. Perchè chiamando lei, finisce malissimo!"

"Come ho visto con i cavalli e i bambini?" domandò Gask curioso, riferendosi alle volte che aveva seguito il gruppo sia perla Raccolta per certi lavori fuori.

"Alla gente,  solo per aver fatto cose orribili ai cavalli... non oso immaginare come sia la loro vita adesso... Anche io ero sconcertato di come trovammo quei cavalli. Quelli legati per le zampe su un fianco a terra, e picchiati perchè non obbedivano. Trascinati legati alle macchine col rischio di farsi male perchè non volevano collaborare. Frustati centinaia e centinaia di volte tnato da poterle contare sulla cute, chiuse, oltre le fresche, perchè si ammansiscono così... e quante te ne posso raccontare, come quei cani legati a due zampe davanti e due dietro e buttati in un fiumiciattolo in mezzo al fango per giorni... quando ha preso questi soggetti, o come i cani ha scoperto chi erano, gli ha fatto passare un quarto d'ora, disolito è così, in un modo che l'inferno è solo come i quadri di Bosh e desideri quello..."

"CIoè" domandò Gask, guardando tutti e tre e per tre militari, l'espressione era davvero di paura

"...A quello che frustava come un innemoniato i cavalli..." disse Lubo "... lo fece prendere dai tre dell'ave maria, raccolse tutta la famiglia e chi lavorava con loro, e fece prima una piccola predica. Ah, per esser emaggiormente precisi sull'altra volta, Li chiamiamo quelli dell'Ave Maria per due motivi. Ti abbiamo detto uno, adesso ti svelerò l'altro. Si hciamano così perchè solo a leoo che la gnte prega se è lei a fare le cose, prega tutti e tre come tre madonne della pietà perchè la fermino... questa seconda la usiamo solo noi, ma sappi che, se vedi la gente improrarli pietà, aiuto o altro, allora stai sicuro che è con lei che avea a che fare. E' raro, ma sono la sua Ombra per salvare la gente da lei, non proteggere lei dalla gente..:"

"Ah!" fece Gask ridendo ma quando comprese che la gravità della cosa era altra, e che non scherzava ripetè la cosa con una gravità diversa

"POi fece portare i cavalli. Io cèro, quei cavalli avevano terrore anche solo a veder avvicinare un umano, tentavano di scappare terrorizzati, facevano davvero pena, e il mantello oltre che mal combinato, era pieno di segni... una cosa orribile. POi usavano imboccature davvero punitive, tante che avevano nelle convessure labiali e lingua alcuni tagliate... da far paura. E lei prese tutte le testine di cazzo, come le chiama lei, tutti quelli che aveva osservato nei video di controllo che picchiavano e facevano del male, uno addirittura durante la ferratura aveva dato una martellata sulla coscia del cavallo che la camera, ad una certa distanza, aveva registrato come fosse stata pochi centimentri. Bam, una botta proprio, non so ocme quel cavallo non avesse subito gravi danni. Comunque li prese e li mise a cerchio, uno spazio al centro e poi questi che si guardavano, e lei la chiama la tavola rotonda. E poi disse, mostrando i video, quanto schifo facessero. CHe indicarli come esseri umani e meritevoli di qualcosa... era impossibile. E... non importava che vi fossero bambini, donne, ragazzini, ad osservare anzi. Parlò proprio a loro. Cèrano bambini e ragazzini che avevano i loro poni e cani preferiti e disse loro

"..."

"Alla negazione di questi lei mise davanti tramite tablet i video orribili che mostavan cosa facevano gli adulti con cui vivevano, diceva . Poi tornò al centro e chiese che strappassero loro camicie e magliette e fece accomodare vicino a lei un cavallo che a vederlo faceva pietà. Il pettorale era così messo stretto, con i bordi taglienti, così come le zampe e il sotto... lascia stare, spero di non vederne più così, ma lo mostrò, dicendo
"Un pò eccessivo, ma torto non ne aveva, no?" domandò Gask curioso

"Da un lato si, da un lato per me è no. Attenzione, lei lo fa su pesone che nonostnate le leggi a protezione degli animali, come quella del Soring o Licking,  l'andatura  che è il risultato del dolore dello schifo che fanno sugli zoccoli dei cavalli, tanto cche questi devono stare tutto giorno buttati a terra perchè sulle zampe non possono più stare. E se cerchi di salvarli togliendo i pesi che gli mettono, ci vogliono anni perchè quelle povere bestie riprendano un posizionamento corretto. TUtto i lcorpo è distrutto da questa pratica e nonostante le leggi contro, la gente continua a farlo. E così che con loro lei fa ancora peggio. Li ha presi, ha raccattato le misture corrosive che guarda, non voglio nenache sapere che cosa ci mettono dentro ma sono così corrosive che quando lei ha detto e lo ha punito facendogli la stessa cosa, quello è stato parecchio tempo in ospedale. Qualcuno la chiamerebbe criminale..."

"a volte lo è..." si intromise Alaric

"... ma posso assicurarti che le condizioni di certi poveri animali fanno vomitare davvero per cosa ti provocano nello stomaco. Quando ho visto la radiografia di quegli zoccoli per il Big lick e tutti quei chiodi che arrivavano all'osso, la pelle distrutta dalle sostanze... Lei non agisce con un occhio per occhio, anzi, ma quando vede certe cose perde la testa e gli stronzi devono sentire su di se cosa hanno fatto! E ogni volta lei gli dice . Ha torto? Lei punisce duramente con cosa hanno fatto solo la gente schifosa, e qualcuno dice che lei agisce in stile robin hood, come modo di agire per il bene di alcuni contro altri. Se lo facesse sempre, allora farei di tutto per fermarla, ma è solo su alcuni che dimostrano non solo di non capire, ma accampano stronzate per cosa hanno fatto o urlano che gli animali sono di loro proprietà. DA noi gli animali sono fratelli e li trattiamo, curiamo, li vediamo in modo diverso, tanto che nessun nostro cavallo subisce nulla di quello che vediamo e così nella fattoria. Sono tutti liberi tranne la notte e l'inverno, che scorazzano, giocano, fanno casino. nessun piccolo è tolto alle madri, usiamo più proteine vegetali così da usare meno carne, molti adorano tutti gli animali che ci sono là, sopratutto i lama e alpaca..."

"Si, ho notato" fece Gask ridendo

"Quindi lei non è vendicativa e stronza come sembra, solo che... come posso dire, la voglia di fargli male è così tanta che molti meritano la fine che fanno. Non muoiono ne altro, ricevono dal governo un avviso di non toccare più animali, gli vengono proprio tolti e sono controllati se ne hanno e in che condizioin sono. Così come un ragazzo che è diventato famoso perchè prendeva i cavalli, soprauttto di pochi mesi, e li metteva in strada cavalcandoli e addirittura mettendogli pesi e attrezzi per il big lick. Una crudeltà assurda, sopratutto perchè i cavalli non vanno mai montati prima dei tre anni, o si rovina la loro crescita sceltrica naturale. Inutile dirti che quel tizio, recidivo con tanti animali, si è trovato con la stessa roba addosso a come si sente la povera bestia di turno. E così lei se vede davvero troppo e quella gente ninete, per loro è normale... io non la fermo. Perchè dovrei? Li rovina un poco, ma se vedi stanno benissimo e tentano sempre di fare stronzate. .. Lei dice che in un mondo dove la prepotenza, la forza bruta, la sottomissione, non cè possibilità di cambiare le persone, perchè rovinati fin da piccoli e per loro ciò che vedono è normale, l'unica cosa da fare con quelli con il male che proprio gli scorre nelle vene è fare come fanno loro agli altri e agli animali. Tu addestri gli animali con i collari elettrici? Lei ti elettrizza fino ai gemelli di famiglia, e non scherzo. E, non le importa come viene vista, come sull'uomo che legò le zempe dei cani in quel modo, come tutti quelli che aveva catturato che avevano fatto orribili cose... punisce, dice. Omertà e silenzio sono il danno della società e lasciar correre è il modo di permetteono la continuazione di queste cose stando zitti. RIpete che il cambiamento non può avvenire senza bruciare le cose negative.  Si può regalare un mondo diverso che ha fatto la pace con la sua crudeltà, che deve portare il giusto e le Lezioni ai piccoli perchè per ogni cosa vi sia il giusto rimorso e consapevolezza da non farlo, che nasce sbagliando, accettando la punizione e comprendendo il bene e male, che  conferma la forza di ogni seme di umanità dentro la gente. Ma che le società hanno imbruttito..." dise Jd

"E quindi..." confuso dall'ultima parte, proteso in avanti con un gomito su una coscia e una mano su un fianco

"QUindi.." continuò Lubo "lei ha fatto punire a malo modo, dando a chi aveva commesso cose, la stessa situazione... insomma, ha dato cosa avevano dato. A chi taglia code e orecchie a cani, e code ai cavalli? Tagliamo qualche cosa anche noi..."

"... le... orecchie?"

"Quello normalmente. Ai veterinari e gente che si improvvisava macellai facendolo, orecchie, punte del naso... perchè comprendessero cosa provassero quelle potevere bestie solo per le mode di merda, così risponde. Un veterinario è stato ricevuto dalla polizia senza la punta del naso e per contorno i poliziotti si sono ritrovati questo con una lettera letteramente graffettata sulla fronte con cosa aveva fatto, con in tasca le foto. Lo so, ma come dice lei, o le cose le fai bene o niente. ma una volta... " si fermò, come quasi disperato al ricordo

"... cosa..." niziò Gask ma Alaric che era vicino a lui si voltò e disse agitato

"quella pazza scatenata si è imbestialita così tanto con un gruppo di organizzatori di lotte tra cani, che li maltrattavano, li amputavano per apparire minacciosi o capitava,  scoprimmo che ad alcuni toglievano parti di zampe così, zac, per vedere come lottavano... a loro fece fare la stessa fine di quei ragazzini che erano feccia veramente... e... ha ragione, ma mai,mai mai lasciare che sia lei a fare le cose. Ecco perchè chiede a quei tre di fare al suo posto, e loro lo fanno subito perchè sarebbe molto peggio se lei si incazza davvero..."

"perde già la testa così con uomini che picchiano e fanno stalking alle donne, che le uccidono, o per religione fanno cose orribili a quelle che non lo accettano..." sussurrò Jd "Non so se occhio per occhio sia lacosa giusta ma per la prima volta, dopo aver visto alcune cose, non ho potuto biasimarla Come militari nelle guerre, ancora oggi, resto più sconvolto da cosa sanno fare i civili a esseri che no nsanno difendersi, che molti che abbiamo combattuto e cosa visto. Ci sono stati ragazzini che hanno tentato suicidio per certa gente col bullismo, che come una persona ne erano usciti male, anche se lei non era arrivata al fisico, ma gliene combinavano con gli oggetti... lei stessa non vuole far del male, per questo nelle scuole insegna cose importanti che in questo secolo non ci sono, chiede maggior controllo sulle famiglie, da dove inziiano le cose... e ok, capisco la sua rabbia, la voglia di far sentire sulla loro pelle il male fatto. TUtti quei cani sotterrati che avevano di sopra segni orribili. Donne seviziate, abusate e tutto ciò che sai che trattiamo, per fermarli, ma molte volte quando la seguo per controllarla, o rivedo le cam che usiamo, non posso fare a meno di volerla fermare,  a volte..." disse Jd quasi tra sè

"cosa stai cercando di dire?"

"Che ci sono state volte in cui lei stessa ha preso mano per rabbia folle e... ad alcuni ha fatto incidere,  e toglier la pelle,  delle lettere di frasi che indicavano cosa avevano fatto. A volte prorprio come lavoro di fino di coltello così che curati le croste avrebbero mostrato la scritta, altre volte marchiati a fuoco e poi lasciati di notte legati alla bella mostra, con tanto di lettere a giornali anche grandi, così che si parli della cosa. Ad addestratori di cavalli è venuta la strizza veramente, tanto che ora non osano più far nulla perchè hanno scoperto da lettere e micro chip con video di cosa facevano da varie angolazioni, che erano controllati. E hanno smesso, così speriamo. A quei tizi dei combattimenti tra cani che amputavano orecchie, coda, zampe ect... , per ocme abbiamo trovato i cani ormai morti, era così furibonda che li presi e ha tagliato il pene per metà della lunghezza, sonoserio, era incazzatissima, dopo essersi messa guanti da cucina di silicone, cosa importasnte,  e usando un coltello non proprio affilato. Lei fa così, e usa questi, pe4r non to0care la feccia.."

"lei e i suoi germi" buttò lì Alaric

"Ed era la prima volta che metteva mano a organi maschili, tra l'altro..." sudando tantissimo con una risata che fece scopiare di nuovo Lubo

"Nel senso... non capisco l'ultima parte..."

"niente..." fece Jd a Gask come se niente fosse "però, quando tornò qui e si calmò, Milan le parlò. E lei disse che non aveva tolto assolutmanete nulla a quella feccia. Rispose che all'ninzio era sua idea tagliare tutte e tre le cose, e hai capito, poi però l'avrebbero tacciata tutti di cose brutte, perchè tutto ma non la possibilità di figliare. Per la gente quiello è troppo e si è dovuta limitare, ma fu solo per qujella gente, perchè la scena che scoprimmo era veramente... non puoi capire, e quanto pagarono quelli c he scommettevano e vedevano le cowse e pure si divertivano! Se lo ricorderanno tanto...  Voelva che si sentissero come i cani e cavalli che eviravano molte volte senza davvero un intervento chirurgico decente e dovevano sentire cosa si provava... un pò con le industrie della carne dove tagliano le pance dei maialini e tolgono i testicoli così, secondo loro non provoca nulla, io la prima volta... lascia stare..." arrossì Jd ma Alaric fu pronto

"Si è toccato perchè diceva che sentiva pure lui il dolore mentre qwuelle bestioline urlavano, e su questo nulla da dire alla pazza, perfino per me è troppo toglierli..."

"sono vivi, ovviamente, e questo mi ha fatto stare male. Lei invece è partita in quarta e immobilizzandoli gli ha conficcato a onguno di loro che l oavevano fatto, grossi spilli su tutta la zona del pube e pure perineo. Credo che ora sappiano almeno in parte cosa provavano i maialini con alcuni organi estirpati... . Con un nostro mezzo anonimo con targa falsa fatta da noi, li abbiamo lasciati proprio davanti le porte dell'ospedale con una borsa termica con i... loro mezzi membri in ghiaccio o con gli kspilli grossi da carpentiere che uscivano. Con un biglietto scritto da lei a mano, quindi perdendo tempo mentre questi avevano i lacci emostatici o urlavsano... a quelli senza mezzo coso,  ha preteso di..., mh, cauterizzare la ferita con crosta di sale..."

"Cosa?" rimase lui sconvolto

"Era così incazzata... non come quella volta, lo so la volta che hai assistito a quella cosa che temiamo, dovendo usare il Tomioriol... ma non era quella! Comunque non era lunga, ma una pagina a penna e inchiostro nostri, dove si spiegava cosa avvano fatto, con allegata micro sd con foto e info per i ritrovamenti, e pregava che le pene fossero servere, perchè cosa avevano subito non era una pena corretta. Dovevano finire come i poveri animali in gabbia, sia per pellicce che per l'orribiole pratica di accoppiamenti indiscrimati per vendere cuccioli..."

"A quella persona veniva sempre il magone al pensiero degli animali da pelliccia. Diceva che molte volte da piccola aveva visto imamgini in tv di questi allevamenti dove prendevano le gabbie aperte e mettevano le povere bestiole sotto la pioggia o in mezzo la neve senza proteggerle, al gelo dell'inverno e li aveva visti lì tremare come disperati, appallottolati soffrendo, oh se soffrivano diceva,  su quel musino che cercava di riscaldarsi in una palla, in quella pila di gabbie di ferro aperte, e quella visione le era rimasta fino all'ultimo giorno. Tutte le ansie e i terrori venivano dalla consapevolezza del mare che cèranel mondo, da quella e altre immagini, e diceva che doveva vedere le cose, non nascondersele per capire che il mondo fa veramente schifo..." dise come tra sè Lubo, scuotendo il capo con una smorfia

"Di chi parli?"

"Di una persona di tanto tempo fa, che iniziò molte cose e Kianta le continua per sua volontà, ma non importa quando cazzi può tagliare, quante volte faccia provare su quella feccia cosa avevano fatto a persone o animali, non hai idea delle cose che abbiamo fatto come . NOn uccidiamo se non nei casi estremi, convertiamo la feccia in aiuto per l'umanità delle Fosse di scavo, portiamo a galla alla stampa cosa la gente fa di schifoso, come quelli che mettono cam nascoste sotto o dietro le cose per riprendere donne e bambini nudi o in altre situazioni. Una volta uno aveva messo online certe cose e quella persona per l'incazzamento aveva preso questo stronzo, aveva fatto circolare sue foto nudo sia per la piccolezza di... certe sue parti, sia mentre faceva determinate cose, lui che viveva in un ambiente molto religioso... inutile dire che erano false, non cèrano vere, costruite ad arte mentre era mezzo drogato mentre... faceva o gli facevano cose, e sembravano reali, come se le facesse lui con il sorriso. E che sorriso ebete" ridendo di gusto "O quando sempre quella persona, prima di Kianta, aveva assunto determinate persone, affette da ipopituitarismo, grave malattia dell'ipofisi, che impedisce loro la cresciuta restando... bambini. Così visto che nella società come persone esempio affetti da nanismo non sempre hanno strada facile, li ha reclutati e ha dato loro denaro per vivere e avere cosa gli occorresse,  per svolgere vite normali, che là fuori non avevano. Quanto sono felici ora e si sentono utili, preziosi, e sentono di fare del bene potendosi finalmente godersi le cose.  Ma chiedeva loro sono due compiti da svolgere, niente di orribile.  Spacciarsi per bambini, adescare online in vari modi i pedofili oppure apparire in certe foto, tipo quelli che ti ho detto prima drogati,  che appaio felici ma sono foto e brevi video finti, con... questi di mezzo. Se non è Maometto ad andare alla montagna, che sia essa ad andare da lui, ripeteva. Ma mai con persone innocenti, sia chiaro. Anche Kianta non farebbe mai cose del genere, non siamo come certi individui con distintivi che perchè qualcuno per l'istinto è colpevole , o ne hanno bisogno per chiudere un caso scottante, falsificano cose. Noi inchiodiamo la feccia, se non è possibile per quello specifico caso, eccone altri, ma sempre se colpevoli e si sa 
, le prove n un tribunale non lo inchioderebbero, con le nostre si. Ormai le cose sono così, scagionati nonostante le prove... e così, oltre alla gogna mediatica, manette e toglierli dalla società!"

"Ok Lubo, ma non è smepre qualcosa di cattivo che facciamo?"

"... se non facciamo qualcosa, questi continuano. Cosa è meglio, ripagarli con la stessa moneta e portarli là dove non possono più far del male, senza mai uccidere, oppure tenerli liberi  e vedere schifo ovunque.. io non lo, nessuno di noi sa, ma è sicuro per molti esperti che così facendo molte persone son ostatre salvate.... resta il fatto che mai devi fare qualcosa con lei intorno con il rosa,  e non permettere che faccia lei di persona... può essere più terribile della morte stessa ed è stat a proprio la società là fuori, a crearla..."

"Che vuoi alla fine" la sentì intorno a lui, girare e osservarlo, e tornò a lavorare invece di pensare alle cos eche gli venivano in mente.

"Senti..." vedendola fermarsi dal girare con una tigre in gabbia, si era portata al solito l'indice vicino un angolo della bocca, con sguardo altezzoso e interessato "quelli... gli stornzi che prendiamo, o fermiamo in base a, sai... e giudichiamo,sono degni di essere puniti? Sono o si meritano quello che facciamo loro? Possiamo ritenerci nel giusto facendo questo?"

"mh... tu, per quell oche eri prima, che vieni a chiedere a me se siamo nel giusto ad essere giudici, giuria e mezzi carnefici?"

"Già, io... stando con voi ho imparato molte cose e come ha detto Jd, ho capito anche molto... però mi chiedo se facendo soffrire loro come fossero in un quadro di Hieronymus Bosch, sia o... vada bene anche alle vittime, visto che le vendichiamo e..."

"Una persona..." iniziò lei "amava un libro, il primo libro che avesse letto oltre i classici, un thriller... ebbene il protragonista che aveva lo stesso nome del pittore, e quella persona trovava interessanti quei quadri da prima, parlava con una ragazzina prigioniera  in un walkie tolkie e il modo in cui la trattò fece colpo su una collega di lui, che subito gli disse quanto fosse gentile e di stampo paterno, nei suoi modi di fare. Ma lui pronto rispose che no, non era istinto o tratto paterno, ma perchè sapeva da sue esperienze interiori e del passato, che cosa significava essere e sentire l'oscurità... dentro e intorno... era al pari della ragazzina e sapeva cosa si provava... Il buio oltre la notte... quel libro, con il gufo e i significati, fu il primo e quello che la colpì tantissimo. La notte può non fare paura, ma è l'oscurità oltre essa e dentro di noi, che si nasconde il peggio. Ecco perchè le Lezioni, il Teatro, le attività che fanno mostrare il vero IO della persona perchè nessuno può fingere, recitare per sempre e in ogni istante... ed è vero che le persone non sempre cambiano, se è possibile bene, ma ci sono quelle che noi cacciamo che ci portano ad emette un giudizio finale, nessuno può emendarsi dal peccato che scorre fin nelle nelle vene. Non sempre aiuto, riabilitazione e supporto tolgono quel male. Nel passsato si pensava che il male potesse essere ereditario, scivolare nel dna come il sangue giù e su per vene e arterie, quindi questa oscurità non è solo nell'anima, ma così prepotente che macchia anche la carne... e più si fanno cose aberranti, più il sangue si lorda... "

"Quindi..."

"Noi lavoriamo per evitare che vi siano altri come il protagonista che si è ritrovano ad affrontare l'oscurità non solo personale, ma quella che la feccia creava per altri, come per quella ragazzina. Perchè non vi siano altri che arrivano a dire che sanno cosa significa stare e vivere nell'oscurità..."

"E noi... nel senso... so che cè stato un cambiamento radicale allo Chateau, dove tutti hanno... dovuto fare un cambiamento anche interiore, diventando un pò come dei motociclisti che però salvano gl ianimali maltrattati..."

"Ma chi li fa 'sti paragoni?" suotendo la testa e alprando le braccia, fermandosi dalol'iperattività

"..." la fissò come colpevole "una persona... comunque, alcuni dicono che Milan voleva che diventassero quello che non erano..."

"Ohhhh, si! l'idea dell'uomo macho, con muscoli inguardabili, che fa azioni da duro, capace di sterminare e sforacchiare sempre e ovunque uscendone vincitore, che ama guardare video porno di donne con donne,  ma che vomita per un parto o due gay maschi, per i lrisultato naturale di alcuni loro fetish o altra cosa naturale come l'amore tra sessi uguali... che uomini! A mostrare i gommoni artificiali son buoni tutti, ma provare empatia, vicinanza e desiderare proteggere invece didistruggere no, quello no..."

"Ma perchè devi far vedere loro cose schifose..."

"Guardami! Io sono uscita da una cazzo si fogna con...no so cosa cè dentro, ma sono qua, pronta a prendere quella piccola testina di cazzo del genereale, mettergli un robo per tenergli la bocca aperta per un tot di gradi e usarlo come sgrana pannocchie" con rabbia, facendo gesti che a lui parvero comici, tanto che rise, ma che sapeva che erano invece atti di punizione di massa, il cinquanta per cento all'idiota, il resto ai suoi e nostri uomini.

"Comunque, tutti e due ci siamo fatti una sorta di doccia, quindi impropriamente stai..." trovandosela vicino che si zittì

"perhè i miei atti di sbattere sotto il naso agli scemi l'altra faccia di certe cose,  e quanto cè di molto, molto dure sopratutto per le donne è troppo o sconvolge??... facile, l'ho dimostrato anche io che che è facile farsi i muscoli con allenamenti e addestramenti specifici e poi prendere a pugni un idiota di turno,  che ha le mani che prudono e vuole passarsi mezz'ora di prenderle... un'altra è avere lo stomaco di vedere e sopportare certe cose, di farsi carico di tutte le facce delle cose che ci sono a questo mondo,  e sapere che non dobbiamo mai abituarci e reggerle, ma se vediamo qualcosa di orribile, schifoso, vergognoso perchè siamo umani, alzarci e fare quanto possibile per fermare ciò..."

"Ok... e i video perchè sono educativi, esattamente?" ricevendo un'occhiataccia, osservandolo inclinando la testa verso la spalla

"A quanto pare non ti è chiara la cosa, e siccome sei uno dei nuovi, anche se non proprio di una settimana ma sorvolerò, ti dirò le cose in modo che un demente possa capirle... quante volte gli uomini sono felici che hanno uno o due figli, pretendendo poi cose dalle donne con cui stanno ma schifandosi perchè... la natura slabbra le cose, a volte!" facendo gesti con le braccia  e assottigliando le labbra come se pensasse qualcosa "e cercano poi altre donne che non hanno sfornato nulla e quindi, oltre le feticiste di certe cose che magari hanno provato molto diametri, possono riportarli secondo la loro testa a cose più soddisfacenti..."

"EH?"

"Si lamentano che il figlio ha creato la caverna di Platone, testone! Che non cè più un buco,  cè un afiteatro! Hai mai visto a scuola organi riproduttivi anche in figura e poi hai... diciamo guardato le donne con cui vai?"

"Io no nvado con nessuna..."

"Prima, molto prima, non ha importanza, qualunque donna con cui sei stato,  era in quel modo e poi immaginati.... ecco, immaginati un preservativo della tua dimensione, preciso, calza a pennello e poi prendi quello che vogliono gli sboroni che fanno i fighi con gli xxl, facendo credere chissà che, e poi sembra di vedere quelle bimbe che camminano a cavolo con le scarpe della madre... capisci che la cosa non è più accattivamente, no? Però prima vogliono i figli, poi si pentono oltre perchè sono rompiballe e altre cose, non possono più divertirsi perchè la moglie per tante e tante accade,  ha bisogno di andare da un plastico di queste zone lì, che fa un restringimento..."

"un restringimento... di quella cosa? Non ho capito"

"Si, quella... ci sono chirurghi plastici che possono, taglia e cuci, fare qualcosa per la piscina che queste donne si ritrovano, e molte lo fanno appunto perchè l'uomo poi si lamenta che si trova nel largo... a loro vedere l'effetto del loro divertimento si schifano, ci passa un bestio che hanno fatto  metà loro... e veramente alcuni vomitano a vedere queste cose, l'effetto che fa cosa fanno! E poi sarei io che  li traumatizzo? O quando fanno ricerche per i loro pensierini e cercano come parola chiave enema, vedendo solo certi video. Alcuni commentano anche, sai? Robe del tipo insomma hai capito. Loro veramnete credono che io non sappia che combinano? Mah... però se io mostro loro gli effetti di quelle cose durante la Lezione, parte C, sull'educazione sessuale perchè molti sono proprio zero,  se non che A entra in B e si diverte solo lui, allora sono cattiva io a far vedere cosa può capitare a fare certe cose dal vero. Seriamente cè gente che ha tutti questi sogni sessuali e poi resta rotta dentro scoprendo le conseguenze di cosa pià capitare!  Perchè, visto che fai le domandine, te lo hanno mai detto alcuni di loro che hanno combinato con alcune ragazze che prima dell'accordo di Madame..."

"intendi che hanno voluto mettere in pratica la cosa?"

"Si! Ora, sono stronza io, o sto facendo la cosa giusta perchè aprano gli occhi? Perchè gli dico,  anche se gli piace vedere due donne che si baciano, per finzione in quei video porno o per altro, devono accettare anche altra roba, non si discute. Il prossimo come fossimo noi. Ecco il cambiamento che abbiamo cercato di portare già dallo Chateau.."

"..cioè accettare il sesso tra  i gay?" chiese perdendo il filo

"NO! intendenvo accettare le diversità!.... però arrivi tu, fanno i cucciolini traumatizzati dalla strega cattiva che li frusta perchè è sadica... non per cose che hanno combinato. Come quella volta che hanno buttato i preservativi negli scarichi dei bagni maschili, e non intendo solo il water, e non so se immagini cosa ne è venuto fuori... Sono cattiva io?"

"Beh... messa così no, però tu butti proprio le cose così, tipo cerotto strappato di botto e..."

"Ma sono uomini o bambini? Perchè questi piagnistei me li apsetterei da ragazzini che ancora non hanno visto neanche il corpo femminile nudo..." poi si fermò "o almeno una decina d'anni fa, almeno. Adesso a undici e dodici anni fanno roba che sono rimasta schifata, per davvero! E no sapevano neanche cosa stavano facendo, chiaro..."

"Cioè" chiese lui, ma lei si accorse che il suo comportamento era cambiato

"Cioè ho visto video che... la sezione..." sembrava quasi contrariata "la seizone di controllo e ricerca nel web di certi tipi di materiali, avevano trovato video fatti da ragazzini di undici e massimo quattordici anni che facevano roba tra loro, e intendo femmine con maschi, che ti aspetteresti non so dagli ultimi due anni del liceo,  almeno..."

"cioè parti le ricerche di prima che..."

"ma quali ricerche... i maschi facevano fare cose alle femmine sulla loro parte genitale, imitavano dei video che i maschi facevano vedere dai telefoni in mano, e la cosa triste era che per quanto potevano provarci le ragazzine, non accadeva nulla... zero, dormivano..."

"Ma chi, i ragazzini?"

"Ma tu hai capito di cosa sto parlando?" guardandolo come se fosse scemo

"Se parli per enigmi..." intrecciando tutti i fili in uno solo

"...AAHHH... allora, questi bambini, perchè sotto i quattordici anni sei bambino..."

"Fai meno di tredici, ormai già a undici anni  li chiamano ragazzini..."

"ragazzini..." con rabbia "facevano vedere delle cose dai loro telefoni, questi telefoni dati a ragazzini, e loro dovevano fare la stessa cosa al coso dei loro amichetti... hai capito?"

"Ah, ora si..."

"OOOHHH. Il problema è che quei... cosi,  non volevano saperne di... svegliarsi, ecco..."

"scusami, perchè stai parlando così come avessi ragazzini davanti, siamo tu e io e di certo qui non c nessuno che ti sente parlare di sesso..."

"..."

"..."

rimasero un pò a fissarsi, lei verso lui in cagnesco, e lui che continuava a intrecciare.

"Sia come sia..." tornando a camminare a cerchio o facendo con il percorso il simbolo dll'infinito, cosa che lui aveva notato altre volte "tutti quelli che erano nella sala di quella sezione e io eravamo... mh... "

"schifati? arrabbiati?"

"...depressi per la scena, quanta tristezza. Compativamo non tanto lui, non tanto lei, quando il coso che non voleva sapere e direi pure io, a dodici anni per quanto hai ormoni a mille, cosa... AAHHH, la cosa allucinante è che questi ragazzini senza controllo, postano cose che..."

"ma comè che siamo finiti a parlare di ragazzini che cercano di fare sesso,  ma non gli alza neanche a piangere in tutte le lingue del mondo?"

"..." assumendo un'espressione in viso schifata "... se mi lasci parlare, fors earrivo il punto invece di bloccarmi sempre..." vedendolo chiedere scusa e calare il capo "allora, dicevo... aspetta il punto principale era... ah si. Prima dicevo che mi aspettavo questi comportamenti infantili da questi ragazzini che si, sanno comè ormai il corpo femminile granzie a tv e genitori idioti, ma che possono ancora ridere nervosamente e scandalizzarsi se si tocca l'argomento. ma noi abbiamo a che fare con uomini, e ripeto uomini sopra i diciotto anni, che fanno cose solo perchè il pornazzo di turno gli fa vedere che certe cose sono fighe, eccitanti e via dicendo senza mostrare davvero il dopo o le conseguenze senza accortezze...  per poi trovarsi la camera dell'alberghetto dove erano,  invasa dai risultati di quei esperimenti... e vuoi sapere chi hanno chiamato in preda alla disperazione? Non lo so, fai un tentativo..."

"... non lo so, sono addestrati che in caso di qualunque..."

"falla breve..." accoccolandosi su una pietra, fissandolo

"Ok, prima gli amici, poi i Capitani, infine te e Milan..."

"Eh... e se fanno esperimenti mentre noi veterani siamo nel nosto angolino, nel boschetto a cenare, e ti squilla un gruppo disperato perchè le tipe con cui erano hanno dipinto, letteralmente, pitturato una parte e mezzo letto, secondo te, cosa devo fare io che sono, per le mie cariche che il tuo caro amico mi ha dato... se no correre a prenderli a sberle, almeno  ulteriori Lezioni per dir loro, NO! Prima di fare certe cose, richiederle, si deve essere preparati a cosa... cosa vien fuori!"

"Aspetta" ridendo da piegarsi in due "mi stai dicendo che la sparata di quella sera quando sono venuti quei quattro, con quel video delle tizie che creavano... nutella da una certa zona, era perchè fanno cazzate?"

"Non ne hai idea! Alaric dice che una volta lo avevano chiamato perchè a uno era, mh, risultato un Twinkies al cioccolato e il primo era stato lui che era il suo Capitano del gruppo e che diceva essere disponibile per tutto...." con la faccia come per dire "e fosse l'unico. Alcuni sono andati da delle mistress che alla terza volta hanno avuto certi trattamenti, al ritorno con il van dello Chateau, abibamo dovuto smontare tutto, per snidare cosa avevano fatto esplodere..."

"intendi..." restando con la bocca aperta

"si, a loro però! Ecco perchè dico che sono cattiva io, ma loro capiscono solo se li picchi forte,  finchè il concetto non gli entra in testa! Jd dice perchè sono adulti, io ne dubito. Perchè se chiedi a una tizia o il tuo compagno di turno o meno, di fare certe cose, peggio in stanze che paghi, e poi chiami disperato perchè non sai cosa fare, o sei scemo o sei ancora un bambino! Direi cche con internet ormai pagine serie che ti speigano ci sono, ma poi abbiamo psicologi, esperti di madame, chiunque... chiedi prima! e quella povera anima di Jd una volta ha dovuto dare un rimborso per sistemare... la camera... per no ndire poi cosa lasciano in generale. E siccome vanno nei villaggi o cittadine vicine e ci conoscono, devo sempre andare là, chiedere scusa io inchinandomi per il dispiacere di avere certistronzi che dovrebbero dare l'esempio..."

"non voglio sapere cosa lasciavano, mi è bastato questo. No, non mi hanno mai raccontato queste cose. Dicevano invece qaunto i Capitani fossero sempre disponibili e pronti ad aiutarli, e..."

"E ci credo! A molti ancora togliamo una parte di stipendio per i danni che abbiamo dovuto pagare, e non solo per questi.. incidenti, ma per pub, bar, discoteche... e questo perchè? Perchè io devo evitare che si spargano certe voci, e così mi presento dove so che sono andati, facendo una sorta di presentazione e chiedendo che, in caso di casini, mi chiamino per sistemare insieme la cosa! Quindi ho un numero sicuro solo per queste cose, che viene dirottato in caso a Jd o gli altri, per andare là di persona, vedere i video e zittire la cosa. Ora capisci perchè si è dovuto fare Accordi con Madame? E questo oslo da quando sono con loro... immagina prima... almeno però con le nuove regole e diviti, qualcosa si è sistemato...non tutti da dover mostrare quei video, ma almeno ora sanno molto di più..."

"Quindi sono cambiati. A volte dici che lepersone non cambiano..."

"il cambiamento che cè stato...è avvenuto perchè loro lo hanno accettato, è come lo spirito della vita o il cambio di rotta o strada, l'accettazione è la chiave, altriemnti si resta come Alaric.Fermni piantati nella vita che si odia, non piace e via dicendo, non volendo accettare i cambiamenti. Almeno, quelli che non li accettano.  E' un pò come i governi tirannici o totalitari. Fai le cose per paura e covi sempre qualcosa, mentre da noi la gente dopo le mie dimostrazioni ha capito e ha accettato, ha scoperto che si vive meglio ridendo e facendo sfide in amicizia,  più che prendersi a botte incazzati o fare gli orsi..."

"Io non cèro, non so come...."

"Tu vedi più gente come quelli che avevi intorno, con il tuo capo?"

"... in effetti no, io... è vero. E' come stare non so, in quei posti da film dove gli scontri e le incomprensioni sono risolti in modo diverso, ci si saluta e si hanno ottimi rapporti..."

"Si, si, tutti cuoricini, gattini e prati verdi. Strano, vero che esistea un modo per vivere in modo sano, umano, e appunto incomprensioni, odi e altro siano affrontati in modo diverso,  e senza cosa succede là fuori? Ripeto, questo perchè vi è accettazione e consapevolezza delle cose per come lo facciamo, così che differenze e oncflitti non vi siano come avviene là. Il problema è che poi diventano uttti amiconi, e se fanno cazzate si sono abituati a fare i cagnolini colpevoli che hanno..."

"si sostengono, si considerano molte volte come fratelli di primo sangue, salutare e aiutare, comunitò e condivisione e tante cose" la fermò, sapeva che stava per dire altro "L'ho visto, ecco perchè ancora adesso mi sembra così strano questo posto, ma vero. Tutti dicono grazie a Milan che ha aprto loro gli occhi parlando e mostrando le cose..."

"Si...!" si lagnò lei con amarezza "su idea di chi, però?"

"Sempre di Lia?"

"..." facendo il brocio, posando il peso su un braccio solo, mentr ele gambe erano di lato

"
sarà pur un mio diritto sapere perchè la gente fa strane facce quando si parla di lei"

"... tu sei troppo cuorioso, comunque... Esatto. Lui aveva lasciato l'amministrazione in mano ai CApitani, sembrava di essere in qualche campo di disperati alle porte di una città bombardata araba... così scriveva. Annotava che pure i boy scout quando stanno immersi nella natura o gli escursionisti,  con tutto sullo zaino che scoprono zone isolate, disabitate e in mano alla natura, sono più sistemati... "

"ma perchè lei  ha aiutato allora Milan e tutti loro, se odiava la gente?"

"... all'inizio, fino alla scuola media lei non odiava la gente" rispose apatica " anzi, sperava di avere amici, cercava di interagire con gli altri ma sia per il modo in cui viveva in casa, isolata dalla gente tranne scuola e musica, e sia perchè era diversa dagli altri, finì per essere odiata. Lo sai no, si odia cosa non si capisce. Era sincera, diceva quel che pensava e faceva sempre domande per capire. Le piacevano cose diverse dalle altre bambine. per esempio adorava giocare con cose tipo lego, trenini di legnoe altro dei fratelli, voleva un microscopio, quei set per bambini con cui fare esperimenti scientifici... invece bambole, vestiti, mostrarsi edicata come una principessa, anche quando la trattavano da schifo. E così lei cambiò, il suo carattere la portò poi a odiare e allontanare. Si fece sempre più dura, vedeva comportamenti allucinanti che non capiva perchè non erano da lei. La cosa che le fece più male era vedere gli adulti in primis che la etichettavano in modi negativi, che la credevano capace di chissà cosa, che lei non faceva, che invece erano di norma in quelli che elogiavano. Le dicevano sempre . E appena gli adulti non cèrano questi facevano proprio le cose che buttavano indosso a lei , perchè non come doveva esser,e ma che lei non faceva. le era rimasto come un dolore enorme quella volta che chiese all'insegnante peggiore delle medie di andare in bagno. Aspettò il suo turno perchè cèrano due porte ed erano occupate, appena tornata fu aggredita da quell'insegnante che le gridò contro, davanti alla classe, sbraitando che aveva passato tanto tempo in bagno, quando erano sicuro dieci minuti, e che  sicuro era andata al piano di sopra a farsi i fatti suoi. Cosa che nona veva mai fatto.  Siccome per come era lei le cose assurde la facevano ridere, rispose con un sorriso amaro del tipo affermando che no, aveva aspettato che se ne liberasse uno. Invece quella donna inveì contro di lei, sbattè il libro che stava usando per la lezione e le disse che se non le diceva dove era andata veramnete le avrebbe fatto la nota. Lei scrisse che rimase così basita e sconvolta, vicino a quel banchetto a solo,  dove stava sempre in fondo, isolata, che pensava fosse uno scherzo. ma quella era inviperita e vedendo che lei confermava il no, perchè avrebbe dovuto farlo, la vide sedersi, urlarle di rimettersi a posto e non farlo mai più. Quella, tante altre cose, le segnarono parecchio e i compagni, che erano feccia ma sapevano rispetto a lei mostrarsi come angeli, gliene facevano di ogne. Questo per dire che si ritrovava sempre sola a casa perchè i suoi odiavano le persone, mai nessuno invitato tranne la cavolo di famiglia, e litigi e veleni pure là, e fuori sempre trattata come inutile, ignorante quando non lo era, scema e capace di chissà cosa. SOlo perchè si entusiasmava per le cose, parlava e chiedeva tante cose, era sincera e non si metteva la maschera che usavano tutti. Quanto schifo intorno a lei ma sempre lei sola, trattata male in vari modi. Quanto ha sopportato ma per lei la fine non arrivava mai. Deisderava, pregava pure perchè le dicevano tutti che solo le preghiere facevano qualcosa. Ma nulla mai accadde, e mai nessuno volle aiutarla a trovare pace..."

"mi sembra che qui non sia molto diverso, ne lei e ne tu siete considerate militari, loro pari, sei qualcosa solo per la carica e le responsabilità che Milan ti ha dato..."

"NOn solo per quello, mA a me sinceramnete poco importa. Mi fa strano solo il come esattamente sono vista, sono gentili pare, mi riservano rispetto e considerazione, se per davvero o meno, resto nelle cose che mi piacciono, le persone che mi dimostrano che  sono loro amica e basta. non ho voglia come fu per lei, di soffrire e star male da desiderare di fermarsi...."

"Intendi quei quattro?"

"Si. Forse perchè ce la intendiamo per i vari trascorsi... poi cèJd, Lubo, anche Milan , anche se avolte trovo fastidioso il loro continuo confronto con lei. E non è perchè lei fosse speciale o chissà che altro. Semplicemente fu la persona che li guardò, diede loro una pedata nel didietro e diversamente dagli idioti là fuori, aprirono gli occhi ed ecco cosa tu hai trovato. lei vide persone perse e vuote come lei, e cercò di salvare almeno loro. Chi poteva davvero essere salvato fu spronato a fare un passo avanti
, invece della ferma staticità di cosa facevano, non vivevano... ed ora quel posto sembra una città, cè rspetto, considerazione, umiltà, convivialità, fratellanza, ci sono valori che erano perduti. Educazione che non significa fingere o mostrasi per cosa non si è,  e come gli altri vogliono vedere, ma l'educazione di salutare, i vari saluti, la consapevolezza che altre persone vicino sono qualcosa di bello, che i malumori possono essere superati, può nascere amicizia dove prima cèra odio... porgere una mano è buono, star zitti se accade qualcosa di brutto è sbagliato per tutti. Guardare a ciò che cè là fuori e migliorarlo... ecco perchè stanno sempre lì a parlare di lei, perchè rispetto a me lei stava sempre in mezzo, a controllare e dire la sua, discutere finchè non si chiariva una questione, non si trovava una rispota, non si faceva qualcosa per qualunque problema... a lei non stava bene la staticità, la cavolata che fanno tanti di fare come le tartarughe con la testa e nascondere i problemi chiudendo gli occhi. Il torto scriveva, che si fa è anche verso tutti. E le ultime cose che scrive va, erano che sembrava bello vederli tutti camminare insieme, ridere e scherzare quando prima quasi si azzannavano e si piacchiavano, pensare alle feste, vestirti e prepararsi e condividere vino e cibo insieme, gli stessi che prima si sarebbero sparati. Le feste che si fanno per la natura e quelle grandi, sono sempre attese con ansia e felicità. Chi quasi arrivava a pugnalare gli altri per odio, finiva per ballare o suonare con gli stessi e cancellare ogni cosa. Non ho capito bene questa cosa, io quando sono... arrivata, ho trovato già le cose fatte. Ho visto però i nuovi che facevano tipo i pavoni e fighi e tutti gli uomini insieme, come mai fratellli veri di primo sangue, a portare pure questi nella grande famiglia. Certo i battibecchi ci sono, ma accade dice Milan, adesso come fu nei salotti parigini prima della rivoluzione, dove si esponevano  tante idee e linee filossofiche,  si riunivano senza astio e discutevano, bevevano insieme, passavano il tempo e lasciavano che fossero le parole a scontrarsi. Era un pò come i politici adesso, amicisissimi privatamente ma battaglieri nel pubblico. E così sono diventati là, anche se piegarlo così è tanto difficile, lo capisco ma io stessa sono arrivata quasi cinque mesi prima di te... però rispetto a là fuori, quando ho voluto capire, ho trovato città dove oguno per se, distanti, divisi, solo la famiglia  e a volte divisioni anche lì dentro,  ma la facciata del smorzava le cose. Che posto freddo e deprimente. Trovavo solo calore, unione, aggregazione sai dove?"

"Credo di aver capito, l'ho visto quando Milan mi ha spedito a seguirti per la Raccolta..."

"Già... dove ci sono persone che la gente chiama , che magari hanno un tetto, ma molti neanche quello, dove stare ma devono campare con i soldi che guadagnano appunto per strada e via dicendo. Si aiutano, coalizzano dividendosi i magri guardagni se ci sono, se vedono qualcuno di nuovo fanno quel che possono... certo, ci sono gli stronzi di turno pure là oltre quelli che se ne approfittano,  ma ho visto come sono più di cuore e gentili, disponibili, caldi come si comportano e sono grati per l'aiuto che si rtrovano e non si aspettavano... che cosa strana. Una città intera o due terzi che vive nel , pure gli amici se sei nei guai ciaone... ecco perchè nonostante tutto i nostri sono signori in confronto. QUando Benny si ritrovò con quel parente con il cancro, quanti dello Chateau hanno fatto il possibile sia per aiutarlo con le cure,  standogli vicino in molti modi perchè no nsoffrisse solo. E invece là fuori? Tutti che voltano lo sguardo, se hai problemi cavoli tuoi e quanta freddezza, e finendo i soldi finisci pure per strada. Scontri e disasrti nelle strade per il calcio, uno sport che dovrebbe unire e invece quello che cè..."

"quindi lei ha aiutato Milan facendo queste cose?"

"Lei non ha aiutato MIlan perchè voleva aiutare Milan..." rispose lei guardando in alto, con tristezza "lei voleva aiutare chi come lei sarebbe potuto finire in un limbo dal quale non sapeva uscire se non fermandosi. Il dolore che provava era così grande che ormai era rotta dentro, corrotta dalla solitudine,  prima data dagli altri e poi autodeterminata, come la trattavano anche se aveva i pezzi di carta, ossia si attestava che era più che qualificata ma... siccome non si sa per quale motivo,  guardandola,  alla gente non piaceva, proprio la giusdicavanosubito solo esteriormente, aveva finito per perdere gli ultimi barlumi di interesse per la vita. E senza avere motivi, sogni, speranze....non è vita, è solo sopravvivere o , come accade alla gente con tante di quelle disabilità e malattie gravi da essere vegetali, mezzi vegetali e incapaci di essere autonomi... li lasciano esistere così, senza chiedere loro nulla, stare nel niente in cui vivono perchè finchè respira si vive. Ma per lei non era così, anzi. Non voleva che ad altri accadesse l'odiare così tanto vivere,  che spronò quelli che non facevano un  cazzo a smuoversi, a interessarsi di cose. Lei stessa aveva tanti interessi mas e da un lato la solitudine e fare le cose da soli è una benedizione, alla lunga è sol odeleterio per il tuo Io. Ecco perchè il Favo, il Teatro, le attività che ci sono, le botteghe, le Torri... ognuno da noi trova almeno un qualcosa da fare, che può fare, che riesce  a fare, magari che vi è portato, ci sono tanti passatempi e impieghi seguendo le inclinazioni o provando qualche mese che non ci si annoia, e si ritrova se stessi. Cosa che lei non riuscì a fare. ALl'inizio quando era con loro, e intendo la famiglia, non poteva mangiare cosa le piaceva. Cucinavano malissimo e senza sapore. Niente gelati, niente dolci o cose che le piacevano come il torrone classico, lo zucchero filato come esempi. O scriveva che d'estate voleva tantissimo, ogni momento della giornata angurie, ma ne prendevano così poche in quei pochissimi mesi che se ne mangiava tre in totale era u regalo.NOn aveva nulla e le si toglierva un piccolo piacere. E per tre intenednva uno diviso per tutta la famiglia. I polpettoni. Le patate fritte, la pizza. Cose che normalmente la gente mangiava perchè classici, e invece lei guardava sempre le pubblicità e doveva ingozzarsi delle cose che le davano,  che aveva iniziato ad odiare perchè sempre le stesse ogni mese, ogni periodo dell'anno. Per le feste si mangiava la stessa cosa, tranne gli spiedini messicani che la zia comprava perchè odiava cosa cèra a tavola, perchè era sempre la madre e i lpadre di Lia a invitare. Si deve fare, ma la solita cucina insapore, sciapa, sempre uguale. E meno costoso possibile. non si godevano nulla, urlavano per le tasse che pagavano e poi se per esempio avevano bisogno di andare dal dentista, piccolo esempio, per potersi godere almeno il mangiare, già che compravano schifo, non se li facevano curare o sostituire e lei non capiva come si vivesse così. Spendere meno, poco, sempre meno. Uno direbbe ok, come da noi cè chi sa cucinare così bene che non cè bisogno che esci e vai a comprare questo o quello, ma loro neanche quello. Se lei per miracolo era sola a pranzo non poteva cucinarsi una carbonara, una torta o altro perchè tutto era contato o proprio gli ingredienti non cèrano. E molte volte a leggere quelle cose mi viene tristezza, perchè alla fine io rispetto a lei vivo una vita... bella. A me va bene, sono soddisfatta e tranne il sapere come mi vedono realmente e capire che sono contenti della mia presenza o meno, io... VIVO. Ho tanti interessi che mi rendono viva. Vado a fare cose che mi rendono viva. mangio cose che mi rendono viva..."

"Alaric dice sempre che sei con il cibo in bocca sempre, non cè momenti in cui ti si scopre che mozzichi roba. E in effetti anche io ti ho visto..."

"Cosa vorresti dire!" freddisima

"Ninete, è solo che a volte mi sembra che tu mangi tanto rispetto al normale..."

"Si me lo dicono i ragazzi, Jd dice sempre che magari è solo perchè è una sorta si compensazione col prima. Che me loson portata dietro, chi lo sa. Ma io quando sono scoperta a mangiare non è che mangio fuori pasto, quelli sono i miei pasti..."

"Vero, ogni tanto il capo della cucina si lamenta che non mangi mai ai pasti regolari..."

"Non ho tempo, o meglio potrei anche lasciare le cose e andare a pranzo o cena come tutti, ma mi piace mangiare quando ho voglia nei momenti liberi. Che colpa ne ho se la gente mi becca sempre quando mi gusto qualcosa... "

"Ma tu cosa pensi di lei, alla fine? Dici che non l'hai conosciuta, i ragazzi tra loro ne parlano ma poi quando capiscono che lo fanno senza accorgersene sembrano sempre di malumore. Da come parlano pensavo fosse non so, tipa da meritare come Milan quel gigantesco quadro o ritratto come si chiama, all'entrata dello Chateau.Sopra le scale. Insomma, se ha contribuito così tanto..."

"Come ti ho detto lei ha contribuito per fare qualcosa che altri non hanno fatto con lei. DAre la Mano, aiutare, così come si riceve per delle cose, darle per altri,  ad altre persone che non ne hanno, non possono goderne ectettere. Ma poi le sue speranze e aspettative si sono diradate man mano che veniva trattata sempre peggio. Lei non era una persona negativa, assolutamente, diceva la verità, era schietta e sincera, credeva in cosa faceva, ragionava sulle cose e credeva nelle regole. Una cosa buona va fatta, una che non va bene no. Non le piaceva quando la gente infrangeva le regole, lo trovava poco rispettoso per se, per altri, in generale. Ecco perchè tutte le regole,  qui tanto presenti, spiegate sia alle Lezioni che in altri frangenti. Sono un beneficio per tutti, e hanno un significato,  non sono certo create a cavolo, senza dire nulla. Scriveva sempre che nella vita non aveva avuto guide di vita, nel senso che avrebbe voluto degli adulti che prima le spiegassero tante cose, cosa si fa, non si fa ect, anche se non era accaduto nulla. nel senso che se accadeva che lei faceva o diceva qualcosa che secondo loro non andava bene e invece di dire NO. La rimproveravano, la picchiavano, la mettevano in punizione urlando e sbraitando,  che era stronza, imbecille, la loro dannazione, era nata per farli disperare e tanto altro e lei restava come una scena, sempre nella solitudine, a chiedersi perchè. Perchè, come, quando, chi, date a questa scema i connotati per creare la persona del domani, scriveva. Essere tristi era un male, chi si consuma nel proprio dolore, muore prima di morire, e lei si sentiva un vegetale che respiravano, punto. Non era cresciuta con speranze e sogni, tutte le sue lotte erano finite in male... Invece di ottenere qualcosa dal suo lottare,  era cresciuta nella totale paura di ricevere urla, diceva che l'incazzatura in casa durava una settimana e tornava per ogni cosa, aggredeondola per farla sentire ancora più uno schifo, senza ancora capire le cose. Imparò da sola a riconoscere bene e male, e odiare chi faceva cose negative trovandone benefici, mentre lei che era corretta ma non tollerava di essere trattata male e magari si ribellava, era la figlia quasi del demonio, lei che non faceva neanche un terzo di cosafacevano gli altri. E sceriveva, Lei si sentiva gettata, anche per come viveva in casa, all'avventura tra stronzi,  non preparavano la gente di merda che poi bullizzava a stare con persone normali, non insegnavano come trattare con civiltà ed educazione la gente perchè si è tutti fratelli. No, si insegna alle differenze, alle distrinzioni ect... qui in compenso, siamo come nell'Eden, posso dire..."

"Si ma, nessuno parla di lei o la conosce a parte i veterani , e ho capito quei quattro che sono tuoi amici, e Madame..." vedendo osservato male solo con gli occhi "non esiste foto del prima, tra quelle che Milan mi ha mostrato, che la ritraggano, ne dipinti,  come si usa fare da noi. Milan ha tanti ritratti di bravi pittori, poi cè quel quadro gigante sopra le scale, che lo qualifica come Padrone di casa, ma lei non si vede ne si sente mai. Non riesco a capire che persona fosse, perchè da come la descrivete a volte sembra una cessa con problemi fisici tipo le donne che venivano dal Capo per le loro organizzazioni di beneficienza, che sono vestite e combinate malissimo. E non riesco a farmi un'idea di lei solo descritta così, perchè ha messo parruchciere, estetisti, barbieri che sono capaci di fare certe cose tipo da centro benessere, massaggiatori, trattamenti con l'acqua... e mi chiedo che aspetto avesse..."

"non capisco cosa possa interessarti se fosse bella o brutta, magra o grassa, libertina o monachella...se ti ho detto che la gente la definiva in due secondi e basta, nonostnat epoi cosa sapeva fare, dire o altro, buttandola da parte come se no nvalesse, che senso ha il mio discorso se ora vuoi sapere come era fatta?...e poi tu l'hai già vista..." alzandosi, puldendosi gli abiti

"..EH?... in che senso l'ho già vista?"

"Allora, hai finito?" domandò fissando la corda che aveva quasi ultimato mentre parlavano

"Un minuto ed è fatta. Ma mi spieghi perchè hai detto che l'ho già vista? NOn è morta? Era in qualche foto? Aspetta...." finendo la fine della nuova corda unica, alznandosi e guardandola "Ho capito. Era una di quelle donne che come fisico massiccio e aspetto del viso sembrano uomini, senza nulla togliere a quelle come lei, e nelle foto non l'ho riconosciuta! Qua portano capelli anche lunghi fino al sedere, quindi se avesse avuto i capelli lunghi e un apsetto all'apparenza da uomo forse ho capito..."

"TU non hai capito niente! Lei non appare nelle foto, non cè mai stata nelle foto, almeno quelle che Milan conserva. Se ci sono foto, non le ha lui"

"L'avete cancellata fino a questo punto?"

"No, è lei che voleva essere cancellata! Lei si odiava perchè era un niente. No volevas essere ricordata perchè diceva che quella c he era non era la vera lei, era solo il risultato di dolore e lo schifo della società, ricordarla non avrebbe fatto emergere lei...  Ogni giorno in quella casa dove stava, da sola, ad odiare urla e baccano che sapevano fare, tanto da desiderare un mondo di sussurri, si sentiva vuota e con meno valore nella vita di un insetto molesto. Che sembra che non serva a niente a questo mondo, ma lei si sentiva ancora meno di questo esserino a caso che sembrava esistere solo perchè l'uovo fu deposto, non einteressante o di utilità come una coccinella, che usiamo contro quelli fastidiosi per frutta e verdura. lei si sentiva niente, desiderava finirla là, ma la morte non veniva mai. Non voleva che scoprissero se si era tolta di mezzo  e aveva terrore che qualcosa andasse storto e restasse, buttata in mano a strizzacervelli.  NOn l'avevano aiutata prima e l'avrebbero distrutta ancora di più dopo. L'aiuto che sperava non lo ebbe mai, perchè non ebbe mai amici e che potessero aiutarla se le volevano davvero bene. Rò sembrava volerle bene, una persona che smebrava esser contento della sua compagnia, ma quando lei per le sue paure e terrori del sesso e di tutta quella merda, non riusciva a dare cosa lui voleva, divenne così insistente e pericoloso che dovette allontanarlo e non contattarlo più. Lei odiava il fatto che lui non aveva capito per tutto il tempo che la conosceva, non si era accorto delle sue paure, di come l'aveva trattata e peggiorato tutto. Lei odiava che lui la odiasse o trovasse stronza solo perchè lo aveva allontanato. Non ha mai avuto niente, ma non era affatto come pensi tu, no sembrava un uomo o altre stronzate che ti vengono. Non ci sono foto, perchè le uniche esistenti sono nel caveau come i suoi dipinti. perchè nelle foto veniva sempre uno schifo e odiava le foto. La mostravano per come era, sguardo disperato, triste, non amalgamata agli altri,l mentre altri sorridevano e lei non riusciva. Lei veniva sempre una merda, come dice Alaric e le foto, mai..."

Gask rimase un attimo interdetto dalla cosa, mentre ascoltava e sembrava riflettere. La vide prendere l'estremità a terra della corda, legarsela alla vita e iniziare di nuovo la scalata, lasciandolo là a pensare a qualche frase che aveva già sentito e il discorso.





Dieci mesi prima

la lezione dell'anno scolastico stava finendo. Diverse dalle Lezioni classiche che prevedevano materie specifiche per i lavori.  Si svolgevano anche per Beppo ma non solo, il sistema di scolarizzazione  di sei anni, più, più tre. I primi sei anni si equiparvano alle elementari, tre di scuola media e tre di medie. Tuttavia loro non dividevano in quel modo ma in base all'anno. Se si era all'ottavo di studio, per la gente normale di studiava un programma  che corrispondeva al secondo anno delle medie.
Beppo stava intraprendendo lo studio in maniera avanzata perchè molto intelligente giungendo al settimo anno, avendo bruciato senza fatica gli argomenti degli anni passati che non aveva finito nel suo paese.
Essendo Lezioni aperte a tutti, bastava presentarsi al Tutor facendosi scrivere e mettendo la presenza con la firma, e chiunque poteva partecipare e se lo richiedeva , poteva seguire la scolarizzazione ottenendo un diploma valido in ogni paese, con cu ierano convenzionati loro, per metterli al pari con altre persone fuori. Tutto il giorno, ogni giorno, vi erano lezioni di varie materie e così invece di una settimana soltanto di mattina normali, una persona poteva seguire le materie necessarie tutto un giorno e superati gli esami poteva superare gli anni come aveva fatto Beppo.
Invece di scuole serali oltre la mattina, le aule erano aperte sempre, ogni lezione poteva durare da una a tre ore e se militare, poteva chiedere una dispensa particolare purchè fosse presnete alle Lezioni, così da bruciare le tappe e apprendere tutto al pari di ragazzi più piccola di auella fascia scolastica.
I settori di studio avanzati erano dopo, ed erano presieduti dai Bibliotecari o Bramini,  figure distinte tra loro con funzioni diverse nelle biblioteche che avevano, che presenziavano al pari di docenti universitari per chi voleva studiare in maniera approfondita o prendere l'equivalente della laurea, ma sempre per svolgere funzioni all'interno dello Chateau.

Tutti se ne erano andati e il Tutor avvisò loro che avrebbe cambiato aula per la nuova lezione,  che richiedeva materili presenti nell'altra, avendo alcuni più settori di insegnamento. Di solito erano due i tutor a lavoro che facevano lezione  insieme, o unjo in una e l'altro in una aula più grande,  divisi se il livello I o II doveva essere impartito a due gruppi diversi.

Rimasto solo in aula per attendere il nuovo tutor e la lezione successiva, Gask era intendo a guardare il libro di chimica, che proprio non digeriva.

"Litighi ancora con la chimica?"

Gask sussultò, voltandosi alla sua sinistra, essendo nel banco stile antico che usavano, trovati da vecchi edifici,  vicino il muro. Il muro aveva parlato? No, aveva riconosciuto la voce, così si voltò veso la stanza e la porta, ma erano ancora vuoti, sentiva voci fuori ma ancora nessuno. Poi di colpo  la porta si chiuse, grazie al meccanismo in alto che veniva impostato per richidere la porta se nessuno la teneva o chiuderla in un determinato momento a piacimento. E di solito quei comandi li aveva qualcuno...

"Dove sei..." le chiese

Si aprì un passaggio nascosto nei pannelli di legno, una porticina rientrò nel muro. Tutte le stanze dello Chateau, in basso,nel corpo principale, erano arredate con pannelli rettangolari e vari decori in legno, sete o altrei tessuti alle pareti, o   pittura murale parete in stile broccato e simili in rilievo, o varie carte da parati che davano a ogni stanza un ostile diverso.
E in molte vi erano nascosti dei passaggi segreti.

"Un altro passaggio segreto..." disse lui con un sospiro, vedendola sbucare con il viso dall'apertura, ridendo come una bambina che stava preparando qualche scherzo.

"Sei arrivato al settimo anno. COmplimenti, in così poco tempo! Ma con la chimica nulla, vero?"

"Già, sono come te. Comprendo misture, soluzioni, tipi di reazioni ma il calcolo e le formule, nulla..."

"CApisco. ANimo, adesso ci sarà storia dell'arte. Magari comprenderai quanto l'arte pittorica e scultoria sia amata tanto da me e Milan, e perchè. Devo farti conoscere quel pittore che mi piace tanto in russia. QUanto un'opera umana possa parlare più delle parole, a volte..."

"Ma con le parole è possibile intessere così tanto..."

"Mh.." sorrise in maniera sbarazzina Kianta, fissandolo "Milan come sempre ha occhio fino, diceva smepre che potevi fare molto e ci stai riuscendo. Magari, cosa vorresti potresti ottenerlo, ma dovresti giungere al dodicesimo anno e diplomarti..."

"Penso di riscirci... se non cè troppa matematica in giro" sorrise lui

"Ah, ma tu di matematica sei più bravo di me..." rispose lei quasi offesa girando per la stanza "potresti anche colmare le mie, di lacune..." se ne uscì, voltandosi a guardarlo con un mezzo sorriso monello, fancedo la sua solita camminata quando si divertiva, come se saltellasse un pò verso l'alto perchè faceva sempre la rollata, cosa che molti con le scarpe moderne non facevano mai.

"Senti io starei aspettando..."

"Oh,  sono un attimo impegnati là fuori, ero solo venuta per vedere come te la cavavi e... darti questo..." disse facendo una corsetta di nuovo verso la porta del passaggio segreto e prendendo da una nicchia vicina una cosa.

In una cassettina in legno di quindici centimetri per lato, vi erano tanti fiori rossi ammonticchiati di due tipi, che porse a Gask.

"Per sistemare i giardini e le zone paesaggistiche si è deciso di fare un pò di pulizia delle zone delle piante troppe vecchie o secche, essendo state solo travasate e non piantante da seme. Così ho visto che cèrano questi Lycoris e secondo me sono il fiore adatto a te, così come ti piace fare con i libri,che  li metti dentro un libro che ti piace ed è tuo, mi raccomando non della biblioteca, e li fai essiccare lì dentro.E poi ci sono alcuni fiori di  Grevillea Robusta. Hai detto che l'odore e come vengono ti piace tanto e questi sono molto scenografici...il rosso è il tuo colore, questo effetto che danno questi fiori Lycoris è davvero bello, ma le sezioni che hanno tagliate non erano al meglio, così hanno preferito toglierl. E  invece di mandarle a Milan come ogni giorno per la sua tavola quando mangia..." minando qualcosa che Gask non capì ma era troppo comico, parlando come se stesse recitando una presa in giro " e ho preferito che l'avessi tu. Secondo me è il tuo fiore, adatto,  e poi potresti regalarlo a quella ragazza che ti piace, la figlia dell'avvocato, come si chiama..." cercando di ricordare

Gask guardò quei fiori con petali rossi arricciati e queli lunghi pistlli che sembravano un fuoco d'artificio e sorrise.

"Come mai questa idea?"

"Te l'ho detto, quando li ho visti ho pensato a te, che è il tuo colore, sembra scoppiettante e appariscente e tutto il resto..."

"Appariscente... come Milan?" doamndsò perplesso

"Oh no" rispose lei non offesa ma quasi "intendevo che sei appariscente in modo diverso, lui per l'eccesso..." come se volesse dire altro ma si era fermata "l'ho visto, e intendo questa ciotola piena, e ho pensato che ti rappresentasse. Jd disse qualcosa le prime volte che lavoravi ocn noi che non so, mi ha fatto pensare a questa cosa, comunque non so secchi come verranno, ma puoi sempre provare. Sono molti scenografici e magari puoi usarli come dono per la tua amica,  perchè possiamo mettere il fiore sotto vetro o sotto resina."

"ma verranno bene sotto vetro?"

"mH... Si disidrata lasciando la sua ampiezza intatta, quando è pronto si ingloba in una decorazione di vetro a cui è stata tolta l'aria, quindin hai questa sezione vuota con il fiore a cui hanno tolto l'aria e diventa un bell'oggetto e quasi per sempre. O sotto resina... decidi tu, seocndo me a lei piace..."

"Grazie, farò una prova" sorridendo

"Perchè sorridi?"

"Nulla, pensavo che se qualcuno ti vedesse darmi dei fiori, chissà che penserebbe..."

"Perchè che dovrebbe pensare?" dubbiosa  e inclinando la testa verso la spalla

"Beh, di solito i fiori si regalano alle donne..."

"Che concezione idiota. I fiori sono belli per tutti. La bellezza dei fioriè planetaria, mondiale, è per ogni persona che può vedere e gioire della loro bellezza. Se non fosse stato per sistemare la pianta, non le avremmo staccate, ma te lo ho donate perchè ti piace pressare i fiori e veder come vengono dopo, perchè ti piace il rosso e ti sta bene,  e perchè magari facevi colpo su di lei. Inoltre è triste pensare che i fiori si regalino solo alle donne. E che gli uomini li ricevino solo in una occasione ufficiale in tutta la loro vita, per il loro funerale. Secondo la gente i fiori li danno solo agli uomini morti, massimo all'ospedale se hanno problemi. Che tristezza di vita devono avere, se un dono O un presente deve essere solo roba da DONNE e non cose belle che già esistono per tutti. Che vita grigia devono avere!  Anche tu la pensi così?"

"Beh, io osno quello che ti ha portato un orologio da uomo, delle pietre, dei giochi da tavolo di vario tipo... anche quello da pesca per i laghetto! Per te i fiori devono stare attaccati alle piante se non servono per mangiare, come i frutti, o per sistemare la pianta per il suo bene. Non sei tipo da fiori, e poi questi hanno un buon odore, visto che mangi la loro radice come niente" ridendo ma lei lo guardò come se la prendesse in giro

"Hai capito che questo con i pistilli lunghi è un Lycoris radiata,  e non una pianta di Liquirizia, vero? non sono la stessa cosa..."

"Ah... dal nome pareva quello. Comunque ti porto anche la radice di liquirizia, quindi niente cose con etichetta . Prima dal Capo usavamo i deodoranti a spray, ma tra te e Milan ho iniziato ad apprezzare più fiori freschi in camera e profumatori che si fanno qui naturali, che quelli chimici. QUindi anche se mi regali fiori a me va bene. Sono belli da pressare, alcuni di quelli che faccio li porto alle botteghe per alcuni loro lavori, fanno un bel profumo e secondo gli Addetti alle Pulizie, in base a mansioni, compiti e responsabilità, è meglio avere fiori e profumi naturali cambiando aria almeno due ore al giorno, come si addice a una casa per bene. E mi riempiono la camera di queste cose..."

"Credo lo facciano perchè in alcune camere e camera sembra di essere in una riserva di formaggi" borbottò lei stizzita

"Alaaric dice che servono meno dei chimici, troppo volubili, no... solubili è un'altra cosa... insomma perdono subito l'odore per l'aria..."

"Se..."

"comunque, i ragazzi o le ragazze della pulizia mi hanno detto di avvisare se li voglio cambiati o fiori o profumatori particolari, così la stanza sembrerà per bene..."

"Che vuol dire per bene, cominciamo con queste cavolate religiose? Rispetto a me Milan usa tanti fiori freschi al giorno nelle sue stanze e sulla sua tavola, quindi sicuro te li mettono apposta. E il fatto che tu ami la pulizia è una cosa buona, nelle camerate è come entrare in una camera a gas, le casette delle capre e le stalle a confronto sono più sicure, entrandoci..." mostrando parecchio disgusto a casi avvenuti dove scappare era l'unica opzione per gente che rispetto i Capitani, pulivano e gestivano le stanze in comune da se.

"Sulla pulizia ne so quanto loro. Io avevo una stanza piccola, piuù di quella di adesso, che sistemavano gli altri..."

"Si" disse lei piccata " me ne sono accorta da quando ti sei parcheggiato nella mia, di stanza. E hai iniziato a prenderti il pavimento, il bagno, zone tra i mobili e poi dentro i mobili, il mio divano e vuoi pure farmi la compagnia quando leggo sul letto" fissandolo come un rimprovero

"... da quando sono qui mi sento oslo in quella stanza, mi piace stare con tante persone con cui mi trovo bene. Per la prima volta mi sento... felice credo.MA quella stanza nella sezione dei Capitani è vuota, distante da tutti, così mi annoio. E visto che ora mi parli e mi aiuti, vorrei farti compagnia, considerando che rifuggi la vicinanza degli altri. Non capisco perchè non ti unisci a noi per..."

"Non mi va. Ora devo andare, mi auguro vivamente che seriamente quei fiori che ancora non avevi,  ti aiutino nei tuoi esperimenti di pressare fiori con le presse, i libri, le cose... anche questa cosa che ti è venuta nell'ammirare gli alambicchi e e i pressatoi per oli ederivati di piante e fiori, non dirmi che vuoi fare profumiere o esperto in..."

"Non ci penso neanche. Come te che adori guardare i meccanismi a nudo, il funzionamento, gli orologi muoversi, io adoro vedere da fiori e piante, cosa nasce per i prodotti che si fanno qui. Saponi, candele, prodotti per corpo e igiene, profumi di qualità, altre robe che non so, o i cosmetici come quella linea che Milan vuole fare per le donne..:"

"Ah, ti prego. Adesso gli è venuto in mente di accalappiare le donne in altri modi oltre la galanteria, la sua avvenenza, il suo essere, il suo prima confonderle con la sua luccicanza di soldi e presenza, e poi a letto... e ora sta facendo prodotti naturali perchè lo seguino anche in altri modi con quelle boccette che sembrano la sua stanza in miniatura...... mah! Diventa sempre più eccentico con questo fatto dell'antico rinnovato e il naturale. Fa bene, non dico questo, ma mi sembra che si diverta troppo a vedersi desiderato e inv entarsene pur di non dover sedurre pure le donnone.."

"Ah, le donnone inteso come donne potenti, ricche o altro che non rientrano nella facia entro i trenta...Vuole ancora ibridare fiori per creare una nuova specie che porti il suo nome?"

"Se accade, come le rose blu che mi ha gentilmente donate, e quelle che sembrano il gelato spagnola, buono..." disse lei sospirando "che ha dedicato a te per la vostra fratellanza, sarai il primo ad avere quei fuori per i tuoi lavoretti botanici. Bramino Ernesto è felice delle piante che gli hai portato per studiarle e farne un Codex con molte più piante e loro studio, con disegni, manoscritti e tutto, per ampliare quelli antichi. Ti diverti noto, ora che magari hai questo fiore che secondo me ti rappresenta, potresti non so..." andando verso la porta, aprendola e piazzandosi sotto "fare con quella ragazza e con le altre colpo, non so... doni loro quei fiori, anche pressati, anche in gioielli con quelli dentro, le stranisci con presenti particolari e poi fai come Milan, ti atteggi tipo divo anni trenta o quaranta..." poggiando le mani in lato sui telai laterali imitando divi da film, atteggiandosi credendosela molto "e poi magari, fai come gl istronzi, ti atteggi, le dici cose che fanno rincoglionire le donne e poi, fuuum, svanisci come eterea figura da film muto..." uscendo indietro,   svanendo di lato i modo aggraziato

"Il cosa?" fece lui ridendo come un matto, rivedendola comparire solo di testa e una parte del fianco, sicuro poggiata con la schiena

"Come Milan che se la sente Rodolfo Valentino e fa il giochino di sparire per farsi desiderare... anche se ti direi, quella ragazza sembra troppo brava per stronzate del genere ma se... trovi un fiore che le piace o che per te le somiglia, regalale i gioielli in stile moderno che i ragazzi fanno, poi ti inventi un lavoro importantiiiissssimo, ed esci via così, come un film antico lasciando suspance... fa molto maschio, dicono. Non so ocme con Milan va sempre bene, sarà che sono tutte sceme. Ora svanisco, ho cose da fare, non farmi prendere colpi stasera se ti passa la testa di fare ocme un furetto. la tua stanza cè, usala no?" e ridendo si portò il braccio all'altezza degli occhi con la mano aperta come in una posa di danza e scivolò via di lato, come portata via in un soffio.

Lui rise, guardò l'orologio e si accorse, perdendo gl iangoli in su della bocca, che stranamente erano ancora tutti fuori dall'aula. Si affacciò, e li vide a una finestra in fondo accanto il portone, o proprio davanti il portone aguardae. Si avvicinò  auna di quelle che aveva davanti a lui del corridoio, e notò che stavano caricando delle camionette sui mezzi di trasporto a pianale aperto. Perchè davanti lo chateau? Chiamò così Jd che rispose subito.

"AH, sei tu... dove sei, io sto controllando le fasi di spostamento di alcuni mezzi sui portacarro... come? Ah, sono qui davanti perchè Kianta ha preferito far uscire dal cancello principale,  perchè è in direzione della zona più nascosta della strada statale. Se usavamo quello normale, percorrono la strada civile, mentre lei vuole che raggiungano una zona meno trafficata per imbarcarli tramite la spiaggia privata, la nostra, che abbiamo un mezzo per portarli via mare in... Eh, si l'ho vista adesso, usciva dal portone. Sembrava di buon umore, penso che sia perchè i nostri hanno trattato e tenuto questi mezzi in ottime condizioni nonostante gli ncarichi movimentati , e quindi i costi sono risultati veramente bassi. Basterà solo caricarli sui pianali, bloccarli e portarli sul mezzo, nella pancia.  Senza costi ulteriori ulteriori ha detto che non cèra bisogno di ulteriori spese e comprarne altri, e poteva mettere la somma predisposta per altre cose, tu tutto ok? Ancora a lezione? Bene, bene, si... oh, rieccola. Cosa... Si sto parlando con Gask che dice che è a una finestra... Ehi, Kianta vuole sapere perchè sei così curioso di normale mobilitazione dei mezzi..:"

"Sarà che mi odia sempre" disse Gask ridendo, per reggere il gioco dell'amica "tutti sono davanti le finestre o al portone a guardare la situazione. E' raro che siano smobilitati qui davanti..."

"Lo so, ma sono camionette blindate mascherate da quattroperquattro, non carriarmati. Carichiamo per la dimensione del pianale due camionette per volta e quattro camion del trasporto avranno portato quelli in più qui , dove serve... ah, lei ti ha adocchiato, è infastidita per la tua troppa curiosità, se la vedi guardarti torvo, non farci caso" rise Jd al telefono mentre Kianta girava intorno a controllare la gente che osservava se erano in pausa o dovevano andare a lavorare, invece di restare imbambolati.. " Beppo mi ha detto che ci sono le olimpiadi delle materie, tu parteciperai? Ti senti prparato abbastanza per parteciparvi? Lui rientra per età per fare quelle nazionali mascherato da alunno normale di una scuola, ma tu non credo. Ma per quelle che facciamo qui, che farai..."

"Veramnete non so, Beppo è troppo in gamba, vale tre di me. Alcuni dei ragazzi mi hanno detto che si sentirebbero al mio posto un pò imbranati e un pò pieni di vergogna,  in caso di fallimento..."

"Rasserenati, molti di quelli che sono qui non è che andavano a scuola, loro che potevano, e son bravi solo a sparlare. Alcuni studisano pure ma con meno impegno. Seguono le Lezioni ma non quelle che frequenti tu scolastiche. Per fortuna non sei Alaric, anzi faresti un figurone e lui si mangerebbe il fegato. E poi io stesso trovo divertenti queste sfide intellettuali e di abilità, come scacchi e altri sport di cervello, e non conto quelli di forza o le giostre. Lì sei già troppo bravo, buttati su qualcosa di nuovo per te..."

"Ci proverò. E poi... cosa?"

"Kianta è arrabbiata perchè ha ordinato ad alcune guardie che non facevano nulla,  ma fissavano ebeti  i lavori,  di fare un cordone e controllo per allontanare quelli che dovrebbero fare qualcosa e invece stazionano a osservare. Cosa...! AH, dice che non siamo ai cantieri coi vecchietti, dovremmo... CAZZZO!" avvertendo un botto pauroso

Gask, che guardava la zona dove lui e Kianta si trovavano, si voltò per lo sgomento dell'amico verso la direzione che guardava,  e notò una camionetta che dopo aver salito il pianale dei veicoli portacarro, che usavano anche per trasportare altra roba, a metà aveva mancato la direzione e si era cappottato di lato, e molti urlavano , indicando come il mezzo era finito sul lato laterale , sbilanciatosi verso destra come una capra rigida di paura. Vi fu confusione mentre le altre in fila per salire smarmittavano e suonavano i clacson.

"Smettetela, andate a prendere le cinghie, muovetevi..." urlava Jd, e Gask osservò dove si trovava, con Kianta che sbraitava a tre guardie in tuta da turno e armi, che per eseguire si voltarono di colpo, rinciamparono e finirono faccia a terra tutti e tre con le armi o sotto, o in alto sopra la testa ancora stretta o l'altro che volava lontano. E Jd che urlava con ancora il cell collegato "Ferma, sistemiamo tutto, non ammazzare nessuno. Cose che capitano, dai..."

Ma  mentre alcuni  con le cinghie cercavano di agganciare la camionetta accappottata di lato, un'altra camionetta si apprestava a salire la pedana e sembrava esserci riuscita con urletti di tutti di trionfom, ma un colpo di gas verso la fine della piccola pedana inclinata, per terminare la manovra, fu troppo e questa slittò in avanti andando a sfacciarsi sulla cabina del portacarro, sfrantumando tutta la parte davanti.

Gask si portò una mano sulla faccia. NOn era la prima e l'ultima volta che facevano cazzate, sia prima del suo arrivo, che durante. Gente che era una capra con le armi, ma più idonei ad altri settori, che in addestramento erano terrificanti. Inciampavano sempre, sbattevano ovunque come fossero ciechi, spari a caso che scappavano nelle esercitazioni di parata tutti in fila e volavan cappelli, alla levata, dimostrazioni di coordinazione con armi o senza.
Lancio di bombe e flash, stordenti e ogni volta facevano casini. Kianta urlava sempre e si frenava dallo strozzarli perchè lei comne una iena, prendeva una bomba, la lanciava bene e sbraitava
Chi dava taglie diverse dalla propria, quindi più piccole, e poi si aprivano i pantaloni sul chapet mentre si muovevano o arrampicavano, gente che aveva la giacca larga per sbaglio loro di taglia, e si metteva le armi là dentro come i canguri.
O come Kross che dentro vi teneva bottigilie o cibo e si esercitavano come se avesse un pancione da birram, per poi urscirli per un goccetto o offrire.
Quelli che no nsapevano aprire le porte con un calcio, chi faceva volare le porte con un salto a gambe unite contro cadendo poi come u nsalame, una volta per ariete o martello usarono uno di loro con il casco da motociclista. E ancora scivolate continue in allenamento. Dimostrazioni di abilità marziali finite in comicità o facevano scherzi tra loro durante gli allenamenti.Gente che montava mitragliatrici e armi, che faceva cazzate e le cose cascavano mentre si usavano. E tanto altro.
Pure lui combinava le cose e Kianta voleva sempre fare sterminio, perchè perdeva facilmente la pazienza. Una volta era entrata in una camerata perchè la gente faceva casino e tutti stavano a fare scommesse su chi riusciva in piedi dal letto più alto di uno dei letti a castello, a fare un flip all'indietro perfetto atterrando sui piedi. Tutti disastrati per le cadute, e Kianta che voleva far loro male per davvero. Erano bravissimi nel loro lavoro, ma erano tutti presi dal ridere, scherzare, fare comunella ed essere poco seri che lecazzate fioccavano.
Erano così e luji ci si era trovato bene perchè nei momenti seri poteva invece fidarsi, ma Kianta invece voleva serietà, perchè diceva che anche nelle sessioni varie poteva scapparci il ferimento o peggio. E questo era vero, ma era troppo divertente, pensò Gask.
Quelli che mostravano compiìaciuti le armi nuove ricevute, e si pinzava parti di mani nei carrelli slitte di caricamento. Ancora per guidare sembrava di essere a Monza con la formula uno, facendo la con un lato posteriore di un altro mezzo svoltando, e uno è pure riuscito a fare doppio giro con la macchina blindata e ritornare sulle ruote, senza farsi ninete, la macchina si, lui si buttò fuori urlando e alzando le mani al cielo.
O preparavano le scene di addestramneto e gli imbecilli con lo scenario facevano cazzate,, o come sagome avevano preparato roba che prendeva in giro molti di loro. Non prestavano attenzione agli agganci delle funi e finivano per imitare TOm Cruise del uso famoso film,  perchè bloccati a certe altezze e dovevano tirarli guù, o pimbavano di testa, meno mano il casco cèra, con le gambe in su, attaccati  in verticale. o ancora gli addestramenti di coordinamento delle squadre e sembravano ubriachi, cadevano, partivano copi a caso o si mettevano a urlare roba assurda cantando.
Quelli che avevano preso il trenino della fattoria che portava la roba sui carrellini,  trainati dalla mini locomitiva davanti e avevano simulato, rubandolo durando lo scarico, le montagne russe, rischiando di danneggiarlo. Chi faceva scii sull'erba trainati dai cavalli o i lama, chi per le feste addobbava gli animali con vestitini fatti apposta e ghirlande del periodo, op se ubriachi se li portavano fin in camera a dormire.
O facevano troppo nelle guide sicure e   si chiantavano, cappottavano, slittavano da qualche parte e saltavano fuori dal mezzo, mentre quello procedeva peggio se in discesa, e alzavano le braccia ridendo, perchè non era la prima volta e lo trovavano divertente e mostravano la loro braavura di salvarsi il didietro. Erano riusciti pure col carro armato. E in tutto questo anche le donne si davano da fare.
E dimenticavano smepre il fattore denaro che qualcuno doveva sborsare. E il suo incazzamento.
IN palestra poi era inutile, scherzi a mai finire.Salti sbagliati, finti aiuti a reggere pesi che sembrano cose porno, per non parlare dei più giovani che dovevano fare flessioni e senza chiedere aiuto o altro,  sembravano stupratori che si allenavano il bacino e tanto altro.
Per lui era magnifico, si divertiva un mondo.
O alcune trovate di arrampicata su alberi e sfide di altezze e poi sederate a terra, quando andava bene, e Kianta odiava quando lo facevano, rischiando di danneggiare gli alberi, oltre farsi del male.
O alcune volte aveva assistito a scherzi dove la gente si spaventava ma invece di urlare e scappare, facevano tutti tipo Bruce Lee.
Gask ci rideva da matti, si divertiva e poi aiutava a sistemare op controllare i feriti finendo a ridere e scherzare alle greadinate come se fosse stato un giorno normale. NOn si facevano mai male, non troppo, e si sentiva davvero bene là.Ed  erano troppo divertenti come quella scena, di due scemi che avevano mezzo distrutto due mezzi e un trainacarro, e per tutti cèra sol oda ridere, dire e fare come se niente fosse lavorando a prendere le macerie. Ma non tutti erano d'accordo. Ancora dal cell si snetiva Jd urlare, ma non parlava con lui.

"Fate uscire quello scemo, non mi interessa se è bloccato dall'airbag, fatelo uscire e poi scendete di nuovo la camionetta. NO, NOOO! Ferma, non spari a nessuno tu, sono scemi, stanno sempre a giocare ma non trucidarli male..."

Gask rise ma cercò di contenersi e corse fuori, perchè sarebbe finita male per alcuni, con punizioni dove dovevano fare cose allucinanti per capire la lezione.




   
 
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