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Autore: lmpaoli94    18/06/2021    2 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Il reverendo Mark Benson non era ancora uscito ad estirpare il suo più grande peccato macchiato dal rapimento del piccolo Theodore.
Il bastardo facente parte della famiglia Grey sembrava essere dimenticato dal padre che desideroso di sapere il suo destino, l’aveva abbandonato nelle braccia della chiesa irlandese.
Adesso, dopo essere sfuggito alla morte, il volere di Dio era imperscrutabile, ben sapendo che la verità sarbbe giunta molto presto alle orecchie della città di Galway.
< Buongiorno, reverendo. Vi ho preparato qualcosa in attesa che voi rimaniate qui nella mia dimora > fece la dojna offrendo all’uomo le uniche cose che aveva in casa.
< Gretchen, voi siete troppo gentile. Non merito tali onori. >
< Solo perché siete sempre vissuto nella povertà non vuol dire che non dobbiate mangiare > rispose la donna con un sorriso.
< Da ieri sera mi stavo domandando come una graziosa fanciulla come voi non possa avere un marit0o al suo fianco. >
< Avete frainteso reverndo perché io ho un marito… Viaggia molto in tutta la nazione per portare cibo ai poveri e bisognosi che necessitano di molte cure. Infatti è l’unico uomo che ha il permesso di aumentare le dispense dell’Abbazia di Kylemore sotto ordine di suor Claire. >
< Davvero? Allora è un vero benefattore di Dio, vostro marit0o. >
< Esatto. E io sono molto orgogliosa di lui. >
< Ne sono certo. >
Nel capire che quella donna era legata al destino di Kylemore, il revrendo capì che quella casa non era più un luogo sicuro per lui e per il bambino.
< MI dispiace darvi una simile notizia, ma io e il piccolo Theodore dobbiamo rimetterci in cammino. >
Svegliando di soprassalto il piccoletto, Greteche fissò l’uomo con sguardo interrogativo.
< Perché andarvene proprio ora? Il bambino rimarrà più al sicuro se rimane qui con me. Ha bisogno di cure e di mangiare assolutamente. >
< Lo avete allattato poco fa’, Gretchen. Vi ho visto quando lo stavate facendo. >
< E con ciò? Non può andarsene adesso, reverendo. Lo mettereste in serio pericolo. >
< E’ mio figlio e posso benissimo badare a lui io stesso! >
Mentre l’uomo cercava di fuggire dalle insistenze della donna, non aveva ancora fatto i conti con un individuo che gli si parò dinanzi bloccandogli il passaggio.
< Che cosa sta succedendo in casa mia? >
< Stephan, sei tornato finalmente. >
< Gretchen, che cosa ci fa quest’uomo in casa nostra? >
< L’ho ospitato nella nostra dimora perché ieri notte aveva assolutamente bisogno d’aiuto. È il padre del piccoletto che porta in braccio. >
Riconoscendo i lineamenti del reverndo che fino a qualche giorno fa era stato a Kylemore, l’uomo gli sfilò il bambino da sotto il suo naso per allontanarlo da lui.
< Che diavolo state facendo?! >
< Reverendo Benson… Pensate che io non vi avrei riconosciuto? >
< Siete voi colui… >
< Siete stato davvero meschino nel pensare di poter rapire una povera creatura. Suor Claire è disperata nel sapere che non avrà la protezione necessaria. >
< Il bambino è il figlio del Conte Christian Grey. Non fa parte della chiesa. >
< Voi non avete nessun diritto di rivendicare la sua appartenenza > insistette Stephan mentre stava facendo di tutto per farlo smettere di piangere < Verrete sbattuto in prigione e torturato e questo bambino tornerà nella casa del Signore. >
< Dovrete passare sul mio corpo. >
< Davvero? Allora dimostratemelo. >
Adagiando il bambino sul tavolo della cucina, Stephan si prcipitò verso l’uomo ferendolo ad una gamba e combattendo contro il il sequestratore.
< Stephan! Che stai facendo?! >
< Prendi il bambino, Grtchen. Riportalo a Kylemore! >
< No! >
Riuscendo a liberarsi dalla stretta dell’uomo, il revrendo prese il suo coltello per ucciderlo sotto gli occhi esterrefatti di sua moglie.
< Che cosa avete fatto?! >
Non volendo lasciare testimone, Benson trafisse anche la povera donna sotto lo sguardo impotente del bambino.
Con le mani sporche di sangue e un perdono che non sarebbe mai arrivato, la fuga del Reverendo era ricominciata.
Ma quella mattina non fu così facile muoversi nella città irlandese.
Infatti i corpi della coppia furono rinvenuti solo pochi minuti dopo e il revrendo veniva inseguito da alcuni soldati che perlustravano la zona.
Riuscendo a dirigersi verso sud per cercare di seminarli, la fuga del reverendo si bloccò alle porte della città di Limrick dove un altro gruppo di soldati stava facendo esercitazione.
< Fermatevi! Site circondato! > gli ordinò uno dei soldati.
Con le mani legate e con un bambino che non faceva altro che piangere, l’uomo venne condotto proprio al castello di Limerick, mentre il bambino veniva dato alle cure di una balia del Castello.
La prima ad interessarsi al caso dell’uomo non fu altro che la Contessa Carla May Wilks.
< Chi dovremmo imputare oggi? >
< Un sovversivo, Contessa Madre. Un pericoloso rivoluzionario che è fuggito dalla città di Galway con un bambino con sé. >
< Un bambino? >
< Sì, mia Signore. Credo che dovreste vederlo. >
Incuriosita dalla faccenda del piccoletto, la Contessa Madre riuscì a capire che si trattava dl figlio illegittimo di Christian Grey.
< Qualcuno sa che avete portato il bambino qui? >
< No, mia Signora. Solo la balia si sta occupando di lui. >
< E’ la stessa di mia figlia Anastasia? >
< Sì, mia Signora. >
< Comandante Bryce Fox: nessuno deve assolutamnte sapere che il figlio illegittimo di Christian Grey è qui a Limerick. Mi sono spiegata? >
< Voi siete certa… >
< Sì, è il bambino che la Suora Madre ha perduto e con tanto vigore sta cercando… Non deve lasciare le stanze della servitù. Sono stata chiara? >
< Sì, Contessa Madre… Però se mi permettete sarebbe meglio scrivere una lettera alla Suora Madre per dirgli che il bambino è al sicuro tra le nostre mura. >
< E attendere che lei lo venga a riprendere mentre la mia famiglia si farà un sacco di domande? Non ci pensate nemmeno per un istante. Quell’inetta di una donna non è riuscita a badare al bambino. Sarà al sicuro rimanendo da noi. almeno per un po’. >
< Come volete voi, mia Signora. >
Constatando che il bambino stava bene, la Contessa Madre ordinò alla balia di prendersene assolutamente cura.
< Non date nessun sospetto, balia. Mia figlia non deve sapere che state accudendo il figlio bastardo di suo marito. >
< Non lo saprà, Contessa Madre. Avete la mia parola. >
Anche se la Donna non riusciva a fidarsi di nessuno, i suoi doveri di inquisitore dovevano portarsi avanti, interrogando il ladro ferito Mark Benson.
< Rverendo Benson > fece la donna attirando la sua attenzione < Non so s siete sciocco oppure disperato nell’esservi diretto nelle terre della mia famiglia. Credevate che la notizia del rapimento del figlio bastardo srebbe rimasta tra le mura del monastero Kylemore? E poi perché rapirlo? La dinastia che dominava le terre di Dunguaire non esiste più. Rimanere lontano dal campo e dagli obbiettivi della nazione, vi hanno messo fuorigioco. Sapete meglio di me che npon si può sfuggire alla verità. Gli occhi di Dio ci guardano. >
< Voi… come osate parlare di Dio come se fosse il vostro benefattore? Lui non mi punirà mai per quello che ho fatto. >
< Davvero? Forse avete ragione… Ma vi devo ringraziare nell’aver portato il piccolino qui al mio cospetto. La Suora Madre non è abile nel fare il suo lavoro. Meglio che rimanga con una parte della sua famiglia. >
< Vedete di non mentirmi, Contessa. Voi lo farete uccidere. Lo so. >
< Perché dovrei togliere una vita innocente? Ha già perso una madre. Rimanere qui a Limerick per tutto il tempo necessario, sarà la decisione giusta. >
< Suor Claire lo verrà a sapere prima o poi. E quando succederà, la sua collera sarà implacabile. Tutti gli uomini della chiesa irlandese rivendicheranno che Theodore è un figlio di Dio. E non degli uomini. >
< Queste parole inesatte vi dipingono come un folle, reverendo. Siamo tutti figli di un solo Dio. >
< Lui non può far parte di una famiglia che lo ha abbandonato. Tutta la vostra famiglia… >
< Non parlate della mia famiglia come se voi sapreste… Siete un uomo insatbile, Reverendo Benson. Vi considero uno dei mie tanti nemici che i defunti signori di Dunguaire hanno assoldato per loro stessa volontà. Avete unito una delle coppie più maledette della nazione e ciò non fa di voiun uomo di Dio, ma un Signore del male. >
< Voi state vaneggiando, Contessa Madre. Quando io mi libererò… >
< No, reverendo. I vostri peccati non vi lasceranno mai… E il vostro corpo non conoscerà mai il perdono. È ora che la vostra condanna venga scritta… da una donna di Dio. >
Ordinando al soldato Bryce Fox di ucciderlo, l’uomo gli tagliò la gola mentre il sangue si riversava in gran parte del salone.
L’uomo implorò sotto gli occhi sconcertati del suo assalitore, mentre la Contessa MKadre aveva tolto la vita all’ennesimo nemico della sua famiglia.
“Avrai un posto d’onore in questo castello, Theodore” pensò la donna mentre lo guardava dormire placidamente in una culla nelle stanze della servitù “Ma nessuno saprà chi sei veramente.”
   
 
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