L'incontro
"Sono una cretina." borbottò per la terza volta Nives dopo essersi accorta di non avere il telefono con se.
"Magari l'hai lasciato al bar e la tua coinquilina l'ha preso." ipotizzò Julie, una sua compagna di danza.
"Non so, ricordo di averlo preso quando sono uscita dal bar." Borbottò Nives cercando di pensare all'ultima volta che aveva usato il telefono.
"Ti dispiace se provo a chiamarmi?" La ragazza scosse la testa e lasciò a Nives il suo telefono che compose subito il suo numero e fece partire la chiamata. Dopo due squilli qualcuno rispose.
"Ti prego Annie, dimmi che hai tu il mio telefono." Disse Nives senza dare a nessuno la possibilità di parlare.
"Non sono Annie, ma tu devi essere la ragazza della cioccolata." Disse una voce maschile. Nives spalancò gli occhi sentendola e realizzando che al momento dello scontro, il telefono doveva esserle caduto.
"Prima ti è caduto il telefono, ti ho cercato per restituirtelo ma eri sparita." Le confermò il ragazzo.
"Aspettavo che qualcuno chiamasse per poterlo restituire." Nives sospirò, infondo le era andata bene che il telefono fosse stato trovato da qualcuno disposto a restituirlo.
"Grazie al cielo. Non avrei avuto i soldi per comprarne uno nuovo." Esclamò facendo ridere Julie. Sentì anche il ragazzo ridere dall'altra parte del telefono e si sentì subito in imbarazzo, anzi Nives era sicura di essere arrossita dato lo sguardo della sua amica.
"Se sei ancora in zona ti raggiungo." Le disse poi il ragazzo.
"Non sono esattamente in zona e ora non riesco a tornare. Ti dispiace passare dalla Millennium e lasciarlo alla reception?"
"Certo, nessun problema." E Nives in quel momento si sentì davvero fortunata. Per un momento aveva davvero pensato di dover bloccare numero e telefono e compare tutto nuovo.
"Grazie, davvero. Non so come ringraziarti." Disse prima di chiudere la chiamata e correre a lezione insieme alla sua amica.
"Magari l'hai lasciato al bar e la tua coinquilina l'ha preso." ipotizzò Julie, una sua compagna di danza.
"Non so, ricordo di averlo preso quando sono uscita dal bar." Borbottò Nives cercando di pensare all'ultima volta che aveva usato il telefono.
"Ti dispiace se provo a chiamarmi?" La ragazza scosse la testa e lasciò a Nives il suo telefono che compose subito il suo numero e fece partire la chiamata. Dopo due squilli qualcuno rispose.
"Ti prego Annie, dimmi che hai tu il mio telefono." Disse Nives senza dare a nessuno la possibilità di parlare.
"Non sono Annie, ma tu devi essere la ragazza della cioccolata." Disse una voce maschile. Nives spalancò gli occhi sentendola e realizzando che al momento dello scontro, il telefono doveva esserle caduto.
"Prima ti è caduto il telefono, ti ho cercato per restituirtelo ma eri sparita." Le confermò il ragazzo.
"Aspettavo che qualcuno chiamasse per poterlo restituire." Nives sospirò, infondo le era andata bene che il telefono fosse stato trovato da qualcuno disposto a restituirlo.
"Grazie al cielo. Non avrei avuto i soldi per comprarne uno nuovo." Esclamò facendo ridere Julie. Sentì anche il ragazzo ridere dall'altra parte del telefono e si sentì subito in imbarazzo, anzi Nives era sicura di essere arrossita dato lo sguardo della sua amica.
"Se sei ancora in zona ti raggiungo." Le disse poi il ragazzo.
"Non sono esattamente in zona e ora non riesco a tornare. Ti dispiace passare dalla Millennium e lasciarlo alla reception?"
"Certo, nessun problema." E Nives in quel momento si sentì davvero fortunata. Per un momento aveva davvero pensato di dover bloccare numero e telefono e compare tutto nuovo.
"Grazie, davvero. Non so come ringraziarti." Disse prima di chiudere la chiamata e correre a lezione insieme alla sua amica.
"Ehi." Nives saltò per lo spavento quando uscì dalla sala. Era stata trattenuta dalla sua insegnante e i suoi amici erano andati via. Non pensava ci fosse qualcuno ad aspettarla fuori.
"Ti ho riportato il telefono." Disse il ragazzo avvicinandosi e porgendo il telefono alla ragazza.
"Oh.. grazie. Sei qui da molto?" Chiese mentre riprendeva il suo telefono.
"Sono venuto dopo che hai chiamato." Nives guardò l'orario sul suo telefono, erano passate più di due ore, all'incirca, da quando aveva chiamato al suo telefono, era davvero rimasto ad aspettarla così a lungo solo per ridarle il telefono?
"Oh.. potevi lasciarlo in reception, non c'era bisogno che mi aspettassi."
"Non c'era nessuno, così ti ho cercato e sono rimasto a guardarti ballare. Sai, sei molto brava." Disse il ragazzo, non c'era nessuna traccia di noia o altro nel suo tono di voce. Sembrava sincero e spensierato. Nives arrossì sapendo di essere stata osservata mentre ballava, arrossì per il complimento ricevuto.
"Grazie." Mormorò poi.
"Grazie anche per avermi riportato il telefono." Aggiunse sperando che le sue guance fossero tornate ad avere un colore naturale.
"Di nulla." Disse semplicemente il ragazzo sorridendole e Nives perse un battito a quel sorriso, era uno dei più belli che avesse mai visto. Il ragazzo stava per andare via quando si voltò nuovamente verso di lei.
"Se non hai altri impegni, posso offrirti quella cioccolata che ti ho versato prima per sbaglio?" Nives si ritrovò a sorridere. Non aveva altro da fare, quindi perché non accettare l'invito di un bel ragazzo? Cosa c'era di male?
"Ti ho riportato il telefono." Disse il ragazzo avvicinandosi e porgendo il telefono alla ragazza.
"Oh.. grazie. Sei qui da molto?" Chiese mentre riprendeva il suo telefono.
"Sono venuto dopo che hai chiamato." Nives guardò l'orario sul suo telefono, erano passate più di due ore, all'incirca, da quando aveva chiamato al suo telefono, era davvero rimasto ad aspettarla così a lungo solo per ridarle il telefono?
"Oh.. potevi lasciarlo in reception, non c'era bisogno che mi aspettassi."
"Non c'era nessuno, così ti ho cercato e sono rimasto a guardarti ballare. Sai, sei molto brava." Disse il ragazzo, non c'era nessuna traccia di noia o altro nel suo tono di voce. Sembrava sincero e spensierato. Nives arrossì sapendo di essere stata osservata mentre ballava, arrossì per il complimento ricevuto.
"Grazie." Mormorò poi.
"Grazie anche per avermi riportato il telefono." Aggiunse sperando che le sue guance fossero tornate ad avere un colore naturale.
"Di nulla." Disse semplicemente il ragazzo sorridendole e Nives perse un battito a quel sorriso, era uno dei più belli che avesse mai visto. Il ragazzo stava per andare via quando si voltò nuovamente verso di lei.
"Se non hai altri impegni, posso offrirti quella cioccolata che ti ho versato prima per sbaglio?" Nives si ritrovò a sorridere. Non aveva altro da fare, quindi perché non accettare l'invito di un bel ragazzo? Cosa c'era di male?
Eccomi qui con il secondo capitolo.. Nives e Tyler hanno il loro primo incontro e lui, dopo averla vista ballare per ore le offre una cioccolata calda..
spero che questa storia vi stia piacendo e mi dispaice se i capitoli non sono molto lunghi, ma prometto che aggiornerò tutti i gironi.. mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate, quindi se vi va lasciatemi una recensione e tornate poi domani per un nuovo capitolo
spero che questa storia vi stia piacendo e mi dispaice se i capitoli non sono molto lunghi, ma prometto che aggiornerò tutti i gironi.. mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate, quindi se vi va lasciatemi una recensione e tornate poi domani per un nuovo capitolo