Ron, Harry e Mary sgattaiolarono fuori dal castello che fungeva loro da scuola e
bordello e si inoltrarono senza problemi nella foresta assassina, alla disperata
ricerca del LAGO DELLE ORATE ASSASSINE.
"Presto raggiungeremo la casa della Nonna dei Muffin," li avvertì Mary,
procedendo con cautela nella boscaglia.
"Ommiodio, è terribile!" esclamò Ron, terrorizzato.
"Ron, stai calmo, è solo una nonna che fa i Muffin."
"E l'armadio si aprirà alle sette," mormorò Mary, improvvisamente. Harry si
voltò verso di lei con gli occhi verdi lucenti un po' tristi ma speranzosi e
rabbiosi spalancati per la confusione.
"E' una profezia? E' UNA PROFEZIA?! SIGNIFICA CHE DOVRO' MORIRE?!"
"Harry, stai calmo," gli rispose Mary, confusa a sua volta e quasi pentita di
essersi portata dietro il bambino che è sopravvissuto. Evidentemente suo
fratello Voldemort sapeva cosa stava facendo quando aveva deciso di uccidere
Harry Potter. "Volevo solo dire che di questo passo aprirò l'armadio alle sette
di domani mattina."
Harry si rilassò visibilmente.
Il trio raggiunse ben presto la casa della Nonna dei Muffin. Dal camino di legno
e pietra usciva un delizioso odore di Muffin. Di tutti i gusti! More,
cioccolato, frutta, caramello.
"Non riesco ad andare avanti..." farfugliò Ron, attirato da quell'odore come un
marinaio ad una sirena, "... temo che dovrete procedere senza di me."
"D'accordo," decisero gli altri due, procedendo senza di lui.
I due coraggiosi continuarono a camminare instancabili per un'altra ora finché,
colmi di gioia e sudore, non videro il LAGO DELLE ORATE ASSASSINE.
Vi si avvicinarono tremanti e silenziosi, indecisi sul da farsi.
"Bene, Harry," lo chiamò Mary, "poiché sei il bambino che è sopravvissuto
proporrei te come nuotatore. Devi entrare nel lago e recuperare i miei cinquanta
centesimi."
"Bene, Mary, vorrei ricordarti che 'è sopravvissuto' è passato prossimo. E la
parola chiave è passato ma anche prossimo perché mi piace aiutare il prossimo.
Ma in questo caso è soprattutto passato. Non 'Il bambino che sopravvive' o 'il
bambino che sopravviverà' oppure ancora 'il bambino che sopravviverebbe in un
LAGO DELLE ORATE ASSASSINE' o se proprio possiamo anche-" in quel mentre Harry
si girò, per enfatizzare le sue parole con uno sguardo deciso, ma Mary non c'era
più.
"Ho trovato il SANTO GRAAL!" urlò Mary che si trovava nel mezzo del LAGO DELLE
ORATE ASSASSINE e sguazzava nell'acqua gelida con una coppa luminosa in mano.
"Sfregalo e chiedi al genio se ti può esaudire un desiderio!" le urlò di rimando
Harry, da riva.
Il Graal venne scaraventato senza pietà addosso ad Harry che stramazzò al suolo.
Poco dopo, a raggiungere la coppia leggendaria, venne scaraventata una monetina
da cinquanta centesimi che colpì Harry, quasi rivenuto, facendolo stramazzare al
suolo ancora una volta.
Purtroppo, tutto il fracasso che Mary aveva causato nell'operazione di
ritrovamento della monetina aveva svegliato le orate assassine.
Le orate assassine erano delle enormi orate assassine ed avevano degli enormi
denti assassini. Le orate nuotarono veloci verso Mary che stava raggiungendo la
riva.
La mattina dopo Mary si sveglià un po' stanca per la terribile nottata che aveva
passato. si vestì con attenzione. Una minigonna sgargiante e sfavillante ma allo
stesso tempo elegante e triste. Un top nero comprato al mercatino delle zecche
che portava la scritta D&B, probabilmente Dolce&Babbana ed una collana da
sessantaquattro carati. Peccato che il tutto fosse mascherato dalla cupa tunica
nera che indossavano tutti gli studenti della scuola.
Uscendo dal dormitorio di Tassorosso, dirigendosi a Pozioni, incontrò Ron,
Hermione ed Harry.
"Aspettate un attimo!" esclamò Ron, fermando gli amici nel mezzo del corridoio,
"Non ci capisco nulla! Come ha fatto Mary a sfuggire alle Orate assassine? Ed
Harry come è riuscito a sopravvivere al Drago del Tempo? E come sono riuscito a
fuggire all'incantesimo della Nonna dei Muffin che in realtà era un terribile
Mangiamorte appassionata di Muffin?!"
"Basta!" urlò Hermione, battendo un piede per terra e facendo svolazzare i suoi
capelli boccolosi, "Mi ignorate sempre a meno che non abbiate bisogno di me, eh?
Bene, eccovi la novità: Io non vi appartengo! Non sapete nulla della mia vita!
Ed ora vado a dare ripetizioni VENTIQUATTRO ORE SU VENTIQUATTRO a Luna Lovegood
assieme a Draco Malfoy e Blaise Zabini!"
Detto questo, Hermione se ne andò con gran fretta, lasciando Ron ai suoi dubbi.
"Ancora non ho capito," provò Ron ma né Harry né Mary lo ascoltarono ed il trio
raggiunse l'aula di Pozioni.
Piton entrò nella stanza battendo ferocemente i piedi sul pavimento. Tante volte
una dopo l'altra.
"Oggi, ragazzi, sono molto irritato," esclamò ghignando. Un alunno morì. "Il
solo vedere le vostre facce mi fa venire voglia di dichiarare il mio amore a
Lupin sulle rive del LAGO DELLE ORATE ASSASSINE per poi affogarcelo dentro."
No, pensò Mary, questo è peggio degli alcolisti anonimi!
"Quindi," continuò Piton, "ho corretto tutti i compiti in un impeto di energia
vendicativa. Signorina Granger: Accettabile. Signor Weasley: Troll. Harry
Potter: Troll!" continuò ringhiando tra i banchi. "Draco Malofy: Oltre Ogni
previsione. Blaise Zabine, oggi la vedo particolarmente abbronzato,:
Accettabile. Pansy Parkinson: Accettabile. Neville Paciok, per quanto sia
doloroso per lei: Troll."
Mary sospirò, ansiosa.
"Mary Sue: Deludente."
Mary singhiozzò.
"Mi ha proprio deluso."
La giovane Mary Sue, sconvolta, fuggì dall'aula. Non ci poteva credere. Cosa
avrebbe detto alla Zia Cattiva? Che il suo primo voto era un deludente
Deludente?
Mary corse a perdifiato fino alla sala Tassorosso e si lanciò nella sua stanza,
per piangere sul suo alto letto a baldacchino.
Quando la crisi di pianto si fu calmata, Mary poté riflettere sulla situazione
con aria lucida e calma.
Era solo un voto, dopotutto. Il primo di una lunga serie. Era appena l'inizio
del semestre e sicuramente sarebbe riuscita a migliorare.
In caso contrario avrebbe chiesto ripetizioni ad Hermione. Lei sembrava avere
sempre tempo per dare ripetizioni.
"Per consolarmi aprirò l'armadio," decise, tirando fuori i cinquanta centesimi
ed avvicinandosi al magico mobile.