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Autore: Ilakey_chan    30/08/2009    6 recensioni
Una nuova studentessa arriva ad Hogwarts e dopo un passato difficile saprà ritrovare la speranza assieme ai suoi nuovi amici: Draco, Pansy e Blaise. Dedicato a Fastidious.
Genere: Romantico, Commedia, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio, Pansy Parkinson
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ron, Harry e Mary sgattaiolarono fuori dal castello che fungeva loro da scuola e bordello e si inoltrarono senza problemi nella foresta assassina, alla disperata ricerca del LAGO DELLE ORATE ASSASSINE.
"Presto raggiungeremo la casa della Nonna dei Muffin," li avvertì Mary, procedendo con cautela nella boscaglia.
"Ommiodio, è terribile!" esclamò Ron, terrorizzato.
"Ron, stai calmo, è solo una nonna che fa i Muffin."
"E l'armadio si aprirà alle sette," mormorò Mary, improvvisamente. Harry si voltò verso di lei con gli occhi verdi lucenti un po' tristi ma speranzosi e rabbiosi spalancati per la confusione.
"E' una profezia? E' UNA PROFEZIA?! SIGNIFICA CHE DOVRO' MORIRE?!"
"Harry, stai calmo," gli rispose Mary, confusa a sua volta e quasi pentita di essersi portata dietro il bambino che è sopravvissuto. Evidentemente suo fratello Voldemort sapeva cosa stava facendo quando aveva deciso di uccidere Harry Potter. "Volevo solo dire che di questo passo aprirò l'armadio alle sette di domani mattina."
Harry si rilassò visibilmente.
Il trio raggiunse ben presto la casa della Nonna dei Muffin. Dal camino di legno e pietra usciva un delizioso odore di Muffin. Di tutti i gusti! More, cioccolato, frutta, caramello.
"Non riesco ad andare avanti..." farfugliò Ron, attirato da quell'odore come un marinaio ad una sirena, "... temo che dovrete procedere senza di me."
"D'accordo," decisero gli altri due, procedendo senza di lui.
I due coraggiosi continuarono a camminare instancabili per un'altra ora finché, colmi di gioia e sudore, non videro il LAGO DELLE ORATE ASSASSINE.
Vi si avvicinarono tremanti e silenziosi, indecisi sul da farsi.
"Bene, Harry," lo chiamò Mary, "poiché sei il bambino che è sopravvissuto proporrei te come nuotatore. Devi entrare nel lago e recuperare i miei cinquanta centesimi."
"Bene, Mary, vorrei ricordarti che 'è sopravvissuto' è passato prossimo. E la parola chiave è passato ma anche prossimo perché mi piace aiutare il prossimo. Ma in questo caso è soprattutto passato. Non 'Il bambino che sopravvive' o 'il bambino che sopravviverà' oppure ancora 'il bambino che sopravviverebbe in un LAGO DELLE ORATE ASSASSINE' o se proprio possiamo anche-" in quel mentre Harry si girò, per enfatizzare le sue parole con uno sguardo deciso, ma Mary non c'era più.
"Ho trovato il SANTO GRAAL!" urlò Mary che si trovava nel mezzo del LAGO DELLE ORATE ASSASSINE e sguazzava nell'acqua gelida con una coppa luminosa in mano.
"Sfregalo e chiedi al genio se ti può esaudire un desiderio!" le urlò di rimando Harry, da riva.
Il Graal venne scaraventato senza pietà addosso ad Harry che stramazzò al suolo.
Poco dopo, a raggiungere la coppia leggendaria, venne scaraventata una monetina da cinquanta centesimi che colpì Harry, quasi rivenuto, facendolo stramazzare al suolo ancora una volta.
Purtroppo, tutto il fracasso che Mary aveva causato nell'operazione di ritrovamento della monetina aveva svegliato le orate assassine.
Le orate assassine erano delle enormi orate assassine ed avevano degli enormi denti assassini. Le orate nuotarono veloci verso Mary che stava raggiungendo la riva.

La mattina dopo Mary si sveglià un po' stanca per la terribile nottata che aveva passato. si vestì con attenzione. Una minigonna sgargiante e sfavillante ma allo stesso tempo elegante e triste. Un top nero comprato al mercatino delle zecche che portava la scritta D&B, probabilmente Dolce&Babbana ed una collana da sessantaquattro carati. Peccato che il tutto fosse mascherato dalla cupa tunica nera che indossavano tutti gli studenti della scuola.
Uscendo dal dormitorio di Tassorosso, dirigendosi a Pozioni, incontrò Ron, Hermione ed Harry.
"Aspettate un attimo!" esclamò Ron, fermando gli amici nel mezzo del corridoio, "Non ci capisco nulla! Come ha fatto Mary a sfuggire alle Orate assassine? Ed Harry come è riuscito a sopravvivere al Drago del Tempo? E come sono riuscito a fuggire all'incantesimo della Nonna dei Muffin che in realtà era un terribile Mangiamorte appassionata di Muffin?!"
"Basta!" urlò Hermione, battendo un piede per terra e facendo svolazzare i suoi capelli boccolosi, "Mi ignorate sempre a meno che non abbiate bisogno di me, eh? Bene, eccovi la novità: Io non vi appartengo! Non sapete nulla della mia vita! Ed ora vado a dare ripetizioni VENTIQUATTRO ORE SU VENTIQUATTRO a Luna Lovegood assieme a Draco Malfoy e Blaise Zabini!"
Detto questo, Hermione se ne andò con gran fretta, lasciando Ron ai suoi dubbi.
"Ancora non ho capito," provò Ron ma né Harry né Mary lo ascoltarono ed il trio raggiunse l'aula di Pozioni.
Piton entrò nella stanza battendo ferocemente i piedi sul pavimento. Tante volte una dopo l'altra.
"Oggi, ragazzi, sono molto irritato," esclamò ghignando. Un alunno morì. "Il solo vedere le vostre facce mi fa venire voglia di dichiarare il mio amore a Lupin sulle rive del LAGO DELLE ORATE ASSASSINE per poi affogarcelo dentro."
No, pensò Mary, questo è peggio degli alcolisti anonimi!
"Quindi," continuò Piton, "ho corretto tutti i compiti in un impeto di energia vendicativa. Signorina Granger: Accettabile. Signor Weasley: Troll. Harry Potter: Troll!" continuò ringhiando tra i banchi. "Draco Malofy: Oltre Ogni previsione. Blaise Zabine, oggi la vedo particolarmente abbronzato,: Accettabile. Pansy Parkinson: Accettabile. Neville Paciok, per quanto sia doloroso per lei: Troll."
Mary sospirò, ansiosa.
"Mary Sue: Deludente."
Mary singhiozzò.
"Mi ha proprio deluso."
La giovane Mary Sue, sconvolta, fuggì dall'aula. Non ci poteva credere. Cosa avrebbe detto alla Zia Cattiva? Che il suo primo voto era un deludente Deludente?
Mary corse a perdifiato fino alla sala Tassorosso e si lanciò nella sua stanza, per piangere sul suo alto letto a baldacchino.
Quando la crisi di pianto si fu calmata, Mary poté riflettere sulla situazione con aria lucida e calma.
Era solo un voto, dopotutto. Il primo di una lunga serie. Era appena l'inizio del semestre e sicuramente sarebbe riuscita a migliorare.
In caso contrario avrebbe chiesto ripetizioni ad Hermione. Lei sembrava avere sempre tempo per dare ripetizioni.
"Per consolarmi aprirò l'armadio," decise, tirando fuori i cinquanta centesimi ed avvicinandosi al magico mobile.

  
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