Il tuo volto. Una costante delle mie giornate.
La tua voce. Lo scrosciante suono della Pioggia in un giorno torrido.
Il tuo sorriso. Il Primo raggio di sole che fa capolino dall’orizzonte.
I tuoi occhi. Due pozzi vispi d’Acquamarina.
Le tue labbra. Vorrei sfiorarle con la più lieve tra le carezze.
Le mie mani, docili farfalle poggiate su un fragile fiore di campo.
Ti sfiorerebbero. Ti amerebbero.
Nessuna irruenza. Nessuna violenza.
Perché Possedere, se posso Amare.
Vorrei venerarti come la più bella tra le dee.
Vorrei adorarti come un fedele che darebbe la vita per il suo credo.
Vorrei amarti come mai nessuno ha amato.
Ormai questa raccolta di poesie non è altro che una sorta di Diario. Il diario migliore che abbia mai avuto.
A differenza di quelle pagine sconvolte dai miei pensieri, mute, semplici contenitori di sofferenza, queste pagine virtuali mi danno conforto. Questo lo devo a voi. Grazie di “ascoltare”. Ma soprattutto, grazie per essermi vicina con i vostri commenti. Mi riferisco in particolare a Miss Jacqueline (che mi incoraggia.) e Sam (la mia commentatrice preferita) .