Fumetti/Cartoni americani > Spider Man
Segui la storia  |       
Autore: Farkas    26/06/2021    4 recensioni
Per salvare la vita di sua zia Peter non ha altra scelta che fare un patto col diavolo. Non deve vendere l'anima, ma il suo matrimonio con MJ che verrà cancellato dalla storia, in modo che Mefisto possa cibarsi dell'infelicità che i due proveranno per l'amore perduto. Peter accetta e ottiene anche che tutto il mondo esclusa MJ scordi la sua identità, mentre lui e la rossa dimenticheranno di aver stipulato il patto. Ma Mefisto, vuole di più. E per ottenerlo fa leva su quello che è forse il sentimento più potente in grado di provare qualunque creatura senziente: l'amore.
Il demone dunque fa un'offerta ulteriore a Mary Jane: se entro un anno riuscirà a riconquistare Peter lui renderà loro il matrimonio, in caso contrario prenderà l'anima della rossa. Ma un uomo d'affari prudente sa che conviene diversificare gli investimenti e quindi Mefisto fa la stessa proposta anche a Felicia, permettendole di ricordare la vera identità di Peter ed eliminando tutti gli impedimenti a una sua storia con lui, garantendole una chance di successo.
Spinte dall'amore entrambe accettano. Chi vincerà questa diabolica scommessa?
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Curt Connors, Felicia Hardy, J. Jonah Jameson, Mary Jane Watson, Peter Parker
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Un nuovo giorno
Capitolo 3: Nuova vita, guai vecchi (parte II)
 
Infarto

 
 
J.Jonah Jameson, sapeva di sigaro e caffè. Questo pensava Spider-Man mentre gli faceva la respirazione bocca a bocca.
La cosa assurda era che Jonah trascorreva talmente tanto tempo a fumare e a urlare che da anni giravano scommesse su quanto ci sarebbe voluto prima che gli pigliasse un infarto. Molti avrebbero riscosso cospicue puntate quella sera.
Il ragno non avrebbe saputo dire quanto tempo rimase a soffiare aria nei polmoni di Jonah, ma di colpo una donna bionda con la divisa da paramedico, lo spinse gentilmente via dicendo: - Ci pensiamo noi ora-.
Mentre il padre di John, veniva caricato sull’ambulanza, Spidey uscì dal buco del muro e pur sapendo che era inutile, non riuscì a non seguire il suo datore di lavoro fino all’ospedale.
“Maledizione, Jonah non morire! Non puoi farmi anche questo! Combatti, vecchio spilorcio! Combatti come hai sempre fatto! Magari lottavi per le cause sbagliate, ma lottavi! Non ti puoi arrendere!” lo incitò silenziosamente Peter per tutto il tragitto.
 
///////////////////////////////////////////////////
 
Robbie aveva appena ricevuto la notizia dell’infarto di Jonah, e stava cercando di rassicurare gli animi, quando le porte dell’ufficio si aprirono di colpo e ne entrò un uomo sulla sessantina, in giacca e cravatta scortato da due guardie del corpo.
-È il famoso miliardario Dexter Bennett! – rilevò qualcuno.
-Posso sapere perché è qui, mister Bennett? - chiese Robbie cercando assumere un tono educato.
-Perché da adesso questo giornale è mio. Gli ultimi indecisi dopo lo sfortunato incidente di Mr. Jameson, mi hanno venduto le loro quote-.
Robbie non riuscì a trattenere un gemito. Quella sì che era notizia… una notizia molto sgradevole.
 
///////////////////////////////////////////////////
 
Bruno Karnelli di quarantadue anni, panzuto e con i capelli neri corti e il naso a patata, non era di certo un individuo dall’aspetto impressionante. Eppure era uno spietato mafioso pronto a tutti, erede di due delle famiglie più importanti del Maggia*. E come tale si riteneva intoccabile. Quindi fu per lui una sgradevole sorpresa trovare i suoi gorilla uccisi a coltellate da uomini con la maschera da demoni, essere preso a botte dai medesimi e caricato in una macchina, con un sacco calato sulla testa.
Dopo un viaggio di circa un’ora e mezza (i rapitori avevano fatto un sacco di giri per fargli perdere l’orientamento e rendere difficile seguire le loro tracce) venne gettato sul pavimento freddo di un ambulatorio e non appena gli ebbero tolto il sacco dalla testa si rivolse con rabbia a Mister Negativo.
-Amico, tu non hai idea di quello che stai facendo- minacciò il mafioso.
-In realtà ce l’ho eccome. Pianifico questa mossa da mesi- rispose tranquillamente Negativo, mentre i suoi uomini, trasportavano Karnelli su un tavolo.
Un attimo dopo una decina di tubi, gli venne infilata nel corpo. Appena Negativo ebbe premuto un pulsante, il sangue di Karnelli, cominciò a essere prelevato a gran velocità.
 
///////////////////////////////////////////////////
 
Spider-Man volteggiava alla disperata ricerca di un’emergenza. Gli sarebbe andato bene, perfino essere assalito dallo S.H.I.E.L.D. o da un altro supereroe, perché non registrato.
Un po’ d’azione gli avrebbe liberato la mente… e forse l’avrebbe aiutato a lenire il senso di colpa. Certi giorni avrebbe ammazzato Jameson con le sue mani, ma adesso che lo aveva quasi ucciso con le sue parole, non desiderava altro che si riprendesse. In fondo ci teneva a quel vecchio brontolone.
Con la coda dell’occhio, il nipote di Ben vide qualcosa agitarsi dietro una finestra, in un vecchio ambulatorio abbandonato. Poteva essere solo un senzatetto che si era trovato un posto in cui passare la notte, ma Peter si disse che era il caso di dare un’occhiata… ritrovandosi a fissare quei misteriosi delinquenti mascherati che stavano torturando un uomo.
-Ehi, gente! Prima ve ne siete andati senza salutare, non è stato molto educato- esclamò Spidey, sfondando la finestra e lanciandosi sul criminale più vicino.
-Di nuovo tu? - fece sorpreso un uomo dalla pelle blu-nerastra.
-Di nuovo? Amico, se avessi già visto uno come te, me lo ricorderei-.
-È già la seconda volta che interferisci coi miei piani- rispose irato Negativo, afferrando la tavoletta.
-NO! Ancora quello stupido pezzo d’argilla*? Ma se vi piacciono tanto le cose vecchie, perché voi mafiosi, non vi date all’antiquariato, invece che al controllo della droga e della prostituzione.
-Hai buon occhio. Quella di cui parli è la tavoletta della vita e del tempo. Questa è quella della morte e dell’entropia-.
L’eroe la afferrò con una ragnatela, ma il suo senso di ragno, segnalò un pericolo e la lasciò andare, un attimo prima che esplodesse a causa della carica di esplosivo, piazzata dal mafioso.
-Ovviamente, dopo che l’ho trascritta, è diventata inutile. Abbiamo quello che ci serve, proseguiamo col piano… ah, se non salvi il ciccione, morirà dissanguato- annunciò Negativo andandosene insieme agli sgherri che Peter, non aveva messo K.O.
Il ragno si lanciò su Karnelli staccando le pompe, ma troppo tardi. L’uomo rantolò: - Ha detto, che vuole ottenere il potere… la mia famiglia… oggi tiene una riunione… all’hotel Vandemere- e poi reclinò il capo cadendo nel sonno eterno.
L’hotel Vandemere era uno dei più lussuosi della città e si trovava in pieno centro. Un scontro fra gang lì, avrebbe portato a chissà quante vittime civili. Bisognava sbrigarsi. Spider-Man volteggiò via a tutta velocità, senza accorgersi minimante della figura volante che si dirigeva verso l’ambulatorio abbandonato.
 
///////////////////////////////////////////////////
 
-Spicciatevi, dobbiamo essere rapidi- ordinò Negativo. - La riunione ormai è già iniziata-.
-La sicurezza è già stata eliminata signore. Ci vorranno pochi minuti, per diffondere il gas nel condotto dell’aria-.
-Eccellente. Se tutto filerà liscio, vi occuperete voi di questo territorio. E un lavoro più difficile, meriterà una paga più alta-.
-Voi sì che ragionate, capo- fece uno dei criminali, aprendo una tanica pieno di gas rosso scuro.
-State tranquilli, per noi è del tutto innocuo- chiarì Negativo.
///////////////////////////////////////////////////
 
-Bruno, non è ancora arrivato e non riusciamo a rintracciarlo- sussurrò Tommaso Manfredi al cugino Carlo.
-Strano. Dovremo indagare. Comunque, è arrivato il momento di discutere della prostituzione a Chinatown. Sembra che un concorrente abbia eliminato le nostre ragazze, per fare spazio alle sue…-.
-Siete in pericolo! Dovete fuggire! - urlò una voce.
Un attimo dopo, Spidey entrò dalla finestra.
-Ci minacci? Sparate- fece Nicola Karnelli estraendo una pistola.
Un attimo dopo un gas rosso si diffuse nella sala riunioni. I Karnelli presero a tossire sempre più forte, per poi accasciarsi al suolo e soffocare.
Spider-Man era già pronto al peggio… ma lui e gli addetti al servizio in camera continuarono a respirare tranquillamente. Quella roba, aveva perfino un buon odore.
-N… non che mi lamenti, ma perché non stiamo soffocando? - balbettò uno dei camerieri.
-Credo che questa roba attacchi solo chi ha uno specifico DNA. Ecco, perché ha preso il sangue a quel tipo. Scommetto che voi mafiosi superstiti, siete tutti qui, perché sposati con una Karnelli, vero? -.
-Sì, ma… i bambini! Le donne dovevano portarli al luna park! - urlò un uomo. - Ti supplico, salvali! Ti darò tutto quello che vuoi! -.
Ricevuta la posizione del luna park, Spidey prese a volteggiare a tutta velocità. Conosceva gente che gli avrebbe suggerito di abbandonare i piccoli al loro destino… ma anche se figli di mafiosi erano pur sempre bambini. E prendersela con chicchessia, per quello che potrebbe fare o diventare in futuro è semplicemente sbagliato.
 
///////////////////////////////////////////////////
-Oggi muore un ramo del Maggia. E gli altri lo seguiranno presto- fece tranquillo Mr. Negativo. Ma aveva fatto i conti senza il ragno.
Spider-Man raggiunto il parco divertimenti aveva fermato una guardia che appena saputo che c’erano bambini in pericolo, aveva acconsentito a rilasciare con gli altoparlanti un messaggio nel codice del Maggia, che gli era stato insegnato da uno dei superstiti. Sentita la frase, le donne e i loro protettori avevano cominciato a dirigersi verso le loro automobili… solo per trovarsi di fronte, i sottoposti di Negativo e la loro tanica di gas.
Un attimo dopo, suddetta tanica venne sollevata da una ragnatela e lanciata lontano.
-SE VEDETE UN GAS ROSSO TRATTENETE IL RESPIRO! È STATO CREATO APPOSTA PER SOFFOCARE I MEMBRI DELLE VOSTRE FAMIGLIE- urlò Spider-Man.
-Demoni Interiori, passiamo alla modalità classica- ordinò Negativo. E un attimo dopo gli uomini mascherati, tirarono fuori pistole e coltelli.
I primi due, vennero disarmati e intrappolati dalle ragnatele di Spider-Man. Il terzo lo atterrò con un montante. Il quarto, venne spedito nel mondo dei sogni, con un calcio volante. Al quinto e al sesto vennero sbattute le facce l’una contro l’altra, in perfetto stile cartoni animati. Gli scagnozzi del Maggia si presero cura dei rimanenti.
-Ti illudevi davvero, che i tuoi sgherri potessero fermarmi? - chiese il ragno.
-No. Ma hanno guadagnato tempo per loro- rispose serafico Negativo indicando le macchine della polizia e le unità Cacciamaschere dello S.H.I.E.L.D. in rapido avvicinamento. Ma il criminale monocromatico, aveva in mente anche un altro trucco: afferrò uno dei suoi uomini e lo lanciò sui binari delle montagne russe, proprio mentre stava per passare il trenino.
Spider-Man non avrebbe permesso nemmeno la morte del più abietto dei criminali, ma quello era troppo lontano per recuperarlo con la ragnatela, quindi dovette perdere tempo per avvicinarsi e tirarlo via, dando al nuovo boss criminale della città l’opportunità di filarsela.
-Cacciamaschere di qua! - urlò un ufficiale. - Non dategli tempo di fuggire, è velocissimo.
-CHE ASPETTATE IDIOTI?! SPARATE! - ruggì una delle recenti vedove del Maggia.
-Subito signora. Il ragno può già considerarlo mor…-.
-DOVETE COPRIRLO IMBECILLI! HA APPENA SALVATO IL FUTURO DEL MAGGIA! - tuonò la vedova.
“Per favore lo gridi un po’ più forte. Probabilmente in Uruguay non l’hanno sentita” pensò seccato l’eroe.
Un attimo dopo i mafiosi aprirono il fuoco contro i poliziotti e i cacciamaschere.
-SCAPPA! - gli urlò una delle donne. – Conosciamo i tuoi principi. Non uccideranno nessuno, così saremo pari-.
C’era qualcosa nel tono della signora che fece capire all’eroe di potersi fidare… certo però se quell’altra non avesse urlato di fronte a tutti che gli uomini del Maggia, dovevano coprirlo… e soprattutto che aveva salvato il futuro dell’organizzazione…
“Vedo già i titoli: Uomo Ragno in combutta con la mafia. Per carità J.J.J. sentilo e svegliati per il puro piacere di calunniarmi”.
 
///////////////////////////////////////////////////
 
Mezz’ora dopo Peter era tornato in abiti civili e camminava senza meta. Se avesse scattato qualche foto, sarebbe sicuramente finito in prima pagina, ma il precipitarsi degli eventi, non glielo aveva permesso.
Non poteva fare nulla per Jonah, ma se avesse fatto qualcosa per il Bugle, forse la coscienza si sarebbe calmata.
In quel momento il telefono trillò. Vedendo che era Robbie, Peter sperò fossero notizie di Jonah, ma il messaggio recitava solo:
“Riunione al Bugle fra mezz’ora. Cerca di essere puntuale”.
“Fa che non voglia comunicarci di persona la morte di Jonah. Fa che non voglia comunicarci di persona la morte di Jonah. Fa che non voglia comunicarci di persona la morte di Jonah” pregò il castano, dirigendosi verso il giornale.
 
///////////////////////////////////////////////////
 
Phoebe accelerò il passò. Dopo una settimana come quella, aveva proprio bisogno della sua dose mensile di bianca.
Raggiunto il vicolo dove in genere trovava il suo spacciatore di fiducia, Damon ebbe una sorpresa. C’era un uomo dall’aria losca, nello stesso punto dove stava sempre Damon, ma era un asiatico.
-Ehi, tu non sei il solito tizio- azzardò, Phoebe, sperando di poter avere da lui ciò che voleva.
-No. Sono il nuovo tizio. La gestione è cambiata. La roba, è sempre quella. La vuoi? -.
-Certo. E posso pagarla-.
-Perfetto-.
Damon marciva in un cassonetto a nemmeno duecento metri di distanza, ma Phoebe non l’avrebbe mai saputo. E se anche l’avesse saputo, non gliene sarebbe importato.
Eppure quel semplice subentro nel traffico di droga, era l’inizio dell’ascesa di Mister Negativo.
 
 
 
 
  • Organizzazione mafiosa Marvel, che ovviamente ha radici italiane.
  • Kingpin e Silvermane hanno cercato di impadronirsi di una tavoletta che conteneva una formula magica per ringiovanire e forse resuscitare i morti.
 
 
 
ANGOLO DELL’AUTORE
 
Comincia la scalata al potere di Mister Negativo. Finora mi sono rifatto abbastanza ad eventi accaduti nel fumetto, ma le cose prenderanno una piega diversa… e presto. Ancora niente MJ e Felicia, ma spero di rintrodurle fra due o tre capitoli. Peter, deve prima avere un po’ casini non sentimentali, per poi ritrovarsi diviso tra le due donne che ama. Avrei voluto aggiornare prima, ma ho poco tempo per scrivere in questo periodo e altri lavori da portare avanti. Spero di metterci meno per il prossimo capitolo.
Come sempre ringrazio tutti quelli che sono arrivati fin qui e Eideard_madadhallaidh88, fenris, daffodil e Andrea Micky per aver recensito lo scorso capitolo
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Spider Man / Vai alla pagina dell'autore: Farkas