27/06/2021
1 recensioniPrompt numero 20 - "Non puoi essere serio... oddio lo sei???"
Capitolo due: Because you're no different from me.
"Non puoi essere serio... oddio lo sei? Non è possibile... fammi capire bene..." avrebbe scavato un solco nel pavimento della sua stanza, Lucy, se avesse continuato ad andare avanti e indietro come stava facendo da minuti interi. E fu proprio per evitare che le Christian Louboutin nere tacco dieci che la bionda aveva indossato quel giorno -si era vestita carina per andare a un appuntamento col suo ormai praticamente fidanzato probabilmente, quell'avvocato dalla strana capigliatura rosa- rovinassero il parquet che l'afferrò per l'orlo del vestito azzurro e la tirò a sedere sul letto. "Tu lo hai lasciato perché eravate troppo diversi? Sul serio?" lo guardava in attesa di una risposta che già sapeva sarebbe stato quasi impossibile strappargli. Quasi, perché era sì consapevole di quanto Laxus potesse essere testardo, ma la stessa caratteristica contraddistingueva anche lei, e quello era uno scontro silenzioso tra quelle due personalità così diverse eppure uguali.
Fingeva di leggere le notizie sul cellulare il fratello, sperando che, adesso che aveva una relazione propria a cui pensare, si sarebbe rassegnata presto per raggiungere il suo bell'avvocato, sebbene una piccola parte di lui fosse molto scettica al riguardo. Era del sangue degli Heartphilia che si trattava dopotutto...
"Sei un idiota!" lo scalpellotto che gli arrivò tra capo e collo era forte, ma non tanto doloroso -voleva solo fargli alzare la testa da quel telefono, se avesse voluto fargli davvero male avrebbe potuto dato che lui le aveva dato lezioni di autodifesa in passato, oppure avrebbe potuto usare le parole, con cui era un vero asso- eppure bastò per fargli mettere quel dannato aggeggio da parte e prestarle finalmente attenzione.
"Senti, non sono affari che ti riguardano con chi vado a letto o meno. Te l'ho detto solo perché mi lasciassi in pace, ma a quanto pare sei più rompiscatole di prima!" sbraitò riferendosi a quando la sorella era entrata come una furia e senza bussare in camera sua quella mattina assolata di quell'ultimo Sabato di Giugno, strappandogli via le cuffie dalle orecchie e pretendendo una spiegazione. Accidenti a quella testa rosa! Di sicuro era stato lui a spifferarle tutto!
Lo doveva immaginare che, vedendo Loke al posto suo alla riunione fissata in azienda la mattina precedente, l'avvocato si sarebbe insospettito. Sembrava stupido -almeno questo aveva pensato quando lo aveva visto la prima volta- ma era tutt'altro e lo aveva dimostrato sia snocciolando alla perfezione le sue conoscenze durante il loro primo incontro sia interessandosi a sua sorella, che solo un cieco non avrebbe notato nonostante il tailleur nero gessato e il poco trucco non le rendessero la giustizia che meritava. Lucy non se ne era accorta, ma non era l'unica a guardare il ragazzo di sfuggita ogni qualvolta che lui non poteva vederla, ed era stato furbo ad approfittare dell'assenza sua e di Freed -Loke era andato via per altri impegni, non mancando di rivolgere uno sguardo in più a Lucy, il tutto sotto gli occhi di un Natsu abbastanza infastidito da dover voltare lo sguardo, fintamente distratto dai quadri sulle pareti grigiastre- per approfondire la conoscenza con lei nella sala riunioni. "Dovresti farci altro col tuo fidanzatino invece di spettegolare su di me, lo sa-" "Non è il mio fidanzato!" la voce della sorella, che balzò in piedi come se fosse stata scottata d'improvviso, quasi gli fece perdere l'udito, costringendolo a tapparsi l'orecchio in cui glielo aveva urlato per cercare di attutire il danno. "Non stiano insieme, facciamo solo sesso... ce la spassiamo e basta." la guardò scettico, osservandola velocemente dallo chignon in cui la ragazza aveva raccolto i capelli fino ai tacchi il cui rumore che cadenziale a contatto col parquet era ancora persistente nelle orecchie. "Perché tutti invitano le ragazze con cui se la spassano e basta -mimò delle virgolette con indice e medio di entrambe le mani per accompagnare le parole- a un appuntamento giusto?"
Per quanto stupido potesse essere -almeno, per lui lo era invitare qualcuno al luna park come se avessero cinque anni- era un appuntamento in piena regola. "Quello vuole prendersi tutto il pacchetto Lucy, altrimenti non ci terrebbe a passare del tempo con te anche fuori dal letto!" la vide abbassare lo sguardo per un tempo che gli sembrò infinito, con le guance arrossate non più dal leggero strato di fard.
"Vai o farai tardi. A meno che non sia tu quella a non essere interessata, e guardandoti bene..." prese il telefono e attivò la telecamera interna, per poi porgerglielo per fare in modo che si specchiasse. "Ne dubito fortemente..." riprese il telefono dalle mani della bionda, la quale annuì appena. "Ora levati dalle scatole!" era certo che se ne sarebbe andata, ma evidentemente aveva fatto male i calcoli, perché il materasso si abbassò di nuovo sotto il suo peso quando si sedette.
"Tu ti rendi conto che ti sei appena comportato da fratello premuroso?" era stupita anche lei di quella constatazione, era raro vederlo comportarsi così, anche se quel lato non le era del tutto nuovo, e vederlo così per un momento l'aveva tranquillizzata, facendole sentire che fosse tutto a posto. "Mh... se lo dici a qualcuno fotocopierò il tuo romanzo e lo appenderò in sala riunioni. E magari spedirò una copia a testa rosa!" ghignò certo di toccare un tasto delicato con lei. Quell'insieme di fogli su cui si divertiva a scarabocchiare erano il suo più grande orgoglio ma anche fonte d'imbarazzo al solo pensiero che qualcuno potesse leggerne una sola riga. "Quello che voglio dire è che questo in fondo, molto in fondo -ridacchiò-, fa parte di te. E io non lo so cosa ti ha spinto a rompere con Freed, ma una cosa la so, di tutte le persone che hai frequentato lui è stato l'unico disposto a prendersi tutto il pacchetto... e se fai una sola battuta sconcia giuro che ti colpisco più forte stavolta!" gli puntò il dito vedendolo ridere, probabilmente pronto a rifirarle qualche frase ridicola. Si rialzò guardandolo seria. "Santo cielo Laxus, hai trovato qualcuno che è disposto a sopportare anche il tuo caratteraccio pur di fare qualcosa che sia più del sesso occasionale e tu che fai? Lo lasci perché non cerchi una relazione? Ma chi vuoi prendere in giro?" di tutta risposta il ragazzo si alzò solo per prendere il pacchetto di sigarette e accendersene una. Quella chiacchierata lo aveva stancato da un bel pezzo ma ora lo stava innervosendo.
"Ti conosco Laxus, se non vuoi fare una cosa non la fai e Freed avrebbe potuto metterci tutto l'impegno del mondo ma non sarebbe riuscito a convincerti nemmeno fra un milione di anni!" il fumo invase la stanza e solo il grugnito infastidito di Laxus la interruppe. "Puoi negarlo quanto vuoi, anche a te stesso, ma sappiamo entrambi che se tu non lo avessi voluto non avresti mai accettato nulla di quello che è successo in questi quattro mesi tra voi due!" il suo cellulare squillò e guardando lo schermo la ragazza notò che era un messaggio di Natsu che le chiedeva se andasse tutto bene: Evidentemente non vedendola arrivare aveva pensato che avesse a che fare con ciò che era successo il giorno prima, anche se Freed non era stato molto più propenso di Laxus a dare spiegazioni al riguardo. "Ora devo andare..." disse dopo un sospiro rassegnato.axus era tornato a dare attenzione allo smartphone e lei aveva capito che sarebbe stato inutile continuare una conversazione già chiusa, avrebbe parlato praticamente da sola e il mutismo del fratello l'avrebbe soltanto innervosita di più.
"Siamo ancora d'accordo domani sera per andare all'END?" un cenno d'assenso fu l'unica risposta mentre apriva la porta e, prima di andare via, si voltò un'ultima volta verso di lui. "Parli tanto di me e Natsu, ma tu e Freed non siete da meno. Per quanto possa non sembrare così, tu non sei diverso da me Laxus..." chiuse la porta alle sue spalle dopo avergli rivolto un cenno di saluto e Laxus rimase da solo cercando di non pensare a quanto in realtà lei avesse ragione. Per quanto si ostinasse a voler credere il contrario, lui stesso stava iniziando a pensare a lungo termine su quel fronte. Con nessuno aveva mai sentito il bisogno di andare oltre, eppure da quando quel ragazzo di appena ventinove anni era entrato nella sua vita, si era ritrovato considerare anche altre cose che andassero ben oltre le poche ore di buon sesso tra i due, ed era finito con l'accettare tutti i caffè e i cinema, con un po' di resistenza certo, ma lo aveva fatto perché era lui per primo che voleva vivere quei momenti, e solo insieme a Freed...
Ma ormai era fatta e non poteva tornare indietro...
Continua...
[1441 parole]
Errata corrige: Nello scorso capitolo ho posizionato l'Hanami nel periodo sbagliato dell'anno nelle seguenti parole: lo sarebbero stati tra qualche settimana, in occasione dell'annuale Hanami. In realtà l'Hanami si tiene nel periodo tra Marzo e Aprile, mentre a Luglio si tiene il Tanabata.
Chiedo scusa per l'errore.
Angolo autrice.
Ed eccomi col secondo capitolo! Laxus fa tanto il cupido (a modo suo) della situazione, ma sembra non capire qualcosa che invece a Lucy sembra chiarissimo. Come si risolverà la situazione? Lo scopriremo solo continuando la storia!
Siete pronti al gran finale?
Grazie per aver letto e alla prossima!
Ciao❤️