Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: cin75    27/06/2021    3 recensioni
E se Sam e Dean di ritorno dal loro incontro con la Dea Fortuna avessero davvero fatto una deviazione prima di tornare al Bunker? E se quella deviazione li avesse portati a conoscere chi compie la loro stessa missione ma con modi e alleati ben diversi? Ho amato il crossover con Scooby. Avrei adorato questo di crossover.
Spero piaccia anche a voi.
Ambientazione: per chi ha seguito SPN si va tra la 15x11 e la 15x12 e riconoscerà alcune riferimenti e battute. Per chi ha seguito la serie Shadowhunters si va qualche anno dopo il finale di serie e naturalmente riconoscerete battute e riferimenti.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Per un attimo tutti restarono in silenzio. A riflettere su come muoversi per fronteggiare l’imminente pericolo.
“Ok..cominciamo con il dare fondo alle vostre scorte di sale. “
“Sale?!” fece stranita Isabel.
“Sale di qualsiasi tipo. Dal salgemma al semplice sale da cucina. Lo mettiamo alle finestre, alle porte...” rispose Dean ma Sam lo bloccò.
“Dean...hai visto questo posto? E’ immenso. Non riusciremo mai a coprire tutta l’area.”
“Da qualche parte dobbiamo pur iniziare Sam!! Inizieremo dalle entrate principali.”
“Magari...fate capire anche a noi?!” si intromise Jace.
Sam lo guardò. “Il sale tiene fuori gli spiriti demoniaci, o li tiene dentro a seconda dei casi.”
“Sì, se magari ne vuoi torturare uno e non vuoi che ti svanisca da sotto gli occhi sul più bello!” riferì con fare ironico Dean, mentre Sam si ritrovò ad annuire in accordo.
“Ok...ma Sam ha ragione. L’istituto è immenso. Non abbiamo abbastanza sale per coprire tutti i settori.” convenne Clary.
“Avremmo bisogno di una portata di fuoco molto più potente di una semplice barriera di sale!” si fece avanti Isabel, dopo aver palesato la mappa olografica dell’istituto.
“O magari di almeno una decina di bombe anti-demone!” fece Sam.
“Quelle sarebbero davvero utili!” si accodò Dean.
“Che cosa è una... bomba anti-demone?!” chiese Clary anticipando solo quello che anche gli altri volevano sapere.
“Il nerd sei tu! Spiega.” fece Dean rivolto al fratello che lo guardò male.
“E’ un ordigno magico la cui componente principale è la grazia di angelo, più qualche altro ingrediente. Li polverizza in un istante. Di certo qui avrete ogni sorta di componente per pozioni o roba del genere. Ma temo siate scarsi nella grazia di angelo. A meno che gli angeli di cui tanto siete devoti non vogliano fare una donazione pro bono.”
“Non credo! Ma possiamo compensare in altro modo.” fece Jace compiaciuto appoggiato anche solo con il sorriso del fratello maggiore che si fece avanti.
“Seguitemi!” disse il giovane inquisitore.

Arrivarono nei sotterranei e Alec li fece entrare in una stanza. Bianca su tre lati e nella quarta parete un enorme vetrata lasciava visuale libero su una enorme sfera, bianca brillante striata di azzurro, che fluttuava sospesa in un sorta di stanza di contenimento. Colori così familiari per i due cacciatori mondani.
“Che diavolo è...quella cosa?!” fece Dean mentre si affiancava alla colonna del pannello di controllo posto al centro della stanza.
“Puro concentrato di potere angelico. La sua energia sostiene tutto l’istituto e non solo.”
“Puro concentrato di….” balbettò Sam, estremamente colpito.
“Penso che questo basti.” asserì Magnus compiaciuto. “Vi procureremo gli altri ingredienti e io incanalerò l’energia che vi serve per attivare le vostre bombe!” disse e a quel punto intervenne un preoccupato Alec.
“Ehi..aspetta!! no!! Assolutamente no!”
“Perchè?” fece Magnus.
“E’ folle. L’ultima volta che hai incanalato la magia del nucleo, sei crollato sfinito e sei stato debole per giorni. Non sappiamo che effetto avrebbe su di te l’energia angelica oltre alla magia di questa bombe!” si oppose preoccupandosi il ragazzo. “Potrebbe andare peggio e io non...”
“Alexander...come pensi di poter usare il nucleo senza che io...”
“Perchè devi essere tu a rischiare?!” quasi ringhiò. Non era rabbia la sua ma solo paura.
E mentre Magnus stava per rispondergli, Simon sbucò dalla porta e li avvisò che c’erano numerose presenze demoniache anche al di fuori del sigillo pentacolare.
“A quanto pare stanno chiamando rinforzi!” fece Isabel.
“Ma se non possono entrare, a cosa serve?!” domandò Clary.
“Evidentemente sono lì in attesa che un minimo varco si apra!” suggerì Dean.
“Posso aiutare Magnus. Sono pur sempre una strega potente!” si offrì Rowena. “Lui incanalerà l’energia del nucleo, io potenzierò con un’altra barriera quella già creata dal pentacolo mentre voi fate le vostre cose da...soldatini coraggiosi.”
“No, non puoi!” fece Magnus.
“Perchè no?” si stupirono Sam e Dean. “Rowena ha già innalzato una barriera simile e ha funzionato alla grande.” continuò Sam, ricordando quello che la strega fece ad Harlan.
“Perchè se quel pentacolo funziona come un “blocca poteri demoniaci”, Rowena in questo momento non ha nessun potere!”
“Cosa!!??” esclamarono quasi tutti.
“E’ impossibile!” fece la strega regnante e così dicendo con un gesto della mano cercò di sbalzare via senza troppa forza Dean, che istintivamente si mise sulla difensiva. Ma con somma sorpresa di tutti, rimase esattamente al suo posto.
“Ehi??! Fai sul serio??!” sbottò furioso il cacciatore.
Rowena lo ignorò e provò e riprovò. Ma niente! Dean sembrava irremovibile.
“Oh per tutti i demoni! Sono scarica!” ammise affranta.
“Io direi.. inutile!” puntualizzò Dean vendicandosi del mancato “attacco”.
“Sempre gentile, bifolco!” replicò lei, offesa.
“Magnus ...allora anche tu sei senza poteri?!” azzardò Jace.
“Io non sono un demone. Solo i miei natali lo sono. Rowena invece è come se fosse mutata a causa di quello che le è successo. Lei ormai è pura essenza infernale.” spiegò.
“Questo ci riporta al punto di partenza. Non puoi farcela da solo. Non te lo lascerò fare!” asserì Alec e sembrava davvero irremovibile mentre metteva le mani sulle spalle del marito.
“Alexander, non possiamo...”
“No. Non rischierò di perderti. Se dovremo affrontare quei demoni, se dovremo combattere con loro faccia a faccia , lo faremo. Ma tutti insieme.”asserì deciso facendosi materializzare tra le mani il suo fidato arco.
“Puoi giurarci!” gli diede man forte il fratello.
“Insieme!” fecero gli altri shadowhunters e Simon.
“Lungi da me voler interrompere il vostro momento alla Band of Brothers, ma penso che ….Robin Hood , qui….abbia ragione!” si intromise Dean.
Niente! Era più forte di lui. Doveva trovare un soprannome a tutti e ad ogni situazione.
“Dean che intendi?!” gli chiese il fratello.
“Facciamoli entrare e combattiamo. Sia quelli dentro che fuori dalla trappola.”
“Cosa?” fece una parte di loro, non proprio convinti del piano a dir poco suicida.
“Dean ma che stai dicendo?” riprese Sam.
“Sammy...ricordi quando Henriksen ci portò in quella stazione di polizia? Facemmo entrare tutti quei figli di puttana demoniaci e avemmo la meglio!” gli riportò alla mente.
“Ma erano persone possedute e c’è bastato un esorcismo mandato a ripetizione. Questi sono demoni decisamente dopati, come credi di rimandarli all’Inferno?”
“Con un portale!” si intromise Magnus che forse aveva intuito l’idea del nuovo alleato.
“Che significa , Magnus?!” chiese Alec.
Ma lo stregone prima di rispondergli si rivolse all’amica strega.
“Se ti mando all’Inferno, nel senso buono del termine..” fece ironico rivolto a Rowena. “..con un portale e te lo lascio aperto alle spalle il più possibile, riuscirai a formulare un incantesimo per richiamare a te i demoni e a tenerli lì con un bel guinzaglio a strozzo?!” volle esserne sicuro.
“Puoi giurarci Gattino!” fece lei, decisa.
“Ok...qualcuno di voi potrebbe spiegare anche a noi?!” chiese apprensiva Isabel.
Dean si fece avanti. “Ok! Lei è arrivata qui con uno dei vostri cosiddetti portali. Ciò significa che trappola o non trappola, questi portali funzionano, ma di sicuro ce ne vorrà uno bello potente per riportare indietro la regina e tutti i suoi cani di corte.”
“A questo ci penso io!” disse Magnus. “Il nucleo mi darà il giusto potere!”
“Magnus...” provò di nuovo a fermarlo il compagno.
“Tranquillo Alexander...in questo modo sarà solo come la sbornia che ho preso la notte del nostro primo anniversario di matrimonio!” scherzò cercando così di tranquillizzarlo.
“Oh sì!..Fu una notte decisamente movimentata!!” fece il più giovane. Poi si rese conto che forse si era espresso male, dal modo in cui gli altri lo stavano fissando ghignando maliziosi. “Ehi!! ha solo ballato tutta la notte… Avete capito male..non è quello che...non volevo dire che noi...” e sbuffò alle risatine che lo circondarono. “Ok! Torniamo al piano!” tagliò corto, per cercare di nascondere il palese imbarazzo.
Ad aiutarlo ci pensò Sam che riprese a spiegare il piano che aveva capito aveva avuto il fratello.
“Con uno dei vostri super computer tracciamo il punto esatto in cui passa la linea del sigillo. Ci dividiamo in quattro squadre, nord sud est e ovest, interrompiamo l’incantesimo e lasciamo che quei bastardi infernali si riversino qui dentro…” e intervenne Dean.
“Ad aspettarli non ci sarà nessuno tranne il portale che li risucchierà dritti dritti da sua maestà!” e poi: “Per tutti gli altri che riusciranno a scampare al portale, faremo detonare un unica potente bomba anti-demone.”
“Può funzionare?!” domandò incerto Simon.
“Deve funzionare!” gli rispose Isabel.

A quel punto Jace riportò tutti al tavolo della sala tecnica. Premette qualche tasto e immediatamente la perfetta circonferenza della trappola del diavolo si illuminò sulla mappa della città di New York. “Guardate, si sono spostati dal punto a nord.”
“Attaccano solo dai lati e dal davanti!” intervenne Sam.
“Massimizzano l’attacco!” disse Alec.
“Furbi!” sussurrò Dean. “Bastardi demoniaci ma furbi!”
“D’accordo. Izzy e Simon a est, il confine della trappola è proprio tra la 5th e Bellevue. Alec, tu e Sam, ad ovest..tra la Roosvelt e la Lincon. Io e Dean  andiamo in Hester’s Street. La linea passa giusto dietro l’Hunter’s Moon.” affidò gli incarichi Jace.
“Ehi!! io non lascio mio fratello!” disse Dean.
“Dean..va bene così. Compensiamo le forze e le conoscenze. Cacciatore – shadowhunter!”
“Lo so..ma non mi piace lo stesso!” replicò Dean, dando controvoglia fiducia al piano d’attacco che lo vedeva distante dal fratello. “Ehi, Robin Hood? Guardagli le spalle e vedi di non mancare nessun bersaglio con le tue freccette!”
“Mai mancato un bersaglio!” parve volerlo rassicurare, l’arciere.

“E io?” si fece avanti Clary.
Questo bloccò un po’ tutti. Specie gli Shadowhunter che erano gli unici a poter capire perché quella esclusione.
Prima che Jace potesse giustificarsi in qualche modo, così da non demoralizzare la sua compagna , intervenne Magnus.
“Biscottino, io avrò bisogno di te qui. Non puoi abbandonarmi. Dovrò stare giù al nucleo ma per attivarlo al momento giusto per il portale, avrò bisogno di qualcuno qui su che mi dica esattamente quando tutti e tre i punti saranno interrotti. Di certo non può farlo Rowena che dovrà trovarsi con me nel momento esatto in cui le aprirò il portale e poi , senza offesa...” disse rivolgendosi alla strega. “...non penso che tu abbia conoscenze così tecnologiche. Io  ho provato ad usarle una volta e ho avuto l’emicrania per una settimana!!” concluse sperando di essere stato convincente.
Rowena abbozzò un mezzo sorriso non proprio convinta ma sapeva che l’amico stregone aveva ragione. Non avrebbe saputo dove mettere le mani.
Clary fissò i suoi amici, la sua famiglia  e poi i due cacciatori. In ultimo posò lo sguardo sul suo ragazzo che le sorrise incoraggiandola.
“Ok, se è qui che servo. E’ qui che starò!” e Jace annullò lo spazio tra loro per abbracciarla e poter così minare un silenzioso “grazie” al cognato stregone.
Dean notò quel muto scambio, ma lo tenne per se.

“D’accordo..prepariamoci!” riprese Jace e gli altri lo seguirono senza esitare.
Dean sinceramente colpito dalla sua autorità scherzò: “E’ bello essere il fratello maggiore, vero?” fece rivolto al biondino , strizzandogli l’occhio.
“Ti sbagli. E’ Alec il maggiore.” rispose non capendo il senso di quella domanda.
Dean strabuzzò gli occhi e poi li puntò immediatamente sul minore al suo fianco e si accorse che Sam lo guardava con gli occhi stretti in una fessura. Il maggiore fece spallucce e andando via esclamò un deciso: “Non farti idee strane, Sammy!”

Le varie squadre si misero all’opera e si armarono prendendo quello che poteva servire ad ognuno di loro per la missione.
Alec fece il pieno di frecce, Isabel sistemò la sua frusta e il suo pugnale angelico, Jace prese la copia esatta della sua spada angelica e ne passò una anche a Simon.
“Cazzo!!” imprecò Dean. “Qualche altra lama angelica ci farebbe comodo, ma l’Impala è ancora nel parcheggio del motel.”
“Allora vediamo di non perdere quello che abbiamo!” suggerì ironico Sam

“Ehi!!” li richiamò Jace. “Cacciatori….servitevi!” disse mostrando loro la sala delle armi. Dean e Sam avanzarono quasi con timore verso quella nuova stanza che veniva mostrata e in cui tutti stavano prendendo qualcosa.
“Wow!!” esclamò Dean. “Hai ragione Sammy...è Disneyland con un sacco di giri gratis!” completamente rapito da tutte le armi che lo circondavano.
“Dean??” lo richiamò il minore.
“Si?”
“Niente lanciarazzi o cose simili!” lo ammonì.
Dean sbuffò, imbronciandosi. “Che palle!!” e si limitò a prendere qualche pugnale da poter sistemare sotto il giacchetto. Lo stesso fece Sam mentre posava il pugnale curdo sul tavolo di fronte a lui.
“Particolare?” fece Isabel. “Era da tanto che non vedevo un pugnale curdo!”
Sam ne fu stupito. “Le incisioni enochiane sulla lama lo rendono..”
“..letale per i demoni o qualsiasi essere soprannaturale di primo livello.” lo stupì ancora. “Non penso farebbe fuori un demone superiore.”
“No, purtroppo no. Ma diciamo che gli rende la vita difficile!” disse sorridendo Sam.
“Il giusto per darsela a gambe o farlo fuori in un’altra maniera!” ironizzò lei.
“Concordo!” concluse il cacciatore.

“D’accordo...se siete tutti pronti..vediamo di mettere fine a questa storia!” dichiarò Jace e poi si avvicinò alla sua ragazza. “Ehi...amore. Finito qui, faccio aprire un portale da Magnus e ti porto a Parigi come ti avevo promesso!” fece a voce bassa, lui.
“Ti prendo in parola, Herondale!” baciandolo dolcemente.

In un altro punto della stanza Simon stringeva le mani di Isabel. I due non si dicevano niente. A quanto pare a loro bastava guardarsi negli occhi per infondersi coraggio.

E poi c’erano Alec e Magnus.
“Ricorda il nostro patto, Shadowhunter. Devi tornare sempre da me.”
Alec gli afferrò il bavero della giacca e strinse appena. “Perchè non dovrei? Guarda chi ho ad aspettarmi!” fece riprendendo ciò che lo stregone tempo addietro disse a lui. Abbracciandolo subito dopo.
Ciò che si dissero nel silenzio di quell’abbraccio nessuno potè sentirlo, ma Sam, allenato quel poco che bastava da Eileen, riuscì a capirlo dal movimento delle loro labbra: “Ti amo!”

In disparte, a guardare quella che sembrava essere una sorta di tradizione, Sam e Dean, osservavano quei nuovi guerrieri e le loro usanze prima di andare in guerra.
“Se ti aspetti che ti abbracci, Sammy, per farti coraggio, scordatelo!” dichiarò Dean.
“I tuoi abbracci te li puoi tenere ma promettimi solo che torneremo a casa insieme. Non mi va di pulire il bunker da solo!”
“Cercherò di fare del mio meglio. A condizione che tu mi faccia la stessa promessa!”
“Contaci, idiota!”
“D’accordo , stronzetto.”
“Senti, Dean...a parte gli scherzi...” fece di nuovo serio Sam.
“Cosa?” rispose il maggiore, perplesso.
“Non pensi che potremmo , sì...chamare Castiel? Sarebbe davvero di aiuto!” azzardò dato il posto in cui si trovavano.
Dean comprese e sapeva che l’amico sarebbe stato di enorme aiuto ma si guardò intorno.
“Sam, io lo chiamerei senza esitare , se la cosa coinvolgesse solo noi. Ma pensaci! Uno: Cass è a più di venti ore da qui e noi non abbiamo venti ore, siamo fortunati se ne abbiamo un paio. Due: questi tipi, anche se in gamba, lo ammetto...” fece ironico. “..hanno scritto “Gli Angeli sono il nostro Unico Credo!” da tutte le parti. Su ogni runa che si portano addosso! Per loro gli angeli sono guerrieri alati con tanto di divisa alla gladiatore.” gli fece notare. E poi: “Hai idea in che caos mentale li metteremmo se vedessero Cass? Trench , vestito come un ragioniere, senso dell’umorismo pari a zero, doppi sensi a volte volgari buttati lì a caso...”
“Quelli sono colpa tua!” lo ammonì il minore.
“Forse...” si difese sorridendo. “Comunque...fanno il loro lavoro. E da quello che vediamo qui, lo fanno bene e con tutte le loro forze. Ma non penso siano pronti ad accettare gli angeli come li conosciamo noi. Sia nel bene che nel male. Quindi se possiamo aiutarli senza mettere in mezzo Cass, credo sia la cosa giusta da fare.”
Sam sembrò rifletterci. Guardò la squadra poco distante da loro. Diede una rapida occhiata a quel posto. Dean aveva ragione.
“Ok! Hai ragione. Sì, hai ragione!” e fece cenno al maggiore di seguirlo verso il resto del gruppo.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: cin75