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Autore: cin75    04/07/2021    4 recensioni
E se Sam e Dean di ritorno dal loro incontro con la Dea Fortuna avessero davvero fatto una deviazione prima di tornare al Bunker? E se quella deviazione li avesse portati a conoscere chi compie la loro stessa missione ma con modi e alleati ben diversi? Ho amato il crossover con Scooby. Avrei adorato questo di crossover.
Spero piaccia anche a voi.
Ambientazione: per chi ha seguito SPN si va tra la 15x11 e la 15x12 e riconoscerà alcune riferimenti e battute. Per chi ha seguito la serie Shadowhunters si va qualche anno dopo il finale di serie e naturalmente riconoscerete battute e riferimenti.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Quando tutti furono pronti ad andare, Magnus aprì i portali che li avrebbero portati alle varie postazioni ma poi li richiamò. “Guerrieri!” e il gruppo si voltò e in quel momento non c’era distinzione tra cacciatori, vampiri o shadowhunters. “Tornate a casa!” fece con tono augurale ma non potendo evitare di posare, in ultimo, lo sguardo sul marito.
“Il piano è questo!” rispose Dean mentre gli altri si limitarono ad annuire.
Poi, due a due, sparirono nei vortici magici. Naturalmente , data la loro inesperienza con quel tipo di trasporto, Jace mise una mano sulla spalla di Dean, e lo stesso fece Alec con Sam non appena i due cacciatori si scambiarono un ultimo sguardo di intesa.

Dopo di che, tutte le squadre presero le loro direzioni mentre Magnus e Rowena raggiungevano il nucleo e prepararono una grande ciotola dove posero gli ingredienti che avrebbero dovuto far parte della bomba magica. Clary, invece, prendeva posizione allo schermo su cui evidenziò di nuovo l’area coperta dal pentacolo magico.
Pochi secondi dopo arrivò il primo segnale.

Clary..” fece la voce di Isabel. “Siamo sul posto..individuiamo il segnale e lo interrompiamo con il sale.
Subito dopo seguì la voce di Jace. “Sul posto anche noi. Winchester sta spargendo sale sulla linea di demarcazione della trappola. Le presenze dei demoni sono già evidenti. Ci prepariamo ad affrontarli!
Diverso fu quello che arrivò dalla  postazione di Alec. “Linea interrotta...i demoni ci stanno già attaccando. Ci muoviamo verso l’istituto. Convergete anche voi!

Anche qui...attaccano!!” gridò Simon. “Ci spostiamo verso l’Istituto.
Simon muoviti!” arrivò la voce di Isabel.

Sotto attacco anche noi. Questi maledetti sembra non aspettino altro che passare sui nostri cadaveri!” riferì affannato Jace.
Parla di meno e muovi il culo con quella spada laser….o non arriveremo nemmeno alla fine dell’isolato...” giunse il richiamo deciso di Dean.

Nel frattempo, nella sala del nucleo ..
“Magnus...tutti i punti sono stati raggiunti e interrotti. Vai!!” gridò la shadowhunter e in quello stesso istante, lo stregone iniziò a recuperare la potenza dalle linee di energia che pian piano dal nucleo raggiunsero lui, le sue mani , che abili e sinuose, iniziarono ad incanalarne quella forza. Ma una cosa era re-indirizzare le ley lane verso il nucleo, come fece per rimediare a ciò che le contaminò anni addietro, una cosa era incanalare quell’enorme potere e gestirlo nel modo giusto.
Il potere che sentiva pervaderlo e attraversarlo era qualcosa che non aveva mai provato. Sentiva che era troppo, davvero troppo. Per un attimo pensò di non poterlo contenere, che quella magia angelica lo avrebbe incenerito o che lui ne sarebbe stato sopraffatto e inghiottito. Sentiva che stava per cedere, quando….
“Gattino, tira fuori le unghie!!” lo destò la voce acuta di Rowena.
E così fu!
Magnus scosse la testa come per riprendere il controllo, guardò l’amica e sorrise grato. I suoi occhi da gatto, simbolo della sua magia, sfavillarono di rinnovata energia e potenza e così, di nuovo in sè, roteò la mano destra , manipolando parte di quella energia magica che stava controllando e un vortice energetico si aprì poco distante dalla strega. “Ora tocca a te, Bocconcino!!”
“Saluta i miei ragazzi per me, Magnus e dì loro che mi mancano!” fece lei, facendogli l’occhiolino e sparendo un secondo dopo, attraverso il portale verso cui Magnus teneva ancora la mano tesa per tenerlo aperto come da piano.
“Clary….Rowena è passata!” gridò verso l’interfono che lo collegava alla ragazza. “Dì a tutti di tenere la testa bassa ora!!” e ridendo nervosamente: “Voleranno demoni ovunque tra un po’!!”
Prontamente lei comunicò il passaggio  della strega alle squadre in missione. 

“Ok!” fece Alec. “Winchester...torniamo all’Istituto!”
“Fammi strada!” disse Sam e  i due iniziarono a correre verso l’edificio senza però smettere di lottare o schivare i colpi che i demoni ancora riservavano loro.
Dopo un paio di isolati, incrociarono la strada con Isabel e Simon, mentre di Jace e Dean ancora non c’era traccia.
“Jace...Jace??” dove siete?” lo richiamò impensierito alla trasmittente. “Noi siamo già al punto di incontro diretti all’istituto. Jace??!”
Isabel, altrettanto preoccupata, mentre avanzavano ancora, chiese: “Senti qualcosa?! La tua runa...è...” e rimase in sospeso, aspettando una risposta.
“No..no...non sento niente!” fece il maggiore dei Lightwood. “ O meglio ...l’ho perso per un po’ e adesso lui sembra...”
Sam notò quel dire/non dire e si avvicinò, chiedendo spiegazioni. Gliele dovevano dato che c’era Dean con Jace e se qualcosa era successo a Jace, qualcosa poteva essere successo anche al fratello.
“Ok!! che succede?” disse mentre spingeva tutti verso un vicolo per restare più fuori dalla portata dei demoni. “Che cosa è questa cosa della...runa? Cosa deve sentire?” disse guardando Isabel e indicando Alec.
“Ascolta, questa è una cosa...” iniziò l’inquisitore.
“..che mi interessa, dato che Dean è con Jace.” disse irremovibile.
“Alec..” lo incoraggiò la sorella a spiegare.
Il ragazzo sospirò non proprio convinto. “D’accordo...io e Jace siamo legati da una runa che chiamiamo Parabatai. Ci connette emotivamente e fisicamente. Siamo uno parte dell’altro. Se gli succede qualcosa, io riesco a percepirlo. E così è per lui.”
“E che cosa significa che tu per un po.’.. tu non sentivi niente?!” volle sapere il cacciatore.
“Che sta bene. Non percepisco dolore o altra negatività. Il fatto che non ci risponde può essere solo dovuto al fatto che...” e stava per finire quando la voce di Jace lo fermò.

“...che ci siamo dovuti buttare in una piscina, fratello. Sai com’è per noi? Rune e acqua non vanno d’accordo.” 

La voce di Jace arrivò alle loro spalle decisa e forte. Il biondino sorrise mentre andava ad abbracciare un Alec decisamente sollevato. Lo stesso fece Dean quando vide Sam. “Un demone stava per attaccarmi alle spalle, ma Winchester  ha fatto un placcaggio di tutto rispetto. Solo che la palla ero io.”
“Lo prendo come un grazie!” fece il cacciatore rispondendo anche tacitamente al gesto di ringraziamento silenzioso da parte del maggiore dei Lightwood.
“Ok..” riprese Alec. “Clary ci ha avvisati che Rowena è passata, quindi ora Magnus le darà il tempo per l’incantesimo e per attivare la vostra bomba contro i demoni rimasti. A quanto pare ci consiglia di tornare indietro a testa bassa!!” riferì indicando i demoni che cominciavano ad essere palesemente trascinati verso la fonte energetica che lo stregone teneva aperta.

Avevano appena lasciato il vicolo quando Sam voltandosi come per controllare ogni visuale , notò un’ombra che si avvicinava velocemente e sembrava che puntasse dritto verso Isabel. All’improvviso su quella stessa ombra sfavillarono due occhi rossi brace talmente luminescenti che per un attimo Sam riuscì perfino a distinguere la sagoma del demone e degli artigli che aveva al posto delle mani.
Il cacciatore capì e agì d’istinto.
“Izzy!!!!” gridò  coprendo con poche veloci falcate lo spazio tra lui e la shadowhunter che scattò , anche se sorpresa, in allerta. Ma non ebbe tempo di reagire perché Sam le era già addosso. La coprì con il proprio corpo.
Tutto avvenne in pochi attimi allucinanti e concitati. A spezzare il sibilo dell’attacco del demone solo i richiami allarmati del resto del gruppo.
“Izzy!!” fecero i due fratelli.
“Isabel!!!” più allarmato Simon.
Mentre Dean non potè che richiamare spaventato il nome del fratello e un chiaro panico lo assalì quando vide che i due crollarono a terra. Sam immobile sopra Isabel come per proteggerla ancora.
Jace attivò senza esitare la sua spada serafica pronto all’attacco del demone che ora puntava verso di loro, ma le frecce d’adamas di Alec furono più veloci e precise e trafissero l’avversario con un centro perfetto. L’essere demoniaco svanì in una nuvola nera mentre Dean e Simon corsero verso i due ancora a terra.
“Sammy!!” fece Dean preoccupato, mentre girava piano quel gigante del fratello per rendersi conto delle condizioni di Sam.
“Piccola!!” si avvicinò Simon aiutando Isabel a mettersi seduta e strabuzzando gli occhi quando vide una chiazza rossa all’altezza dello stomaco della fidanzata. “Oddio...sei ferita!!!” si allarmò e immediatamente anche i due fratelli le si avvicinarono in apprensione.
Lei si guardò , si toccò sopra la macchia , si guardò le mani. “No..no..non è mio!” e stranita guardò al suo fianco.

I quattro erano talmente presi l’uno dall’altro che per pochi momenti avevano escluso i due cacciatori. Alec spostò immediatamente lo sguardo verso di loro e capì ciò che era accaduto e le conseguenze.
Dean spostava piano il giacchetto di pelle del fratello. “Ok! Fratellino. Fammi fare la conta dei danni!”
“Cazzo!!!” sibilò tra i denti mentre Dean premeva sulla ferita che altro non era che i profondi tagli lasciati dagli artigli del demone. Sam aveva un fianco completamente squarciato.
“Già! È la parola giusta!” fece ironico cercando di distrarlo come faceva sempre. “Che ne dici...ti faccio il mio giochino?” scherzò e si girò verso gli altri richiedendo qualcosa per tamponare la ferita. Simon si sfilò la felpa, anche perché gli altri avevano solo giacche di pelle e fibbie.
“Smettila...non ho 4 anni...”
“Assecondami..” fece mentre piegava in due la felpa.
“No..” si lamentò il minore sapendo già dove il fratello voleva andare a parare.
“Toc toc !”
“Dean...” e mugugnò dolore. “No!!”
“Andiamo...Ti avevo detto di stare con gli occhi aperti e tu hai voluto fare l’eroe. Me lo devi. Toc toc!!” mentre spostava cautamente la maglietta di Sam dagli squarci sulla pelle.
“Ti odio!!” ansimò Sam.
“Lo so… Toc toc!” ripulendo piano il sangue che colava prima di fare quello che sapeva avrebbe causato un dolore abbastanza profondo.
“Chi ...” e in quel momento Dean premette la stoffa sulla ferita sanguinante, digrignando i denti quando Sam gridò di dolore. “Figlio di putt...” imprecò sibilando di sofferenza.
“Ok! Ok!...ora ti portiamo all’istituto e lì ti rimetteranno in piedi.” intervenne Alec. “Catarina lo guarirà, te lo assicuro!”. Disse rivolto a Dean.
“E’ il vostro dottore?!” fece Dean mentre premeva ancora sulla ferita.
“Strega dottore. Accoppiata vincente per chi va in battaglia come noi contro esseri come questi.” fece Jace e il cacciatore si ritrovò a pensare a quello che faceva Castiel per lui e Sam. Avrebbe voluto scherzare dicendo che loro avevano un “angelo dottore”, ma sapendo la devozione che quei tipi avevano per gli stronzi alati, si morse la lingua e si concentrò sul fratello.
“Ehi!!” lo richiamò Simon che era accoccolato accanto a Sam mentre gli altri tre erano di guardia per evitare che qualche altro demone piombasse loro addosso.
Dean alzò lo sguardo a quel richiamo.
“Perde troppo sangue. E ci sono almeno sei isolati da qui all’istituto e inoltre con tutti questi demoni che svolazzano verso il portale, la strada di ritorno non sarà affatto facile. Potrebbe non riuscire a farc...” ma Dean lo fulminò con lo sguardo.
“Non esiste, ragazzino. Sam è un guerriero e non sarà questo a fermarlo!”
“Dean..Dean...” lo richiamò il minore. “Simon ha ragione. Vi rallenterei e con.. tutti questi demoni...dovete essere più veloci possibili!” tentò di convincerlo. “Dean...ascolta..” provò ancora Sam.
“Sammy prova solo a dire che devo lasciarti qui e finisco io quello che ha iniziato il demone, chiaro?!” fece con tono ammonitivo.
“Non potete….lasciare l’istituto senza protezione...” gemendo per il dolore e sentendosi sempre più debole a causa della perdita di sangue. “L’incantesimo deve essere...”
“Ok..ora smettila...” ringhiò il maggiore, sistemandogli la benda di fortuna sul fianco leso. “Io e te!, ricordi?” e mettendogli la mano sulla spalla: “Io e te! Sempre!”
“Oppure...” si intromise Simon.
“Oppure?” fecero eco i due fratelli shadowhunters colpiti entrambi da quel legame  fraterno che tanto somigliava al loro.
“Ascoltate.. sono un vampiro, quindi sono abbastanza forte e veloce per caricarmelo in spalla e arrivare all’istituto prima che peggiori e schivando i demoni che ci sono in giro.” suggerì.
“Ce la faresti davvero?!” chiese Alec.
“Sì, è più forte di quello che in molti pensano!” lo appoggiò Jace che infondo lo aveva allenato per tutto il tempo in cui Clary era stata lontana e anche dopo il suo ritorno.
“Ti fidi?!” fece quindi , Simon, rivolto a Dean.
Il cacciatore lo fissò ad occhi stretti, poi tornò a guardare il fratello sofferente.
“Mi sono già fidato di un vampiro tempo fa, gli ho affidato la vita di Sam e non mi ha deluso. E’ morto per lui. Io non ti chiedo questo ma solo di portarlo via da qui, al sicuro.” gli disse.
“Lo farò!” rispose il vampiro e poi spostò lo sguardo verso la compagna che lo fissava orgogliosa.
“Mi fido!” disse allora il cacciatore e aiutò Sam ad alzarsi e ad appoggiarsi a Simon.
“Dean...” sussurrò Sam, decisamente debole.
“Tranquillo, Sammy. Ci vediamo tra un po’!”
Sam sorrise e poi gli allungò il pugnale di Ruby. “Serve più a te che a me...ora come ora!”
“D’accordo….” si intromise Alec. “Simon...vai!, noi raggiungeremo l’istituto il prima possibile.”
Un attimo dopo del vampiro e Sam non rimase che uno spostamento d’aria.
“Tranquillo...” fece Isabel. “Vedrai che tra qualche momento Clary ci dirà che sono già lì!”
“Sì, ma noi adesso vediamo di darci una mossa.” fece Jace incoraggiando tutti a muoversi.

Nel frattempo all’istituto, Magnus mentre con una mano continuava a tenere sotto controllo l’energia angelica del nucleo, con l’altra teneva aperto il portale usato da Rowena e da cui l’eco del potente incantesimo demoniaco richiamava i demoni assediatori.
Era decisamente stanco, tutto quel potere cominciava a piegargli le gambe e a prosciugargli, paradossalmente, le forze. Non sarebbe durato a lungo. Ma strinse gli occhi e si focalizzò sul centro del proprio essere per cercare di mantenere il controllo.

Al piano di sopra , poco distante dalla console da cui Clary teneva sott’occhio i movimenti di demoni e cacciatori mondani e non, all’improvviso si materializzò Simon con un Sam ormai quasi privo di conoscenza. Il vampiro lo poggiò cautamente a terra e chiamò l’amica di sempre.
“Clary!! aiutami!”
“Oh mio Dio!! che gli è successo!?” chiese accorrendo prontamente, accanto ai due.
“Un demone stava per attaccare Izzy ma lui le ha fatto da scudo e il demone lo ha ferito gravemente.” raccontò. “Dov’è Catarina?!”
“E’ bloccata nel Labirinto a spirale e fin quando non verrà chiuso il portale che Magnus tiene aperto per Rowena, Catarina non potrà crearne un altro. Sarebbe come creare un entrata di servizio per i demoni che stanno bandendo.”
“Cavolo!!” si allarmò il vampiro. “Ho promesso a Dean che lo avrei salvato. Non...non posso...”
“Portiamolo giù da Magnus...forse lui...” suggerì incerta.
“Sì...sì..ok!” e caricandoselo di nuovo in spalla, raggiunsero lo stregone.

Magnus, percepì la loro presenza oltre a sentire chiaramente un grugnito doloroso da parte di Sam che veniva messo a terra.
“Che gli è successo?!” gridò cercando di non distrarsi troppo dal mantenere quell’equilibrio magico.
Clary restò accanto a Sam, tenendogli coperta la ferita mentre Simon si avvicinò appena all’amico mago.
“Ha salvato la vita di Izzy, ma è stato ferito gravemente. Catarina non può creare portali per raggiungerci...” e poi sapendo di domandare tanto, data la situazione in cui si trovava Magnus, tentò lo stesso. “...tu sei la sua unica speranza per sopravvivere. Io...io ho promesso a Dean che lui...che Sam non sarebbe morto.”
“No..no...” ansimò Sam. “E’ più importante che il portale... rimanga aperto..e...e Rowena porti a termine l’incantesimo. Io...io non sono...”
“Importante?!” azzardò Magnus. “Oggi non morirà nessuno!” fece autoritario.
“Mmmhh!” mugugnò il ferito. “Pensa al..portale!!”
“Benedetti eroi!” fece ironico lo stregone.
Simon gli vide piantare bene i piedi a terra e tirare indietro le spalle. Era come se stesse caricando un colpo.
“Magnus cosa...”
“Avvicinami Sam e scoprigli la ferita.” ordinò.
“Ma non puoi interrompere l’incantesimo!!!” esclamò il vampiro.
“Non ho mai detto che lo farò!” replicò l’altro.
“Magnus ….è pericoloso!” si intromise Clary. “Rischi di collassare!!”
“Tranquilla Biscottino. Sono più forte dell’ultima volta! Sommo stregone di Alicante, ricordi!!??” si adulò per tranquillizzarli. “Ora fate come dico. Portate qui Sam. Forza!!” gridò mentre le ombre dei demoni continuavano a passare ovunque e a finire risucchiati nel portale magico.
Simon e Clary , misero Sam poco distante dallo stregone, il quale dopo avergli dato una rapida occhiata e aver notato la vistosa ferita esclamò stupito: “Ha avuto un vis a vis con un demone o con una falciatrice indemoniata!?”domandò ironico.
“Non credo ci sia differenza tra le due!!” rispose Simon  altrettanto ironico.
“Puoi aiutarlo?!” domandò Clary preoccupata dall’evidente pallore che vedeva sul volto del mondano.
“Ci provo!” sussurrò lo stregone. Chiuse gli occhi, si concentrò e respirò affondo. Drizzò le spalle , mise il petto in fuori come a volersi imporre a quell’energia che controllava con la destra. Fece un leggero movimento e il potere che teneva a bada con la mano ingioiellata si spostò sul suo torace. Ora, la mano libera, la spostò verso il corpo inerme di Sam e un attimo dopo, un’onda magica raggiunse il cacciatore ferito. Lo attraversò, agì sulla ferita esposta risanandola completamente. E più la ferita guariva , più Sam riprendeva sia colore che coscienza, fin quando non si riprese completamente.
Nel momento esatto in cui Sam riaprì gli occhi, conscio di quello che era successo, Magnus riprese la sua posizione originale, controllando quella sorta di rituale con tutte e due le mani.
“Sam...come stai?!” si informò Simon.
“Sto...sto bene!” rispose. “Solo un po’ indolenzito, ma sto bene!” fece mentre si rialzava aiutato da Clary. Si tastò il fianco su cui nessuna ferita c’era più. Dell’attacco subito rimaneva solo la camicia a brandelli e la vistosa chiazza di sangue scurito. Poi guardò Magnus, decisamente sbalordito. 

Quanto potente era quello stregone? Lo aveva guarito salvandogli la vita, nel mentre teneva aperto un portale magico e contemporaneamente teneva sotto controllo una enorme energia angelica incanalandone la potenza per quello stesso portale.

E mentre Sam lo osservava, Magnus capì che era il momento di mettere fine a tutto. Muovendo ritmicamente braccia e mani, lo stregone attrasse a sé quanta più energia possibile e non appena si rese conto che gli ingredienti che aveva nella ciotola davanti ai suoi piedi  sfrigolavano energicamente convogliò tutta quella forza magica tra quegli elementi. Strinse i pugni e : “Chiudete gli occhi!!” gridò ai presenti e poi aprì di scatto le braccia.
Un’invisibile onda d’urto magica esplose da lui espandendosi per oltre quattro isolati al di fuori dell’Istituto. Se lì fuori ci fosse stato qualche altro demone sfuggito al richiamo di Rowena, di certo non sarebbe sfuggito alla potenza della bomba atomica anti demone.
E solo quando si rese conto nessun altro demone doveva fare ingresso nel portale magico, lentamente abbassò le mani così da interrompere gradualmente la magia che stava attuando.
“Ben fatto, Bocconcino!” disse a mo’ di saluto a Rowena.

   
 
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