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Autore: KurryKaira    08/07/2021    1 recensioni
Questa storia sarà suddivisa in più atti e racconterà di quell'amicizia particolarmente profonda che è nata tra i due compagni di squadra Ren Tao e Horokeu Usui durante il torneo. Nel primo atto vediamo concludersi lo Shaman Fight, gli sciamani sono costretti a salutarsi e fare ognuno ritorno alla propria vita, ma lo sciamano del fulmine e quello del ghiaccio leggono nelle stelle che non basterà un semplice "ciao" per potersi dire addio, e in compagnia di Chocolove trascorrono un ultima giornata a Nezumiland.
Negli atti successivi il tempo passerà e scopriremo l'evoluzione del loro rapporto.
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Horo Horo, Ren Tao
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mentre il ragazzo di Kishu "sfogliava" le camicie e le giacche di quell'atelier il ragazzo dell'Hokkaido se ne stava seduto annoiato in una delle poltrone, il piccolo Tao sedeva sulle sue gambe e ogni tanto imbarazzato e scontroso dava lui dei colpetti allo stomaco.
Horohoro con la mano destra che picchiettava nervosamente sul viso:- Allora, a che stai? Prendi una cosa a caso, su! Sono tutti uguali! E prendi quello che costa di meno, è qualcosa che non indosserò mai più!-
Ren lo guardò scocciato:- Perché essere un minimo decenti è chiedere troppo per te.-
Horohoro:- Ma sta' zitto. Sembra tutto così scomodo.-
Ren:- Non li hai nemmeno provati.-
Horohoro:- Non no ho bisogno di provarli per capirlo. Ahi- Men questa volta gli fece un po' male, lo guardò con sguardo tetro.
Ren:- Pensi siano scomodi, intanto non puoi negare che anche vestito così io riesca a dartele di santa ragione!- Sorrise appena voltandosi con una giacca nera e una magliettina bianca.
Gli si avvicinò:- Prova questi, non ti ho preso una camicia ma una maglietta, come pantaloni potrei cercare un jeans più elegantino. Così magari non sarai troppo a disagio. Che dici?-
Il ragazzo del nord rimase leggermente in silenzio continuando a ticchettare con le dita nervoso:- Dico che sei quasi carino mentre cerchi di accontentarmi- non del tutto ironico, Ren guardò altrove ignorandolo.
Horohoro prese quei vestiti, poi prese il bambino alzandosi:- Non ti ho nemmeno detto la mia taglia- porgendogli il figlio.
Ren, prendendo il bambino:- Tu non sai la tua taglia. Sono sicuro che tutto quello che indossi lo compra Pirika (la sguardo di Horohoro confermò). Provali e basta, ho occhio per queste cose.-
Horohoro dirigendosi verso il camerino:- Come se i tuoi vestiti non li comprasse Jun.-
Ren alterandosi ammise:- Quasi tutto! Ma so scegliermi i vestiti anche da solo, io!-
"Ho occhio per queste cose" in realtà aveva particolarmente occhio per quel ragazzo, doveva ammettere che era cresciuto dall'ultima volta che l'aveva visto; era cresciuto anche lui, "per fortuna" pensò ridacchiando, anche se era comunque rimasto il più esile della compagnia. "Per fortuna c'è Manta" pensò anche questo.
Poco prima che Horohoro uscisse dal camerino lui gli lanciò un paio di jeans per completare l'outfit.
- Che noia!- Urlò dal camerino continuando però a provare i vestiti.
Due minuti dopo il lupo aprì la tenda:- Allora?- Chiese scontroso.
Il cinese rimase in silenzio a guardarlo per diversi secondi; lo guardò anche Men sbattendo più volte le palpebre.
Era cresciuto molto, notò ancora, e le sue abitudini di vita non avevano certo fatto bene alla sua postura, anche se doveva amettere che tutto sommato gli avevano lasciato una bella muscolatura. Sorrise appena avvicinandosi piano a quel camerino, l'Ainu aspettava pazientemente ancora una risposta. Quando Ren gli fu così vicino da far sì che i capelli di uno sfiorassero quelli dell'altro il giapponese arrossì appena, odiandosi però profondamente per questo. Ren prese tra le mani le spalle dell'amico che arrossì ancora di più, poi d'improvviso l'obbligò con forza a tenere la schiena dritta, facendo lui anche un po' male.
Horohoro:- Ahia! Ma che ti è preso?!-
Ren:- Stai dritto con la schiena! Sembri un campagnolo!-
Horohoro:- E' quello che sono, perché che hai da ridire?!- Lo minacciò avvicinando violentemente il viso al suo.
Ma inaspettatamente anziché arrabbiarsi lo sciamano dei fulmini sfiorò con la mano quasi inconsciamente le labbra dell'ex amante.
Quel momento così intimo e allo stesso tempo imbarazzante sembrò durare un'eternità nella testa del ragazzo del nord.
Non riusciva a capirlo. Non riusciva a capirlo e forse non ci era mai riuscito! Sapeva solo che lo desiderava esattamente come lo aveva desiderato in tutti questi anni che aveva avuto modo di incontrarlo.
"Dannazione" ma non poteva più essere così. Non poteva più esserci tutto quello che c'era stato sotto quelle stelle a Nezumiland, o sotto le stelle della sua terra, o sotto tutte quelle altre stelle che li avevano visti insieme più e più volte.
Comandava lo spirito del tuono e non a caso era solito fulminarlo. Lo aveva fulminato la prima volta che si incontrarono nella villa Asakura, e lo aveva fulminato quella volta che l'aveva visto morire praticamente tra le sue braccia, poi lo aveva fulminato quella prima volta che davvero aveva intuito cosa provasse per lui; e ancora lo aveva fulminato presentandosi all'improvviso con un figlio che, purtroppo, per motivi un tantino biologici, non poteva essere il suo.
Tutti questi pensieri come raffiche gli avvolsero la testa tanto che quasi, complice la sbronza del giorno prima, la sentì scoppiare. Furono secondi interminabili ma riuscì a parlare quando si accorse che anche il neonato adesso gli stava toccando grossolanamente le labbra.
Horohoro:- Ma si può sapere cosa state facendo?!- Scoppiò ora completamente rosso in viso.
Men tirò indietro la manina guardando altrove sempre scontroso.
Ren rimase serio, con la mano ancora poggiata sul viso dell'altro:- Mi piacciono le tue labbra. Non credo di avertelo mai detto.-
Il giapponese si limitò a spalancare la bocca preda di un totale imbarazzo. Ren tornò in sé, tirò indietro la mano e facendo finta di niente fece qualche passo indietro guardandolo, come se nulla fosse:- Stai bene. Stai molto bene. Ho indovinato la taglia visto?-
Horohoro:- Ma sei fuori di testa?! Non fare finta che non sia successo nulla un secondo fa!-
Ren:- Non so di che parli- la solita scusa e incamminandosi verso la cassa:- Vado a pagare. Rimettiti i tuoi stracci che torniamo alle Terme a darti una sistemata generale.-
Horohoro:- Che noia!- Sbuffò ancora cercando di riprendersi dall'accaduto.
Le strade del centro erano affollate e un continuo vociferare distraeva i due ragazzi dai loro pensieri, però più si allontanavano da quelle strade per raggiungere l'abitazione degli Asakura più la loro mente si perdeva in vecchi ricordi. Le stelle si vedevano di più vicino le Terme Funbari e il vento soffiava un po' più forte. Rimasero in silenzio per tutto il tempo finché non raggiunsero il portone.
Il Team Flower li fece entrare.
Tamao nervosa:- E voi?- 
Ren:- Abbiamo bisogno di fare un bagno- senza troppi convenevoli.
Anna:- Voi due? Soli?- Sospettosa, guardò il bambino tra le braccia di Ren come a dire "vergognati, hai una famiglia ora!"
Ren fece finta di non capire:- Ha trovato un lavoro all'improvviso. Devo farlo diventare carino.-
Anna:- Ci sarà da lavorare allora- Ren annuì.
Horohoro:- Ehi!!-
Yoh ridacchiò avvicinandosi con una mano in tasca e l'altra che trascinava il piccolo Hana (che non voleva essere trascinato):- Non ascoltarli! Ti prendono in giro come al solito!-
Horohoro:- Scherzano secondo te, io non ne sarei così sicuro.-
Yoh:- Ma sì che scherzano!-
Ren ad Anna:- Se vuoi ristrutturo anche lui.-
Anna:- Magari- sbuffò.
Yoh:- Ehi!!- Ora non più così sicuro, Ren rise.
- L'acqua è pronta ragazzi, se volete!- Urlò Ryu che aveva ascoltato il tutto dalla stanza accanto.
Horohoro:- Velocissimo- controvoglia avviandosi verso il bagno.
Ryu:- Siamo efficienti qui, cosa credi?- Ridacchiando.
Ren sbuffò, lasciò Men tra le braccia di Tamao e seguì l'Ainu, si chiusero la porta alle spalle.
Tamao dondolando il piccolo:- Non mi fido a lasciarli soli. Neanche un po'- coprì le orecchie e gli occhi al bambino come a "salvarlo" dal sospettato adulterio del padre.
Anna:- Ren dovrebbe vergognarsi!- Si avviò verso la cucina:- Ryu, cucinami qualcosa! Ho fame!-
Yoh guardò la scena stupito:- Ma a cosa vi riferite? Perché Ren dovrebbe vergognarsi??-
Ryu guardò l'ex compagno di squadra con lo stesso dubbio; Tamao e Anna:- Beata ingenuità.-
Il vapore di quell'acqua calda avvolgeva l'intera stanza e i due ragazzi ne eranno immersi completamente come i vecchi tempi. Avrebbero entrambi preferito starsene rilassati ma il tempo era poco e Ren cercava in tutti i modi di lavare e sistemare i capelli dell'altro al meglio.
Horohoro:- So lavarmi da solo, sai?!-
Ren emise solo un verso simile a un "eeh" di poca convinzione innervosendo l'amico ancora di più. Chiaramente, nel fare questo, i due ragazzi si trovavano molto vicini, troppo ed era questo il vero motivo che innervosiva il ragazzo del nord. Era abituato a stargli vicino in occasioni come questa senza alcuna vergogna ma quel giorno sentiva che era diverso. "Dannazione" era tutto diverso!
Horohoro:- Che disagio- non riuscì a trannersi dal dire mentre il cinese tirò lui una secchiata d'acqua in viso per togliere completamente lo shampo.
Ren:- Parli ovviamente della tua vita, immagino.-
Horohoro:- Ahah.-
Il ragazzo di Kishu sorrise in maniera sincera per poi ricomporsi, smise di "giocare" con lui come se fossero ancora due bambini e si allontanò leggermente. Si soffermò a guardare l'acqua e il proprio corpo in trasparenza, strinse la mano sinistra al polso destro.
- Scusa se non te l'ho detto. Semplicemente alcune cose accadono- disse con voce sottile senza guardarlo riprendendo il discorso di qualche ora prima.
Allora anche lo sguardo del lupo si rattristì e dopo attimi di silenzio sfiorò lui la guancia con la mano destra. Ren non la lasciò andare, si lasciò accarezzare prendendo quella mano nella sua.
- Ehi, ricordi?- Disse poi in un sorriso imbarazzato:- Il giorno che abbiamo conosciuto Diana... noi... la prima volta insomma...-
- Ricordo- Rispose l'Ainu ricambiando quel sorriso.
Trascorsero in mezzo a quel vapore più tempo di quello che avevano previsto, tanto che quando finalmente uscirono si ritrovarono addosso gli sguardi cattivi delle due proprietarie e del piccolo Men. Preferirono ignorarli, era già tardi e dovevano finire di prepararsi.
Quando il ragazzo dell'Hokkaido ebbe finito di prepararsi, prima di uscire dalla villa, si fermò a parlare con Anna.
Horohoro:- Allora, signora Asakura, come sto?- Facendo un giro su sé stesso per farsi scherzosamente ammirare.
Dopo qualche secondo di silenzio Anna annuì, guardò Ren e disse:- Quando fai lo stesso lavoro con Yoh?-
Yoh sputando quello che stava mangiando:- Ehi!! Tu mi amavi un tempo!-
Anna ridacchiò e lo stesso fece Horohoro prendendo il tutto come un complimento.
Poi, dopo aver ripreso Men con loro, si misero a correre verso il ristorante dove li aspettava Diana.
Ed eccola infatti felice di vederli sotto le luci dell'insegna.
Diana:- Eccovi! Oh Horohoro quanto sei bello!!- Ammise sincera con occhi brillanti.
Horohoro:- Eh eh- solita risata da ebete.
Ren:- Potresti anche rispondere "grazie" ogni tanto.-
Horohoro:- Grazie Diana! Ma è merito suo!- Indicò Ren che stupito rispose imbarazzato guardando altrove:- Sì. Beh, anche il modello non era poi così da buttare...-
Lo sciamano di ghiaccio ridacchiò scompigliando i capelli all'amico che si indispettì (dopo tutto quel tempo passato a prepararsi).
Horohoro e Diana entrarono per prepararsi al lavoro che li attendeva. Ren decise di rimanere come cliente, poco dopo al suo stesso tavolo si aggiunsero la famiglia Asakura al completo.
Ren:- E voi che ci fate qui?- Ai tre.
Yoh:- Non volevo perdermi Horohoro e il suo improvviso lavoro!-
Anna, che stringeva a sé il solito indemoniato figlio, notò Diana vicino a Horohoro:- Ooh, una bella ragazza. Ora capisco.-
Ren la guardò stizzito, Anna lo notò e sogghignò.
La clientela iniziò ad arrivare numerosa, e alla fine (al contrario delle previsioni di Ren) il ragazzo dietro il banco non se la cavava affatto male; tra l'altro le bibite che serviva lui erano sempre perfettamente ghiacciate, chissà come mai si chiesero i clienti accanto al tavolo di Ren e Yoh, e quest'ultimo ridacchiò.
Ren:- In effetti, tutto sommato, ha un ottimo oversoul per fare il banconista- sorrise ironico mentre sorseggiava una di quelle bibite ghiacciate.
Yoh:- E bravo il nostro Horohoro!- Alzò il bicchiere e urlò talmente tanto che il ragazzo da dietro il banco lo guardò ricambiando il sorriso.
Anna e Hana rimasero a sorseggiare le loro bevande in silenzio, non commentarono ma piacevano anche a loro.
Ren, nonostante cercasse di nascondersi da una sospettosa Anna, non riusciva a non lanciare occhiatacce ai due ragazzi che lavoravano insieme affiatatamente. Diana sfiorava spesso il braccio del ragazzo per chiamarlo e ogni volta che accadeva lui ridacchiava in quel modo stupido.
- Se stringi quel bicchiere ancora un po' finirai per romperlo- disse cinicamente l'Itako al cinese.
Ren:- Eh?- Si voltò tornando con la testa a quel tavolo di amici, rallentò la stretta poggiando quel bicchiere.
Yoh sereno:- Anna, lascialo un po' in pace!-
Anna zittì il marito solo con lo sguardo.
Poi un rumore assordante di qualcosa di rotto, era il vassoio che portava Diana, si era rovesciato completamente a terra. Lei indietreggiava spaventata mentre un uomo alto e robusto, uno dei clienti, le si avvicinava con fare arrogante accompagnato da due amici. Le strinsero il polso dicendole brutte parole. Erano chiaramente ubriachi e purtroppo violenti, Diana forse aveva chiesto loro di allontanarsi dal locale e quella fu la loro reazione. Continuavano a stringerle quel polso facendole male. Il proprietario e i colleghi si avvicinarono, anche Yoh e gli altri erano pronti ad aiutarla, ma più di tutti a fare il primo passo fu l'Ainu che senza pensarci troppo tirò un pugno in faccia a quell'uomo stringendo a sé Diana per proteggerla.
Il bicchiere che aveva in mano Ren si frantumò, e poi, seguendo Yoh, il ragazzo di Kishu si avvicinò a quella che stava per diventare una vera e propria rissa.
  
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