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Autore: My Pride    09/07/2021    1 recensioni
~ Raccolta di flash fiction e one-shot incentrate sulla coppia Damian/Jon ♥
» 08. Brother can help you
Era divertente vedere come fossero competitivi anche per un semplice gioco e, dal modo in cui contrattaccava, Damian sembrava piuttosto intenzionato a vincere. Lo vedeva scattare a sinistra per evitare che la palla toccasse la sabbia e unire le mani per colpirla, rilanciandola ad uno dei fratelli; a volte si gettava per terra o compiva enormi balzi, con i capelli scompigliati che si incollavano alla fronte a causa del caldo e le goccioline di sudore che gli imperlavano ogni centimetro del corpo, dall'ampia schiena alle gambe toniche.
[ Dedicata a Shun di Andromeda ♥ ]
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Bat Family, Damian Wayne, Jonathan Samuel Kent
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Burning sun Titolo: Burning sun
Autore: My Pride
Fandom: Super Sons
Tipologia: One-shot [ 900 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Damian Bruce Wayne, Jonathan Samuel Kent
Rating: Verde
Genere: Generale, Slice of life, Commedia

Avvertimenti: What if?, Accenni Slash
Sapori d'estate: 13. Scottarsi perché non si ha messo la protezione
Just stop for a minute and smile: 11. "Dovremmo approfittare di questa bella giornata di sole!"


SUPER SONS © 2016Peter J. Tomasi/DC. All Rights Reserved.


    Se c'era una cosa che Jon invidiava a Damian, era il suo riuscire a trovare sempre posti quasi isolati in cui trascorrere le vacanze, quel genere di posti in cui non si vedeva anima viva nel raggio di chilometri o, al massimo, solo un centinaio di persone e solo in determinati orari della giornata. Aver quindi lasciato le valige in albergo ed essere andati su quella spiaggia semi-deserta era stata una piacevole sorpresa, e Jon non aveva aspettato poi molto per togliersi la maglietta una volta arrivati al loro ombrellone, già provvisto di sdraio e persino di un rinfresco appena servito. Un posto di lusso che solo un Wayne avrebbe potuto trovare.
    A dire il vero, e non glielo aveva assolutamente nascosto, Damian avrebbe preferito optare per l'isola che anni addietro gli aveva regalato sua madre, ma Jon non si era rivelato poi molto entusiasta di passare del tempo in un posto in cui Talia Al Ghul avrebbe potuto trovarli e, nella peggiore delle ipotesi, beccarli persino a pomiciare o chissà cos'altro. Per quanto lui fosse super, aveva affrontato la madre del compagno e sapeva bene che era una donna con cui era meglio non avere a che fare. In nessun modo. A maggior ragione se ti portavi a letto suo figlio. 
    Scosse la testa a quel pensiero, lanciando uno sguardo a Damian che aveva afferrato una sdraio per spostarla dall'ombra. «Mi piace qui», si ritrovò ad ammettere nel regalargli un sorriso, e l'altro ricambiò quello sguardo con uno di quei suoi soliti ghignetti irritanti che, in qualche modo, lui aveva imparato a sopportare e... beh, a trovare anche piuttosto sexy. A volte.
    «Non ne avevo dubbi. Dopotutto l'ho scelto io», rimbeccò Damian con fare saccente nel cominciare a spogliarsi a propria volta, e a quelle parole Jon lo guardò con un sopracciglio inarcato prima di recuperare il proprio zaino e aprirlo.
    «Sempre modesto tu, eh? Per una volta perché non la smetti di fare il saccente e te la godi? Dovremmo approfittare di questa bella giornata di sole!» replicò entusiasta senza badare allo sbuffo dell'altro, tirando fuori un tubetto prima di sedersi sulla sdraio. E, mentre si passava quella crema, per quanto probabilmente non ne avesse bisogno a causa della sua costituzione kryptoniana - ma la sua parte umana non era dello stesso avviso -, Jon si ritrovò a lanciare uno sguardo a Damian, che si era limitato a stendere l'asciugamano sulla sdraio ed inforcare gli occhiali da sole per indossarli. «Non faresti meglio a mettere la crema?» gli domandò nel mostrargliela, ottenendo soltanto uno sbuffo vagamente scocciato.
    «Non ne ho bisogno, non posso scottarmi».
    «Guarda che secondo me dovresti, posso aiut...» 
    «Non mi serve», si impuntò nello storcere un po' il naso, come se il solo pensiero lo disgustasse. «Mi rifiuto di ungermi con una crema appiccicosa che, oltre ad impiastricciarti, la maggior parte delle volte non assolve doverosamente al proprio compito».
    «Come vuoi... ma poi non dire che non ti avevo avvertito», replicò Jon con un sopracciglio inarcato, ricevendo in risposta uno di quei grugniti che Damian era solito fare quando qualcosa lo infastidiva. Il giovane Kent aveva quindi roteato gli occhi e, per quanto avesse provato a replicare ancora, aveva desistito e aveva richiuso la bocca, ben sapendo che sarebbe stato solo fiato sprecato: quando mister-so-tutto-io si impuntava su qualcosa, difficilmente riusciva a smuoverlo dal fargli cambiare idea... almeno finché non sbatteva letteralmente con la faccia contro l'ovvietà delle cose.
    Aveva quindi lasciato correre e si era goduto il resto della giornata al mare, beandosi del sole e approfittandone anche per ricaricare le batterie, pur lanciando di tanto in tanto qualche occhiata a Damian - che aveva passato per lo più la maggior parte del tempo a cambiare posizione sull'asciugamano, ignorando il consiglio di farsi almeno un bagno. Jon non aveva quindi potuto fare a meno di sbuffare ilare quando, una volta tornati nella loro camera d'albergo, si era ritrovato a fare i conti con la schiena completamente ustionata di Damian.
    In un primo momento, il giovane Wayne aveva finto che non gli facesse male e che non avesse bisogno di niente, ma Jon l'aveva sentito molto bene mentre si lamentava sotto la doccia al minimo contatto con il getto d'acqua sulla pelle e imprecava a denti stretti, tanto che aveva trattenuto una risata quando alla fine, arrendendosi all'evidenza, Damian stesso l'aveva chiamato per farsi spalmare qualcosa sulla schiena. E tuttora non poteva fare a meno di ridacchiare, gettando uno sguardo al compagno che, sdraiato a pancia in giù sul materasso, aveva dato vita ad un'espressione corrucciata e gonfiato le guance peggio di un bambino. Jon non sapeva dire se gli sembrasse più infantile adesso o quand'era ragazzino.
    «Com'era quella storia che al sole non ti scottavi?» domandò con nonchalance inaudita, venendo fulminato all'istante da uno sguardo di fuoco che avrebbe fatto invidia alla sua vista calorifica.
    «...fammi il favore di star zitto, Jon», borbottò Damian, incassando la testa nelle spalle mentre l'altro gli passava quella crema lenitiva dietro la schiena, senza smettere di ridacchiare tra sé e sé nonostante cercasse di essere delicato. Aveva affrontato demoni immortali, pipistrelli giganti ed era persino tornato dalla morte... ma si sarebbe mangiato la lingua piuttosto che ammettere che il compagno aveva avuto ragione. Parola di Damian Wayne.





_Note inconcludenti dell'autrice
Esperienza di vita vissuta, mai impuntarsi e non mettere la crema credendo che stare a mollo possa aiutare. Anzi, sicuramente è peggio visto che si sta in acqua
A parte questo, da oggi la raccolta partecipa anche alla Real Life Challenge indetta da Leila91 (ilminipony sul forum di EFP), giusto perché ho bisogno di un po' di stimoli per ritrovare l'ispirazione ormai perduta. Chissà se questi due zucconi non riusciranno in qualche modo a farmi tornare a scrivere... se non come prima, almeno un po' di più

Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥



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