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Autore: Kanku_Pool_98    31/08/2009    0 recensioni
Allora premetto: prima SasuNaru. Molto volgare, quindi se proprio non avete buoni rapporti con le parolacce, vi prego di non incolparmi per i contenuti. Sasuke e Naruto, amici da tempo, dopo una serie di vicende, scoprono di amarsi reciprocamente, ma altrettanti imprevisti metteranno i bastoni tra le ruote in questa storia. BUONA LETTURA! ♥
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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We - solo noi

We - solo noi

Capitolo 1

 

 

Divertimento. L’unica cosa che in quella serata non mancava era di certo il divertimento.

Il primo pazzoide che andava su una cabriolè a tutta velocità per le strade di New York era Naruto Uzumaki, un rimandato a vita, che, a vent’anni, aveva il diploma dell’asilo nido. Era un biondo desiderato dalle ragazze, se ne frullava almeno cinque al giorno.

Il secondo era Sasuke Uchiha. Un giovane molto attinente alle regole, e dolcemente soprannominato “Secchione”, perché prendeva tutte A+ a scuola. Anche lui ventenne molto amato dalle ragazze che lui chiamava “Noiose Galline Pettegole” che, abbreviato era, NGP. Quando le ragazze si sentivano dire questa sigla, scoppiavano in lacrime, capendo che non era cosa.

Affermava che sarebbe rimasto scapolo per sempre, ma una storia durata l’intero liceo c’era stata, e l’aveva segnato: Sakura Haruno. La prima ragazza ad essere sopranominata “NGP” dallo stesso Uchiha, alla fine della scuola.

Tornando alla serata, questi due pazzi andavano in giro su una Cabrio decapottabile, rossa fiammante, in piedi con i capelli al vento. Per la loro incolumità, il padre del biondo Uzumaki, artista e scrittore conosciuto in America e nella sua città natale, il Giappone, aveva fatto installare il navigatore automatico, in caso ci fosse stato “bisogno”.

Quello, però, non era un“Bisogno” ma “Follia Pura”. Sbronzi com’erano, urlavano a tutte le ragazze che passavano di lì “W CHI ME LA DA!!!” mandando bacini inconsapevolmente ricambiati da Trans e Prostitute.

Dopo una mezz’ora buona, presero l’autostrada, guidando normalmente. Naruto aveva mezza cravatta slacciata e la giacca sbottonata, e guidava a massima velocità, fregandosene degli Auto-Velox.

Sasuke, dopo urla e tanta birra, era dolcemente accoccolato al sedile affianco al guidatore e, con tutta la grazia del mondo, russava come un suino.

A svegliarlo fu il biondo, che accese a tutto volume lo stereo, facendo partire “I Like To Movie it” a tutto volume, cominciando a cantare.

- Naruto! Che cazzo hai nel cervello!- disse cambiando canzone e trovandosi “ Thriller” di Micheal Jackson.

- Questo poi!- replico il biondo, spegnendo lo stereo. Silenzio. A interromperlo, fu l’aggeggio telefonico dell’Uzumaki, che rispose prontamente “Yo!”.

La vocina che proveniva dall’apparecchio era quella del padre, che chiedeva dove fossero.

- No, papi… non torno a casa prima delle sette… si, sto fuori con Sasuke… no che ho strane intenzioni…si sono ubriaco, ma questo non vuol dire che sono Gay… si… si… si…si… ok, papà, basta. Ho capito. Si, gli lavo io i piatti… passo io lo straccio… basta… cia…si! ciao!- chiuse irritato.

- come, stiamo fuori tutta la notte?- chiese sbadigliando.

- si… ho affittato una camera…se no quel deficiente di mio padre potrebbe iniziare a farmi pulire- si giustificò.

- ok, ma che centro io?- chiese infastidito.

- non vuoi venire? Ok! Ti porto a casa- fece per imboccare l’uscita verso casa di Sasuke, ma lui lo fermò.

- stavo scherzando…razza di Dobe – fece una smorfia esortandolo a continuare a guidare.

- Dobe? Ti ci metti anche tu con questi termini Giapponesi? TEME!- disse di rimando.

- Teme è Giapponese, Dobe!- gli diede uno scappellotto,

- e vabbè…mio padre mi contagia- alzò le spalle.

- mmmh… stai zitto, Dobe…- si accoccolò di nuovo al sedile, ritornando a dormire.

- non sa resistere nemmeno a una sbronz… ARGHH!- sbadigliò anche lui – lo ammetto, sono stanco- disse grattandosi un occhio. Così, impostò la destinazione sul TomTom di ultima generazione, e mise il pilota automatico, impostando il tragitto anche su di esso. E così anche lui si addormentò.

Qualche ora dopo, un fastidioso “bip” svegliò Naruto, annunciando l’arrivo a destinazione. Stava per chiamare Sasuke, quando il suo viso angelico lo fece arrossire, e decise di non svegliarlo. Lo caricò a sacco di patate, e arrivo all’entrata. Confermò alla reception, e salì con ancora il bruno in spalla. Lo posò delicatamente sul letto dove si sistemò anche lui. Gli tolse le scarpe, i guanti, il capello, delicatamente lo strucco dalla pesante matita,e gli tolse la giacca facendolo restare i boxer a torso nudo. Guardandolo arrossiva, anche se alle gite scolastiche lo vedeva sempre cambiarsi, non gli era mai apparso così…così…bello. Proprio bello.  Adesso che erano soli, per di più, era ancora più bello, alla luce della luna delle 2.30 del mattino. Gli infilò il pigiama del’albergo poggiato sul letto, e andò in bagno per farsi una doccia. Sasuke aprì gli occhi, e si rese conto di essere stato preparato da Naruto. Disgustato all’idea del migliore amico che lo spogliava senti la doccia scrosciare, e un fastidioso fischiettare provenire da essa.

Si alzò constatando che il corpo snello dell’amico di muoveva su e giù per insaponarsi. Arrossì tremendamente, anche se l’aveva visto farsi la doccia un milione di volte in piscina.

Lo aspettò disteso sul letto, ma non ce la fece, e si addormentò profondamente. Naruto finì la doccia e si affaccio per vedere se effettivamente era tutto a posto. Ritornò in bagno per vestirsi, e subito dopo si adagiò piano sul letto, senza svegliare l’amico, che dormiva beatamente. Gli accarezzò, forse inconsapevolmente, il viso liscio, e il corpo di Sasuke si mosse piano a quello stimolo così leggero da dar fastidio. Lui sorrise, guardando gli occhi del ragazzo aprirsi, e lo salutò con un sorriso sincero, uno dei suoi migliori.

Sasuke lo guadò male di rimando, girandosi dalla parte opposta. Prese a russare. Nel forte rumore, si sentivano cose tipo “dico a tuo padre che mi hai stuprato… stupido…mio…dobe .

Naruto lo guardò male, quella minaccia non prometteva nulla di buono. Sbuffò leggermente, per poi calarsi tra le braccia di Morfeo.

 

  
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