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Autore: Anown    17/07/2021    2 recensioni
Questa è una raccolta di oneshot accomunate dalla presenza di una coppia non canonica su cui si concentrano. Le storie potrebbero non incentrarsi esclusivamente su una coppia e alcune potrebbero non essere particolarmente romantiche.
Spero che la raccolta possa interessarvi.
cap 1 -Jo/Lighting(AU scolastico)
cap 2 -Scott/Zoey(una sorta di missing moment...)
cap 3 -Samey/Brick(AU scolastico)
cap 4 -Leshawna&Gwen Gwen/Courtney
cap 5 -Gwen/Geoff... e DJ
cap 6 -Dave/Ella
cap 7 -Courtney&Trent
cap 8 -Noah&Owen
cap 9 -Sky/???
cap 10 -Dawn/Scott (what if/ missing moments)
cap 11 -Heather&Harold
cap 12 -Duncan&Crimson
cap 13 -Mickey&Kitty
cap 14 -Spud/???
cap 15 -Alejandro/Courtney (missing moment)
cap 16 -Alejandro/??? (what if dopo TDWT)
cap 17 -Noah&Izzy
cap 18 -Lightning/??? (AU scolastico)
cap 19 -AnneMaria&Zoey
cap 20 -Beverly/Dawn (missing moment/what if)
cap 21 -(Scary Girl)Lauren/Damien
cap 22 -Zee&MK
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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Quella mattina, un entusiasta Lightning sentiva il bisogno di condividere con qualcuno la sorpresa che aveva avuto all'entrata della scuola.
Sapeva già con chi voleva parlarne e il caso volle che il prescelto fosse proprio davanti agli armadietti. Era il suo migliore amico Jo, un ragazzo biondo, amante delle tute. Aveva un viso che sarebbe stato anche grazioso se non avesse avuto quella perenne espressione aspra e la sua voce era stranamente poco virile... Perlomeno per il punto di vista di Lightning, apparentemente convinto che Jo fosse un ragazzo...
-Oh, Joooo!- la chiamò Lightning canticchiando.
-Oh, merdaaa...- Jo rispose con una cantilena a denti stretti.
-Perchè così scontroso di prima mattina?-
-Perchè così esaltato di prima mattina? Di che ti droghi? Guarda che è piuttosto grave per un atleta e comunque, io non ti coprirei...- lo minacciò scherzosamente. Sapeva che nonostante i numerosi, numerosissimo difetti, Lightning era un persona corretta e responsabile... beh, perlomeno per tutto ciò che riguardava lo sport e la cura del proprio corpo...
-No...- rise il ragazzone. -Ma ho incontrato una persona!-
Jo lo guardò storto, il suo entusiasmo le fece trapelare un'informazione in più -Eh... è giunta anche per te la primavera?- chiese infastidita.
-Prima... vera? Ma stai bene? È autunno! ...Giusto?!-
-Lascia perdere, era una metafora...- disse la ragazza massaggiandosi le tempie. Nonostante facesse sporadiche battute che potevano far intendere il contrario, era abbastanza convinta che il ragazzo fosse asessuato. Aveva le sue ammiratrici, ma sembrava non notarle... “Non è neanche capace di riconoscerla una ragazza, questo qua!” escludeva che fosse gay, era spesso circondato da uomini, ma gli unici muscoli a cui sembrava prestare attenzione erano i propri.
-Metafora di che?-
-Lascia perdere, mi scoccio...-
-Ah, tanto si scoccia anche Lightning... Inoltre... perchè mi hai interrotto?! Stavo per raccontarti una roba davvero incredibile! Non puoi capire proprio le sha-coincidenze della vita!-
-Ok, racconta!- esclamò irritata.
-Eh... ragazzi guardate che la prima campanella sta per suonare. Se vi fermate qui a chiacchierare arriverete in ritardo...- li avvertì Cameron sistemandosi gli occhiali.
-Ma sai quanto me ne importa, cricetino!- lo canzonò Jo.
-Sarà per un'altra volta, trichechino... Jo... non vorrei criticare i tuoi soprannomi, ma i trichechi non erano grossi? Perchè trichechino?-
-S-sei, s-sei...- Jo prese un respiro e decise di trattenersi. -Sei un idiota... allora, cosa volevi raccontarmi?- ormai era curiosa.
-Ho incontrato la mia fidanzatina della seconda elementare!- disse entusiasta. -Non è una coincidenza incredibile?-
-Tu  in seconda elementare avevi cosa?!- disse Jo incredula “ 'Sto stronzo! Io non ho mai avuto mezzo ragazzo!” si sfogò mentalmente. -Chissà che razza di stramboide deve essere...-
-Beh... era una bambina molto buffa con un caschetto rosso...-
Jo non potè fare a meno di cercare nella sua memoria tutte le immagini di ragazzine fulve che ricordava di aver visto a scuola... “C'è quella quattrocchi con il tuppo che parla esclusivamente di cose incomprensibili da cervellona e che si crede la più intelligente del mondo... poi c'è la piccola squilibrata riccia che una volta, quando eravamo in piscina, mi ha addentato... e... forse una darkettona? O al naturale era biondiccia, non ricordo... Suppongo possano essere tutte e tre stramboidi, ma non so se le vedrei con questo qui... però da bambini...” vide che Lightning se ne stava andando. -Ehi! Dove credi di andare?!-
-Beh, in classe. Lightning ha finito la storia...- rispose Lightning.
-No! Lightning non ha finito la storia! Jo vuole saperne di più!-
-Ah... ok... suppongo che Lightning sia un narratore migliore di quel che credeva!- ghignò il ragazzo.
-Sì, sì... mettila come vuoi!-
-Allora, era una bambina che giocava spesso con i maschi... anche se non era per niente un maschiaccio... beh, non era neanche molto femminile... era particolare! E i maschi la prendevano spesso in giro... siccome mi sembrava un po' un pesce fuor d'acqua, nel mio immenso spirito di gruppo e altruismo...-
-Siamo sicuri di star continuando a parlare di te, vero?- Lightning la ignorò.
-Le ho dato l'onore di essere coinvolta in una mia dimostrazione di abilità. Le ho chiesto di tenere in equilibrio una mela in testa affinchè potessi calciarla via...-
Jo guardò incredula. -Le hai calciato la testa?!- esclamò.
-No, ovviamente...- Lightning la guardò abbastanza offeso. -Con una dimostrazione di maestria incredibile ho colpito solo la mela.-
-E... questa masochista è diventata la tua fidanzatina perchè hai rischiato di darle una pedata in faccia?!-
-Sono abbastanza convinto che questa sia stata la prima cosa che l'ha colpita di me! Disse qualcosa tipo che ero fantastico, poi si è imbarazzata ed è arrossita facendo un sorrisino molto carino.- ricordò allegro.
-I bambini sono creature davvero assurde...- commentò Jo fra sé e sé.
-Poi comunque le piaceva passare il tempo con me ed ammirarmi così... è diventata la mia fidanzatina per quell'anno...-
-Ed è riuscita a sopportarti per un anno?! Che era, 'na martire? Effettivamente dal tuo racconto sembra una bimba molto docile...- disse con una smorfia indecisa. “Ed è questo il suo tipo anche ora? In ogni caso, credo di poter togliermi di mente l'idea che si tratti della pazza, riccia e morsicatrice, della cervellona con la pettinatura di mia nonna e... in realtà la darkettona sembra molto timida quando la spogli del trucco e la parrucca... forse, forse...”
-In realtà... non proprio, a volte diventava piuttosto suscettibile... Una volta ha anche avvelenato il cibo degli altri bambini per vendicarsi.-
-Avvele-cosa?!- “Ok, ricciolina e nonna-capelli non sono da escludere dalle ipotesi!”
-Aveva conservato del cibo avariato. Poi lo ha anche mischiato con qualche pianta, ma nulla di mortale ovviamente...- ridacchiò nostalgico. -Era una tipa molto intelligente, ma parecchio strana! Comunque non ci siamo mollati, sono io che mi sono dovuto trasferire. Lei mi regalò anche un nastrino rosa come ricordo, che carina! Chissà se è ancora a casa da qualche parte...-
“Stronzo! Non mi dai neanche un contentino in cui mi dici che sei stato mollato malamente dalla squinzietta! Calma Jo... non devi essere gelosa di una storia infantile, chiunque è capace di avere una storia alle elementari... Tranne te evidentemente... No! Zitta personalità numero 603!”
-Senti, ma com'è che si chiama questa qui?-
-Oh! Si chiama... Hannah? Zoya? Nora? Daria? Eh...-
Jo scoppiò a ridere. -Se non lo sai tu! Non sono neanche nomi simili... sei assurdo! Come hai fatto a parlarle senza neanche ricordarti il suo nome?-
-Eh...- era estremamente insolito, ma Lighting sembrava a disagio.
Jo sgranò i predatori occhi azzurro-violetto. -Non le hai parlato? L'hai solo vista e me lo sei venuto a dire... ma non le hai rivolto mezza parola?- Lightning evitò di risponderle, Jo trasse comunque le sue conclusioni.

-Ehi, Lightning!- finita la lezione, Jo richiamò l'amico con la testa coricata sul banco. -E' un illusione ottica o stai davvero pensando a qualcosa...- commentò vedendo che non le prestava attenzione.
-Non riesco a ricordare il nome della bambina...- disse frustrato.
-Andiamo a cercarla?- chiese Jo. Aveva l'insana voglia di osservare Lightning in quella situazione.
-Cos... p-perchè?!- esclamò Lightning agitato.
-Sei diventato timido?- chiese Jo compiaciuta, con sorriso ferale.
-Lightning non è timido! Ma... non vede perchè dovrebbe farlo...-
-Per scoprire il nome della fanciulla, magari...- gli sorrise.
-Uhm... sai, non è che me ne freghi poi tanto...- il ragazzo si alzò, Jo lo seguì nonostante non avessero la lezione seguente insieme.
-Eddaaai! Non sei curioso di parlare con questa qui? Hai ragione, è una bella coincidenza trovarla qua... magari è il destino! Davvero non vuoi andare incontro al destino!- “Non ricordo di aver mai detto tante minchiate di fila in sedici anni di vita!”
-Ah, il destino! Sha-occhezze! Roba da femmine! Sei forse una femmina?!-
-Sì!-
-...- Lightning lo guardò stranito.
“Dai che forse una buona volta lo capisce! Dai!”
-Ah... c'ero quasi cascato, amico mio.- disse riacquistando il sorriso mentre Jo lo perdeva.
-E te pareva...-
Ad un certo punto Lightning si bloccò... stava osservando due sfigati piuttosto magrolini e vestiti male che chiacchieravano davanti gli armadietti. Uno dei due era effettivamente una ragazza dai capelli rosso brillante, raccolti in due codini...
-E' lei?- chiese impaziente Jo.
-Eh... eh, no!- Lightning era troppo poco convincente così Jo lo spinse verso la ragazzina rossa accanto il tizio con i capelli castano rame.
“Ah, ma la conoscono... è Zoey... In effetti... tipa strana... docile, ma che può incazzarsi... sì, corrisponde all'identikit! Perchè non ci ho pensato subito?!” si sentì un po' nervosa, non sapeva a che risultato avrebbe portato costringere Lightning a parlarle e farsi riconoscere. “Tanto, Zoey, odia i palestrati senza cervello...”
Zoey e l'altro tipo li fissarono straniti e un po' a disagio. -C-ciao, Jo...- disse la ragazza con un sorrisetto insicuro. -Il tuo amico ha qualche problema?-
Lightning sembrava pietrificato. Era una situazione impagabile quanto frustrante per Jo.
Pur di non guardare Zoey negli occhi, Lightning, indirizzò il suo sguardo verso il tizio.
Zoey convincendosi che Lightning volesse parlare con il ragazzo, li salutò e iniziò ad andarsene.
-Zoey, aspetta! Lightning! Che fai?! Valle dietro!- Niente, continuava a starsene immobile osservando il tizio.
-Eh... tutto bene?- chiese il ragazzo. Gli prese il polso per contare i battiti.
Lightning granò gli occhi e Jo cominciò a realizzare. “Capelli castano rame... effettivamente... beh, rossi... Perchè non sono poi così stupita?!”
-Hai un po' di tachicardia...- gli disse il ragazzetto sistemandosi gli occhiali. -Potresti avere un po' di febbre o... non so, hai forse mangiato o bevuto qualcosa di strano? Non vedo perchè dovresti essere agitato in questo momento... vuoi essere accompagnato in infermeria?-
Lightning a quel punto si sbloccò e continuò a fissarlo appoggiando, con finta confidenza, il braccio all'armadietto. -Sha-Ehi...- era l'”ehi” flirtante peggiore che Jo avesse mai ascoltato...
Lo sfigato, abbastanza disorientato si guardò intorno, poi sorrise leggermente e scosse le spalle. -Ehi...- rispose, con fare amichevole.
-Ehi?- ribattè Lightning.
-...Ehi?- lo imitò di nuovo il ragazzo.
-...E...ehi?-
-Ehi...- questa volta il tono del quattrocchi era palesemente scocciato.
“A cosa diavolo sto assistendo?!” si chiese Jo. “E' più emozionante il corteggiamento degli scarabei stercorari! O l'accoppiamento dei criceti! Almeno ci sono buone probabilità che si mangino o mangino i piccoli!” Jo decise di prendere in mano la situazione e togliere di mezzo Lightning.
-Allora, sei Hannah, Zoya, Nora o Daria?- gli domandò la ragazza.
-A che gioco state giocando, voi due? Scusate ma non vi capisco...- disse il ragazzo sospettoso.
-Come ti chiami?!- chiese Jo spazientita.
-Harold...- sbuffò il ragazzo.
-Bel nome!- disse Lightning. -Anche se poco femminile... ma ora lo ricordo!-
-Poco fem... femminile?- disse fra sé e sé Harold. Lightning gli fu di nuovo davanti. Il quattrocchi indietreggiò infastidito.
-Ti sono familiare in qualche modo?- gli chiese Lightning ripresa la confidenza in sé.
-Sei il capitano della squadra di football... e sei parecchio bravo...-
-Ah, grazie! Sono contento che tu mi segua!- gli fece l'occhiolino.
-...Prego?- Harold arrossì leggermente.
-Ma... non ti ricordo proprio nient'altro?-
-No, mi spiace.- Harold scosse le spalle anche se cominciava ad empatizzare con la frustrazione di quello strano ragazzo.
-Com'era il tuo primo fidanzato?-
-...Cosa?!-
-Troppo diretto, ma allo stesso tempo troppo indiretto, Lightning... com'è che non ne azzecchi una?!- si irritò Jo.
-Non ho mai baciato un ragazzo!-
-Tranquilla, ognuno ha i suoi tempi. È sano che sia così.- disse Lightning con tono molto tranquillo e rassicurante.
-Oh... grazie...- Harold sorrise. -Ah... aspetta... in che senso “tranquilla”?- il ragazzo ridacchiò. -Oh, cavolo... cavolo... cavolo! Temo ci sia un fraintendimento, sono un uomo!-
-Eh... e-eh?-
-Già... e sono piuttosto sicuro che questa sia la prima volta che mi rivolgi la parola... ma... dove pensi di avermi incontrato?-
-Lui si chiama Lightning...- si intromise Jo mentre l'amico si prendeva il suo tempo per realizzare. -Ed è convinto che tu sia la sua fidanzatina delle elementari.-
-Oh!- improvvisamente le labbra del ragazzo si tesero in un sorriso. Poi divenne paonazzo e l'espressione pur rimanendo sorridente si fece nervosa. -L-Lightning?! S-scusa, non ti avevo proprio riconosciuto!- Lightning sembrava abbastanza offeso. -E' che dal modo in cui tutti ti descrivono a scuola, sembri completamente diverso dal compagno di classe che conoscevo...-
-Eh?! Perchè, cosa dicono di Lightning?!- disse infastidito Lightning. Harold balbettò un po'..
-E che devono dire? Che sei un imbecille! Oltre che aggressivo e megalomane...- intervenne Jo.
-Sha-gelosi...- sbuffò Lightning. Harold sembrò tranquillizzarsi e lo guardò con curiosità.
-Perchè? Com'era 'sto debosciato da bambino?- gli chiese Jo curiosa.
-Beh, sicuramente vanitoso lo era, ma aveva buoni motivi per essere fiero di sé...- disse il quattrocchi bonariamente e Jo lo studiò con perplessità. -Ma era veramente molto gentile e affidabile.-
-Beh! Lighting è ancora gentile e affidabile...- disse Lightning.
-Mi fido.- affermò Harold lasciando trasparire una sorta di tranquillità. Lightning ricominciò a squadrarlo con interesse mettendolo a disagio.
-Scusa, ma quindi, eri o non eri la fidanzatina del citrullo?!- chiese Jo spazientita.
Harold arrossì e rise nervosamente. -N-non mi sono mai definito c-così... e... non credevo neanche di piacergli... pensavo fosse un... una simpatia a senso unico in realtà...-
-Io... ti ho regalato una penna una volta...-
-Ah, era importante? Non me ne ero accorto...- disse imbarazzato Harold, spostandosi i capelli.
-E ti ho sempre prestato le cose per la scuola ogni volta che le scordavi! Devi ammettere che eri molto distratta... eh, distratto..-
-Eh, già!- ammise. -Ma... credevo di darti fastidio... quindi... ti piacevo?- chiese incredulo.
-Eh... aspetta, era al contrario! Io piacevo a te... ma accettavo i tuoi sentimenti e tu non mi infastidivi... era così che funzionava la relazione...-
-Le cose fra bambini tendono a essere più arzigogolate di quanto dovrebbero... beh, ovvio visto che ammettere che ci piaccia qualcuno era un po' un disonore...- Harold sospirò un po' nostalgico guardandosi le punte dei piedi.
-Scusa... ma perchè gli hai regalato un nastrino per capelli rosa?- chiese Jo. “Comincio a sentirmi di troppo...”
-Non era un nastro per capelli! Lo usavo come papillon quando ci si dovevamo vestire eleganti per le foto di classe...-
-Rosa?!-
-Perchè? C'è c'è di male?- chiese Harold infastidito. Effettivamente, sotto la giacca blu portava una camicia rosa.
-Esattamente! Cosa c'è di male?- approvò Lightning avvicinando amichevolmente il ragazzo a sé non notando che arrossiva eccessivamente.
-Comunque...- esordì Harold allontanando quel braccio da sé. -Prima di capire che fossi un ragazzo..-
-Quest'idiota non l'ha capito! Glielo hai detto tu!- ci tenne a precisare Jo un po' inacidita. -Magari gli dici che sono una ragazza visto che ci sei?-
-Prima tu ci stavi provando con me?- continuò ignorando Jo.
-Eeeeeeeh...- Lightning temporeggiò con quel verso. Jo era nervosa inspiegabilmente. -No, non ho tempo per le ragazze! E non mi è mai venuto in mente di pensare ai ragazzi...-
-Ok...- Harold guardò verso il basso, forse era un po' deluso.
-Perchè? Tu ci stavi?- Lighting sembrò prenderlo di sorpresa.
-Ho una ragazza!- rispose frettolosamente Harold. -Beh... non è ancora la mia ragazza. Comunque chiedevo solo per curiosità... non è mai capitato che qualcuno ci provasse con me! Anche se una volta, una, nell'euforia di una sua sega mentale mi è saltata addosso baciandomi senza permesso...- ricordò infastidito. “Non si è neanche preoccupata di essere coperta di vomito! E mi ha scaricato dalla neonata relazione immaginaria il giorno dopo!”
-Ah, in effetti sembra facile assaltarti.- commentò innocentemente Lightning. Harold lo fulminò con lo sguardo. Il cervello di Lightning ebbe una pessima idea così il ragazzo afferrò l'altro e lo sollevò da terra mettendoselo in braccio.
-Waaaaah! Ma che fai?!-
-Eh, sei abbastanza alto, ma rimani spaventosamente leggero.- Lightning scherzò muovendolo un po' bruscamente.
-A-a-aah! Che diavolo?!- nel tentativo di aggrapparsi meglio gli piantò le unghie nel braccio.
-Ahi!- esclamò Lightning guardandolo storto.
-S-scusa! Ma volevo evitare di finire a terra...-
-Non ti fidi?-
-Di uno che sembra avermi preso per una bambola?- scherzò Harold per gestire la paura di cadere e l'imbarazzo che stavano andando a confondersi. Alla fine, dopo un momento di tensione, davano più l'impressione di giocare e osservarsi reciprocamente.
“Ma ...Si piacciono? Com'è che Lightning ha tutto questo successo mentre io niente?!” rimuginò Jo infastidita.
-Ah, ciao Jo! Hai un nuovo taglio di capelli? Ti sta bene!- si complimentò Brick inventandosi una scusa. Jo lo scacciò ringhiandogli contro.
“Ah... non ho neanche uno straccio di ammiratore...” sospirò la ragazza.
Vide avvicinarsi una donna afrocanadese, medio bassa e incarne, ma dall'apparenza forte e un'espressione omicida. -Eh, zuccherino... che stai combinando?- disse la donna celando meglio che poteva la sete di sangue che solo Jo sembrava fiutare.
-Ah! Ciao Leshawna... Oh, no! L'ora di biologia!- rispose Harold innocentemente.
-Già... siamo parecchio in ritardo...- ribattè Leshawna. Rimasero qualche secondo in attesa.
-Lightning... mettimi giù!- era tenuto troppo sollevato per scendere comodamente.
-Oooh giusto, giusto...-

-A dopo Han... Harold.- lo salutò Lightning. Harold gli fece un cenno della mano e seguì Leshawna che sembrava un po' nervosa.
-Comunque... hai proprio dei gusti strani...-
Harold si sentì un po' a disagio. -Non va proprio a tuo favore come cosa.- provò a sorridere.
Lei imitò l'espressione. -Beh, io sono un eccezione, ovviamente!- poi sospirò. -Di norma dovrei appoggiarti, ma... Lo squilibrato del football? Ti consiglierei di evitare...-
-Hai frainteso... decisamente frainteso... e poi, mi sei sembrata un po' gelosa, no?- “...che mi significa, ti appoggerei?” pensò rassegnato.
-Eh... temo di poter diventare un po' possessiva nei tuoi confronti andando avanti...- si sistemò i capelli tradendo il proprio fastidio. -Ma non sei mio... e non mi interessi in quel senso, quindi non va bene...-
-Ah... non va bene...- bisbigliò fra sé e sé deluso. “Non te n'è fregato nulla neanche che Beth mi baciasse...”
-Dico sul serio, fai attenzione. Quel tipo mi sembra sospetto...-
Il ragazzo sospirò. Non ci aveva pensato, ma Leshawna poteva avere ragione.

Era quasi una settimana che Lightning era strano, non alla Lightning maniera...
-Un penny per i tuoi pensieri...- propose Jo sospirando. Si sentiva stranamente morbida nei suoi confronti ultimamente.
Il ragazzo alzò la testa dal banco con aria da morto vivente. -Pensavo fosse solo un'impressione, ma è ufficiale... la ragazzi... quel ragazzo mi sta evitando...- disse infastidito. -Ogni volta che lo incrocio cambia strada... ed è anche incredibilmente bravo a svignarsela e volatilizzarsi come se non ci fosse mai stato! E dire che da bambino era un completo impedito!- disse incredulo. -Quando riesco a parlargli cerca di chiudere il discorso in fretta, tira fuori un sacco di impegni, quando gli ho chiesto il numero di telefono si è messo a fare uno strano discorso sulla salute e le ossessioni dell'epoca moderna... non lo so, comunque il punto era essere contrari all'uso dei cellulari... ma sono abbastanza sicuro che fosse una scusa, l'ho visto con un computer! Se ha il computer non ha senso che non abbia un cellulare! No?- sembrava esaurito.
-Non è che lo hai approcciato in modo strano o intimidatorio?-
-In che senso?-
-Boh, sollevarlo da terra, mettergli addosso le mani mentre parli...-
-So perfettamente come si parla con qualcuno e lo si mette a suo agio.-
-Sei invadente e inopportuno da morire!-
-Ma che dici?!-
-Quando qualcuno ti ispira simpatia fai troppo l'amicone e ti prendi molte confidenze dando per scontato che l'altro abbia la stessa considerazione di te...-
-Io sono sicuro che nessuno si sia mai lamentato...-
-Non è colpa mia se sei semi-sordo alle lamentele! Senti, capisco che il rifiuto faccia male...-
-Lightning? Rifiutato?!-
-Ma ti stai fissando troppo con quello sfigato! Non ti vuole intorno? Perfetto! Lascialo perdere!-
-Hai ragione! Non vuole il tempo di Lightning! Quindi, non merita il tempo di Lightning!- disse salendo sulla sedia con entusiasmo. -Però... non è lui a interessarmi ero...-
-Sì, ok... eri tu a interessare a lui, lo so... lo so...-
Lightning sembrò rasserenarsi. -Però... dov'è il mio penny?-
-Lightning... Era un modo di dire! Va beh, l'importante è che il problema sia risolto...- col passare dei giorni, Jo si rese conto che il problema non era affatto risolto, così decise di agire...

Era da qualche giorno che Lightning aveva smesso di seguirlo. Harold era un po' dispiaciuto di averlo evitato senza dargli spiegazioni. “Forse sono solo stato paranoico, magari voleva davvero essere amichevole...” ma si sentiva sollevato in parte e libero di abbassare la guardia.
All'improvviso sentì una manata sull'armadietto. -McGrady!- lo richiamò una cupa voce femminile, girandosi riconobbe Jo. -Va a parlare con Lightining.- gli ordinò.
-Altrimenti?- rispose lui con tono acidulo.
-Se non ti sbrighi potrebbe cadere preda del mio fascino femminile...- minacciò imbarazzatissima.
Harold si lasciò sfuggire una risatina. -P-pfff... B-buona fortuna. F-faccio il tifo per te...- disse cercando di trattenersi.
-Senti, diciamo le cose come stanno... Sei fra le cose meno virili e allo stesso tempo meno graziose che mi sia capitato di vedere. Le probabilità che un uomo o una donna ti trovino attraente sono minime! Dovresti prendere al volo questa opportunità...-
-Secondo te dovrei essere un disperato che accetta chiunque gli dia un minimo di attenzione?!- chiese risentito.
-Lo trovi attraente, è palese.-
-E quindi?-
-E per qualche oscuro motivo non sembri schifato dalla sua personalità. Un'opportunità di conoscerlo te la puoi anche dare. Vuole solo fare amicizia perchè lo incuriosisci, ma puoi fargli cambiare idea! È un ottima occasione per uno come te, no?-
Harold la guardò disorientato, poi sospirò. -Questo... è davvero molto triste...-
-Sì, è triste accettare di essere una persona triste, lo so...-
-Non mi riferivo a me...  tu credi veramente che essendo troppo poco femminile e graziosa non troverai nessuno?-
-Cosa?!-
-E' quello che mi hai detto! Non essendo né virile, né grazioso, per te, non ho speranze quindi devo andare dietro al primo che mi guarda. Ma di conseguenza tu...-
-Non rigirare la frittata, strizzacervelli!-
-Non so nemmeno se considerarti un'amica fantastica per Lightning, o una tizia a cui non frega niente di mollare un amico con uno che lo ha schifato per giorni...-
-Ah!- Jo sbuffò. -Ho fatto delle ricerca su di te... fino a un mese fa eri vittima di bullismo e scherzi da parte di degli scemotti popolari. Per uno in particolare, secondo me, potevi anche denunciarli per molestie sessuali...-
-Sì, certo... Un ragazzo costretto a stare nudo davanti delle ragazze viene considerato solo comico... lamentarsene a livello penale mi avrebbe solo fatto sembrare ridicolo... e mi avrebbe esposto ulteriormente...- guardò verso il basso nascondendo le proprie emozioni. -Quindi? Hai trovato qualcosa con cui ricattarmi?- chiese relativamente tranquillo, non si sentiva particolarmente minacciato da Jo.
-Hai evitato Lightning perchè pensavi che ti stesse prendendo in giro e si fingesse amichevole o peggio interessato, per ottenere qualcosa con cui umiliarti o per sfruttarti, vero?- disse sicura di sé.
-E' quello che avresti pensato al posto mio?- chiese schivo.
-Pensi davvero che un imbecille come Lightning possa fare qualcosa del genere?- chiese irritata.
-E che ne so! Non lo conosco! Era solo un mio compagno delle elementari!- si agitò. -Di base sono quello strano e imbarazzante e vengo attaccato con le scuse più disparate... non so come gli altri potrebbero prendere un mio potenziale interesse per un ragazzo... E-e... se fatte ai miei danni, le molestie verrebbero viste come tali... o...- confessò irrequieto.
-Quindi il vero motivo è questo?- chiese Jo a disagio, grattandosi la cute.
-Non proprio... spero che non mi piaccia mai un ragazzo, ma non credo mi opporrei troppo se accadesse... hai azzeccato ipotizzando che non mi fidi di Lightning. Sei intelligente... o particolarmente compatibile col mio punto di vista...-
-Ma Lightning è troppo cretino per architettare un inganno! E nonostante la fama che si è fatto è un bravissimo ragazzo!- lo difese con fervore. -Dovresti, anzi, ritenerti fortunato ad aver catturato la sua attenzione! Sei debole, incapace...-
-Faccio pattinaggio artistico e ho pure vinto qualche premio...- ribattè irritato. -Inoltre...- il ragazzo prese una rincorsa per buttarsi a terra facendo la verticale, si diede una spinta con le mani per lanciarsi in aria e riatterrare nelle posizione di partenza per poi ripetere l'esercizio una seconda volta. -Non sarà il tipo di forza che intendi tu...- disse riprendendo fiato. -Ma direi che non sono così scarso, eh?- la sfidò.
-Roba da saltimbanchi e cheerleader.- sentenziò Jo.
-Non sottovalutarle... ignorante! Ma... fammi capire. Se ti piace Lightning, perchè cerchi di incoraggiarmi?-
-C-Cos... Ma che idea ti sei fatto?!-
-Non sei la sola ad aver fatto delle ricerche, e se ti senti libera di trarre conclusioni su di me, io farò lo stesso...-
-Non è che mi piaccia, è che non lo odio! È una cosa totalmente diversa!- sbottò la ragazza.
Harold sospirò. “E' una situazione alla Leshawna? Tipo... sono molto affezionata a te, eccessivamente affezionata a te... ma non mi interessi in quel senso o odio le relazioni, almeno credo? Oppure...”
-Non credo che a Lightning freghi qualcosa se sei poco femminile, insomma... se pensi che possa interessargli io...- scosse le spalle.
-Ripeto! Quel tizio mi fa orrore!- ribattè Jo.
-Oh! Quindi non è l'unica possibilità che ha una poco femminile di trovarsi qualcuno?- la prese in giro imitandola.
La ragazza ringhiò. -Ok, mi spiace per averti detto che sei senza speranza...- disse a denti stretti. -Non so se abbiamo qualche possibilità...-
-Allegria...- commentò Harold.
-Ma nemmeno a me farebbe impazzire mettermi col primo che capita... o dover essere costretta a vestirmi da femmina e-e truccarmi da femmina...- sembrava rivivere ricordi molto spiacevoli.
-Beh... io non mi fiderei di qualcuno interessato a me solo per come mi vesto...- annuì Harold.
-Esattamente! Poi immagina di doverti fingere femminile per tutta la durata di una relazione e dover indossare cose che detesti, trovi brutte e scomode per tutta la durata di una relazione!-
il ragazzo sgranò gli occhi. -In... in effetti... Non mi piace pensare che l'amore sia una cosa così superficiale...-
La ragazza simulò di vomitare, sfottendo il suo discorso.
Il ragazzo la guardò storto. -Che pensi del mio abbinare salmone, verde prato e blu chiaro?-
-Fa cagare! Sopratutto il rosa! Ti giustifico solo se sei daltonico!-
-Ipocrita, io sulle tue tute non ho detto nulla di male... Mi sa che con Lightning non ci parlo...- disse indispettito. La ragazza ringhiò. -Non mi sta più seguendo, no? Quindi Lightning ha risolto e tu ti stai preoccupando per niente.- concluse Harold.
Jo decise di farsi più ragionevole. -Lightning a causa tua è pensieroso...- gli disse seria. Harold sembrò perplesso. -E Lightning non ha un cervello!- continuò Jo allarmata. -Ti rendi conto che la situazione è grave?! Non devi uscirci! Semplicemente soddisfa la sua curiosità nei tuoi confronti, chiacchiera, dagli il tuo numero di telefono, renditi disponibile ad uscire con lui!-
-Non avevi detto che non ero costretto ad uscirci?-
-Intendevo uscire in senso amichevole, ok? Del tipo fare due passi, tanto potrei venire anche io...-
Harold sospirò e provò ad andarsene. “Strano, non mi segue?” probabilmente aveva deciso di dargli il suo spazio per riflettere.
-E spiegagli che sono una ragazza!-

Non era permesso, ma Lightning stava consumando il suo panino con la carne seduto sugli scalini.
Quando era di cattivo umore teneva le regole ancora meno in considerazione.
La ragazzina non meritava la sua attenzione, ne era certo... ma era comunque frustrante che lo evitasse, non aveva ancora digerito la cosa. “Ah! Tranquillo, te la risolvo io!” gli aveva detto Jo, il giorno prima, in tono scazzato.  “Chissà cosa intendeva...”
All'improvviso percepì una leggera pressione sulla spalla, vide delle dita pallide, lunghe e affusolate.
-C...- prima che il visitatore potesse completare l'inquieto ciao, Lightning lanciò un urlo e rischiò di poter rotolare per le scale. Fortunatamente l'unica vittima fu il panino.
-Harold! Potevo morire!-
-Ops...- rispose il ragazzo con un sorriso teso. Poi sospirò. “Dai... devo togliermi il pensiero...” -Senti...- cominciò, poi vide che Lightning lo guardava storto così si innervosì. -Jo... mi ha detto... mi ha detto di dirti che lei è una ragazza...-
-Uhm... Ok...- rispose Lightning con aria diffidente. -Lo so...- continuò. -Però è divertente quando si innervosisce.- confessò leggermente più allegro. -Inoltre mi sento più a mio agio se la considero come un ragazzo. Non devo pensare a come comportarmi... a cosa posso e non posso dire... beh, è più comodo.- confessò.
-Ah, ok... in effetti non hai l'aria di uno...- si interruppe percependo lo sguardo ostile.
-Niente altro da dirmi, Harold?-
-Mi spiace di averti evitato senza darti spiegazioni... ho i miei casini mentali e n... non posso parlartene, mi spiace...- cercò lo sguardo dell'altro ragazzo, Lightning continuava a fissarlo con freddo fastidio. Sospirò, gli dispiaceva, ma in parte pensava fosse meglio così. -Se ti serve ancora, posso darti il mio numero...-
Lightning lo guardò con sdegno. -Meh... e chi lo vuole!- distolse lo sguardo, poi tornò a sbirciare Harold. Gli sembrava un po' sollevato. -Dammi quel numero!- sbuffò indispettito.
Harold sussultò. -Uhm... ok...- disse sorpreso. Si accovacciò vicino a lui per passargli il numero.
-Sei... tranquillo indipendentemente dalla mia risposta...- osservò Lightning dubbioso.
-Eh... diciamo che mi sono tolto un pensiero e non avevo aspettative né positive, né negative nel venire a parlarti. Solo molto nervosismo! In parte c'è ancora...- confessò. -Mi fa comunque piacere se non sei così arrabbiato con me...- provò a sorridere un po'. -Non sono esattamente mister popolarità, sai?- scherzò cercando di mettersi a suo agio.
-Ok...- sbuffò Lightning. -Sembri così incasinato, che in fondo una seconda possibilità mi sento di dartela.- disse con tono di superiorità.
Harold lo vide comunque con positività, gli sembrava più sereno e familiare. Gli ispirava abbastanza simpatia. “In fondo, sembra ancora un bravo ragazzo...” sorrise leggermente.
-Dovrai uscire con me.- affermò Lightning.
Harold sgranò gli occhi, poi sorrise nervoso. -Ah si... mi farebbe piacere uscire con te e Jo... sarebbe divertente...- disse cercando di salvarsi.
-Eh, no caro! Solo noi due... così impari a tenermi sulle spine...- ghignò avvicinandoselo. Harold lo stava guardando malissimo. -Allora, che ne dici?- sospirò lasciandogli un po' di spazio.
-E... ecco...- il sospetto tornò sotto forma di coro nella sua testa “E' una trappola! Trappola! Aiuto! Mi vuole fregare! Trappola, trappola, trappolaaaah!” -Ah, ok...- sbuffò Harold. “Perchè muoio dalla voglia di cadere in una trappola?! Mi odio così tanto?! Ah... Fanculo! Tanto nulla può compromettere ulteriormente la mia vita sociale a scuola... giusto?”
-Non ho capito bene...- gongolò Lightning.
-Ho detto, ok.- ribattè Harold con più sicurezza, poi ci ripensò. “Però... non ho più le energie per affezionarmi a qualcuno che potrebbe tradire la mia fiducia... Ma se comincio a ragionare così non potrò più legare con nessuno...”
-Perfetto!- disse Lightning sollevandolo da terra. Harold arrossì e cominciò a sgambettare per farsi posare. -Ci vediamo dopo, allora...- disse mettendolo giù.
Harold riprese fiato e cercò di abbassare le palpitazioni. “D-deve essere un incubo! Di ritorno dalla seconda elementare...” sospirò. “Era piuttosto imbarazzante nei suoi confronti all'epoca...” pensò con imbarazzo e un po' di tenerezza.
-Eh... andiamo alla mensa insieme? Il mio pranzo è morto... e a te mangiare qualcosa in più non può far male.- suggerì Lightning tornando indietro.
-Uh... Perchè no?-


Angolo dell'autrice:

Se non state seguendo Dramarama (estremamente probabile, a differenza mia, avrete un ottimo istinto di autoconservazione...) probabilmente questa combinazione vi risulterà molto casuale, beh, anche se lo stesse seguendo vi potrebbe sembrare uno spunto debole, ma ci vuole poco per trovare spunto per delle crack-pairing (anche se magari ci sono coppie che nel cartone avrebbero più spunti ma per cui non mi viene alcuna ispirazione...)
Praticamente, nell'episodio in cui viene introdotto Lightning, Harold, dopo che il bambino nuovo gli ha diviso a metà una mela in testa, lo definisce “handsome” (attraente/bello) poi si corregge imbarazzato, gli sorride e arrossisce. Ho trovato la cosa curiosa anche per un motivo che non c'entra col cartone in sé... quando ho saputo che sarebbe subentrato Lightning nel cast, ho pensato che magari avrebbero potuto usare il suo confondere maschi e femmine per qualche scenetta, è il personaggio che più facilmente mi sembrava compatibile con questo tipo di scena era Harold, quindi mi sono sentita un po' una veggente (scarsa, ma sempre veggente) quando ho visto che effettivamente avevano costruito una scenetta queer proprio con questi due... anche se con motivazioni e implicazioni molto diverse da quelle che avevo ipotizzato io...
Comunque, spero che questo capitolo e le interazioni fra i personaggi vi siano piaciute.
Se volete anche darmi qualche parere, mi fa piacere, sarò lieta di ascoltarvi.
Alla prossima!
  
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