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Autore: Nonmipiacenulla    22/07/2021    1 recensioni
Una società buia, oscura. Senza via di fuga o senza speranza. Solo pazzia e disperazione, definita pura normalità. Questa è l'essenza di Chris Land
Genere: Angst, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chef Hatchet, Chris McLean, Gwen
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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La situazione era veramente allegra, “la calma prima della tempesta” per meglio dire. Quelli del mio anno erano tutti felici in fin dei conti. Stavamo per passare ad essere adulti e avremmo potuto vivere al meglio le nostre vite, come me e Geoff, che avevamo pianificato di vivere insieme. Ovviamente io non avevo mica dimenticato tutta la storia che c’era dietro Chris Land e avevo paura per quello che sarebbe accaduto in seguito. Ma ero così emozionata di vedere il mondo esterno.
Guardai poi verso Duncan, che in quel momento parlava con Lindsay di non so cosa, ma probabilmente ci stava provando con lei, dato che la portò ad arrossire. Courtney era lì a fissarlo, consolata da Taylor. Avevano avuto una storia di tre anni, ma lui l’aveva improvvisamente lasciata causandole una grande confusione. Nessuno aveva mai capito il perché Duncan l’avesse mollata. Non l’aveva detto neanche a me, che in quegli anni ero diventata la sua migliore amica, che tra l’altro era riuscita a farli mettere insieme. Heather era indifferente a tutto quello accaduto nel tempo, era diventata la più fredda del gruppo e l’unica amica che aveva era Lindsay, che era l’amica di tutti in fin dei conti. Tutti l’adoravano, perché insomma: Lindsay con la sua ingenuità ha sempre aiutato in qualche modo a calmare le acque in situazioni di disagio. Avevo il timore di come avrebbe vissuto senza qualcuno di noi al suo fianco, probabilmente si sarebbe persa per le strade di Chris Land e spesso mi veniva da chiedere a Geoff se volesse farla abitare con noi. Ma probabilmente le mie preoccupazioni erano inutili. Quella ragazza, non spiccava nelle materie ma era un genio emotivo e in qualche modo se la sarebbe cavata, ma avrei preferito non perdere i contatti con lei. Geoff e Rock si stavano salutando (arrivando anche a versare delle lacrime) e intanto, arrivarono a salutarmi Davin, Carrie, Miles e Junior. Erano tutti cresciuti, anche se ai miei occhi erano perfettamente dei bambini, dei fratelli minori da proteggere ad ogni costo. Volevo solo il meglio per loro.
-Gwen, dici che avrai il permesso di venirci a trovare? - Chiese Miles appoggiando una mano sulla mia spalla.
-Ma certo! Magari mi daranno anche il ruolo d’insegante al posto del vecchio Chef – Scherzò la ragazza in risposta. Era vero, sperava che in qualche modo il ruolo toccasse a lei, ma non era possibile. Lo aveva già chiesto una volta all’uomo e lui le rispose che non mi conveniva, senza darmi una motivazione logica. Ma mi andava bene in fin dei conti. Magari il destino aveva qualcosa di meglio in serbo per me.
Qualche minuto dopo i saluti, Chef chiamò noi “adulti” a venire vicino a lui per una foto ricordo. Stava piangendo, non lo avevo mai visto in quello stato e faceva abbastanza ridere.
-Sapete ragazzi? – iniziò a parlare. -Vi conosco da quando siete nati e vedervi andare via, per inseguire un futuro che…- deglutì -Dicevo, il vostro futuro mi rende felice. Essendo io un pezzo grosso in politica, sono riuscito a mettere buona parola su tutti voi, chi di più e chi meno ovviamente. Mi avete dato grandissime soddisfazioni e per questo mi rendete veramente orgoglioso. Tu Lindsay, con la tua gioia sei riuscita a calmare tutti anche in situazioni disperate, tu Heather sei una a posto. Il futuro ha in serbo molte strade per te, così come per Courtney che è sempre riuscita ad ottenere i risultati migliori. Gwen invece mi sei sempre piaciuta. Ti avrei voluto spedire nell’esercito, ma purtroppo però hai rifiutato per vivere la tua vita in pace. Geoff, non te ne do la colpa, ma ovviamente rifletti su quello che hai fatto perdere alla tua futura mogliettina.
-Quindi solo questo hai da dire a me? Ok che i miei voti facevano schifo, ma-
-Geoff, tranquillo! – dissi dandogli un bacio sulla guancia e in questo modo fu calmato.
-E per ultimo, Duncan. Tu sei riuscito ad andare in rieducazione per tutti questi ultimi anni, ben cinquantotto volte. Certo, oltre a questo devo essere sincero mi mancherai tantissimo. E questo è tutto ragazzi. Possiamo prendere l’autobus per andare al quartiere centrale dove Kelly vi consegnerà la vostra certificazione per circolare a Chris Land!
A queste parole, salutammo per l’ultima volta i nostri compagni e ci recammo sull’autobus. Duncan mi prese per il braccio, dicendomi di volermi dire una cosa.
-Geoff, mi rubo un secondo la tua ragazza. Tranquillo poi ti dirà tutto!
-In che senso tutto? Amico, non vorrai mica rubarmi la ragazza spero!
-Tranquillo amore, alla cerimonia ti darò tanti bacetti! – Scherzai, lasciando l’ennesimo bacio sulle labbra e poi mi andai a sedere vicino Duncan. -Beh, cosa mi dovevi dire? – gli chiesi scompigliando quei suoi capelli neri.
-Gwen, ti ricordi cinque anni fa. Il diario, per intenderci? Ecco andando a esercitarmi per entrare nell’esercito di Chef sono riuscito a scoprire nuove cose.
-Figo, spara!
Lui sorrise. -Oggi riuscirò a farvi scappare. Ho incontrato una tipa di nome Izzy era a-
-E QUINDI MI AVRESTI LASCIATA PER UNA SCEMA DI NOME IZZY? – Urlò Courtney che si trovava dietro di noi.
-Courtney, potresti lasciarci un secondo in pace? - La ragazza, fece una smorfia e andò a sedersi vicino a Heather. -Dicevo, anche Izzy del primo quartiere era a conoscenza di questa storia, quindi a quanto pare non è una bufala. Abbiamo escogitato un piano, ma purtroppo per me sarà abbastanza rischioso.
-Duncan, cosa vuoi fare?
-Tu e gli altri dovete fuggire, capito? Tu e Geoff dovete scappare e cercate di mettere al sicuro anche Courtney. È chiaro?
-In che senso? Non capisco?
-Tranquilla, capirai appena attuerò il piano. Dobbiamo distruggere questo Chris e salvare tutte le altre vittime.
Io annuii con la testa. Non capivo nulla. Qualche minuto dopo, finalmente l’autobus si fermò. Io e Duncan andammo subito da Geoff che sembrava stordito dopo aver passato quella ventina di minuti con una Lindsay che parlava della sua futura storia d’amore con qualche atleta o modello affascinante. Poi ci allineammo al resto degli altri quartieri. Una donna sulla quarantina, salì sopra un palco.
-Buongiorno ragazzi. I vostri insegnanti vi hanno già fatto i complimenti per essere giunti fin qui, quindi mi limiterò, come ordinato da Chris, a consegnarvi le vostre certificazioni. Andremo ovviamente in ordine di nascita. La prima è Eva dal quinto quartiere, congratulazio-
-Esercito. Già lo sapevo. Ho preso le lezioni a posta. – urlò lei e prese il proprio certificato.
-Quindi ti sei allenato anche con quella maschiona? – chiesi a Duncan
-Esatto, ma non ci ho mai voluto avere nulla a che vedere.
La donna continuò, limitandosi a dire solo il lavoro di chi fosse entrato nelle forze armate o scelto come icona. -Justin del primo quartiere, modello mentre Izzy, sempre del primo esercito!
-Ahah, grazie! Ehi, ma quindi c’è anche Duncan? Ahah, sono pronta a fare casini!
Il ragazzo la fulminò con lo sguardo.
-Quindi quella è Izzy- chiesi
-Già, ma tranquilla. Fa sempre così, quindi non avranno sospetti…- sospirò e poi guardò l’ex fidanzata che continuava a guardarlo male.
-Continuando con il quinto, questa volta Katie e Sadie, che non faranno nulla di utile per noi. Così come il piccolo Cody, del primo quartiere, Ezekiel del quarto e Leshawna del secondo. Poi c’è Trent del quarto, futuro musicista, ci sarai molto utile carino! – Disse la donna facendo l’occhiolino.
-Cosa intendi con “utile”?
-Per adesso non ti riguarda. Torniamo alle persone noiose e inutili. Geoff del terzo, Sierra e Bridgette del primo, Alejandro del quinto che è stato chiamato per rivestire il ruolo di modello come Justin.
-Grazie mia cara, ne sono molto onorato. Non vi deluderò. – disse baciando la mano a Kelly.
-Ohoh, adulatore. Passiamo ad Harold del primo, Dj del secondo, Beth del quarto e l’altro membro dell’esercito, Tyler.
-Lasciate fare a me! – Corse dalla donna ma poi cadde. Lindsay, con la sindrome di crocerossina gli si avvicinò preoccupata ma cadde a sua volta anche lei.
-Chi si trova si piglia. – commentai con il mio fidanzato.
-Abbiamo quasi finito. Il prossimo viene dal secondo ed è Owen. Oh, qui ci sono una serie di persone utili. Bene, partiamo da Heather del terzo che ha trovato un posto nella politica.
La ragazza camminò verso la donna con un sorriso fiero sul volto. -Grazie mille, me lo merito dopo aver vissuto per sedici anni con quei vermi.
-Non credo siano tutti dei vermi nel terzo quartiere, spero-
-Oh, sai Kelly, c’era una ragazzina che si spacciava per tua fi-
-Ok, andiamo avanti. Duncan del terzo quartiere nell’esercito, Noah del primo in politica e Gwen del terzo, sempre eserc-
-Ho rifiutato, mi limiterò nell’arte e a passare il tempo con il mio futuro marito.
-Che spreco, avresti potuto vivere meglio lì. Andiamo avanti con le ultime due del terzo: Courtney, in politica e Lindsay, nella moda! Perfetto, direi che abbiamo finito.
-NON ANCORA CAPO! – Urlò Izzy. -Duncan ha qualcosa da dire a tutti!
Persi un battito e mi guardai con Geoff, che altrettanto preoccupato mi prese la mano.
-Un attimo di attenzione! – gridò il ragazzo. -Io Duncan del terzo quartiere, ho deciso di far saltare tutti voi in aria! – Urlò premendo poi un pulsante. Questo non fece scoppiare nulla, ma fece uscire una fitta nebbia. -Izzy è il tuo momento! - Gridò mentre veniva attaccato da alcune guardie.
-Dov’è Courtney? – chiesi al mio ragazzo.
-Sono dietro di te. – tossì. -Mi spiegate cosa diavolo ha fatto Duncan?
-L’ha fatto per farci fuggire e secondo il suo piano dovresti venire anche tu!
-Non esiste proprio e per quale motivo dovrei andare via? Nel senso- tossì. – Ho ottenuto un bel posto in politica! Io rimango qui.
Intanto mi si fiondò davanti a me, quella Izzy. -Amica, l’hai sentita no? Andiamo penseremo la prossima volta a portarla con noi. Seguitemi!
Mi prese per mano. A sua volta, portava con se quella ragazza di nome Bridgette, che faceva parte del suo quartiere. Ma notai che qualcuno ci stava seguendo.
 
 
   
 
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