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Autore: My Pride    23/07/2021    2 recensioni
~ Raccolta di flash fiction/one-shot incentrate sui membri della Bat-family ♥
» 200. Cospiracy ~ Bernard x Tim
Non è la prima volta che Bernard passa un mucchio di tempo al computer, ma non gli è mai capitato di starsene quasi mezza giornata alla ricerca di chissà cosa tra forum che parlano di supereroi, siti dedicati e informazioni che dovrebbero teoricamente arrivare dal cosiddetto “dark web”.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Bruce Wayne, Damian Wayne, Jason Todd, Jonathan Samuel Kent, Richard Grayson
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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All night long Titolo: All night long
Autore: My Pride
Fandom: Super Sons
Tipologia: Flash Fiction [ 490 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Damian Bruce Wayne

Rating: Giallo
Genere: Generale, Malinconico

Avvertimenti: What if?
Solo i fiori sanno: 12. Erica rosa-lilla: solitudine


BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.


    Damian si svegliò urlando.
    Aveva i brividi e i sudori freddi, il cuore gli batteva furiosamente nel petto e il respiro ansate gli rendeva difficile prendere aria, come se qualcuno gli stesse comprimendo i polmoni con forza.
    Sempre lo stesso incubo. Sempre lo stesso maledettissimo incubo. L'eretico. Sua madre. La spada che gli si conficcava nel petto. Il sangue. Non importava quanto tempo fosse passato o quanto si sforzasse di dimenticare, quel terribile ricordo era sempre lì nei recessi della sua memoria, a rammentargli che una volta era morto e che era stata proprio sua madre ad ordinarlo.
    Al pensiero si portò una mano alla bocca per reprimere un conato di vomito, con gli occhi spalancati nell'oscurità che lo avvolgeva, che lo aveva sempre avvolto sin dal momento della sua nascita e che non aveva mai smesso di accompagnarlo. Voleva gridare a squarcia gola, urlare fin quando i polmoni non gli sarebbero andati a fuoco e le lacrime non avessero smesso di bruciare agli angoli degli occhi, ma tutto ciò che riuscì a fare fu fissare il vuoto davanti a sé e a cercare di regolarizzare il proprio battito cardiaco, deglutendo a fatica. Si sentiva come se gli stessero stringendo il cuore in una morsa, sentiva la gola secca e le labbra riarse, dovendosi scostare di dosso le lenzuola che gli si erano appiccicate alla pelle per cercare un minimo di refrigerio.
    Sua madre. L'eretico. Il sangue. Sua madre. L'eretico. Il sangue. Si muovevano davanti ai suoi occhi in una folle danza nell'oscurità, facendogli vorticare la testa al ritmo delle risate di scherno e delle parole di disprezzo di Talia. E più continuavano, più lui non riusciva a respirare, inghiottito da quel turbinio incessante finché non proruppe in un nuovo urlo terrificante e liberatorio che mise tutto a tacere.
    Fu a quel punto che strinse le gambe al petto e le abbracciò, nascondendo il viso nelle ginocchia alla dolorosa consapevolezza che lo colpì. Era solo. Era sempre stato solo e sempre lo sarebbe stato, esattamente come gli aveva sempre ripetuto sua madre.
    «D?» La voce di Jon fu come un raggio di sole che squarciava le nubi, un'ancora di salvezza alla quale si aggrappò annaspando, cercando con occhi febbricitanti la figura di Superboy. Era alla finestra, poteva scorgere il suo mantello che svolazzava pigramente nella brezza serale e i capelli sbarazzini che gli ricadevano davanti al viso parzialmente illuminato dalla luna, con quell'espressione preoccupata che deformava i suoi splendidi lineamenti e ingigantiva i suoi occhi azzurri.
    Forse stava ancora sognando, forse Jonathan non era davvero lì e la sua mente stanca gli giocava brutti scherzi, ma in quel momento non gli importava. Allungò solo una mano verso di lui e dalle labbra gli sfuggì una sola frase, un sussurro appena percettibile. Jon... resta. E Jon, che non appena sentito il grido straziante del compagno aveva attraversato in volo mezza città per raggiungerlo, rimase
.





_Note inconcludenti dell'autrice
Mi ero ripromessa che non avrei mai fatto una cosa del genere... eppure eccola qui. Con un momento dolce-amaro alla fine, ma pur sempre un momento dolce-amaro.
Non avrei voluto tirare fuori il trauma di Damian, proprio non avrei voluto, eppure le mani hanno cominciato a scrivere letteralmente da sole e alla fine è uscita questa flash fiction sull'incubo ricorrente di Damian: la propria morte a causa della sua stessa madre. Il passato di Robin è stato già drammatico di suo, quindi uesta era la goccia che avrebbe fatt traboccare il vaso... motivo per cui ho voluto donargli un piccolo faro di speranza verso la fine. Quindi, sì, è solo... ma non lo sarà per molto
Commenti e critiche, comunque sia, son sempre accetti
A presto! ♥



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