207 - Red
 

 
Billy passò quello strano tessuto sotto la luce, constatandone la consistenza, non riuscendo a capacitarsi su come potesse essere antiproiettile. Era stato quasi tentato di chiedere a Ivan di sparargli per dimostrarglielo. Di certo l’altra avrebbe gradito l’esperimento. Oppur avrebbe potuto sparare a lui, se solo non avesse avuto ancora la sua pistola. O almeno una delle sue lame. Si sentiva troppo scoperto senza. Ogni tanto si sfiorava il polso sinistro sperando di percepire sotto le dita la fredda tagliente lama. Invece aveva solo quella ridicola giacca rossa, con ricamature nere. Perfetta per un maledettissimo circo.
 
Tutto in quel luogo gli ricordava una bracconata. Non riconosceva niente del rigore militare a cui era abituato. A partire da quel maledetto palazzo sfarzoso. Forse con il primo esercito si sarebbe trovato meglio, loro sì che sembravano veri soldati. Peccato che anche loro lo squadrassero con un misto di disprezzo e circospezione. Lui era il Grisha misterioso che era emerso dalla faglia, il “compagno” dell’evocaluce. Almeno una cosa l’avevano capita giusta, lui era il braccio destro di Benjamin, sarebbero dovuti passar per lui per avvicinarlo, anche quell’oscuro Generale. Malgrado da quella notte non si fosse più fatto vedere Billy aveva mantenuto i sensi in allerta. Non aveva affatto gradito la sua visita a sorpresa e quelle parole li erano parse una minaccia neanche troppo velata.
 
Oltretutto gli allenamenti non si erano fermati. Pareva che a dispetto di tutto, il Generale li volesse allenati e pronti. Billy sentiva sempre più suo quel potere appena scoperto. Il che lo aiutava anche in privato con Benjamin. Percepiva il suo cuore a chilometri di distanza. Ogni minima fluttuazione del suo battito. E questo lo rendeva ancora più bravo a stuzzicare ogni suo senso. Voleva perdersi e godersi ogni istante finché il fato glielo avesse concesso.
Vedeva sincero amore in quel cuore, voleva assaporarlo appieno.
E poi c’era la loro missione.
 
Benjamin pareva convinto delle motivazioni che smuoveva ogni singola persona in quel luogo che chiamavano Piccolo Palazzo.
Distruggere la Shadow Fold, l’immenso muro di oscurità da cui lui e Benjamin erano inspiegabilmente emersi. Un luogo di tenebra che dilaniava quel regno, Ravka.
Tutti erano assolutamente convinti che quello fosse lo scopo, la loro missione ultima. Billy invece per niente. Qualunque cosa dicesse il Generale, i suoi occhi rivelavano ben più di quanto volesse. 
 
La notte prima Benjamin se ne era rimasto voltato su un fianco ad occhi chiusi e lo aveva sorpreso con una domanda dolorosamente familiare “Sei troppo intelligente per non sapere questa calma non potrà durare in eterno, lo sai vero? Percepisco il cambiamento… Lui ha di certo in serbo qualcosa per noi…”
Non lo chiamava mai in nessun modo, solo un generico Lui. 
 
Billy aveva annuito sfiorandogli le spalle. Sembrava così magro, era come se tutto il potere che si stava sforzando di trattenere lo stesse dilaniando dall’interno.
“Dovresti lasciarti andare, liberare la luce…”
“Non voglio che la usi, non voglio dargli alcuna scusa…”
“Troverà un modo, credo sia molto più antico di quando tutti pensino… Di certo è molto più potente di chiunque altro… Anche se forse…” la voce di Billy si era spezzata e Benjamin si era voltato per osservarlo. Quella naturale dolce preoccupazione, quello sguardo da bambino, che Billy sapeva di aver perduto da tempo, era ciò che lo aveva fatto innamorare. Forse perché a lui lo avevano strappato da tempo, assieme a molte altre cose. In Benjamin lo avrebbe protetto a qualunque costo, anche dovendo indossare quella maledetta divisa rosso sangue, piena di neri ricami.
 
 
Day 207 - Prompt -  Permanente  (26.07.2021)