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Autore: _sica_sama_    27/07/2021    1 recensioni
Hashirama: Quando eravamo bambini, una volta hai detto che eravamo ninja e che, come tali, non potevamo sapere come saremmo morti. E che, per non morire, dobbiamo mostrare cosa c'è davvero dentro di noi e riempire i calici gli uni con gli altri, come fratelli. Ma stiamo entrambi morendo. Se non altro, adesso, potremmo bere come compagni di guerra.
Madara: Compagni di guerra eh? Beh, se non altro noi…
~ Hashimada ~
Genere: Fluff, Guerra, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hashirama Senju, Madara Uchiha, Tobirama Senju
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Contesto generale/vago
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Hashirama: Quando eravamo bambini, una volta hai detto che eravamo ninja e che, come tali, non potevamo sapere come saremmo morti. E che, per non morire, dobbiamo mostrare cosa c'è davvero dentro di noi e riempire i calici gli uni con gli altri, come fratelli. Ma stiamo entrambi morendo.  Se non altro, adesso, potremmo bere come compagni di guerra. 

Madara: Compagni di guerra eh? Beh, se non altro noi- 

Uchiha Madara aveva lasciato una seconda volta il suo amico, il suo compagno di guerra  e il suo più grande amore. 

Il Primo Hokage guardava il corpo esanime del nemico delle forze alleate, colui che aveva ucciso migliaia di persone per portare la pace,  ma allo stesso tempo suo amico e suo rivale; e ricordò i momenti felici che insieme avevano trascorso: quando giocavano sulla sponda di un fiume, quando progettavano di creare un villaggio in cui i loro fratelli e compagni non sarebbero dovuti andare a combattere in inutili guerre tra clan, ricordò quando nessuno dei due conosceva la propria famiglia di appartenenza e quando i loro padri li scoprirono per poi salvarsi a vicenda.

In quel momento il Rikudō Sannin rilasciò l'Edo Tensei, e le anime dei resuscitati uscirono dai corpi.  Nel mentre vide il giovane Uzumaki Naruto che parlava con suo padre, il quarto Hokage, e pensò che la volontà del fuoco era stata ereditata alla nuova generazione e che poteva finalmente riposare in pace e sperava che le seconde reincarnazioni dei fratelli Otsutsuki avrebbero portato la pace nel mondo degli Shinobi, quello in cui lui e Madara non erano riusciti a portare a termine. 

La sua anima aveva quasi raggiunto l'aldilà, questa volta si sarebbe davvero riunito al suo compagno e forse sarebbe riuscito a dichiarare l'amore che provava per lui portatosi nella tomba per due volte. Raggiunse l'aldilà insieme agli altri Hokage che si riunirono alle rispettive famiglie, rimasero solo lui e suo fratello che lo guardava con un che di interrogativo, e prima che il minore potesse fare domande indiscrete, il maggiore disse che doveva andare da sua moglie e si dileguò. Iniziò a vagare senza meta alla ricerca di Madara in quella che sembrava una foresta, quando alle spalle sentì una voce :<< Ti stavo aspettando, Hashirama >> egli si fermò, sorrise e si voltò. Entrambi si guardarono negli occhi, nello stesso modo in cui avevano fatto poco prima, e il primo Hokage parlò: << Non ci parliamo da meno di un ora e già ti manco?>> l'Uchiha, non aspettandosi una domanda del genere,  rimase leggermente scosso e rispose: << volevo solamente finire la frase, dato che prima non l'ho completata, Senju. Beh forse ora potremmo bere come compagni di guerra magari guardando lo spettacolo che il ragazzo del Kyubi e Sasuke  stanno facendo nella nostra valle.>> Madara si avvicinò in una specie di specchio che mostrava qualunque cosa si volesse vedere sulla terra.  Anche Hashirama si avvicinò per vedere meglio ed esclamò: << È mai possibile che in qualunque epoca i ninja si devono uccidere sempre a vicenda! >> L'Uchiha sorrise e disse: << mi ricordano noi, quando abbiamo combattuto, in quello stesso luogo, per una divergenza di idee.>> il Primo Hokage rispose: << È naturale che ti ricordano noi, quando Zetsu ti ha pugnalato alle spalle è apparso il Saggio dei Sei Cammini che ci ha raccontato che sia noi che loro siamo rispettivamente le prime e le seconde  reincarnazioni del chakra dei suoi due figli: Indra e Ashura. Nel momento in cui il Saggio dovette scegliere il suo erede, colui che avrebbe tramandato il "ninshu" scelse il fratello minore, a quel punto il maggiore si infuriò e decise di andarsene. Quando Hagoromo fu in punto di morte il fratello maggiore riapparse giurando al padre che si sarebbe reincarnato finché non avrebbe distrutto il ninshu e il clan del fratello minore.>> Madara rispose: << dunque la nostra è una storia di secoli e secoli di guerra e odio eh?>>. 

Rimasero per un po' in silenzio ad osservare la battaglia dei ragazzi, uno usava il Chakra del Kyubi mentre l'altro il potere del Susanō, tra i due c'era una forte intesa e in ogni Jutsu, in ogni pugno, in ogni sguardo, potevano capire i sentimenti reciproci l'uno dell'altro. 

<< Hashirama >> disse Madara, << Devo parlarti riguardo ad una cosa>> Hashirama gli disse di parlare liberamente e l'Uchiha iniziò: << il giorno in cui abbiamo combatt->> un suono li interruppe. Erano Tobirama e Izuna che li chiamavano. Il Secondo Hokage alla vista di suo fratello insieme al suo rivale fece una smorfia dovuta probabilmente alla menzogna dettagli poco prima. Izuna parlò:<< Nii-san, Senju ci sono due uomini che chiedono di voi. Ci hanno detto che dovete raggiungerli vicino alle porte dell'aldilà >> i due annuirono e nel frattempo Tobirama si avvicinò allo specchio ed esclamò:<< Anija, perché questi due stanno combattendo? Poco prima ci stavano salvando e ora si uccidono a vicenda?! Bah stavo riponendo troppe speranze su quell'Uchiha>> Hashirama sotto gli sguardi omicidi dei fratelli Uchiha disse :<< Tobirama, devi smetterla di trattare così gli Uchiha, quei due ragazzi stanno solo discutendo civilmente>> Tobirama guardando lo specchio replicò << oh beh hanno praticamente distrutto tutto e delle vostre statue non c'è più neanche l'ombra>> Il primo Hokage si voltò verso lo specchio e vide che della valle dell'Epilogo non restava traccia, con il volto leggermente depresso affermò:<< voi due mocciosi, sapete a quanti Ryo vinti nelle scommesse ho dovuto rinunciare per far costruire un qualcosa di decente in quella valle?! Dannazione a voi! >> Madara sorrise a quell'affermazione e ordinò allo specchio di mostrare lo stato dei giovani che avevano appena distrutto tutto. Li trovarono sdraiati sulla roccia che simboleggiava il saluto dei ninja, entrambi vivi ma senza un braccio. Il loro sangue si era unito in un unico punto è sembrava che si stessero tenendo per mano. Attraverso lo specchio non si potevano ascoltare le voci, però i due ragazzi stavano parlando, entrambi stavano sorridendo e dopo un po' i due, uno di fianco all'altro,  con le poche forze che gli rimanevano in corpo si avvicinarono e si baciarono.  Alla vista di ciò sia Hashirama che Madara arrossirono e per non farsi notare in quello stato dai loro fratelli proposero di andare nel luogo in cui i  due uomini li aspettavano. Durante il tragitto entrambi stettero zitti e il primo Hokage pensava che finalmente dopo tre generazioni di odio finalmente poteva sbocciare l'amore tra di loro. Si ricordò che poco prima dell'arrivo dei loro fratelli Madara stava per dirgli qualcosa e quindi gli chiese: << Prima, cosa stavi per dire?>> e l'Uchiha titubante rispose che si era dimenticato. Deluso della risposta Il Primo Hokage si fermò e iniziò a guardarsi intorno per vedere se c'era qualcuno. Dopo aver guardato un po' in giro notò seduti su una roccia vicino all'entrata due uomini vestiti di bianco che parlavano; uno con i capelli lunghi e l'altro con i capelli più corti, Hashirama aveva intuito dall'aspetto chi fossero e quindi seguito da Madara che nel fattempo era rimasto in silenzio si avvicinò. I due uomini quando videro arrivare l'Uchiha e il Senju si alzarono, e quello con i capelli più corti gli fece segno con la mano di seguirli. I quattro si incontrarono e i due uomini si presentarono come i figli di Hagoromo Otsutsuki,  Ashura e Indra. Il Primo Hokage si inchinò in segno di saluto e rispetto verso il suo predecessore è altrettanto fece Madara ma con un'aria irritata. Indra prese la parola: << Quel vecchio di nostro padre vi ha raccontato tutta la nostra storia, dunque sapete di essere la nostra prima reincarnazione. Vi abbiamo chiamati qui per dirvi che Sasuke e Naruto sono riusciti a farmi capire che la scelta fatta da nostro padre era giusta e che il mondo degli shinobi non può essere governato senza l'amore, cosa che io avevo perso. Noi non ci reincarneremo più. Ora ci aspetta un periodo di pace e tranquillità. >> << Affidiamo tutto nelle mani di quei due ragazzi, che proprio qualche attimo fa hanno sciolto lo Tsukiyomi infinito>> disse Ashura. Dopo qualche occhiata dei fratelli Otsutsuki a Madara, Hashirama per cercare di rompere quella tensione intervenne:<< quindi anche voi... siete riusciti a fare pace?>> <> disse il minore abbracciando il maggiore che lo scostò per spostarlo. Nel frattempo l'Uchiha era rimasto in silenzio, pensando a quello che doveva dire ad Hashirama, quella verità nascosta per anni e portatasi nella tomba due volte; i suoi pensieri vennero introdotti da Indra che propose di sedersi e per sapere meglio ciò che era accaduto nella quarta grande guerra dei ninja; ma subito venne interrotto dal Primo Hokage che disse scusandosi con i loro predecessori di dover incontrare sua moglie che non vedeva da molto tempo.  I fondatori di Konoha salutarono i figli del Rikudō Sannin con un inchino e ripercorsero la strada che poco prima avevano fatto. Madara parlò: << Dunque ora devi andare da Mito?>> Hashirama rispose:<< Nah la vedrò dopo... Madara, io devo parlarti, devo dirti quello che provo.>> Madara si fermò, e nel frattempo il suo battito cardiaco aveva accellerato. 

Si ritrovarono nel mezzo della foresta, le foglie si muovevano tra gli alberi, e la luce divina dell'aldilà creava un atmosfera rilassante e romantica; il Primo Hokage si girò verso il suo compagno leggermente arrossito che non riusciva a guardarlo negli occhi. Si avvicinò in modo da alzargli leggermente il mento per creare un contatto visivo tra i due, non lo aveva mai guardato così intensamente negli occhi per il timore di cadere in un Genjutsu, lo spazio tra i due diminuì drasticamente, entrambi potevano sentire i respiri dell'altro, pian piano si avvicinarono fino ad azzerare la loro distanza.  Dopo poco si staccarono e Hashirama iniziò a parlare: << Madara io ti amo. Ti ho sempre amato, E ti amerò per sempre, quando eravamo bambini, quando ci allenavamo insieme e giocavamo con le pietre nel fiume, quando i nostri genitori ci scoprirono, e non abbiamo più potuto vederci, quando abbiamo combattuto la prima volta da nemici, fino alla fine, Ti ho sempre amato. Ma non ti ho mai detto cosa provavo veramente; sia per paura della possibilità che mio fratello ti avrebbe fatto del male, sia perché per far creare in alleanza con Uzushigakure dovetti sposare Mito.>>  << Hashirama... >> disse Madara << Questa non è la prima volta che mi s dici quello che provi. Quando abbiamo combattuto nella Valle dell'Epilogo l'ultima volta,  prima di iniziare a combattere tu mi dicesti che mi amavi, e che saresti morto per me, e varie volte mi hai dato questa dimostrazione. Ma io non potevo permettertelo, volevo realizzare il mio sogno. E per farlo dovevo batterti, non ci sarebbe stato gusto se tu mi avessi permesso di ucciderti senza combattere e così ti ho cancellato la memoria, eliminando tutti i sentimenti che provavi per me. E questo grazie alla tua mania di guardare negli occhi le persone. Non potevo permetterti di amarmi, nonostante provassi i tuoi stessi sentimenti, avresti addirittura lasciato il villaggio senza una guida, probabilmente portandolo alla rovina. Ma ora, ora è tutto diverso, siamo entrambi morti. Io, come il mio predecessore sono stato ingannato dalla volontà di Kaguya Otsutsuki e per questo ho fatto ciò che ho fatto. Comunque, in varie occasioni, mi hai dimostrato il tuo amore e dichiarato i tuoi sentimenti, che ho sempre ricambiato, nonostante non te lo avessi mai detto.  Anche io ti amo, ti ho sempre amato, e ti amerò per sempre.>> il Primo Hokage rispose:<< Ah, allora non sono un codardo che non è riuscito a dichiarare i propri sentimenti alla persona che ama, beh è un sollievo. >> Hashirama tese la mano al suo compagno che la prese e la strinse. 
I due erano riusciti a rivelare all'altro i propri sentimenti e i propri segreti, e insieme si diressero verso lo specchio, per vegliare ancora una volta sui loro discendenti, a cui avevano affidato il mondo degli shinobi e il loro amore. 

————————FINE————————

   
 
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