Anime & Manga > Altro - anime/manga mecha/su robots
Segui la storia  |       
Autore: Altair13Sirio    30/07/2021    4 recensioni
[Darling in the FranXX]
Mille anni di pace non bastano a far svanire il passato. Quando dalle profondità della terra emergono dei giganti antichi, Hachi e Nana capiscono che il futuro dell'umanità è nuovamente incerto e dovranno agire per proteggere il mondo che hanno aiutato a costruire.
Formata una squadra di nuovi Parasite, i due adulti metteranno a disposizione le loro conoscenze e la loro esperienza per guidarli verso la battaglia, ma non tutto sarà facile per la nuova squadra e i ricordi di vecchi amici ritorneranno a galla dopo tanto tempo.
"Non credo che il caso possa andare così lontano... Forse il destino... E' così e basta. E ora noi dobbiamo prenderci cura di quei ragazzi!"
Genere: Azione, Science-fiction, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il giorno seguente Nana e Hachi si assicurarono di parlare con tutti i ragazzi della squadra riguardo a quello che era successo con Aki e Rin. Dal modo in cui spiegarono l'accaduto, fu chiaro che non avessero intenzione di mettere ulteriormente a disagio i due fratelli e ammisero di non essere stati abbastanza attenti quando erano stati emessi i requisiti per l'arruolamento; ammisero senza difficoltà che se l’annunciazione del programma fosse stata meno ambigua, questa problematica non si sarebbe presentata, ma non mancarono di menzionare che, quando era stato avviato il programma di arruolamento, le probabilità che fossero scelti due fratelli per pilotare assieme erano considerate talmente scarse da non essere nemmeno prese in considerazione. Anche i tecnici dell'I.P.U. ne erano rimasti sorpresi, non avendo previsto quale un percorso da seguire in tale circostanza. In ogni caso i due coordinatori ci tennero a precisare che nulla sarebbe cambiato nella squadra; non solo Aki e Rin non avrebbero ricevuto nessuna punizione per aver nascosto la propria identità ai loro coordinatori, ma i loro genitori avrebbero ovviamente continuato a ricevere gli ausili dell'I.P.U. fino a che sarebbe stato necessario.
In quel modo Nana e Hachi volevano dimostrare ai ragazzi che potevano fidarsi di loro, per questo ci tennero a dirgli ancora una volta che, per qualsiasi dubbio o preoccupazione che avrebbero potuto avere, avrebbero sempre potuto chiedere il loro consiglio senza essere mai giudicati. Forse non era abbastanza per farli aprire completamente a loro, ma con il tempo i loro legami si sarebbero rafforzati e allora la tensione si sarebbe allentata.
Fu strano lasciare l'edificio scolastico sentendo gli adulti che utilizzavano i loro veri nomi, ma Aki e Rin furono molto felici di poter finalmente essere sé stessi con tutti. Fino all’ultimo momento avevano continuato a temere in una punizione, ma ora che la giornata scolastica era finita, quasi non gli sembrava vero.
Quella sera, l'eccitazione era alle stelle. Era il turno dei piloti dello Xenomorphus per cucinare e Aiko e Kaoru vollero sorprendere tutti dando il massimo per preparare un banchetto speciale. L'idea l'avevano avuta quando avevano ricevuto la notizia da Yoshiki, la sera precedente, e per festeggiare avevano deciso di dare fondo alle scorte in dispensa; per prima cosa avevano preparato una enorme teglia di riso al forno con piselli e vi avevano accostato ogni tipo di verdure stufate e grigliate ad aprire i secondi composti da spiedini di gamberi fritti e una sfoglia ripiena di verdure al forno. L'assenza della carne tra le portate non fu un problema, che anzi incontrò la soddisfazione di Suzuko, vegetariana, e fu compensata dal dolce al cioccolato preparato da Aiko che fece impazzire le papille gustative di tutti.
La sorpresa di vedere tutto quel banchetto in tavola fu alimentata ulteriormente quando Kya e Rin, ghignando compiaciute, mostrarono due bottiglie di vino rosso che avevano trafugato dalla cantina degli adulti. Dissero che tra una lezione e l'altra avevano scoperto dell'esistenza di un magazzino nell'edificio scolastico dove era presente una piccola collezione di vini pregiati, e approfittando della pausa di quella mattina ne avevano sottratto un paio di bottiglie senza farsi notare.
<< Se vogliamo festeggiare, facciamolo come si deve! >> Annunciò la ragazza più alta reggendo entrambe le bottiglie nelle mani e piegando la testa da un lato all'altro con aria divertita.
<< Vuoi finire nei guai? >> La apostrofò Ryo, più seccato dal fatto che la partner non lo avesse incluso nell'impresa che per il furto in sé.
Quando sentì quella spiegazione, Suzuko fu oltraggiata. << Rin! >> Esclamò uscendo dal gruppo per puntare la sua compagna di stanza, che di riflesso tentò di nascondersi dietro la schiena di Kya. << Non ti facevo così ribelle! >>
La ragazza per tutta risposta sorrise nervosamente e cercò di evitare lo sguardo della sua amica. Fu Kya a spezzare il momento di tensione. << Ci penso io a portarla sulla giusta strada! >> Disse provocando delle risatine, anche in Suzuko che pur essendo arrabbiata per il fatto che Rin avesse infranto le regole, non vedeva l'ora di festeggiare in spensieratezza con tutti gli altri.
Vedere la sua mica così rilassata e allegra, ora che aveva finalmente risolto quella questione con gli adulti, la faceva stare meglio. Lo stato d'animo costantemente ansioso di Rin l'aveva fatta preoccupare molto, l'ultima volta era stato quando Suzuko aveva assistito alla sua leggera crisi di panico al pensiero che Nana e Hachi potessero scoprire tutto, poco prima che Yoshiki suggerisse la soluzione a quel problema. Adesso sembrava di vedere un'altra persona, mentre metteva in mostra fieramente il bottino del furto suo e di Kya.
Non solo Rin, anche Aiko sembrava stare molto meglio; Suzuko temeva di avere un po' trascurato l’amica per necessità di aiutare l'altra, ma anche lei era stata a disagio inizialmente. La situazione di Rin si era riflessa sul suo umore, facendole vedere ombre dove in realtà non c'era nulla e facendole alzare la guarda inutilmente con i suoi compagni di squadra. Aiko adesso sembrava molto più rilassata, non si sarebbe fatta carico di preparare quella sorpresa se non fosse stato così.
E il risultato era stato ottimo. Kaoru era un pessimo cuoco, quindi era ovvio che la maggior parte del lavoro l'avesse fatta la sua partner, ma era incredibile quanto si fosse impegnata per garantire una bella serata a tutta la squadra.
Quando Yoshiki stappò la prima bottiglia, Kya e Rin non stavano più nella pelle. Al suono del tappo che veniva fuori le due ragazze lanciarono degli urletti eccitati e furono le prime a porgere i bicchieri per farsi versare un po' del vino.
<< Andateci piano! >> Le avvisò il ragazzo attendendo un momento prima di versare il vino. << Molto probabilmente si tratta di vino di alta qualità, quindi sarà piuttosto forte… >>
<< Tranquillo Yoshi, vogliamo solo assaggiarlo! >> Rispose allegramente Kya, che sembrava già su di giri ancora prima di poggiare le labbra sul bicchiere. Poi allungò un'altra mano con un secondo bicchiere vuoto e disse con un ghigno:<< Per Ryo. >>
Yoshiki la squadrò con sospetto e le versò un altro po' di vino. Continuò a fissarla senza dire una parola finché non fu sicuro che quel bicchiere sarebbe andato al suo compagno, quindi fu distratto da Tetsuya che gli si avvicinò timidamente senza dire una parola.
<< Vuoi anche tu un po' da bere? >> Chiese cambiando completamente atteggiamento, alzando prontamente la bottiglia. Il ragazzo sorrise e allungò la mano con il bicchiere.
<< E' la prima volta che provo il vino. >> Confessò avvicinando il naso al bicchiere e annusando un po' la bevanda. L'odore gli si infilò nelle narici e gli pizzicò la gola, facendolo allontanare dal bicchiere. << Tu però mi sembri tranquillo. >>
Yoshiki guardò la bottiglia con il suo contenuto scuro che cominciava a diminuire e sbuffò. << Sì, l'ho assaggiato qualche volta a casa… Ma non ne vado pazzo, preferisco farne a meno in realtà. >>
Tetsuya annuì in silenzio e rimase ad osservare mentre il suo compagno di squadra si dirigeva verso la tavola, dove cominciò a versare il vino al resto dei suoi compagni. Prima che potesse raggiungerlo, Suzuko comparve al suo fianco e gli chiese:<< Ti piace? >>
<< C-cosa? >> Balbettò il ragazzo, spaventato dall'improvvisa comparsa della sua partner.
<< Il vino, ti piace? >> Ripeté la ragazza, guardandolo come se stesse cercando di leggergli nella mente. Lui prese un sospiro di sollievo e le sorrise; non si era ancora abituato a quell'abitudine di Suzuko, il fatto era che la ragazza era così piccola e silenziosa che riusciva sempre ad arrivargli vicino senza che se ne accorgesse.
<< Non l'ho ancora assaggiato… Credo che dovrei aspettare che cominci la cena, prima. >> A quelle parole Suzuko sembrò perfettamente d'accordo.
<< Hai ragione! Bere a stomaco vuoto fa male, e poi è molto meglio accompagnare un buon vino con un pasto all'altezza, no? >> La ragazza gli fece l'occhiolino e si sporse un po' per incrociare il suo sguardo. Lui sorrise per tutta risposta, pensando che fosse insolito vedere la sua partner così espansiva. Non che gli dispiacesse.
<< Vuoi che… Andiamo a prendere le prime portate? >> Borbottò lui distogliendo lo sguardo e indicando la strada per la cucina con la mano occupata.
Suzuko raddrizzò la schiena e osservò la stanza per un attimo. Il suo sguardo si posò sui due piloti dello Iustitia, che avevano già cominciato a bere e se ne stavano abbracciati chiacchierando in modo un po' troppo sguaiato. << Certamente! >> Disse alla fine, cominciando a camminare per attraversare la sala.
In cucina c'erano già Aiko e Kaoru che stavano preparando le portate. Quando arrivarono i piloti del Gaia, la ragazza sbuffò dicendogli di andare a sedersi.
<< Ci occupiamo di tutto noi! >> Ripeté spingendo la sua amica fuori dalla cucina, senza accettare proteste.
Kaoru aveva già due piatti nelle mani e spostandosi agilmente nella stanza disse:<< Io comincio a portare il riso a tavola! >>
Lei però lo chiamò dicendogli di aspettare. Dopo essere corsa a rovistare in uno sportello, tornò indietro reggendo due caraffe di vetro; le riempì d'acqua e si accostò al proprio partner. << Ecco, andiamo. >> Disse sorridendo, prendendo un bel respiro.
Per qualche motivo, quel sorriso fece arrossire Kaoru, e il ragazzo iniziò a ghignare incontrollabilmente senza riuscire a smettere.
<< Saranno tutti entusiasti, vedrai! >> Disse continuando a sorridere, e vide che anche la ragazza arrossì un poco a quelle parole.
 
*
 
Da quella che doveva essere una cena festosa ma tranquilla, la serata si era trasformata in qualcosa di decisamente più caotico e difficile da gestire. Hoshi era sicuro che non potesse venire fuori niente di buono da come si stavano comportando tutti, eppure era rimasto lì e non aveva detto niente; la stanza era piena di risate e parole messe una sopra all'altra senza alcun filo logico, alcune persone continuavano a sgranocchiare i resti della cena con aria esausta. In pochi erano sobri; oltre a lui che aveva a malapena finito il suo bicchiere, Ojizaki non aveva toccato il vino mentre Matsumoto, nonostante avesse bevuto più della media, sembrava ancora perfettamente lucido.
I fratelli Okagawa erano mezzi addormentati in un angolo, accasciati una sull'altro, e poco lontano da loro Nakamura e Sato cantavano allegramente tenendosi abbracciati, cercando di trascinare nella loro allegria Momo. La ragazza però era rimasta più silenziosa del solito per tutta la durata della cena; aveva continuato a sorridere e non aveva mai lasciato intendere che ci fosse qualche problema, però di tanto in tanto Hoshi sentiva il suo sguardo su di sé e ormai aveva capito che il motivo del suo comportamento insolito doveva essere lui.
A lui non importava. Non voleva avere niente a che fare con lei, con la squadra, con l'I.P.U. e con gli Stridiosauri; non si sarebbe più prestato ad altri test, né avrebbe mandato avanti la farsa del compagno di squadra disponibile, aveva capito che ormai quella cosa gli avrebbe portato solo guai se non avesse smesso presto. Ma non poteva certo ignorare la Sakei per sempre, soprattutto se voleva uscire da quella situazione… Però parlarne con la squadra non lo avrebbe aiutato, loro avrebbero reagito come Yoshiki e avrebbero ignorato le sue necessità. Avrebbe dovuto parlarne direttamente con i coordinatori.
<< Un momento di attenzione, ragazzi… >> Cominciò Kaoru alzandosi in piedi, richiamando con difficoltà l'attenzione. Richiamò Ryo che non la smetteva di ridere per una battuta della sua partner e alzò un dito con l'aria di chi doveva dire qualcosa di importante. << Facciamo un grosso applauso alla fantastica Aiko! >> Esclamò quando ebbe ottenuto ciò che voleva, e subito tutti quelli ancora vigili lanciarono un urlo di acclamazione rivolti alla ragazzina con i riccioli biondi, che si fece più piccola possibile sulla sua sedia.
<< Sul serio, dobbiamo a lei questa serata così divertente… A parte per il vino, quello è opera delle nostre due furfantelle, ottimo lavoro Nakamura! >> Per un attimo il ragazzo ghignò cambiando discorso e puntò le dita con aria di complicità verso Kya, che rispose con un fischio. Poi Kaoru tornò serio e si avvicinò un poco ad Aiko, che intanto era diventata rossa come un peperone. << Ma è grazie a lei se abbiamo potuto assaggiare tutte queste prelibatezze e… Bé, abbiamo avuto modo di festeggiare per bene la risoluzione del problema di Aki e Rin… E sapete tutti che anche se l'ho aiutata, io non sono assolutamente un buon cuoco, quindi è tutto merito di Aiko, e non potrei essere più felice di essere il suo partner… >>
Il ragazzo prese gentilmente la mano della sua compagna di squadra e la alzò come per farle dare un saluto alla squadra mentre lei moriva dall'imbarazzo. Era vero che fosse stata sua l'idea di fare quella sorpresa agli altri e Kaoru l'aveva assecondata in ogni modo, ma Aiko pensava che quell'adorazione fosse esagerata e cercò di nascondere il proprio imbarazzo con la mano libera, continuando a ridere a causa del nervosismo e dell'alcol.
<< Guarda come sei spavaldo, le prendi la mano con tanta leggerezza e la chiami per nome… >> Commentò Kya con un sorrisetto divertito, poggiando la testa al tavolo con pesantezza.
Kaoru non si scompose. Invece, si girò e sorrise ad Aiko come una vecchia amica che conosceva da tempo, e lei rispose allo stesso modo continuando a tenere la mano sul viso. Un'altra voce spezzò il vociare e le risate.
<< Come mai sei tanto sobrio? Pensavo che avessi bevuto più di tutti. >> Yoshiki alzò la voce per farsi sentire e Kaoru si girò istantaneamente verso di lui.
Il ragazzo sorrise alzando il dito. << Non fraintendere… Ci sono solo abituato, visto che a casa mi danno sempre un po' da bere, ogni tanto… >>
<< Sempre o ogni tanto? >> Domandò Tetsuya, facendo scoppiare a ridere il suo compagno di squadra, che non rispose. Anche Suzuko rise al commento di Tetsuya; la ragazza aveva a malapena finito un bicchiere di vino e aveva completamente perso la sua proverbiale compostezza. Nonostante cercasse di non mostrarlo, aveva reazioni esagerate a stimoli leggerissimi come la mezza battuta del suo partner; anche per questo Tetsuya era rimasto vicino a lei per tutto il tempo, cercando di aiutarla a trattenersi e controllando che non bevesse oltre.
<< Lascialo stare, Tetsuya! Al suo posto anche tu ti incepperesti con la ling… Lingua… >> Disse la ragazza, e poi tirò fuori l’appena menzionata lingua con disappunto facendo rumore. Confuso da quel comportamento della ragazza, Tetsuya iniziò a pensare che forse sarebbe stato meglio chiudere la serata prima che le persone che erano state inebriate di più dall'alcol perdessero totalmente il controllo.
<< Forse è meglio portarti a letto… >> Mormorò, facendo sbuffare vistosamente la ragazza.
<< Noooo… Andiamo, la notte è ancora giovane! >> Borbottò Suzuko a voce alta, chiudendo quell'esclamazione con un singhiozzo che le fece tremare tutto il corpo. La ragazza allungò la mano verso il proprio bicchiere e cercò di raggiungere la bottiglia di vino, in cui era rimasto forse un quarto del liquido scuro, ma Tetsuya gliela allontanò rapidamente e invece le versò dell'acqua.
<< Se bevi più di così ti sentirai male. >> Disse fermamente lui mentre lei lo squadrava con disappunto. Alla fine sbuffò e iniziò a bere l'acqua.
Suzuko addentò delicatamente il bordo del bicchiere e disse:<< Va bene, hai vinto tu… Ma farebbe bene anche a te rilassarti un po'. >>
<< Non riesco a credere che sia proprio tu a dirmelo! >> Rise Tetsuya e Suzuko distolse lo sguardo imbarazzata.
<< Io… So rilassarmi benissimo. >> Bofonchiò con la fronte corrugata.
Probabilmente loro due avevano una concezione diversa di "rilassarsi", ma non era importante. Tetsuya si guardò intorno per cercare di identificare qualcuno che lo aiutasse a portare la sua partner a letto; non poteva certo farlo da solo, in quanto a Suzuko non avrebbe fatto piacere che un ragazzo mettesse il naso nella sua stanza e le prendesse i vestiti con cui cambiarsi, ma le sue compagne di stanza non sembravano nelle condizioni ottimali per prendersi cura di lei: Rin si era completamente spenta e Aiko era poco meno brilla di Suzuko, e Tetsuya avrebbe preferito lasciarle un po' di tranquillità dopo che aveva passato tutta la giornata a cucinare per loro.
<< Sakei! >> Chiamò adocchiando la testa di Momo leggermente reclinata da una parte e facendola scattare sull'attenti di colpo. La ragazza si girò a cercare la fonte di quella voce e rimase a sorridere cordialmente a Tetsuya. << Mi aiuteresti a portare Sentakami nella sua stanza? >>
Momo non avvistò subito la ragazza che tirava il suo partner da un braccio, ma accettò senza problemi. Mentre si alzavano tutti e tre dalla tavola, Yoshiki suggerì di accompagnare anche Rin nella sua stanza, senza il bisogno di fare due viaggi.
Così i piloti del Gaia, la Pistil dell'Aros e quella dell'Animus uscirono dalla sala da pranzo. Suzuko straparlava tenendosi aggrappata a una spalla di Tetsuya mentre Rin era molto più docile e si lasciava guidare con ubbidienza. Chi era rimasto cominciò a raccogliere gli ultimi piatti rimasti mentre Aiko e Kaoru si avviavano verso la cucina per finire di lavare i piatti, ma a questo punto furono fermati da Yoshiki e Ryo.
<< Non provateci nemmeno a lavare quella montagna di stoviglie! >> Li ammonì il ragazzo più grande.
Kaoru si girò contrariato. << Ma è il nostro turno! Lo facciamo sempre. >>
<< Ma avete già preparato tutto questo per noi, non è giusto che dobbiate anche occuparvi di ripulire tutto! >> Rispose Ryo, cercando di mettersi in mezzo tra i suoi compagni di squadra e la cucina. Kaoru cominciò a spingerlo dall'altra parte e questo non riuscì a mantenere l'equilibrio per non lasciarsi spostare.
<< Abbiamo già calcolato tutto. >> Disse Kaoru dandosi una spolverata ai vestiti dopo che Ryo fu finito a terra per via della troppa forza con cui lo aveva spinto.
Aiko ammiccò agli altri, restando della stessa opinione di Kaoru. << Ci siamo dati tanto da fare proprio perché volevamo che tutti si divertissero. E comunque, lavare i piatti non sarà niente in confronto ad aver preparato tutta quella roba… Ce la caveremo senza problemi in due. >>
<< Voi piuttosto, occupatevi delle vostre partner! >> Commentò Kaoru sogghignando, spostando l'attenzione sulle ragazze rimaste a tavola; Kya si dondolava avanti e indietro sulla propria sedia e di tanto in tanto salutava in direzione del gruppo di fronte alla cucina, mentre Naho era rimasta al proprio posto in silenzio, ridendo tra sé e sé senza un motivo apparente.
I due ragazzi non trovarono nessun modo per ribattere, così andarono a prendere le loro partner per portarle a dormire, lasciando Aiko e Kaoru da soli.
<< D'accordo signorina sognatrice, è ora di andare a riposare. >> Esordì Yoshiki fermandosi vicino a Naho e piegandosi verso il basso per entrare nel suo campo visivo.
La ragazza sembrò scossa non appena sentì la voce del partner e alzò lentamente lo sguardo sorridendo. << Yoshi… >> Mormorò, mettendo in imbarazzo il ragazzo. Era strano sentirsi chiamare così da lei.
<< Pensavo che reggessi meglio l'alcol. >> Le disse lui mettendosi le mani ai fianchi.
Naho rise. << No. >> Ammise senza alcuna esitazione, guardando il vuoto.
Yoshiki sospirò e le disse di reggersi a lui, che l'avrebbe portata in camera. Naho spostò con forza la sedia dopo essersi alzata, ma non si rese conto di quanto il suo corpo fosse leggero in quella circostanza e rischiò di cadere all'indietro; per fortuna il ragazzo fu abbastanza rapido da afferrarle il braccio e sorreggerla dalla schiena, così Naho ebbe solo un piccolo spavento prima di appoggiarsi saldamente a lui.
La ragazza aveva un equilibrio pessimo, quindi Yoshiki decise di prendersela sulle spalle e lei seguì le sue indicazioni senza opporre resistenza.
<< Ora che ci penso… Tu non hai bevuto nulla. >> Mormorò Naho appoggiando una guancia sulla schiena del suo partner.
<< Non mi piace bere. >> Rispose secco lui allontanandosi dal tavolo e aspettando che Ryo avesse finito di borbottare con la sua partner per poter andare di sopra.
Naho rise sommessamente. << Ecco perché sei così forte… >>
La ragazza si spense, come se si fosse appena addormentata. Yoshiki notò che i suoi arti si erano fatti più molli e il suo corpo era diventato un po' più pesante rispetto a prima; era ancora perfettamente in grado di portarla sulle spalle fino alla sua camera da letto, ma sperava di non dover cercare anche di svegliarla per farla scendere.
Quando Ryo e Kya furono arrivati sulla porta, reggendosi l'un l'altra come due ubriachi, il gruppo uscì dalla sala da pranzo e salì le scale dirigendosi alla camera delle ragazze. Una volta arrivati al piano superiore, Ryo passò due minuti a convincere Kya a tirare fuori la chiave per aprire la stanza e quando furono finalmente dentro la ragazza esordì ridendo:<< Entrare nella stanza di una ragazza così… Che indecente! >>
<< Non è la stanza di una ragazza, è la stanza di un'idiota. >> Le fece eco Ryo non volendo darle corda, mentre Yoshiki cercava un po' di spazio per far scendere Naho.
<< Siamo arrivati. >> Le sussurrò lui. La ragazza si destò dal torpore in cui era caduta e senza dire una parola scese a terra e si diresse verso il proprio letto stropicciandosi gli occhi.
<< Qual è il tuo letto? >> Borbottò Ryo guardando il letto a castello, rivolto a Kya.
<< Quello in alto. >> Disse lei con la voce di una bambina assonnata. << Aiutami a salire! >>
Il ragazzo rispose con una punta di irritazione. << Perché, non ce la fai da sola? >>
La ragazza iniziò ad arrampicarsi su per la scaletta, ma quando fu con piedi staccati dal suolo cominciò a dire con voce acuta:<< Oh no, non riesco a mantenere l'equilibrio… Cadrò… >> E iniziò ad agitare i fianchi, fingendo di star perdendo la presa sulla scala.
Ryo le disse di smetterla e si arrese, dicendo che l'avrebbe sorretta, ma si guardò dal metterle le mani in punti sconci per evitare che lei lo prendesse in giro ancora di più. Nel frattempo Yoshiki stava chiedendo a Naho dove fossero le sue cose e dopo che lei glielo ebbe indicato, le passò il suo pigiama.
<< Grazie, Yoshiki. >> Sussurrò lei stancamente. Le si chiudevano gli occhi da soli, il ragazzo non era nemmeno sicuro che lo riuscisse a vedere in faccia.
<< Non metterti a leggere adesso e vai dritta a dormire, d'accordo? >> Disse lui con voce rilassante, cosa che non gli riusciva bene.
Naho annuì. << Non ce la farei comunque… >> Borbottò.
<< Oh, no! Ho scordato il pigiama di sotto! >> Esclamò scherzosa Kya, prima di farsi lanciare in faccia i vestiti da Ryo.
<< Dormi anche tu, Kya! >> Disse seccato il ragazzo. << Tra un po' manderemo Sakei a controllarvi. Cambiatevi e vedete di riposare! >>
<< Ah, ma il divertimento è appena iniziato! >> Ribatté quella contorcendosi sopra alle coperte, abbracciando il proprio pigiama. << Non volete fare un pigiama party con noi? Finiamo quel vino e passiamo tutta la notte a giocare e… >>
<< No. >> Tagliò corto Ryo andando verso la porta. Kya gli fece la linguaccia e i due ragazzi gli augurarono la buonanotte aprendo la porta.
Quando furono fuori dalla stanza, Ryo tirò un sospiro di sollievo; Yoshiki sembrava divertito dalle bizzarre dinamiche tra lui e la sua amica.
<< Lo so, lo so… >> Borbottò il ragazzo. << E' insopportabile e non ha alcun senso del pudore. Ma… E' mia amica, le voglio bene anche con tutti i suoi difetti… >>
<< Non ho detto nulla io. >> Disse Yoshiki tenendo le braccia incrociate in segno di difesa. << Tuttavia, nonostante tu parli così di lei, si vede che ti stia divertendo. >>
Ryo abbassò lo sguardo imbarazzato e sorrise.
Una voce attirò la loro attenzione: davanti all'altra camera delle ragazze c'era Tetsuya, poggiato alla porta, in attesa. Li salutò con una mano e loro si avvicinarono. << Avete messo a dormire le vostre partner? >>
<< Sì. Come sta Sentakami? >> Fu Yoshiki a parlare per primo, guardando per un attimo la porta alle spalle del suo compagno di squadra.
Tetsuya indicò dietro di sé con il pollice. << La Sakei se ne sta occupando. Mi ha detto di aspettare fuori mentre aiutava lei e Rin a cambiarsi… >>
<< Già… Noi abbiamo solamente preso i vestiti per le ragazze e siamo andati via. >> Commentò Ryo, pensando che forse non era stato un comportamento molto responsabile. Lui poi era forse l'unico che avrebbe potuto aiutare la sua partner a cambiarsi come stava facendo Momo con le altre ragazze, vista la grande confidenza tra loro… Ma aveva più senso lasciare che la ragazza se ne occupasse da sola.
I ragazzi rimasero a chiacchierare di come era andata la serata finché dalla stanza non uscì Momo, il volto scuro e insolitamente stanca. La spilungona si mostrò sorpresa di vedere tutti loro là davanti e gli chiese che cosa stessero facendo.
<< Oh, ti volevamo avvisare che Kya e Naho sono già in camera vostra. >> Disse Yoshiki girandosi per un attimo verso la stanza da dove erano arrivati lui e Ryo e consegnandole la chiave. << Ci occupiamo noi del resto al piano di sotto, tu puoi andare a riposare, se vuoi. >>
Momo sembrò preoccupata. << Oh cielo, forse è meglio che vada a dargli un’occhiata… >> Disse ricordando lo stato in cui versavano entrambe le sue compagne di stanza, prima di salire ad accompagnare Suzuko e Rin. Fece per avviarsi, ma poi si voltò di nuovo verso i ragazzi.
<< Kondō non è con voi, vero? >> Mormorò.
Ryo e Yoshiki inarcarono le sopracciglia. In effetti, Hoshi era stato silenzioso quasi quanto la sua partner quella sera, con la differenza che lui sembrava aver completamente cancellato la propria presenza. Nessuno dei due ragazzi ricordava di averlo visto nella sala da pranzo, quando erano usciti con le loro partner.
<< Hoshi? Credo sia già andato a dormire. >> Rispose Yoshiki, notando come lo sguardo della ragazza si spegnesse non appena ebbe pronunciato quelle parole.
<< Oh… >> Mormorò lei. << Capisco. Allora buonanotte, ragazzi. >> Fingendo che andasse tutto bene, Momo salutò leggermente con la mano e si avviò per il corridoio. I tre ragazzi indugiarono un po' mentre la osservavano sparire dietro la porta della sua stanza, quindi tornarono al piano di sotto per recuperare gli altri.
Quando furono di nuovo in sala da pranzo, Yoshiki sbuffò con tono sprezzante. << Quell'idiota se n'è andato senza dire una parola. >>
Come avevano immaginato, Hoshi non era lì. A meno che non fosse uscito dalla casa per chissà quale motivo, probabilmente lo avrebbero trovato nella sua stanza. << Avete avuto anche voi l'impressione che Momo fosse particolarmente turbata da qualcosa? >>
<< E' stata così tutta la sera. >> Rispose Yoshiki. << E' colpa di Hoshi, senza dubbio! >>
<< Credi che le abbia detto qualcosa che potrebbe aver ferito i suoi sentimenti? >> Mormorò Tetsuya distogliendo lo sguardo per un attimo dalla sala vuota, dove era rimasto solo Aki a dormire su di una sedia.
Yoshiki rispose con tono secco. << Più che altro, credo che non le abbia detto assolutamente niente. Ed è questo il problema: lui la ignora e Sakei si deprime! Se aggiungi anche quello che è successo il giorno della prima connessione… >>
Ryo abbassò lo sguardo pensieroso. La loro compagna di squadra era sfiduciata da quella situazione e sembrava che il suo partner non provasse in nessun modo a migliorare la loro condizione; forse avrebbe dovuto parlarne con Kya, che le era più amica. Lei avrebbe saputo aiutare Momo in qualche modo… Oppure avrebbe perso la testa e riempito di botte Hoshi.
Forse è meglio lasciare Kya fuori da questa storia… Pensò cominciando a sudare freddo a quel pensiero. La discussione fu interrotta da alcune risate provenienti dalla cucina, che attirarono l'attenzione e la curiosità di tutti e tre.
<< Uh, guarda che buffa questa… >> La voce di Kaoru sembrava star commentando qualcosa mentre Aiko sghignazzava incontrollabilmente a bassa voce, come per paura che qualcuno la potesse sentire. I tre ragazzi si affacciarono sulla cucina e le risate si arrestarono di colpo mentre i due partner si irrigidivano e nascondevano qualcosa in fretta e furia.
<< Che succede? >> Chiese Yoshiki perplesso, andando a fissare lo sguardo subito nello spazio tra Aiko e Kaoru, dove si intravedeva qualcosa tra le mani del ragazzo.
<< Niente. >> Rispose rapidamente Kaoru. Aiko annuiva facendo piccoli mugolii, sforzandosi di non ridere, ma quel comportamento era abbastanza sospetto.
<< Avete finito di lavare i piatti? >> Domandò Ryo sorpreso, mettendosi ad osservare la cucina già in ordine. Kaoru sorrise, impaziente di cambiare argomento.
<< Certo! Vi avevamo detto che non c'era problema, no? >> Esclamò avvicinandosi al lavandino e mostrando come fosse già tutto asciutto e in ordine, prima di aprire l'anta dove erano state riposte le stoviglie appena lavate. Yoshiki gli si avvicinò da dietro e afferrò qualcosa che teneva tra le mani, facendolo sobbalzare.
<< Questa cos'è? >> Chiese con un sorrisetto mentre Kaoru si dimenava e cercava di riprendersi il maltolto.
Una macchina fotografica, oltretutto di buona qualità: ecco cosa aveva afferrato Yoshiki prima che Kaoru potesse nasconderla. Non aveva idea di dove potessero averla presa, ma la accese senza attendere una spiegazione e quando vide le foto salvate nella memoria non riuscì a trattenere una risata.
<< Seriamente? >> Disse con un sorrisetto mentre Kaoru se la riprendeva con un gesto stizzito.
Aiko si accostò al proprio partner e sembrò volergli fare da scudo. << Non avevamo intenzione di mancarvi di rispetto! Abbiamo solo pensato che fare qualche foto durante la serata potesse costituire un bel ricordo per la squadra… >>
Yoshiki alzò una mano con tranquillità. << Ehi, io non ho nulla in contrario! Anzi, voglio vederne altre… >>
<< Ma insomma, che cosa c'è di tanto divertente in quella macchina? >> Sbottò Ryo seccato, attirando di nuovo l'attenzione su di sé. Aiko e Kaoru si girarono imbarazzati e tentennarono, poi il ragazzo gli passò la macchina fotografica perché potesse guardare da sé. Quando Ryo la accese, scoppiò in una risata fragorosa e mostrò immediatamente la foto a Tetsuya.
Erano foto di quella serata, ritraevano un po' tutti i ragazzi della squadra, ignari del servizio fotografico in atto mentre festeggiavano. La prima foto mostrava Kya appesa per un braccio alle spalle di Ryo che gli rivolgeva una linguaccia e con un dito gli tirava la guancia dall'interno, facendogli fare una faccia buffa mentre questo sbadigliava; la seconda foto era un'immagine dei fratelli Okagawa addormentati uno accanto all'altro, entrambi che russavano sonoramente con le bocche spalancate; un'altra foto mostrava Suzuko con la testa poggiata sul tavolo e il volto nascosto da un braccio mentre con la mano libera sollevava il bicchiere per chiedere un altro po' di vino al proprio partner; ancora un'altra foto con protagonisti Hoshi, imbronciato come al solito, che rifiutava una seconda porzione di torta salata e Kaoru con una faccia buffa che cercava di persuaderlo a prenderla. Le foto continuavano ancora, seguendo sempre lo stesso tema e ritraendo tutti quanti a rotazione, e nessuno si era accorto di niente.
Un po' per l'allegria contagiosa che gli aveva impedito di notare gli scatti, un po' per il vino che aveva annebbiato i loro sensi, i ragazzi erano stati i bersagli di una vera e propria paparazzata.
<< Chi è il mago che ha scattato le foto? >> Chiese Ryo porgendo di nuovo la macchina fotografica a Kaoru. Il ragazzo e la sua partner si ammutolirono imbarazzati, prima di ammettere che era stata lei a scattare la maggior parte delle fotografie.
<< Sei davvero brava! >> Commentò Yoshiki. << Non solo non ci siamo accorti di niente, ma pochissime foto sono venute mosse o fuori fuoco… A parte questa! >> Rise mentre osservava uno scatto della sua partner che si voltava di colpo, venendo immortalata con il viso mosso.
<< Se Suzuko vede questi scatti non sarà contenta… >> Mormorò Tetsuya a denti stretti, immaginando già come il giorno seguente la sua partner sarebbe tornata a comportarsi con la sua solita severità.
Aiko digrignò i denti a sua volta e trattenne una risatina, pensando alla furia della sua compagna di stanza. Yoshiki poi prese di nuovo la macchina fotografica e fece per esaminarla. << Manca qualcosa però… >> Mormorò.
<< Che cosa? >> Chiese Kaoru avvicinandosi un poco. Ci volle solo un attimo perché Ryo e Tetsuya interpretassero lo sguardo del loro compagno di squadra, così quando Yoshiki alzò di scatto la macchina fotografica per puntarla verso di sé, entrarono tutti e due nell'inquadratura stringendo i loro compagni in mezzo al gruppo.
La macchina scattò la foto e il flash li abbagliò per un istante, poi Yoshiki rilassò il braccio e guardò il risultato: lui e i ragazzi erano venuti bene, Kaoru però era uscito con gli occhi chiusi e Aiko era stata immortalata con un'espressione quasi spaventata, presa completamente alla sprovvista mentre tutti gli altri intorno a lei si mettevano in posa.
<< Anche questa ha il suo fascino. >> Disse Ryo divertito, mentre Kaoru e Aiko si ricomponevano, più imbarazzati di prima per qualcosa che solo loro avevano notato.
<< E' stata una bella idea. >> Mormorò Yoshiki guardando le foto nello schermo della macchina fotografica. << Ma come avete fatto a mettere le mani su questa? >> E la sollevò in aria, perplesso.
<< Abbiamo chiesto ad Hachi. >> Rispose Aiko molleggiandosi sui talloni. << Gli abbiamo detto che volevamo dare una festa e scattare qualche foto, e lui è stato molto disponibile a fornircene una! >>
I ragazzi ci misero un attimo a realizzare che forse includere Hachi in quella storia non fosse stata un'ottima idea, ma evitarono di farne parola con Aiko. Invece restituirono la macchina fotografica e uscirono dalla cucina continuando a parlare distrattamente.
Aki era ancora che dormiva nell'angolo e nessun tentativo di svegliarlo avrebbe avuto successo. E dire che era per lui e sua sorella che avevano messo in piedi quella festa, ci si sarebbe aspettati che resistessero un po' di più.
<< Noi torniamo in camera. >> Disse Yoshiki mentre gli altri si avvicinavano al corpo inerte del loro amico. Tetsuya lo seguiva lentamente, sbadigliando. << E' stata una bella serata, facciamolo di nuovo presto! >>
<< Se diventa un'abitudine, dovremo cominciare a fare a gara a chi cucina più prelibatezze! >> Rise Kaoru piantando i pugni nei fianchi e mandando un grande sorriso alla sua partner.
I due ragazzi uscirono dicendo quanto fossero stanchi mentre nella sala da pranzo restavano Ryo e Kaoru ad occuparsi del loro compagno di stanza.
<< D'accordo bello, vediamo di riportarti a letto… >> Borbottò Kaoru avvicinandosi ad Aki e sollevando delicatamente il suo braccio per farselo passare dietro le spalle, intento a fargli da appoggio. << E' buffo come per una volta sia io a trascinare te su per le scale, no? >> Commentò divertito, senza ricevere alcuna risposta.
<< Sarà meglio che vada anche io. >> Disse Aiko avvicinandosi a lui per un momento. La ragazza era molto stanca anche se non si notava; passare l'intero pomeriggio ad occuparsi di preparare quella cena in ogni minimo dettaglio l'aveva stremata più di quanto avesse immaginato. Ormai il suo sguardo aveva assunto una strana luce, come se si stesse perdendo a guardare dentro il ragazzo che aveva di fronte, a metà tra il mondo dei sogni e la realtà.
<< Certo, hai bisogno di riposare più di tutti! >> Rispose Kaoru con sguardo radiante, in contrasto con la pacatezza di lei. << Fai sogni d'oro, Aiko! >>
<< Anche tu… E grazie per avermi aiutata! >> La ragazza si girò un’ultima volta per salutare con la mano e lasciò la stanza, affrettandosi su per le scale; per un momento sembrò voler dire di più, ma alla fine scomparve in un lampo.
Il sonno tornò a farsi sentire per i ragazzi rimasti di sotto, che senza più stimoli dagli altri compagni cominciavano a rallentare.
<< Non mi aspettavo che ti saresti preso una responsabilità così grande… >> Mormorò pensieroso Ryo mentre lui e Kaoru trasportavano Aki su per le scale. << Pensavo ti annoiassi a cucinare. >>
Kaoru sorrise, ancora euforico per la serata appena passata. << Bé, è vero… Però è stata un'idea di Aiko. Voleva davvero fare qualcosa di bello per tutta la squadra, e non ho potuto fare a meno di accontentarla in ogni modo… >>
Ryo allungò una mano e sfiorò la guancia del suo amico con il pugno chiuso. << E adesso siete entrati così in confidenza, brutto furbastro! >>
Kaoru rise e restò in silenzio, pensando che forse aveva ragione Ryo. Forse lui e Aiko avevano finalmente superato quella barriera di imbarazzo che li aveva tenuti distanti fino a quel momento.
<< Però eravate davvero carini, quando vi abbiamo beccati a guardare le foto della serata. >> Aggiunse il ragazzo aggrappandosi al corrimano della rampa di scale.
<< Che vuoi dire? >> Domandò l'altro arrossendo un poco.
Ryo ghignò. << Sai, si vedeva che eravate entrambi rilassati e che volevate soltanto divertirvi… Non c'era quel bisogno di restare seri che si avverte di solito quando vi parlate. Fate una bella coppia… >>
Le guance di Kaoru divennero più rosse. << Se continui a dirlo, finirò per crederci anche io… >> Borbottò distogliendo lo sguardo. Forse doveva ringraziare il vino di Kya e Rin per quello, perché per la prima volta Aiko era stata veramente più sciolta e sincera nei suoi confronti, tuttavia aveva notato questo cambiamento anche prima che iniziasse la serata; durante i preparativi Aiko aveva preso la situazione nelle sue mani ed era stata chiara e diretta quando ce n'era stato il bisogno. Era come se lavorando assieme fossero entrati in sintonia, e Kaoru doveva proprio ammettere che era una bella sensazione.
<< Parliamo di te, piuttosto! >> Disse alla fine, volendo distogliere l'attenzione da sé e Aiko. << Sembra che tu e Kya vi siate divertiti alla grande! >>
Ryo sbuffò. << Kya è travolgente… Non credevo che l'avrei mai vista ubriaca, ma penso che abbia voluto fare un po' di scena per potersi divertire a modo suo. >>
<< Sì, a quella ragazza piace stuzzicare la gente in ogni modo. >> Commentò Kaoru. Arrivati al piano di sopra, si diressero verso la porta della loro stanza e si fermarono in attesa che Ryo estraesse la chiave. << Comunque è bello che si sia ambientata tanto bene con la squadra. Mi sembra che avessi detto che Kya non ha mai avuto molti amici… >>
Era strano per Ryo, l'idea che Kya non fosse più totalmente dipendente da lui lo faceva stare bene, ma temeva che se si fosse allontanata troppo da lui, avrebbe finito per dimenticarsene. << Non è che Kya fosse un tipo solitario… Quando eravamo bambini era veramente popolare, e anche crescendo è sempre stata una personalità… Di spicco, nei nostri gruppi di amici. >>
<< Ma? >> Kaoru poteva percepire che c'era qualcosa di diverso da quei tempi decritti dal suo amico.
Ryo increspò le labbra e ci pensò un attimo. << E' che non si è mai aperta così tanto con le altre persone, e mi fa davvero piacere che stia bene con tutti quanti. >>
Il ragazzo aprì la porta e lasciò entrare Kaoru mentre Aki gli russava sonoramente nelle orecchie. << E' questo il ringraziamento per averti portato fin quassù? >> Mugugnò questo prima di lanciare il suo amico in direzione del letto.
Ryo scoppiò in una risata che dovette soffocare subito per non rischiare di dare fastidio agli altri nelle stanze vicine. << Guarda che è quello che fai tu ogni sera con noi! >>
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Altro - anime/manga mecha/su robots / Vai alla pagina dell'autore: Altair13Sirio