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Autore: nes95    31/08/2009    11 recensioni
Ad un tratto la porta rossa si aprì, e così successe. Le ragazze gli corsero incontro urlando e lui le accolse con aria da super star. Io rimasi ferma lì. Mi sembrava che il tempo di fosse fermato; mi sembrava che niente, da quel momento in poi, avesse potuto cambiare il mio umore. Lui era di fronte a me. Tra tutte quelle ragazze che gli sparavano decine di flash sul viso e gli mettevano davanti foglietti bianchi e diari, e mi guardava. Sì, mi guardava. Ero ipnotizzata. Quella massa di fan urlanti continuava a fargli firmare autografi ed allungavano il braccio per farsi foto con lui. Io però, guardavo ancora lui. Il suo sguardo cadeva curioso su di me. Io, che rimanevo ferma immobile, incapace di compiere qulasiasi azione, ero in grado solo di sostenere quello sguardo. Prima long fic con protagonista il malizioso Nick Jonas, dedicata a tutte le persone che l'hanno resa possibile e a voi ragazzi che mi sostenete!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Amy e Nick <3'
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Macciao! Come va? Spero alla grande! A quanto pare lo scorso capitolo è piaciuto molto! Ne sono molto felice!! Passiamo alle recensioni

Lilian Malfoy: il tuo capitolo preferito, eh?! Comunque ti adoro e adolro la squadra lil/nes!! Everybody forever!!

dancermarty95: grazie, è stato molto difficile scrivere questo capitolo peer spiegare a pieno i sentimenti contrastanti di Amy, ma se ti piace tanto significa che lo sforzo ha avuto i suoi buoni frutti!

mitber: non ho capito molto della tua recensione a dir la verità, ma nemmeno a me piacciono i compiti delle vacanze!

PrInCeSsMaLfOy. ehilà! senti bellissima, ti aspetto su facebook perchè ti devo assolutamente far leggere una long che ho scritto!! ti aspetto e grazie!

Niki_CuLLen_: ahah! l’oscar?! Grazieeeee, comunque si, dopo quindici capitoli finalmente la storia diventa romantica!!

ada12: sono convinta che ragazzi come li descriviamo nelle ff non esistano! credimi!

sono_io: è stato molto difficile in effetti scrivere questo capitolo per rrenderlo realistico e mi fa molto piacere che ti sia piaciuto!

Maggie_Lullaby: ahah! grazie! mi fa molto piacere che questo capitolo ti sia piaciuto! e grazie per tutti i cimplimenti, mi hai fatta montare di testa!!!

jeeeeee: grazie! lo so, sono molto carini insieme!!

grazie alle ragazze che hanno la storia tra seguite e preferite!!

 

 

Quando tornai a casa erano da poco passate le nove del mattino. Non richiamai nessuno, semplicemente poggiai il cellulare sul comodino accanto al letto e mi infilai sotto coperte, addormentandomi in fretta.

Mi risvegliai dopo non so quanto, avevo un gran mal di testa, ma dopo aver guardato l’orologio decisi che era normale dopo aver dormito fino alle sette della sera. Presi il cellulare e aprii gli sms dei miei amici, che mi chiedevano che fine avessi fatto, poi il cellulare cominciò a squillare.

“Si?” risposi.

“buongiorno… no anzi, buonasera!” disse Nick ridendo.

Soffocai uno sbadiglio prima di rispondere. “giorno, cioè, sera” dissi cadendo a peso morto sul letto.

“Ti sei appena alzata!” mi accusò.

“Io? Esatto” dissi chiudendo gli occhi e perdendomi nella sua risata.

“Mamma mia, io non ho ancora dormito!” disse fiero.

“Allora vai” risposi acida.

“No, preferisco dare fastidio a te” disse convinto.

“Ho mal di testa” dissi cominciando a massaggiare con le dita la testa.

“Scusa, ho fatto male a svegliarti allora”

“No, no stai tranquillo, mi ero già svegliata” lo rassicurai “dove sei?” chiesi per distrarmi.

“Sto per andare in onda come ospite di… com’è che si chiama?… vabbè”

Risi ignorando il martellare alle tempie.

“E quando saresti andato in vabbè?”

“Quando ti ho accompagnata a casa” rispose solo.

“Ok, allora non torni per quanto?”

“Per stasera non posso essere lì, domani mattina” rispose, il dolore alla testa era troppo, mi lamentai piano.

“Non stai bene? Vuoi che venga?” chiese preoccupato.

“No, no sto alla grande” cercai di rassicurarlo.

“No invece. Io vengo”

“Tu non ti devi permettere, sto bene, ora prendo un’aspirina e mi metto a letto, e domani starò come prima” gli dissi.

“Sicura?” la sua voce era ancora preoccupata.

“Si si, sicura” risposi, poi misi giù.

Mandai un messaggio ad Alex e mi alzai piano, reggendomi alle pareti, fino ad arrivare in cucina, dove poco dopo fece la sua comparsa la mia migliore amica.

“Oddio sei uno straccio” fu il suo unico commento quando mi vide, io sorrisi sarcastica e presi la compressa, poi con il suo aiuto tornai a letto, mi addormentai subito.

 

Alex rimase con me fino alla mattina successiva, quando dovette correre a scuola, mi lasciò un biglietto con il numero di un medico.

Rimasi nel dormiveglia per un’altra mezzora, non osavo alzare la testa dal cuscino o muovermi in nessun modo, le ossa facevano troppo male.

Non so quando mi riaddormentai, ma tornai nel mondo dei vivi solo quando sentii delle labbra che si posavano sulle mie.

Aprii piano gli ochhi, Nick era seduto sul letto e m accarezzava i capelli, con il viso ancora vicino al mio.

“Come ti senti?” chiese, non risposi, mi adagiai meglio vicina a lui e chiusi gli occhi, ignorando le fitte per i movimenti.

“Male” risposi poi, lui si alzò e cominciò a rovistare nella stanza.

“Cosa fai?” chiesi alzandomi, mossa sbagliata, decisamente. Le fitte alla testa mi annebbiarono la vista, facendomi crollare sul letto. Nick corse verso di me, mi accarezzò la fronte e la baciò, io chiusi gli occhi e cercai di riprendermi.

“Ehi, shh” sussurrò sentendomi lamentare. La testa mi scoppiava, le ossa facevano strani rumori e avevo solo una gran voglia di dormire.

Poggiò di nuovo le labbra sulla mia fronte.

“Che avevi la febbre era già chiaro, ma si bollente, dove hai il termometro?” chiese alzandosi e ricominciando a cercare.

“Bagno” risposi solo coprendomi fino a fopra i capelli, poco dopo tornò e mi misurò la febbre, poi chiamò il medico. Io stavo per riaddormentarmi.

“Tra poco arriva il medico” annunciò avvicinandosi alle mie labbra.

Mi girai di scatto, il collo protestò, ma non gli diedi ascolto. Lui ritentò dall’altro lato, ma lo bloccai.

“Non permetterti ad avvicinare le tue sane labbra”

Lui rise. “Ok mamma, non lo faccio più” disse, e si alontanò.

Mi addormentai dieci minuti dopo con le sue labbra sulle mie.

 

Il medico mi visitò per una decina di minuti, Nick era seduto sul letto accanto a me con espressione seria. Il verdetto? Una bella influeza, con la febbre a 39, fantastico.

“Grazie dottore” disse Nick accompagnandolo alla porta, si era comportato da papà per tutto il tempo, avrei voluto sfotterlo, ma avevo le labbra troppo impegnate a tremare per poter parlare.

Tornò in camera dopo nemmeno dieci secondi, se sedette alla sedia a dondolo accanto alla finestra e cominciò a strimpellare la mia vecchia chitarra acustica.

“Vattene” gli dissi nel dormiveglia, ogni ora mi misurava la febbre e mi bagnava la fronte per farmela scendere, entro il pomeriggio stavo molto meglio, abbastanza almeno da potermi alzare senza rischiare uno svenimento!

Lo raggiunsi in salotto, dove stava suonando qualcosa al pianoforte. Ero raggomitolata in una coperta e stentavo a stare dritta. Mi sedetti su uno di divani in pelle bianca e rimasi ad ascoltarlo. Suonò ininterrottamente per quasi tre ore, poi si sedette a me. Poggiai la testa sul suo petto, poi mi sistemai direttamente in braccio a lui, dove sarei stat sicuramente più comoda.

“Ti ho detto che te ne devi andare” gli dissi ancora. Lo sentii ridere.

“No, non è questo che fanno i nemici-amici” disse, ci rimasi un po’ male, chissà cosa speravo.

“Hai ragione” dissi togliendomi dalla sua stretta, mi guardò stranito per un secondo “non fanno queste cose, e nemmeno baciano le nemiche-amiche” dissi accucciandomi in un angolo.

Lui sorrise e mi guardò.

“Giusto, allora mettiamola così: i fidanzati non fanno queste cose” disse riformulando la frase di poco prima, feci una strana smorfia quando sentii quelle parole, il cuore era completamente partito e le farfalle facevano bungie junping nel mio stomaco, poi mi prese e mi risistemò in braccio a lui, mi baciò.

“Sempre se tu vuoi” sussurrò contro le mie labbra.

Lo baciai ancora, poi gli misi le mani intorno al collo e mi feci cullare.

 

Passò una settimana, ormai mi ero rimessa alla grande grazie a Nick e agli altri.

“Amyyyyyyy! Oh mio dio! Guarda!” urlò Alex correndo nei corridoi della scuola con una rivista in mano.

“Cosa?” chiesi mettendo a posto un libro nell’armadietto.

Lei per tutta risposta lei mi spalmò davanti una rivista di gissip, la guardai male e gliela restituii.

“Da quando compri i giornaletti scandalistici?” chiesi con una smorfia.

“Da quando c’è la foto del tuo ragazzo che regala un anello a un’altra” disse lei, io cambiai espressione e presi la rivista al volo.

In copertina il volto di lei e un immagine del presunto anello, in un ovale lui.

“Le grandi storie d’amore non finiscono mai e a quanto pare è così anche per Miley Cyrus e Nick Jonas che dopo vari tentennamenti sono definitivamente tornati insieme.

I due, infatti, dopo essere stati insieme per un bel pò avevano deciso di lasciarsi, una separazione che sembrava definitiva visto che Miley aveva iniziato una nuova storia d’amore insieme a Justin Gaston. Circa un paio di mesi fa però Miley ha lasciato Justin e, nel corso di varie interviste, ha espresso più volte il desiderio di tornare insieme a Nick.

Nonostante la rottura, infatti, Miley e Nick sono comunque rimasti in contatto e ultimamente hanno lavorato insieme in un duetto con tanto di videoclip. Ebbene, dopo aver passato un pò di tempo insieme a Miley per via di questo videoclip anche a Nick è venuta voglia di tornare insieme a lei.

Così tanta, che pare abbia regalato a Miley, un anello con tanto di diamante a forma di cuore, per dimostrarle tutto il suo amore. La ragazza ha apprezzato moltissimo questo regalo, infatti lei non vedeva l’ora che Nick facesse il primo passo per ritornare insieme. Ovviamente non si parla di matrimonio, anche se ce lo potremmo aspettare, visto che il fratello di Nick, Kevin si è sposato a soli 21 anni.”

Finii di leggere con un peso sullo stomaco, poi consegnai la rivista ad Alex.

“Che succede?” chiese Sam raggiungendoci con Max.

“Vado, lo ammazzo e non ti preoccupare, torno in tempo per le prove delle sei” dissi con uno sguardo serio. Sam guardava me, Alex e la rivista che aveva in mano, poi Max la prese e lesse l’articolo.

“Ti do un passaggio” disse, uscimmo in fretta da scuola

  
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