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Autore: genxha    03/08/2021    2 recensioni
Marinette riceve la visita di Fei, una ragazza orfana conosciuta a Shanghai, ora ospite dello zio di Marinette e anche lei guardiana di gioielli magici, i Prodigious. Dopo gli avvenimenti dello Speciale, Tra le due nasce subito una solida amicizia.
Fei resta per qualche giorno a casa di Marinette dove fa amicizia anche con Alya e lqueste ultime decidono di organizzare un appuntamento tra Marinette ed Adrien senza che i due lo sappiano. Come sempre quando ci sono di mezzo Marinette ed Adrien, le cose non sono così semplici.
La fanfic è ambientata dopo lo speciale di Shanghai, quindi durante la Stagione 3 (Luka e Kagami sono ancora sullo sfondo).
Miraculous: Le storie di Ladybug e Chat Noir - Zagtoon, Method Animation, Toei Animation, SAMG Animation, De Agostini Editore, Nelvana, Cartoon Network Studios Tutti i diritti riservati ai rispettivi proprietari.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alya, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nuovo personaggio, Tikki, Wang Cheng
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Verso le 10 del mattino le ragazze lasciano la casa dei genitori di Marinette e mentre escono lei si accorge che Adrien ha un servizio fotografico non lontano più o meno a quell’ora.

“Che ne dite se prima andiamo a Île Saint-Louis? Magari riusciamo a vedere Adrien!” chiede Marinette alle altre due, che si scambiano un’occhiata “Ma certo!” risponde Fei “così lo saluto!”

Alya prende il telefono “avviso le altre che si facciano trovare al Trocadero più tardi, allora!”

Le altre due annuiscono, poi le tre ragazze si avviano sul ponte che attraversa la Senna, davanti a Notre Dame, dirette all’isolotto chiamato Île Saint-Louis, che attraversano fino ad arrivare al piccolo parco dall’estremità opposta, dove si sta svolgendo il servizio fotografico con Adrien.

Avvicinandosi al giardino, Marinette nota l’auto degli Agreste, parcheggiata a lato della strada, a cui è appoggiato il gigantesco autista, che Adrien chiama “Gorilla”. L’uomo vede le ragazze le saluta con un cenno.

Le tre entrano nel giardino e subito individuano il luogo del servizio fotografico, che vede altri due ragazzi posare oltre ad Adrien, ma Marinette quasi non ci fa caso visto che non riesce a togliere gli occhi di dosso al biondino.

Le ragazze si mettono a chiacchierare aspettando che i modelli ed il fotografo facciano una pausa. Alya parte alla prima occasione utile e facendo finta di niente, si avvicina ad un tavolino pieghevole all’esterno del set su cui ci sono delle bottiglie d’acqua e dei bicchieri di carta, a cui i tre ragazzi si sono fermati. “Ehi, Adrien!” chiama, Alya a gran voce, salutando con la mano.

“Alya? Ciao!” risponde Adrien, alzando gli occhi dal bicchiere di plastica.

La rossa viene raggiunta dalle altre due ragazze ed è pronta a giurare che lo sguardo di Adrien si illumina quando riconosce Marinette.

Il ragazzo si scusa con gli altri due e si avvicina alle amiche “Che ci fate qui? Oh, ciao Marinette!” saluta sorridendo, poi vede anche Fei “E tu cosa ci fai qui?” si avvicina a lei e i due si scambiano i due baci di saluto.

“Ciao, Adrien! Sono ospite dello zio … o meglio ospite di Marinette per qualche giorno!” risponde la ragazza, sorridendo a sua volta.

“Mi fa piacere rivederti!” prosegue Adrien, poi si volta, rispondendo a qualcuno che lo chiama “Arrivo!”, quindi si rigira verso le ragazze “Penso che ne avremo ancora per mezz’ora, qui“ il ragazzo inizia a fare qualche passo indietro ”devo tornare a scattare...”

“Non ti aspettare, possiamo preoc..” inizia Marinette, poi mugugna tra sé e infine “Non ti preoccupare, possiamo aspettare!”

Fei fa del suo meglio per non ridere ma è costretta a guardare altrove.

Come promesso, mezz’ora dopo Adrien torna verso le tre ragazze, che nel frattempo hanno girato per il piccolo parco, diretto verso il cancello e l’auto col Gorilla.

Adrien raggiunge le amiche e annuncia, guardando a terra “Mi dispiace, ma devo per forza tornare a casa, oggi ho lezione di cinese” poi rimette nella borsa il telefono.

“Che peccato, avremmo potuto fare due chiacchiere” concorda Fei “aspetta ma… hai detto lezione di cinese? Ci sono io, non è lo stesso?”

Il biondo si mette una mano dietro la nuca “Eh, penso di si, ma non credo che il mio insegnante accetti.. E non riuscirò mai a convincere Nathalie”

I ragazzi sono ormai arrivati al cancello e Marinette, che non ha detto nulla fino ad allora, cerca di insistere “Non puoi chiedere il permesso di vederci magari domani?” chiede ad Adrien che risponde con uno sconsolato “Ci posso provare ma non garantisco nulla, Marinette, mi spiace, sai che non dipende da me”

“Già..” commenta Marinette, guardandosi i piedi Alya si intromette “Lo sappiamo, Splendore, non ti preoccupare! Cercheremo di trovarci tutti online, meglio di niente”

“Beh… Adrien, mi ha fatto piacere rivederti anche se per pochi minuti!” esclama Fei abbracciando il ragazzo, che sembra un po’ a disagio. Lei nota anche lo sguardo di Marinette e si affretta a lasciarlo andare, poi prende sottobraccio l’amica e mentre Adrien varca il cancello sussurra “Mari, non sarai mica gelosa?”.

Marinette si irrigidisce “Ma no…” borbotta.

Fei la guarda con un sorriso ma non dice altro.

Alya guarda le altre due e per distrarle esclama “Ragazze! Sono le undici passate! Qual’è la prossima tappa?”

Fei fa un impercettibile cenno ad Alya e risponde “Se non sbaglio c’era il quartiere degli artisti!” poi si mette tra le altre due e prende sottobraccio anche la rossa, trascinandosi dietro Marinette.

Adrien arriva a casa con qualche minuto di anticipo rispetto all’orario della lezione di cinese. Prendendo un quaderno dalla borsa nota uno strano biglietto che di sicuro prima non c’era.

“Plagg, hai idea di come questo” prende il biglietto “possa essere finito nella mia borsa?”

il kwami gli vola vicino “no, non ho idea da dove arrivi quel biglietto, cos’è?”

Il biondo apre il biglietto, appiatendolo sul tavolo e legge ad alta voce “Credevo d’aver perso tutto, ma oltre a un’amica speciale, a Shanghai ho trovato anche te.

Stasera, alle sei alla Tour Montparnasse sarai tu ad essere sorpreso.”

Sotto seguono delle indicazioni su dove incontrarsi.

“COSA?” sbotta Adrien “E da dove arriva…. aspetta, Plagg…Shanghai.. che l’abbia lasciato Fei?” esclama, coprendosi la bocca con una mano. “Non ho incontrato nessun altro oggi e lei mi ha abbracciato.” prosegue.

“Okay, Magari non è lei, ma se fosse lei… Plagg! Mi stai ascoltando?”

Il kwami passa nuovamente attraverso lo sportello del mobiletto dove Adrien tiene la scorta di cambembert e gli si mette davanti “Veramente no…” borbotta “A momenti nemmeno la conosco e poi anche se fosse… cavolo, lei sta in Cina! E poi c’è Ladybug! Cosa faccio, Plagg?”

Plagg lo guarda con occhi leggermente luminescenti “Beh, Adrien, credo che tu non debba fare altro che andare all’appuntamento e dirle che beh il tuo formaggio preferito è un altro!”

“Devi sempre pensare a mangiare tu… Però credo tu abbia ragione. Devo” Adrien inizia a ragionare sul da farsi ma viene interrotto da qualcuno che bussa alla porta.

“Nasconditi, Plagg” sussurra e poi annuncia “Avanti!”, mentre la porta si apre ed entra l’insegnante di cinese scortato dal Gorilla.

 

Marinette e le ragazze hanno lasciato l’isola, dirette al quartiere degli artisti e alle altre tappe del loro giro turistico in città e dopo pranzo si ritrovano da Marinette.

Tornate in camera, Alya recupera il suo zainetto per poi tornare a casa, mentre Marinette sale sul terrazzo per spostare alcune piantine in vaso.

“Allora, ci sei riuscita?” chiede Alya a Fei che l’ha seguita in camera per aiutarla “Certo che sì. Ho anche fatto avere il biglietto a Marinette, non penserà mai che gliel’ho messo in tasca.” risponde Fei “Sei piuttosto brava a fare cose di nascosto e ti muovi sempre senza fare rumore, non mi vuoi proprio dire come vi siete conosciute e siete diventate amiche, tu e Mari?” chiede la rossa, guardando l’altra ragazza mentre arrotola il sacco a pelo di Alya “Credo sia meglio che te lo racconti direttamente lei” risponde l’altra, spostando il peso da un piede all’altro.

Alya la osserva stupita “Oh… sono riuscita a metterti in imbarazzo!” gongola “Alla prima occasione mi faccio raccontare TUTTO, ma voglio che ci sia anche tu! Perché non venite da me domani? Vado a organizzare il tutto con Mari!” conclude, infilando le ultime cose nello zaino.

Alya sale saltando i gradino sul soppalco, infila la testa nella botola “Hai finito? Ti serve una mano, Marinette?”, lasciando Fei immobile a guardarla un istante, borbottando qualcosa in cinese.

Facendo spostare Alya dall’apertura, Marinette rientra nella botola, senza scarpe per non sporcare il copriletto e l’altra nota che ha qualcosa sotto la pianta di un piede “Cos’è quello?”.

Marinette si siede sul letto a gambe incrociate e stacca il foglietto che le si era attaccato sotto il piede - deve esserle uscito dalla tasca - pensa Fei, riconoscendo il biglietto che aveva scritto durante la notte.

Alya e Fei si avvicinano a Marinette, che apre il foglietto piegato e legge ad alta voce, sussultando “Scoprire che ti eri persa a Shanghai è stata una brutta sorpresa.”

“COSA?” esclama, gli occhi spalancati, deglutendo a vuoto. Poi prosegue a leggere a voce più bassa “Stasera, alle sei alla Tour Montparnasse sarò io a sorprenderti”

Le altre due si scambiano un’occhiata e Alya esclama “Ma… ma è bellissimo, Mari!”

“Non è bellissimo!” sbotta Marinette guardando l’amica con gli occhi sbarrati “È un DISASTRO! Come accidenti è finito QUESTO sul mio balcone?” arriccia il naso, riflettendo “Oh cavolo! Può averlo lasciato solo Chat Noir!”

“Chat Noir?” ripete Alya Marinette sente le guance diventare roventi, il cuore in gola - Ecco fatto, l’ho detto ad alta voce DI NUOVO, accidenti a me! Ora è in modalità reporter, sono finita - riflette “Ieri si è fermato a salutare…” borbotta, guardando il biglietto.

Alya le dà una gomitata nelle costole “Sapevo che avresti fatto colpo.. Ci andrai, vero?”

“Sì.” risponde l’altra, con aria un po’ turbata “Io gliel’avevo già detto che siamo solo amici… dopo quel… beh” fa una pausa ma non riesce a trattenere un sorriso “quell’equivoco, diciamo, quando papà è stato akumizzato…”

Fei la interrompe approfittando del fatto che Alya sta guardando Marinette con gli occhi spalancati “Equivoco? Ok, lascia perdere, me lo racconterai, non c’è tempo, devi prepararti!” la interrompe Alya ”Dovete assolutamente chiarire! Devi andare!” la rossa gira lo sguardo su Fei, poi le si illuminano gli occhi ed esclama “Aspetta un attimo! Ma allora ci sono un SACCO di cose che non mi hai raccontato. C’è tutto il tempo, avanti, comincia.”

Fei si intromette di nuovo “La sola cosa che puoi fare è andarci a parlare. Se vuoi ti accompagno!”

Alya la fulmina con un’occhiata “Tra un attimo! Avanti, Marinette!” dice all’altra, mettendosi di fronte a lei.

Marinette inizia a giocherellare con le dita dei piedi per non guardare le altre due, a disagio "Ecco vedi, Chat PENSAVA che io fossi innamorata di lui... e allora papà l'ha invitato a pranzo e lui ci ha detto che ama Ladybug e …”

“Frena, e come è venuta in mente questa cosa a tuo padre?” la interrompe di nuovo Alya L’altra continua “Beh ecco… io ho.. beh ho abbracciato Chat Noir che aveva in braccio il piccolo” ripensando alla scena Marinette si sente arrossire di nuovo “che aveva appena salvato!“ prosegue, sempre più a disagio, mentre Fei cerca di non ridere “Ecco!” sbotta Alya “Lo sapevo che c’era di mezzo un bambino!”

“ALYA!” grida Marinette, guardandola con gli occhi sbarrati “Non scherzare, e poi non c’è nessun bambino! Anche perché lo sai che ci vogliono nove mesi, no?” e riabbassa lo sguardo.

“Ma che c’entra! È per dire che ci sono un sacco di cose che non mi hai detto!” esclama Alya, interrompendola di nuovo e ricevendo una gomitata e un’occhiataccia da Fei “Ok, ok, lasciamo perdere!”

“Dicevo” si intromette Fei “Devi per forza andare a chiarire la situazione. Se non te la senti ti accompagno io!”

“Ragazze… un attimo. Se è vero che è Chat Noir, e parla di una sorpresa… significa che mi dirà la sua vera identità? Io… io non.. non sono pronta a una cosa del genere! Non ci posso andare!

Alya la guarda “Marinette, l’appuntamento è alle sei! Hai due ore per pensarci. E decidere di andare e sentire almeno cosa ha da dirti, insomma cosa ti cambia se sai chi è?” ma viene interrotta dallo squillo del cellulare di Marinette.

La mora lo prende e vede che la chiamata arriva da Adrien. L’apparecchio le sfugge dalle dita tre volte finché finalmente Marinette riesce ad afferrarlo e rispondere “Ehi c-ciao A-adrien come mai chiami questata.. ehm no scusa come mai questa chiamata?”

“Ciao Marinette” risponde la voce dal telefono, poi fa una pausa “hai cinque minuti? Vorrei chiederti un… ehm… consiglio.” Un’altra pausa, più lunga “Alya è lì vero? Ecco non dirle niente perché se no poi lo dice a Nino e alla fine…” “Adrien? Va tutto bene?” chiede Marinette, che ora inizia a preoccuparsi. Facendo segno alle altre due di allontanarsi, sale nella botola, sentendo con un grugnito il calore del pavimento assolato sotto i piedi nudi.

“Sì, sto bene solo che è una cosa un po’.. beh è un consiglio sentimentale.” dice la voce di Adrien dal telefono.

Marinette sente sulle guance ancora più calore di quello sotto i piedi “ah… o-okay, d-dimmi pure” riesce infine a dire “Allora c’è questa… ehm ammiratrice che… ecco… mi contatta con un biglietto molto carino e… Solo che io, insomma non … non sono interessato a lei.” dice Adrien, esitante “Ah. d-d-daccordo e cosa vuoi sapere?” chiede Marinette - temevo peggio - pensa “Come faccio a dirglielo senza che… beh si senta ferita? Non la conosco molto, non posso dire che siamo amici stretti” risponde l’altro in un sussurro “Non sono affatto bravo in queste cose… di solito” si affretta ad aggiungere “Scusa la domanda ma… ti è già capitato?” chiede la ragazza “Sì, cioè-volevo-dire-no, no è la prima volta, per questo ti chiedo!” risponde lui, parlando a raffica.

“Ok allora dovresti.. dovresti essere gentile e essere chiaro che non è il tuo tipo. A parte che se non la conosci come fai a dire che non è il tuo tipo?” suggerisce Marinette “Perché… c’è già una ragazza che mi piace” risponde Adrien Il cuore di Marinette salta un battito “Capisco” borbotta “Allora devi dirle che hai già una ragazza!” risponde, decisa.

“Ma non è proprio la mia … ragazza, cioè non è che stiamo insieme. Ma non importa.” Adrien fa una pausa “Grazie tante dei consigli, Marinette sei davvero un’amica. Passa una buona serata” e riattacca rapidamente Marinette rimane in piedi sulla terrazza, guardando il display del telefono, una stretta al petto come ogni volta che Adrien parla di questa ragazza sconosciuta. Ricacciando indietro le lacrime, scende di nuovo al fresco della botola.

“Ragazze, sapete che c’è? Io stasera ci vado dal misterioso Chat Noir!” annuncia, decisa, sotto lo sguardo delle altre due “Che succede, Mari?” le chiedono in coro “Niente” risponde lei con un falso sorriso “va tutto bene, ho solamente deciso di sentire cos’ha da dirmi, tutto qua. Magari ha cambiato idea e… dopotutto non potrà essere un brutto ragazzo, e di sicuro è una persona adorabile”.

Infilandosi in bagno pensa - tanto Adrien mi ha appena ricordato che ha una ragazza che gli piace e NON sono io. Io che continuo a morirgli dietro e quello mi chiede consigli! -

“Cavolo” borbotta, cercando di non piangere.

Le altre due si scambiano un’occhiata “Non è una reazione da Mari, cosa le ha detto Adrien?” sussurra Alya “Non ne ho idea, speriamo che la nostra idea funzioni” risponde l’altra, mentre entrambe cercano di capire cosa stia facendo l’amica.

“Marinette, ti aspetto? Dovrei andare a casa a badare alle mie sorelline” chiede Alya vicino alla porta del bagno cinque minuti dopo “Puoi aspettare altri cinque minuti? Mi serve un consiglio.” risponde l’altra dall’interno “Sì, certo” è la risposta di Alya, che scambia un altro sguardo interrogativo con Fei.

Dopo un po’ la porta del bagno si apre e Marinette esce, chiedendo alle altre due “Beh, cosa ne pensate?”

La ragazza si è sciolta i capelli, che le ricadono sulle spalle, con una leggera onda dove gli elastici li tenevano stretti. Si vede che ha gli occhi leggermente arrossati, ma ha risistemato il trucco, evidenziando maggiormente il colore e la forma degli occhi e ha un rossetto con una tonalità di rosa leggermente più evidente del solito. “Che ne pensate?” chiede alle amiche, che la osservano con aria critica.

“Beh, Mari, stai benissimo.” approva Fei, mentre Alya annuisce, guardando l’orologio.

“Ragazze, devo proprio andare. Sentiamoci per domani, ok. “ si congeda la rossa, baciando Fei sulle guance e avvicinandosi a Marinette “non ti bacio che rovino il trucco, fammi sapere com’è andata, ragazza!” e le fa l’occhiolino. Si volta e scende le scale della botola, salutando Sabine e chiudendo la porta quando esce.

Marinette si siede sulla chaise longue e sospira, Fei le si mette accanto e chiede “Stai bene?”.

Lei la guarda “Sì, non ti preoccupare. Adesso sono veramente curiosa di chi possa avermi scritto quel biglietto. Mentre aspettiamo, mi dai una mano a cercare qualcosa da mettere?”

 

Marinette e Fei escono insieme dall’appartamento, Marinette indossando un paio di shorts sopra al ginocchio neri con un piccolo risvolto e una T-shirt rosa tenue, con le maniche più scure e il disegno di fiori che contraddistingue le creazioni di Marinette. Fei invece indossa un paio di jeans elasticizzati ed una maglietta con il disegno geometrico di un drago.

Le ragazze arrivano alla Tour de Montparnasse con qualche minuto di anticipo rispetto all’orario e Fei suggerisce a Marinette di dividersi e di ritrovarsi dopo 40 minuti all’ingresso dell’edificio.

Marinette si sposta verso uno degli ascensori per la terrazza, spostando nervosamente il peso da un piede all’altro mentre, insieme a un gruppo di turisti, aspetta che la cabina arrivi. Finalmente è sulla terrazza e prende il biglietto nella borsa, da cui Tikki le lancia un’occhiata “Va tutto bene, Tikki, non ti preoccupare. Scopriamo chi è questo misterioso ammiratore” sussurra la ragazza, leggendo le indicazioni.

Marinette si guarda attorno - qui è dove io e Chat Noir ci siamo baciati. Chissà com’è stato. Ma la cosa peggiore è che non ho idea di come ci siamo arrivati, a quel bacio - pensa, camminando lungo il perimetro della terrazza che offre un panorama mozzafiato di Parigi. La ragazza si ferma a qualche metro dal punto indicato nel biglietto e inizia a cercare segni del misterioso ammiratore.

 

Chat Noir si ritrasforma nascosto in un vicolo vicino al grattacielo e Adrien esce sulla strada principale pochi istanti dopo borbottando “Zitto, Plagg” mentre si avvia verso la Torre. Come Marinette e Fei, è arrivato qualche minuto prima per studiare la situazione e mentre aspetta davanti all’ascensore, l’abitudine a posare che gli impedisce di muoversi nervosamente, pensa - Il consiglio di Marinette è stato utile, anche se non mi ha detto precisamente cosa fare. Dirò a Fei che mi dispiace ma che siamo troppo lontani e che c’è già qualcuno nel mio cuore. Sì, mi piace. Le dirò esattamente così. -

L’ascensore finalmente arriva, la cabina quasi vuota. Adrien entra e scende sulla terrazza, accorgendosi che il posto inizia lentamente a svuotarsi dai gruppi di turisti, sostituiti da qualche coppia occupata a scattarsi selfie e da qualche passante che, da solo, osserva il panorama dai numerosi cannocchiali vicino al parapetto. Il biondo inizia a sentirsi un po’ fuori posto e si sposta dal lato opposto rispetto al punto indicato nel biglietto per studiare la situazione.

 

Fei nel frattempo è salita da un altro ascensore, ed è rimasta nella cabina quando arriva sulla terrazza, cercando con lo sguardo Marinette e Adrien. La ragazza individua rapidamente i due amici e aspetta, appoggiandosi ad un angolo della cabina, che l’ascensore si riempia di nuovo e scenda al pianterreno.

 

Alle sei Marinette pensa di avvicinarsi al cannocchiale indicato nel biglietto ma si blocca sul posto, a pochi metri di distanza, quando, guardandosi attorno, nota una chioma bionda che conosce molto bene - Adrien? - pensa - cosa ci fa qui Adrien a quest’ora? Dovrebbe essere a casa adesso - prosegue, cercando inutilmente con lo sguardo indicazioni che si tratti di un servizio fotografico.

La ragazza si gira verso il panorama parigino, appoggiandosi al parapetto per dare le spalle al centro della terrazza “Tikki?” sussurra “Non ci crederai, c’è Adrien e Fei mi ha mollata qua da sola, cosa ci fa lui qui? Se mi vede penserà che sono una stalker che lo segue! Io non sapevo che sarebbe stato qui!”

“Non ne ho idea, Marinette. Calmati, non puoi averlo seguito se nemmeno sapevi che sarebbe venuto qui!” risponde Tikki “Lo so ma…” borbotta la ragazza, guardando con la coda dell’occhio il luogo dell’appuntamento.

 

Adrien guarda per l’ennesima volta l’orologio, poi alza lo sguardo verso il luogo dell’appuntamento. Oramai sono rimaste poche persone sulla terrazza e il ragazzo nota una ragazza circa della sua età, girata di spalle, affacciata al parapetto a pochi passi dal cannocchiale. La ragazza ha i capelli neri sciolti sulle spalle, short neri e una maglietta rosa. La sua corporatura ricorda qualcuno al ragazzo, ma sicuramente non si tratta di Fei.

Il biondo decide di fare qualche passo avanti - mi sa che mi sono sbagliato, non mi sembra Fei quella… ed è l’unica persona che potrebbe… - mentre riflette la ragazza si volta da un lato e lui si immobilizza, riconoscendola “Marinette?” borbotta, stupefatto, i battiti del cuore che risuonano nelle orecchie - si è truccata… ma è sempre stata così bella? - inghiotte a vuoto.

Sempre più nervoso, Adrien fa qualche passo verso il cannocchiale, fingendo il suo miglior sorriso da modello e appoggiandosi alla colonnina del dispositivo.

 

Marinette vede Adrien a pochi passi di distanza e sussurra tra i denti “Tikki! Non può essere! il biglietto era di Adrien! Non può essere suo! Cos’è questa storia dell’ammiratrice misteriosa?”

La kwami la guarda dalla borsetta allargando le zampine.

“Okay, devo capirci qualcosa!” borbotta Marinette, avvicinandosi ad Adrien - respira, pensa di essere Ladybug, ora vai là e gli chiedi che ci fa qui - dice a se stessa.

“C-ciao!” riesce a dire Marinette - comincio bene… - pensa, guardando a terra, dopo essersi avvicinata abbastanza.

“Ciao M-marinette! Cosa ci fai qui?” chiede Adrien, una mano dietro la nuca, una strana sensazione allo stomaco “Stai… stai molto bene così” aggiunge, dopo averle dato un’occhiata al viso ma tenendo lo sguardo sulle ballerine nere della ragazza.

“A-anche tu stai bene, cioè tu stai sempre bene” farfuglia l’altra, sbirciando Adrien che inizia a sorridere, poi si schiarisce la gola “Ecco, volevo farti la stessa domanda perché io vedi…”

“Hai trovato uno strano biglietto?” la interrompe lui, guardandola finalmente in faccia e notando che è arrossita.

“V-vuoi dire che non è tuo?” esclama lei, puntando lo sguardo negli occhi verdi di Adrien “meno male” farfuglia.

“No, non è mio. E quello che ho trovato io mi sa che non è tuo” comincia Adrien, la mano che torna dietro la nuca, sempre fissandola.

“A-abbiamo un problema, credo… chi era che dovevi scaricare?” ridacchia Marinette, nervosa “Ehm… pensavo fosse...” risponde lui, mentre si guardano intorno, cercando di capire chi potrebbe avergli lasciato i messaggi, poi i loro sguardi si incrociano di nuovo.

“Fei!” dicono contemporaneamente “Io pensavo che fosse lei ad avermi scritto perché sapeva che sono volato a cercarti a Shanghai...” inizia a spiegare, ma Marinette ha iniziato a parlare come un fiume in piena “Hanno organizzato tutto lei e Alya per farci incontrare! Adesso torno a casa e… accidenti! Gliela faccio vedere io!” sbotta, battendo un piede a terra “Marinette! Calmati un momento e spiegami perché avrebbero dovuto fare una cosa del genere?” chiede Adrien interrompendo il suo sfogo “Beh…” Marinette guarda a terra per non far vedere il rossore delle guance “Fei ha detto ad Alya che tu volevi farmi una sorpresa al ristorante di zio Wang, poi quando avete scoperto che avevo… perso il cellulare mi sei andato a cercare e... e lei deve essersi messa in testa che tra noi c’è qualcosa ma… Insomma anche zio Wang ti ha scambiato per”... la ragazza esita “il mio…” deglutisce a vuoto “ragazzo. Ma noi due siamo solo amici, giusto?”

La mano di Adrien finisce ancora dietro la nuca “Già… “ ridacchia lui “come le sarà venuta in mente una cosa del genere!” continua con un sorriso imbarazzato, “Fei è davvero un drago per aver pensato a un piano del genere!”

Marinette si irrigidisce un attimo alla parola “drago” e Adrien nota il gesto, ma è troppo imbarazzato per farci caso.

Entrambi si guardano intorno, a disagio, poi Marinette si volta verso il panorama del tramonto parigino “È davvero bello da qui” commenta tra sé appoggiandosi al parapetto del belvedere. La ragazza riflette su cosa si sono detti - Adrien ha detto che è volato a cercarmi a Shanghai. Ma lui era già lì -

“Ma come mai sei venuto qui?” chiede Marinette.

“Beh, pensavo che fosse un biglietto di Fei e volevo dirle che… beh che non poteva funzionare” spiega Adrien “Per quell’altra ragazza, vero?” chiede lei, guardandolo per un attimo negli occhi e poi abbassando lo sguardo, una pesante nota di tristezza nella voce Adrien non risponde ma si avvicina all’amica “E tu, perché sei venuta qui?” chiede Adrien a bruciapelo, allungando una mano e afferrando quella di Marinette Lei guarda la mano di Adrien attorno alla sua e pensa - Adrien mi ha preso la mano. E mi ha fatto una domanda. Respira, Marinette - prosegue, poi risponde senza riflettere “Perché… perché ero certa che il biglietto fosse di una persona che conosco. Una persona sempre pronta ad aiutare gli altri anche se è triste. Anche se li conosce appena. Qualcuno con cui una volta ho passato una bella serata, parlando dei nostri problemi, nonostante avessimo entrambi il cuore spezzato.” Marinette, sbattendo le palpebre per ricacciare indietro le lacrime, osserva l’anello d’argento all’anulare di Adrien come se l’avesse visto solo in quel momento, sovrapponendolo, nella sua mente, all’immagine della mano guantata di Chat Noir attorno alla sua, quella sera. La ragazza sospira, poi sussurra “Un certo gattino che porta sempre delle rose, anche se gli dico di non farlo”, alzando lo sguardo dall’anello agli occhi di Adrien.

Ora che la luce del tramonto assume quella sfumatura che i fotografi chiamano “ora d’oro” Adrien osserva il viso di Marinette, illuminato dal sole che crea riflessi dorati sui suoi capelli neri, come se lo vedesse per la prima volta.

Il ragazzo nota il suo sguardo spostarsi dal suo viso all’anello e trattiene il respiro, guardando la ragazza di fronte a sé ma senza vederla, ripensando a quando era triste per l’appuntamento mancato con Ladybug e lui e Marinette si sono tenuti compagnia, sfogandosi e parlando un po’ dei loro problemi sentimentali. Nella sua mente rivive la sua dichiarazione d’amore a Ladybug e il suo rifiuto, con quell’ombra di tristezza negli occhi azzurri. La stessa che è sicuro di aver appena visto in quelli di Marinette.

“Anch’io ricordo quella sera” farfuglia Adrien, perso nei suoi pensieri.

Marinette inizia ad avere una strana sensazione allo stomaco, il cuore in gola - non può essere, ho capito male? - pensa, poi guarda Adrien negli occhi, guarda l’anello, infine di nuovo gli occhi - Invece ho capito bene. - dice a sé stessa.

“E io ho ancora quella rosa” sussurra lei Lui sussulta “Insettina?” farfuglia, stavolta incredulo Anche lei è senza fiato ora, incapace di spostare lo sguardo da Adrien, dal suo viso incorniciato dai capelli che il sole fa sembrare d’oro. Per un attimo le sembra di vedere due orecchie nere spuntare da quei capelli, ma è la sua immaginazione.

“Sei davvero tu?” sussurra Marinette, senza staccare lo sguardo da quello del ragazzo, coprendosi la bocca con la mano libera da quella di lui “In purrrsona, Principessa. Allora la rosa l’hai tenuta!” risponde lui dopo un interminabile momento in cui Marinette sente solo il battito del proprio cuore. Solleva la mano in cui tiene quella della ragazza e la sfiora con le labbra.

Marinette rimane a lungo immobile, lo sguardo fisso negli occhi del ragazzo. La mora riprende il controllo, sentendo l’aria improvvisamente fredda sulle gambe nude, le guance bollenti, incapace di distogliere lo sguardo che ora è sulle labbra di Adrien. La ragazza fa un respiro profondo, mordendosi il labbro inferiore. Infine sussurra “Posso… posso baciarti?”

“È da tanto che aspetto che tu me lo chieda.” risponde lui, la voce rotta dall’emozione “Certo Insettina”.

Adrien intreccia le dita con quelle di Marinette. La ragazza si alza sulla punta dei piedi e con la mano libera accarezza la nuca del biondino, che inclina la testa per permetterle alle loro labbra di toccarsi, schiudendosi appena. Adrien sente il sapore di mandarino del rossetto di Marinette e il suo profumo floreale e i due ragazzi chiudono gli occhi.

Dopo un tempo che sembra infinito, ma allo stesso tempo brevissimo i due si separano, riprendendo a respirare.

Adrien riapre gli occhi e guarda Marinette “Se tu avessi saputo che ero io e non Chat Noir... saresti venuta lo stesso?”

Lei lo guarda “Come ti viene in mente? Certo che …” fa una pausa notando l’espressione di lui farsi immediatamente triste “... ci sarei stata per entrambi!” poi allunga una mano e spinge con l’indice sul naso di Adrien “Anche perché siete la stessa fantastica persona: l’altro ragazzo eri tu!”, conclude, abbracciandolo.

 

Dal lato opposto del belvedere, Fei guarda Marinette in punta di piedi baciare dolcemente Adrien tenendolo per mano, le dita intrecciate. La ragazza si asciuga rapidamente una lacrima con l’indice, poi vede che i due si staccano e scambiano qualche parola, infine Marinette mettere l’indice sul naso di adrien e allontanarlo, per poi abbracciarlo immediatamente - Non ho idea di quello che si siano detti ma ero sicura che tra quei due c’era qualcosa - pensa, toccando il medaglione che ha in tasca.

FINE


Nota dell'autore

Questo non è il vero e proprio finale, domani pubblicerò cun "epilogo" opzionale, che se volete potete saltare. Ma sono sicuro che lo leggerete!

   
 
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