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Autore: lynary    03/08/2021    0 recensioni
Allerta spoiler. Non leggete se non seguite la programmazione americana, la mia storia è ambientata dopo la puntata numero 16 (l'ultima) dell'ottava stagione di Chicago Pd.
E' quello che immagino accadrà nella 9x01 quando Hailey dovrà decidere come affrontare quello che è accaduto con Roy Walton e Voight.
Le parti in corsivo sono il punto di vista di Hailey.
Genere: Angst, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hank Voight, Jay Halstead
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CONTIENE SPOILER 
 

THE OTHER SIDE


 

“Dico sul serio, Jay! Sposiamoci!” mi sorride stringendomi le spalle

“Hailey…”

“Non voglio più stare senza di te!”

“E non ci starai… ma…”

Il suo telefono suona “devo rispondere è Kev…”

Lo sento parlare ma non colgo le parole quando chiude la telefonata lo guardo, ‘Kim?’ chiedo incerta

“Nessuna novità, ma dobbiamo andare in ospedale così Kevin può dare il cambio ad Adam con Mykela…”

Sento Jay sospirare:

“Hailey, ascolta… voglio stare con te per il resto della mia vita, voglio sposarti ma dobbiamo farlo nel modo giusto, non dopo una notte infernale come questa mentre siamo sovreccitati e terrorizzati per la sorte di Kim! Ti meriti un matrimonio come si deve, qualcosa di speciale.”

Mente parla, Jay mi accarezza il volto e mi bacia tenero sul naso e sulla fronte, è sempre cosi affettuoso e dolce, io annuisco sorridendogli, sono stordita…

“Vieni con me all’ospedale?”

“No… mi faccio una doccia... ti raggiungo…”

“Sicura? Richiamo Kevin e ti aspetto…”

“No… sto bene… vai. Ci vediamo li!”

Lo vedo incerto, gli sorrido, il mio sorriso funziona sempre: lo rassicura, lo eccita, lo calma… non dev’essere il mio miglior sorriso… è dubbioso lo scorgo nel verde dei suoi occhi… ma è abbastanza perché esca di casa Ci vediamo al Med dico “TI AMO!risponde… un altro bacio…


 

Sono sola… mi trascino in camera e mentre mi spoglio mi accorgo del tremore delle mie mani… sotto il getto della doccia chiudo gli occhi e rivedo la scena, ancora… Voight si avvicina a Walton, si china per togliere le manette, Roy afferra la pistola… io impugno la mia… ‘posa l’arma’ urlo… Voight e Walton lottano… io sparo… un grido feroce mi esce dalla gola…

Perché è successo, perché una volta lasciato Adam sono andata a cercare Voight… sbatto i pugni contro il muro mentre piango e urlo…. Nella mia mente si mischiano voci e suoni ‘ci penso io' ‘ti amo' ‘va a casa Hailey' ‘io non sono te' ‘perché sei qui allora?’ ‘voglio sposarti ma dobbiamo farlo come si deve' ‘fare la cosa giusta'

Quando mi calmo, sono seduta sul pavimento della doccia abbracciandomi forte le ginocchia… l’acqua ormai è fredda… lo specchio mi restituisce un volto sconosciuto… gli occhi vitrei, la pelle pallida… sento vibrare il telefono…

Jay ha mandato un aggiornamento su Kim…

Adam vuole sapere se abbiamo trovato Roy…

Voight… ‘dobbiamo parlare sarò fuori dal Med tra mezz’ora’… inviato 15 minuti fa…

Chiamo Jay, “Hey tutto bene?” “Si sto arrivando!” “Non correre… Hailey ti amo!”

Voglio rispondere ‘anch’io’ ma dalla mia bocca esce uno sgrammaticato ‘Mmh… si, arrivo!’

Riattacco il telefono, mi sbrigo, devo incontrare Voight e devo decidere cosa fare… questa cosa mi sta uccidendo, io devo trovare una soluzione….

Fare la cosa giusta' è il mantra che mi risuona in mente… affronterò Voight lo convincerò a fare la cosa giusta, avrebbe ucciso Voight… ho agito per legittima difesa, siamo arrivati in quel garage senza rispettare le regole, ma dopo non abbiamo niente da rimproverarci, è stata una uccisione legittima… funzionerà, lo farò funzionare!!

Ma prima dirò tutto a Jay, farò la cosa giusta e Jay sarà al mio fianco, capirà e mi guarderà le spalle…

Sì, questo è un buon piano, bisogna dire la verità e fare la cosa giusta, seguire le regole!

E poi io e Jay ci sposeremo e staremo insieme per sempre… che stupida sono stata, ad avere tanti dubbi… a permettere al mio passato e alle mie paure di mettersi tra me e Jay… lui mi capisce, mi protegge… sarà al mio fianco anche stavolta… non sarà un passeggiata ma ce la faremo, insieme…. D’ora in poi non fuggirò più dal nostro amore… cazzo che pensiero sdolcinato… non è da me! Ma va bene così… mi merito un po di dolcezza dopo tutta la merda che ho avuto nella mia vita! E Jay è l’uomo giusto… si… andrà tutto bene!

Arrivo al Med provando il discorso che farò al sergente, so che si opporrà ma riuscirò a convincerlo, dobbiamo fare la cosa giusta… lui capirà….

Quando arrivo è al telefono e in borghese, non so perché mi aspettavo di trovarlo ancora in divisa tattica, sconvolto e preoccupato come sono io… invece è rilassato, tranquillo… è cosi diverso dall’uomo fuori di se che ho trovato nel garage… che mi ha puntato contro la pistola. Voight mi avrebbe sparato? No… non credo? Non lo so!

Ora appare come il solito sergente controllato, calmo… Guardandolo in volto però mi sembra di vedere ancora gli schizzi di sangue… rivedo ancora Roy pestato a sangue… la lotta per la pistola… i due spari…

Respira…. Hai un piano, controlla il panico… devi solo fare la cosa giusta!

Guardo Hank che ha messo via il telefono e mi sta parlando….

“Mi sono occupato del corpo….”

Cosa?

“Ho parlato con Platt…”

Aspetta io ho piano…

“Ho ammesso parte della storia…”

No… non capisco…

“Non ci saranno conseguenze… forse una sospensione dal servizio….”

Sospensione

“Quando parlerai con gli affari interni, gli dirai che hai seguito le mie tracce, dopo aver lasciato Adam a casa di Burgess e che mi hai trovato nel garage da solo…”

Non eri solo… Walton…

“Domani vedrò la Miller e ammetterò di non aver seguito il protocollo… attirerò il fuoco su di me..”

Devo dire qualcosa… io devo fare la cosa giusta….

“Nessuno cercherà quel topo di fogna…”

Io l’ho ucciso….

Mi sembra un sogno un brutto sogno… sento la sua voce ma non colgo il senso delle sue parole… Voight mi sembra uno degli orchi dei miei incubi da bambina…

“Hailey… hai capito? HAILEY!?!”

Mi rendo conto del suo silenzio solo quando mi mette una mano sulla spalla, mi scuote…. Alzo lo sguardo e lui sembra… preoccupato?! ‘va tutto bene' mi chiede…

“Cazzo no, sergente, non va bene niente…” ritrovo finalmente voce, che suona stridula e disperata alle mie stesse orecchie…

“Cosa vuol dire che ti sei occupato del corpo?!”

devo rimettere insieme i pezzi uno alla volta… Voight alza gli occhi come si fa con i bambini capricciosi…

“Il corpo di quel bastardo è scomparso.”

“Come hai fat…”

“Hailey, non importa come… non è un tuo problema.”

Il suo tono è perentorio, non ammette repliche…

“Non è un mio problema? Io l’ho ucciso!”

“Per proteggere me… hai fatto la cosa giusta, ora impara la tua versione dei fatti e tutto si risolverà.”

“La mia versione dei fatti?!”

Il sergente Voight sospira rumorosamente… si passa una mano sul viso, e mi guarda come se fossi una bambina petulante

“Ascolta….”

Si assicura di avere la mia attenzione stavolta:

“Ho detto a Platt di mandare la scientifica nel garage, ho ammesso di aver estorto informazioni ad un vecchio complice di Walton per scovarlo e fare tutto quello che serviva per trovare Kim. Ho dichiarato che quando sono arrivato il garage era vuoto e l’ho messo a soqquadro per trovare indizi, c’erano solo una pistola e una chiazza di sangue. Tu sei arrivata dopo e mi hai trovato li, stavamo discutendo sul da farsi quando abbiamo saputo che Jay e Kevin avevano trovato Burgess. Poi ci siamo divisi e rivisti qui in ospedale! Chiaro??”

Perché? Voight mi guarda confuso, perché hai fatto sparire il corpo…. Perché tutta questa messinscena… è stata una uccisione legittima… io non ci capisco quasi niente… non è cosi che doveva andare…

Guardo Voight che aggrotta la fronte… non so neanche se ho detto tutto questo ad alta voce o sono i miei pensieri che mi rimbalzano nella testa…

“Mi hai chiesto di portarti dall’altra parte con me…” dice piano scandendo le parole…

E così ho fatto… ne usciremo puliti e ci dimenticheremo di questa storia!”

“Dimenticarla??”

“Hailey…”

Mi mette le mani sulle spalle scuotendomi leggermente… ora ha quel fare paterno che amo cosi tanto in lui… mio padre è una merda… ma Hank è un buon surrogato… di solito

“Devi riprendere il controllo di te stessa… non è la prima volta che infrangi le regole, sai come funziona: devi solo confermare la mia versione, è semplice! L’unico ad avere problemi sarò io, ma non saranno guai grossi: Walton era un pezzo di merda ha ucciso 4 ragazze innocenti, Darrell Miller e ha quasi ammazzato Kim… nessuno farà obiezioni se lasceremo intendere che è sparito nella fogna da cui era uscito! Ora fai un bel respiro e ripeti quello che ti detto di dire!”

“Ho lasciato Adam a casa di Burgess, ho seguito le tue tracce fino a quel garage, eri solo e mentre eravamo li abbiamo saputo del salvataggio di Kim…. Nessun traccia di Walton….”

ripeto meccanicamente, sono più concentrata di quanto pensassi….

“Bene… perfetto ora andiamo a vedere come sta Kim!”

Lo vedo allontanarsi… tranquillo e sicuro di se…. Ma come fa… ‘ho spento qualcosa dentro di me anni fa'… devo far tacere queste voci... scuoto con decisione la testa…

“DIRÒ LA VERITÀ A JAY!”

è un urlo quasi disperato… non può impedirmi di essere sincera con lui… è il mio partner… con l’uomo che amo devo essere sincera, che gli piaccia o no…

Hank si ferma, lo vedo sospirare… poi si volta con un sorrisetto strano sul volto

“No, non lo farai!”

perentorio, diretto, senza esitazioni…

“Certo che lo farò lui… io… è il mio collega… e non solo… non gli mentirò, gli dirò la verità, è giusto così!”

vorrei solo non essere cosi balbettante, mi sento come da bambina mi sentivo di fronte a mio padre: piccola, insulsa… spaventata… in pericolo….

“Non puoi coinvolgere Jay! Ci sono cose che devono restare segrete anche tra gli amanti.”

“Jay non è solo un amante per me… Io lo amo e non ci sono segreti fra noi!”

“Quindi Jay… sa tutto di te?”

è sprezzante… annuisco… lo guardo negli occhi finalmente, e vedo il suo sguardo, sembra divertito, come se tutta questa questione non fosse che una barzelletta per lui…

“Sa di Darius Walker? Del vero motivo per cui ti ho mandato a New York l’anno scorso?”

questo cosa c’entra?

“Sa di tutte le volte che hai forzato le regole o che hai aggiustato le tue deposizioni in aula?”

Mi allontano da lui mettendo le mani sulle orecchie…. Devo reagire… io ho ragione … io devo dire la verità a Jay…

SMETTILA!” lo guardo con quello che spero sia uno sguardo di sfida…

“Hai ragione, ci sono molte cose che Jay non sa… ma stavolta è diverso… non posso stare con lui e mentirgli….”

“Gli dirai la verità perché lui… possa mentire per te? Così lui, si assumerà i rischi e ne pagherà le conseguenze? Come un mese fa quando siete entrati in quella casa senza mandato e lui ti ha tolto le castagne dal fuoco?”

Smette di parlare e mi guarda, guarda le sue parole affondare una alla volta nella mia carne e nella mia anima…

“Non gli ho mai chiesto di mentire per me!”

“Certo che no, non serve che tu chieda! Quando Jay saprà la verità, si sentirà in colpa… perché non era li a guardarti le spalle, perché mentre faceva il suo lavoro come sa, tu ti mettevi nei guai lavorando con me. Se la prenderà con me, ma soprattutto con se stesso… e correrà ai ripari. Come un mese fa quando ad una mia domanda diretta ha mentito… perché tu, sei rimasta zitta ad aspettare che lui risolvesse la questione.”

La mia mente corre a quella sera, ‘non ti ho chiesto di seguirmi’ ‘cosa avrei dovuto fare secondo te' ‘mi hai incastrato… e questo non va bene!’ Dopo abbiamo parlato e ci siamo chiariti… anche se… a voler essere onesta con me stessa… ho detto quel che voleva sentirsi dire… quando ci siamo trovati a tu per tu non avevo voglia di litigare… e gli ho dato ragione, ma non lo pensavo davvero… avevo infranto una piccola regola e messo fuori combattimento un assassino di bambini, che diavolo… non è grave!

“Jay” continua Hank “a differenza nostra, ha ben chiaro dove siano i confini etico e morali di questo lavoro… ma più importante del suo lavoro, e della sua etica, sono i suoi affetti e per quelli Jay è disposto a camminare sul filo, a mentire: si espone lui per proteggere chi ama, senza curarsi di se stesso. Dicendo a Jay la verità, lo metteresti in una posizione impossibile da gestire, lo distruggeresti…”

Ripenso a tutti gli anni in cui io e Jay siamo stati semplici colleghi… alle volte in cui si è esposto per me, alle volte in cui ragionava con il cuore e si metteva in pericolo per rimediare ai suoi errori, no a quelli che lui considerava errori, come con Angela Nelson… Mi tornano in mente tutte le volte che ho pensato che fosse un idiota a comportarsi come un boy scout… non ho mai detto a Jay di quando infrangevo le regole perché sapevo che lui non avrebbe approvato, sapevo che sarebbe stato motivo di scontro… ma ora stiamo insieme… posso continuare a mentirgli?? Voight mi fissa… sento i suoi occhi addosso… che mi scrutano, il silenzio si fa pesante… mi manca l’aria… dannazione cosa faccio… cosa devo fare… qual è la cosa giusta da fare??

“Comunque… è una tua decisione Hailey!”

Così dicendo Voight alza le mani… mi guarda… con quello sguardo che sembra scavarti dentro… io non riesco a sostenere il peso di quegli occhi indagatori…

“Prima… hai detto di non essere come me. Hai ragione, io non permetterei mai che una persona che amo pagasse per i miei errori...”

“Come hai fatto con Olinsky?”

L’ho colpito… il suo sguardo inflessibile vacilla, tutti sanno che Alvin è morto per proteggere Voight… morto in carcere accoltellato come una bestia.. sono riuscita a scalfire la sua corazza usando contro di lui il peggiore dei suoi segreti… Hank non è più stato lo stesso dopo di allora… dovrei essere fiera di me… sono riuscita a ferirlo come lui stava ferendo me… Sono riuscita, a fargli male, come lui stava facendo male a me… allora, perché mi sento ancora peggio di prima… perché sento le mie budella torcersi… Perché mi sento come se dovessi vomitare l’anima… Lo guardo negli occhi… che sono scuri e duri… se potesse mi taglierebbe in due con quello sguardo!


 

“Hai ragione… ho ucciso Alvin Olinsky. Ma ho imparato la mia lezione, non commetterò lo stesso errore con Jay… lui non pagherà per i nostri errori. Lo proteggerò da te, da me e dai nostri peccati... dai nostri crimini. Io lo proteggerò, proteggerò Jay anche se dovessi sacrificare te, me e l’intero dannato dipartimento. Ho perso il mio figlio, ho perso mio migliore amico, non perderò Jay! E questa è una promessa!”

La sua voce solitamente greve e graffiante è ancora più bassa e minacciosa… Hank e Jay si scontrano di continuo ma non è un segreto il profondo legame e affetto che nutrono uno per l’altro… in Hank Jay vedeva una figura paterna, per Hank Jay era come e più di un figlio… non ho dubbi che lo proteggerà… non ci è riuscito con Alvin…. Ha fallito con Justin… non fallirà con Jay… ma questo vuol dire che io devo stare al suo gioco? Avallare le sue bugie ed omissioni? Ci guardiamo senza parlare per quelle che sembrano ore… il mio telefono vibra e rompe il silenzio….

“Io vado dentro. Tu… è una tua decisione Hailey!”

Si stringe nelle spalle si volta e va verso l’ospedale… io resto a fissarlo… il mio telefono vibra ancora… è Jay, sono in ritardo ed è preoccupato… lui si preoccupa di me, come sempre… se dico la verità a Jay mi metto contro Hank… lui mi guarderà le spalle… si metterà contro Voight? Certo… se glielo chiedessi, ma non lo farò. Dovremo mentire tutti… è questa scelta giusta, raccontare tutti la versione di Hank… io posso farlo, posso mentire per coprire Hank, lui lo farebbe per me, si ne sono certa, la cosa giusta da fare è mentire su Walton e dimenticarlo, Voight ha ragione, nessuno cercherà quel topo di fogna! E Jay sarà d’accordo con me, non vorrà affossare il Sergente e ci coprirà entrambi e io con il suo aiuto riuscirò a superare gli incubi e il senso di colpa… Andrà tutto bene…

AL DIAVOLO VOIGHT, DIRÒ’ LA VERITÀ’ A JAY…

mentre entro al Med vedo Jay e Hank parlare in disparte, Hank ha le mani sulle spalle di Jay… sembrano davvero padre e figlio… il tono della conversazione sembra molto pesante a giudicare dai loro sguardi…

“Sergente, io…”

“No, Jay niente obiezioni… tu avevi ragione, io torto… domani parlerò con Miller e con gli affari interni. Mi auto-sospenderò e pretenderò dalla sovrintendente che tu sia messo a capo dell’Intelligence. Te lo dissi già tempo fa, questa unità sarà tua un giorno… è solo un po prima di quel che pensavo…”

“Ma sarà temporaneo… hai estorto informazioni è vero ma… non è così grave, tutto quello che avete trovato è un garage vuoto… e finché non arresteremo Walton non potremo istruire un caso, le prove in quel garage saranno inutili comunque. Giusto?”

“Sarà per il tempo necessario, Jay… So che farai un ottimo lavoro, io mi fido di te!”


 

Hank ha parlato con Jay mettendolo a parte del suo piano… perché? Non ha detto che ho ucciso Walton… ha lasciato a me la decisione… vedo Jay che gira lo sguardo… i suoi occhi si illuminano di sollievo quando mi vedono…

“Hailey, sei arrivata finalmente che è successo? Ero preoccupato!”

“Scusa, c’è un traffico infernale.”

Una mano confortante sul braccio e un sorriso… devo capire il momento giusto per parlargli…

"Kim? Come sta?”

“È uscita dalla sala operatoria, non è fuori pericolo, ma sta resistendo. Will se n’è appena andato… dice di essere ottimisti!”

“Ce la farà… Kim è una tosta!” gli stringo il braccio confortante… nei suoi occhi scorgo ancora tante domande inespresse

“Di che cosa stavate discutendo?”

La domanda è per Jay… ma è Voight che risponde

“Stavo aggiornando Jay su quello che abbiamo trovato al garage. L'ho informato di quello che ho fatto. E del fatto che pretenderò da Miller che sia Jay a guidare l’Intelligence in mia assenza!”

Mi chiedo se questo fosse il suo piano fin dall’inizio per portarci dall’altra parte… o lo ha pensato adesso per via della mia volontà di dire tutto a Jay? Perché non me l’ha detto…

“Perché non mi hai detto niente del garage?”

La domanda di Jay mi fa trasalire… questo è il momento di dire la verità?

“È colpa mia!”

Ci voltiamo entrambi verso Hank… cosa ha in mente?

“Le ho chiesto di non dire niente perché… per un po’ ho pensato di insabbiare tutto. Ma dopo averci riflettuto ho capito che non potevo farlo… non potevo mettere a rischio le vostre carriere mentendo. Non sarei riuscito a mentire a voi e al resto dell’unità e dirvi la verità vi avrebbe indotto a mentire per me. La cosa giusta da fare era ammettere il mio errore e assumermi le mie responsabilità per

“Sergente, io… non so se…”

“Non sai se avresti mentito per me?” Voight guarda Jay con un piccolo sorriso

Vedo Jay annuire… è confuso. Lo sono anch’io… vorrei trascinare Voight in un angolo e chiedergli che cazzo di gioco sta giocando … dove cazzo vuoi andare a parare??

“Io lo so Jay… saresti stato combattuto, avresti valutato ogni scenario possibile, poi ti saresti schierato al mio fianco. Noi non siamo sempre andati d’accordo ma so di potermi fidare di te, so che mi guardi le spalle. So che avresti preso la decisione seguendo il tuo cuore… un cuore buono, dove so di avere un posto speciale nonostante tutto.”

Vedo Jay arrossire leggermente ancora non capisco il perché di questa farsa ma pare che funzioni…. Hank posa ancora le mani sulle spalle di Jay.

“Ma so anche quanto la scelta ti avrebbe pesato… e non posso, non voglio mettere te o qualcun altro della squadra in questa posizione. Hai sempre agito nel rispetto delle regole e anche se non te l’ho mai detto apertamente ti ammiro per questa tua forza… sei al mio comando da più di 8 anni, ma non hai mai tradito te stesso, non ti sei mai abbassato al mio livello! Sono orgoglioso di te… E sai Jay, non posso fare a meno di pensare che se avessimo seguito il tuo piano dall’inizio tutti insieme, avremmo trovato Kim ore prima… si salverà certo ma a quale prezzo? E magari avremmo catturato anche Roy Walton!”

Jay guarda il sergente Voight prima con sospetto… poi con aperta ammirazione. È lusingato… non sa che è un trucco… guardo Hank… è un bravo attore… oppure è sincero? Jay allunga la mano per stringere quella di Hank… che rilancia stringendo Jay in un abbraccio paterno e confortevole.

“Spero di essere all’altezza delle aspettative…”

“Lo sarai… e quando questa storia sarà finita mi aspetto che ti metti sotto con l’esame da sergente!”

Hank scioglie l’abbraccio e dice qualcosa che riguarda Adam… poi si allontana lascia me e Jay soli… ora devo dirgli la verità deve sapere che Walton è morto e che l’ho ucciso io… troveremo una soluzione a questo casino…

“Che ne pensi?”

“Cosa?”

“Sei distratta stasera, sei sicura di stare bene?”

Faccio un respiro profondo, devo riprendere il controllo… e dire la verità a Jay… il siparietto di Hank non mi ha impressionato…

“Si sto bene… riguardo a quello che è successo nel garage…”

“Volevi proteggere Voight, capisco perché non me ne hai parlato. Credi che… ne sarò all’altezza?”

Jay mi guarda, sedendosi… vado a sedermi accanto a lui… si morde il labbro inferiore, lo fa quando è insicuro per qualcosa… quando dubita di se stesso…

“ All’altezza di cosa, scusa?”

“Di guidare la squadra, sarà per poco tempo, ma… le ammissioni di Voight ci metteranno comunque sotto i riflettori, saremo controllati a vista… forse non sono l’uomo adatto da mettere al comando!”

“Certo che sarai in grado… sei un ottimo poliziotto… Non devi dubitare delle tue capacità!”

“Avrei dovuto oppormi di più…”

“Cosa? Di cosa parli?”

“Se fossi stato più determinato, sarei riuscito a convincere Voight a non fare il cowboy, avrei dovuto impedirti di seguirlo… o seguirlo io stesso per mettere al sicuro te e Adam…”

ma più importante del suo lavoro sono i suoi affetti, e per quelli Jay è disposto a camminare sul filo, a mentire: si espone lui per proteggere chi ama, senza curarsi di se stesso.” le parole di Voight mi rimbombano nella testa… “ Quando Jay saprà la verità, si sentirà in colpa…sento Jay elencare tutto quello che avrebbe potuto fare e non ha fatto…

perché non era li a guardarti le spalle’

Se la prenderà con me, ma soprattutto con se stesso…’

e correrà ai ripari.’

Se gli dico ciò che ho fatto si sentirà ancora più in colpa.. che idiota che è, perché non può semplicemente incazzarsi come tutte le persone… perché non può prendersela con Voight e pensare solo a coprirsi le spalle… mi chiedo esasperata.

Perché se facesse come tutti non sarebbe Jay… non sarebbe così speciale… e tu non gli avresti permesso di avvicinarsi così tanto… non ti sentiresti così sicura a stargli vicino… mi risponde una voce nella mia testa.

Se non fosse esattamente com’è tu non lo ameresti…

Abbiamo bisogno che Jay resti esattamente com’è!”

Le parole di Voight tornano a tormentarmi … non avevo capito fino in fondo cosa volesse dire con quelle parole…

Jay era la bussola morale dell’Intelligence, era colui che col suo modo di fare manteneva tutti dalla parte giusta della legge. Agli occhi di molti poteva sembrare un ingenuo, qualcuno potrebbe giudicarlo ipocrita se non lo conoscesse a fondo.

Ma Jay non è né ipocrita, ne ingenuo: sa valutare le situazioni e agire nel modo migliore… un modo che rispetti la legge rispettando se stesso, seguendo il suo cuore. E sa come assumersi le sue responsabilità. A volte anche troppo. Ed era per questo che Jay ci serviva esattamente come era!

È la parte migliore di noi… quella che ci assolve dai nostri peccati!

Hank aveva ragione… se gli dicessi la verità lo metterei in una posizione impossibile: Jay mi proteggerà, farà di tutto per difendermi … lo costringerei ad andare contro se stesso e contro il suo cuore, perché prima di tutti per Jay vengono le persone che ama… e lui mi ama, lo ha dimostrato tante, tantissime volte….

Devo mentirgli, devo tenere per me il mio segreto? Devo guardarlo negli occhi e mentirgli? SI!! Parlargli di quello che accaduto lo distruggerebbe e distruggerebbe noi… la nostra storia. Questo non vuol dire amarlo di meno… Per una volta nella vita… metterò il suo bene davanti…. Non era mai successo… fin dall’inizio della nostra storia è stato Jay a sacrificarsi… ad aspettare che facessi il primo passo… che risolvessi i miei dubbi… mi ha dato lo spazio che mi serviva… ha mentito a Voight per me… ora tocca a me fare un sacrificio per noi!

“Va tutto bene? Sembri distante… cosa c’è che non va?”

Gli sorrido…. Un sorriso vero stavolta… lo vedo dai suoi occhi che è gli piace che lo rende sereno…

“SI…. C’è qualcosa che non va… in te! IDIOTA!”

“Cos…?!”

“Sarai un ottimo capo… tutti ci fidiamo di te, tutti conosciamo il tuo valore… perché tu non riesci a vedere quanto vali.”

“Io non…”

“E se proprio non puoi credere in te stesso, credi in me… fidati di me e di Voight… e degli altri che ti seguiranno senza battere ciglio!”

Jay sorride e mi bacia…. Ce la faremo anche se il peso che ho sul cuore potrebbe soffocarmi… lo abbraccio e vedo Voight che ci guarda…

Lo sguardo che ci scambiamo è consapevole, complice… ci proteggeremo e soprattutto proteggeremo Jay…

A qualunque costo.


 


 

   
 
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