Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Sky_Duck    07/08/2021    0 recensioni
Daniel è un ragazzo intelligente che, però ha deciso di vivere una vita normale, frequenta il liceo e questo è il suo ultimo anno. Non ha amici e solo ha un'unica amica, quella dell'infanzia. Un giorno però riceverà un missione d'amore, un po' fuori dal comune. In quel momento inizierà ha vivere tante avventure con persone nuove, conoscendo meglio se stesso e gli altri. Però ha un tempo limite, fino alla fine dell'anno, fino all'ultimo secondo.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La giornata continuava il suo corso, tutto diventava sempre e poco a poco più oscuro, gli edifici riflettono il grigio del cielo e il vento accarezza in modo brusco gli alberi facendo cadere le poche foglie che rimangono afferrate con forza.

-Penso essere arrivato in tempo. Non vedo nessuno, però sento che stanno per aprire. E’ la prima volta in tutto il tempo che vivo qui, arrivare in un posto del genere, sicuramente lei ha un sacco di soldi… Io no, li ho lasciati a casa, quindi dovrò tenere duro e sperare che Litt faccia qualcosa stasera per mangiare.- Parlo al vento, liberamente inizio a girovagare per il perimetro del ristorante che anche se erano le quattro e venti, non c’era anima viva. -Che strano… ormai a quest’ora gli impiegati dovrebbero iniziare a preparare le cose.-

-Invece no. Questo posto è pulito prima di chiudere, così da non sprecare tanto tempo all’apertura.- Rispose una voce femminile dietro di Daniel.

-Quindi quello è il motivo della sua brillantezza e puntualità.- Rispose girandosi, era lì Grain con i capelli un po’ scombinati dal vento, un cappotto lungo e tutta vestita di Beig. -Però così gli impiegati non avrebbero un po’ di tempo in meno di pausa?- Chiese ispezionando la ragazza con lo sguardo.

-No, infatti apre alle quattro e mezza e non alle quattro puntuali.- Rispose avvicinandosi alla porta. 

-Bel punto… Buonasera comunque.-

-Ti prego non iniziare a parlare in modo colloquiale, altrimenti ti prendo a schiaffi.-

-Mi scusi tanto sua maestà Grain, non lo farò più.-

-Non sto scherzando!-

Entrambi entrarono, prima Grain. I camerieri riconobbero Grain e la salutarono con un caldo sorriso di bentornata.

-Signorina Grain, buonasera. Posso poggiare il suo cappotto?-

“Quella doveva essere la mia battuta.” 

-Sì, grazie.- A la risposta Daniel rimase a bocca aperta e con lo sguardo fisso su Grain.

-Ha riservato per due persone, giusto? Tavolo 25. Da questa parte.-

“Certo che questo posto ti tratta proprio bene… E poi perché lei è gentili con loro e non con me.” 

 -Gentili come sempre. Grazie.- 

In seguito il cameriere lascio soli i due clienti… Un silenzio iniziò…

silenzio

-Perché continui a fissarmi in quel modo.- Chiese la ragazza un po’ incomoda della situazione.

-Ah! niente scusa, solo volevo capire perché con loro eri così gentile, mentre con me sei così scontrosa e fredda.- Rispose continuando a fissarla… “Forse è meglio non menzionare nulla dell’incontro con quel tipo, già dalla sua espressione si vede che viene dopo un piccolo litigio. Però con chi?”

-C’è bisogno di fissarmi in quel modo!?- Gridò.

-Perché? non c’è niente di male, mica ti sto toccando da tutte le parti.-

-Però con il tuo sguardo sembra proprio che tu lo stessi facendo.- Rispose coprendosi con le braccia il busto.

-Ok, scusa, però perché sei così _cattiva_ con me?-

-Beh non ti conosco e questa è la prima volta che usciamo insieme e stiamo parlando di una situazione importante.-

-Far mettere me e la tua miglior amica ovvero Sophia insieme… - Disse, distogliendo lo sguardo da Grain come se la liberasse dalle sue grinfie. -Ho un sacco di domande da farti rispetto a questa faccenda della coppia perfetta.-

-Se risponderò alle tue domande, accetterai la proposta?-

Tutto divenne più serio.

-Ho già accettato questa mattina.-

La serietà sparì, e Grain sorrise, provocando un bagliore agli occhi di Daniel. Tanto che Grain si alzò e le strinse le mani ringraziando mille o più volte.

-E’ bello vedere te con quel sorriso.- Rispose Daniel.

-E’ con sophia che devi provarci, non con me.- 

-Giusto. Scusa.- Gli occhi di Grain, non mostravano più ostilità verso di lui. -Bene, la prima domanda che ho è: Sono il primo a essere “nominato” per questa folle richiesta?-

-No, sei ormai il quinto e spero anche l’ultimo.-

-Il primo chi era?-

-Un ragazzo di nome Pablo, migliore amico di Sophia e me, però sono successe delle cose quindi ora è tutto diverso da prima.-

-Vorrei sentire la storia se non è una richiesta esorbitante.-

-Allora… Quando abbiamo iniziato a frequentare la scuola, ormai tutti sapevano di Sophia.- 

-Cosa sapevano?- chiese senza esitazione.

-Che lei in primo luogo apparteneva ad una famiglia ricca e seconda che questo ristorante è suo.-

Daniel fece una faccia abbastanza sorpresa e un sorriso malizioso. -Per tanto la maggior parte dei ragazzi e ragazze “popolari” si è avvicinata con l’intenzione di diventare i nostri amici. però c’era un ragazzo in particolare che avevamo già conosciuto in un’altra scuola. Pablo si chiama. Quando ho scoperto per puro caso questa maledizione in quel periodo Sophia ne era già a conoscenza però non faceva nulla… Quindi ho iniziato a conoscere molti ragazzi per presentare a lei. Tutti dopo una settimana si stancarono e si arresero: Lei non è quello che credevo, lei è diversa dal vivo, lei non è per niente il mio tipo. ecc…- 

Arrivò il cameriere con un bicchiere di limonata e due panini con mozzarella e pomodori.

-Non ti dispiace se ho ordinato per te.- Chiese Grain.

-No affatto, mi piace.- Diedero il primo morso. -Però non capisco, se Sophia ha conosciuto tanti ragazzi perché ne nomini solo cinque con me?-

-Perché tutti “scappavano” al inizio, solo quei quattro sono stati con lei fino a dichiararsi perché veramente si erano innamorate della ragazza a doppia faccia.- 

-Nome particolare. Però raccontami più del primo.- 

-Pablo? beh forse lo conosci. I maschi l’hanno nominato  “L'eroe dei maschi” Che merda.- 

-Linguaggio signorina.- 

-Ma sta zitto! Quindi Pablo è stato il primo, loro due avevano molte cose in comune, tanto da non annoiarsi neanche un secondo di stare insieme e anche lui mi chiedeva sempre cose su di lei, così da sorprendere Sophia ogni giorno. Un giorno decise di dichiararsi… Lei semplicemente disse “no” con un sorriso in faccia… E da quel momento niente fu più uguale e lui ha iniziato con le solite cose da “Maschi Alfa” e si è allontanato da noi, però a volte si riunisce con noi nel cortile e ridiamo come se nulla fosse cambiato in quattro anni....-

Diedero un altro morso al panino. Entrambi mangiarono i panini in silenzio, non incomodo, ma un silenzio di riflessione. Daniel da un lato aveva lo sguardo chiuso e intenso che guardava intorno a sé per collegare tutte le informazioni. 

-Un’altra domanda. Da dove dovrei iniziare? Principalmente io non so come iniziare una conversazione con nessuno tanto meno con la figura più bella dell’universo, ovvero la donna.-

-Tu non dovrai fare niente sarò io a dirti cosa fare.-

-Se andiamo per quel verso meglio se non accetto e me ne vado ora che c’è un po’ di luce.- 

-Ma hai accettato, non puoi tirarti indietro solo perché ti ho detto che ti dirò cosa fare.- 

-Semplice, perché io non posso conoscerla come vorrei e tu mi stia imponendo come farlo, come se tu volessi che accada in una maniera personale e per te, non per me.-

Silenzio…

Nulla si disse per almeno cinque minuti. Le persone entravano e uscivano e loro nel mezzo di tutto erano fermi i girare nei suoi pensieri, mentre le persone giravano intorno come dei pianeti al loro sole.

-Vorreste ordinare qualcos’altro?- Chiese un cameriere che si avvicinò.

-Puoi chiedere quello che vuoi, tanto offre la casa.- Disse scontrosamente a Daniel.

Daniel ordino una fetta di pizza con il salame piccante, era buona, la più buona che avesse mai assaggiato.

Il silenzio durò un po’, nessuno dei due aveva intenzione di rompere quel ghiaccio. 

-Ho un’altra domanda. Per caso è tuo questo ristorante?- Chiese con un po’ di salsa sulle labbra.

-No. E’ dei genitori di Sophia.- 

-Quindi se io mi mettessi con lei potrei mangiare senza pagare?-

-Questo dipende da lei suppongo…-

-O forse dai suoi genitori… Li farò amici miei, almeno così potrò mangiare a sazietà.- 

Grain non rispose, rimase pensierosa delle parole prima dette… La sua espressione cercava un modo di contraddire.

“perché in tutto il tempo che ho provato a fare questa proposta è finita allo stesso modo, sempre loro conoscevano più Sophia e infine anche lui. Perché non conosceva tanto in fondo lei, come lui a lei. Perché pensarci ora e non prima… Forse perché qualcuno doveva dirmelo per le forze, altrimenti non l’avrei capito. Però neanche uno ha rifiutato il piano, forse pensavano che tutto sarebbe andato liscio e invece finiva al contrario.” Si sedette in posizione erette e guardo agli occhi a Daniel. -Va bene, facciamo come vuoi tu, se hai bisogno di sapere qualcosa su di lei, non esitare a chiedermi.-

-Perfetto! Forse ci sei arrivata. Però non ti chiederò nulla, voglio anche conoscere te.- 

Dopo aver concluso questa discussione, entrambi mangiarono tante specialità del ristorante di quella settimana che offriva vari tipi di pasta di tutto il paese.

 

Ormai il sole era tramontato e tutto era illuminato per le luci della strada, negozi ed edifici. Fuori dal ristorante entrambi respiravano buttando un po’ di fumo per il freddo. 

-Tu fumi?- Chiese Daniel.

-Hai detto di non avere più domande, è sembrato un interrogatorio più che un incontro tra conoscenti.- Rispose Grain, con il cappotto che oscilla con il vento. -Però sì. In occasioni speciali o quando qualcuno me la offre.-

-Capito. Scusa, ma te l’ho detto. Voglio sapere più di te.-

-Io ho una domanda per te. Come ti sentiresti se venissi rifiutato da lei.- 

-Non lo so, lo scoprirò quando il silenzio del mio amore esploda in parole. Ovvero quando gli chiederò se lei volesse stare accanto a me per un po’ di più.- Rivolse lo sguardo verso Grain. -Soddisfatta della risposta?-

-Sì abbastanza.- Rispose con un sorriso sereno.

 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Sky_Duck