08/08/2021
4 recensioni- Che storia! La figlia di un conte generale e un semplice sguattero! Questa sì che è roba da ridere.
Ti sbagli, Alain.
Qui non c’è nessuna storia, pur quanto il mio cuore la brami.
- Lascia perdere, credi a me! Ma lo sai a che classe appartieni?
Lo so bene, ma cosa posso farci?
Non ho scelto io di innamorarmi di lei.
Non ho scelto io di farmi sanguinare il cuore ad ogni sua parola o gesto.
Non ho scelto io di non riuscire a guardare altra donna perché in ognuna vedo il suo riflesso.
Lei non va mai via, è sempre sotto la mia pelle e io non posso scappare nemmeno volendo.
Ho scelto però – quello sì - di consacrarle la mia intera vita.
Gesto per te assurdo e incomprensibile.
Ma dimmi: avevo altre opzioni? Potevo consapevolmente rinnegarla conoscendo i miei sentimenti?
Cosa puoi saperne tu? Tu che hai conosciuto solo l’amore di una madre e di una sorella allontanando tutto il resto.
- Potrai pure starle appiccicato tutta la vita, ma non potrai sposarla mai e poi mai!
E questa volta esplodo.
Esplodo perché ne sono consapevole e il dolore di sentirmi dire queste parole da qualcun altro deve essere immediatamente represso.
La rabbia prende il sopravvento.
Perché non volete farmi vivere nella mia illusione?
- Bastardo!
I pugni sono una conseguenza che non mi tange.
Preferirei perire sotto questi colpi piuttosto che rendermi pienamente conto che il mio unico desiderio è un miraggio.
Miraggio per la differenza di ceto ma, soprattutto, perché la donna che amo non mi ama a sua volta e non lo farà mai.
Eppure questa Terra non posso ancora lasciarla, almeno fino a quando non la saprò pienamente al sicuro; lontana da questa caserma dimenticata da Dio.
E allora ti colpisco a mia volta, Alain, imprimendo nei miei pugni tutta la rabbia di 33 anni mai pienamente vissuti ma che, se servissero per lei, non vivrei per altrettanto tempo.
È un ripetersi il mio: odio amarla così, ma il mio odio si trasforma ogni volta in un amore sempre più forte.
Più tento di non pensarla, più i ricordi di una vita con lei mi sovvengono alla mente.
So che non si può amare così.
È folle.
È inutile.
È pazzo.
È dannoso.
È tutto ciò che di negativo può esistere a questo mondo, ma è necessario e inevitabile per me.
Vedi quest’occhio di cui non conosci la vera storia ma che denigri con i peggiori insulti?
Non ce l’ho con lei per avermi messo in una situazione che me lo ha fatto perdere, ce l’ho con me medesimo perché la mia debolezza mi sta levando anche l’altro.
E la rabbia che nutro verso me stesso – questa colpa che mi do – non è dettata dalla paura della cecità, ma dalla consapevolezza che non sarò più in grado di vedere colei per cui sacrificherei altre 200 vite pur di vederla felice e realizzata come ben poche persone al mondo.
Orbo.
Guercio.
Malato.
Prendo io il peso di tutta la tua cattiveria e di quella degli altri commilitoni, gli anni mi hanno temprato a nascondere il dolore, ma lasciate in pace lei che ora come ora vuole solo riprendersi in mano la propria vita.
Nessuno può giudicare le nostre scelte di vita.
Nessuno ci conosce meglio di noi due.
Dov’eri mentre i nostri cuori sanguinavano, Alain?
Non c’eri. Non sai.
Non potrai mai sapere.
Non potrai mai capire.
Non riuscirai mai a notare il fuoco nei suoi occhi.
Non potrai mai comprendere come, per lei, mi risolleverò sempre per cadere di nuovo.
Non potrai mai concepire come, ogni volta che mi chiama, sa che mi troverà un passo dietro di lei.
Come io so che, dovessi pronunciare il suo nome, lei sarà lì al mio fianco.
E a noi così va bene.
Noi non sappiamo farne a meno.
- Fermi!
E tu, Oscar, attenderai finché tutto di me brucerà?
Mi lascerai bruciare?
O combatterai perché ciò non avvenga?
- Vi ho detto di smetterla, avete capito?! Per questa rissa vi riterrò responsabili entrambi!
- Che cosa?! È stato quello sporco guercio a cominciare!
…lasciami bruciare.
ANGOLO AUTRICE
Ci sono! Ogni promessa è debito!
Storia molto corta, direte...ma vi svelo un segreto: faccio una fatica immane a scrivere i pensieri di André e fare un'introspezione del suo personaggio. È di una profondità incredibile, difficile - se non quasi impossibile - da recepire fino in fondo.
E dunque mi sono detta "ok, non andare oltre altrimenti, andando oltre le tue capacità, viene un disastro. Un'accozzaglia di parole che vogliono essere profonde, ma che, in realtà, risultano di una superficialità incredibile.
Ora mi toccherà il sequel de "Lascia che la tua coscienza si intrometta" e, come qualcuno avrà capito, dopo André e Oscar sarà il turno dei pensieri di Alain relativi al famoso schiaffo.
Mi spiace non aver potuto rispondere alle recensioni dell'ultima one shot che ho scritto, purtroppo ho avuto qualche problema (non grave fortunatamente) e alla fine mi è proprio sfuggito di mente. Chiedo scusa ma vi ringrazio tutti!
Detto ciò, spero vi piaccia questo prequel! Non fosse così, mi dispiace aver scritto qualcosa non di vostro gusto!
Io vi saluto, alla prossima!
Deienira
P.S.: Anche in questo caso le frasi sottolineate sono originali del manga. Per quanto riguarda quelle, non ho inventato nulla.
Ti sbagli, Alain.
Qui non c’è nessuna storia, pur quanto il mio cuore la brami.
- Lascia perdere, credi a me! Ma lo sai a che classe appartieni?
Lo so bene, ma cosa posso farci?
Non ho scelto io di innamorarmi di lei.
Non ho scelto io di farmi sanguinare il cuore ad ogni sua parola o gesto.
Non ho scelto io di non riuscire a guardare altra donna perché in ognuna vedo il suo riflesso.
Lei non va mai via, è sempre sotto la mia pelle e io non posso scappare nemmeno volendo.
Ho scelto però – quello sì - di consacrarle la mia intera vita.
Gesto per te assurdo e incomprensibile.
Ma dimmi: avevo altre opzioni? Potevo consapevolmente rinnegarla conoscendo i miei sentimenti?
Cosa puoi saperne tu? Tu che hai conosciuto solo l’amore di una madre e di una sorella allontanando tutto il resto.
- Potrai pure starle appiccicato tutta la vita, ma non potrai sposarla mai e poi mai!
E questa volta esplodo.
Esplodo perché ne sono consapevole e il dolore di sentirmi dire queste parole da qualcun altro deve essere immediatamente represso.
La rabbia prende il sopravvento.
Perché non volete farmi vivere nella mia illusione?
- Bastardo!
I pugni sono una conseguenza che non mi tange.
Preferirei perire sotto questi colpi piuttosto che rendermi pienamente conto che il mio unico desiderio è un miraggio.
Miraggio per la differenza di ceto ma, soprattutto, perché la donna che amo non mi ama a sua volta e non lo farà mai.
Eppure questa Terra non posso ancora lasciarla, almeno fino a quando non la saprò pienamente al sicuro; lontana da questa caserma dimenticata da Dio.
E allora ti colpisco a mia volta, Alain, imprimendo nei miei pugni tutta la rabbia di 33 anni mai pienamente vissuti ma che, se servissero per lei, non vivrei per altrettanto tempo.
È un ripetersi il mio: odio amarla così, ma il mio odio si trasforma ogni volta in un amore sempre più forte.
Più tento di non pensarla, più i ricordi di una vita con lei mi sovvengono alla mente.
So che non si può amare così.
È folle.
È inutile.
È pazzo.
È dannoso.
È tutto ciò che di negativo può esistere a questo mondo, ma è necessario e inevitabile per me.
Vedi quest’occhio di cui non conosci la vera storia ma che denigri con i peggiori insulti?
Non ce l’ho con lei per avermi messo in una situazione che me lo ha fatto perdere, ce l’ho con me medesimo perché la mia debolezza mi sta levando anche l’altro.
E la rabbia che nutro verso me stesso – questa colpa che mi do – non è dettata dalla paura della cecità, ma dalla consapevolezza che non sarò più in grado di vedere colei per cui sacrificherei altre 200 vite pur di vederla felice e realizzata come ben poche persone al mondo.
Orbo.
Guercio.
Malato.
Prendo io il peso di tutta la tua cattiveria e di quella degli altri commilitoni, gli anni mi hanno temprato a nascondere il dolore, ma lasciate in pace lei che ora come ora vuole solo riprendersi in mano la propria vita.
Nessuno può giudicare le nostre scelte di vita.
Nessuno ci conosce meglio di noi due.
Dov’eri mentre i nostri cuori sanguinavano, Alain?
Non c’eri. Non sai.
Non potrai mai sapere.
Non potrai mai capire.
Non riuscirai mai a notare il fuoco nei suoi occhi.
Non potrai mai comprendere come, per lei, mi risolleverò sempre per cadere di nuovo.
Non potrai mai concepire come, ogni volta che mi chiama, sa che mi troverà un passo dietro di lei.
Come io so che, dovessi pronunciare il suo nome, lei sarà lì al mio fianco.
E a noi così va bene.
Noi non sappiamo farne a meno.
- Fermi!
E tu, Oscar, attenderai finché tutto di me brucerà?
Mi lascerai bruciare?
O combatterai perché ciò non avvenga?
- Vi ho detto di smetterla, avete capito?! Per questa rissa vi riterrò responsabili entrambi!
- Che cosa?! È stato quello sporco guercio a cominciare!
…lasciami bruciare.
ANGOLO AUTRICE
Ci sono! Ogni promessa è debito!
Storia molto corta, direte...ma vi svelo un segreto: faccio una fatica immane a scrivere i pensieri di André e fare un'introspezione del suo personaggio. È di una profondità incredibile, difficile - se non quasi impossibile - da recepire fino in fondo.
E dunque mi sono detta "ok, non andare oltre altrimenti, andando oltre le tue capacità, viene un disastro. Un'accozzaglia di parole che vogliono essere profonde, ma che, in realtà, risultano di una superficialità incredibile.
Ora mi toccherà il sequel de "Lascia che la tua coscienza si intrometta" e, come qualcuno avrà capito, dopo André e Oscar sarà il turno dei pensieri di Alain relativi al famoso schiaffo.
Mi spiace non aver potuto rispondere alle recensioni dell'ultima one shot che ho scritto, purtroppo ho avuto qualche problema (non grave fortunatamente) e alla fine mi è proprio sfuggito di mente. Chiedo scusa ma vi ringrazio tutti!
Detto ciò, spero vi piaccia questo prequel! Non fosse così, mi dispiace aver scritto qualcosa non di vostro gusto!
Io vi saluto, alla prossima!
Deienira
P.S.: Anche in questo caso le frasi sottolineate sono originali del manga. Per quanto riguarda quelle, non ho inventato nulla.