Autore: My Pride
Fandom: Super Sons
Tipologia: Flash Fiction [ 513 parole fiumidiparole ]
Personaggi: Damian Bruce Wayne, Jonathan Samuel Kent
Rating: Giallo
Genere: Generale, Slice of life, Commedia
Avvertimenti: What if?, Slash
BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.
Salvare le chiappe di Damian era ormai diventata una sorta di routine.
Quando era bambino, capitava spesso che l’ex ragazzo meraviglia lo mettesse nei guai e lo incastrasse nelle più bizzarre avventure del secolo, complice anche il fatto che lui fosse un giovane eroe alle prime armi – e i suoi poteri poco sviluppati non aiutavano. Ricordava ancora, e fin troppo dolorosamente, sia le batoste che aveva preso in missione sia le sgridate che aveva preso dai suoi genitori, ma a Damian non era mai sembrato importare molto se finiva in punizione quando Bruce li beccava.
Adesso che avevano diciassette anni ed erano ormai un duo consolidato, non era raro che fosse lui a correre in suo soccorso, soprattutto quando sentiva il battito di Damian accelerare. Damian gli aveva più volte ripetuto di non star sempre lì con le orecchie tese («A Maya e Kathy potrà anche sembrare romantico, ma è inquietante, J!»), ma stavolta era servito a qualcosa. O, almeno, secondo il punto di vista del giovane kryptoniano.
«Allora. Mi avresti chiamato prima o dopo aver perso il piede?» domandò Jon con ironia mentre gli teneva sollevata la gamba, ignorando l’occhiataccia di Damian.
«Niente sofismi, J. È già imbarazzante così», sbottò, guardando altrove.
Aveva provato a cucinare, ma non aveva messo in conto che Alfred e Tito si sarebbero messi a correre per casa e gli avrebbero fatto cadere la padella piena di olio bollente sul piede. Aveva imprecato in tutte le lingue che conosceva - forse persino in kryptoniano, chi poteva dirlo -, zoppicando verso l’armadietto dei medicinali e affrettandosi a spruzzarsi qualcosa per le ustioni. Peccato che il suo tempismo non fosse servito ad evitare le vesciche... e nemmeno la finestra rotta del soggiorno quando Jon si era precipitato in casa, allarmato dal battito impazzito che era giunto alle sue orecchie.
Damian ci aveva messo un po’ a tranquillizzare quella testa aliena e a dirgli che si era semplicemente scottato, che non doveva farne una tragedia e soprattutto che doveva davvero smetterla di sintonizzarsi sul suo battito ogni pié sospinto, ma Jon, seppur borbottando qualcosa in tono imbarazzato su una presunta frequenza che lui non poteva fare a meno di ascoltare, non aveva voluto sentir ragioni e aveva proposto di usare la tecnologia kryptoniana per curarlo. Damian non era stato esattamente entusiasta, ma l’espressione da cucciolo bastonato di Jon gli aveva fatto roteare gli occhi e aveva acconsentito.
«Datti una mossa e basta, J», rimbeccò nel ritrovarsi a scuotere il capo, e Jon annuì sorridente.
«Okay. Stringi i denti, D», gli disse, inspirando pesantemente dal naso per prepararsi. E tirò fuori dallo scomparto della propria cintura un oggetto esagonale che emanava una debole luce blu, poggiandolo sulla pelle ustionata dell’altro con la speranza che non gli facesse troppo male.
Quando Damian gli sbraitò contro talmente tanti epiteti in arabo che in parte non riuscì a comprendere, Jon capì che forse l’uso di quel riconvertitore di tessuti non era stata una gran bella idea. Però il risultato sperato l’avevano ottenuto comunque: il piede adesso stava bene.
_Note inconcludenti dell'autrice
Dunque. Anche questa storia partecipa all'iniziativa #3voltee1challenge con il prompt "Stringi i denti" sul gruppo facebook Hurt/comfort Italia.
E purtroppo è tratta da un'esperienza di vita reale, peccato che non abbia un Jonno che si occupa di me aha (anche il mio piede sta bene, comunque. Ancora un po' ammaccato, ma niente di preoccupante)
Conoscendo il tipo di persona che è Damian, non è stato difficile immaginare una situazione in cui si trova in difficoltà e in cui cerca comunque di non chiamare nessuno in suo aiuto, peccato che Jon non può far finta di niente e quindi si precipita ovviamente a salvare il suo tesoro (beh, oddio...)
Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥
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