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Autore: Lunaticdreamer    11/08/2021    1 recensioni
Partecipa alla challenge 3volteE1 del gruppo Facebook Hurt/cnnfot Italia
3 volte in cui Suga cade in maniera dolorosa e 1 in cui Daichi glielo impedisce... o almeno ci prova
Genere: Hurt/Comfort, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Daichi Sawamura, Koushi Sugawara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa one shot partecipa alla 3volteE1 challenge del gruppo Facebook  Hurt/confort Italia
 
Prompt:  caduta
3 volte in cui Suga cade e 1 in cui Daichi glielo impedisce (o almeno ci prova)
 
 
*1
 
La prima volta che successe era appena entrato nella squadra.
 
 
Erano nel mezzo di un allenamento intenso e stancante.
 
Suga non si accorse di aver messo il piede in una posizione scorretta mentre correva e una fitta di dolore lo colpì all'improvviso, facendogli perdere l'equilibrio.
 
Cadde a terra in ginocchio, tenendosi la caviglia con una smorfia di dolore.
 
" Suga che succede?" Daichi si fermò al suo fianco guardandolo preoccupato.
 
" Mi sa che ho preso una storta, la caviglia ha iniziato a farmi molto male," risponde cercando di non far vedere quanto in realtà si fosse spaventato per il dolore improvviso.
 
Daichi lo aiuta ad alzarsi sorreggendolo," Appoggiati a me, ti accompagno in infermeria", gli disse, facendo alcuni segni all'allenatore per comunicargli la loro uscita dalla palestra.
 
Suga provò ad insistere che poteva andarci da solo e che non voleva far perdere l'allenamento all'amico, ma dovette desistere davanti al suo sguardo serio e ammonitore, rispondendo solo: " Grazie", appoggiandosi a lui nel tragitto verso l'infermiera.
 
 
*2
 
La seconda volta che successe fu per colpa della sua testardaggine.
 
 
Quella mattina - nonostante si sentisse poco bene e avesse passato la notte sveglio sui libri - Suga s'incontra con Daichi ed Asahi per fare il tragitto assieme come ogni giorno, cercando di comportarsi normalmente, per non farli preoccupare - infondo pensava che fosse solo stanchezza passeggera - .
 
Nel corso della mattinata il suo malessere peggiorò, si sentiva la testa pesante e brividi per tutto il corpo, tuttavia era intenzionato a non saltare gli allenamenti, sopratutto alle porte di una partita importante.
 
Non si accorse subito della palla che gli stava volando contro e quando la notò ormai era  troppo tardi.
 
Lo colpì in pieno petto con violenza, facendolo  cadere a terra.
 
" Suga è tutto ok?" Daichi gli si inginocchiò accanto, guardandolo seriamente, alzandogli la maglietta e tastandogli il petto per controllare che non si fosse fatto nulla.
 
L'alzatore arrossì balbettando: " D-Daichi non è nulla, mi sono distratto e non ho visto la palla, mi ha preso alla sprovvista e sono caduto, ma non era così forte", cercando di convincere il suo capitano a  continuare  l'allenamento senza preoccuparsi per lui.
.
" Stai tremando e sei molto caldo," constata Daichi, posandogli una mano sulla fronte, per confermare i suoi sospetti, fissandolo poi negli occhi e sospirando esasperato.
 
Suga abbassò gli occhi, senza negare l'evidenza, mentre Daichi lo aiutava ad alzarsi, trascinandolo fuori dalla palestra dopo avere detto alla squadra di tornare ad allenarsi.
 
" Scusami," gli sussurrò una volta rimasti soli nel corridoio, " Non volevo che ti preoccupassi e forse ho sottovalutato le mie condizioni", continuò a scusarsi prendendogli una mano, sorridendo quando sentì la sua stretta venire ricambiata.
 
" Sei il solito testardo," gli rispose Daichi e Suga fu consapevole di essere stato perdonato anche quella volta.
 
 
*3
 
La terza volta che successe fu la più dolorosa.
 
 
Suga si era sempre considerato un bravo alzatore, c'è l'aveva sempre messa tutta negli allenamenti e nelle partite, tuttavia era il migliore o il più eccezionale e l'arrivo di Kageyama glielo dimostrò chiaramente.
 
Nonostante fosse un duro colpo per lui - visto che era il suo ultimo anno alla Karasuno -, fece comunque un passo indietro, cedendogli il posto di alzatore titolare, poiché avrebbe sempre messo la squadra al primo posto, sacrificandosi senza rimpianti per i suoi compagni di squadra.
 
Perciò quella sconfitta contro l'Aoba Johsai, bruciò ancor di più di tutte le altre subite.
 
Strinse I pugni e resistette. Lo fece per i ragazzi del primo anno che guardavano demoralizzati il punteggio.
 
Anche quando arrivarono negli spogliatoi non mollò, cercando di incoraggiare i suoi compagni a fare meglio la prossima volta.
 
Solo quando pensò di essere rimasto da solo si permise di crollare; il sorriso incoraggiante svanì, mentre si lasciava cadere a terra, nascondendo il viso con le mani e urlando tutto il suo dolore sia fisico che morale.
 
Improvvisamente qualcuno lo abbracciò con forza. Suga avrebbe riconosciuto quel furioso battito cardiaco contro il suo orecchio e quelle braccia forti che non lo lasciarono andare fra mille; seppellì il viso contro il petto caldo di Daichi e lasciò andare le lacrime trattenute.
.
Rimasero abbracciati fino a che i loro respiro si calmarono e il loro dolore tornò accettabile.
 
" Daichi," sussurrò con voce spezzata, " La prossima volta vinceremo noi", sentendo Daichi annuire per poi premere le labbra fra i suoi capelli.
 
 
*+1
 
Suga pm aveva passato la notte da Daichi - un rito che erano soliti compiere prima di un campo d'allenamento -, rimanendo svegli fino all'alba, troppo elettrizzante per riuscire a dormire e - com'era prevedibile - la mattina dopo non sentirono la sveglia.
 
" Daichi siamo in ritardo, rischiamo di perdere l'autobus!" urlò Suga, mentre si toglieva la maglietta che aveva usato come pigiama, infilandosi velocemente la divisa e svegliando Daichi nel mentre.
 
Le lenzuola gli si aggrovigliarono attorno alle caviglie facendolo inciampare e cadere.
 
Daichi lo intercettò al volo, attirandolo a sé per evitare che cadesse, peccato che - mezzo addormentato com'era -, perse anche lui l'equilibrio, finendo per cadere trascinandosi Suga dietro, finendo per sbattere dolorosamente il gomito contro il comodino.
 
" Sei tutto intero Daichi?" chiese Suga ridacchiando, per poi accorgersi di essergli finito a cavalcioni, arrossendo fino alle orecchie.
 
" Si…  più o meno," rispose, anche lui imbarazzato per avere il compagno sopra di sé.
 
Suga si spostò rapidamente al suo fianco, aiutandolo a sedersi, preoccupandosi nel vedere la sua espressione dolorante.
 
"  Non è nulla di grave," lo rassicurò Daichi, " L'importante è che ti abbia preso… o almeno ci ho provato, alla fine sei caduto anche tu," si grattò la testa imbarazzato e Suga scoppiò a ridere dicendo: " Resta qui, vado a prenderti del ghiaccio",  sporgendosi per dargli un bacio a fior di labbra.
 
❋❋❋
 
Ringrazio di cuore tutti quelli che hanno deciso di dare un’occhiata alla mia storia e se vi va di lasciarmi un commento ne sarei davvero felice
  
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