Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: Allen Glassred    11/08/2021    1 recensioni
Ivy è una giovane ragazza, figlia di due Hunters molto famosi. Dopo il brutale assassinio dei suoi genitori da parte di Vanitas, il così detto re bambino e sovrano di Veritas, la ragazza vive insieme al fratello Garry, ed entrambi hanno un solo scopo: trovare ed uccidere l'assassino dei genitori. Ma cosa succederà quando Ivy si troverà faccia a faccia con il re dei vampiri, ora ventenne è più spietato di prima? Quale tremenda verità emergerà dal loro incontro? E cosa succederà in seguito? Ragione o sentimento, cosa seguirà la bella cacciatrice? Vi ho incuriositi? Allora leggete la mia storia, e scoprirete tutto quanto.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

In un luogo del tutto sconosciuto, nello stesso istante.

 

Una porta apparentemente molto pesante viene aperta da un uomo, le cui sembianze non sono tuttavia visibili: questi infatti indossa un cappuccio per celare la propria identità ed un lungo mantello nero, che impedisce di scorgerne anche il vestiario e di capire quindi se sia nobile o meno. Si ferma una volta entrato, chinandosi in segno di rispetto e facendo così intendere che nella sala non è decisamente solo. “ Mio signore, giungo a darvi notizie sulla missione che mi avete affidato “. Sentenzia risoluto, mentre qualcuno che fino a quel momento è rimasto totalmente in ombra gli fa cenno di parlare, rimanendo seduto su un trono o una sedia o ancora, una poltrona elegante: purtroppo non è possibile distinguere di cosa si tratti, a causa delle tenebre che avvolgono l’intera sala. “ Ho importanti informazioni, e non solo sulla questione che vi sta a cuore. Ho notizie anche dai Clan della Luna Viola e quelli della Luna Argento, penso che sarete molto interessato a ciò che ho da dire… “. Mormora, mentre finalmente qualcuno prende parola, probabilmente l’uomo di fronte a lui.

 

“ Allora, che aspetti? Non farmi perdere altro tempo e parla, ti ho convocato apposta. Non certo per fare una chiacchierata “. Sentenzia perentorio. L’uomo in ginocchio pare esitare qualche istante, come se il solo parlare gli facesse paura. In seguito chiude gli occhi, facendo un respiro profondo e finalmente decidendosi a prendere parola.

 

“ Castiel Landcaster e Strauss Rosa Rossa, a quanto sembrerebbe hanno rifiutato l’alleanza con il Clan della Luna Rossa. Hanno detto di non voler entrare in questa situazione e che i loro regni non saranno coinvolti in ciò che sta per accadere “. Ammette, mentre sul viso in ombra dell'altro compare un lieve ghigno: è come se si aspettasse di sentire quelle parole.

 

“ Che sciocchi: questo rifiuto costerà loro delle gravi conseguenze, ne sono sicuro “. Sentenzia l’uomo misterioso, mentre l’altro rimane ancora in silenzio come se fosse in attesa del permesso, per poter proferire parola. “ E per l’altra questione? “. Chiede poi, recuperando maggior interesse mentre colui che gli rimane inchinato di fronte annuisce e, di lì a poco, riprende parola.

 

“ Si: ho importanti notizie anche su quelle persone. Notizie che forse, potrebbero non piacervi “. Sussurra il compare, quasi intimorito di far infuriare colui che, improvvisamente, manda in frantumi una vetrata solamente con un lievissimo sbalzo del suo potere.

 

“ Parla “. Sentenzia risoluto. L’altro uomo inizia così a parlare mentre, ad ogni sua parola, il potere del suo interlocutore aumenta d’intensità, a dismisura.

 

“ Ebbene… “. Fa, per poi iniziare il proprio discorso e pregando che il suo signore non disintegri anche lui, dopo che gli avrà comunicato ciò che ha da dire.

 

Una volta che il misterioso uomo incappucciato ha lasciato la sala, una persona misteriosa esce dall’ombra in cui era rimasto, o rimasta fino a quel momento. Porta una mano accanto al cuore e fa un lieve inchino, percependo l’ira dell’uomo che ancora è seduto e che ha distrutto un’altra vetrata con il solo sguardo. “ Mio signore, davvero le cose stanno così? “. Chiede, mentre l’altro si accorge della sua presenza e fa un cenno affermativo con il capo.

 

“ Si: le informazioni sono sicure al cento per cento, le cose stanno davvero così “. Sentenzia, mentre colui che si è rivelato essere un altro uomo lo osserva attentamente. “ Pare che il clan della Luna Rossa si stia muovendo rapidamente, e non solo: anche le altre notizie… “. Si blocca di scatto, alzandosi finalmente e raggiungendo l’altro, che mantiene lo sguardo basso in segno di rispetto.

 

“ Cosa intendete fare? Credete davvero che dobbiamo fidarci di quest’uomo? Insomma, se è stato capace di tradire i suoi compagni per venirci a dare informazioni, chi ci dice che non pugnalerà anche noialtri alla prima occasione? “. Chiede sospettoso, mentre il suo signore pare recuperare la calma: da prima rimane in silenzio, in seguito ghigna decisamente sadico e poco rassicurante.

 

“ C’è una differenza “. Fa, mentre con un dito segue i contorni di quello che sembra essere un trono o una cosa molto simile ad esso. “ Loro non lo ucciderebbero su due piedi, in caso scoprissero il tradimento. O per lo meno, non per certo. Ed in ogni caso, non lo ucciderebbero più dolorosamente di come farei io se osasse tradire. Quindi credimi, se ti dico che terrà la bocca chiusa e non infrangerà il nostro patto così sarà “. Ghigna compiaciuto, mentre l’altro uomo fa un cenno affermativo con il capo e non potendo far a meno di rabbrividire un istante: il suo signore gli fa davvero paura, che dia sfoggio del suo potere o meno.

 

Una nuova alba illumina i cieli di Veritas, l’alba in cui molto cambierà o forse, a volerci pensare, si rinnoverà semplicemente.

 

Ma a qualcuno questo rinnovo non pare andare particolarmente a genio: un giovane dalla lunga chioma corvina, che sapendo quanto sta per succedere ha deciso di andarsene da quella che è Villa Veghner: a quanto pare il giovane è uno dei loro ospiti, ma non pare particolarmente entusiasta delle ultime novità. “ Ero venuto per creare un po' di scompiglio, invece… “. Mormora solamente, ridendo un po' a quel solo pensiero: in fondo pensa, a ben guardare non è che sia venuto proprio per nulla. Qualcosa l’ha ottenuta eccome, una cosa che al solo pensiero gli fa comparire un ghigno sadico sulla faccia mentre, istintivamente porta un dito al labbro. “ Ho ancora quel sapore sulle labbra.. “. Sussurra, mentre senza che se ne renda conto qualcuno ascolta di nascosto quella sorta di monologo e, sentendo l’ultima frase decide di affrontarlo come, forse, non ha mai fatto in tutti questi anni.

 

“ Razza di bastardo! Stai forse parlando di mia sorella?! “. Chiede su tutte le furie un giovane dalla chioma bionda: a dispetto delle proprie e crudeli parole, quelle che ha rivolto con tanta cattiveria alla sorella minore, non riesce a non intervenire di fronte alla causa di tutti i loro guai. Il diretto interessato si volta con noncuranza, ghignando malignamente.

 

“ Oh! Mickey, che sorpresa vederti. Mi domandavo proprio dove fossi finito “. Ghigna il corvino, mentre il biondo si avvicina a velocità sorprendente per poi riprendere parola.

 

“ Dominique Lunettes “. Lo chiama, senza nemmeno finire il suo nome completo e giungendo ad un passo dall’altro che, con strafottenza, si volta a guardare colui che è Michael Veghner, il fratello maggiore di Mina e figlio di Pierre e Joe. “ La causa di tutti i nostri guai “. Conclude il giovane cacciatore, alterato: sarà pur vero che non accetta la nuova natura della sorella, ma sa anche che la causa principale di quella trasformazione è quell’incubo travestito da bel sogno che si trova davanti. Quell’uomo, che da molto tempo ce l’ha con la sua famiglia anche se lui non ne ha mai capito le reali motivazioni.

 

“ Ciao cacciatore, ti mancavo? “. Chiede ancora una volta il figlio di Veronica ed Antoine, provocando l’altro che, perdendo le staffe estrae la propria pistola antivampiro con una velocità disarmante e gliela punta senza alcuna esitazione.

 

“ Non osare rivolgerti a me con tale confidenza “. Sentenzia, non mettendo tuttavia la minima paura all’altro che, con noncuranza fa un passo avanti.

 

“ Hai davvero un bel coraggio a minacciarmi, Michael Veghner “. Sentenzia, recuperando un minimo di serietà e puntando il suo sguardo in quello dell’altro. “ Ti preoccupi per Mina? Strano: eppure, non ti sei fatto scrupoli ad umiliarla ed affibbiarle i peggiori epiteti possibili. Non ti importava come fosse successo, ti importava solamente che era la cosa che più odi al mondo e non hai esitato a definirla… com’è che hai detto? “. Chiede, mentre contro ogni suo volere anche la mano di Michael inizia a tremare. “ Ah, si! L’hai definita un abominio! “. Conclude in fine il fidanzato di Jeanne, mentre il biondo sta iniziando a perdere le staffe. “ Ed ora, mi minacci? Vorresti spararmi? Coraggio: fallo se ne hai le palle “. Conclude senza peli sulla lingua, ben sapendo che Michael non gli sparerebbe mai. Si, ne ha la certezza: quell’Hunter potrà gridare finché vuole, ma non avrà mai il fegato di premere quel grilletto. Notando l’esitazione dell’altro e la sua mano tremante, Dominique ride lievemente vittorioso. “ Come pensavo… “. Sentenzia in fine il corvino, afferrando la pistola per qualche istante e continuando a provocare il rivale, infischiandosene se la mano gli fa male in quanto sta pur sempre toccando un’arma antivampiro e molto potente. “ Fai pure il duro quanto vuoi, ma in realtà sei solo un bimbo arrabbiato. Un ragazzino che strilla ed insulta gli altri, senza concludere mai nulla di buono “. A quelle parole il figlio di Pierre e Joe scatta: con uno strattone toglie la sua arma dalla presa dell’altro, puntandogliela seppur con la mano tremante.

 

“ Io ti ammazzo! Non ti permettere più! Tu non sai nulla di me e di mia sorella! “. Conclude risoluto, mentre Dominique continua a guardarlo per nulla intimorito.

 

“ Su una cosa però, potresti aver ragione “. Sentenzia, per poi lanciare la frecciatina finale. “ Chissà se alla piccola Mina è dispiaciuto davvero? “. Fa, portandosi istintivamente una mano al collo, dove in precedenza la ragazza lo ha morso. “ Io credo che a quella piccola masochista sia piaciuto, quando l’ho trasformata. Avessi sentito i suoi gemiti, quando ho affondato le zanne. Ma ancora di più, le dev’essere piaciuto mordermi, il giorno stesso in cui questa pagliacciata di matrimonio si è celebrato “. Michael sembra perdere le staffe più di quanto non le abbia già perse e, senza più controllare le proprie emozioni spara due colpi con la pistola.

 

“ Taci, bastardo! “. Grida, riuscendo solamente a ferire di striscio il viso dell’avversario mentre gli altri due proiettili si conficcano all’interno della corteccia di un albero lì vicino.

 

“ Io sono il solo di cui Mina ha bisogno. Né tu, né i tuoi genitori e men che meno Garry Perry. Lei vuole me, solo me. Vuole il mio sangue, quello del suo padrone “. ride malefico il cugino di Vanitas, non curandosi nemmeno di quel graffio, dal quale sgorga lievemente del sangue. A quella frase il biondo perde definitivamente il controllo: con uno scatto si avventa sul suo avversario, riuscendo a farlo cadere a terra e tenendolo immobilizzato: una mano sul suo collo, l’altra punta la pistola proprio all’altezza del suo cuore.

 

“ Se ti uccido però, mia sorella non desidererà più il tuo sangue immondo “. Commenta, mentre i suoi occhi bruciano d’odio ed ira. Nemmeno a quelle parole Dominique sembra turbarsi: punta il proprio nello sguardo dell’avversario, prendendo parola di lì a poco.


“ Allora che aspetti, microbo? Forza! Premi quel grilletto e falla finita! “. Lo provoca, mentre Michael si prepara: stavolta andrà fino in fondo, pensa. Andrà fino in fondo e reciderà ogni legame tra i Veghner e gli Hikari una volta per sempre. Si, pensa: sarà lui a salvare la sua famiglia. Sta per sparare, ma qualcosa lo fa desistere bruscamente.

 

“ Fratello, no!! “. Una voce: una voce di donna interrompe Michael Veghner prima che prema davvero il grilletto, incurante di tutte le conseguenze che ciò comporterà. “ Ti prego! “. Nuovamente: la voce si fa sempre più vicina ed i due contendenti riescono a capire di chi si tratta.

 

“ Scansati, Mina! Vattene via! “. Ordina risoluto il maggiore, mentre lei fa cenno di no con il capo.

 

“ Ti prego, non lo fare! Non sparargli! “. Tenta ancora una volta mentre, a quella frase il corvino continua con le sue frecciatine al vetriolo.

 

“ Oh, la mia dolce Mina! Non mi aspettavo che mi amassi così tanto, al punto da metterti contro il tuo adorabile fratellone “. Ride sadicamente, cosciente dei pessimi rapporti tra Mina e Michael e sapendo perfettamente che lui ne è il principale responsabile, mentre lei lo osserva con ira: l’ultima cosa che avrebbe voluto è proteggere Dominique, ma non ha altra scelta dato che, in quel momento, la capacità di giudizio del fratello è annebbiata dall’odio. Da parte sua invece, Michael scuote il capo con enfasi e non togliendosi da sopra il suo avversario.

 

“ Sei sotto la sua influenza e non ragioni! Vedrai che poi mi darai ragione, quando ti avrò liberata dalla sua immonda presenza le cose andranno meglio “. Colpita da quelle parole, la ragazza lo osserva qualche istante mentre la luce della speranza si accende in lei: forse pensa, forse suo fratello non la odia a tal punto da rinnegarla. Forse pensa, per loro c’è ancora speranza ma, ora come ora, è imperativo che lo riporti alla ragione prima che sia tardi: per certi atti lo sa, non c’è perdono nemmeno se si è un potente Hunter e, se suo fratello sparerà a Dominique, sicuramente tali conseguenze si abbatteranno inesorabilmente su di lui.

 

“ Michael! Ti prego, abbassa la pistola! “. Tenta ancora una volta la corvina, mentre lui scuote il capo ancora una volta.

 

“ Di che cosa hai paura?! Perché lo proteggi tanto?! “. Chiede alterato il maggiore dei fratelli Veghner, mentre la sorella scuote il capo iniziando a tremare: già. Perché? Perché trema alla sola idea che il fratello prema il grilletto? “ Prima chiuderò i conti con lui, poi ne discuteremo! “. Determinato a farla finita con questa questione, Michael fa per premere il grilletto ma, improvvisamente qualcuno lo afferra da dietro e stringe forte la resa sul suo polso. “ Mina! “. Si infuria maggiormente il maggiore, stupefatto ed infuriato allo stesso tempo.

 

“ Se ora lo uccidi, farai saltare il trattato di pace che i nostri genitori e gli altri capifamiglia stanno per firmare con gli Hikari! Vuoi davvero che per colpa di quest’uomo, tutto il nostro lavoro vada gettato al vento?! Vuoi davvero che una cosa simile alla strage dei Perry o all’assassinio della Regina Luna si possa ripetere?! “. Chiede la fanciulla, mentre il fratello riflette qualche istante.

 

“ Lui ti ha fatto del male, come puoi perdonarlo?! “. Chiede, mentre la donna scuote violentemente il capo.

 

“ Non lo perdono, ma penso a te! Penso ai nostri genitori, a tutti gli sforzi fatti per avere la pace e penso a tutte le vittime che ci sono state! I Perry, la regina Luna… persone innocenti morte a causa di questa guerra! Vuoi davvero che ora, tutto ricominci a causa di costui?! “. Chiede la corvina e, lentamente, le sue parole sembrerebbero riportare il maggiore alla ragione. Mchael non risparmia un forte pugno all’avversario, per poi annuire e rinfoderare la propria arma. Si alza da terra per poi guardare intensamente la sorella, seppur ancora gelidamente.

 

“ Lo ammetto: sei stata davvero brava. Mi hai affrontato ed hai saputo mettere la pace che stiamo per siglare al primo posto, rischiando anche la tua vita. Lo ripeto, sei stata brava “. Ammette, sospirando pesantemente. Lei fa per prendere la sua mano, ma lui si ritrae prima e si incammina per andarsene. “ Devo andare: la riunione sta per iniziare “. Sentenzia, mentre Mina abbassa lo sguardo: malgrado si sia ritratto e sia stato molto freddo con lei, crede ci sia una speranza di recuperare un rapporto con suo fratello malgrado la sua condizione.

 

Dopo circa un’ora, Dominique ha lasciato villa Veghner: avrebbe voluto creare ancora un po' di scompiglio ma, dopo lo scontro con Michael ha preferito ritirarsi e tornare a palazzo: meglio non sfidare troppo la sorte, non per ora per lo meno. Jeanne è nelle sue stanze in attesa dell’inizio della riunione, alla quale come Principessa del clan Hikari deve partecipare anche lei. La giovane non può fare a meno di riflettere: è sollevata dal fatto che Dominique se ne sia andato, è come se qualcuno le avesse tolto un grosso macigno che, talvolta, le impediva persino di respirare. Ma d’altra parte è confusa: è venuta a conoscenza del litigio del suo promesso sposo con Michael Veghner e dell’inaspettato intervento di Mina, e ciò la porta inevitabilmente a porsi delle domande. Per esempio: come mai la neo moglie di Garry si sarà precipitata a difendere colui che dovrebbe odiare di più? Si, certo, lo avrà anche fatto per il trattato di pace che sta per essere firmato, tuttavia sente che c’è altro sotto. Non ha infatti scordato di quando il cugino la morse e lei morse lui, e di come lui l’abbia chiamata Mina. Ed ora lei lo ha protetto, impedendo a Michael di ucciderlo: perché? Cosa lega quei due a quel punto, si chiede? Forse, se scoprisse la verità troverebbe anche il punto debole di quell’infame del suo fidanzato, riuscendo ad uscire da questa situazione assurda ed allo stesso tempo preservando la vita di Luca e della sua famiglia affidataria. Ma come fare? Non può certamente parlare con Mina, non le direbbe nulla e, sinceramente, non le va di incontrarla per svariate ragioni. L’unica opzione pensa, è una: parlare con Pierre Veghner. Forse pensa, proprio lui sarà la chiave di volta per riottenere la sua libertà senza coinvolgere degli innocenti. La donna esce così dalle proprie stanze, decisa a trovare il patriarca della famiglia Veghner ed a parlare con lui di ciò che sta succedendo. Si aggira per un po' nei corridoi della villa, fino a scorgere una luce proprio nello studio di Pierre: è stata fortunata pensa, il padre di Mina è in casa e sta probabilmente lavorando al trattato di pace, ultimandone o perfezionandone le ultime parti. La bionda bussa delicatamente alla porta, attirando così l’attenzione del rosso che, riportato alla realtà, alza lo sguardo da ciò che stava scrivendo. “ Avanti “. Sentenzia solamente, mentre la donna entra mantenendo lo sguardo lievemente basso.

 

“ Scusate l’ora, Lord Pierre. Ma avrei bisogno di parlare con voi “. Sentenzia la donna, mentre l’uomo rimane un po' sorpreso. In seguito posa la penna con cui stava scrivendo e prende parola.

 

“ Lady Jeanne, che sorpresa! Venite, non restate sulla porta “. Fa semplicemente il rosso, mentre la fanciulla avanza finalmente di qualche passo e, ad un cenno dell’uomo, si siede sulla poltrona di fronte a lui. “ Perdonate, ma mi sorprende la vostra visita: è successo qualcosa? “. Chiede semplicemente il capofamiglia dei Veghner, decisamente stupito: non ha mai parlato molto con Jeanne, se è venuta a parlare proprio con lui ci dev’essere senza dubbio una valida ragione. La donna scuote il capo in segno di diniego: non è successo nulla, ma certo qualcosa potrebbe accadere se lei non fa qualcosa al più presto.

 

“ No, o meglio: non ancora. Vorrei parlare con voi di una questione, se non vi dispiace “. Ammette semplicemente la bionda, mentre l’uomo punta il suo sguardo celeste in quello di lei.

 

“ Vi ascolto, parlate senza remore “. Sentenzia solamente. Jeanne esita qualche istante, in fin dei conti non è una cosa facile quella di cui deve parlare e, per di più, lo deve fare proprio con il padre della sua rivale in amore. Tuttavia sa che non ha altra scelta, così si fa coraggio. Poi si riscuote dai suoi pensieri: deve farlo. Deve assolutamente parlare con Pierre, se vuole uscire da questa situazione, come ha già pensato lui è l’unico a poterla aiutare.

 

“ Ecco… si tratta di Mina. E del suo legame con Dominique Lunettes “. Sentenzia, facendo immediatamente raggelare il sangue nelle vene dell’altro uomo: cosa saprà realmente Jeanne sul legame di Mina e Dominique? Sarà a conoscenza della verità? E con verità intende tutta la verità. Beh, riflette: lo sta per scoprire proprio in quel momento.

 

Nello stesso istante, Vanitas è invece accanto ad Ivy: la sua futura moglie è nuovamente debole e lui non ne comprende la ragione. L’ha fatta sdraiare a letto per evitare che si sforzi e per permetterle di essere in forma per la serata, in vista dell’importante riunione che si terrà la sera stessa. Eppure quei malesseri iniziano veramente a preoccuparlo e non poco. Sono infatti ormai alcuni mesi che va avanti così, anche se in tutti i modi la giovane Principessa ha cercato di nascondere le sue condizioni. Ma lui ha capito: ha fiutato che qualcosa non va, ma nemmeno lui sa dare una spiegazione ai malesseri ed ai sintomi della sorella. “ Sto bene, non preoccuparti. Sarà solo la stanchezza e lo stress accumulato: in fondo, abbiamo una grande missione, questa sera. “. Fa semplicemente lei, posando una mano su quella di lui e tentando di rassicurarlo, percependo il suo stress e la sua ansia. E lei non vuole che stia così: vuole che affronti la riunione con serenità e tranquillità, non ci devono essere ombre o preoccupazioni: un solo errore potrebbe infatti mandare al diavolo tutto il lavoro faticosamente compiuto da ambedue le parti. “ Oggi dovremo siglare la pace tra gli Hikari e gli Hunters, un nuovo trattato di pace. Sarà per questo che non mi sono sentita bene, per la tensione: in fondo, abbiamo in mano il destino del nostro popolo e degli esseri umani, non è una cosa da poco “. Fa semplicemente la ragazza, mentre lui scuote il capo per poi sospirare pesantemente.

 

“ Ivy, so che cerchi di dissimulare ma io ti vedo: non stai bene, ed è da un po' di mesi che è così “. Mormora, ma la ragazza scuote ancora una volta il capo.

 

“ Non ti devi preoccupare per me, io sto bene: rilassati un po', va a svagarti in giardino. Io cercherò di dormire un po' prima della riunione, vedrai che al tuo ritorno sarò come nuova “. Lo incoraggia. Lui la guarda un istante e, seppur riluttante nel lasciarla sola decide in fine di seguire il suo consiglio: sa che se protesterà, lei finirà per insistere e la farà agitare ulteriormente, e non è davvero il caso di peggiorare la situazione.

 

“ E va bene: se hai bisogno però, mandami a chiamare “. Fa solamente, chinandosi per poi darle un bacio, che lei ricambia con dolcezza.

 

“ Ok, sta tranquillo “. Lo rassicura nuovamente, sdraiandosi e cercando di prendere sonno: la attende una dura serata, dalla riunione che sta per svolgersi dipende il destino sia di umani che dei vampiri, non può permettersi di essere debole. In seguito la futura regina porta una mano al ventre, al quale sente una lieve fitta ma abbastanza dolorosa, seppur sia il tempo di qualche istante. Ora pensa, deve solo pensare a riposarsi e, sicuramente, tutti i dolori scompariranno.

 

Vanitas invece, decide di andare in giardino seppur non riesca a togliersi dalla testa il malessere di Ivy.


“ Non capisco… “. Mormora più a sé stesso, continuando a riflettere. “ E’ da quella notte di luna blu che è cambiata. Ma non capisco cosa le prenda… “. Mormora, non accorgendosi che una donna sta camminando nella sua stessa direzione. “ Eppure… “. Arresta di colpo il suo passo: per poco non si scontra con la donna misteriosa, riuscendo seppur di poco ad evitarlo. “ Scusate, non vi avevo vista! Ero sopra pensiero “. Fa semplicemente il giovane Re, mentre la donna dalla chioma rossa annuisce semplicemente.

 

“ Non dovete scusarvi, anzi: sono felice di vedervi, vi stavo cercando “. Ammette, stupendo il giovane erede di Kaname e Luna: in effetti non ha mai parlato molto con quella donna, per ciò lo sorprende che lo stia cercando.

 

“ Cercavate me? “. Chiede, per poi proseguire di lì a poco tempo. “ Ah, si! Sarà per il trattato di pace! Non temete, sicuramente quello che avete steso andrà più che bene, e… “. Ma la donna dalla chioma rossa scuote il capo in segno di diniego.

 

“ Sire, non volevo parlarvi del trattato: per questo ci sarà tempo, alla riunione di questa sera ed una volta che tutti i capifamiglia saranno riuniti. Ora, c’è un’altra cosa della quale mi piacerebbe parlarvi “. Ammette lei, facendo un po' preoccupare il più giovane.

 

“ Un’altra cosa? “. Chiede, mentre lei fa cenno di sì con il capo. “ E di cosa mi volete parlare? Lady Joe… così mi spaventate “. Sussurra, mentre colei che si rivela essere Joe Veghner lo guarda qualche momento per poi decidersi a concludere il discorso.

 

“ Vorrei parlarvi della vostra fidanzata “. Fa, mentre lui si mette immediatamente sull’attenti. “ Ho saputo dei malesseri di Lady Ivy, e credo che questo discorso vada approfondito quanto prima. Ma lo vorrei fare prima con voi, se non vi dispiace “. Fa, mentre lui annuisce.

 

“ Va bene: vi seguo “. Fa solamente, mentre la matriarca della casata Veghner gli fa cenno di seguirla, incamminandosi per i corridoi immensi di palazzo Veghner.


Salve miei fans, come va? Ed ecco il capitolo 29, con una nuova sorpresa: entra in scena un personaggio misterioso, che parla con un altro personaggio altrettanto misterioso: chi sarà mai? Intanto Jeanne decide di parlare con Pierre: cosa riuscirà ad ottenere? E Joe? Cosa vorrà dire a Vanitas? Lo scopriremo nel capitolo 30! Baci, alla prossima!
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: Allen Glassred