Il piccolo Naruto Uzumaki stava passeggiando per le vie del villaggio canticchiando la canzoncina della buonanotte che sua mamma, Kushina, gli cantava sempre prima di andare a dormire. Il piccolo aveva appena finito di fare i compiti dell’accademia e aveva deciso di andare al parco giochi per mettersi a giocare con i suoi amici, Kiba, Shikamaru, e Choji. Quel giorno di primavera tirava un po’ di vento che scompigliava i soffici e profumati capelli del bambino che, spensierato, camminava cantando.

Quel pomeriggio di primavera, in cui tirava un po' di vento Naruto aveva deciso di indossare la sua magliettina a maniche corte scolorita e i suoi pantaloncini blu che tanto amava indossare.

Arrivato al parco giochi del villaggio Naruto non vi trovò nessun suo amico ad aspettarlo. Si erano per caso dimenticati del loro incontro? Si guardò intorno e vide soltanto una bambina dai capelli neri seduta su una panchina che guardava dritto di fronte a sé. La bambina indossava una maglietta nera a maniche corte, aveva un pantaloncino grigio che le arrivava fin sopra il ginocchio e delle bende attorno alla gamba destra. Naruto non aveva mai visto una femmina vestirsi tutta di nero quindi la trovò strana, perché non si vestiva di rosa come tutte le altre femmine? Questo non lo aveva capito ma lasciò perdere e si avvicinò a lei.

“Ciao!’’ disse timido mentre stringeva la maglietta con le manine lisce e morbide. La bimba si girò e per un attimo il piccolo Naruto pensò di essere finito in uno di quei posti magici di cui la mamma gli parlava sempre. Aveva due grandi occhi neri e i capelli lunghi e lisci fin sopra le spalle, due ciuffi le contornavano il viso mentre il resto dei capelli era all’insù -taglio insolito per una femmina, pensò-, quella gonfiò le guance a fece un cenno del capo come per salutare, “Posso sedermi vicino a te?’’ chiese il biondino senza ricevere però risposta. Si sedette in silenzio ripetendosi nella testa il solito ‘ci tace acconsente’ che sua mamma ripeteva costantemente quando chiedeva se le carote andassero bene per cena e i due uomini di casa non le rispondevano. “Quanti anni hai?’’ chiese poi, voleva conoscere a tutti i costi quella bambina! La bimba alzò le manine bianche e sollevò sei dita e Naruto annuì. “Io anche ne ho sei’’ disse mentre muoveva i piedini avanti e indietro. Stettero per qualche minutino in silenzio e poi naruto si alzò, “Andiamo a giocare sulle altalene?’’ chiese, la bimba lo guardò per un po' e poi annuì, si alzò anche lei dalla panchina e, insieme, andarono a giocare.

La bambina non aveva parlato per tutto il pomeriggio, e Naruto, dopo aver passato ore passate a giocare insieme a quella bimba silenziosa si azzardò a chiedere “Ma sei muta? Non hai parlato per tutto il pomeriggio!’’ disse alzando le braccia in aria. La bambina negò con le testa e si alzò da terra dove prima stavano giocando a fare castelli nel recinto di sabbia.  “Allora perché non parli? Ti sto antipatico?’’ chiese Naruto mentre le voci di due giovani donne si avvicinavano sempre di più. La bambina alzò le spalle e scosse la testa all’ultima domanda mentre Naruto gonfiava le guance e si chiedeva cosa avesse che non andava. Nel frattempo le due donne erano proprio lì, dietro di loro. “Naruto!  È tardi, saresti dovuto essere a casa già da un pezzo dattebane!’’ grido Kushina arrabbiata, mentre l’altra donna si avvicinava alla bambina e si inginocchiava di fronte a lei, “Allora Sasuke, ti sei divertito con Naruto?’’ chiese pacata la donna mentre sorrideva divertita. Naruto sgranò gli occhi e si avvicinò a Mikoto e ‘Sasuke’, “Perché hai chiamato l'hai chiamata Sasuke se è una femmina? È un nome da maschio!’’ disse Naruto incredulo mentre Kushina si sbatteva una mano in faccia disperata. Mikoto rise a scosse la testa divertita, “E' maschio’’ disse gentile. 

Naruto a quella confessione sobbalzò e sgranò gli occhi “EHHH? SEI UN MASCHIO?!’’ gridò incredulo a Sasuke. Il corvino annuì a si girò imbarazzato, lo aveva scambiato per una femmina? Mikoto rise e Kushina prese per un orecchio il figlio “ti sembra una femmina?! Sei incredibile Naruto, veramente incredibile!’’ sussurrò rossa di imbarazzo la mamma del biondo mentre si copriva il viso con la mano libera, “non ti preoccupare Naruto, se vuoi saperlo anche il papà di sasuke ed io quando lo abbiamo visto abbiamo pensato fosse una bambina, pensavamo il dottore avesse sbagliato a dirci se fosse maschio o femmina’’ disse ridendo. Naruto guardò prima Sasuke e poi Mikoto prima di arrossire per l’imbarazzo e abbassare la testa. Sasuke nel mentre aveva guardato la mamma e aveva gonfiato le guance offeso, sembrava davvero una femmina? Bleah, che schifo! A lui le femmine non piacevano per niente, non voleva assomigliarci!

“Per scusarmi vi invito a cena!’’ disse Kushina, Mikoto annuì e ringraziò sorridente. Così tutti insieme si avviarono verso la casa della donna dai capelli rossi mentre parlavano e ridevano tutti insieme. 

Ok questa one-shot non arriva nemmeno alle 1000 parole. Mi è venuta in mente mentre cercavo di dormire e ho voluto scriverla. Non è lunga perché, essendo che stiamo leggendo dal punto di vista di un bambino (Naruto) non me la sentivo di allungarla troppo o scrivere tutto nei dettagli. Spero comunque possa piacervi. Se ci sono errori, o magari qualcosa non vi convince/non vi piace fatemelo sapere! (Avevo fatto una marea di errori prima e adesso ho modificato questa one-shot ma non sono riuscita a mettere il file con il codice html e quindi ho dovuto modificare tutto, di nuovo. (doppia parentesi a parte spero si sia capito che intendo) se la storia continua ad avere problemi la eliminerò e la ripubblicherò <3)

Per quanto riguarda il prossimo capitolo di ‘il professore di mio figlio’ sappiate che entro il fine settimana dovrei riuscire a pubblicarlo! Un bacio e alla prossima <3