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Autore: saratiz    13/08/2021    6 recensioni
Oggi è' il tuo compleanno. Vorrei regalarti... ma posso solo prepararti questa torta di mele, la tua preferita...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Li ricordo molto bene, quei piccoli occhi, ancora incapaci di fissare lo sguardo, rivolti verso di me, lucidi di pianto, mentre ti tenevo per la prima volta tra le mie braccia.

Indifeso, bellissimo, sfidavi la vita coi pugnetti chiusi; e la vita non è stata di certo clemente con te.

Quegli occhi di bambino si sono riempiti di lacrime quando hai creduto di essere rimasto solo. Ma non sei mai stato solo, André, e non lo sarai mai finché io avrò vita, anche se forse me ne resta ancora poca.

Quando sei arrivato qui, i tuoi occhi timidi si guardavano intorno curiosi, curiosi ed impazienti di conoscere la graziosa damigella di cui tanto ti avevo parlato. Poi d’improvviso si sono spalancati, in un misto di sorpresa e di paura, quando il biondo diavoletto è sceso per le scale, porgendoti una spada e sfidandoti a duello.

Il tuo primo duello. Il primo di una lunga serie. Quante ne hai passate: ore di estenuante allenamento, ore trascorse nelle scuderie a badare ai cavalli, ma anche ore di studio e possibilità che ad altri del tuo ceto non sarebbero mai state concesse.

E so bene quanto ti sia costato essere un plebeo cresciuto con e come i nobili, fra gli sguardi invidiosi degli altri servitori e quelli sprezzanti della nobiltà.

Ma il tuo sguardo, nonostante tutto, é diventato sempre più fiero, sempre più sicuro di sé. Un nipote perfetto, ligio al dovere, educato e rispettoso oltre ogni aspettativa.

E se spesso mi fingo severa con te, rimproverandoti aspramente, è solo perché non ho mai voluto coccolarti più di tanto, perché da te vorrei sempre di più, perché vorrei che evitassi ogni errore.

 

Ma ho visto i tuoi occhi quando si sono posati su di lei nel suo splendido abito da sera, un abito che, purtroppo, non indossava per te. In quel momento ho avuto la conferma ai miei sospetti. Da anni ormai noto il tuo sguardo perso in lei, come se non vedessi altri che lei. E forse é anche colpa mia, che ti ho chiesto di starle sempre accanto, non potevo immaginare che l'affetto che hai sempre chiaramente nutrito nei suoi confronti si sarebbe trasformato in qualcosa di cosí speciale. Forse, anzi sicuramente, ora é troppo tardi.

 

E così i tuoi occhi sono diventati sempre più tristi, hanno perso la scintilla di allegria che li aveva sempre caratterizzati, fino a spegnersi dopo quel dannato incidente che ti ha privato dell'uso dell'occhio sinistro e che, l'ho capito sai, ti sta privando anche dell'altro.

Hai perso la vista per lei, ti sei arruolato nella guardia metropolitana per lei, affrontando un ambiente a cui non appartieni, adeguandoti a vivere tra gente completamente diversa da te. Hai dovuto anche sopportare il peso di sapere che il padre, dopo tanti anni, ora la vorrebbe sposata, e sono stata proprio io ad affondare la lama nel tuo petto, riferendotelo quel giorno in caserma. Ma dovevo farlo, dovevo farti capire quanto folle sia il tuo sentimento.

 

Sei disposto a perdere tutto per lei?

Ti rendi conto di aver rivolto il tuo sguardo troppo in alto?

Io non so se lei possa mai ricambiare i tuoi sentimenti, ma anche se lo facesse...che ne sarebbe di voi? La differenza di rango che vi separa é innegabile ed insormontabile.

Perché? Perché fra tante bellissime donne che ti girano intorno proprio lei?

Lo so, certo che lo so. Conosco anche lei da quando era piccola e so quanto sia eccezionale in tutto la mia bambina. Per lei non sei mai stato un servo, non ti ha mai trattato con superiorità, ti ha sempre considerato un amico, anzi di più, un fratello.

Eravate due anime sole, vi siete incontrati ed avete colmato reciprocamente i vuoti delle vostre esistenze. Lei brilla di luce propria, col suo coraggio e la sua nobiltà d’animo, e tu, che non sei affatto diverso da lei per molti versi, la segui sempre come un’ombra, proteggendola in modo discreto e silenzioso.

 

L'altro giorno siete tornati insieme a casa, come non avveniva da tempo ormai, coperti di lividi e ferite; mi avete ricordato quando da piccoli, dopo esservi picchiati come spesso accadeva, tornavate da me per farvi medicare.

Quanto tempo é passato da allora, quante cose sono cambiate, quanto voi siete cambiati! Ed io...quanto sono invecchiata!

 

Oggi é il tuo compleanno.

Vorrei regalarti un mondo in cui non esistano padroni e servi, in cui tutti siano uguali e possano amare liberamente, senza dover chiedere il permesso a nessuno.

Vorrei regalarti quella vista che stai perdendo, affinché tu possa guardare la realtà in modo più disincantato.

Vorrei regalarti la donna che ami, ma...

Non posso darti nulla di tutto ciò.

Posso solo prepararti questa torta di mele, la tua preferita. Lo faccio con tutto l'affetto che nutro per te, quello stesso affetto con cui non posso che augurarti di vivere la tua vita, seguendo sempre il tuo cuore.

 

Ti voglio bene André.



Ringrazio chi ha voluto leggere questo mio piccolo tributo per il compleanno di un grande uomo. Ho cercato di entrare nei pensieri della nonna, un personaggio a mio parere poco considerato, che invece meriterebbe un maggior approfondimento, testimone silenziosa dei cambiamenti dei suoi ragazzi e della società che li circonda. Spero di essere stata rispettosa nei confronti dei personaggi originali della Ikeda.

  
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