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Autore: itachiforever    13/08/2021    2 recensioni
[Venerdì 13]
Una ragazza, i suoi genitori, il suo cane e una nuova casa.
Un lago, una foresta e un campeggio sventurato.
Giovani ragazzi, una piccola vacanza e uno spietato serial killer immortale.
Differenze, similarità e qualche salvataggio.
Crystal Lake troverà la pace?
Genere: Horror, Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: Violenza
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Capitolo 17 - Una chiacchierata Padre-Figlia

 

Robert guardava sua figlia con un sorriso d’intesa. Peccato che Jasmine non ne voleva sapere nulla, e lo ricambiava con una smorfia, con le sopracciglia corrugate e poi alzando gli occhi al cielo e sbuffando, quando si accorse che suo padre non aveva intenzione di lasciar perdere. Sua figlia non usciva spesso con i maschi. Anzi, sua figlia non usciva con i maschi e basta. Stuart era l'unica eccezione, ma Robert sapeva bene che era solo un buon amico, e che comunque era già fidanzato e fedele.

“Allora, com'è andato l’appuntamento?”

“Papà, ti prego, non iniziare. Non era un appuntamento.”

“Mmh...secondo me per lui lo era.”

“Beh per me no.”

“Sembra un bravo ragazzo.” Continuava lui, sorseggiando il suo caffè.

“Non lo metto in dubbio.” Lei rispondeva con frasi brevi e dirette, sperando di chiudere la conversazione. Si sentiva le guance in fiamme. Ma suo padre non demordeva.

“E sembra anche simpatico.”

“Sì, sembrerebbe. Per ora.”

“Per ora? Quindi ci sarà un'altra volta?” Il suo sorriso continuava ad allargarsi.

“Eddai, pà! Non lo so, forse sì, forse no.”

“Mh, un forse è meglio di un no deciso. Dopotutto qui sei da sola, sarebbe bello se ti trovassi degli amici.”

“Non vado da nessuna parte.” E neanche voleva essere da un'altra parte in realtà. “Ho tutto il tempo del mondo per fare nuove amicizie.”

“Mai rimandare a domani quello che puoi fare oggi.”

“Uff… Se non avesse già pagato tutto Mike, ti mollerei qui a pagare tu, ecco!” Jasmine gli fece una linguaccia. Suo padre le faceva tutte quelle domande per dispetto, sapeva che la imbarazzavano.

“Ah! Quindi era un appuntamento!” Esclamò lui, forse un po’ troppo forte, visto che le due cameriere si scambiarono un'occhiata e un sorrisetto divertito. Jasmine era sicura di essere dello stesso colore del fiocco che aveva usato per l’ascia di Jason.

“ASSOLUTAMENTE NO!” Esclamò lei, anche più forte di lui. Finn si tiró su a guardarla, confuso.

“Ok, ok, tesoro, non ti arrabbiare.” Lui alzò le mani in segno di resa, ridacchiando ora che era riuscito nel suo intento.

“Uff” Sbuffó di nuovo. “Sei sempre il solito.”

“Vero. È per questo che tu e la mamma mi amate.”

Jasmine si lasciò sfuggire un sorriso. “Sì, è vero.”

Robert finì il suo caffè. “Allora, ti riaccompagno a casa?”

“Nah, ho la bici, torno con quella.”

“Jasmine.” Oh oh, suo padre non la chiamava quasi mai col suo nome intero, solo quando era molto serio.

“Sí?”

“Lo so che sei una sua fan.” Continuò lui. “Ma la situazione qui è più pericolosa di quanto pensassi, e sono abbastanza certo che tu lo sapessi.” Ora aveva abbassato il tono di voce, in modo che solo la figlia potesse sentirlo.

Jasmine sbiancó all’improvviso. Era stata beccata. E ora non sapeva cosa dire, limitandosi a guardare suo padre con sguardo colpevole. Se solo sapesse!

“Io e tua madre ci fidiamo di te, e questo lo sai.” La ragazza annuí. “Ora, noi non sappiamo se chi ha fatto questo massacro di stanotte sia Jason, Freddy Krueger, o solo un psicopatico qualunque. Ma sappiamo che chiunque sia è molto pericoloso, e io non voglio che tu vada in giro per il bosco da sola. E se incontrassi questo pazzo?”

Jasmine ci rifletté qualche secondo, sotto lo sguardo preoccupato di suo padre. Già, cosa avrebbe fatto se l'avesse incontrato? Non avendo una risposta, cercò di sdrammatizzare, ma il suo tono non era poi così divertito.

“Beh, se è Jason, lo abbraccio e gli dico “Buon Compleanno!”” Provò a fare una risatina, ma le uscì solo un verso nervoso.

“Jasmine. Non sto scherzando.”

“Lo so, lo so.” Sospirò, preoccupata quanto lui. “Ma so per certo una cosa.”

“E quale sarebbe?”

“Il tizio che hanno trovato nel negozio, ho visto Mike che lo rimproverava l’altro giorno.” E così raccontó a suo padre della scena a cui aveva assistito, e confessò di essere andata al cimitero per curiosità - omettendo la parte delle rose e della pulizia delle lapidi - e di aver visto lo stesso uomo con un gruppo di persone, che probabilmente erano le altre vittime del massacro. Robert non sembrava rassicurato dalla cosa, ma Jasmine continuó, prima che lui potesse dire qualcosa. “Quindi, che sia Jason o che sia un imitatore, credo che segua le regole dei film.”

“Questo non è un film, Jasmine, è la vita vera!” Lui, a differenza della moglie, aveva visto i film con la figlia, quindi sapeva a cosa Jasmine si stesse riferendo.

“Lo so, ma credo che se noi non creiamo problemi a lui, lui non ne creerà a noi. E passare da una strada che attraversa il bosco per arrivare a casa propria non é di disturbo a nessuno.”

“Jasmine, non voglio mettermi a discutere di questa cosa qui. Cosa ti costa farti accompagnare a casa? La bici ci entra in macchina, sai che non è una scusa valida.”

Jasmine sospirò di nuovo, vedendo che suo padre era deciso a non lasciarla andare da sola.

“E va bene, verrò con te.”

Questa volta toccò a Robert sospirare, di sollievo. “Ok allora, saluta la mamma e andiamo.”

E così padre, figlia e cane salutarono Anna e le sue nuove colleghe, recuperarono la bici e andarono a prendere la macchina al parcheggio dell’ospedale, dirigendosi subito verso casa. Il viaggio non fu molto lungo, e piuttosto silenzioso se non fosse stato per la musica che mandavano alla radio e un paio di commenti seri su Mike e sull'impressione che aveva fatto davvero a Jasmine.

Robert lasciò la figlia davanti casa, aiutandola a tirar fuori la bicicletta, e salutandola con un abbraccio.

“Ti voglio bene, piccola.”

“Anche io, papà.”

Jasmine e Finn guardarono la macchina sparire tra gli alberi, poi entrarono in casa. Lei aveva delle telecamere di sorveglianza da controllare.







 

Angolo Autrice

 

Rieccomi!

Nuovo record raggiunto, questa volta ho fatto passare sette mesi prima di aggiornare. Siete fieri di me, vero?

In realtà non avevo in programma di aggiornare, dall’ultima volta (quindi da Natale) non ho smesso di studiare, quindi sono stati mesi abbastanza pesanti. Poi però l'altro ieri mi sono accorta che oggi sarebbe stato Venerdì 13, quindi non potevo non pubblicare, avendo saltato la data che in realtà mi ero prefissata (il 13 giugno, compleanno di Jason se ancora non vi è entrato in testa XD) ma ero in piena sessione esami e quindi nulla. Alla fine ho scritto questo capitoletto ieri notte, sul pullman, perché finalmente sono partita per le vacanze anche io.

Ho finalmente scelto il prrestavolto di Robert: Patrick Dempsey. Voi lo conoscerete per Grey’s Anatomy. Ma io non l'ho mai visto, e lo conosco grazie a Come d’Incanto e Transformers 3. Sinceramente, senza contare il suo ruolo di medico nella serie, è perfetto per rappresentare Robert, avendo gli occhi azzurri e i capelli neri come Jasmine.
 

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Altra notizia: ho creato una playlist su YouTube con canzoni che piacciono a Jasmine, che mi ricordano lei e la sua backstory e ovviamente lo stesso per Jason. Ho messo sia il video originale che quello coi lyrics, quindi fatemi sapere che ne pensate delle varie canzoni e soprattutto suggeritemene altre che potrebbero starci bene da aggiungere!
https://youtube.com/playlist?list=PLK5ee-z1TcEg8jUo0AhfTBRiABIKv_0Mi

E come sempre grazie mille per essere arrivati fin qui, lasciatemi un commentino per farmi sapere cosa pensate che mi fa sempre piacere e buone vacanze! (O quel che ne resta :p)

Alla prossima!

  
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