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Autore: ladypink88    14/08/2021    3 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
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Laura si sentiva travolta da mille emozioni contrastanti : da una parte avrebbe voluto rinfacciare molte, molte cose a sua madre.
Perché non le aveva proibito di prendere determinati farmaci?
Perché non si era resa conto prima che la sua amica Romina stava attraversando un periodo particolare?
Perché….
Poi però, vederla così fragile e indifesa l’aveva bloccata.

E le venne voglia di consolarla, nonostante in un certo senso, si fosse considerata  sempre lei la vittima della situazione.
Probabilmente il mio modo di vedere la situazione è un po’ limitato, perché finora mi sono limitata a vedere le cose unicamente dal mio punto di vista…”

Prese la mano di sua madre e fece ciò che avrebbe voluto fare molto tempo fa: molto semplicemente, le chiese aiuto.
“Mami, vedi al di là di tutto quello che è successo,il punto è che quelle gocce che Romina mi ha ordinato per calmarmi io le uso praticamente tutte le sere per dormire, e se non le prendo, in pratica passo la notte in bianco oppure… svengo. Pensavo che sarei stata capace di gestire da sola la riduzione di quelle maledette, solo che in realtà credo di aver bisogno di una mano…”
Romina rimase piuttosto colpita dalla franchezza di sua figlia. Era sempre stata una ragazza piuttosto orgogliosa e riservata, e non era mai successo che le avesse chiesto aiuto in questo modo.
La guardò dritto negli occhi, e cercò di essere altrettanto onesta :
“ Tesoro, farò ciò che mi è possibile per poterti aiutare, e questa è una promessa! L’unica cosa che ti chiedo però è di iniziare ad abbattere questo muro che si è creato tra di noi… e l’impressione che ho è proprio che le prime cose non dette non siano iniziate nel momento in cui hai iniziato a fare psicoterapia con Romina, o sbaglio?”

La ragazza sbiancò improvvisamente. Il suo primo istinto fu quello di negare l’evidenza, ma per la prima volta dopo tanto tempo fece qualcosa di diverso,poiché iniziava a diventare consapevole del fatto che nascondere la realtà non l’avrebbe portata da nessuna parte se non nella posizione dove si trovava ora.
E nella sua situazione attuale ci era arrivata a piccoli passi, una menzogna dopo l’altra. E non si trovava assolutamente a suo agio.

Sapeva che era necessario iniziare a sbrogliare la matassa, e sapeva che le sarebbe costato caro. Iniziò a parlare sperando di non dire cose troppo fuori luogo :
“ Ecco mami, ci hai visto giusto. Non so davvero come spiegartelo e giuro che non so da dove iniziare, ma tutto è iniziato da degli strani sogni, il cui significato non riuscivo a comprendere. So solo che ogni volta che facevo questi sogni o avevo questi flash back non riuscivo più a rimanere lucida. Nel sonno urlavo e mi svegliavo senza fiato e piangendo. Si trattava di qualcosa di orribile. Almeno da che prendo le maledette queste cose succedono meno…”

La madre l’abbracciò.
“ Stai piangendo anche ora tesoro.” Sussurrò .
Laura non se ne era resa conto.
Ricambiò l’abbraccio.
“ Non mi avevi mai parlato con tanta sincerità e sono sicura che a partire da oggi le cose andranno meglio perché io ti aiuterò. Ora cerca di tranquillizzarti e assicurati di prendere il numero di gocce che tu e Manuel avete deciso essere quello più congruo. Poi domani ne riparleremo meglio. Per cena ti va se preparo hamburger e un po’ di verdura? “
La brunetta rimase interdetta:
“ Mami hai per caso parlato con Manuel senza che io lo sapessi?”
Roberta sorrise.
“ No tesoro, ho solo tirato a indovinare. E a quanto pare non mi sono sbagliata. Manuel è assolutamente prezioso per te, non pensare che io non me ne sia accorta…”
La ragazza divenne rossa come un peperone.
“ Cioè sì, importante, ma non è solo importante, vedi io…”
La donna scoppiò a ridere e si diresse verso la cucina.
“ Metto su gli hamburger a cuocere e disfo le valigie!Dai un ‘occhiata alla cottura per favore!”
E dicendo questo Laura si ritrovò da sola in salotto.
Si sentiva un po’ più tranquilla. Era stata decisamente una giornata difficile per lei. Ma, nonostante tutto si sentiva bene.
Sapeva che non era sola e questa la faceva sentire più forte.
***
 
Lorenzo era uscito dal suo ufficio in  fretta e furia.
Già era in ritardo, come se non bastasse una telefonata di lavoro all’ultimo momento aveva peggiorato ulteriormente la situazione.
Nonostante tutto, perse ulteriori secondi preziosi per dare un’occhiata ulteriore al suo cellulare.
A quanto pare, Silvia non gli aveva ancora risposto.

Forse sta lavorando e non ha potuto”pensò cercando di trovare una spiegazione razionale.

Ma un altro pensiero un po’ più negativo fece capolino nella sua mente.

O forse, molto semplicemente , non ha voluto.”

Accese la macchina e si diresse a casa.
Non aveva intenzione di alimentare quei pensieri negativi  e perciò decise di fermarsi in pasticceria per prendere un dolce che aveva visto spesso nel frigo di casa nei mesi precedenti.

Chissà se alla mia ricciolina bionda farà piacere..” si chiese tra sé e sé mentre rientrava a casa.

***

Serena era rientrata a casa appena prima che il corriere con il suo sushi suonasse al citofono.
Che tempismo!”  pensò, mentre entrava in salotto con la cena in mano.

Appoggiò il sushi sul tavolo in cucina e si mise ad apparecchiare il tavolo, non senza prima lasciare in frigo una bottiglia di vino bianco.
Mannaggia! Immagino che non sarà fresco abbastanza!”

Si rimproverò.

E proprio in quella sentì la chiave della porta di casa che girava e pochi istanti dopo vide Lorenzo fare la sua comparsa.
“ Signorina, mi scusi il ritardo!” sussurrò facendo l’occhiolino e aprendo il frigo a sua volte per mettere dentro il dolce che doveva necessariamente essere conservato al fresco.
Dando una rapida occhiata alla tavola già apparecchiata esclamò :
“ Ma complimenti! Ti sei portata avanti!”
Serena con sguardo indagatore non poteva fare a meno di chiedere :
“ Papà cosa hai messo in frigo?”
“Dai signorinella, poi lo scopri, dai mettiamoci a tavola che o una discreta fame!”

Serena tirò fuori il vino ed esclamò :
“ Uffa, non è abbastanza fresco!”
“ Poco male!” disse Lorenzo, ed estraendo il ghiaccio dal freezer fece un occhiolino alla figlia :
“ Questi sono i trucchi dei ritardatari perenni come me che non vogliono rinunciare ad un bicchiere di vino fresco!”
“ Caro papà, allora mi sa che diventerò una tua alunna!” scoppiò a ridere Serena.

Padre e figlia si sedettero a tavola e iniziarono a gustarsi il sushi.
Entrambi non sapevano se dare maggior merito alla fame o al sushi, ma nel giro di 15 minuti spazzolarono tutto.
“ Devo dire tesoro che questo sushi davvero merita! Mi è piaciuto molto! Sai che non pensavo?” disse sinceramente stupito Lorenzo.
“ Oh ne sono contenta papà! Almeno la parte finale della giornata si è conclusa senza imprevisti!” esclamò la biondina senza pensarci troppo.
“ E di grazia quali imprevisti sarebbero accaduti durante la giornata? “ chiese il padre con tono indagatore.
“ Non ti preoccupare papà, non ho certo intenzione di tediarti!” minimizzò Serena.
“ Se non mi interessasse non te lo chiederei. Se ti va di parlarne, hai tutta la mia attenzione.” Dichiarò serio Lorenzo.

“ E va bene papà.” Si arrese Serena “ in pratica oggi una mia cara amica ha avuto un malore in università. In pratica ha perso i sensi e io ho dovuto chiamare prima Manuel e poi Silvia per portarla a casa. Nel frattempo c’era quello stalker in mezzo che mi faceva perdere la pazienza e io ero davvero molto preoccupata per Laura.” spiegò tutto d’un soffio.
Lorenzo era più confuso di prima, ma percepì che sua figlia era piuttosto agitata, e d’altronde non doveva neanche essere troppo abituata a confidare i propri problemi.

Decise che avrebbe fatto delle domande più semplici per cercare di comprendere meglio la situazione.

“ Immagino tesoro quanto tu ti sia innervosita. Ma dimmi come sta la tua amica adesso? “
Serena era sempre più stupita. Non era di certo abituata ad avere una relazione con suo padre, ancor meno si sarebbe immaginata di avere a che fare con un padre attento alle sue problematiche.
“ Sembra stare un po’ meglio. Manuel l’ha portata a casa insieme a Silvia.”
“ Manuel. Intendi forse il figlio del mio cliente? Insomma intendi quel Manuel?”
Serena arrossì. “ Sì, lui. Perché?”
A Lorenzo non sfuggì la reazione imbarazzata della figlia.
“ Dimmi tesoro, a te piace Manuel?”
“ Ma papà che domande mi fai?E comunque lui è il fidanzato della mia migliore amica.”
“ Comprendo. Deve essere un ragazzo in gamba comunque. E in ogni caso non mi hai risposto no.” Indagò ulteriormente.
“ Sì è in gamba.” Assentì Serena con tono stizzito.

E poi cercò di cambiare discorso.
“ E comunque poi Silvia li ha portati a casa in macchina!”
Non appena sentì il nome di Silvia ,Lorenzo aguzzò le orecchie :
“ Ma scusa Silvia mica stava lavorando oggi? A che ora li ha riportati a casa?” chiese con fare interessato.
Serena rispose senza troppi problemi :
“ Lei è sempre super gentile con me, sai papà? Appena l’ho chiamata è venuta al volo, penso che non sia neanche riuscita a pranzare decentemente!”
“ Ma poi nel pomeriggio quindi doveva lavorare?” chiese il padre.
“ Oh sì doveva rientrare necessariamente per le 16 perché doveva truccare gli ospiti per due trasmissioni che sarebbero andate in onda in serata e nel tardo pomeriggio!”
“ Ah ecco! Allora era impegnata! Capisco, capisco…” esclamò Lorenzo con un sospiro di sollievo.

Peccato che quella sua esclamazione fosse più diretta a sé stesso che a Serena, la quale a sua volta si stupì e incuriosita chiese a suo padre:
“ Non sapevo fossi così interessato a Silvia … c’è forse qualcosa che non so?” chiese ammiccante.

Lorenzo per dissimulare prese il suo calice di vino ormai semivuoto e disse con finta indifferenza:
“ Ma figurati, volevo solo sapere se tu l’avessi disturbata durante l’orario di lavoro sai com’è!”

Sul volto della biondina si dipinse un sorriso sornione. Non voleva mettere troppo in imbarazzo suo padre, ma un ultimo, ultimissimo tentativo voleva farlo :
“ Eh no non lo so com’è papà! Vuoi forse spiegarmelo tu? “ chiese Serena.

Il rettore non sapeva più come uscire da quella situazione. Sapeva che sua figlia si era mangiata la foglia, ma non aveva voglia di tirare fuori l’argomento in quel momento, perciò cambiò discorso :
“Certo che te lo spiego io signorinella : apri il frigo e prendi quel bel pacchetto che ho messo dentro appena sono arrivato. Se non sbaglio la confezione è azzurra.”

La biondina non aspettava altro.
Decise che non avrebbe indagato ulteriormente per quella sera, se era vero che su padre nutriva interesse per Silvia se ne sarebbe sicuramente accorta.
Sorridendo fra sé e sé scartò la confezione che aveva portato suo padre, e con sua enorme sorpresa trovò una piccola torta di tiramisu al Matcha, uno dei suoi dolci preferiti.
“ Ma papà, come facevi a saperlo?”
“ Spirito di osservazione tesoro! Dai finiamo la nostra cenetta in bellezza e il dolcezza ti va?”
Serena non ebbe nulla a che ridire : tagliò due fette di quel delizioso dolcetto e se lo gustò con suo padre.

Non fece neanche un cenno al fatto che volesse farla ingrassare o al fatto che non era solita mangiare dolci la sera : era troppo felice di averlo ritrovato, e da quel giorno in poi avrebbe cercato di goderselo il più possibile.
Quando ebbero finito di godersi la cenetta Lorenzo sussurrò :

“ Tesoro non ti preoccupare, sparecchio io. Dopo vado un po’ nel mio studio che devo finire di lavorare su alcuni documenti. Domattina a che ora inizi le lezioni? “
“ Domani inizio in seconda ora papà, non devo correre per fortuna!”
“ Non vado di fretta nemmeno io domani. Allora se ti fa piacere se vuoi possiamo bere un caffè assieme domattina.” propose Lorenzo.
“ Volentieri papà. Io alla mattina mi preparo sempre un caffè americano lo preferisco”
“ Proprio come tua madre.” Sussurrò lui.

Serena spalancò gli occhi. Rimase molto colpita da quella considerazione.

“ Papà, mi parlerai di lei prima o poi?” si azzardò a chiedere.
“Certo tesoro, ma non come ti aspetti tu!”
“ E perché?”

“ Perché ogni volta che ti guardi allo specchio tu parli anche di lei tesoro mio.” Disse quasi sottovoce.
Le accarezzò con dolcezza il viso con la mano.

Si alzò e mentre se ne andava verso lo studio non si dimenticò di dire :
“ Buonanotte tesoro. Ci penso io ad sparecchiare. A domani”
“ Buonanotte papà” si limitò a rispondere la ragazza.

La biondina si alzò e si diresse verso la sua stanza.
Era stata una giornata decisamente intensa e si sentiva decisamente stanca.
Si mise il pigiama e non appena sfiorò il letto cadde in un sonno profondo senza sogni.
 
 
 
 
 

   
 
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