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Autore: Spensieratezza    16/08/2021    1 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Erano tutti ritornati a casa di Adam, che aveva stretto in un abbraccio disperato Sam e Dean, quando li aveva visti tornare a casa. Era un abbraccio disperato perché il più piccolo dei tre fratelli, era ovviamente venuto a sapere di Bobby ed era rimasto sconvolto, mentre i genitori di Vergil e Alan, portati lì da Balthazar, si erano alzati immediatamente dal divano e avevano stretto il figlio in un abbraccio appena l'avevano visto, poi avevano stretto anche Alan ringraziandolo di aver protetto e portato il fratello a casa.

“Avrei dovuto essere con lui, avrei dovuto proteggerlo, mi dispiace un casino!” disse Jack, riferendosi a Bobby.

Jack!!” Gabriel non voleva neanche pensare a come si sarebbe sentito se Jack avesse rischiato la vita.

“Non dire assurdità, Jack, spettava a me.” disse Adam, asciugandosi gli occhi.

“Adesso basta, voi non avete idea con quali creature avete a che fare. È stato un bene che siete rimasti a casa!” disse Dean, in modo duro, poi si rivolse ai ragazzi che erano con loro.

“Accompagnate Vergil al piano superiore.”
“Dean, ci puoi spiegare bene cosa è successo?” chiese Adam timidamente.

“Vi spiegheremo tutto tra poco, adesso, Adam, Jack, potete accompagnare i ragazzi di sopra, per favore?”
“Certo, Dean.” Disse Jack.
 
"Veniamo anche noi." disse il signor Arthur insieme alla moglie.  


*

I genitori di Alan e Vergil erano rimasti a vegliare il loro figlio, chiedendogli scusa per averlo lasciato solo, promettendogli che non lo avrebbero più lasciato, fino a quando Gabriel non aveva chiesto loro di lasciare la stanza e aiutarli a preparare il pranzo, consentendo a Castiel di aiutarlo a guarire.

“Sta guarendo dunque?” chiese Alan, accarezzandogli i riccioli dalla fronte.

“Certo.” Disse Castiel sorridendo.

“Non so come ringraziarti, mi sono sentito morire, quando..”
Castiel si schiarì la voce, guardando un punto dietro di lui.

Alan si girò interrogativo e vide Steve che si allontanò dall’angolo in cui li stava fissando.
“Ma che cosa…gli prende?”

“Credo che sia preoccupato..e forse anche un po’ geloso.

“C-cosa? geloso? M-ma…è mio fratello! Io sono stato così preoccupato..”

“Ed è una cosa onorevole, preoccuparsi per i propri fratelli e per i propri amici. Ma spesso siamo così impegnati a combattere le nostre crociate che ci dimentichiamo di dare attenzioni alle persone che amiamo e queste…si sentono trascurate!”
“P-parli per esperienza?”

“Sì.”
“Non credevo che anche gli angeli…avessero il tempo per l’amore.”

“E infatti spesso non ce l’hanno. Ma dovrebbero! L’amore è davvero l’unica cosa per cui bisognerebbe avere sempre TEMPO ma troppo spesso le creature del cosmo lo dimenticano e per questo il mondo va a rotoli.”

“Mmm..b-beh, suppongo che io qualche volta, forse, avrei dovuto..p-però LO AMO, lo amo più di me stesso, lui dovrebbe saperlo, no?” gli chiese disperato.
Castiel scosse la testa.

“Quando ami qualcuno, devi dimostrarglielo sempre, come se il giorno prima non fosse mai esistito, l’amore è come una pianta i cui frutti hanno bisogno di essere innaffiati sempre, per essere sempre maturi e succosi e i suoi fiori hanno bisogno sempre di acqua per risplendere, altrimenti perdono la loro luce.”

Alan si alzò in tutta fretta.

“Ero così felice di avere un fratello e così smanioso di farmi amare da lui, che mi sono dimenticato di ricordare a Steve quanto lo amo! Devo andare subito da lui!”
Castiel annuì sorridendo.

Alan, riservando un ultimo sorriso dolce al fratello e una carezza sulla guancia gli sussurrò:
“Sarai ricoperto di amore, te lo prometto. “
 
Quando Alan lasciò la stanza, Vergil aprì gli occhi.

“Se sapesse quello che vuoi fare, la prenderà molto male.”
“Gli ho rovinato la vita.”
“No, gliel’hai arricchita. Quando ti guarda, gli brillano gli occhi.”
Vergil sorrise.

“Sai, credo di aver bisogno di parlare anche io, con qualcuno. Posso, potrei..?”
“Sembri stare meglio, ma cerca di non stancarti troppo, sei ancora convalescente.”

“Non preoccuparti, Castiel, so bene cosa devo fare e fin dove posso spingermi, soprattutto perché sto per chiederti una cosa molto speciale!”
 
 




"Steve, per favore, vieni qui, non scappare da me!" Disse Alan rincorrendolo fuori dall'abitazione.

Steve sorrise. "Scappare da te? Come potrei? Mi raggiungeresti ovunque! "

"Steve, io volevo..chiederti scusa! Perdonami, perdonami se ultimamente sono stato così preso da mio fratello e non ti ho detto spesso che ti amo, ma non ho mai smesso di farlo. Io sono ancora pazzamente innamorato di te e mi dispiace se ti sei sentito...messo un po da parte."

Steve rimase stupito da parole tanto accorate. "Non devi giustificarti di nulla. È tuo fratello, è normale che stai con lui. Io non...non volevo dare l'impressione di un ragazzo geloso, perdonami se...è che a volte mi sento....inutile, tu sei speciale e io un povero fallito. Che razza di perdente rischia di farsi incastrare per ben due volte per un omicidio che non ha commesso?"

"Tu non sei un perdente. Sei il ragazzo che amo e sei meraviglioso. Mi hai preso con te, quando non sapevo dove andare, quando ero solo un ragazzino alla ricerca della sua identità, lo sai che io mi sono innamorato due volte nella mia vita? Ma sei sempre stato tu! La prima volta...mi sono innamorato di te come fratello. Eri il fratello che ho sempre desiderato, l'unico che conoscessi. Poi quando sei andato in carcere, e ho sentito come se mi togliessero l'amore della mia vita...ho capito che non eri solo un fratello per me."

"Vorrei solo fare per te tutto quello che tu hai fatto per me. .vorrei essere degno di te." Disse Steve piangendo.

"E LO SEI!" disse Alan. "Quando guardo mio fratello, quello di sopra, sono felice, perché finalmente do un nome, ai miei sentimenti e capisco che non era fratellanza quella che provavo per te. Non era solo affetto."

Steve lo baciò con amore dopo queste parole.

"E se fossi stato tuo fratello invece? Mi avresti amato comunque così?"

Alan sorrise e lo baciò di nuovo. "Non mi ha impedito il carcere di amarti, pensi che lo avrebbe fatto il sangue?"

Si baciarono di nuovo.

"Mi sento in colpa. Sono felice ma...Sam e Dean e i suoi amici stanno rischiando di perdere un amico. Non dovrei sentirmi cosi."

Alan scosse la testa. "Credo che loro sarebbero felici per noi. Sono dei ragazzi meravigliosi."



*

Poco dopo, Cedric si vide arrivare il suo vecchio amico, nel bagno, mentre lui si stava sciacquando la faccia.
Vergil? Sei…sei guarito.”
Vergil sorrise.

“Questo tono sorpreso. Avresti preferito non rivedermi più?”
“A dire la verità, credevo che TU non volessi rivedere più ME.”

Vergil sorrise, avvicinandosi a Cedric.
“Non volevo morire..altrimenti come avrei fatto a fare questo?”
“Questo?”
Vergil gli prese la bocca tra le mani baciandolo dolcemente a stampo.
Questo.”

“D-dimmi che non sto sognando.”disse Cedric con gli occhi che brillavano.
“Non potevo ricambiarti, non prima di non aver abbracciato e accettato, quello che pensavo fosse il mio lato oscuro e invece..era la mia FORZA.” Disse mostrando il tatuaggio. “Ora sono felice, Cedric e voglio continuare a esserlo, con te.”

“Non potevi rendermi più felice,.” Disse l’altro, mettendolo al muro e baciandolo con passione.
Continuarono a baciarsi a bocca aperta per un po’, poi Vergil lo fermò.
Vergil..ti amo..”

“Anch’io ti amo e ti prego, perdonami per quello che voglio fare.”
Che cosa vuoi fare?”
“Chiederti di fidarti di me.”
 
 


*

"Gabe.."

"Ah, sei tu? Come sta Vergil?"

"Vergil sta bene, ma io avevo bisogno di dirti.."

Gabriel sbattè la caffettiera sul lavello.

"Cosa, Castiel? Di come tu sia spiacente che quelle bestiacce che hai fatto uscire dal Purgatorio, stanno uccidendo uno dei nostri migliori amici? Il padre putativo dei tuoi migliori amici?"

"Sono stato arrogante, sono stato meschino, credevo di poter essere il nuovo Dio e risistemare il mondo..ma mi sono accorto tardi di quanto sono stato arrogante. Mi sono reso conto che...non posso vivere senza il tuo perdono, non posso vivere sapendo che tu hai smesso di amarmi."

Gabriel lo guardò scioccato.

"Non parli sul serio.."

"Sì, invece."

Si baciarono.

"D-dovrai sudartela il mio perdono."

"Farò il possibile." disse baciandolo ancora, imprigionandolo contro il mobile della cucina. *

Sam e Dean erano scappati all’ospedale, da Bobby, appena avevano saputo della notizia. Castiel era riuscito fortunatamente a fermare l’emorragia interna, consentendo a Bobby di continuare a combattere, ma ora doveva farcelo da solo. Lui temeva di causargli danni alla mente, doveva uscirne da solo.

Dean e Sam erano davvero disperati, non lasciavano la sua stanza, alla fine Crowley disse loro di andare a bersi un caffè, mentre stava lui a guardarlo. Era molto provato anche lui.

In quel momento i fratelli erano nel corridoio.

“Dean…”
“No, no, no, non voglio sapere niente. Bobby se la caverà, va bene??”
“Dean..”

“NO!! Abbiamo fatto così tanto per il mondo, abbiamo sofferto così tanto, non possiamo subire anche questo! Abbiamo perso papà, non anche lui!!”
Sam andò da lui e lo abbracciò.

“Neanch’io voglio perderlo, ma dobbiamo essere forti, per Adam..per Jack..”
“In questo momento, l’unico a dover essere davvero pronto, sono io e basta.”
Sam e Dean si voltarono sconcertati verso Vergil che aveva appena parlato.

“Vergil?? Che ci fai qui? Devi restare a casa a riposare.” Disse Sam.
“No! Devo stare qui e aiutare Bobby a tornare indietro.
Sam e Dean si voltarono verso Castiel.

“Castiel, che cos’è questa storia?” chiese Dean.
“Mi dispiace, ragazzi, quando mi sono avvicinato a Vergil, lui mi ha sussurrato una cosa..”
 
“T-ti prego..devi rispondermi a una domanda. Uno con i miei poteri, potrebbe –in teoria, entrare nella mente di un altro, come fate voi angeli? Aiutarlo teoricamente a tornare indietro?”

“Sì..potresti…con il mio aiuto. Ma temo tu non possa nel caso di Bobby, con i miei poteri di guarigione l’ho relegato in un limbo tra la vita e la morte. Deve essere lui a riuscire a trovare l’uscita..”
“Ma se tu mi aiuti a finire lì..”

“Temo che tu non abbia capito, Vergil..il posto in cui è Bobby ora, è una sorta di oblio. Un’ultima chance per le anime per risvegliarsi o morire. Se tu vuoi raggiungerlo, non puoi farlo da sano.”
“Devo..essere in punto di morte?”
“Non necessariamente, ma quasi.
 
“Vergil, ha bisogno di finire in uno stato ipnotico tra la morte e la vita. Ma è pericoloso. Potrebbe…non riuscire a tornare indietro!”

“Però per fortuna sono il drago dall’eterno ritorno, no?”
No, non te lo permetteremo!” disse Dean.
“Volete salvare Bobby o no?”
“Vergil, è pericoloso.” disse Dean.

“Certo che lo è. Pensate che la morte vi restituisca le anime così, per le vostre belle facce? Bisogna sudarsela la vita, miei cari, così la morte.”
“Così come bisogna sudarsi la compagnia di un fratello.” disse Alan.
“ALAN??”

“In carne e ossa, ma sufficienti a farti finire in coma a suon di bastonate quando tornerai indietro.”
Quando si girarono, videro Balthazar, insieme ad Alan, Steve e Vergil.
“Balthazar, chi ti ha detto di portarli qui??” chiese Castiel.

“Ehi, abbassa i toni, in fondo la cura te l’ho portata io.”

“Farai questa cosa comunque, io lo so, con o senza di me. Permettimi almeno di agganciarmi a te come punto di congiunzione, fratello. Ora che i tatuaggi sono tornati due, la potenza del drago ha BISOGNO di agganciarsi a qualcuno per poter tornare, e adesso l’Uroboro SONO IO. Lascia che faccia questo per te.”

“Fratello mio.” disse Vergil cominciando a lacrimare e abbracciandolo stretto.
“E anch’io sarò qui ad aspettarti.” Disse Cedric.
Vergil ancora abbracciato ad Alan, acciuffò il suo nuovo ragazzo per un bacio colmo d’amore.

“Oh-oh, ci sono un po’ di cose che dovete dirci.” Disse Alan.
“Molte cose.” Disse Dean.
 




















vi voglio chiedere scusa a chi sperava che i genitori diventassero più protagonisti, scusatemi se non ho messo i dialoghi ma non avete idea della fatica che ho fatto solo scrivendo che c'erano xd non potevo fare di più, pensate che io addirittura mi sono quasi pentita di averli inseriti durante lo scontro finale ahhahah non sapevo più dove scaricarli ed è stato proprio all'ultimo che ho deciso di inserirli anche qui a casa di Adam xd ho voluto scrivere il capitolo abbastanza in fretta perchè...ho fatto l'errore di addormentarmi oggi pomeriggio con sto caldo e ora mi sento intontita xd ma cercherò di farmi perdonare, inserendoli nel prossimo capitolo e finalmente PARLERANNO XD
   
 
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