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Autore: Hannah_    31/08/2009    5 recensioni
Che cosa succederebbe se i Jonas Brothers venissero ospitati a casa vostra prima e durante il loro tour in Italia per proteggerli da fan e paparazzi? E se uno di loro si innamorasse di voi? Beh per scoprirlo leggete questa FF, ispirata da un mio sogno. Il titolo non è il massimo ma ciò che è importante è che vi piaccia il contenuto! Buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve ragazze! Eccoci arrivati all'ultimo capitolo di questa fanfiction, vi avverto già che non è molto allegro. Comunque non disperatevi ho già quasi pronto il primo capitolo della fanfiction che seguirà questa, si intitolerà "La mia vita con i Jonas." anche se il titolo non è certissimo! Comunque spero mi seguirete anche nella seconda ff. Siccome sono buona vi darò qualche anticipazione...sarà ambientata dopo un pò di mesi rispetto a questa e il piano di Nick sarà stato attuato perfettamente (nel primo capitolo viene finalmente svelato questo famoso piano.) Altro non dico, se volete sapere leggete! Dovrei postare questo primo capitolo entro mercoledì pomeriggio! Bacioni ragazze e grazie mille per tutti i commenti positivi che avete sempre lasciato ai capitoli di questa storia! Goodbye e alla prossima avventura!

 

CAP. 14 QUESTO è UN ADDIO?

Quella sarebbe stata la nostra ultima giornata insieme, il mattino dopo alle sette i fratelli Jonas sarebbero decollati verso casa loro, verso l’America.

Erano solo le cinque di mattina ma io non riuscivo a dormire, troppo pensieri per la testa. Le parole di Nick della sera prima mi tornavano in mente: “Aspettami, tornerò a prenderti.”

Lo speravo veramente, ma sarebbe veramente successo?

Per la giornata non avevamo programmi, volevamo rimanere a casa, quella casa a cui ormai si erano affezionati. Anche Valentina avrebbe trascorso la giornata insieme a noi, lei era triste ma non voleva darlo a vedere. Ultimamente aveva cominciato a conoscere Joe e le stava piacendo molto, ma tutto stava finendo anche per loro.

Mi alzai mentre i ragazzi stavano ancora dormendo, andai a preparare la colazione, di tempo ne avevo per cucinare.

Alle otto tutto era pronto: torta di mele, frittelle dolci, biscottini al cioccolato, cioccolata calda e latte come bevande.

Nick e Kevin furono i primi a svegliarsi.

“Wow che cos’è tutto questo cibo?” disse Kevin.

“Hai fatto tutto tu?” chiese sorpreso Nick.

“Certo! Mi sono svegliata presto e allora ho pensato di mettermi ai fornelli, volevo farvi una sorpresa.” Dissi. Nick mi abbracciò poi mi tirò su da terra e mi fece fare una giravolta. “Ti adoro piccola!”

“Dai mangiate, voglio sapere se vi piace la mia cucina. Io intanto vado a svegliare Joe sperando che al suo arrivo ci sia rimasto ancora qualcosa!” dissi sapendo che la mattina erano presi da una fame vorace.

“Ehi sveglia! Joeeee!” dissi aprendo la finestra della stanza.

Lui grugnì mentre era ancora nel mondo dei sogni.

“Joooe se ci tieni a fare colazione svegliati prima che i tuoi fratelli divorino tutto!” Dissi a voce più alta. Nessun segno di vita.

“Oh Joe non costringermi a farlo!” Dissi prima di attaccarlo con il solletico, lui lo soffriva moltissimo. Scoppiai a ridere alla vista della sua faccia spaventata e assonnata allo stesso tempo.

“Nooo il solletico noooo!” mugugnò lui.

“Dato che non ti decidevi a svegliarti…” mi giustificai io.

“Ahi ahi tregua per favore!” urlò Joe dimenandosi.

“Ok ok ma giusto perché ho pietà di questo faccino assonnato!” dissi sedendomi sul bordo del letto.

“Buongiorno!” esclamai dandogli un bacio sulla guancia.

“Buongiorno sorellina!” disse abbracciandomi.

“Ho preparato una colazione con i fiocchi, è meglio che ti sbrighi se vuoi trovare qualcosa.”

“Voooolo!” disse alzandosi di scatto dal letto e correndo in cucina.

“Complimenti è tutto squisito!” mi ringraziò Kevin.

“E’ vero! Ti ho già detto che ti adoro?” Disse Nick.

 

“Ciao Vale!” dissi accogliendo la mia amica sul portone di casa. Come previsto era venuta a trascorrere il pomeriggio con noi. Joe l’accolse con un bacio, poi tornò di là.

I ragazzi stavano cominciando a preparare le valigie.

Io e Valentina ci sedemmo davanti alla televisione sintonizzate su uno dei nostri canali preferiti: Disney Channel. Almeno lì c’era sempre qualcosa che ti risollevava il morale. Fiore e Tinelli. Bene la stupidità di quel ragazzo era unica. Nonostante ciò nessuna aveva voglia di ridere.

“Deduco che stai male anche tu!” dissi. “mi sento in colpa, non avrei dovuto farvi avvicinare così tanto.” Aggiunsi.

“Per quanto mi è stato possibile ho cercato di non affezionarmi troppo a lui, ma quel ragazzo è una tale forza della natura che mi è stato praticamente impossibile!”

Ci abbracciammo.

“Che ne dite di fare un riassunto di questi bellissimi mesi qui in Italia?” disse Joe mostrandoci la sua telecamera e un mazzetto di foto.

Anche Nick e Kevin ci raggiunsero e ci sedemmo tutti quanti sul divano. Cominciammo a guardare quelle foto una a una, ognuna raccontava un momento stupendo trascorso con quei fantastici ragazzi: le gite a Como, il tour, la passeggiata a Milano, la serata a Roma, le giornate passate in casa a fare gli scemi. Mi soffermai su una foto in particolare, la più bella, almeno per me. Raffigurava me e Nick seduti sull’altalena in giardino che ci baciavamo, non ci eravamo accorti che Joe l’avesse scattata.

“Posso tenerla?” chiesi.

“Certo che si!” rispose il nostro fotografo e regista Joe.

Poi fu la volta dei video. Risate a non finire. I nostri momenti di pazzia, i balletti scemi, i teatrini comici di Joe e Kevin.

“Ehi Joeee! Sei veramente cattivo!” protestai alla vista di me che parlavo nel sonno una lingua incomprensibile.

“Almeno così non puoi più dire che non è vero che lo fai!” disse ridendo.

Finita la registrazione spensi il televisore.

“Che ne dite di un ultimo concerto tutto per voi?” propose Kevin.

“Non me lo perderei mai!”

Fu il concerto più bello della storia, almeno per me e Valentina che eravamo anche le ultime spettatrici.

S.O.S, Lovebug, Australia, Goodnight Goodbye, Live to party, Hey Baby, Poison Ivy, Paranoid e per concludere Fly with me.

“Vi adoriamooooo!” urlammo io e Valentina applaudendo.

 

“Ho una cosa per te!” dissi a Nick una volta rimasti soli in camera. Tirai fuori dalla tasca dei pantaloni una scatolina e gliela porsi. Lui l’aprì.

“Ma è…” Disse guardando la collana dentro la scatola.

“No, non è la mia. Te ne ho fatta fare una uguale.”

Mi era venuto in mente di regalargli una di quelle collanine con il cuore spezzato a metà da tenere una parte per uno. Peccato che l’idea di un cuore rotto mi sapeva di brutto presagio, quindi avevo deciso di regalargli una collana identica a quella che mi aveva regalato lui con l’unica differenza che oltre a “You and me forever.” C’erano incise anche le nostre iniziali.  Mi sembrava una cosa molto più personale e speravo che lui si sarebbe ricordato certamente di me.

“Grazie!” Disse baciandomi.

“Anch’io ho una cosa per te!” disse lui, prese qualcosa dalla stanza a fianco poi tornò da me.

“Ecco, questa è per te!” disse porgendomi una delle sue chitarre avvolta da un fiocco rosso.

“No, Nick non puoi!” So quanto tieni alle tue chitarre!”

“E’ proprio perché ci tengo moltissimo che voglio affidarne una alla persona di cui mi fido di più al mondo. Quando la suonerai e la canterai ti sentirai più vicina a me. Così il tempo che in cui mi dovrai aspettare passerà più velocemente.”

Lo abbracciai. “Io però non so suonare molto bene.”

“Ti ho sentito sei brava e soprattutto sei portata. Imparerai velocemente.”

“Ti amo Nicholas Jerry Jonas. Ti amo e non mi stancherò mai di dirtelo.”

“Ti amo piccola!”

“Un ultima volta, canta per me un ultima volta…la nostra canzone.” Chiesi con gli occhi lucidi. Non rispose nemmeno, iniziò a suonare.

“If the time was still, the sun would never never find us…”

Mi sembrava di essere tornati indietro nel tempo, a quella sera, la sera del nostro primo bacio. Allora però non ero in un lago di lacrime quando Nick finì la canzone.

“Non piangere ti prego!” mi supplicò lui. Tirai su con il naso e asciugai le lacrime con il braccio.

“Ci proverò!”

Quella notte non dormimmo molto, la passammo tutta a parlare. Quella notte fu indimenticabile.

 

Seduti in aeroporto aspettando che il jet dei Jonas fosse pronto.  Stavamo in silenzio nella saletta a noi riservata, Nick mi stringeva la mano mentre ero intenta a fissare il vuoto. Era venuta anche Valentina, sia per salutare Joe sia per dare un supporto morale a me, sapeva ne avrei avuto molto bisogno.

“Ragazzi il jet è pronto, appena siete disponibili possiamo decollare.” Disse l’assistente di volo entrando nella stanza. Un tuffo al cuore. Speravo che questo momento non sarebbe mai arrivato.

“Va bene! Dieci minuti e siamo pronti!” le rispose Kevin. La ragazza uscì lasciandoci di nuovo al nostro silenzio disperato.

Joe si alzò e mi venne davanti. “Allora pulce?”

“Mi mancherai scemo!” dissi saltandogli con le braccia al collo.

“Mi raccomando eh? Non fare cavolate, ti tengo d’occhio anche da lontano.” Disse Joe.

“Ti voglio bene!” Gli sussurrai.

“Anche io!” rispose lui arruffandomi i capelli, sapeva quanto mi desse fastidio. Iniziai a piangere e ridere insieme.

“Sei sempre il solito!” Dissi abbracciandolo ancora. Poi andò da Valentina per salutarla.

Invece per me fu la volta di Kevin. “La mia sorellina!” disse accogliendomi fra le sue braccia. Mi strinse forte.

“Kev come farò senza i tuoi consigli? Chi sopporterà i miei sfoghi? Chi ballerà con me mentre cucino?” Mi lamentai.

“Non ti preoccupare te la sai cavare benissimo da sola, e quando avrai bisogno di me io ci sarò…sempre. E mi raccomando stammi bene che quando mi sposo devi fare la damigella!”

“Cooosaaa? Io la damigella? Grazie! Wow…ma non sono un po’ troppo grande?”

“Eh va beh io ti voglio lo stesso!” disse sorridendomi.

“Grazie fratellone. E salutami Danielle questi due giorni non l’ho sentita.”

“Contaci. Ti voglio bene e mi raccomando sii forte.” Disse baciandomi una tempia.

“Ci proverò…ti voglio bene anche io!” dissi  stringendolo ancora.

Poi Kevin si allontanò e arrivò il momento che speravo non sarebbe mai arrivato.

Nick mi si piazzò davanti.

“Pare sia giunto il momento di…salutarci…di…non lo so questo è un addio?” Dissi io sforzandomi di sorridere cosa che non mi riuscì molto bene siccome dopo due secondi iniziai a piangere come una disperata.

“Ti prego non piangere, così è come se mi uccidessi.” Mi supplicò lui. 

Mi buttai fra le sue braccia.

“Nick ti prego non andartene, te lo chiedo per favore. So che così sono solo un’egoista ma…Nick io ti amo e tu non puoi lasciarmi così!” dissi iniziando a parlare velocemente.

“Deb, io e te non ci stiamo lasciando, te l’ho promesso io tornerò e ti porterò via con me. Te lo giuro su ciò che mi è più caro al mondo.” Disse stringendomi forte.

“Come faccio io senza di te nel frattempo?” Lo strinsi così forte che pensai di poterlo rompere.

“Ehi,guardami! Deb guardami negli occhi…per favore.”

Alzai la testa mentre continuavo a piangere e tremare come una foglia.

“Deborah io non ti sto lasciando e non ho alcuna intenzione di farlo. Anzi se proprio vuoi saperlo faticherai molto a liberarti di me. È solo che ho delle responsabilità… che razza di persona sarei se abbandonassi i miei fratelli e il mio lavoro?”
“Nick, mi dispiace ma dobbiamo andare…” Disse Kevin poggiando una mano sulla spalla del fratello e rivolgendo a me un sorriso di conforto.

“Ok, arrivo!” rispose Nick.

“Una volta ho sentito dire che quando si ama veramente una persona bisogna lasciarla andare…ma è così difficile…io non sono capace, non so come si fa!” mormorai.

Nick mi afferrò il viso fra le sue mani calde e mi baciò, fu un bacio lungo dolce e pieno d’amore ma allo stesso tempo anche forte come se in realtà neanche lui volesse andar via.

“Ti amo Nicholas Jerry Jonas!” dissi agganciandomi di nuovo al suo collo. Lui si avvicinò al mio orecchio e iniziò a cantare con voce flebile come si fa con i bambini per tranquillizzarli se hanno fatto un brutto sogno…peccato che quello per me non era solo un incubo, era tutto vero.

“If it’s you and me forever, if it’s you and me right now that’d be all right, be all right.

We’ll chase the stars to lose our shadow, Peter Pan and Wendy turned out fine. So won’t you fly with me?”

“Nick, dobbiamo andare davvero!” disse di nuovo Kevin.

“Ti amo…mi mancherai tanto! Disse Nick, mi baciò la fronte  e poi si staccò dal mio abbraccio. “Ti chiamo appena arrivo.” Aveva gli occhi lucidi.

“Non andare…”mormorai così piano che nemmeno mi sentì.

“Torno presto…fidati!”

“Mi raccomando non mi tradire né con Miley Cyrus né con nessun altra!”

“Non potrei mai…ora devo…ora devo andare.”

“Ok, addio? Ciao? Non so nemmeno cosa dire…Forse è meglio che vai e basta!” dissi rassegnata.

“Sarei sempre fra i miei pensieri…ti amo!” disse, poi girò le spalle e incominciò a camminare verso la porta accompagnato dai fratelli che mi rivolsero un ultimo saluto.

Avrei voluto urlare, avrei voluto corrergli dietro ma grazie a quel briciolo di lucidità che mi rimaneva non lo feci.

A un passo dalla porta Nick si voltò verso di me regalandomi uno di quei sorrisi che mi avevano fatto tanto innamorare di lui. Poi varcò la porta richiudendosela alle spalle.

Rimasi praticamente immobilizzata con Valentina al mio fianco che non sapeva bene come comportarsi con m, sapeva che in quel momento ero come una bomba a orologeria: sarei potuta esplodere da un momento all’altro.

Dopo pochi minuti il rumore di un aereo che decollava, se ne erano andati…per sempre?

Fu allora che iniziai a piangere come non avevo fatto mai in vita mia fra le braccia della mia amica senza dire niente.

Cosa sarebbe successo ora? Qual’era il famoso piano di Nick? Sarebbe riuscito a realizzarlo? Ma soprattutto questo era un addio? Non sapevo rispondere a nessuna di queste domande e al momento non avevo nemmeno la forza di farlo.

 

 

THE END

 

VOLETE SAPERE COME CONTINUA LA STORIA? POTRETE FARLO LEGGENDO IL SEGUITO CHE SARà POSTATO NEI PROSSIMI GIORNI: "LA MIA VITA CON I JONAS!" MI RACCOMANDO, VI ASPETTO! GOOD BYEEEEE ALLA PROSSIMA!

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