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Autore: Allen Glassred    20/08/2021    0 recensioni
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Ogni storia è fine a sè stessa ed eventualmente collegata ad altre long, quindi potrete decidere di recensire quella che volete senza tener conto delle altre. Spero che questo originale Writegust sia di vostro gradimento e che vorrete lasciarmi un vostro parere sulle storie che più gradirete.
Genere: Angst, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest
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- Questa storia fa parte della serie 'Write... '
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Day 15: Smoking
Storia: Ankoku no Namida
Personaggi: Owen e Timmy

 

Owen sistema con orgoglio la cravatta del nipote, osservandolo nel suo elegante smoking da matrimonio: non avrebbe mai creduto di riuscire ad assistervi, ma ora eccolo lì nel giorno più importante del primogenito della sua amata figlia, Simona. “ Stai davvero bene, nipote mio “. Sussurra solamente e, inevitabilmente commosso l’uomo sul quale, incredibilmente, il tempo non pare aver lasciato i suoi segni. Da parte sua Timmy rimane in silenzio qualche istante: osserva il proprio riflesso nello specchio per poi sospirare pesantemente.

 

“ Vorrei solo che la mamma e Yoh fossero qui con me, nonno. Questo giorno sarebbe così perfetto, se loro… “. Si ferma: il nonno gli si è avvicinato e, con decisione lo guarda intensamente.

 

“ Timothy… “. Lo chiama forse per la prima volta con il suo nome completo, mentre il ragazzo punta il proprio sguardo in quello del nonno: incredibilmente pensa, hanno entrambi gli occhi blu ma di sfumature molto diverse: Timmy li ha più sul ghiaccio, Owen più sul blu oceano. “ Tua madre e tuo padre sono qui: anche se purtroppo, con il corpo non possono più essere con te il loro spirito non ti ha abbandonato, così com’è vicino a me, tua nonna ed alle tue sorelle. Non dubitarne mai “. Lo rassicura, eppure il biondo abbassa lo sguardo mentre alcune lacrime rigano il suo viso.

 

“ Non posso fare a meno di sentirmi in colpa, nonno: sai, è stato mio padre… il mio vero padre, a… “. Si blocca, ricordando che in realtà, è stato proprio il suo padre biologico ad uccidere sua madre e colui che ha sempre reputato il suo solo ed unico genitore: Yoh.

 

“ Basta “. Fa semplicemente Owen, scuotendo il capo per poi portare una mano sotto il mento del nipote e facendogli così alzare lo sguardo verso di sé. “ Tu non hai alcuna colpa, smettila di dire queste cose, ok? “. Chiede, ma Timmy non può fare a meno di pensarci e sentirsi, soprattutto, dannatamente colpevole.

 

“ Lo so, nonno. Ma è più forte di me: avrei forse potuto andare con loro, avrei potuto fare di più, invece… “. Owen scuote il capo con enfasi, guardando intensamente il giovane uomo di fronte a lui.

 

“ Yoh e Simona non ti avrebbero mai permesso di affrontare tuo padre: tu avevi solo dodici anni e le tue sorelle erano molto piccole. Il loro compito era proteggerti e lo avrebbero comunque svolto fino alla fine “. Sussurra un po' commosso il corvino, mentre l’altro continua comunque a sentire quel senso di colpa che mai lo ha abbandonato. “ Rallegrati, nipote mio: sei in un meraviglioso smoking da cerimonia e stai per sposare una donna che adori! I tuoi genitori sono qui con te, credimi. Loro sono qui “. Gli posa una mano proprio all’altezza del cuore. “ Vivono nel tuo cuore e credimi: finché il suo ricordo vivrà, finché chi l’ha amato o amata lo porterà nel cuore, allora una persona sarà sempre viva, anche se non la possiamo più vedere “. Le parole di Owen hanno il potere di commuovere Timmy. Improvvisamente abbraccia forte il nonno, anche lui elegantissimo nel suo smoking da cerimonia e commosso a sua volta: il suo nipotino è diventato un giovane uomo e sta per sposarsi! E, ovunque siano, sa che anche Yoh e Simona stanno assistendo al giorno più bello di loro figlio. Già, loro figlio: un figlio è di chi lo cresce, non basta solamente concepirlo e Yoh ha accettato Timmy come suo figlio sin da quando era nel grembo di Simona. Lo ha cresciuto ed amato, quindi il suo solo padre era, è e rimarrà solamente lui. Per sempre.

   
 
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