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Autore: dragun95    23/08/2021    3 recensioni
Valtur è un membro degli inquisitori, un gruppo votato alla lotta alla piaga che da più di un secolo sta causando morte e dispirazione. E da cui non vi è una cura.
Il mezzelfo è stato incaricato di dirigersi in una delle città umane più avanzate, dove la piaga ha iniziato a diffondersi. In concomitanza con un'incontro molto importante.
Tra i tetti e i vicoli il nostro inquisitore dovrà affrontare la piaga e forse qualcosa di più di quanto avesse potuto immaginare.
Genere: Azione, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Thorn Cronicles'
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Capitolo 8
L'ombra della cospirazione



Kruagag varcò il grosso cancello di una delle fabbriche facendo tintinnare la punta del suo bastone da passeggio ad ogni suo passo, il suo piano stava procedendo, ma gli Inquisitori erano tra i piedi.
Anche se aveva previsto una simile reazione da parte del governatore, la cosa lo faceva seriamente innervosire. 
Appena entrò nell'edificio le sue narici sentirono l'odore di calore e metallo fuso, visto che si trattava dell'aria della fonderia dove veniva lavorato il metallo prima che fosse passarlo agli alchimisti per la creazione dei costrutti.

Il duca controllava la maggior parte delle fabbriche di costruzione dei Golem in tutta Nidolan, proprio queste ultime erano la maggior fonte della sua ricchezza e potere. Appena mosse qualche passo nella struttura, un'alchimista lo affiancò, facendo un inchino con la testa.

-Duca Kruagag. Non vi aspettavamo ad un'ora così tarda- ammise l'alchimista con lo sguardo basso visibilmente agitato.

-Come procede la produzione?- chiese subito continuando a camminare.

-Abbiamo finito la lavorazione giornaliera e ci stiamo preparando per quella successiva di domani- 

-Vi state concentrando anche sulla costruzione dei nuovi modelli?- l'alchimista deglutì rumorosamente.

-Su quelli stiamo avendo rallentamenti, per via dei modelli standard di produzione giornaliera. Non abbiamo molto tempo per altri modelli se non diminuiamo quelli- ammise dispiaciuto, il duca grugnì indispettito, odiava i ritardi e anche i pochi risultati.

-Chiamate altri Alchimisti e mettili a lavorare più ore su entrambe i programmi!- affermò prendendo il suo orologio da tasca e guardandolo.

-Duca Kruagag, gli operai sono sfiniti così come i nostri Alchimisti. Non credo sia una buona idea- cercò di farlo ragionare l'alchimista, ma come risposta ottenne quello di ricevere una bastonata in faccia che lo fece cadere a terra.

-Non mi interessa! Chiama tutti quelli che trovi e dirgli di mettersi a lavoro se non vogliono perdere il posto!- grugnì irritato per essere stato contradetto, per poi andare in uno dei suoi uffici che aveva in ogni sua fabbrica.
Chiuse la porta con dei lucchetti e un meccanismo magico per non essere disturbato, mentre andava dietro alla scrivania poggiando il suo bastone contro di essa, per quanto avrebbe voluto riposarsi doveva controllare ancora una cosa.
Portò la mano sotto alla scrivania premendo un pulsante nascosto, un'istante dopo una botola si aprì dal pavimento riprese il bastone da passeggia ed entrò nel passaggio segreto.

Scese la scala sotterranea, arrivando ad un corridoio illuminato da delle lampadine alimentate a gas, continuando fino ad una grande porta chiusa.
Da sotto la camicia estrasse un'oggetto in oro con cinque punte, lo infilò nella serratura posta al centro della porta rigirandola tre volte fino a sentire uno scatto metallico.

La porta si aprì automaticamente, mostrando dietro di essa un gruppo di almeno sette costrutti grossi come armadi e pesantemente corazzati e armati con armi grosse e pesanti. Intenti a fare la guardia all'entrata.

Il Suiham rimase impassibile davanti ai guardiani che sarebbero stati pronti a uccidere chiunque fosse entrato senza permesso.

-Oh che sorpresa, duca- disse qualcuno facendosi strada tra i Golem ed abbozzando un lieve inchino quando il duca varcò la soglia.

-Non cominciare Josef!- disse secco Kruagag, guardando l'uomo davanti a se. Era piuttosto giovane con un volto appuntito con capelli marroni tutti tirati all'indietro in ordine, i suoi occhi neri lasciavano però trasudare la follia. 
L'uomo si rimise dritto, il camice nero e i guanti che indossava dava l'aria di essere un dottore al primo sguardo, ma il sorriso sul suo volto faceva decisamente venire i brividi.

Josef fece accomodare il duca, nel suo laboratorio. Appena vi entrò si guardò intorno, c'erano strumenti e oggetti medici imbrattati di sangue, mentre alcune persone che sembravano medici o scienziati facevano avanti e indietro.

-Immagino vorrà sapere i risultati delle ricerca!- disse il dottore seguendo il Suiham con le mani nelle tasche del camice, lui grugnì in consenso. Con uno schiocco di dita uno dei costrutti passò all'uomo un plico di fogli.


La tenuta di Rowanne era di certo uno spazio molto ampio, Valtur doveva ammettere che la donna doveva essere una delle più ricche in città per potersi permettere persino uno spazio verde per i suoi animali. 
Il Purificatore e gli altri due stavano controllando la parte esterna sperando seriamente che l'Infetto si facesse vedere presto, più aspettavano e più c'era il rischio che si potesse spostare da un'altra parte.

-Forse è il caso di dividerci per coprire più terreno- propose Garren dietro di lui, gli altri annuirono.

-Ricordati di dare il segnale se lo avvisti- gli ricordò Janet, ma il moro stava già correndo verso il muro della tenuta iniziando a salire per raggiungere il tetto e controllare dall'alto.

"Non ci ha nemmeno ascoltati!" Sbuffò, non aveva davvero niente contro di lui. Lui stesso era uno di quelli che preferiva agire e risolvere subito la situazione. Ma non sopportava quelli energici e con la lingua lunga, forse perché erano il suo opposto di carattere.

Spostò lo sguardo sull'altra Inquisitrice che era al suo fianco, di certo in confronto al ragazzo, di carattere gli sembrava più calma e silenziosa.

-Che dici rimaniamo uniti?- chiese lei. Annuì osservando la sua sua uniforme, la quale era più rinforzata rispetto alla sua e con degli spallacci neri con motivi a piume. Attaccato al suo braccio stava uno scudo scapezzato di medie dimensioni con i bordi affilati, dal colore anche quest'ultimo era forgiato in Ignis con al centro una grande gemma rossa.

-Non mi aspettavo che avrebbero mandato anche un'Esecutrice- ammise riconoscendo lo scudo che usavano in combattimento.

-Non credi che valiamo quanto voi?-

-Ovvio che no! Solo che questa città non avvantaggia voi della divisione pesante- in confronto agli altri gli Esecutori usavano divise più pesanti e rinforzate ed erano equipaggiati oltre alle loro armi anche con degli scudi.
Sebbene questo li rendeva meno agili rispetto ai Purificatori, compensavano la poca agilità e l'incapacità di usare incantesimi con abilità nel corpo a corpo e nell'uso dello scudo in battaglia oltre che una maggiore resistenza.

-Siamo stati addestrati per adattarci a posti anche peggiori di questo- lui si trovò costretto ad annuire, visto che i luoghi in cui aveva abbattuto gli infetti erano i più disparati e avvolte non erano nemmeno villaggi o centri abitati.

-Anche se ad essere onesta pensavo avrebbero inviato qui Leon- disse la rossa poggiando la lancia in Ignis che aveva nell'altra mano sulla spalla.

-Ho sentito parlare di lui. Il migliore della vostra divisione....anche se non l'ho mai incontrato di persona- ammise il Mezzelfo, prendendo la balestra dalla cintura e caricandola con i frecce, guardandosi intorno.

-Anche tu sei molto famoso tra gli Inquisitori. Sopratutto per quella tu....- prima che potesse finire la frase gli afferrò la maschera con una presa salda come il ferro, portandola a pochi centimetri dalla sua. Nonostante le lenti, riusciva a percepire lo sguardo di fuoco che gli stava lanciando.

-Non dirlo!- gli disse con tono tagliente che non accettava repliche prima lasciarla andare. Janet si sistemò la maschera senza aggiungere niente, era chiaro che il l'albino non voleva parlarne e come poteva dargli torto. In pochi nell'ordine non conoscevano la sua storia ed era qualcosa di davvero triste.

-Come mai usi una balestra al posto di un'arma da fuoco?- chiese forse per cambiare discorso e anche curiosità. Visto che di solito i Purificatori usavano armi da fuoco unite alle loro solite armi da mischia. L'albino sembrò pensarci sopra per qualche istante per poi fare una scrollata di spalle.

-Se devo essere onesto non lo so. Mi ci trovo bene, tutto qui- rispose. Forse il fatto che preferisse usare le frecce era dovuto alla sua discendenza elfica, ma questo la rossa preferì tenerselo per se.


Josef condusse il duca nel laboratorio mentre elencava i suoi risultati riportati sul plico di fogli.

-La lavorazione dei prototipi è stata ultimata- concluse tirandosi su gli occhiali da vista, mentre camminava il duca vide dei vassoi con delle siringhe piene di un liquido verdastro.

-Per quanto riguarda la sperimentazione, invece?- 

-I soggetti da lei forniteci stanno progredendo velocemente- mentre lo dice due Golem trascinavano di forza un uomo dall'aspetto denutrito e spaventato nella stanza, il poveretto era incatenato con catene ai polsi e piedi.
I costrutti lo legarono con delle cinghie e catene al tavolo operatorio per tenerlo fermo, mentre due dottori vestiti con abiti lunghi che ricoprivano tutto il corpo e dei guanti in acciaio prendevano una delle siringhe dal vassoio.

Kruagag prese un fazzoletto dal fascino della sua giacca portandolo al muso per tapparsi bocca e naso, mentre al povero malcapitato veniva iniettato il sangue contaminato.

-Quindi il progetto "Catena Imperium" ha dato risultati?- a quella domanda l'uomo abbassò il volto, cercando le parole.

-Come ho detto abbiamo già pronti i prototipi...ma i primi test dimostrano che non stanno funzionando- il duca si fermò sul posto sentendo quella risposta voltandosi lentamente a guardare l'uomo, di certo non era quello che sperava di sentire.

-Avete provato a capirne il problema?-

-Certamente, ma stiamo parlando di qualcosa di mai fatto mio signore- il duca iniziò ad esporre le zanne per la rabbia, sentendo che il progetto stava avendo più intoppi di quanto sperasse.

-Che mi dici del manoscritto, non c'è proprio niente su di esso?- lo invogliò il Suiham grugnendo infuriato tanto che avrebbe voluto un verso acuto stava per uscire dalla sua bocca per la frustrazione.

-Lo stiamo ancora studiando, ma al momento siamo ad un punto fermo....sebbene gli infetti perdano la ragione agendo con ferocia e istinto come le bestie. Non sono certo che possano essere controllati!- concluse, vedendo il duca puntargli contro una pistola dritta in mezzo agli occhi. Nonostante questo però Josef rimase perfettamente calmo a quel gesto di pura rabbia sostenendo il loro sguardo.

-Gli Inquisitori stanno iniziando a ripulire tutti gli infetti che abbiamo scatenato. Mi servono risultati SUBITO, prima che ficchino troppo il naso!-

-Anche se lo dice, io non posso farci niente- rispose sistemandosi gli occhiali. Kruagag lo guardò per poi rimettere la pistola nella giacca, per quanto non si fidasse di lui quel pazzo gli era più utile da vivo che da morto, per il momento.

-Per quanto riguarda il regalo che abbiamo preparato per Lady Rowanne?- 

-È già stato spedito mio signore. Sono certo che la duchessa sarà molto colpita- rispose con un sorriso da folle in volto, mentre il povero malcapitato legato al tavolo iniziava a presentare le vene di colore verdastro dove gli era stata fatta l'iniezione. 


Brunilde era nelle sue stanze intenta a sistemarsi i capelli allo specchio, si era tolta l'abito da sera indossando una vestaglia di seta semi trasparente.
Eppure non riusciva a non pensare ai tre Inquisitori, il fatto che degli sconosciuti girassero intorno alla sua casa liberamente era qualcosa che la stressava molto. Mentre prendeva la spazzola un Pecarhin le si avvicinò facendogli un verso per chiederle attenzione.

Oltre all'aspetto aveva ereditato anche da sua madre l'amore per gli animali, sopratutto quelli carini. Infatti teneva nella sua stanza qualche esemplare perché gli piacevano e anche per proteggerli in caso qualcosa.

-Voi non sembrate preoccupate- sospirò accarezzando l'animale e beandosi della sensazione di morbidezza che la sua soffice lana poteva dargli. 
Rowanne entrò nella stanza della figlia, anche lei si era tolta il vestito da sera ed indossando una camicetta da notte di colore lavanda fronzoli neri.

-Sei ancora sveglia tesoro- 

-Si madre...non riesco a dormire- ammise senza guardarla.

-È per via degli Inquisitori?- non rispose alla domanda, ma il fatto che la mezza-oni avesse iniziato a grattarsi il corno era una risposta più che sufficiente. Di fatti aveva il vizio di farlo quando era nervosa.
La donna le si avvicinò dando qualche carezza agli animali e prendendo la spazzola per i capelli sulla toeletta.

-Su girati, ti sistemo i capelli per la notte- le sorrise, mentre la figlia arrossiva, ma anche se si vergognava la lasciò fare.
La donna iniziò a pettinare con cura i capelli della figlia, gli piaceva molto essere una madre amorevole ma giusta che sapeva dare la giusta dose di affetto e protezione verso la propria figlia. Eppure sentiva che qualcosa la turbava e forse sapeva bene di che si trattava.

-Stai pensando all'Inquisitore bianco, vero?!- la figlia si irrigidì alzando la schiena e diventando di un color porpora, mentre la donna ridacchiava a quella reazione.

-Beh non c'è bisogno di vergognarsi. Dopo tutto è davvero un bel bocconcino- disse con un sorriso mesto.

-COSA! Non mi interessa in quel senso e poi....mi mette a disagio- rispose alzandosi in piedi di scatto per poi rimettersi seduta prendendo la spazzola che le era rimasta impigliata tra i suoi capelli quando si era alzata. Rowanne non si scompose poggiando delicatamente le mani sulle sue spalle, più la vedeva è più gli ricordava suo padre.

-È per via dei vostri caratteri che si scontrano. In effetti pensavo che saresti andati d'accordo, ma anch'io alla fine posso sbagliare- rise cercando di sdrammatizzare, sentendo però la mano della figlia poggiarsi sulla sua e scuotere la testa.

-Non è solo per quello....la sua essenza ha qualcosa di strano e inquietante, Mistral non si spaventa facilmente, ma in sua presenza....- ricordando di come il suo destriero si fosse impennato di paura davanti all'Inquisitore. 
Anche Rowanne dovette dargli ragione, quando aveva intravisto l'essenza magica del Mezzelfo notando in essa un qualcosa che le fece venire un brivido lungo la schiena.

"Quindi anche lei lo ha notato. Mi domando se non dipenda da qualche protezione o peggio?" Si chiese finendo di acconciare i capelli di sua figlia, cercando di non darlo a vedere. Forse avrebbe dovuto chiedere informazioni a Evereth quando lo avrebbe rivisto.

Mentre formulava quel pensiero, un forte verso arrivò fino alla stanza. Brunilde lo riconobbe, era il verso di Mistral e stava soffrendo, subito corse fuori dalla stanza saltando i Pecarhin che si erano radunati spaventati.

-Brunilde ferma!- le urlò sua madre, ma era troppo tardi era già uscita. La ragazza corse fuori dalla villa incurante di essere in vestaglia, aveva il cuore in gola e la paura per ciò che fosse successa al suo migliore amico. 

Raggiunse la stalla dove teneva il suo destriero, ma si bloccò davanti a quello che vide, il suo Sleipnir era a terra morto con una creatura intenta a divorarne le carni. La mezza-oni strinse i pugni mentre un urlo si faceva strada dalla sua gola uscendo dalla sua bocca, perdendosi nella notte.






Note dell'autore

Direi che in questo capitolo abbiamo molte rivelazione, prima di tutte è che Kruagag è uno di quei ricchi senza cuore che non gli interessa degli altri. Poi scopriamo che ha un piano di cospirazione e che sembra esserci lui dietro gli infetti e agli attacchi ai danni di Lady Rowanne. Inoltre vediamo anche un suo collaboratore Josef che sembra il classico scienziato pazzo.

Intanto scopriamo che il gruppo armato degli Inquisitori ha due tipologie distinte: i Purificatori che sono la divisione leggera e gli Esecutori che sono quella pesante. Di loro vediamo che hanno uniformi più corazzate e degli scudi.

Ma li vedremo meglio in azione nel prossimo, insieme al tipo di Infetto che ha ucciso il povero destriero di Brunilde. 

Ringrazio anche solo chi ha letto il capitolo e a presto.
  
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