bianca e triste come i miei occhi quando mi volto indietro, profonda giovinezza assopita, un sangue sotto zero. mi guardi trovi un buco perfetto oltre le mie pupille, cerchi lembi di anima mentre lo percorri: fughe, stralci, ulteriori cavità in cui sgusciare sai che se non fosse per questo potrei ancor scappare pur da te che già vedi pareti asettiche pur da me che tacito aspetto, mi consolo in una lenta agonia e mi basti e manchi continuamente