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Autore: Coso96    25/08/2021    1 recensioni
Molto tempo fa, gli universi erano invasi da ogni genere di creatura: succubi, grifoni e chi più ne ha più ne metta. Ma data l'incapacità di difendersi da esse, i mortali pregarono di essere salvati,così da poter vivere in pace.
Un essere senza nome li ascoltò, un essere che fu capace di creare un universo dove bandire tutti mostri. Noi lo chiamiamo "il primo Guardiano"
Si dice che abbia sacrificato la sua vita per sigillare il mostro più feroce , un mostro così feroce che avrebbe potuto disintegrare tutto e tutti con un solo gesto, ma questa è un'altra storia.
Ora, i Guardiani nascono e crescono in quell'universo, combattendo creature di ogni sorta e ignorando l'esistenza della maggior parte dei mondi.
Adesso, per colpa di un Guardiano un po' impulsivo, l'equilibrio è spezzato.
Spetterà a lui riportare l'ordine in uno strano mondo di animali parlanti.
Tra strambe conversazioni e personaggi eccentrici, il nostro eroe dovrà fare il suo dovere di guardiano: proteggere i più deboli dai mostri... E chissà, magari imparerà un paio di cose.
Genere: Azione, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Capitan Bogo, Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Nota del tizio che scrive”
Lo ammetto: non avevo idea di come scrivere questo capitolo, ma spero sia di vostro gradimento, anche se sento che potevo fare di meglio. Buona lettura.


“Ogni ostacolo esiste solo per essere superato”
Manoscritti del primo.




Sul treno per arrivare a Bunnyburrow Judy stava ripetendo le regole comportamentali al suo gruppo.
“Niente poteri soprannaturali, niente cose fuori dall'ordinario, niente addestramento tra guardiani e non dovete parlare di quello che abbiamo passato in queste settimane per nessuna ragione! Ci sono domande?”
Francys, seduto con le mani poggiate sulle cosce, alzò il dito.
“Ma io dovrei iniziare ad allenare anche Yuria...”
Lo sguardo di Judy si addolcì.
“Beh, se pensi di riuscire rigenerarti da quello che ti farò se la mia famiglia scopre qualcosa, puoi farlo.”
Il guardiano rabbrividì.
“Ok... ho afferrato.”
“Passando ad altro, sei sicuro che non ci saranno altre creature che attaccheranno la città?”
Il guardiano annuì con sicurezza.
“Bene.”
“Non dovremmo nascondere Francys in qualche modo? Dovrebbe essere ancora ricercato.” Aggiunse Coco preoccupata.
“Non vi preoccupate, questo treno per Bunnyburrow è quasi sempre vuoto e non ho scelto di partire in tarda serata per nulla.”
“Si, ma...”
“E nessuno saprà che è un ricercato in quel posto, la gente di campagna non si interessa molto delle cose che accadono in città.” Concluse Nick leccando uno dei suoi ghiaccioli a forma di zampa.
“Nick, spero vivamente che tu abbia avvertito la centrale della nostra assenza.”
“Dubiti di me, carotina?” Fece lui facendo il finto offeso.
“Per tua fortuna, no...”
Mentre i piccoletti discutevano, Francys decise di dare la sua attenzione a Daisy, la quale aveva stranamente un buffo broncio diretto verso di lui.
“Qualche problema, Daisy?”
“In queste settimane mi sono persa tutto: il leshen, lo scontro col tipo pannolone di cui mi ha parlato Coco e prima di partire mi avete detto che siete stati negli inferi... uffa.”
Il ragazzo sospirò: nonostante apprezzasse il suo coraggio, non poteva certo portarsela dietro, soprattutto ora che si stavano presentando creature che neanche lui era in grado di gestire facilmente.
“Potrei...”
Una sensazione a lui conosciuta lo mise in allarme.
“L'avete sentito?” Chiese a Yuria e  Coco.
Le due ragazze annuirono, cosa che allarmò pure Judy.
“Non dite quello che penso che stiate per dire.”Supplicò con rassegnazione.
“Quanto manca a casa tua, Judy?”
“Qualche chilometro, ma dimmi cosa succede!” Ordinò impaziente.
“Beh, sembra che le cose che abbiamo sentito siano proprio a qualche chilometro.”
La leporide si accinse a chiamare la sua famiglia per vedere se andava tutto bene, ma il guardiano le  prese il telefono prima che potesse finire di digitare.
“Queste creature non sembrano essere in movimento, ma sono... tante. Dimmi, quanti abitanti ha questo paesino?” Chiese con una punta di preoccupazione.
“Quasi  82 milioni di conigli e qualche altro mammifero....”
Chantal e Coco spalancarono gli occhi, ma il resto del gruppo rimase abbastanza composto, soprattutto Francys, già intento a studiare un piano per affrontare la nuova minaccia.
“Capisco, quindi la grossa quantità di carne li ha portati qui.”
“Che cosa facciamo?”
“Nulla.” Rispose Francys stiracchiandosi il collo.
Judy lo fissò allibita.
“Cosa?!?”
“Ci sono poche creature che vanno in giro in branchi così numerosi, ma per assicurarmi che non muoia nessuno di questi 82 milioni devo essere sicuro di cosa affronto.” Spiegò in modo pacato il giovane poco prima che il fischio del treno suonasse.
“Siamo arrivati.  Spero che tu abbia ragione, ma per adesso... sorridete.” Disse Judy davanti alle portiere poco prima di uscire ed essere investita da una marea di coniglietti che urlavano -sorellona- a tutto spiano.
Francys osservò attentamente il paesino in cui si trovavano e i volti felici dei familiari della leporide. Non sembrava esserci preoccupazione o sconforto nei loro occhi, quindi probabilmente non c'era stata ancora nessuna vittima, ma avrebbe dovuto comunque fare delle ricerche nei paraggi:  forse la vittima semplicemente non era stata trovata.
“Ho capito, ho capito, vi sono mancata.” Annaspò Judy mentre cercava di liberarsi dal mucchio di fratelli e sorelle che l'aveva praticamente seppellita.
“JUDY” Salutò calorosamente un coniglio dalla pelliccia marroncina insieme alla copia più paffutella e anziana di Judy.
“Papà, mamma, è così bello vedervi... anche se mi avete lasciato una peste a cui badare.” Aggiunse in modo irritato la figlia.
“Oh andiamo, piuttosto, perché non ci presenti i tuoi amici?” Chiese Bonnie soffermandosi sull'aspetto curioso dei suoi amici.
“Sono solo dei coinquilini che ho incontrato di recente, ho pensato di portarli con me.”
“Beh, se siete amici di mia figlia, siete anche miei amici.” Aggiunse Stu tendendo la mano a Francys, il quale rispose con una vigorosa stretta.
“Se mi posso permettere, c'è stato qualche caso di persona scomparsa nel paese?” Chiese con sguardo serio.
“Che domanda inusuale, sei un poliziotto anche tu?” Replicò scherzosamente Stu. “Comunque, che io sappia no, ma siamo 82 milioni, quindi non posso sapere tutto.”
Il ragazzo annuì mentre si dirigeva verso i campi, seguito da Chantal, Daisy e Coco, incuriosite dalle sue intenzioni, Yuria, d'altro canto, rimase con la famiglia della leporide, visibilmente  annoiata, mentre Bridget decise di farsi una svolazzata in giro.
“Questo posto è enorme, ed è pure carino...” Osservò con sgomento Coco riferendosi alle centinaia di miglia di campi di agricoltura e colline, alla stupenda architettura rurale e alle incantevoli case degli abitanti, tutte perfettamente curate e in perfetta simbiosi con l'ambiente.
“Molto meglio di still water street...” Mugugnò tra sé e sé.
Ormai stavano camminando da circa 2 ore, Daisy aveva ceduto dopo 10 minuti e quindi si era poggiata sulla testa di Francys per riposare le zampe, Chantal invece era riuscita, non si sa come,a convincere Coco a farsi portare in spalla.
“Ricordami perché ho accettato?” Chiese una Coco particolarmente irritata in procinto di lanciarla sulla luna.
“Ho dovuto portare il peso delle tue tettone sulle spalle per riportarti a casa dopo che sei svenuta contro il Leshen, mi sembra il minimo.” Rispose Chantal con un sorrisetto beffardo, al che Coco rispose dandole una scossa elettrica sulla coscia.
“Ingrata!!” Esclamò Chantal mordendole i capelli, cosa che risultò solo in una scossa più violenta e nella sua perdita di sensi.
“Ehm... Zio Francys, stiamo cercando qualcosa in particolare?” Chiese Daisy battendo la zampa sul volto pensieroso del guardiano.
“Indizi, tipo sangue dal colore strano, bava, fosse mezze scavate, cadaveri mangiucchiati, qualsiasi cosa.”
“Sembra che qualunque cosa abbiamo sentito, non voglia essere trovata...” Aggiunse Coco guardandosi intorno.
Le ore continuarono a passare e ormai la notte era scesa, quindi il gruppo tornò al paese, la maggior parte felice di poter mettere finalmente qualcosa sotto i denti... tranne uno: Francys era ancora preoccupato. Certo, non sapeva cosa ci fosse, ma era letteralmente impossibile che non avessero fatto danni, soprattutto se si trovavano lì dal suo arrivo in quel mondo.
“Quella è casa mia!” Fece Daisy all'improvviso indicando una casa abbellita con delle orecchie da coniglio all'esterno e con la parte interna scavata in una collina piuttosto alta. Sulla veranda, su una delle tante sedie a dondolo presenti, Yuria e Bridget attendevano il loro ritorno.
“Non avete trovato niente, vero?” Domandò Yuria  con le gambe incrociate e lo sguardo annoiato.
I 4 scossero la testa, mentre Yuria sbuffò innervosita.
“Ignoratela, diciamo che la famiglia di Judy l'ha esaurita.” Aggiunse Bridget ridacchiando.
“EHI!” Urlò all'improvviso Judy da una delle finestre della casa. “Entrate, è ora di cena.”
Gli stomaci di tutti i presenti brontolarono contemporaneamente.
“Meno male, avevo proprio voglia di cioccolata!” Esclamò Chantal con la bava alla bocca, ancora sulle spalle di Coco.
“Eh, e tu da quanto tempo sei sveglia?!” Ringhiò la bionda facendola cadere a culo per terra.
“Da qualche ora, ma dovevo pur farmi portare in qualche modo...NA-AHAHAHAHAHAHAHAHAH.” Rise maleficamente la non morta, risata che diventò pianto non appena la bandicoot iniziò letteralmente a palleggiare con la sua testa.  Fortunatamente, Francys interruppe la litigata, riattaccò la testa della non morta ed entrò dentro casa, seguito dal gruppo ovviamente.
Quando entrarono, trovarono una tavola lunga almeno 30 metri abbellita con ogni genere di piatto a base di verdure, il tutto contornato dalle risate felici dei parenti di Judy.
“Oh, vedo che avete deciso di unirvi a noi. Ti sei divertito a bazzicare per i campi? Sono il nostro orgoglio!” Disse fieramente Stu al guardiano.
“Oh, tesoro, lascialo stare, su mangiamo. Judy mi ha detto pure i gusti della tua amica verde, quindi ho preparato qualche dolce al cioccolato per lei.” Aggiunse Bonnie offrendo una bevanda al suo ospite.
La cena passò senza intoppi: Chantal si era nuovamente ingozzata di cioccolata, Nick stuzzicava Judy, la quale rideva ad ogni sua parola, Coco aveva mangiato una decina di porzioni di ogni piatto con una voracità allarmante , mentre Daisy e Bridget decisero di fare una gara a chi mangiava più piccante senza piangere, che ovviamente vinse la seconda. L'unico che non si sentiva a suo agio era Francys: aveva passato tutta la cena ad osservare il comportamento della famiglia, ma non notò alcun litigio,bisticcio fra sorelle, nessun barlume di rancore, la famiglia perfetta praticamente, quasi come se fossero un'unica mente.
“Forse ci sto pensando troppo.” Bofonchiò tra sé e sé.
Ormai era tarda notte e, a causa della mancanza di stanze, Francys dovette condividere il letto con Coco. Non che la cosa lo disturbasse, ma i suoi pensieri non gli facevano prendere sonno... e lei lo sapeva.
“Senti...”
L'urlo agghiacciante di Daisy allertò i due, ma, non appena arrivarono alla stanza dove alloggiava, tutto ciò che trovarono fu Bridget coperta di sangue e la testa di Bonnie che rotolava a terra.
“Che cazzo è successo?!” 
“Oh, sua madre è venuta a darci la buonanotte, ma poi mentre stava rimboccando le coperte a me ha iniziato ad aprire la bocca in 4 parti uguali, quindi l'ho uccisa, però sembra che qualcosa abbia preso Daisy.” Spiegò la felina senza battere ciglio.
“Biondina ,vai dagli altri e portali subito qui, non devi assolutamente  svegliare nessuno mentre vai e non usare i tuoi poteri, altrimenti ci saranno tutti addosso.” Ordinò Francys mentre controllava i canini della testa di “Bonnie”.
“Hai capito qualcosa?” Domandò la bionda.
“Non ne sono ancora certo, ma spero vivamente di sbagliarmi per una volta.” Disse con un'emozione che non mostrava quasi mai: paura.
Coco corse verso la stanza di sua sorella, ma nel tragitto incrociò Nick, che, con una forza sorprendente, stoppò la sua corsa.
“Nick, che diavolo fai? Dobbiamo andare a chia...”
Tre tentacoli acuminati le infilzarono il ventre, facendola gemere dal dolore. La forma del viso di Nick iniziò ad aprirsi, mostrando una bocca deforme e rivelando le sue file di denti affilati pronti a decapitarla con un morso. Le fauci della creatura grondavano di bava, pregustando l'uccisione, ma Coco riuscì a calciarla via poco prima di fare una finaccia. La belva non si diede per vinta, quindi si lanciò su di lei, la afferrò per le spalle e spalancò nuovamente le mandibole. Se non l'avessero uccisa le sue zanne o le ferite, quell'alito fetido sarebbe bastato a darle il colpo di grazia.
La bandicoot valutò rapidamente le sue opzioni. Poteva cercare di fulminarlo, ma Francys le aveva ordinato di non farlo e forse aveva capito perché. Poteva provare a pestarlo a morte, ma quella cosa sembrava quasi avere la sua stessa forza fisica, quindi la cosa avrebbe causato troppo rumore.
Fu in quel momento che vide la sua lingua biforcuta e insieme ad essa un'opportunità: con un singolo movimento, serrò le mascelle sulla lingua deforme della belva e la strappò. La creatura mollò la presa e iniziò a contorcersi dal dolore, ma poco prima che potesse dare voce alla sua sofferenza, la bandicoot le girò il collo di 180 gradi, uccidendola.
La ragazza non perse tempo e, nonostante fosse tentata di assorbire l'elettricità nei dintorni per curarsi le ferite, decise di optare per una fasciatura di primo soccorso fatta con parti dei suoi vestiti.
Quando arrivò alle stanze dei suoi amici, si apprestò a svegliarli, anche se con Nick ebbe qualche esitazione, ma alla fine avvertì pure lui.
Diversi minuti dopo, il gruppo era ormai al completo. Al centro della stanza, con le braccia incrociate e lo sguardo ansioso, Francys stava pensando ad un modo per spiegare la situazione.
“Allora, hai intenzioni di spiegarci cosa succede o volevi solo interrompere il nostro sonno? E perché diavolo questa stanza è sporca di sangue?” Chiese Judy battendo il piede spazientita, ormai abituata a certi spettacoli.
“Tetracar.” Sussurrò il guardiano sudando freddo.
“Oh merda...” Imprecò Chantal smettendo di masticare la sua barretta di cioccolata.
“Sarebbe la cosa che mi ha fatto queste ferite?” Chiese Coco sapendo già la risposta.
“Una delle cose.” La corresse lui. “Sono dei mutaforma che si nutrono principalmente di carne, assumendo le sembianze più comode per la caccia. Tendono a mischiarsi tra i mortali per ucciderli durante manifestazioni di affetto: da quel che so, per loro la carne ha un sapore migliore quando la vittima si sente al sicuro e prova sentimenti forti e positivi.” Spiegò muovendo le mani nervosamente.
Un campanello di allarme risuonò nella testa della leporide, il suo sguardo passò da irritato a preoccupato.
“L-la m-mia... famiglia.” Balbettò mentre le lacrime rigavano il suo pelo grigiastro.
“Morta, probabilmente...”Aggiunse Yuria impassibile.
Judy iniziò letteralmente ad andare in iperventilazione, ma Francys diede una violenta botta sul pavimento, per poi fulminare con lo sguardo Yuria, la quale sobbalzò.
“Non parlare se non sai, ragazzina. Judy, la tua famiglia è viva, ma non lo sarà per molto, ne sono certo. Adesso dobbiamo pensare a come sbarazzarci di queste cose e a come salvare Daisy prima che venga divorata.”
“L'hanno presa?!?!E come fai a dirlo?!?!” Esclamò la leporide,
“Si, l'hanno presa, ma non è un problema. Ora ho bisogno che ognuno di noi faccia la sua parte, io da solo non posso fare niente adesso. E la tua famiglia sta bene perché questa specie adora la carne fresca, quindi... viva,”
La leporide fece un respiro profondo per calmarsi.
“Bene, dobbiamo separarci in tre gruppi...”
“Non dovremmo stare uniti? Sai, non mi sembra il caso di separarci se ci sono migliaia di mostri in giro.” Disse Nick.
“Ci sono 3 bersagli, e dobbiamo distruggerli tutti contemporaneamente.” Aggiunse Chantal.
“Che vuoi dire?” Chiese Coco, anche lei ora inquieta a causa delle espressioni che Francys stava mostrando.
“In ogni colonia ci sono 3 regine, se una muore, le altre inizieranno ad emanare un ferormone in grado di far riprodurre all'istante qualsiasi tetracar nel raggio di 200 miglia. Non sappiamo ancora quanti sono, ma sicuramente più della metà della popolazione del paese. E con una regina morta, inizierebbero a sparpagliarsi troppo!” Spiegò Francys.
“E così facendo farebbero solo più vittime...” Aggiunse Yuria.
“Esatto.”
“E se le ammazziamo insieme come ha detto?” Chiese Coco.
“I tetracar della zona dovrebbero decomporsi in pochi secondi. Lo farei io, ma non sono così stupidi da tenere le 3 regine nello stesso posto. Per questo, una volta individuata una regina, dovrete aspettare il segnale dagli altri gruppi. Io posso ucciderla una senza grossi problemi, quindi andrò da solo, Yuria e Coco non dovrebbero avere problemi ad eliminarne una se combattono insieme, ma mi raccomando, uccidetela solo quando sentirete il segnale, per quanto riguarda la terza, andranno Judy, Nick, Bridget e Chantal.”
“Aspetta, non mi sembra una buona idea, non dovremmo chiamare i rinforzi?” Propose Nick.
“Non ci crederebbero mai...”Sussurrò Judy.
“Resta il fatto che questi affari si nascondono molto bene, come dovremmo trovarli?” Chiese Yuria.
“Io non conosco la zona, ma so che adorano i posti scuri e asciutti per dormire.” Aggiunse Francys.
“Siamo in una fottuta zona campagnola, ce ne sono a centinaia di posti così...” Disse Chantal.
La leporide iniziò a battere il piede in un bizzarro tentativo di stimolare le sue cellule cerebrali.
“So dove possono essere...”
“Che?”
Judy prese carta e penna da un comodino lì vicino e iniziò a disegnare una mappa del luogo in cui era cresciuta.
“Quanto sono grandi queste regine?” Chiese lei mentre disegnava,
“Più o meno quanto una mietitrebbia...”
“Ci sono 7 fienili intorno alla casa, 4 grotte nella foresta a nord-ovest, a circa un miglio da qui, e una vecchia casa disabitata a 3 miglia da qui. Mi nascondevo sempre lì quando i miei mi mettevano in punizione.”
“Perfetto, io esaminerò i fienili qui intorno, Coco e Yuria le grotte, mentre Judy e gli altri andranno alla casa disabitata.”
Judy passò delle radio della polizia a Coco e a Francys.
“Che io sappia non avete poteri telepatici, quindi useremo queste per comunicare, così vi sarà più facile dare il segnale.”
“Buona fortuna.”
Francys, Coco e Yuria si diressero verso i loro obbiettivi, lasciando il gruppo di Judy a se stesso
“Bene... ora che si fa, carotina?”
“Ora andiamo in cantina...”
Il gruppo attraversò i corridoi della casa silenziosamente, evitando metodicamente le stanze del resto della “famiglia”.Una volta arrivati in cantina, si trovarono davanti diverse teche, al cui interno reperirono armi di ogni genere: doppiette, pistole, fucili d'assalto, ecc.
“Che diavolo ci fanno tutte queste armi qui? Sono tue?” Chiese Nick.
“Mia cugina Lola è appassionata di armi, tutto qua.”
“Wow, guardate qui!” Disse Chantal prendendo un candelotto di dinamite da una cassa con su scritto -pericolo, esplosivi-.
“Almeno queste armi sono a norma?” Chiese Nick poco prima che Judy gli passasse una magnum calibro 50 munita di silenziatore.
“La maggior parte lo sono, anche se la dinamite è nuova...”
“Judy, tesoro, che stai facendo lì sotto?”
La leporide rizzò le orecchie alla voce del padre, che iniziò lentamente a scendere per le scale, un passo alla volta.
“Papà...” Sussurrò in tono ostile Judy puntando la doppietta sulla faccia del padre.
“Hm, il guardiano ci ha scoperto... un vero peccato.”
Sibilò Stu poco prima di aprire il viso in 4 parti e sputare una sorta di liquido acido sulla canna dell'arma di  Judy, rendendola inutilizzabile.
“Sarebbe stato tutto meno doloroso.”
Il tetracar si buttò sulla leporide a fauci aperte, solo per essere fermato da un proiettile di magnum di Nick, che gli fece esplodere la testa in più parti.
Nick e Judy si guardarono spaesati per qualche secondo.
“L'ho... ucciso?” Si chiese Nick con le mani tremanti.
Judy diede un violento calcio sul cadavere della bestia, non ricevendo nessuna risposta.
“Direi di si. Andiamo, voglio salvare la mia famiglia.”
Stavano quasi per uscire dall'abitazione, quando Judy udì il gracchiare della radio.
“Ho trovato la prima regina in uno dei fienili, nessun segno della tua famiglia, probabilmente sono in un'altra tana. Come procede da voi?” Disse Francys attraverso la ricetrasmittente.
“Siamo ancora a casa, stiamo per uscire.”
“State attenti, ho visto molti conigli camminare in giro senza meta e dubito sia normale per un coniglio, saranno delle vedette. Resterò nascosto finché non troviamo tutte le regine.”
“Diavolo!!” Imprecò Judy: sarebbe stato impossibile farsi 3 chilometri se mezza città stava di guardia, ma poi.... le venne un'idea, o meglio... una domanda.
“Francys?”
“Dimmi.”
“Come si riconoscono fra di loro i mutaforma?”
“In base all'odore, perché?”
Judy ghignò, per poi tornare verso il cadavere del tetracar che aveva ucciso Nick e iniziare a sventrarlo davanti ai volti scombussolati dei suoi amici.
“Presto, copritevi con questa roba, non abbiamo molto tempo.”
“Dobbiamo proprio?” Fecero Nick e Chantal all'unisono, intuendo le intenzioni della loro amica.
“Oh, non fate le femminucce!” Li esordì Bridget mentre si strofinava l'ascella con un intestino tenue verdognolo.
Il gruppo uscì dall'abitazione pochi minuti dopo, alcune vedette si girarono verso di loro, ma ripresero subito il loro cammino dopo un breve scambio di sguardi. Ci misero circa 3 ore per raggiungere la casa abbandonata di cui aveva parlato Judy, casa che si rivelò essere un enorme maniero fatiscente.
“Perché finisco sempre circondata da roba disgustosa? Passerò ore sotto la doccia per togliermi questo schifo...” Si lamentò la non morta.
“Passeremo ore ad aprire questa porta se non ci aiuti...” Aggiunse Judy mentre cercava di spingere il vecchio portone arrugginito dell'abitazione.
Il rumore statico della radio interruppe di nuovo la leporide.
“Io e Yuria abbiamo trovato la seconda regina, a voi come va?”
“Stiamo per entrare nell'abitazione, voi restate nascoste finché non la troviamo.”
“Ricevuto.”
Dopo immensi sforzi, la porta in ferro cedette, mostrando al gruppo un corridoio straripante di uova grigiastre grandi più o meno quanto Chantal.
“Credo che sia qui...” Disse Nick facendo le veci di Capitan ovvio.
“Potrebbero essere le uova dove conservano i corpi...”Aggiunse Chantal.
“Cosa?”Fece Judy confusa.
“Francys l'aveva già detto: tendono a conservare la carne.”
“In delle uova?”
“Già.”
Senza perdere tempo, la leporide iniziò a distruggere ogni singolo uovo, al cui interno trovò diversi membri della sua famiglia e anche alcuni vicini,tutti privi di sensi, ma, fortunatamente, senza ferite.
“Sembrano stare tutti bene, andiamo avanti.”
Mentre il gruppo si addentrava nelle profondità del maniero passando per i lunghi corridoi, non poté fare a meno di notare un sacco di segni di artigli sulle pareti, la maggior parte ancora recenti.
“Ho un brutto presentimento.”
La leporide rizzò le orecchie: aveva sentito il rumore di qualcosa che si rompeva provenire dalla cantina, ma poi...
“AIUTOOOOOOOOO!!!!”
Il grido di aiuto di Daisy allarmò la leporide, che, senza neanche aspettare i suoi compagni, scattò verso la porta da dove era venuto l'urlo, dove ad aspettarla trovò un'enorme essere aracniforme. Tra le sue zampe, imprigionata in una tela di ragno, Daisy si agitava come un pesce fuor d'acqua.
“Nick, la pistola!”
“Ci sono.”
La volpe puntò l'arma sulla regina e sparò. Il colpo trapassò il dorso della creatura da parte a parte, ma non la uccise, in compenso fece cadere Daisy su una vecchia carrucola, che, attivandosi, si agganciò ad una delle zampe della regina. Judy approfittò del momento e, usando l'altro gancio, infilzò la ferita della bestia, la quale la lanciò via con una poderosa spazzata, tramortendola momentaneamente.
“Carotina!”
Nick sparò un altro colpo, ma la regina lo schivò abbassando il capo, per poi buttarsi sulla volpe con le fauci spalancate, venendo fermata da un dolore lancinante al dorso subito dopo.
“Io e te non abbiamo finito!”Urlò Judy con le zampe sulla fune collegata al gancio nella ferita del mostro.
Attingendo a tutte le sue forze, la leporide aveva immobilizzato la bestia sul posto, anche se ogni muscolo del suo corpo urlava di dolore a causa dello sforzo.
“Nick, usa la radio e dai il segnale agli altri!!”
“Sei sicura, carotina?! Non sembra molto morta questa cosa!!”
“Muoviti!!” Ordinò Judy.
Nick eseguì l'ordine e diede il segnale agli altri.
“Ora che facciamo?!”
“Chantal, la dinamite!” Ordinò nuovamente Judy.
La non morta lanciò il candelotto di dinamite alla leporide, la quale mollò la presa dalla fune, accese la miccia su un muro e la buttò dentro la ferita della regina.
“Via via!!!” Ordinò un'ultima volta Judy prendendo in spalla Daisy mentre correva verso l'uscita.
L'esplosione che seguì disintegrò la regina, risultando in un sonoro sospiro di sollievo da parte del gruppo, il quale procedette col contattare gli altri attraverso la radio.
“Ehi, abbiamo eliminato la regina, a voi come è andata?”Chiese Judy con un rivolo di sangue che le usciva dalla testa,
“Eliminata...” Risposero all'unisono Coco e Francys.
“Bene...”
“Io credo di aver trovato i tuoi genitori in una delle uova.” Aggiunse Coco,
La leporide sorrise: i suoi genitori stavano bene.
“Ehi, un aiutino...” Mugugnò Daisy ancora bloccata nella tela della regina.
“Oh certo, scusa Daisy, Come ti senti?”
“Come mi sento? Sono stata rapita da un ragno gigante e mi ha quasi mangiata... ed è stato fighissimo!”
“Sei quasi morta...”
“Esatto!!”
“Io sto morendo di fame, andiamo a casa.” Propose Chantal senza pensarci.
“Dobbiamo ancora liberare dalle uova milioni di conigli, non penso che avremo tempo per mangiare.” Aggiunse Francys dalla radio.
“Oh, che palle.”

“Dopo una nottata passata a distruggere uova, sulla stazione di Bunnyburrow.”

Per una questione di assoluta coincidenza, le vittime dei tetracar persero tutti la memoria degli ultimi giorni. Il gruppo, resosi conto della situazione, decise di lasciar correre. Dopotutto, spiegare cosa era accaduto avrebbe portato solo confusione, dubbio e paura.
“Beh, Judy, tesoro, torna a trovarci mi raccomando.” Disse Stu abbracciando la figlia. “E porta i tuoi amici, delle braccia in più per il campo fanno sempre comodo.”
“Lo farò, papà.”
Non appena Judy entrò nel treno di ritorno, si sedette vicino a Francys, l'unico sveglio, dato che gli altri si erano appisolati a causa della notte in bianco.
“Beh, ce l'abbiamo fatta. Finirà mai questa odissea?”
Il guardiano ridacchiò.
“Non appena Coco riparerà il chip, tornerà tutto alla normalità, non ti preoccupare.”
“Normalità, eh? Dubito che tornerà mai.”
“Non mi sembra che la cosa ti turbi.” Aggiunse Francys notando il sorrisetto dell'amica.
“Da quando ti conosco, c'è poca roba capace di turbarmi.”
“Lo prenderò come un complimento.”

“Luogo: sconosciuto. Ora: sconosciuta.”

Laran stava in una sorta di stato di meditazione nel cilindro in cui era imprigionata, ma purtroppo la voce del suo rapitore interruppe la sua concetrazione.
“Buona sera, Laran.”
“Salxus... è bello vederti.” Disse sarcasticamente la guardiana.
“Stai morendo lentamente e hai ancora voglia di fare sarcasmo. Non cambierai mai.”
“Te l'ho già detto, bastardo: io non morirò, ma non posso dire lo stesso per te non appena uscirò di qui”
Il taurino ghignò maliziosamente.
“Pensi ancora che il tuo allievo verrà qui a salvarti? Certo, verrà qui, ma come cavia, e ora ti presenterò l'uomo che mi aiuterà a catturarlo.”
Nello stesso istante, una nube di insetti di colore nerastro iniziò a formare il corpo di un uomo con indosso una tunica in pelle nera, un cappello a tesa larga e una maschera a forma di becco.
“Signorina Laran, sono sorpreso che la macchina non l'abbia ancora eliminata.” Disse l'uomo accarezzandosi il mento.
“Lui è Helcos, uno dei miei soci in affari, diciamo.”
“Socio è un eufemismo, dato che abbiamo inventato questa macchina insieme.” Aggiunse l'uomo accarezzando il cilindro in cui era imprigionata Laran.
“Per questo mi aspetto che tu riesca a trovare un modo per portare qui Francys.”
L'uomo iniziò a dissolversi nelle stesso modo in cui era arrivato.
“Non si preoccupi: ho già un piano.”




“Nota del tizio che scrive.”

Il capitolo più difficile da scrivere che mi sia mai capitato, soprattutto perchè all'inizio volevo ammazzare tutta la famiglia di Judy, ma poi sarebbe stato troppo traumatico per lei, e non mi andava di tenerla in lutto. Alla prossima, dove finalmente vedremo progressi importanti. E si, ho evitato di utilizzare Trucy in questo capitolo














   
 
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