[Storia creata per il contest "We are the Marauders" creato da _LadyDragon1995_ sul forum di efp]

(We've taken different paths) I knew we'll always end up on the same one when we're old

Sirius ha sedici anni quando abbandona per l'ultima volta Grimmauld Place (non casa perché quella lo sono solo le mura di Hogwarts e le giornate con i Malandrini) e lo fa senza voltarsi indietro, senza risparmiare né uno sguardo né un pensiero a chi lascia, all'arazzo storpiato da una bruciatura.

Sirius ha sedici anni quando se ne va di casa e non vede gli occhi lucidi di Regulus, traboccanti di una supplica silenziosa: non lasciarmi o torna indietro o ancora portami con te.

Sirius a sedici, da rinnegato, rinnega a sua volta e giura che la sua famiglia da ora in poi (ma in realtà da prima e non per troppo ancora) sono i suoi amici, che la sua casa è la scuola dove troneggia lo stemma del leone rampante e che suo fratello è James e solo James.

Sceglie James e non prova rimpianti né rimorsi, non si accorge di Regulus che si atteggia ad erede e si veste di arroganza, che ripete le parole che gli hanno insegnato, spiarlo per i corridoi in momenti di debolezza che negherà fino alla fine dei suoi giorni.

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Sirius ha un fratello e per un po' ci crede persino lui al fatto che quel fratello ha i capelli in disordine e si accompagna sempre allo scintillio dorato del boccino.

Poi si trova ad Azkaban, tra i pianti spezzati di colpevoli e innocenti che non riescono ad attenuare le grida sguaiate e le risa chiassose di Bellatrix, che sembrano avere il solo scopo di raggiungerlo e donargli un po' della follia di cui sono intrise. Non ci riescono, perché Sirius non è pazzo, non importa che certi giorni non sappia se in cielo c'è il sole o la luna o che certe mattine si svegli aspettandosi il dormitorio di Grifondoro, perché c'è quella certezza ad ancorarlo alla realtà : che aveva un fratello e che lo ha ucciso con il suo rifiuto.

Certe volte il fratello è James, morto nell'ingresso della sua casa senza essersi nemmeno difeso, morto eroe e martire per proteggere la sua famiglia.

Certe volte le sue mani sono macchiate di rosso e la coscienza morde la sua anima perché avrebbe dovuto accettare quando gli avevano proposto di essere il custode segreto, perché lui non li avrebbe traditi.

Certe volte il fratello è James e la storia è giusta.

Certe volte il fratello è Regulus, morto e basta con il braccio sfigurato da un tatuaggio che trasuda marciume e veleno.

Certe volte le sue mani sono macchiate di nero e la coscienza morde la sua anima perché avrebbe dovuto portarselo via finché era ancora in tempo, perché avrebbe dovuto almeno voltarsi a guardare.

Certe volte il fratello è Regulus e la storia è sbagliata.

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Lui non c'è andato al funerale di Regulus e nemmeno a quello di James e non ha mai visto le tombe di nessuno dei due - non ne ha mai avuto il tempo, prigioniero prima ad Azkaban e poi a Grimmauld Place.

Non c'è andato ai funerali, appunto, e non ha visto le tombe, ma il cuore si è stretto e poi si è slargato e gli è mancato il fiato per un attimo infinito quando ha saputo che erano morti - sì, anche Regulus, anche se era dalla parte sbagliata, anche se lo aveva tradito, anche se era un Mangiamorte.

Sirius non lo sa come è morto Regulus, che s'è ucciso per il bene di tutti sapendo che nessuno lo avrebbe annoverato tra gli eroi, che s'è bruciato la gola e lo stomaco in una caverna piena di scheletri - che ha fatto la cosa giusta anche se troppo tardi. Sirius non lo sa che Regulus ha pensato a lui mentre moriva, al sedicenne che non s'è voltato a incrociare i suoi occhi lucidi per il tradimento subito.

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Sirius cade oltre il Velo e non lo immaginava così, morire, credeva fosse più estenuante, più doloroso, invece è calmo e dolce e gli sembra che la sua testa sia piena di ovatta.

Sirius cade oltre il Velo e c'è pace dentro di lui, perché ha protetto Harry, perché ha fatto la cosa giusta finalmente.

Sirius cade oltre il Velo e gli sembra perfino corretto che ad accompagnarlo siano le risa sguaiate e vittoriose di Bellatrix, ancora più folli dell'ultima volta che le ha sentite, appena due anni fa.

Sirius cade oltre il Velo ed è un mare di luce bianca che lo attende.

Sirius ha un fratello e non c'è mai stata bugia più grande di questa.

James è il primo a farsi avanti, lo abbraccia, sorride, scherza persino, ma poi Sirius lo lascia perché c'è quella figura in lontananza, che non osa avvicinarsi (come quando lo spiava da dietro le colonne e i muri di Hogwarts) e allora tocca a lui fare il primo passo. Cammina un po' titubante e con le braccia tese e un nodo in gola e si blocca davanti a lui, che è poco più che un bambino - poco più di un bambino e ha tradito Voldemort e s'è ucciso mentre Sirius viveva ancora circondato dai suoi amici e dall'illusione che fossero casa e famiglia.

Regulus ha gli occhi pieni di aspettative disattese e speranze calpestate e allora Sirius compie quell'unico passo che li separa e si tira contro il fratello, gli bacia la fronte e lascia che Regulus si aggrappi a lui quasi temesse di vederlo scomparire ancora.

Sirius lo stringe e gli dice mi dispiace e Regulus risponde anche a me, ma lo zittisce perché è colpa sua, perché lui era il più grande e toccava a lui proteggerlo e mai più, promette, non ti lascerò indietro mai più.