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Autore: MaryFangirl    27/08/2021    7 recensioni
Un incidente ha fatto cambiare tutto...l'amore può esistere al di là delle differenze?
Genere: Commedia, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hideyuki Makimura, Kaori Makimura, Ryo Saeba, Saeko Nogami
Note: Lime, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Nel pomeriggio del 26 marzo due uomini, uno con gli occhiali e un impermeabile grigio scuro, l'altro più alto e la cui corporatura trasudava un certo carisma, erano in piedi nell'atrio della stazione. Sembrava che stessero aspettando qualcuno. L'uomo con gli occhiali pareva un po' pensieroso e rimaneva immobile, mentre l'altro voltava la testa dappertutto con grande impazienza.
 
Vedendo Ryo che si agitava come una banderuola, Hideyuki si chiese per l'ennesima volta se avesse fatto bene ad accettare la richiesta di sua sorella. Saeko aveva provato più volte a confortarlo per la decisione che aveva preso, ma non poteva fare a meno di preoccuparsi al rapporto e soprattutto alla convivenza tra quei due. Anche su quel punto Saeko lo aveva rassicurato. Era stata felice di apprendere che Hideyuki sarebbe stato con lei durante il soggiorno di Kaori. Gli aveva chiesto più volte al suo uomo di vivere insieme, e lui aveva sempre rifiutato per motivi di sicurezza, così diceva, quindi lei vedeva in quell'occasione un buon modo per fargli cambiare idea definitivamente. Ovviamente conosceva le condizioni di Kaori e comprendeva le preoccupazioni di Hideyuki, ma sapeva anche che Kaori aveva un carattere forte e che non si sarebbe lasciata calpestare. Inoltre era molto impaziente di conoscere la sorella dell'uomo che occupava il suo cuore. Tuttavia, a causa degli atteggiamenti e del carattere di Ryo, non poteva fare a meno di provare un po' di trepidazione.
 
In quel momento Hideyuki stava ricordando la scena avvenuta tre giorni prima.
 
 
Dopo essere risalito dal poligono, trovò il suo partner accasciato sul divano del soggiorno a sfogliare una delle sue riviste eccitanti di cui non poteva fare a meno.
 
Ryo, devo parlarti. È importante”
 
Al tono grave e teso del suo amico, Ryo sollevò gli occhi dalla sua amata lettura e lo guardò.
 
Ti ascolto, di cosa mi vuoi parlare?”
 
Kaori dovrà venire a vivere qui per un po'. Sfortunatamente non possiamo rimanere qui tutti e tre e non voglio sfrattarti...così ho deciso di trasferirmi da Saeko per questo periodo. E conto su di te affinché ti comporti da uomo civile con mia sorella per tutta la durata della convivenza”
 
Eppure conosci il mio leggendario approccio con le donne!” esclamò Ryo, molto sicuro del proprio fascino.
 
Infatti, lo conosco fin troppo bene...ma Kaori non è come tutte le donne che incontri di sera nei tuoi cabaret, quindi...”
 
Ho capito, farò il bravo” dicendo ciò, Ryo stava sorridendo stupidamente strofinandosi le mani nei suoi pensieri lussuriosi.
 
 
Makimura poteva solo pregare il cielo che la nuova convivenza andasse nel migliore dei modi. Dentro di sé sapeva di non aver raccontato tutto al suo partner e in qualche modo ce l'aveva con se stesso per quella mancanza di coraggio e forse anche di fiducia...
 
Hideyuki era perso nei suoi pensieri quando Ryo lo ridestò.
 
“Allora, dov'è l'affascinante sorellina Makimura sulla quale sei tanto misterioso?” chiese Ryo con un sorriso sciocco sulle labbra, alludendo a ciò che stava pensando.
 
Ryo continuò a girare la testa quando sentì una voce femminile rispondere alla sua domanda.
 
“Beh, eccola qui...”
 
Cercando da dove potesse provenire la voce, scrutò ogni angolo della stazione, ma Ryo non vide nessuno. Fu allora che guardò più in basso, verso il suolo.
 
“Cosa!” gridò, facendo un passo indietro. “Ma...ma, ma, ma...che diavolo è...quella cosa!” balbettò sorpreso.
 
“Questa cosa, deficiente, è una sedia a rotelle” ribatté Kaori in modo piuttosto virulento, il primo contatto con il partner di suo fratello era stato molto sgradevole.
 
Per non soffermarsi sulla mancanza di tatto del suo partner, Hideyuki iniziò a fare le presentazioni come diversione.
 
“Ryo, questa è mia sorella Kaori. Kaori, lui è Ryo. È con lui che condividerai l'appartamento”
 
“Beh, è promettente, inizio a chiedermi se ho fatto la stessa giusta” mormorò Kaori, non avendo affatto apprezzato la reazione del partner del fratello.
 
In realtà era risentita anche con Hideyuki per non aver detto al suo collega delle sue condizioni fisiche. A volte le faceva male che si rifiutasse di rivelare apertamente la sua disabilità. Certo, sapeva che tutto era iniziato con buone intenzioni da parte di suo fratello che cercava costantemente di proteggerla, ma se avesse accettato di parlare del suo stato fisico più liberamente, avrebbe impedito di ottenere il tipo di reazione che aveva avuto Ryo nell'incontrarla. Tuttavia, gli era molto grata per aver accettato di ospitarla per un po'. Certo, era stata molto sorpresa di apprendere che avrebbe dovuto vivere con un perfetto sconosciuto, ma si era detta che se Hideyuki era suo amico, poteva essere solo una brava persona. Ma in quel preciso momento rettificò il suo giudizio, virando verso la direzione opposta. Ritenne Ryo solo un altro idiota di fronte a una persona un po' diversa, incapace di rispettare la dignità altrui. La sua reazione era stata molto dispregiativa, priva di tatto e aveva solo allargato il divario tra la sua condizione e quella delle persone abili che lei cercava in qualche modo di colmare. No, in quel preciso momento si chiese cosa potesse trovare in quel tipo suo fratello per fidarsi così tanto di lui.
 
Quanto a Ryo, non si aspettava proprio un incontro del genere. Adesso capiva perché il suo amico era stato così riservato su sua sorella. Effettivamente non aveva avuto tatto, ma se Hideyuki glielo avesse detto, non avrebbe mai fatto una simile esternazione. Aveva troppo rispetto per il suo più leale amico per comportarsi così. Ma non si sarebbe mai aspettato una simile scoperta. Vedere la sorella di Makimura su una sedia a rotelle lo lasciava senza parole. In quel momento avrebbe voluto tornare indietro nel tempo per evitare quella reazione...lui che di solito poteva vantarsi del proprio autocontrollo nelle situazioni più pericolose, si era lasciato cogliere di sorpresa da Kaori. Aveva affrontate molte situazioni più strampalate, ma il mondo della disabilità era nuovo per lui. Capiva molto bene la reazione di Kaori. Agendo in modo così veemente mostrava che era rimasta ferita.
 
All'improvviso una sorda angoscia si impadronì di Ryo, all'idea di dover vivere con lei per qualche settimana. Ora la prospettiva assumeva tutto un altro aspetto...
 
“Ho parcheggiato la macchina un po' più lontano. Spero che tu non sia troppo stanca?” Hideyuki si rivolse a Kaori.
 
“No, grazie” rispose lei con un gran sorriso mentre suo fratello cominciava a spingere la sedia a rotelle.
 
Durante il tragitto verso casa c'era una certa tensione tra le tre persone in auto. Nessuno osò rompere il silenzio che regnava. Quando arrivarono nel seminterrato dell'edificio, Ryo parcheggiò nel posto riservato. Makimura aiutò sua sorella a trasferirsi tra il sedile posteriore e la sedia a rotelle. Ryo osservò con grande interesse e ammirazione la destrezza di quel corpo così fragile che si muoveva mentre le gambe rimanevano immobili. Si aiutava solo con la forza delle braccia e del busto. Una volta sulla sua sedia, Kaori posizionò correttamente le gambe sui poggiapiedi.
 
“Eccoti nella tua nuova casa, sorellina”
 
“Grazie per l'ospitalità, Hide. E prometto che rimarrò il più discreta possibile durante il mio soggiorno qui”
 
“Non mi preoccupo per questo. Ma temo che i locali ti renderanno la vita più difficile” disse aprendo la porta che conduceva ai piani superiori.
 
Kaori poté dunque vedere che c'erano solo scale, e nessuna rampa d'accesso per persone come lei. Ancora e sempre lo stesso problema in una società ancora in evoluzione.
 
“Bene, penso che avrò bisogno delle tue braccia forti e muscolose, mio caro fratello” disse Kaori ironicamente per sdrammatizzare la situazione.
 
“Beh, devo solo sperare che tu non sia ingrassata troppo” la prese in giro Makimura, facendole l'occhiolino.
 
“Come osi” brontolò lei, imbronciata come una bambina fintamente offesa.
 
Mentre entrambi scoppiavano a ridere, Ryo si sporse verso la sedia di Kaori e, facendo scivolare un braccio sotto le sue ginocchia e un altro dietro la sua schiena, la sollevò tra le sue braccia. A quel contatto Kaori smise di ridere e gli rivolse uno sguardo molto stupito e interrogativo. Nemmeno Makimura si capacitava del gesto del partner. Ma quando Ryo iniziò a salire le scale, Hideyuki sorrise piano. Sapeva che quello era il modo di Ryo di fare ammenda per il suo comporamento verso sua sorella. Grazie a quell'azione e all'atteggiamento di Ryo, Makimura si disse finalmente che forse aveva fatto la scelta giusta.
 
Kaori, tra le braccia di un uomo che aveva appena incontrato, si ritrovò a rivalutare il suo giudizio ancora una volta. In fondo, forse non era poi così rozzo. Le aveva appena mostrato in una certa misura che si pentiva delle parole e del gesto che aveva esibito poco prima nei suoi confronti.
- Decisamente, - si disse, - quest'uomo è pieno di mistero. -
Eppure non riusciva a frenare quella percezione di benessere, di essere al sicuro tra quelle braccia forti. La portava come se fosse leggera come una piena. E la sensazione non le dispiaceva...
 
Davanti all'appartamento, Ryo, tenendo ancora Kaori tra le braccia, aspettò che Makimura aprisse la porta d'ingresso. Quindi rimise Kaori sulla sua sedia.
 
“Grazie per il suo aiuto” gli disse, cercando di non far trasparire nulla della confusione che l'aveva animata per qualche secondo.
 
“Non è niente, dovevo riscattarmi per il mio comportamento”
 
“In questo caso, smettiamola di parlarne e ricominciamo da capo” concluse lei.
 
“Beh, sono sollevato di vedere che tutto si è sistemato” intervenne Hideyuki, “ma non esageravo a preoccuparmi conoscendovi entrambi”
 
Poi, rivolgendosi alla sorella, la guardò affettuosamente:
 
“Sono molto contento che tu sia qui” le disse sedendosi davanti a lei sul divano del soggiorno.
 
“Grazie, Hide. Anch'io sono contenta...”
 
Ryo li guardò entrambi con molta tenerezza. Sapeva che il suo amico teneva profondamente alla sorella, più ancora di quanto esprimesse. Ma, incontrando Kaori, capiva ancora di più perché cercasse costantemente di proteggerla, di migliorarle la vita. Immaginava che la vita di lei non dovesse essere sempre semplice, e che dovesse fare prova di molto coraggio per superare tanti ostacoli, sia materiali che umani, e tutte le prove che la sua esistenza doveva mettere sul suo cammino. Ce l'aveva ancora di più con se stesso per essersi comportato in quel modo con lei, soprattutto per avere reagito come la maggior parte delle persone, quando lui si impegnava a rendere il mondo un posto migliore.
 
Kaori osservò attentamente il nuovo ambiente in cui si trovava, e in cui avrebbe vissuto per diverse settimane. Il soggiorno era abbastanza sobrio, con il divano e il tavolino basso, davanti a un mobile dove c'era un televisore. Dalle prime constatazioni della giovane donna, sembrava che non vi fosse alcuna traccia femminile che vivesse lì. Era un rifugio per uomini, soprattutto per uomini che vivevano all'ombra della loro professione troppo spesso pericolosa. Un rifugio che non veniva nemmeno utilizzato per far riposare la mente e l'anima. No, lei poteva avvertire tumulto e preoccupazione vibrare in quel luogo. In quel momento le sembrò di scoprire un nuovo aspetto della vita di suo fratello. Anche se era consapevole della sua professione e del pericolo che correva quotidianamente, si sentiva felice di penetrare un po' più a fondo nella sua vita, come in qualsiasi famiglia unita da indistruttibili legami affettivi.
 
“Bene, che ne dici di bere qualcosa in tuo onore” suggerì Hideyuki. “Dopotutto è una grande notizia che ti ha portata qui, quindi festeggiamola come si deve”
 
“Uhm, sì, perché no” rispose Kaori sorridendo.
 
“Non vorrei fare il guastafeste, ma potrei sapere di che notizia si tratta?” chiese Ryo.
 
“Certo” disse Kaori con una punta di eccitazione nella voce. “Ma siccome vedo che mio fratello non le ha detto nulla, cominciamo dall'inizio...”
 
Ryo si incuriosì di cosa Kaori volesse dire, e aspettò silenziosamente che iniziasse a raccontare la sua storia.

 

  
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