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Autore: ladypink88    28/08/2021    3 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
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Quella sera , rientrando a casa, Manuel si sentiva piuttosto incerto sul da farsi : da una parte gli faceva sinceramente piacere di rivedere sua madre e trascorrere del tempo con lei, dall’altra l’urgenza di tirare fuori l’argomento che ormai da giorni aveva in mente stava diventando impellente, e non sapeva se sarebbe riuscito a trattenersi.


Decise che avrebbe aspettato il momento propizio, e se questo si fosse presentato,senza troppi tentennamenti, ne avrebbe approfittato.
Questa conclusione gli parve la più appropriata e giusto in quella rientrò a casa, dove trovò sua madre affaccendata in cucina a preparare la cena.
“ Sono a casa! Buonasera turista, come sta?” esclamò il ragazzo con un tocco ironico.
“ Oh ma che bel benvenuto dai alla tua mamma che ritorna da un viaggio giovanotto! Dove sei stato ? Ti avevo dato per disperso?”

Manuel scoppiò a ridere.

“ Viaggio? Disperso? Stasera siamo in vena di esagerazioni vedo! Ma che buon profumino! Cosa stai preparando ?”
“ Allora ho messo a scaldare un arrosto già preparato che ho preso dal macellaio prima di tornare a  casa, e come primo un po’ di pasta al forno. Ti ispira?”
“ Oh vedo che vuoi rimanere leggera! Devo dire però che mi hai fatto venire fame!”

Anna lo guardò sorridente : “ Dai vai a lavarti le mani che tra un po’ è pronto!”.
Il biondino annuì e poco dopo entrambi si sedettero a tavola.
“ Allora come è andato il week-end mami? Ti sei rilassata? “ chiese attento Manuel, tra un boccone e l’altro.
“ Ad onor del vero io me la sono proprio goduta,inoltre devo proprio dire che la vita dalle parti del lago di Garda è molto meno stressante se la paragono a quella a cui siamo abituati qua.”

Manuel ci pensò seriamente.
“ Io credo che dipenda un po’ dallo stile di vita che fai! In realtà io non sono per nulla stressato!” ammise sorridente.
Anna lo guardò con affetto. E decise di reggergli lo scherzo :
“ ah non ho dubbi! Soprattutto i tuoi orari mattutini direi che non sono per nulla stressanti giovanotto!” esclamò tra il serio ed il faceto.
A un certo punto l’espressione del biondino cambiò.
“ Sai mami, ho deciso di cambiare un po’ questo mio modo di fare alquanto inconcludente, per questo proprio da ieri ho iniziato a svegliarmi presto per studiare…”

La donna rimase allo stesso tempo stupita, ma anche compiaciuta nel sentire in lui queste riflessioni.
“ Mi fa piacere sentirti dire questo. Essere determinati nella vita può solo portare vantaggi figlio mio. Ma a cosa è dovuto questo cambiamento, se posso chiedere?”
Anna era sempre stata una madre piuttosto attenta e riservata e Manuel non si aspettava di certo una domanda così diretta.

A dire il vero non sapeva neanche cosa risponderle esattamente.

“ Non saprei dirti esattamente. Forse vedere Laura così determinata in un certo senso mi ha influenzato, ma credo anche che mi sono reso conto dentro di me di voler progredire. “
Sua madre lo ascoltava attenta:
“ Non posso negare che Laura è sicuramente un ottimo esempio sotto questo punto di vista, è una ragazza determinata e piuttosto disciplinata. Davvero una tosta!”
“ Non credere sai, dopotutto anche lei nasconde le sue fragilità, e oggettivamente non sta passando un bel periodo.”

Anna lo guardò con fare interrogativo. Le venne in mente che effettivamente anche la sua amica e socia Roberta, nonché la madre di Laura era stata piuttosto scostante nelle ultime settimane, e decise di condividere questo pensiero col figlio.
“ Guarda, allora si può dire tale madre tale figlia, poiché anche Roberta in questo periodo mi sembra molto sulle sue e poco propensa a voler condividere il suo malessere. “ ammise tristemente.

Manuel decise che il famoso momento propizio che stava aspettando era arrivato, e di sicuro non se lo sarebbe lasciato scappare.

“ Mamma ascolta, credo che tu possa essere di aiuto a Laura in questo momento, molto di più di quanto tu possa credere.”
Il suo tono di voce era dolce, ma deciso.
Anna gli rispose con altrettanta dolcezza : “ Credo che ci sia qualcosa che non so. Raccontami, hai tutta la mia attenzione.”
Fu così che il ragazzo si prese un momento di pausa, cercando di scegliere le parole giuste per quello che doveva dire.
Chiaramente doveva spiegare la situazione , ma così su due piedi non era semplice scegliere cosa dire e cosa omettere.

L’obiettivo era semplice : voleva che Anna aiutasse Laura a scegliere cosa fare. Anche sua madre aveva avuto un problema di dipendenza da benzodiazepine, ovviamente per motivi diversi, e lei era riuscita ad uscirne grazie al suo ricovero nell’ospedale di Verona.
Aveva scelto di ripulirsi da quella droga legalizzata usando la via più semplice, quella della disintossicazione rapida, senza rendersi conto che il lavoro più difficile sarebbe arrivato dopo. Quando avrebbe dovuto ricominciare a vivere la sua vita giorno dopo giorno senza l’ausilio di quei farmaci che la facevano vivere in quel perenne torpore.
“ Accidenti, non è per niente semplice.” Sussurrò in preda al nervoso.
“ Senti mamma, non è che sappia bene come dirlo, il punto è che Laura è vittima di una dipendenza da XANAX esattamente come è successo a te. Le modalità e le dinamiche ovviamente sono profondamente diverse… il fatto è che lei ha cercato di uscirne da sola, ma non ci riesce. E ora si è resa conto di avere bisogno di aiuto. Io posso fare il possibile ma non è che sappia cosa sia meglio per lei…”

Anna rimase basita, troppe informazioni in poco tempo.
Avrebbe avuto bisogno di un po’ di tempo per processare tutte quelle cose che Manuel le stava dicendo, ma non era questo il momento.
“ Quando parli così so già che fai riferimento a qualcosa.. “ sussurrò lei in modo pragmatico.
“ Forse anche per lei potrebbe essere una buona opzione Verona .”

La donna non era molto convinta.
“ Perché dici questo Manuel?”
Lui la guardò smarrito. Si era aspettato che sua madre lo appoggiasse.
“ Bè perché per te ha funzionato, non vedo perché non dovrebbe essere lo stesso per lei. So che Verona è uno dei migliori centri in Italia per la disintossicazione da benzodiazepine.”

Lei lo interruppe:
“ Sicuramente, a livello tecnico è un ottimo centro e non ho nulla da dire. Il punto è un altro : questo tipo di soluzione, è adatta per chi come me, a quei tempi, aveva perso ogni voglia di vivere. E infatti poi abbiamo visto quanto sia stato difficile per me, dopo quando sono stata dimessa. A me Laura non sembra proprio quel tipo di persona… O sbaglio?”
Manuel era stupito. L’osservazione di sua madre era tutt’altro che banale.
Strinse i pugni. Non di rabbia, ma bensì di frustrazione.
“ Non so che diamine fare! Non è che sappia esattamente come risolvere questa cosa… anzi io non so come risolvere questa cosa!”

Anna provava emozioni contrastanti : da una parte provava ammirazione per suo figlio, aveva sempre saputo che era un ragazzo in gamba, ma mai si sarebbe aspettata che sarebbe maturato così velocemente.
D’altro canto si  affliggeva a sua volta poiché non aveva una soluzione per lui, ma ciò che gli disse fu assolutamente di aiuto:
“ Ascolta tesoro, nessuno ha detto che questa situazione la debba risolvere tu! Laura ha la fortuna di poter contare sul tuo appoggio incondizionato e questa è una gran cosa, e la seconda cosa è che se vuoi molto volentieri parlerò con lei. A volte, condividere certe esperienze è un modo importante per non sentirsi soli. Laura è una ragazza intelligente, sono sicura che una soluzione la troveremo!”

Il biondino sorrise , seppur impercettibilmente.
Non si sarebbe aspettato questa reazione da sua madre.
“ Te lo volevo chiedere in un certo senso, ma non ero certo fosse una buona idea. Ora però sono sicuro che sentire la tua esperienza non potrà arrecarle danno mamma.”
Il suo tono di voce era mogio. E il suo sguardo era piuttosto spento.
Anna sorrise commossa e di istinto abbracciò suo figlio.

Non era solito confidarsi con lei su cose di questo tipo, ed era lieta che in un certo qual modo si fosse aperto.
“ Dai giovanotto, ne sono uscita io grazie al tuo sostegno, di sicuro lo farà anche lei. E pensa che io avevo solo te, lei ha ben tre persone :me, te e Roberta!” il suo tono fu incoraggiante e sortì un po’ di effetto.
Manuel la guardò negli occhi, e Anna , osservandolo meglio si stupì di quanto potesse essere affascinante suo figlio.
Lui la guardò intensamente e si limitò a dirle “ Grazie mamma. Davvero”

Si alzò e disse quasi sottovoce:
“ Vado a studiare un’oretta, devo finire alcune cose. Oggi è stata una giornata davvero intensa. “

Anna lo guardò perplessa .
“ Studi la sera? Ma ti rende?”
“ In realtà dipende, ma penso che un’oretta sia meglio di niente. Vai a riposarti , sarai stanca. Sparecchio io. Buonanotte”

E senza dire altro il ragazzo se ne andò nella sua stanza.
“ Sogni d’oro tesoro” sussurrò lei, quasi sottovoce.

Anna si sentiva piuttosto stanca fisicamente, ma sapeva che anche se si fosse messa a letto, il sonno avrebbe tardato ad arrivare.

Era difficile da spiegare, ma chi aveva vissuto esperienze di dipendenza come la sua , alla lunga sviluppava un rapporto di estrema consapevolezza, quasi viscerale, con il proprio corpo.
Era il premio /castigo di chi riusciva ad uscire vittorioso da quel tipo di esperienza.

Sapeva di poter essere di grande aiuto a Laura, ma ancora non sapeva esattamente come.
Non rimase troppo a lungo a rimuginare.

Aprì la porta vetro del terrazzo ed uscì fuori.
La brezza era un po’ fredda e le accarezzò il viso e le scompigliò i capelli.

Era stato difficile, tremendamente difficile superare quel tunnel.
Un tunnel che aveva necessariamente fatto da spartiacque.
C’era stato un prima e un dopo .
Era doloroso, quanto necessario.
Pensò a quando si era soffermata a osservare gli occhi di suo figlio.
No, decisamente non era stato tutto sbagliato : da quell’esperienza era nato Manuel, il tesoro più importante della sua vita.
La brezza si fece un po’ più gelida.

La luna fu coperta da delle nuvole impavide che fino a poco tempo prima avevano celato la loro presenza.

Anna sorrise. Semplicemente pensò che era orgogliosa di suo figlio, e che avrebbe fatto quanto era in suo potere per aiutarlo. Ma sapeva anche che l’ultima parola sulla questione sarebbe spettata a Laura.

Ora si sentiva un po’ più distesa.

Lasciò la terrazza e si diresse nella sua stanza per andare a dormire.
La nuvole che fino a pochi istanti prima si erano dimostrate impavide rinunciarono nell’impresa e lasciarono la luna libera di brillare in quella notte di primavera ormai inoltrata.
 
 
   
 
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