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Autore: Mc Awesome Oo    01/09/2021    0 recensioni
"La verità era sempre stata dinnanzi ai suoi occhi, ma lui l'aveva ignorata per rendere fiera la sua famiglia. Aveva ormai capito che il Signore Oscuro aveva un Horcrux ed era sicuro che esso fosse il medaglione che Kreacher gli aveva descritto così fedelmente. Si era documentato a fondo sull'argomento ed era rimasto disgustato dal processo: non solo era complicato, ma implicava anche l'atto di crimini orribili. Il racconto di Kreacher gli aveva fatto capire a cosa era disposto il Signore Oscuro per ottenere il potere e di quanti crimini egli fosse il responsabile. Doveva distruggerlo, era l'unico modo."
Genere: Angst, Dark, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kreacher, Regulus Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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I face death
(Regulus Arcturus Black)
 
Regulus era sempre stato fiero del suo status sociale e del sangue che gli scorreva nelle vene; proveniva da una nobile ed antichissima stirpe di purosangue e, come tutti in famiglia, era stato smistato nella Casa di Serpeverde, ad eccezione di suo fratello Sirius. Quello stupido aveva deciso di scappare da casa due anni prima e da allora lo aveva vistopochissime volte e i loro non erano mai stati incontri particolarmente piacevoli.

Regulus si era dipolamto solo l'anno prima e da allora si era unito immediatamente alle file dei Mangiamorte. Spesso si chiedeva se avesse fatto la scelta giusta, ma il fatto che sua madre gli continuasse a dire di essere il figlio perfetto metteva tutto a tacere. Inoltre, non voleva fare la fine di Sirius, disonorato ed odiato da tutta la famiglia.

Il Signore Oscuro, quella mattina, aveva chiesto ad uno dei suoi Mangiamorte di prestargli un elfo domestico. Regulus, che sin da bambino aveva avuto un ottimo rapporto con Kreacher, era stato più che propenso ad affidarlo al suo Padrone. 

"Kreacher ho bisogno che tu vada con il Signore Oscuro e faccia tutto quello che ti chiede."
L'elfo aveva fatto un profondo inchino. "Kreacher vive per servire la nobilissima ed antichissima Casata dai Black." E con queste parole di era smaterializzato.

Non vedeva l'ora di essere ricompensato! Era stato l'unico a farsi avanti quando il Signore Oscuro aveva chiesto loro un elfo domestico. 
Ma Kreacher non si presentò per le prossime 2 ore e lui cominciò a preoccuparsi. Poteva chiamarlo in quel momento? Cosa sarebbe successo se lo avesse chiamato mentre era ancora con il Signore Oscuro?

"Dove sei, Kreacher?"

Dopo pochi secondi l'elfo si presentò nel salotto di Grimmauld Place, dove Regulus lo stava aspettando: senza volerlo lo aveva chiamato a sé.
Ma Kreacher era diverso: era rannicchiato sul tappeto, scosso da profondi singhiozzi ed aveva tagli sparsi su tutto il corpo.

"Kreacher!" Regulus gli si inginocchiò accanto e lo voltò. L'elfo si coprì immediatamente gli occhi con le mani raggrinzite. "Cosa è successo Kreacher?"

Kreacher cominciò solo a piangere più forte. Regulus si chiese cosa lo avesse scosso fino quel punto. Cosa aveva visto? Cosa gli aveva fatto il Signore Oscuro? 

"Kreacher ti ordino di sederti e dirmi tutto." Sapeva che fosse ancora troppo presto per far rivivere qualsiasi cosa fosse successa a Kreacher, ma aveva bisogno di sapere. 
L'elfo, ancora scosso dal pianto, si mise seduto e cominciò a raccontare con voce tremante. Mentre i minuti passavano Regulus rimase sempre più scosso dalla realtà dei fatti. Quando il racconto finì, si mise a fatica in piedi.

"Bene, Kreacher, sei sato bravissimo. Adesso vai a riposare un po'." Kreacher fece un inchino meno profondo del solito ed uscì dal salotto. 

 
* * * * *
Nelle settimane successive Regulus aveva deciso di agire. Come aveva potuto essere così cieco? La verità era sempre stata dinnanzi ai suoi occhi, ma lui l'aveva ignorata per rendere fiera la sua famiglia. Aveva ormai capito che il Signore Oscuro aveva un Horcrux ed era sicuro che esso fosse il medaglione che Kreacher gli aveva descritto così fedelmente. Si era documentato a fondo sull'argomento ed era rimasto disgustato dal processo: non solo era complicato, ma implicava anche l'atto di crimini orribili. Il racconto di Kreacher gli aveva fatto capire a cosa era disposto il Signore Oscuro per ottenere il potere e di quanti crimini egli fosse il responsabile. Doveva distruggerlo, era l'unico modo. 

Si era procurato una copia quasi del tutto fedele del medaglione da rimpiazzare con quello vero.

'All'Oscuro Signore,
so già che sarò morto da tempo quando leggerai questo biglietto, ma volevo che sapessi che ho scoperto il tuo segreto. Ho il vero Horcrux e ho intenzione di distruggerlo il più presto possibile. Affronto la morte con la speranza che, quando incontrerai il tuo Rivale, sarai di nuovo mortale.
R.A.B.'


Questo recitava il messaggio che avrebbe nascosto nel finto medaglione. La sua non era stata una scelta semplice; andava incontro a qualcosa che mai avrebbe pensato di dover affrontare. Aveva paura, ma il pensiero che il suo sacrificio avrebbe portato alla liberazione del Mondo Magico dal cancro che lo soffocava, lo spingeva ad andare avanti con il suo piano.

Diede un ultimo sguardo alla sua camera: era tappezzata dei colori di Serpeverde e della sua squadra preferita di Quidditch. Guardò fuori dalla finestra. Come poteva la gente essere così tranquilla? Come poteva sorridere quando il loro mondo era in pericolo mortale?

Scosse la testa e ed uscì dalla sua stanza, chiudendosi la porta alle spalle. Di fronte a lui si trovava la camera di Sirius, nella quale non vi entrava da più di due anni. Era l'esatto contrario della sua: i colori di Serpeverde, infatti erano stati sostituiti da quelli di Grifondoro. Suo fratello non era neache stato un grandissimo ammiratore del Quidditch e le pareti erano coperte da quelli che sembrvano ritagli di riviste babbane raffiguranti ragazze o band rock. Sirius aveva sempre amato sfidare sua madre con qualsiasi cosa andasse contro i sani principi che da generazioni venivano tramandati nella Casata. Suo fratello non aveva mai dato importanza alla purezza del sangue e, benchè il suo migliore amico fosse il purosangue Potter, aveva anche stretto amicizia con il mezzosangue Remus Lupin e la Nata Babbana Lily Evans. Dall'altra parte Regulus con il tempo aveva iniziato ad sviluppare e seguire le proprie idee e si era lasciato indietro quei valori che una volta erano il timone della propria vita. 

Si guardò intorno, vedendo suo fratello in ogni angolo della stanza e si chiese perchè diamine non lo avesse cercato più spesso negli ultimi tempi. Mentre scendeva le scale di Grimmauld Place, girava la testa a destra e sinistra, assaporando ogni cosa di quella che era stata casa sua per 18 anni. Fissò tutto quello che riusciva a captare con gli occhi nella sua mente, desiderando che rimanesse impresso nella sua memoria per sempre. Non avrebbe salutato nè sua madre nè suo padre: sapeva benissimo che se lo avesse fatto non avrebbe mai avuto il coraggio di andarsene. Avrebbe affrontato la morte e avrebbe aiutato il Mondo Magico, sperando che il suo sacrificio non fosse vano.

Entrò nella cucina del seminterrato, dove, sapeva, si trovasse Kreacher.

"Kreacher." La sua voce era scossa da un lieve fremito. "Ho bisogno di te."
"Qualsiasi cosa, Padron Regulus."
"Ho bisogno che mi porti nella caverna nella quale sei andato con il Signore Oscuro."
Il viso di Kreacher fu attraversato da un'ombra di terrore puro.
"Te ordino, Kreacher. E ti ordino anche di fare tutto quello che ti dico."
"Qualsiasi cosa, Padron Regulus. Quando...?"
"Adesso. Non c'è più tempo."

Il viso di Kreacher esprimeva il desiderio di essere in qualsiasi posto che non fosse quello. Prese la mano raggrinzita e tremante del suo elfo domestico, prendendo un respiro profondo. Kreacher strinse ancora più forte la sua mano e si smaterializzò.

Si ritrovarono in quella che era una caverna grossa e buia. Era un pomeriggio di inverno e l'aria gelida entrava attraverso i molti spifferi presenti tra le rocce. Di fronte a loro si estendeva un grande arco di pietra.

"Kreacher come si passa?"
"Il Signore Oscuro ha provocato un taglio sulla mano di Kreacher."

Regulus capì all'istante che quel posto richiedeva un pedaggio. Estrasse la bacchetta, la puntò verso la sua mano destra e mormorò "diffindo." Un profondo tagliò si aprì e il sangue cominciò a scivolargli lungo l'avambraccio.
Seppe che aveva funzionato quando l'arco, sul quale era cadute molte gocce di sangue, si aprì rivelando la sponda di un grosso lago nero. Era buio pesto e l'unica cosa che riusciva a distinguersi era una luce verde accecante al centro della caverna. Si girò a destra e a sinistra, non vedendo alcun mezzo con il quale superare quel lago.

"Come si attraversa il lago, Kreacher?"
"Il Signore Oscuro ha evocato una grossa barca dal lago e insieme si sono diretti verso il centro della caverna."

Annuì e si avvicinò ancora di più alla sponda. Ci mise parecchio tempo prima di riuscire ottenere un risultato. La superficie dell'acqua s'increspò e ne uscì una grossa catena arrugginita, che lui iniziò a tirare con veemeza. Dopo qualche minuto dall'estremità di essa affiorò una barca verde.

"Seguimi, Kreacher." Regulus salì e i due si apollaiarono in quella barca che era troppo stretta.

La barca cominciò a muoversi verso il centro della caverna senza aver bisogno di remi. Sotto di loro, molte mani e braccia cadaveriche si muovevano . Regulus vide molti visi biancastri di quelli che una volta erano esseri umani e un brivido gli attraversò la spina dorsale quando notò i capelli vorticare intorno ad essi come ragnatele.
Pochi minuti dopo la barchetta cozzò contro un'isola di pietra. Al centro, la luce verde era provocata da un bacile sorretto  da un piedistallo. Entrambi vi si avvicinarono e Regulus posò enrambe le mani ai lati del bacile, guardando al suo interno: esso conteneva un liquido verde smeraldo.

"E' questa la pozione da bere, vero, Kreacher?" Continuò a guardare il bacile e sentì a malapena il flebile "si" emesso dall'elfo.

Finalmente si voltò a guardarlo e vide il terrore nei suoi occhi. "Kreacher, ho bisogno che tu mi faccia bere tutto il contenuto del bacile. Qualsiasi cosa io ti dica, fammi bere finchè non del tutto vuoto. Una volta finito, scambia il medaglione al suo interno con quello finto. E' un ordine, Kreacher."
"S-si, Padron Regulus." Gli consegnò il finto medaglione, che l'elfo prese con mano tremante, ed evocò un calice con il quale bere il contenuto del bacile.

Lo immerse nel liquido, lo estrasse e bevve. 

Era amara.

Riuscì a bere altre tre volte prima di cadere in ginocchio. Il cuore cominciò a battergli all'impazzata ed il respiro divenne più affannoso.

"PADRON REGULUS!" Sentì Kreacher scuoterlo per le spalle. Quasi non lo vedeva; sentiva solo morsa dolorosa nel suo stomaco.

"Fallo smettere... ti prego." Kreacher gli si presentò avanti con un altro calice colmo di pozione. "N-no... no!"
"Padron Regulus, deve bere." Aprì la bocca e lasciò scivolare il il liquido smeraldino all'interno di essa. 

La caverna scomparve. Al suo posto molte immagini cominciarono a susseguirsi dinnanzi ai suoi occhi. Sirius era di fronte a lui e lo guardava con sguardo disgustato, dopo che lui gli va mostrato il Marchio Nero.

"Apra, Padron Regulus." Kreacher gli si era avvicinatogli con un altro calice da bere.
"Ti prego, Sirius... perdonami, perdonami..." Le lacrime cominciarono ad uscire violentemente dagli occhi, senza che volesse o potesse fermarle.
"Padron Regulus, deve bere, la prego." Kreacher inclinò il calice verso le sue labbra e spinse il contenuto verso la sua gola.

Adesso vedeva se stesso quinto anno, mentre camminava da solo per i corridoi di Hogwarts. Suo fratello era quello popolare tra i due, insieme ai suoi tre migliori amici.

"Prenda, Padrone, oppure Kreacher dovrà punirsi" L'elfo era sempre più disperato, mentre lo forzava a bere.

Adesso Sirius abbandonava la casa in Grimmauld Place, fuggendo dalla sua prigione ed allontanandosi da lui.

"Non andare, ti prego, resta qui... non lasciarmi!" Le lacrime gli bagnavano ormai tutto il viso e la gola comnciava a bruciargli. Voleva solo che tutto quel dolore finisse.

"Ancora un po', Padron Regulus e poi finisce tutto." Fu costretto a bere ancora.

Sua madre stava adesso cancellando Sirius dall'albero genealogico della Casa, dimenandosi ed urlando. "FECCIA! VERGOGNA DEL MIO SANGUE! SUDICIUME! AMICO DEI LURIDI SANGUEMARCIO!"

"Padron Regulus, un altro sorso ed è finito tutto." Aprì la bocca e bevve. Kreacher fece cadere il calice e si allontanò. Il dolore cessò, ma adesso aveva una gran sete ed era molto debole.

Prese il calice  che l'elfo aveva fatto cadere e si trascinò fino alla sponda. Immerse il calice nel lago e dopo pochi secondi un mano cadaverica gli afferrò il polso. Una dopo l'altra, parecchie mani e braccia cominciarono ad attorcigliarsi ad ogni centimetro del suo corpo che riuscivano a raggiungere.  Con non molto sforzo riuscirono a trascinarlo in acqua. Con le poche forze che aveva, si aggrappò alla fredda pietra. Non poteva andarsene, non ancora.

"PADRON REGULUS!" Kreacher era circondato da cadaveri, che cercvano di salire sull'isolotto per aggrapare anche lui.
"Kreacher, ascolta." Lottava con le sue poche forze per restare a galla per gli ultimi istanti della sua vita. "Vai a casa e distruggi il medaglione e non dire a nessuno di quello che è successo oggi. Distruggilo, è importante."
"PADRON REGULUS!" Kreache si coprì gli occhi.
"E' un ordine, Kreacher, obbedisci."

L'elfo lo guardò per un'ultima  volta con gli occhi pieni di lacrime, annuì e si smaterializzò.
Regulus guardò per pochi istanti il punto preciso in cui si trovava Kreacher poi allentò la presa dalla fredda pietra.

Gli Inferi gli cinsero il collo con le loro gelide braccia e lo trascinarono negli abissi.

Negli ultimi istanti della sua breve vita pensò ai suoi genitori. Sapeva che non avrebbero mai saputo la verità. Sarebbe mancato loro?

Poi c'era Sirius. Lo avrebbe perdonato? Gli avrebbe voluto bene? Avrebbe voluto capire prima, avrebbe tanto voluto poter tornare indietro nel tempo e sistemare tutto.

E poi c'era un ultimo, grande dubbio: il suo sacrificio sarebbe servito a qualcosa?

La vista gli si appannò ancora di più fino ad oscurarsi del tutto, Regulus cominciò a soffocare, mentre morte lo accoglieva tra le sue braccia. 

 
* * * * *
 
hi a tutti, 
sono finalmente tornata con una one shot. Mi ha sempre appassionato tanto la storia di Regulus e Kreacher e, non avendo del materiale originale, volevo rendere loro un omaggio con questa one shot. Spero che vi piaccia leggerla così come io ho amato scriverla.
Per una lettura migliore, vi consiglio di ascoltare "A Window to the past" come sottofondo.
Alla prossima, 
Fra aka Mc Awesome oO
   
 
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