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Autore: debby90    03/09/2021    1 recensioni
Prologo: Questa storia parla di giovani ninja ognuna con il suo passato che vivono al tempio Kinkaku-Ji. Chi saranno mai? Non vi resta che leggere e scoprirlo.
Genere: Drammatico, Guerra, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Obito Uchiha, Sakura Haruno, Team 7
Note: AU, Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: PWP, Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Naruto Shippuuden, Contesto generale/vago
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NARUTO SHIPPUDEN IL VILLAGGIO DELLE NINJA PERSONAGGI: ARISU SUZUKI: Capitano di tutte le ninja. Ha gli occhi verdi e i capelli metà viola e neri. Ha ventidue anni, è molto inflessibile e severa. Non si sa molto del suo passato. Ha educato e addestrato fin da piccole le sue allieve che ora sono come delle figlie per lei. Anche se è dura e fredda con i suoi modi, difende con orgoglio e forza d’animo le sue allieve buttandosi a capofitto. Indossa sempre un top nero a colo alto con una manica corta e una senza che lasciava intravedere una spalla. Una fascia rossa legata con un fiocco, in un braccio teneva una specie di manica nera con un polsino rosso e nell’altra solo un polsino rosso, dei calzoncini neri e dei stivaletti del medesimo colore. E’ un’esperta combattente di qualsiasi arma e tecnica ninja. Detesta gli uomini. KIMIKO YOSHIDA: Prima allieva di Arisu. Ha gli occhi verdi e i capelli castani. Ha sedici anni… è una ragazza molto tenace e combattiva. E’ nata al villaggio della foglia, ma dopo un po’ decise di andarsene per la sua strada. Indossa una felpa nera corta, sotto ha una maglia rossa corta che gli lascia intravedere metà pancia. Ha dei calzoncini corti neri con il bordo rosso, una classica fasciatura per le sue armi ninja, dei scalda muscoli e i sandali. E come arma porta sempre una spada legata dietro alla schiena. Purtroppo i suoi genitori sono morti in guerra quando ce stato Pain, da allora odia sempre il villaggio della foglia perché li incolpa della morte dei suoi. Pure lei è un esperta di armi e tecniche ninja. Dentro di lei ha una semi forza portante della volpe a nove code. Si diverte a provocare i ragazzi… sa fare anche la tecnica seducente al maschile per le donne. Delle volte è pigra e quando il capitano le affida una missione la fa controvoglia. Ama la moda e lo shopping. AKANE UCHIHA: E’ la figlia segreta di Madara Uchiha. I suoi genitori l’anno lasciata appena nata in fasce davanti a un tempio per proteggerla nel corso della guerra contro Hashirama. Ha i capelli neri e lo sharingan di suo padre. Ha tutti i suoi stessi poteri ereditati da lui. Ha la stessa età di Kimiko. Da allora odia tutti i villaggi per non aver impedito queste guerre. E’ glaciale e potente, chi osa mettersi contro di lei fa una brutta fine. Indossa una camicia bianca a maniche corte, dei pantaloni neri e i stivaletti. Il suo elemento è il fuoco e la terra. NATSUMI TANAKA: E’ l’allieva più sfrontata e arrogante di tutte le sue compagne. Ha gli occhi color indaco e i capelli viola, ha diciassette anni. Anche di lei non si sa niente se non che è molto forte e instancabile, il suo elemento è l’acqua e il fulmine. Indossa un gilè nero con i bordi celesti, delle maniche lunghe bianche, un reggiseno del medesimo colore con una specie retina. I pantaloni neri, la fascia con le armi ninja, e i sandali. TATCHIT: E’ un demone antico che vive dentro Natsumi; è un lupo ibrido nero con delle sfumature e gli occhi blu con cinque code e delle strane piume sul collo. Con un solo ululato crea un forte vento che spazza via tutto. E inoltre può creare delle sfere d’energia piccole o grandi che siano che distruggerebbe qualsiasi cosa. Quando unisce il suo potere a quello di Natsumi diventano imbattibili insieme. Loro due vanno molto d’accordo ormai. Al momento Tatchit sta riposando dal suo sonno eterno, lei quando è in difficoltà lo risveglia e l’aiuta volentieri. RYOKO SATO: E’ la tipica ragazza maschiaccio, ha gli occhi color ambra e i capelli celeste chiaro. Ha sedici anni, ha un look tra il medievale e militare. Anche lei è un’esperta di guerriglia e tecnica ninja. Se ne sta sempre sulle sue e parla solo se necessario. Quando la situazione è in pericolo si tuffa a capofitto a salvare le sue compagne. Non si molto di lei e del suo passato. Ha sempre con sé il suo fidato animale ninja Key, una tigre bianca con le macchie nere e gli occhi celesti. Hanno un profondo legame… e insieme fanno diverse tecniche ninja molto forti. Il suo elemento è l’acqua e la terra. AYANE KOBAYASHI: E’ l’ultima allieva del villaggio. Ha gli occhi blu indaco e i capelli mori lunghi con una mini coda. Ha la stessa età di Kimiko. Veste sempre con un kimono colorato per occasione tipico del Giappone. Sembra essere la tipica ragazza dolce e ingenua, ma anche lei ha dei poteri nascosti dentro di sé. Quando si arrabbia devasta tutto quello che ce intorno, che sia la natura o delle persone. Il suo elemento è il vento. Neanche su di lei non si sa da dove viene se non che ha viaggiato per il mondo. KINKAKU-JI: E’ il Tempio del Padiglione d’Oro; E’ un’opera somma, incastonata come un gioiello in un bellissimo giardino giapponese, la cui pagoda si riflette sull’acqua del laghetto antistante, come una proiezione divina. E’ qui che vivono tutte le ninja, il tempio è sempre curato e super visionato da Arisu. Capitolo 1 “L’incontro” Al tempio Kinkaku-Ji era una giornata soleggiata, tutte le ninja si stavano allenando tranne Kimiko Yoshida che stava sdraiata sull’erba a godersi l’aria primaverile. Il capitano Arisu la richiamò immediatamente. “Insomma Kimiko, per quanto ancora intendi stare lì sdraiata a poltrire?” “Oh andiamo Capitano Arisu, io non sto poltrendo. Sto prendendo il sole per la mia bella pelle.” “Tutte le tue compagne si stanno allenando al contrario di te.” “Ma io non ho bisogno di allenarmi perché ho…” Arisu la interrompe. “Il chakra della volpe a nove code? No mia cara, così non va bene. Tu devi allenarti tutti i giorni. Anzi, ora ti assegno una missione.” “Oh davvero? Che bello… e quale?” Kimiko si alzò immediatamente. “Ora t’interessi eh? Ragazze, per oggi basta con gli allenamenti. Radunatevi tutte intorno a me.” “VA BENE!!” Tutte le ragazze inclusa Kimiko si avvicinarono dal Capitano Arisu. “Ho pensato a un piano contro il villaggio della foglia. Ovviamente la cavia sarà Kimiko.” “Cosa? Perché proprio io?” “Non avevi detto di volerti vendicare di loro per la morte dei tuoi genitori?” “Sì ma…” “Niente ma, non discutere. Domani mattina io e le altre ti attaccheremo con tutta la nostra forza fuori dal tempio, altrimenti faremo un sacco di danni. E tu, non dovrai in alcun modo reagire.” “Volete uccidermi?” “Non essere ridicola Kimiko, ti faremo un po’ di ferite e tagli.” Le disse Akane. “Ma perché?” “Oddio, ma non ci arrivi? Se noi ti feriamo… tu fingi di essere svenuta con le ferite addosso. Così quelli del villaggio della foglia ti salveranno e ti portano da loro per curarti.” Spiegò seria Natsuki. “Ah ora ho capito. Cosa? E io dovrei stare fingere di stare male per farmi portare via da quegli idioti della foglia? Non se ne parla nemmeno.” “Kimiko non discutere e obbedisci.” Kimiko non gli rispose e se ne andò. “Ehi dove credi di andare?” Cercò di richiamarla Ayane. “No lascia che sbollisca la sua rabbia. Prima o poi ritornerà…” “Ma non ce il rischio che si trasformi?” Le domandò preoccupata Akane. “Sì, ma dovrà imparare a controllarsi da sola. Ormai è una Chunin a tutti i livelli.” Kimiko arrivò in una fitta foresta serrando i pugni. “Non riesco a credere che io dovrò fare la finta ferita per stare con quelli là. Aaaah che rabbia…” Kimiko tirò un pugno a un albero con una potenza fuori dal comune. L’albero cadde seguito a ruota dagli altri. “Accidenti, non sopporto questa cosa.” Il suo chakra della volpe stava per fuoriuscire ma lo fermò perché aveva sentito dei rumori. “Chi va là? Chiunque tu sia non sono in vena, quindi ti conviene andartene.” Kimiko vide un’ombra dietro a un albero, allora lo andò velocemente da lui e lo colpì con due pugni… ma uno strano uomo con la maschera la bloccò con entrambi le mani. “E tu chi diavoli saresti, uomo mascherato?” “Eh eh, mi chiamo Tobi. Però, sei piuttosto forte per essere una ragazza. Sei stata tu a buttare giù quei alberi?” “Tsk, e anche se fosse?” Kimiko si allontanò da lui. “Tu ti chiameresti Tobi? Oh mio dio, sembra il nome di un cane. Ah ah ah ah…” “Sì in effetti, fa un po’ ridere.” “Forza, battiti con me. Così mi sfogo un pò. O non ne hai il coraggio?” “Sei sicura? Non vorrei fare male a una giovane ninja.” “Non trattarmi come una ragazzina uomo mascherato. Dai attaccami…” “Va bene, come vuoi tu. Ma poi non dire che non ti avevo avvisato.” Tobi usò lo sharingan su Kimiko e appena lo guardò cadde in un’illusione. Hugh… che succede? Non riesco a muovermi!! “Ehi tu, che cosa mi hai fatto? Perché non mi muovo?” “Ho usato lo sharingan e quando lo hai guardato sei caduta sotto la mia illusione.” “Ma tu guarda, impressionante. Proprio come la mia amica Akane.” “Hai un’amica con lo sharingan?” “Sì, ma non posso dirti chi è. Questioni di privacy…” “Capisco, ma se non altro puoi dirmi come ti chiami.” “Kimiko Yoshida…” “Oh interessante, vuoi che ti liberi dalla mia illusione?” “Assolutamente no, riuscirò a liberarmi da sola.” “Ok fa pure…” Tobi si sedette a terra. Gr… dannazione, è davvero strano. Con il chakra della volpe dovrei riuscire a liberarmi. E invece, non ci riesco. Perché? Kimiko si ricordò delle parole del Capitano Arisu: “Anche sei hai metà potere della volpe dentro di te, devi allenarti costantemente tutti i giorni per diventare una Chunin forte. “Va bene, mi arrendo. Puoi liberarmi.” “Ah ottimo, sennò ci stavamo tutta la giornata qua. Libera…” Kimiko cadde a terra sfinita… “Accidenti, sei veramente forte. Te lo concedo Tobi. Però, io non credo che ti chiami così. Chi sei veramente?” “Mi dispiace, ma non posso dirtelo. Nessuno conosce la mia identità, nemmeno i miei subordinati. Considerami solo come Il giustiziere mascherato.” “Il giustiziere mascherato eh? Devo dire che m’intriga… ma in ogni caso io prossimamente ti batterò.” “Una ragazza sicura e sfrontata, mi piace. D’accordo ci sto. Ora scusami, ma devo andare. Ho delle questioni da risolvere. Però ci rivedremo, puoi giurarci.” Detto questo sparì… “Eh? E’ sparito… che tipo strano. Però ci rincontreremo.” Kimiko Sorrise. Dopo un po’ ritornò al tempio. “Eccomi qua, scusatemi tutte.” “Ma guarda, il ritorno del figliol prodigo. Hai sbollito la tua rabbia?” “Sì capitano Arisu. E le dirò di più, sono d’accordo con il suo piano. E mi allenerò tutti i giorni.” “Brava ragazza, così ti voglio. Cosa ti ha fatto cambiare idea?” “Le sue parole piene di forza e grinta.” Molto bene Kimiko, sono fiera di te.” “La ringrazio Capitano.” In realtà lo faccio anche per questo misterioso giustiziere mascherato di nome Tobi. Dopo questa discussione cenarono in una grande tavolata molto abbondante di cibo. “Uuuuh quanto cose buone da mangiare.” Esclamò Kimiko felice. “Ma questo cibo è tutto per noi, Capitano?” Le domandò Ayane. “Ma certo ragazze, su mangiate. Ah dimenticavo. Ho una bella bistecca al sangue per Key.” “Oh che bello, la ringrazio.” Le sorrise Ryoko. “Key prendi questa bistecca al volo.” Key spiccò un salto e la prese. “Bravissimo… e ora buon appetito ragazze.” “BUON APPETITO!!” Tutte mangiarono chiacchierando allegramente. Arisu appena finito di cenare si allontanò dalla tavola. E Natsumi la raggiunse preoccupata. “Ce qualcosa che non va Capitano?” “Sono preoccupata per Kimiko. “Come mai?” “Bè… so che si allenerà sempre. Ma nonostante questo, ho paura che perda il controllo della volpe. Per questo tu che hai Tatchit il demone lupo ibrido dentro di te, ti vorrei chiedere un favore.” “Sì, mi dica pure.” “Tienila sotto controllo e continua a vegliare su di lei.” “Ma certo, non deve neanche chiedermelo.” “Ti ringrazio Natsumi, posso sempre contare su di te.” “Grazie.” Le sorrise. Verso le nove e dieci andarono tutte a dormire. Capitolo 2 “Infiltrazione segreta” Erano le sette di mattina e ovviamente il Capitano Arisu si alzò subito. “SVEGLIATEVIIIII IMMEDIATAMENTE!!!” le ragazze si alzarono spaventate. “Uffa Capitano, stavo facendo un bel sogno.” Si lamentò Kimiko. “Come scusa? Hai qualcosa da ridire Kimiko?” La fulminò con lo sguardo. “Eh? Oh no, mi alzo subito.” Kimiko si alzò seguita dalle altre. “Molto bene, ascoltate. Facciamo colazione e subito dopo attiamo il nostro piano. Su sbrigatevi.” “AGLI ORDINI CAPITANO!!” Le ragazze si vestirono e si lavarono la faccia per bene. “Ehi Akane, ci pensi mai al tuo clan?” Le domandò Kimiko. “Che domande fai? Certo che ci penso, ogni giorno della mia vita. Qualsiasi villaggio pagheranno per la morte di mio padre.” “Sì ti capisco, lo stesso vale per me. Ora che Naruto Uzumaki è diventato l’eroe della foglia tutti lo acclamano. Non lo sopporto, si dà un sacco d’arie.” Strinse i pugni dalla rabbia. “E’ più che comprensibile amica mia. Facciamo un patto, tu mi aiuti con la mia vendetta e io con la tua. Che ne pensi?” “Sì, ci sto.” Si diedero il cinque. Fecero tutte colazione. “Ah adoro fare colazione…” Esclamò felice Ayane. “Come fai a essere felice di mattina?” S’irritò Natsumi. “Bè… io sono sempre felice.” “Beata te, io sto morendo di sonno.” “Ragazze, smettetela di lamentarvi.” Disse seriamente Ryoko. “Oh brava Ryoko, sono fiera di te. Prendete esempio da lei signorine.” “Grazie Capitano…” Finirono di fare colazione. “Ok avete finito?” “SI’ CAPITANO!!” “Molto bene, procediamo allora. Usciamo dal tempio.” Il Capitano Arisu e le sue allieve uscirono il più lontano possibile dal tempio per evitare che finisse distrutto. “Bene, direi che siamo sufficientemente lontane. Sei pronta Kimiko?” “Sì Capitano.” “Mi raccomando, quando ti attaccheremo tu non dovrai reagire hai capito?” Kimiko annuì. “Molto bene, forza attacchiamola.” Le ragazze a turno attaccarono a Kimiko che si fece colpire pesantemente senza reagire. “Basta così ragazze, Kimiko è piena di ferite. Ora fingi di svenire…” Kimiko cadde. “Così va bene?” “Sì, reciti benissimo.” “Eh eh, la ringrazio.” Sorrise al capitano. “Akane puoi vedere con lo sharingan se passa qualcuno della foglia da queste parti?” “Sì subito Capitano…” Akane attivò lo sharingan. “Ma tu guarda che coincidenza.” “Chi hai visto?” Volle sapere subito Arisu. “A pochi metri da qui sta passando proprio la squadra sette al completo.” “Ah ottimo. Allora Kimiko, sai quello devi fare. Mi raccomando, noi andiamo. Ma ci terremo sempre in contatto.” “Va bene Capitano…” “Ok andiamo via, ragazze.” “SI’.” Arisu e le sue allieve andarono via e Kimiko come d’accordo chiuse gli occhi per finta. “Oh no…” “Che succede Naruto?” Gli domandò il Capitano Yamato. “Con la modalità eremitica ho sentito un chakra debole di qualcuno a pochi passi da qui.” “Chi sarà mai?” Domandò Sakura. “Non lo so, ma è meglio andare a vedere.” Naruto andò più velocemente. “Aspetta Naruto, potrebbe essere pericoloso.” Dopo un po’ Naruto si fermò perché vide una ragazza a terra. “Guardate, dal copri fonte sembrerebbe una ragazza del nostro villaggio.” “Sì hai ragione, ma non l’ho mai vista.” Naruto sentì il suo battito. “Fortunatamente, è ancora viva.” “Bene, portiamola subito in infermeria.” Decise il capitano Yamato. “Sì giusto…” Yamato la prese in braccio mettendola dietro di lui. “Su andiamo…” “SI’!!” Ripartirono immediatamente. Poi dopo un po’ rientrarono al Villaggio della foglia. “Ehi squadra sette, bentornata.” Gli sorrise la guardia. “Scusate ma ora non abbiamo tempo con i convenevoli. Dobbiamo portare questa ragazza in infermeria urgentemente.” Disse seriamente il Capitano Yamato. Yamato mise la ragazza in infermeria sotto le cure mediche di Shizune- “Signorina Shizune, io posso assisterla?” “Ovvio, devi farlo. Fai parte della squadra medica.” “Sì giusto…” “NOI CHE COSA FACCIAMO?” Domandarono Naruto e Sai. “Voi potete aspettare qui, finchè non si riprende la ragazza.” “AGLI ORDINI!!” E’ davvero molto strano, prima ho percepito chiaramente il chakra della volpe. Ce l’avrà qualcun altro? No non è possibile… Kimiko riaprì gli occhi lentamente. “Ben svegliata.” “Dove mi trovo e chi siete voi due?” “Io sono Shizune la responsabile dei infermieri. E lei è Sakura, anche lei è una chunin della sezione infermieri. E tu chi sei?” “Kimiko Yoshida. Dove sono?” “Al villaggio della foglia.” “Ah capisco…” Bene, a quanto pare il piano ha funzionato. Questi idioti non sospettano niente. “Posso darti un’occhiata alle tue ferite?” “Ok…” Shizune si avvicinò a lei esaminandola meglio. “E’ davvero strano.” “Che cosa?” Le domandò Kimiko. “Le tue ferite sono guarite da sole. “Evidentemente non erano tanto gravi.” E’ tutto merito del chakra della volpe. “Meglio così.” “Scusate, ma ora vorrei riposare. Sono stanca…” “Ma certo, se hai bisogno di qualcosa chiamaci pure.” “D’accordo.” Shizune e Sakura uscirono dalla stanza di Kimiko. “Signorina Shizune, come sta la ragazza?” “Ora meglio, si è ripresa. Ma la cosa strana è che le sue ferite sono guarite subito…” “Davvero? Strano…” “Possiamo vederla?” Domandò Sai. “Ora no, vuole riposare.” “Ah va bene.” “Bè allora, io torno ad allenarmi.” “Ma come Naruto, di nuovo?” Sospirò Sakura. “Bè sì… sai com’è, devo diventare più forte per riportare a casa Sasuke.” “Hai già la tecnica eremitica, non ti basta?” “No, mi dispiace. Ti saluto.” Naruto corse via. “Ah è sempre il solito, non si smentisce mai.” “Eh eh, è fatto così. Dai Sakura, andiamo a riferire alla signorina Tsunade di questa ragazza.” “Sì certo…” “Vengo con voi…” Sakura, Sai e Shizune andarono dal Quinto Hokage. “Finalmente se ne sono andati, erano davvero una seccatura. Il capitano mi ha detto che devo recitare la parte della fanciulla indifesa. Ma questa cosa non fa per me. Chissà, cosa starà facendo Tobi il giustiziere mascherato? Ah, ma che ci penso a fare?” Si girò dall’altra parte del letto. “Meglio che mi che approfitti della situazione per farmi un bel pisolino.” “Mm… capisco. E così questa ragazza si chiamerebbe Kimiko Yoshida?” “Esattamente signorina Tsunade.” “Non vi ha detto altro?” “Bè no… però dopo aver visto le sue ferite ho notato che erano subito guarite. E lei mi ha risposto con non calanche che probabilmente non erano tanto gravi. E il suo copri fonte è della foglia.” “Quindi, possiamo dedurre che abitava qui, e dev’essere andata via da noi senza motivo.” “Sicuramente sì…” “Comunque in ogni caso, tenetela sotto controllo per sicurezza. Ditelo anche a Naruto, ma dov’è?” “Ad allenarsi al campetto qui come al solito…” “Di nuovo? Non cambierà mai… Ok per adesso è tutto, Sakura tu puoi andare. Shizune tu resta qui.” “Va bene.” Sakura usci dall’ufficio di Tsunade per dire a Naruto di controllare a Kimiko. “Dove sarà quella testa quadra? Ah eccolo là… ehi Naruto.” “Cosa ce Sakura?” “La signorina Tsunade ha detto che dobbiamo tenere sotto controllo a Kimiko.” “La ragazza si chiama così? Sì ok… cavoli, proprio nel bel mezzo dei miei allenamenti.” “Smettila di lamentarti.” Arrivò la notte e verso le dieci di sera quando non vide più nessuno Kimiko decise di farsi un giretto nel villaggio. Uffa che noia, mi tocca stare segregata qui dentro come una cavia in un laboratorio. Improvvisamente sentì dei rumori al cancello principale. “Oddio, chi è?” Si avvicinò lentamente e qualcuno gli tirò un sassolino in testa. “Ahia, ma cosa?” “Siamo io e Akane tonta, chi vuoi che sia?” “Natsumi, dovevi per forza tirargli un sassolino in testa?” “Bè sì… altrimenti non capiva.” “Akane, Natsumi… cosa ci fate qui?” “Il capitano ci ha raccomandato di venire a vedere come procedeva la tua infiltrazione al villaggio della foglia.” Disse seria Natsumi. “Per ora procede bene, non sospettano niente.” “Molto bene, continua così.” Sorrise Akane. “Per quanto tempo devo stare rinchiusa qui?” “Per un po’ di tempo, quindi abbi pazienza mia cara amica.” Natsumi le fece l’occhiolino. “Aah… va bene, ci provo. Anche se non è facile.” Sospirò Kimiko. “Ok ora dobbiamo andare via per fare il rapporto al Capitano. Tu continua così che vai alla grande.” Le sorrise Natsumi. “Va bene.” Detto questo Akane e Natsumi andarono via e Kimiko ritornò a dormire in infermeria. Capitolo 3 “Una nuova amica” Anche oggi c’era un sole che spaccava le pietre al Villaggio della Foglia. Tsunade aveva affidato a Naruto di tenere sotto controllo Kimiko, e già che c’era anche per diventare suo amico. Quindi andò subito in infermeria ma non c’era. “Accidenti, dove sarà andata? Meglio che la trovi, non voglio sorbirmi la rabbia della signorina Tsunade per avermi dato questo incarico.” Uscì di nuovo dall’infermeria e corse per tutto il villaggio per cercarla. Kimiko era seduta al campetto di allenamento appoggiata a un albero a rilassarsi. Aaah… come si sta bene qui. Ce una pace immensa. Spero che non mi disturbi nessuno. Senza volerlo Kimiko ripensò a Tobi e a quello che gli aveva detto poi qualcuno disturbò i suoi pensieri. “Eccoti qui Kimiko, ti ho cercato dappertutto.” Ansimò Naruto. “Io sono…” Kimiko lo interrompe. “Naruto Uzumaki, l’eroe della foglia. Lo so…” “Caspita, le voci girano eh?” Si grattò la testa sorridendo come al solito. “Che cosa vuoi?” “Bè ecco… la signorina Tsunade mi ha incaricato di tenerti sotto controllo. E già che ci sono potremmo conoscerci meglio.” “Io non voglio conoscerti né tantomeno essere tua amica. E poi so badare a me stessa, non ho bisogno di uh pidocchio spocchioso che mi controlla.” “Che cosa? Ma come osi parlarmi così? Io non ti ho fatto niente…” Strinse il pugno con rabbia. “Solo perché sei l’eroe del villaggio, non darti tante arie.” “Ma cosa dici? Io non mi do le arie. Io ho salvato tutti i miei compagni dall’organizzazione Alba.” “E allora? Pensi che io diventerò tua amica solo per questo motivo?” Kimiko si alzò. “Io voglio essere tuo amico.” “Io no. E comunque ho già delle amiche molto lontane da qui. Su di loro posso sempre contare…” “Ah è un’ottima cosa. Però tu non hai un amico dico bene?” “Non me ne importa, tu tieniti pure i tuoi stupidi amici, e io mi tengo le mie.” Detto questo se ne andò lasciando Naruto senza parole. Ma perché mi tratta così? Non capisco… le sue parole sembravano delle lame pronte a ferirmi. Sembrava molto seria su quello che mi diceva. Poco dopo arrivò Sakura. “Ehi Naruto.” Ma lui non la sentì. “Ma mi ascolti?” “Ah ciao Sakura, scusa ma ero immerso nei miei pensieri.” “L’ho notato, è successo qualcosa?” “Ho parlato con Kimiko, ma lei mi ha detto delle cattiverie.” “Ma sicuramente ti stai sbagliando. Forse, è un po’ timida perché non conosce nessuno.” “No non credo. Sai, le sue parole erano molto serie e decise. Penso che in passato dev’essergli successo qualcosa che non vuole riferirci.” “Tu dici?” “Sì, l’ho visto dal suo sguardo serio mentre mi guardava. Ma io voglio aiutarla e diventare suo amico, non posso lasciarla sola nel suo oblio.” “Sì, hai detto bene. Magari, passandoci del tempo insieme diventerete amici.” Le sorrise Sakura. “Sì certo, lo spero.” Nei giorni a seguire Naruto inseguì Kimiko dappertutto esasperandola. “Insomma, vuoi lasciarmi in pace brutto pidocchio?” “Non ci penso minimamente, voglio diventare tuo amico.” “Quanto sei insistente…” “Eh eh lo so, sono fatto così.” “Bè… sei fatto male. Sei un poppante scadente.” “Puoi insultarmi quanto vuoi, ma io non mi arrendo.” Gli sorrise. “Smettila di sorridere, mi dà sui nervi.” Kimiko gli diede un cazzotto facendolo volare fuori dal villaggio. Naruto si rialzò un po’ dolorante… “Ehi, ma sei impazzita? A momenti ci rimetto…” “Oh scusa, il mio pugno si è mosso automaticamente.” “Non dire bugie… tu l’hai fatto apposta.” Naruto partì al contrattacco ma il Capitano Yamato lo fermò in tempo. “Fermati Naruto, che diavolo volevi fare?” “Voglio dare una bella lezione a questa presuntuosa.” “E’ arrivato giusto in tempo Capitano Yamato. Questo pidocchio voleva picchiarmi brutalmente.” Kimiko finse di essere spaventata. “Cosa? Ma sentila, stai mentendo di nuovo!!” “Ora basta, ti porto via da lei. Così ti calmi un po’.” Yamato lo trascinò via… “No aspetti, mi lasci andare.” Kimiko gli fece una linguaccia. Yamato lo portò al centro del villaggio. “Allora, perché volevi colpire Kimiko?” “E’ stata lei a darmi un pugno per prima senza motivo.” “Dici davvero?” “Sì, glielo giuro. Non mi crede?” “Sì, però mi sembra strano che ti abbia colpito. Sicuramente voleva provocarti un po’. E tu come al solito ci sei cascato come un ingenuo.” “Cavoli, non ci si metta anche lei. Però, a parte questo mi è sembrato di capire che mi odia e che secondo lei e mi ha dato dello sbruffone per essere l’eroe della foglia.” “Addirittura?” “Eh sì Capitano. Ho la sensazione che ce l’abbia con me.” “Magari è il suo carattere a farla parlare così.” “Lei dice? Però io voglio diventare suo amico, ma Kimiko è una tipa dura e costante.” “Devi darle tempo, in fondo è appena arrivata e deve abituarsi a questo villaggio.” Kimiko intanto stava passeggiando per il villaggio immersa nei propri pensieri. “Sakura scusa, quella sarebbe la nuova ragazza del nostro villaggio?” Le domandò Ino. “Sì esatto Ino.” “Bè che aspettiamo? Andiamo a fare amicizia con lei.” Ino corse da lei seguita a ruota da Sakura. “Ciao piacere di conoscerti, io sono Ino Yamanaka. Benvenuta al nostro villaggio.” Le diede il benvenuto cordialmente sorridendole. “Non ce bisogno che ti sforzi di essere gentile, biondina. Si vede dalla tua faccia che sei antipatica e aggressiva.” “Che cosa? Ma come ti permetti? Io ti ho solo dato il benvenuto e questo è il tuo ringraziamento?” “Calmati Ino dai, Kimiko è un po’ timida credo.” “Non m’importa, ha bisogno di una bella lezione.” “Tu sai usare la tecnica del capovolgimento spirituale vero? “ “Come fai a saperlo?” “In ogni caso non funzionerà.” “Non mi sfidare, io la provo lo stesso: tecnica del capovolgimento spirituale.” Appena Ino entrò nella sua mente uno strano mostro ruggì facendola spaventare. “Ah oddio…” “Cos’hai fatto Ino?” “Non lo so, ma quando sono entrata dentro di lei una strana creatura mi ha rimandato indietro.” “Cosa vuoi dire scusa?” “Non saprei…” “Hai visto? Te lo dicevo che non avrebbe funzionato.” Kimiko le sorrise diabolicamente. Chi è veramente questa ragazza? “E ora se permettete finisco la mia passeggiata, ci si vede o forse no.” Kimiko andò via. “Dannazione, è la prima volta che la mia tecnica non funziona. Non la sopporto a quella, si crede inferiore a tutti.” “No dai, sarà solo una tua impressione. E’ successa la stessa cosa anche a Naruto.” “Ah sì?” “Eh già, dobbiamo darle il tempo di integrarsi tra noi.” Tsk poveri illusi, voi siete solo delle inutili pedine. Io sono la regina che molto presto avrà la sua vendetta. A un certo punto il chakra della volpe gli pulsò. Che sta succedendo? Ho una strana sensazione… ma certo. E’ quel pidocchio che sta cercando di allenarsi per controllare il potere della volpe. Maledetto… ora ci mancava pure essere compatibile con il suo chakra. Kimiko corse come una furia per il villaggio arrivando al campetto dove si allenava Naruto super visionato dal Capitano Yamato. Naruto si fermò… “Che cos’hai Naruto?” “Ho avuto di nuovo quella sensazione del chakra della volpe.” “Che vuoi dire?” “Non lo so, ma penso che qualcun altro abbia il chakra della volpe.” “No è impossibile, ti sbagli. Gli unici che ce lo avevano erano i fratelli Ginkaku e Kinkaku, i due splendori della nuvola.” “Sì forse ha ragione…” “Forza, continuiamo gli allenamenti.” “Ok…” Quel maledetto Naruto mi causerò un sacco di guai. Riprese a correre ma stavolta andò a posizionarsi su un tetto del palazzo. Prima o poi ci rincontreremo Kimiko. Quel Tobi dove sarà finito? Non vedo l’ora di battermi con lui. “Ciao, tu devi essere Kimiko.” “Chi ha parlato?” “Sono quaggiù. Mi presento, sono Kakashi Hatake.” “Sì, ho sentito parlare di lei. Il famoso figlio di Zanna Bianca della foglia.” “Ah vedo che sei molto informata.” “Così pare…” “Come mai stai quassù tutta sola? Non fai amicizia con Naruto e gli altri?” “No grazie, non li sopporto.” “Accidenti mi ricordi qualcuno che sfortunatamente non è più al villaggio.” “Intende Sasuke Uchiha? Quel buono annulla che ha lasciato il villaggio molto tempo fa?” “Sai anche questo? Oddio, se ti sentisse Sakura se la prenderebbe a morte con te.” “Che lo faccia pure, io non ho paura di quella ragazzina che piangeva sempre per lui.” Questa ragazza non ha peli sulla lingua e dice sempre quello che pensa senza paura. “Se non le dispiace vorrei restare sola quassù.” “Va bene, come vuoi. Se hai bisogno chiama…” Kimiko non gli rispose e chiuse gli occhi. Kakashi andò via… Kimiko immaginò i suoi genitori che la tenevano per mano sorridendo e ridendo. Mamma papà, vi vendicherò. Dovessi anche fare l’ultima cosa che faccio… Gli scese una lacrima. Tesoro ricorda che se un giorno non ci saremmo più, noi saremo sempre con te. Tu dovrai essere forte e diventare una ninja forte come me e papà. Mi raccomando, contiamo su di te… le parole di sua madre riecheggiarono nella sua mente. In questi giorni la signorina Tsunade offrì vitto e alloggio a Kimiko fingendo di essere felice. Capitolo 4 “Il finto rapimento” Erano le otto di mattina e Kimiko stava ancora dormendo beatamente quando qualcuno bussò duramente alla sua porta. “Ma chi diavolo è a quest’ora?” Si alzò di malavoglia e quando aprì la porta vide che era quel moccioso di Naruto. “Che cosa vuoi?” “Buongiorno Kimiko, la signorina Tsunade ci ha convocato questa mattina.” “E io cosa c’entro scusa? Non faccio parte della squadra sette.” “Da oggi sì, quindi devi venire nel suo ufficio.” Kimiko sbuffò e chiuse la porta. “Ehi che razza di modi…” Un minuto dopo riaprì la porta. “Ok andiamo…” “Va bene.” Naruto e Kimiko entrarono nell’ufficio di Tsunade. “Eccoci signorina Tsunade scusi il ritardo, ma Kimiko…” Kimiko gli pestò un piede. “Ahia, ma che ti prende?” “Oh scusa, mi è sfuggito il piede.” “L’importante è che ci siete tutti. Vi informo che un mio informatore Jonin della squadra Ambu ha scovato il tipo con la maschera che si fa chiamare Tobi non molto distante da qui.” “Ah dice davvero? E’ perfetto, così potremo sapere dove si trova Sasuke.” Esclamò Naruto contento. “Non essere troppo contento Naruto, è una faccenda seria.” “Sì, mi scusi.” Oh no, hanno trovato Tobi. Questa non ci voleva… “Ne è proprio sicura quinta Hokage?” le domandò Kimiko. “Ma certo, dubiti delle mie informazioni per caso?” “No no, si figuri. Chiedevo per esserne sicura.” “Capisco… allora vi assumo questa missione speciale di trovare questo tizio mascherato.” “Mi scusi quinta Hokage, ma io non c’entro niente con questi marmocchi della squadra sette.” Ah eccola che ricomincia… “Non m’importa un accidente cara Kimiko, tu vai con loro e basta. Non puoi stare tutto il giorno segregata qui al villaggio, non ti pare? E poi il tuo aiuto potrebbe essere prezioso. In fondo sei una chunin esperta no?” Sì in effetti è da troppo tempo che sto rinchiusa qui dentro. Anche se non sopporto a questi soggetti della foglia, almeno posso uscire. “E va bene, andrò con loro.” “Molto bene, partite immediatamente.” “AGLI ORDINI!!” E così la squadra sette al completo partì immediatamente. Vista l’atmosfera tesa tra la squadra e quindi il Capitano Yamato decise di rompere il ghiaccio. “Allora Kimiko, sei emozionata per la tua prima missione?” “Per sua informazione questa non è la mia prima missione, ne ho fatte moltissime con le mie compagne.” “Ah capisco… i tuoi genitori dove sono?” “Non li ho più.” “Oddio scusami non lo sapevo, mi dispiace.” “Sì certo, è quello che mi dicono tutti.” Calò di nuovo il silenzio… “Ragazzi, vi dispiace sa acceleriamo un po’?” “Certo che no Capitano, andiamo.” “Bene…” La squadra sette andarono più velocemente saltando di ramo in ramo. Kimiko però era più veloce e Naruto la raggiunse. “Kimiko non correre veloce, altrimenti rischi di perderti.” “Stai zitto, io non prendo ordini da te pidocchio.” “Smettila di chiamarmi pidocchio, accidenti. Io mi preoccupo per te e basta, in quanto membro della nostra squadra.” Kimiko si fermò improvvisamente e scese giù seguita dagli altri. “Chiariamo subito una cosa: io non faccio parte della vostra squadra. Ono qui con voi solo perché me l’ha imposto il quinto hokage. Hai capito moccioso?” “Gr… io non sono un moccioso.” “Dai ragazzi, non mi sembra il caso di litigare nel bel mezzo di una missione.” S’intromise Sai. “Tu taci faccia cadaverica.” “Faccia cadaverica? Ma non è vero…” Sai si demoralizzò. “Avanti Naruto, perché non mi attacchi? Ora ne hai l’occasione no? O hai paura?” “Io non ho mai paura.” “Naruto smettila, non reagire alle sue provocazioni.” “Su forza, perché non scateni il potere della volpe?” “Come fai a sapere che ho la volpe dentro di me? Te l’ha detto qualcuno?” “Sì può darsi… e allora cosa cambia?” “Quindi tu collabori con l’organizzazione Alba.” “Non dire scemenze, neanche li conosco a quelli. Ti sembro il tipo?” “Bè no…” “Se non sai le cose taci brutto pidocchio.” “AAAAH FINISCILA DI CHIAMARMI IN QUEL MODO!! IO TI…” Naruto s’interrompe perché percepì una presenza. “Che ti prende Naruto?” Gli domandò Yamato. “Sta arrivando qualcuno.” “Di chi si tratta?” “Non lo so…” Infatti Naruto aveva ragione. Davanti alla squadra sette precisamente dietro Kimiko apparì Tobi che la afferrò. “Ci rivediamo Naruto.” “Tu maledetto bastardo, lascia andare Kimiko.” “Non ci penso nemmeno, questa ragazza verrà via con me. E se provate a fermarmi, sarò costretto a farle del male.” “Oh no Kimiko.” “Ci vediamo ragazzi…” Tobi così com’era venuto sparì dal nulla. “Dannazione, lo sapevo.” “Cosa intendi?” “Quel tipo mascherato ci stava spiando da molto prima.” “L’hai percepito in modalità eremitica?” “Sì. E ora come facciamo a salvarla?” “Dobbiamo elaborare un piano di strategia.” “Ma capitano, e se la uccidesse?” “No, non lo farà. Io penso che Kimiko gli servi viva per qualcosa…” “E cosa sarebbe?” le domandò Sakura. “Non lo so, ma avremo modo di scoprirlo.” “D’accordo, ma non possiamo restare qui fermi senza fare niente. Andiamo a cercarla…” “No Naruto, per ora risparmiamo le energie. Non devi essere avventato, te l’ho già detto. Per oggi ci riposiamo.” “Va bene, come vuole lei. Ma dopo partiremo subito.” Yamato annuì come il resto della squadra. Intanto Tobi aveva portato Kimiko in una grotta immersa nella foresta. “Perché mi hai rapito Tobi? Mi vuoi uccidere?” “Non essere sciocca, ti ho solo portato via da quei soggetti della foglia come li chiami tu.” “E perché scusa? Io non ti ho mai chiesto di fare questa cosa.” “Io vi avevo seguito di nascosto e ho notato fin dall’inizio che non li sopportavi. E quindi ho finto un rapimento.” “Oh mio dio, non posso crederci. Hai mai pensato che se loro dovessero scoprire che è finto ci vado di mezzo io e penseranno che sono una tua complice?” “Bè allora… facciamo in modo che sia un vero rapimento.” “No Tobi è impossibile, loro ormai sono dei ninja esperti.” Kimiko si sedette con le gambe incrociate. E lo stesso fece Tobi… “Ascolta, devo dirti una cosa.” “Cosa?” “Tu hai metà chakra della volpe a nove code vero?” “Come hai fatto a capirlo?” “Mentre ti tenevo bloccata con il mio sharingan ho visto la tua mente.” “Ah ho capito. E io so che tu sei un membro dell’organizzazione Alba da quanto mi ha detto Naruto. E quindi, sicuramente vorrai prendere il mio potere per la statua diabolica del tuo progetto occhio lunare.” “No, con te non lo farei mai.” “E per quale motivo?” “Ti sembrerà ridicolo, ma i tuoi modi di fare mi ricordano tanto una mia vecchia amica che non c'è più purtroppo.” “Oh mi dispiace. Ma davvero le assomiglio?” “Sì. Si chiamava Rin, era auna mia compagna di squadra insieme a Kakashi.” “Ah sì, ora ricordo. L’ho conosciuto l’altro ieri. Porta sempre una mascherina.” “Un tempo eravamo rivali ma anche amici, ma ora non più.” “Come mai se posso saperlo?” “Ha permesso che Rin venisse uccisa davanti ai miei occhi. E da allora lo considero un maledetto traditore.” Kimiko senza volerlo iniziò a piangere. “Scusa se piango, ma non riesco a trattenermi. Ora capisco quello che hai dovuto passare.” Tobi non gli disse niente e l’abbracciò. “Shh… non piangere Kimiko.” “Tobi che ti prende? Perché mi abbracci?” Non sopporto vederti piangere a causa mia…” “Va bene non piango più, basta. Ora puoi lasciarmi…” “Come vuoi…” Tobi la lasciò andare. “Visto che ti ho detto il mio passato ora tocca a te…” “Veramente non mi hai ancora svelato chi sei veramente.” “Non posso farlo, te lo avevo già ripetuto.” “Ascolta odio la gente che nasconde la sua identità. Mi sembra di stare vicino a un killer psicopatico. Non puoi fare un’eccezione per me?” “Ok, ma dopo che ha visto la mia faccia non ti spaventare.” Tobi si alzò e si tolse lentamente la maschera. Kimiko vide che era metà sfregiata e che aveva uno sharingan uguale alla sua amica Akane. “Immagino che sei spaventata in questo momento.” “Assolutamente no, sono solo sorpresa. Scusa, posso toccarti la faccia?” “Sì, fai pure.” Gli toccò la faccia piano piano. “Ma cos’hai fatto qui?” “Vedi, da ragazzino ero rimasto bloccato sotto a un’enorme roccia durante una missione con Rin e Kakashi. Temevo che per me fosse la fine, ma fortunatamente qualcuno mi ha salvato la vita.” “Oh capisco. Quindi tu in realtà sei Obito, ma ti fai chiamare Tobi il giustiziere mascherato. Ho indovinato?” “Esatto, ma ora ti pregherei di non dirlo a nessuno. Tu sei la prima persona a cui l’ho detto.” “Va bene, te l’ho prometto.” Si diedero il mignolino. “Ora tocca a te dirmi del tuo passato.” “Bè… non ce tanto da dire. Sono nata al villaggio della foglia ed ero diventata Genin a sei anni. Vivevo una vita felice e normale, ma poi purtroppo i miei genitori persero la vita durante l’assalto a Konoha di Pain. E’ tutta colpa di Naruto se sono morti, da quando è diventato l’eroe del villaggio tutta la gente lo acclama e lo ringrazia per quello che ha fatto. MI fa una rabbia immensa, ha sempre quello stupido sorriso da ebete stampato in faccia. E io vorrei tanto farglielo sparire una volta per tutte.” Kimiko strinse i pugni con rabbia. “Ti capisco perfettamente. E va bene, ho deciso. Io e te ci uniremo insieme per vendicarci del villaggio della foglia per quello che ci hanno fatto. Che ne pensi?” “Ne sei sicuro?” “Certo, fidati di me.” “Allora va bene, li distruggeremo.” Kimiko sì alzò e strinse la mano a Obito. “Però vorrei chiederti un favore…” “Sì dimmi.” “Ecco, mi potresti allenare?” “Perché? Sei già abbastanza forte così.” “Non basta, devo diventarlo ancora di più se devo battere quel pivello di Naruto e company.” “Va bene, ti allenerò io. Ma sappi che sono molto severo…” “Non m’importa. Quando cominciamo?” “Domani mattina alle sette precise.” “Cosa? Uffa, ma perché proprio presto?” “Gli allenamenti si iniziano sempre alla mattina. Lo facevo anche io, ma se vuoi puoi ritirarti.” “No va bene, lo farò.” “Molto bene, così ti voglio.” Intanto al tempio Kinkaku-Ji le allieve del Capitano Arisu continuarono ad allenarsi costantemente. “Akane, hai novità su Kimiko?” “Pare che sia in missione con la squadra sette al completo.” “Ho capito. Spero che non si arrabbia contro quel Naruto.” “Sì anche io…” Kimiko fatti forza, io e le altre contiamo su di te. Nel pomeriggio inoltrato la squadra sette rientrò al villaggio e andarono subito nell’ufficio dell’Hokage per informargli su quanto successo. “CHE COSAAAAA? MI STARE DICENDO CHE QUEL TIZIO MASCHERATO TOBI HA PRESO IN OSTAGGIO KIMIKO?” Si agitò nervosamente Tsunade. “Signorina Tsunade, la prego si calmi.” Cercò di tranquillizzarla Shizune. “Come faccio a stare calma Shizune? Ah non posso credere che avete permesso a quello di rapire Kimiko senza fare niente per impedirglielo.” “Guardi che noi ci abbiamo provato a salvarla. Ma quello ha minacciato che se avessimo provato a fermarlo le avrebbe fatto del male.” “Sì questa volta Naruto ha ragione. Vede, è apparso dal nulla proprio dietro a Kimiko e l’ha presa subito. Poi è riscomparso di nuovo.” “Accidenti, ci mancava pure questa. Spero che quel tipo non le faccia nulla di male. Va bene per oggi potete riposarvi, poi domani mattina ripartite subito alla sua ricerca, dovessero volerci dei giorni. Ora andate.” Naruto, Sakura, Sai e il capitano Yamato uscirono dall’ufficio dell’Hokage. “Come faremo a trovare Kimiko se non sappiamo neanche in che posto sta?” S’innervosì Naruto. “Tranquillo Naruto, prima o poi la ritroveremo. Adesso andate a riposare. Dovete essere freschi e riposati per domani.” “D’ACCORDO CAPITANO!!” Naruto e il resto dei suoi compagni andarono ognuno a casa propria. Capitolo 5 “Allenamenti intensi.” Era mattina inoltrata oramai, ma Kimiko dormiva ancora profondamente. Accidenti, mi dispiacerebbe svegliarla. E’ ancora più bella quando dorme. Ah, ma che vado a pensare? “Ehi Kimiko svegliati.” “Che succede? Ci hanno trovati?” Si alzò di colpo. “No no, tranquilla.” “Ah cavoli, mi hai spaventato.” “Ho preso qualcosa da mangiare. Così prima che ti alleni sarai in forze.” “Ah bene grazie, è da ieri che non mangio niente.” Kimiko e Tobi mangiarono assaporando il cibo con gusto. “Ah ora sono a posto, grazie mille.” “Figurati. Bene, adesso cominciamo gli allenamenti.” “Sì…” Kimiko e Tobi iniziarono ad allenarsi. Ovviamente, senza la sua maschera. Nel frattempo da un'altra parte Naruto e il resto della squadra sette e otto insieme a Kakashi erano già partiti alla ricerca di Kimiko. “Ehi Kiba, hai fiutato qualcosa?” Gli domandò Naruto. “Ancora no, però ti farò sapere. Non essere nervoso.” “Non riesco a stare calmo sapendo che una nostra compagna è in pericolo per colpa di quel tizio mascherato.” “Sì ti capisco…” “Ehi ragazzi, ho intravisto qualcosa non molto distante da qui.” Disse Hinata guardando con il suo Byakugan. “Hai visto Kimiko?” “No, sembrerebbe un tempio.” “Ah bene, vediamo se ce qualcuno. Così chiediamo qualche informazione su Kimiko.” Decise Kakashi. Tutta la squadra si diresse subito all’entrata del tempio. “Capitano Arisu, è arrivato qualcuno all’entrata principale.” Disse Akane. “Vengo subito.” Arisu si avvicinò all’entrata. “E voi chi siete?” Domandò Arisu squadrandoli dalla testai ai piedi. “Scusate per l’intrusione, ma volevo chiedervi delle informazioni.” Disse seriamente Kakashi. “Che tipo d’informazioni?” “Sapete per caso dov’è finita questa ragazza?” Kakashi gli mostrò una sua foto. “Ma questa è Kimiko.” “La conosce?” “Certo, è una mia allieva. E io sono il Capitano Arisu.” “Ah capisco, piacere di conoscerla io…” Arisu la interrompe. “Lo so, Kakashi Hatake del villaggio della foglia.” “Caspita, sono famoso. Eh eh…” Arisu non rise. “Perché state cercando la mia allieva?” “Mi dispiace doverglielo dire, ma è stata rapita da un certo Tobi dell’organizzazione Alba.” “Cosa? No non è possibile…” “Purtroppo sì, e noi la stiamo cercando con ogni mezzo possibile.” Dannazione, questa non ci voleva. Kimiko cos’hai combinato? “E voi non l’avete ancora trovata?” “No, ma ci stiamo dando da fare.” “Se volete, potete fermarvi qui per la notte. E magari domani vi aiuteremo anche noi a cercarla.” “Ah va bene, grazie è molto gentile.” Accidenti, non ho avuto scelta. Devo per forza aiutare questi babbei. Sennò ci scoprivano. E quindi la squadra sette e otto si fermarono al tempio Kinkaku-Ji. Da un’altra parte Kimiko stava combattendo Tobi con una serie di arti marziali, che lui ovviamente glieli parò tutti. “Brava Kimiko, stai migliorando a vista d’occhio. Continua così…” Però Kimiko si fermò ansimando. “Senti Tobi, smettila di prendermi in giro. Perché è ovvio che tu sei più forte di me, dato che hai dalla tua parte lo sharingan.” Ansimò stizzita Kimiko. “Ma non è vero, dai non scoraggiarti. Tu hai metà potere della volpe… che puoi imparare a controllarlo.” “Sì figuriamoci, l’ultima volta che ci ho provato agli allenamenti con le mie compagne mi ero trasformata a sei code distruggendo metà tempio.” “Veramente?” “Eh sì, te lo giuro. Però il Capitano Arisu non si è arrabbiata- Anzi, è stata molto comprensiva con me.” “Oh capisco… però io ti aiuterò a controllarlo.” “E come scusa?” “Per farti un esempio, quel moccioso di Naruto ha fatto un durissimo allenamento al monte Myoboku per imparare l’arte eremitica. All’inizio non ce la faceva, ma dopo un po’ ce l’ha fatta, ed è diventato un tutt’uno con la natura.” “Ah sì?” “Sì.” “Quindi in poche parole, io dovrei diventare un tutt’uno con la volpe?” “Esatto.” “Tobi, lascia che ti lo dica: IO NON CI RIUSCIRO’ MAI A CONTROLLARE LA VOLPE!!!” “Lo so, ma provare non costa nulla no? Dai continua ad attaccarmi con tutta la tua forza.” “E va bene…” Kimiko lo attaccò violentemente ma Tobi gli parò i colpi. Ha una potenza inaudita, come fa? Poi lui la colpì all’addome facendole fare un volo a terra spaccando la roccia. “Ops scusa, non volevo colpirti così forte.” Kimiko nonostante la botta si alzò un po’ dolorante. “Kimiko, come ti senti?” Non gli rispose e senza volerlo dal suo corpo uscì il chakra della volpe con una coda. “Accidenti, questo non l’avevo previsto. E ora come la fermo?” Kimiko si mise a quattro zampe e corse subito ad attaccarlo, ma Tobi la evitò facendola infuriare ancora di più. “Kimiko riesci a sentirmi? Ritorna in te, non lasciarti sopraffare dalla volpe.” “Tobi…” “MI hai sentito? Brava… ora respira.” Kimiko fece dei lunghi respiri e poi con la sua forza di volontà reprime il chakra della volpe che scomparì, cadde in ginocchio. Tobi andò subito da lei e l’abbracciò. “Tobi? Che ti prende?” “Scusami, ma temevo che perdessi il controllo.” “Ah ah, tranquillo. Sto bene… ora puoi lasciarmi.” “No, restiamo ancora un po’ così.” “Ah ok…” Perché il mio cuore batte così forte? Non sarà che mi sto innamorando di Obito? No, è impossibile. Io e lui siamo completamente due poli opposti. In questi giorni Kimiko e Tobi continuarono ad allenarsi incessantemente. Intanto Naruto si stava guardando intorno nel tempio. “Ehi tu ragazzino, smettila di ficcanasare in giro.” Lo rimproverò il Capitano Arisu. “Scusi, ero solo curioso.” “Allora, da quanto Kimiko è una sua allieva?” Gli domandò Kakashi per rompere il ghiaccio. “Fin da piccola.” “Oh capisco…” Kakashi vide che c’era ana ragazza con lo sharingan. “Perché mi guarda in quel modo?” “Ah scusami, ma mi ricordi tanto un mio ex allievo. Hai il suo stesso sguardo…” “Forse intende Sasuke Uchiha? Io sono diversa da quel traditore, quindi non mi paragoni a lui.” “Hai ragione, scusami. E così voi avete sempre vissuto in questo tempio?” “Sì sempre.” “Se lei è la sua maestra come mai non è qui?” Gli domandò Naruto. “Bè come dire… se né andata dal tempio perché si era stufata di essere sempre chiusa qui dentro.” “Ah ho capito. E non vuole ritornare più qui?” “Al momento no, vuole essere una ragazza indipendente.” “Io sono sicuro che prima o poi ritornerà da voi.” Gli sorrise Kakashi. “Sì grazie, lo spero.” Fiuu… meno male che mi hanno creduto. Questi del villaggio della foglia sono molto ingenui. Hinata che aveva ancora attivo il byakugan vide senza volerlo dentro Natsumi e si spaventò a morte. “Ehi tu, ti sei messa a guardare all’interno di me col tuo byakugan per caso?” Come fa a sapere che ho il byakugan? “Sì scusami, ma mi sono dimenticata di disattivarlo.” Naruto notò che Hinata era un po’ spaventata. “Hinata che ti prende? Sembri spaventata a morte come se avessi visto la morte.” “No tranquillo sto bene…” “A me non sembra.” Natsumi sì avvicinò irritata a Hinata. “Allora ragazzina, che cos’hai visto dentro di me? Sputa il rospo…” “Non mi sembra il caso di metterla in soggezione.” “Tu sta zitto moccioso. Voglio sentirlo dire da lei…” Hinata fece dei bei respiri e prese coraggio. “Tu hai una specie di mostro dentro di te.” “Una specie di mostro? Usi termini poco eleganti…” “Cosa vuoi dire?” Le domandò Kakashi. “Visto che ormai il segreto è stato svelato ve lo dirò io: Natsumi ha dentro di sé il demone lupo ibrido che si chiama Tatchit.” Spiegò seria Arisu. Tutti restarono sconvolti da quanto aveva detto. “Bè? Cosa sono quelle facce? Io ormai ci sono abituata di avere un demone dentro di me.” “Sì, ma immagino che ti sarai sentita sola come lo ero io da piccolo.” “No per niente, avevo le mie compagne che mi hanno saputo accettare.” “Ah meglio così, gli amici sono stupendi.” Sorrise Naruto. “Già… e dimmi, tu come hai fatto ad arrivare fino a qui?” “Cosa intendi?” “Nonostante fossi solo non ti sei perso d’animo e da quello che so sei riuscito nel tuo intento a farti accettare dopo un po’ salvando il tuo villaggio. Un po’ ti ammiro, ma non montarti la testa ragazzino della volpe.” “Eh eh grazie… come ti chiami?” “Natsumi Tanaka.” “E voi?” “Akane Uchiha.” “Ryoko Sato e lui è la mia fedele tigre Key.” “Incredibile, non avevo mai visto una tigre addomesticata. Che forza.” “Lo so, Key l’ho trovato quando era un cucciolo che vagava per strada. Era fuggito dal circo che lo maltrattavano sempre. E così ho deciso di prenderlo con me insegandogli tutte le tecniche ninja.” “Che bello, posso accarezzarlo?” “Se ci tieni…” Naruto si avvicinò a Key per accarezzarlo ma lui gli ruggì. “Scusalo ma quando conosce gente nuova è intrattabile.” “Ah certo, capisco.” Cavoli, per poco mi mordeva. “E io sono Ayane Kobayashi, l’ultima allieva del Capitano Arisu.” “Non lasciatevi ingannare dal suo kimono viola e il suo carattere ingenuo. Quando si arrabbia è devastante. Quindi state attenti a non farla arrabbiare.” Li avviso Arisu. “AH VA BENE!!” Esclamarono tutti insieme. Intanto Kimiko continuava ad allenarsi senza sosta con Tobi. A un certo punto Tobi gli diede un calcio che la mandò al tappeto. Kimiko cercò di alzarsi, ma glielo impedì bloccandola sopra di lei. “Sei in trappola mia cara.” Cercò di liberarsi ma non ci riuscì. “Hugh… accidenti.” “Non ti sforzare e ammetti la tua sconfitta.” “No, non lo farò mai…” “Che testarda. Ok continua pure, ma così ti stanchi.” Kimiko si fermò imbarazzata vedendo che era sora di lei. “Allora ti sei già arresa?” “Ehm sì… hai vinto.” “Perché adesso sei imbarazzata?” “Che razza di domande fai? Forse perché sei sopra di me?” “Oh hai ragione, scusami.” Tobi si tolse subito e Kimiko si alzò sospirando. “Fiuu… che stanchezza” “Hai fatto davvero degli ottimi progressi, complimenti.” “Grazie, eh eh. Naruto si pentirà amaramente di quello che mi ha fatto.” Kimiko sorrise diabolicamente. “Adoro il tuo sorriso perfido.” “Dai, non esagerare.” “No dico sul serio. Io penso che tu ti meriti un premio per i tuoi miglioramenti negli allenamenti.” “Un premio? No, non è necessario…” “E invece sì. Chiudi gli occhi…” “Perché?” “Fallo e basta.” “Mm… va bene.” Kimiko chiuse gli occhi e Tobi la baciò. “Ma cos’hai fatto?” “Ti ho baciato…” “SI PUO’ SAPERE PERCHE’ DIAVOLO LO HAI FATTO??” Urlò Kimiko sconvolta. Tobi gli tappò la bocca. “Non urlare, vuoi che ci scoprano tutti?” “Io per il premio mia spettavo una sciarpa o un braccialetto, non un bacio. Che ti è saltato in mente di baciarmi?” “Ho soltanto seguito il mio cuore.” “Cosa? E’ uno scherzo vero?” “Assolutamente no.” “Tu sei un membro dell’organizzazione Alba. E poi tu eri innamorato di Rin o sbaglio?” “No non sbagli, ma ormai Rin non c'è più. E se fosse qui sarebbe felice del fatto che io vada avanti con la mia vita, incluso anche l’innamorarmi di una ragazza.” “Mi dispiace ma non ti credo, tu non puoi esserti innamorato di me. Non mi conosci nemmeno…” “Sono bastati questi pochi giorni trascorsi con te a sapere che tipo di persona sei.” “Oh davvero? E sentiamo, che persona sarei mister so tutto io?” “Sei una ragazza straordinaria e fantastica che nonostante hai perso la tua famiglia non ti sei mai arresa e sei andata avanti diventando una ninja esperta che sa il fatto suo.” Tobi gli sorrise. “No, non è vero. Io non…” Tobi l’avvicinò a sé e la baciò di nuovo. “Ora mi credi?” Poi l’abbracciò fortissimo. “Io ti amo Kimiko, per me sei speciale.” “Non posso avere una relazione con te. Il capitano Arisu e le mie compagne saranno contrarie.” “Non m’importa, affronterò tutto questo.” Kimiko restò senza parole da quello che gli aveva detto Tobi. Arrivò la notte e tutti dormirono beatamente. Capitolo 6 “Missione compiuta” Era una mattina soleggiata come sempre, Kimiko e Tobi dormivano vicino abbracciandola. Ma tu guarda questo, ora che mi ha confessato i suoi sentimenti pretende che io gli stia vicino? Lo spostò leggermente senza fare rumore e si alzò per prima ammirando il paesaggio che la circondava. Si stiracchiò… Ah che splendida giornata oggi. Kimiko guardò Tobi che dormiva beatamente. Dorme profondamente come un bambino. Bè è logico… si sarà stancato in questi giorni allenandomi. Guardandolo da questa prospettiva non si direbbe che è cattivo come dicono tutti. Ah uffa, perché diavolo mi metto a pensare a lui? Non dovrebbe importarmi di niente. Si girò dall’altra parte. Poi mentre era distratta Tobi si alzò lentamente e l’abbracciò da dietro. “Buongiorno bellezza.” “Tobi, mi hai spaventato.” “Scusami. Comunque, sapevo che mi stavi osservando mentre dormivo. Allora un po’ t’interesso…” “No per niente, controllavo solo come dormivi e se respiravi.” “Sai non sei capace di mentire…” Kimiko indietreggiò fino a sbattere contro un albero. E lui la bloccò. “Guardami bene, pensi che io menta riguardo i miei sentimenti per te?” “Bè un po’ sì… perché io non capisco se tu scherzi o dici sul serio. E poi io ho paura di non essere abbastanza per te…” Kimiko senza volerlo pianse e Tobi la baciò di nuovo sorprendendola. “Tobi…” “Ascoltami, non ti devi autocommiserare per non essere abbastanza. Sei una ninja fantastica e fortissima che ha dentro di sé metà chakra della volpe. Per me sei speciale e vai benissimo così. Hai capito?” “Oh Tobi sì. Ma io ho paura che quelli del villaggio della foglia ci scopriranno.” “No, non lo faranno. Io sono bravo a nascondermi.” Gli sorrise. “Sei sicuro?” “Ma certo, fidati di me.” “Ora è giunto il momento che anche io ti dica una cosa.” “Sì dimmi…” “Ecco… io in realtà mi ero innamorata di te fin dal nostro primo scontro. Quindi sì, ti amo anche io.” “Non vedevo l’ora di sentirtelo dire, posso baciarti di nuovo?” “Sì…” Kimiko e Tobi si baciarono appassionatamente. Intanto al tempio Kinkaku-Ji Tutti si erano alzati in perfetto orario ed erano pronti per partire. “Siete pronti per partire?” Domandò Kakashi. “SI’!!” Esclamarono insieme. “Bene, allora andiamo.” Partirono velocemente lasciando il tempio. Kimiko stiamo venendo a salvarti. Resisti… “Io e Akamaru abbiamo sentito l’odore di Kimiko e di quel tizio con la maschera.” “Ottimo, dove si trovano?” “A un metro di distanza da qui.” “Molto bene, muoviamoci.” “Oh no.” “Che succede Tobi?” “Quelli del villaggio della foglia ci hanno trovato e stanno per venire qui.” “Accidenti. E ora cosa facciamo?” “Ascolta il mio piano, io sparirò e tu gli dirai che alla fine ti ho lasciato andare perché non ti servivo più. Hai capito?” “Sì, ma detto così sembra che tu mi stia dicendo addio.” Kimiko abbassò la faccia intristita, ma Tobi gli prese il mento e gliela rialzò. “Ehi guardami bambolina, questo non è un addio. Mi hai sentito?” “Sì...” “Questo sì non è tanto convinto. Forse, devo fare così.” Tobi la baciò e Kimiko ricambiò sorridendo. “Brava, così ti voglio. Si stanno per avvicinare, ricorda il piano. E tranquilla, ci rivedremo.” Gli diede un bacio a stampo e Tobi sparì. In quel momento Naruto e la sua squadra insieme a quella di Arisu arrivò nel punto dove c’era Kimiko. “Kiba, sei sicuro che il posto sia questo?” “Certo, Akamaru non sbaglia mai.” “Kimiko, dove sei?” Un’ombra venne fuori. “State attenti, potrebbe essere il tipo con la maschera.” Si misero in posizione di attacco, ma poi videro che era Kimiko. “Sono io, tranquilli.” Tutti si avvicinarono a lei. “Stai bene? Non sei ferita vero?” Le domandò Kakashi. “Sì sto bene, si tranquillizzi.” “Ma Tobi non ti ha fatto del male?” “Per fortuna no, voleva solo delle semplici informazioni. Io gli ho detto che non ne sapevo niente… e quindi mi ha lasciato andare.” “Meno male, eravamo tutti preoccupati per te.” “Per favore, piantala di recitare la commedia Naruto.” “Ma cosa dici? Io non sto recitando.” “Kimiko esigo immediatamente che ti scusi con Naruto: lui insieme alla sua squadra ti hanno cercato come dei pazzi dappertutto. Anzi, dovresti ringraziarli per averti salvato.” “Capitano Arisu, dice sul serio?” Arisu gli fece l’occhiolino per dirgli di stare al gioco. “Va bene scusatemi e grazie di avermi salvato.” “Figurati, ora possiamo ritornare al villaggio. Andiamo…” “Aspettate… Kimiko anche se tu ce l’hai a morte con me e le tue compagne, il tempio sarà sempre aperto per te.” “La ringrazio capitano…” Cavoli il capitano Arisu recita veramente bene. “Vi ringrazio per averci aiutato a trovare Kimiko.” “Nessun problema…” Detto questo Naruto e i suoi amici le salutarono e partirono. “Ah che fatica, fortuna che se ne sono andati. Non ne potevo più.” Sospirò Natsumi. “Già neanche io, quel Naruto è veramente uno sbruffone.” Disse seriamente Akane. “Tranquille ragazze, quel moccioso tra non molto passerà un brutto quarto d’ora.” Sorrise diabolicamente Arisu. Poi anche loro ritornarono al tempio. Kimiko mentre saltava di albero in albero pensava a Tobi e alle sue parole. Non devi essere triste perché prima o poi ci rivedremo. “Kimiko. Ehi ci sei?” Naruto gli sventolò una mano davanti. “Sì, cosa ce?” “Eri immersa nei tuoi pensieri. A cosa pensavi?” “Non sono affari tuoi moccioso petulante.” Kimiko andò più avanti. “Ah eccola che mi risponde sempre male.” “Mi dispiace Naruto, ma stavolta le do ragione. Non bisogna forzare gli altri a dirgli le cose.” “Sì, mi scusi maestro.” Ma guarda, l’ex compagno traditore di Obito che mi dà ragione? Ammirevole, ma tanto odio lo stesso anche lei. Dopo un po’ ritornarono al villaggio della foglia andando subito nell’ufficio di Tsunade. “Ah bene, l’avete ritrovata. Bravi ragazzi.” “Grazie signorina Tsunade.” Gli sorrise Naruto. “Molto bene, se la missione è compiuta io tolgo il disturbo.” Kimiko uscì. “Ehi Kimiko…” “Non preoccuparti Sakura, l’importante è che sta bene. Però dobbiamo tenerla sempre d’occhio.” “Sì signorina.” “Scusate, vado anche io.” “Vai pure Naruto.” Naruto uscì di corsa dall’ufficio dell’hokage. “Mm… non è che gli interessa quella ragazza?” “No ma figuriamoci, vuole solo diventare suo amico.” Accidenti, dove sarà? Non capisco perché scappa sempre. Kimiko era sdraiata sopra un tetto. Dannazione, non li sopporto più. Non vedo l’ora di vendicarmi… così quel moccioso non sorriderà più. “Eccoti qui.” “Che cosa vuole?” “Volevo chiederti scusa per l’impulsività di Naruto. Lui è fatto così…” “Bè allora, è fatto male. E’ grande abbastanza, ma si comporta ancora come un moccioso di cinque anni.” “Dai non essere cattiva, lui vuole solo essere tuo amico.” “Io no. E se non mi lascia in pace lo riempio di sberle.” Accidenti, è molto seria su quello che dice. “Deve dirmi altro Kakashi?” “No no, ora vado via.” Kakashi se ne andò. Ah era ora, un po’ di pace. Kakashi stava passeggiando quando vide Naruto che correva a perdifiato e si fermò. “Ah maestro Kakashi, ha visto Kimiko?” “Sì, sta sdraiata su un tetto del villaggio. Ma è meglio che non la disturbi, vuole stare in santa pace da quello che ho visto.” “Ma io vorrei diventare suo amico.” “Lo so, ma se la stressi tutti i giorni lei si allontanerà sempre da te. Devi darle del tempo…” “Va bene, lo farò…” “Bravo ragazzo.” Gli fece l’occhiolino e andò via. In questi giorni Naruto continuava ad allenarsi senza sosta per in modalità eremitica tenuto sotto controllo da Yamato. E iniziava a essere stanco. “Questo sarebbe il tuo allenamento? E’ così patetico…” “Kimiko, come facevi a sapere che mi stavo allenando?” “Perché sentivo i tuoi lamenti di stanchezza a chilometri di distanza.” “Ehi, i miei allenamenti non sono patetici. Non ti permetto di criticarli.” “Ma guardati, sei senza maglia. Hai il fisico pari a quello di una mummia. Per non parlare dei tuoi muscoli…” “INSOMMA, SMETTILA!!” “Poi che altro posso dire? Le ragazze ti evitano come la peste perché puzzi peggio di una puzzola.” “D’accordo ora basta, ti sfido a combattere ora.” Oh cavoli, lo sapevo che gli avrebbe detto così. “Sei sicuro? Non vorrei farti subire l’umiliazione della tua sconfitta.” “Sì, lo sono. Dai cominciamo.” “Come vuoi, poi non dire che non ti avevo avvisato.” Naruto e Kimiko iniziarono a combattere ma già era in difficoltà. “Bè? Sei già stanco?” Com’è possibile? L’ho attaccata con tutte le mie forze in modalità eremitica e lei ha saputo tenermi testa senza il minimo sforzo. “Kimiko, dimmi la verità. Ti ha allenato qualcuno per caso?” “E se anche fosse?” “No, te lo chiedevo perché hai uno modo diverso di combattere.” “Non pensare di farmi complimenti come ti pare e piace. Il mio modo di combattere non ti riguarda, forza continuiamo il nostro allenamento se così si può definire.” “D’accordo, allora preparati. Aaaah…” Naruto creò due copie per il rasen shuriken. “E ora prendi questo, Rasen Shuriken.” “Oh che tecnica interessante, peccato che non serva a niente.” Kimiko tirò fuori la sua katana, la impregnò di chakra e colpì la tecnica di Naruto distruggendola facendolo finire a terra. “Hugh… accidenti. E’ riuscita a distruggere la mia tecnica.” “Mi sembra ovvio che sono io la più forte, mi dispiace.” “Voglio la rivincita.” “Se tu avessi usato metà del chakra della volpe avresti avuto una chance di vittoria, ma non mi hai dato retta quindi niente…” “Io ho deciso che non userò mai il potere della volpe. L’ultima volta che l’ho usato ho ferito a Sakura e molte altre persone.” “Capisco, peggio per te allora.” Detto questo Kimiko se ne andò lasciando Naruto affranto. “Ehi Naruto, non te la prendere.” “No stia tranquillo Capitano Yamato, non m la prendo con Kimiko. Quello che non capisco è perché vuole che io utilizzi per forza il chakra della volpe.” “In effetti è davvero strano…” “Tra l’altro mentre ha distrutto la mia tecnica, ho notato un’altra cosa.” “Che cosa?” “Non saprei dirglielo, ma dentro di me ho visto i suoi occhi freddi e taglienti peggio dei coltelli.” “Dici sul serio?” “Sì, non mi piace. Pensa che dobbiamo saperne di più su Kimiko?” “Sì, ma al momento atteniamoci alle direttive di Tsunade di tenerla d’occhio.” “Sì certo.” Dopo un po’ venne la notte e Kimiko ritornò stancamente a casa. Stava per buttarsi nel letto quando qualcuno gli coprì gli occhi. “Indovina chi sono?” “Oddio Tobi sei tu?” “Esatto bellezza.” Kimiko si girò verso di lui. “Perché sei in camera mia?” “Te l’avevo detto che prima o poi tornavo da te.” “Ma non qui nel villaggio della foglia, hai idea del pericolo che incombe se ti scoprissero?” “Tranquilla bambolina, io sono furbo. Non mi scopriranno mai. E poi scusa mi sento offeso, non sembri felice di rivedermi.” Tobi si girò dall’altra parte con le braccia incrociate. “Cosa dici? E’ ovvio che sono felice di rivederti, solo che ho paura che gli altri ti scoprano. Scusami, ora sarai arrabbiato.” Tobi non disse niente e l’abbracciò. “No, non lo sono.” Tobi la prese in braccio, la mise sul letto e si mise sopra di lei. “Che ti prende?” “Kimiko, da quando ti ho incontrata tutto è più bello. Quindi scusa se te lo dico, ma ti desidero subito.” “In questo momento?” “Sì.” “Veramente, volevo dirtelo anche io ma mi vergognavo.” “Sei sicura? Perché sennò posso aspettare.” Gli prese il viso tra le mani. “No, sono pronta. Vai pure.” Gli sorrise. “Va bene.” E così Kimiko e Tobi ebbero la loro prima volta in questa notte serena e stellata. Capitolo 7 “Assalto al villaggio della nebbia” Gli uccellini stavano cinguettando allegramente al villaggio della foglia immerso nel bagliore del sole. Purtroppo Tsunade ricevette un messaggio su una pergamena poco piacevole. “Oh no, questa non ci voleva.” “Che succede, signorina Tsunade?” “Pare che il villaggio della nebbia sia stato assalito da un ninja sconosciuto.” “Cosa? Da un solo ninja? Ma non è possibile…” “Lo so, raduna subito tutta la squadra sette.” “Agli ordini.” Shizune uscì di corsa dall’ufficio. Appena uscì li vide tutti insieme. “Ah meno male che vi ho trovato?” “Che succede Shizune?” Le domandò Sakura. “La signorina Tsunade vuole che siate tutti nel suo ufficio immediatamente.” “Perché? Cosa è successo?” Volle sapere Naruto. “Ve lo spiegherò lei, su venite.” “VA BENE!!” Esclamarono tutti insieme. Si precipitarono tutti nell’ufficio di Tsunade. “Eccoli qui, signorina Tsunade.” “Molto bene. Ascoltate, pare che ieri notte hanno assalito il villaggio della nebbia.” “Cosa? E chi è stato?” “Sembrerà strano ma un solo ninja, però non si sa chi è. Per questo, vi ho fatto chiamare. Dovete recarvi là per scoprire chi è. Partirete proprio ora. Ehi un momento, dov’è Kimiko?” “Oh cavoli, mi ero dimenticato che anche lei fa parte della nostra squadra.” “Ah Naruto, sei sempre il solito. Valla a chiamare, sbrigati.” “Sì vado, mi scusi.” Naruto uscì di corsa. Intanto Kimiko e Tobi che avevano passato la notte insieme stavano ancora dormendo, quando qualcuno bussò violentemente alla sua porta. “Uffa, chi diavolo è a quest’ora?” Si lamentò Tobi. “Tranquillo, vado io.” Kimiko si alzò, si mise la vestaglia e aprì la porta irritata. “Che cosa vuoi Naruto? Sono le otto di mattina…” “Scusa se ti ho svegliata, ma la signorina Tsunade ci ha convocato.” “Di nuovo?” “Bè sì… ma stavolta è un’emergenza.” “E se mi rifiutassi?” “Per me puoi anche farlo, ma facendo così nonna Tsunade scatenerà la sua ira su di te.” “Ok ho capito, mi vesto e arrivo.” Chiuse la porta. “Chi era bambolina?” “Quel moccioso di Naruto.” “Che voleva?” “Mi dispiace dovertelo dire, ma devo andare in missione con loro.” Kimiko stava per spogliarsi ma Tobi glielo impedì ributtandola nel letto. “Eh no, tu non vai da nessuna parte.” “Dai Tobi, Naruto è qui fuori che aspetta. Ormai ho detto che ci vado, sennò quella quinta Hokage mi rompe.” “Uhm… va bene, per questa volta puoi andare. Ma ti lascerò un mio marchio.” “In che senso?” “Ora lo vedrai, avvicinati.” Kimiko si avvicinò e Tobi gli succhiò il collo provocandogli un intenso piacere. Kimiko andò in bagno e si guardò nello specchio. “Ma cos’hai fatto? Cos’è questo?” “Ti ho fatto un succhiotto, così avrai qualcosa di me addosso.” “Tesoro mio, hai fatto male. Così tutti lo vedranno.” “Basta che lo copri con una sciarpa e il gioco è fatto, bambolina.” “Sì è vero. Ah accidenti a te, ma i adoro lo stesso.” “Anche io bellezza.” Kimiko si spogliò e si mise i vestiti e il copri fonte della foglia. “Ora ti saluto amore.” Diede un bacio a stampo a Tobi. “Va bene tesoro.” “Mi raccomando, non uscire da qui.” “No tranquilla…” “Bene. Oh a proposito, a letto sei una bomba.” Tobi gli sorrise poi uscì di casa. “Eccomi, possiamo andare.” “Bene. Come mai indossi quel foulard?” “Perché va di moda, ma tu ovviamente non la conosci… essendo un pivello.” “Ehi insomma…” Questo moccioso è davvero ingenuo… Poi poco dopo arrivarono all’ufficio di Tsunade. “Eccoci, scusi il ritardo.” “Bene.” Tsunade gli rispiegò tutta la situazione a Kimiko. “Mi scusi se glielo dico, ma è necessario che venga anche io?” “Perché hai qualcos’altro da fare?” La fulminò con lo sguardo. “No ma si figuri…” “Kimiko ora fai parte della squadra sette e in quanto a ninja devi partecipare sempre alle missioni che ti vengono affidate. Mi sono spiegata?” “Sì ok…” Sì guardò le unghie. Povera illusa, per ora faccio parte del vostro villaggio. “Ehi signorina, non ignorarmi.” “Non la sto ignorando.” “Partite immediatamente.” “D’ACCORDO!!” La squadra sette partì immediatamente alla volta del villaggio della nebbia. Accidenti, chissà cosa farà Tobi in mia assenza. Spero solo che non si faccia scoprire. Ma no, cosa vado a pensare. Lui è un mago a scomparire ed a apparire, non mi devo preoccupare. “Ti senti bene Kimiko?” Gli domandò Yamato. “Sì Capitano.” “Kimiko scusa, è vero che hai battuto Naruto?” “Esattamente.” Lo disse con orgoglio. “Ah lo sapevo, volevo solo sentirtelo dire.” “E dai Sakura, non ti ci mettere anche tu.” Naruto si demoralizzò. “Ragazzi, concentratevi sulla missione.” “VA BENE CAPITANO!!” Verso le dieci arrivarono al villaggio della nebbia dove c’erano una marea di cadaveri. “Oddio, povera gente.” Sakura s’intristì. “Chi può aver commesso queste atrocità?” Domandò Naruto. “Non si sa. Per questo, dobbiamo indagare come ci ha detto Tsunade per scoprire chi è.” “Chiunque sia stato la pagherà cara per aver compiuto questo crimine.” Naruto strinse i pugni con rabbia. Improvvisamente c’era qualcuno nell’ombra che li osservava e Naruto percepì subito la sua presenza. “Ce qualcuno che ci sta osservando.” “Chi è?” “Guardate, è lassù su quell’albero.” Disse Sakura indicandolo. “Ehi tu, come hai potuto uccidere queste persone innocenti?” Il tipo in questione aveva una casacca nera col cappuccio per non farsi riconoscere. Naruto lo guardò meglio e vide che aveva lo sharingan. “Non è possibile, ha lo sharingan. Non sarà…” “No, non credo che è Sasuke. Lui è molto lontano da noi.” Spiegò serio Yamato. “E allora, chi può essere?” “Non ne ho idea…” Il tipo sorrise e sparì. “Accidenti, è sparito.” Tsk, se aveva lo sharingan era sicuramente Akane. Eh brava amica mia, hai compiuto una bellissima strage a questi miserabili della nebbia. “Capitano, non dovremmo inseguirlo?” “E’ meglio di no, sicuramente avrà preparato una trappola per noi. Dobbiamo essere cauti.” “Io non ne posso più di queste guerre, mi domando quando finirà tutta questa spirale d’odio nel mondo.” “A mio parere mai… questa è la vita Naruto. Io personalmente ci sono abituata ormai.” Disse freddamente Kimiko. “Come fai a parlare in questo modo? Possibile che non t’importa delle persone che muoiono ininterrottamente?” “Bè… se sei l’eroe del villaggio avresti dovuto intervenire prima. Ah già dimenticavo, tu non lo puoi sapere e non te ne importa niente perché il tuo unico interesse è solo diventare Hokage.” “Perché mi parli così? Il mio unico interesse è salvare i miei amici e molte altre persone, inclusa te Kimiko.” “Io non ho bisogno di essere salvata da uno come te, so badare a me stessa. Smettila di comportarti come uno da So tutto io. Mi dai sui nervi…” “Dai ragazzi, non litigate. Non mi sembra il caso di farlo nel bel mezzo di una missione.” “Lo dica a quel moccioso sapiente di Naruto.” “Questo è troppo…” Naruto mutò gli occhi e i baffi e partì all’attacco di Kimiko. “No Naruto, fermati.” “Oh era ora, così ti volevo. Su attaccami…” Naruto stava per correre verso di lei ma Yamato lo fermò appena in tempo prendendolo per il braccio. “Ora basta Naruto, datti un contegno. E anche tu Kimiko, non devi prendertela con lui.” “Io non me la prendo con Naruto, mi astengo solo a dire la verità.” “Ok, visto che quel tipo se né andato sarà meglio ritornare al villaggio e fare rapporto a Tsunade.” “VA BENE!!” Quindi la squadra sette ripartì per il villaggio della foglia. Peccato, avrei voluto vedere Naruto all’opera con il potere della volpe. Sarà per la prossima volta. “Ti sei calmato, Naruto?” “Ora sì, mi scusi Capitano… ma non ci ho visto più. Kimiko mi dice sempre della cattiverie che mi feriscono sempre. Non capisco perché…” “Non lo so, ma tu non devi cedere alle sue provocazioni. Altrimenti fai il suo gioco. Devi mantenere la calma…” “Ci provo, ma è impossibile. Sembra che lo faccia apposta.” Intanto Akane era ritornata al tempio. “Bentornata Akane. Hai svolto la missione con successo eliminando quegli assassini della nebbia?” “Sì Capitano Arisu, però c’erano anche quelli del villaggio della foglia con quel ragazzino della volpe insieme a Kimiko.” “Cosa? Oh no, ti hanno riconosciuto?” “Certo che no, indosso questa casacca col cappuccio.” Akane se lo tolse. “Molto bene, sei stata brava. Ora puoi riposarti.” “La ringrazio.” La squadra sette ritornò al villaggio e informò subito Tsunade di quanto era accaduto. “Capisco… quindi questo tipo con la casacca ha lo sharingan ma a quanto pare non è Sasuke eh?” “Eh no signorina Tsunade.” “Va bene, per oggi potete riposarvi. Ma state sempre all’erta su qualsiasi cosa.” “D’accordo.” Poi uscirono tutti dall’ufficio. “Kimiko aspetta…” “Che altro ce Naruto?” “Bè… io vorrei farmi perdonare per prima. Vorrei offrirti un Ramen.” “Non sentirti obbligato a farlo solo per compiacermi.” “No, voglio farlo. Andiamo dai…” “E va bene…” Così magai potrei portarne via un altro per Tobi. Sei fortunato moccioso, approfitto della tua gentilezza. Naruto insieme a Kimiko andarono al locale Ramen Ichiraku. “Ciao Teuchi.” “Ehilà Naruto, quanto tempo. Vuoi il solito ramen?” “Sì grazie, ma vorrei anche offrirlo a una mia nuova compagna di squadra.” “Salve Signor Teuchi.” “Ah chiamami solo Teuchi, gli amici di Naruto sono anche i miei.” Va bene Teuchi. Vorrei del ramen.” “Ve li faccio immediatamente.” Dopo un po’ Teuchi gleli preparò e li appoggiò sul bancone. “Ecco a voi.” “GRAZIE!!” Esclamarono in sintonia Naruto e Kimiko. “Sembrate molto amici voi due.” Sorrise Teuchi. “Io amico di questo moccioso? Non scherziamo… è davvero fastidioso.” “Bada a come parli, ti ho offerto il ramen e questo è il modo di ringraziarmi?” Kimiko lo ignorò e iniziò a mangiare il Ramen gustandoselo appieno. “Ah sei impossibile, vabbè mangio anche io. Buon appetito.” Verso mezzogiorno e venti finirono di mangiare. “Teuchi scusa, posso chiederti un favore?” “Ma certo cara, dimmi.” “Posso portare via una ciotola di ramen?” “E perché?” “Bè sai com’è… nel caso mi prendesse un attacco di fame durante la notte.” “Ah sì, ci sta. Va bene te lo preparo e te lo chiudo per bene. E ti ci mette anche le bacchette.” “Ok grazie.” “Non sapevo che avessi fame di notte.” Si stupì Naruto. “Sì e allora, qualcosa in contrario?” “No affatto, significa che sei una buona forchetta come me.” Le sorrise. “Smettila di sorridere con quella faccia da ebete.” “Io non ho una faccia da ebete, chiaro?” “Ecco a te.” Kimiko prese il ramen. “Oh grazie Teuchi, quanto ti devo?” “Oh no tranquilla, offre la casa.” “Che bello, anche il ramen che ho mangiato lo paga Naruto. Addio moccioso…” Kimiko andò via facendogli la linguaccia. “Gr… questa me la paghi hai capito?” “Sì come no…” “Ah ah ah ah, quella ragazza è uno spasso.” “Teuchi non dirai sul serio, spero. Non la sopporto. Si dà un sacco d’arie. Accidenti, devo andare ad allenarmi se voglio sconfiggere Kimiko.” Pagò il ramen a Teuchi e andò via. Kimiko corse velocemente a casa. “Tobi ci sei?” Kimiko accese la luce e lo trovò seduto nel letto con l’aria imbronciata. “Eccoti, scusa per il ritardo ma…” Prima che finisse di parlare Tobi l’attirò a lui e l’abbracciò intensamente. “Mi sei mancata molto.” “Tranquillo, ora sono qui. Scusami ma quel moccioso di Naruto mi ha intrattenuto facendosi offrire del ramen. E già che c’ero l’ho preso anche per te, è da ieri che non mangi. Dai mangia…” Gli diede il ramen. “Oh grazie…” Tobi mangiò gustandosi il ramen. “Mm… che buono.” “Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto.” Le sorrise. “Però ce una cosa che mi ha infastidito.” “Ehm… che cosa?” “Sei stata sempre vicino a Naruto.” “No tesoro, casomai è lui che è stato appiccicato a me. Vuole a tutti i costi diventare un mio amico quel moccioso. Pensa che l’altro ieri l’ho insultato durante un suo allenamento e poi l’ho anche battuto grazie ai tuoi allenamenti.” “Ne sono felice. Allora che missione hai fatto oggi?” “Ma guarda nulla di che… eravamo andati al villaggio della nebbia perché qualcuno li aveva uccisi tutti.” “E tu sapevi chi è stato?” “Ovvio, la mia compagna di squadra Akane Uchiha.” “Incredibile. E ha fatto tutto da sola?” “Sì, sai lei è molto forte di natura.” Kimiko si buttò sul letto. “Ah cavoli, sono stanchissima…” “Lo credo bene tesoro.” Tobi finì di mangiare il suo ramen e lo buttò nel secchio. Poi si sdraiò anche lui vicino a lei. “Se vuoi, ti faccio passare io la stanchezza.” “Oh davvero? E come?” Fece finta di non saperlo. Tobi iniziò a baciarla dappertutto e così via. Intanto Naruto si era allenato fino a pomeriggio inoltrato. “Naruto per oggi basta allenarsi, o domani ti sveglierai peggio di uno zombie.” “Anf… va bene Capitano.” “Senti, non devi per forza sforzarti solo perché Kimiko ti ha battuto.” “Lo so, ma non mi va giù che mi abbia battuto così facilmente senza alcuno sforzo. E come se non bastasse, era fresca come una rosa senza una goccia di sudore. Mi fa una rabbia immensa.” “Lo immagino, ma secondo me tu sei già abbastanza forte.” “Eh eh, non mi basta.” “Eeeh cavoli, sei sempre il solito. Dai va a casa e riposati che è meglio.” “Va bene.” Naruto salutò il capitano e andò a casa addormentandosi subito. Anche Kimiko e Tobi dormirono come sempre insieme. Capitolo 8 “Il potere di Kimiko” In questi giorni ci furono altre guerre con una decina di morti e feriti e tutte le squadre del villaggio della foglia cercarono di scoprire chi fosse stato e gli infermieri inclusa Sakura cercarono di guarirli con ogni mezzo possibile. Naruto batté un pugno contro un albero frustato. “Maledizione, ma perché continuano ad esserci queste guerre?” “Calmati Naruto…” “Come faccio a calmarmi Capitano Yamato? Se penso che ci sono andati di mezzo delle persone innocenti mi fa una rabbia immensa. Io continuo sempre ad allenarmi, ma invece di migliorare peggioro.” “No questo non è vero… Non ti buttare giù.” Kimiko intanto si era alzata insieme a Tobi. “Ascolta Kimiko, l’organizzazione Alba mi ha contattato. Mi tocca andare da loro, spero che non ti arrabbi.” “No tranquillo vai pure.” “Grazie bambolina.” Gli diede un bacio a stampo. “Ti prometto che faccio il più presto possibile.” “Va bene.” Poi sparì. Kimiko si vestì e uscì di casa felice e rilassata. Spero che non sia una cosa grave… devo darmi da fare anche io per potermi vendicare. Se ripenso a quel moccioso di Naruto con quel sorriso da ebete mi dà sui nervi. Questa mattina andrò ad allenarmi. Kimiko corse verso il campetto di allenamento e iniziò ad allenarsi con tutta la sua forza. “Ehi Naruto, ho saputo che hai una nuova compagna di squadra.” Sorrise Shikamaru. “Eh sì, volete conoscerla?” “Ma certo.” “Sì, vorrei conoscerla anch’io.” Disse Choji. “Non vi conviene ragazzi.” “E PERCHE’ INO?” Esclamarono in sintonia. “Perché appena mi sono presentata un giorno fa, mi ha criticato in tutto e per tutto.” “Io sono curioso…” “E va bene, io vi ho avvertito. Fate come vi pare.” “Mm… chissà dov’è? Ah eccola là, si sta allenando.” “Aaah… lana tagliente del vento.” Kimiko sradicò un albero con la sua katana. “WOOOW, CHE POTENZA!!!” “E voi che ci fate qui?” “Ah scusa se ti abbiamo disturbato durante i tuoi allenamenti, però i miei amici Shikamaru e Choji volevano tanto conoscerti.” Sorrise Naruto. “Ciao, tu devi essere Kimiko. Piacere…” “Sta zitto uomo ombra.” “Uomo ombra? Ah ah, sei divertente.” Questa tipa è una seccatura. “Io sono Choji ciao.” “Oh tu devi essere il tizio che odia essere chiamato Ciccione vero?” Oh no, l’ha chiamato ciccione. Si mette male… “COME HAI OSATO DARMI DEL CICCIONE? ORA ME LA PAGHI!!!” Choji cercò di partire all’attacco ma venne bloccato da Naruto, Ino e Shikamaru. “Su calmati Choji, non reagire alle sue provocazioni.” “Gr… lasciatemi andare. Devo dargli una bella lezione a questa tipa.” “Accidenti, un branco di scimmie che deve tenere a bada un ciccione. Siete davvero penosi…” “Io non sono grasso, sono solo rotondo di costituzione. Chiaro?” “Choji calmati ora dai…” “Va bene, scusatemi.” “Kimiko smettila di criticare me e i miei amici.” “Ma sentitelo il grande eroe. Loro erano tuoi amici anche quando eri solo? Mi pare di no…” “Cosa c’entra questo scusa?” “C’entra eccome, ora improvvisamente da quando sei l’eroe sei amato da tutti. Non ti sopporto più incluso quel tuo maledetto sorriso da ebete.” “Ehi tu, non mi sembra il caso di prendersela con Naruto.” “Shikamaru tranquillo, io so che non le pensa sul serio queste cose.” “Taci Naruto, io sono serissima. Dimmi una cosa, tu dov’eri quando i miei genitori venivano uccisi nella quarta guerra ninja quando hai affrontato Pain?” “Cosa? Io non lo sapevo, scusami…” “Certo non lo sapevi, perché eri occupato a farti acclamare da tutti. Io ero ancora piccola e ti stavo osservando da lontano con una tale rabbia che tu non puoi neanche immaginare.” “Oh Kimiko mi dispiace io…” Naruto cercò di avvicinarsi ma lei glielo impedì. “Non ti avvicinare, io e te da oggi in poi saremo nemici.” Kimiko sorrise diabolicamente. “No, non dire così. Tu sei una nostra compagna…” “Ma davvero? Anche se ti dicessi quali sono le mie intenzioni?” “Che vuoi dire?” “Ti faccio un quiz. Riesci a riconoscere questo chakra?” Kimiko iniziò a mutare facendo uscire dal suo corpo un chakra rosso con una coda. “No, non è possibile. Come fa ad avere il chakra della volpe?” “DANNAZIONE!!” “Come fai ad averlo?” “Tsk, non ti riguarda moccioso. Dai perché non lo fai uscire anche tu? Così faremo una bella lotta con questo potere.” “No, non voglio.” “Allora comincio io. Aaaah…” Kimiko stava per attaccarlo quando qualcuno la bloccò. “Ora basta Kimiko.” “Non ci credo, è il tipo con la maschera.” “Ehilà, ci rivediamo Naruto e squadra della foglia.” “Gr… lasciami andare Tobi.” “Maledetto, lascia andare Kimiko. Non ti permetterò di farle del male.” “Come al solito non capisci niente. Anche se può sembrare strano, vi sto salvando la vita dalla sua furia della volpe.” “Eh eh, Naruto ha ragione. Se mi lasci andare, non gli farò niente.” “Il tuo ghigno non mi convince… sarà meglio che ti porti via da qui. Addio ragazzi…” Tobi sparì portandosi via Kimiko. “NOOOO KIMIKO!!” Urlò disperato Naruto. “Dobbiamo avvertire il quinto Hokage.” “SI’ ANDIAMO!!!” Tutti corsero nel suo ufficio. Intanto Tobi aveva portato Kimiko in un posto lontano immerso nella foresta. Kimiko sradicò un albero con un pugno facendo altresì che caddero anche gli altri sotto l’influenza della volpe. “Caspita, che potenza.” “TU BRUTTO BASTARDO CHE NON SEI ALTRO, COME HAI OSATO INTERVENIRE? STAVO PER ATTACCARE QUEL MOCCIOSO MALEDETTO!!!” “Oh mamma mia com’è arrabbiata.” “AAAAAARGH!!” Kimiko fece uscire le tre code. “Oh no, gli è spuntata la terza coda.” Ormai Kimiko non ero più cosciente ed attaccò come una furia Tobi che fortunatamente evitò i suoi attacchi. “Non posso attaccarla frontalmente, sennò mi eliminerà. Devo escogitare qualcosa. Sharingan…” Kimiko rimase bloccata. “Gr…” “Bene, ha funzionato. Ora entrerò dentro lei..” Tobi entrò nella sua mente. “Kimiko calmati…” Lo sharingan ipnotico funzionò e Kimiko da fuori richiamò il chakra della volpe che sparì in un attimo. “Come stai, mia prediletta?” “Anf… ora bene. Oddio, ti ho ferito?” “Fortunatamente no.” Lo abbracciò. “Oh meno male, è un sollievo vedere che stai bene.” “Tranquilla bambolina.” Kimiko si guardò intorno e vide che c’era metà foresta distrutta. “Ma sono stata io a fare questo?” “Proprio così, era una furia scatenata.” “Accidenti, ho rivelato a quel moccioso il mio potere. E adesso sicuramente lo starà dicendo a Tsunade.” “Può essere, ma secondo me hai fatto bene.” “Perché scusa?” “Perché ora ti temono.” “Ah sì è vero, eh eh.” Sorrise maleficamente. “E ora cosa vuoi fare?” “Non posso più ritornare la villaggio della foglia. Ormai ho dichiarato a Naruto che siamo nemici.” “Sì è chiaro… hai fatto bene.” “E poi secondo me, Tsunade ha detto fin dall’inizio che dovevo sempre essere tenuta sotto controllo da quegli idioti della foglia.” “Ma li ormai hai una casa.” “Quella era una casa per scelta. Non m’importa pù niente, ora ritorno dalle mie compagne e gli dico che voglio iniziare la mia vendetta contro la foglia.” “Sei sicura?” Al cento per cento sì.” “Molto bene, io ti sosterrò.” Le accarezzò i viso. Intanto alla foglia Tsunade era rimasta esterrefatta da quanto gli aveva detto Naruto e i suoi amici. “No, non è possibile. E così anche quella ragazzina ha il chakra della volpe come te?” “Purtroppo sì…” “Ma come ha fatto ad averlo? Gliela avrà impiantato qualcuno?” “No io l’escludo, signorina Tsunade.” Disse serio Yamato. “Tu dici?” “Sì, io penso che la metà dello spirito della volpe sia entrato dentro di lei.” “Cosa? E come diavolo avrà fatto?” “Non ne ho idea…” “Signorina Tsunade, Kimiko è stata portata via di nuovo dal tipo con la maschera.” “Oh no, un’altra volta? Non ce tempo da perdere, partite subito a cercare Kimiko. Dovessero volerci dei giorni.” “VA BENE!!!” Yamato, Naruto e tutte le altre squadre partirono immediatamente alla ricerca di Kimiko. Kimiko si stava rilassando insieme a Tobi distesa nell’erba, quando improvvisamente si alzò di colpo. “Che succede?” “Sta arrivando qualcuno…” “E’ della foglia?” “Non lo so, ma è meglio se sparisci un attimo.” “Come desideri tu dolcezza.” Tobi sparì. “Chi va là?” “Sono io stupidona…” Akane uscì dall’ombra. “Akane, che ci fai qui?” “Ho una bella notizia per te.” “Quale notizia?” “Il Capitano Arisu ha confermato che da domani ha inizio la guerra contro Konoha.” “Ma dai veramente? Non è uno scherzo?” “No Kimiko, sei sorda o devo ripetetelo?” “Non sono sorda. E’ che per pura coincidenza io stavo venendo appunto da voi per dirvi che mi ero stufato di loro. Che bella notizia mi hai dato.” Kimiko sorrise soddisfatta. “Sai, oggi sei strana…” “In che senso?” “Sei felice e tranquilla. Tu di solito non lo sei, cosa mi nascondi?” “Io non ti nascondo niente. Perché pensi questo?” “Oh andiamo, sei la mia migliore amica. Ormai ti conosco…” “E va bene, ti dirò tutto. Ho una relazione con Tobi.” “Cosaaaa??? Stai scherzando spero.” “No amica mia sono seria.” “Ma tu hai dea di chi è?” “Certo che lo so e ne sono cosciente. E ti dirò di più, ho fatto l’amore con lui.” “Addirittura? E me lo dici così come se nulla fosse?” “Ovvio, sei la mia migliore amica.” “Non ci posso credere…” “Bè ad attrarmi non è stato certo il suo profumo…” “Mi hai veramente sconvolto Kimiko, ma com’è potuta accadere una cosa simile?” “Ok ti racconto com’è andata: praticamente io e lui ci eravamo scontrati, e io all’inizio ho combattuto; però era un tipo troppo forte e io lo odiavo a morte per avermi messo al tappeto. Però passandoci più tempo insieme lui si era innamorato di me. Io all’inizio ero contraria perché pensavo che mi prendesse in giro. Ma lui mi ha assicurato che mi amava sul serio e mi ha baciata. Così glielo confessato anche io che lui mi piaceva fin dall’inizio.” “Molto commovente, peccato che al Capitano non gli piacerà questa storia.” “Akane ti prego non dirgli niente, altrimenti mi metterà in punizione. Per favore…” “E va bene, non glielo dico. Lo faccio solo per te.” “Ti ringrazio di cuore per la tua bontà d’animo.” “Ritieniti fortunata amica mia, perché non capiterà più che io abbia un’anima buona.” “D’accordo amica… a proposito, ho saputo che hai combinato vari casini nei vari villaggi assassinando chiunque. Complimenti…” “Grazie.” “E pensa che ho visto quei tonti che cercavano di salvare quelli messi male. Che divertimento vedere le loro facce sconvolte.” “Ah ah ah, sì lo immagino.” “Ce un’altra cosa che devo dirti.” “Che altro ce?” “Ho rivelato a quel moccioso di Naruto il potere della volpe.” “Bè… tanto ormai era inevitabile. Non potevi nasconderlo per sempre.” “Sì, è vero. Sai oggi ero in modalità volpe con una coda. E stavo per ucciderlo se non fosse intervenuto Tobi per fermarmi.” “Oooh… che nobile gesto. Allora ti ama veramente.” “Eh sì, te l’ho detto no?” Le sorrise. “Va bene, ti do le coordinate e l’ora nel posto in cui inizieremo la guerra da parte del Capitano.” “Ok, grazie ancora per mantenere il mio segreto.” “Di nulla, ma stai attenta.” “Lo farò, tranquilla.” “A domani.” “Sì, a domani.” Akane sorrise e andò via in un lampo. Tobi ricomparse dopo un po’. “Però, hai avuto un bel coraggio a confessare alla tua amica della relazione con me e di aver fatto l’amore.” “Ah Tobi, ma quindi ci hai sentito.” “Certo, ero a un metro di distanza da qua.” “Scusami per quello che ho spifferato su di noi. Ma Akane è la mia migliore amica in assoluto, ora sarai arrabbiato con me.” Tobi si tolse la maschera e la baciò. “Come ti ho detto, non sono arrabbiato.” “Meno male. Sai Akane mi ha giurato che non avrebbe niente al Capitano Arisu.” “E fa bene, sennò su scatenerebbe un putiferio.” “Eh sì… quindi stanotte dormiremo qui nella foresta.” “Sì ci tocca…” Quindi Tobi e Kimiko si accampavano lì per tutta la notte così come Naruto e il resto. Capitolo 9 “L’inizio della Guerra.” Tutte le squadre della foglia si erano già svegliati all’alba alla ricerca di Kimiko. Tobi e Kimiko dormivano ancora beatamente abbracciati. Poi Kimiko verso le otto e mezzo si alzò stiracchiandosi e approfittò per allenarsi. Il trambusto che faceva svegliò Tobi. “Ahhh ma che succede?” “Ah scusa se ti ho svegliato, mi stavo allenando.” “Ma tu non hai bisogno di allenarti, sei già forte di tuo.” “Sarà, però non mi basta. Devo esserlo ancora di più” “Quindi oggi pomeriggio inizierà la guerra contro Konoha.” “Sì, non vedo l’ora.” Sorrise freddamente. “Quando sorridi in quel modo sei ancora più bella.” “Grazie… tu cosa farai durante la guerra?” “Starò nascosto nell’ombra ad osservarti.” “Molto bene…” “Hinata riesci a percepire qualcosa con il byakugan?” “Purtroppo no, ci sono troppi alberi.” “Accidenti.” “Tranquillizzati Naruto.” “Non riesco a stare tranquillo sapendo che quel tizio con la maschera ha preso di nuovo Kimiko.” “Aspettate, credo di aver visto Kimiko.” “Dove?” “A pochi passi da qui… è insieme a Tobi.” “Molto bene, andiamo squadra della foglia.” “SI’!!!” Tutti aumentarono la velocità. “Cavoli, stanno arrivando.” “Sei sicuro?” “Sì, cosa vuoi fare?” “Dato che faremo la guerra tra un po’, direi di guadagnare un po’ di tempo. Io vado via ma tu dagli queste informazioni da parte mia. Il luogo e l’ora esatta dello scontro è alle cinque in un posto non lontano da qui.” “Va bene dolcezza, ai tuoi ordini.” Kimiko gli accarezzò il viso e andò via appena arrivarono le varie squadre della foglia. “Ehi tu, dove hai messo Kimiko? Se le fai del male giuro che…” Tobi lo interrompe. “Rilassati Naruto, non farei mai del male a una fanciulla. Però arrivi tardi, Kimiko se ne già andata.” “Cosa? Non è possibile… eppure il mio byakugan ha rivelato la sua presenza qui.” “Ho capito, tu la tieni nascosta segregata qui da qualche parte, dicci la verità.” “Ancora insisti? Ti ho già detto che era qua fino a un minuto fa. E’ andata via, ma mi ha lasciato un messaggio da riferire a tutti voi.” “Quale messaggio?” Volle sapere Kakashi. Tobi ripeté il messaggio di Kimiko con le sue stesse parole. “E questo è quanto, avete capito o ve lo devo ripetere?” “SI’, ABBIAMO CAPITO!!!” Esclamarono tutti in sintonia. “Meglio così, ora vi saluto. Ho da fare…” “Cosa ti fa credere che ti lasceremo andare dopo aver tentato di rapire Kimiko?” “Oh insomma, non le ho fatto del male no? E’ viva, dovreste ringraziarmi. Dovete dirmi altro?” Tobi sbadigliò. “Ma guardatelo, osa pure sbadigliare. Ti stai annoiando a parlare con noi per caso?” “No no, è che stamattina mi sono alzato presto. E sto morendo di sonno… scusate ma vado a farmi un sonnellino.” Tobi scomparse. Quindi dobbiamo andare in un posto desolato non molto distante da qui. Se ho capito bene.” “Così ha detto Kimiko… però questa faccenda mi puzza un po’.” “Lei dice che è una trappola Capitano Yamato?” Domandò Kiba. “Ho un sospetto, ma per saperlo dovremmo andarci. Al momento sono le dieci di mattina. Quindi dobbiamo attendere qui.” “Va bene.” Nel frattempo Kimiko aveva raggiunto il Capitano Arisu e le sue compagne. “Eccomi qua Capitano.” “Hai detto a quel moccicoso il luogo dell’incontro?” “Certamente, non vedo l’ora dd battermi con lui.” “Si vede…” Le sorrise Akane. “Già. Capitano, posso usare il potere della volpe?” “Non devi neanche chiedermelo, puoi usarlo. Anzi, ti libero un po’ di flusso di chakra dal sigillo così puoi trasformarti fino a quattro code.” “La ringrazio.” “Ah kai… fatto. Come ti senti?” “In perfetta forma pronta per vendicarmi della foglia.” Sorrise diabolicamente. “Brava ragazza. Voi altre siete pronte?” “SI’ CAPITANO!!!” “Bene, e tu Natsumi sai che devi fare.” “Certo, io mi trasformo direttamente nel demone Tatchit.” “Bravissima, sei molto intelligente. E ora non ci resta che aspettare questo pomeriggio.” Tutti pranzarono, fecero un pisolino e verso le quattro iniziarono a prepararsi. Naruto e le altre squadre della foglia raggiunsero finalmente Kimiko nel posto detto da lei. “Kimiko eccoti. Ti stavamo cercando, sono contento di vedere che stai bene. Hai fatto pace con il tuo capitano e le tue compagne?” “Ah ah ah ah, ti sbagli di grosso Naruto. Io ho sempre finto fin dall’inizio di essermene andata dal tempio.” “Cosa vuoi dire?” “Te lo spiego io ragazzino: vedi, ho addestrato Kimiko e le altre per poter prendere informazioni da voi. E così io e le sue compagne abbiamo finto di ferire gravemente Kimiko per fare in modo che venisse portata via da voi.” “Quindi ci avete ingannato fin dall’inizio.” “Esatto, sei intelligente quando vuoi.” “Ma perché lo hai fatto? Io ti consideravo una mia compagna fin dall’inizio Kimiko.” “Ah come sei ingenuo. Tu davvero pensavi che sarei diventata amica di un villaggio patetico come il vostro?” Naruto restò deluso e ferite dalle parole di Kimiko. “Non lo pensi sul serio vero?” “E invece sì Naruto. Io per vendicare i miei genitori, devo distruggere voi della foglia.” “No per favore, non lo fare.” “Sta zitto e combatti con me.” “Non voglio…” “Allora ti costringerò io.” “Che abbia inizio la guerra contro la foglia. Forza mie allieve andate.” “SIII!!!” “State attenti arrivano.” Akane e le altre andarono addosso alle varie squadre che le attaccarono subito. Arisu combatté con Kakashi. “A noi due Kakashi.” “Bene, fatti sotto.” Attivò lo sharingan. “Ora vedrai il mio vero potere.” Kimiko si trasformò direttamente nel Kyuubi a quattro code. “Aaaaargh…” “Oh no Kimiko…” “Accidenti, come ha fatto a trasformarsi già a quattro code? Normalmente le code escono una alla volta.” “Sono stata io a fare in modo che si trasformasse così lasciando metà del suo potere del sigillo.” “Cosa? Quindi è stata lei a impiantargli il chakra della volpe dentro Kimiko.” “Assolutamente no ragazzino. Kimiko da piccola vagava da sola senza una meta precisa, finché non incontrò metà spirito della volpe che sentendo un grande potenziale gli entrò dentro e da quel giorno ce l’ha tutt’ora fino a adesso.” “No, non posso crederci che ha permesso alla volpe d’insinuarsi dentro lei.” “E invece sì caro Naruto. Per la vendetta si fa questo e altro. Avresti potuto farlo anche tu invece di avere degli amici falsi.” “Io non ho affatto degli amici falsi. E’ vero, dapprima da piccolo nutrivo un profondo odio per tutta la gente del villaggio della foglia che mi guardava piena di disprezzo… ma crescendo ho capito che non li odiavo perché allenandomi e affrontando un sacco di nemici incluso Pain mi hanno riconosciuto come eroe di Konoha.” “Continua a dire pure queste false parole ma io e le mie allieve vi distruggeremo.” “Non lo permetterò, io riuscirò a salvare Kimiko dal chakra della volpe.” “Ah ah mi dispiace, ma il sigillo risponde solo ai miei comandi. Io ho il potere di fermarla…” “Non m’importa, ci riuscirò lo stesso.” Naruto entrò in modalità eremitica. “Aaaaargh…” Kimiko gli diede una zampata ma la schivò per un pelo. Kimiko io ti salverò. Non puoi vendicarti della tua famiglia, loro non sarebbero d’accordo. Il capitano Yamato bloccò Kimiko con l’arte del legno. “Grazie Capitano…” “Figurati.” “Grrr…” Accidenti, non riesco a trattenerla. E’ fortissima… Dopo un po’ si liberò. “Aaaaargh…” “Capitano Yamato, non ce modo di fermarla?” “Purtroppo no Naruto…” “Ehi ragazzini della foglia, anche io sono una forza portante. O ve lo siete dimenticato? Ora vi faccio vedere…” Natsumi andò nella sua mente. “Tatchit, è il momento di mostrare la nostra forza. Dammi tutto il tuo potere.” “Agli ordini ragazzina.” Tatchit sorrise e gli passò il suo potere. Da fuori Natsumi assunse la forma completa di Tatchit. “Eccomi qua, forza fatevi sotto.” “MA TU RIESCI A PARLARE ANCHE DA COSI’” Esclamarono tutti insieme. “Certo, a differenza di Kimiko io sono cosciente perché mi sono sottoposta a un duro allenamento con il capitano Arisu per controllarlo al meglio. Ora vi mostro cosa so fare.” Natsumi aprì la bocca e creò una sfera blu con i fulmini viola e la scagliò nella foresta che la distrusse metà. “Cavoli che potenza…” “Ben fatto Natsumi. I tuoi allenamenti sono serviti a qualcosa.” Arisu gli fece l’occhiolino. “La ringrazio…” Ma certo ho capito. Natsumi può comunicare attraverso la mente di Kimiko per fermarla. Devo provare a chiederglielo. “Natsumi devo chiederti un favore.” “Che vuoi moccioso?” “Vorrei che tu parlassi telepaticamente a Kimiko nella sua mente e di dirgli di smetterla e che facendo così non otterrà niente.” “Ah ah ah ah, tu pensi che farò questo favore a un pivello come te? Non pensarci minimamente. Kimiko mi dirà sicuramente che non si fermerà finché non ti avrà disintegrato. Lo vedo dai suoi occhi… piuttosto, guardati alle spalle.” Kimiko gli lanciò una teriosfera gigantesca. “STATE ATTENTI, SALTATE!!!” Li avvertì Naruto. Tutti saltarono e la evitarono per un pelo. “Fiuu… ce mancato poco. Kimiko ora basta, così farai del male a te stessa e agli altri.” Intanto non molto distante da lì Tobi li osservò. Accidenti, non pensavo che si sarebbe trasformata in quel modo. Se tentassi di fermarla sicuramente mi ammazzerà. Ormai non è più cosciente… “Aaaaaaaargh…” Kimiko ruggì in preda alla rabbia e alla frustrazione. “E’ il momento di attaccare. Tecnica superiore della moltiplicazione del corpo. Aaaah, Rasen Shuriken.” Naruto glielo lanciò addosso. “Bene, l’ho centrata.” Però Kimiko era ancora lì. “Grr…” “Non gli ho fatto niente, com’è possibile?” Kimiko sorrise soddisfatta poi a un tratto guardò Hinata. “E ora perché guarda Hinata? Oh no, vuole attaccare a lei. Stai attenta Hinata.” Kimiko corse da lei senza dargli il tempo di attaccare e gli diede una zampata facendola cadere a terra violentemente. “Hinata stai bene?” Hinata si alzò un po’ faticosamente. “Sì grazie…” “Non capisco, ma come ha fatto? Sembra quasi che…” “Abbia preparato quest’attacco da sola? Sì Naruto, Kimiko sa premeditare gli attacchi in anticipo prima che gli altri facciano qualcosa. Per metà è umana ed è sempre stata strategica.” Gli spiegò il Capitano Arisu. Sakura andò da lei a curarla. “Tranquilla ti curo io Hinata.” “Grazie…” “Capitano Arisu, in quanto Capitano della squadra sette le ordino di fermare questa guerra assurda. Non può usare Kimiko come un’oggetto contro di noi.” “Si sbaglia, io non lo sto usando. Kimiko ha voluto così fin dall’inizio.” “Lei è veramente spregevole Capitano Arisu, non dica fesserie.” Naruto si arrabbiò con lei. “Oh il moccicoso si è arrabbiato. Forza, perché non scateni il tuo potere? Così avremo una battaglia più interessante.” “Se lo può scordare… ho già detto che non userò più il chakra della volpe per far del male ai miei amici.” Kimiko ora guardò Kakashi. “Perché ora sta guardando a me?” “Stavolta io non lo so…” Kimiko nella sua mente ricordò quello che gli aveva detto Obito nel suo passato inclusa della morte di Rin per mano sua. “Gr, aaaaaaargh…” Kimiko lo attaccò con una codata ma la evitò per un pelo. “Che gli prende? Sembra quasi che ce l’abbia con me. Eppure io non gli ho fatto niente…” “Sì infatti è strano…” “Tecnica dello strangolamento dell’ombra.” Shikamaru bloccò Kimiko dappertutto. “Gr…” Poi dopo un po’ si liberò. “Accidenti, non ha funzionato.” Kimiko si alzò in piedi. “E ora cosa vuole fare?” Domandò Yamato. Richiamò tutto il chakra della volpe in un unico punto e creò delle piccole teriosfere blu con i fulmini. “Dannazione, sta creando delle teriosfere. State attenti, quelle sono molto potenti e possono distruggere qualsiasi cosa attorno a sé. Allontaniamoci il più lontano possibile.” Avvertì Yamato. “VA BENE!!!” Esclamarono tutti. Naruto e tutte le squadre si allontanarono un po’ lontano. “Eh eh, è inutile. Ovunque andiate quelle teriosfere vi colpiranno.” Sorrise diabolicamente Arisu. “Ma come fa a non capire Capitano Arisu? Kimiko trasformata in quel modo farà del male agli altri e a se stessa.” “Ma sentilo, un ragazzino che osa farmi la predica. Come ti permetti? Tu non sai quello che ha dovuto subire Kimiko fin dall’infanzia.” “Lo so bene perché anche io sono stato sempre solo. Però mi ero stufato e così dopo un po’ mi sono fatto degli amici che hanno saputo accettarmi nonostante avessi la volpe a nove code dentro di me. Pensa che Kimiko sia felice trasformata in quella cosa?” “Basta stai zitto, la tua arroganza è insopportabile. Stai cercando di farmi cambiare idea, ma non ci riuscirai.” Kimiko finì di creare le teriosfere e le spedì velocemente verso gli altri. “ATTENTI, METTETEVI AL RIPARO!!!” Le teriosfere esplosero creando un’esplosione intensa che rasò al suolo mezza foresta. “State tutti bene?” “Sì più o meno…” Sakura si rialzò a fatica. “AAAAAAARGH!!!” “Kimiko ora smettila per favore, ritorna in te. Con la vendetta non concludi niente. Mi costringi a fermarti…” Naruto corse verso Kimiko e la bloccò prendendogli le mani. “Naruto cos’hai intenzione di fare? Così ti ucciderà.” “Lo so bene Capitano Yamato, ma non ho altra scelta. Cercherò di fermarla così.” “Gr…” “Kimiko apri gli occhi, non lasciarti controllare dalla volpe.” “Cosa diavolo fai moccioso? Kimiko ti farà a pezzi…” “Non m’importa, sono pronto a morire pur di salvarla.” “NO NARUTO…” Dissero i suoi amici in sintonia. Kimiko lo spinse violentemente a terra. “Hugh…” La volpe lo richiamò nella sua mente. “Naruto cosa stai combinando, tu non ti dovresti farti battere da una semi forza portante.” “Lo so ma è difficile, è pur sempre una mia amica.” “Non è da te arrenderti…” “Tsk, questa è bella. Kurama che mi sostiene. Allora sei cambiata sul serio…” “Eh eh, pare proprio di sì. Se vuoi posso prestarti metà del mio potere.” “Vuoi che diventi come Kimiko?” “No sciocco, hai mai sentito parlare di una nuova modalità dio potere del Kyuubi?” “No, che cos’è?” “Avvicinati e lo vedrai con i tuoi occhi.” Naruto si avvicinò a Kurama che gli mise una mano sopra la sua testa. “Che cosa fai?” “Sta zitto e lasciami concentrare. Aaah…” Naruto diventò tutto dorato. “Cos’è questo potere?” “E’ la nuova modalità del kyuubi al cento per cento.” “Wow che bella, grazie Kurama.” “Mi ringrazierai un’altra volta. Ora va e salva quella ragazzina.” “Certo…” Da fuori Naruto si rialzò sbalzando lontano Kimiko. “Naruto che ti è successo? Cos’è quella trasformazione?” “Eh eh, è la nuova modalità di Kurama.” “Cavoli che forza…” “Accidenti a quel moccioso. Kimiko attaccalo…” S’infuriò Arisu. Kimiko stava per attaccarlo quando si fermò e iniziò a ruggire. “Aaaaargh…” “Che gli succede?” Domandò Sakura. “Penso di capire, il suo corpo inizia a risentire il potere della volpe. Mi sa che sta tentando di risputare fuori il chakra.” “Cosa? Ne è sicuro capitano?” “Temo di sì…” Infatti Kimiko appena ruggì dalla sua bocca uscì il chakra della volpe. “Bene, questo è un buon segno. Kimiko vengo a salvarti, preparati. Aaaah Rasengan.” Naruto colpì in pieno petto Kimiko che cadde a terra stremata continuando a ruggire, dalla sua bocca uscì lo spirito completo della volpe che si smaterializzò. “Come hai osato interferire nei miei piani? AAAAARGH!!!” “Sta zitto spirito fasullo della volpe, ora ti faccio vedere io. Rasen Shuriken.” Naruto glielo scagliò addosso e lo distrusse completamente.” “VAI NARUTO, BRAVO!!!” Kimiko ritornò normale e svenne. Naruto e gli altri si avvicinarono cautamente a lei. “Facciamo piano ragazzi…” Si raccomandò Kakashi. Piano piano riaprì gli occhi. “Dove mi trovo?” “Tranquilla, ora sei al sicuro. Ho distrutto per sempre lo spirito della volpe. Ora sei libera.” “Sono libera? Naruto non ti capisco, io ho tentato di uccidere te i tuoi amici e nonostante tutto mi hai salvato perché?” “Non è ovvio? Perché sei mia amica.” Le sorrise. “Sono tua amica eh?” Naruto diventò normale. “Bè a questo punto mi ritrasformo anche io…” Natsumi richiamò il chakra di Tatsui. “Aspetta, ti curo io.” Disse Sakura. “Grazie…” “Kimiko in quanto tuo capitano io e le tue compagne ci scusiamo per averti usato contro la foglia.” “SI’ SCUSACI!!” “Tranquille ragazze, voi non avete fatto niente. La decisione della vendetta era mia, sono io che mi scuso con voi per avervi coinvolto.” “Scuse accettate…” “Mi scuso anche con tutti voi della foglia. Io ero accecata dall’odio e dalla vendetta per la mia famiglia. Alla fine penso d aver capito che non serve a niente vendicarsi, perché i miei genitori non vorrebbero questo.” “Tranquilla, io e i miei amici non ce l’abbiamo mai avuta con te. Ti abbiamo sempre considerato parte del villaggio anche con i tuoi modi scontrosi, eh eh. Mi hai ricordato un sacco un mio ex compagno della foglia.” “Ecco fatto, ora puoi alzarti.” Kimiko si alzò. “Io e le mie allieve ci scusiamo anche con voi.” “GRAZIE!!!” “Ora cosa farai Kimiko?” “Continuerò ad allenarti per arrivare ai tuoi stessi livelli.” “Brava, così si fa. Dammi il cinque…” Naruto e Kimiko si diedero il cinque sorridendosi. “Allora io vado, quando puoi vieni a trovarmi Naruto. E naturalmente anche i tuoi amici.” “Sì certo, stammi bene.” “Anche tu. Ah il tuo sorriso da ebete non è tanto male.” “Eh eh, grazie.” “Kimiko andiamo?” “Sì capitano, ciao a tutti.” “CIAO KIMIKO!!!” Kimiko andò via con le altre, poi si ricordò che c’era anche Tobi lì vicino. “Ah voi andate avanti, io vi raggiungo dopo.” “VA BENE!!” Arisu e le sue allieve andarono avanti, Kimiko aspettò che si allontanassero. “Ehi Tobi sei qui?” “Sì eccomi.” “Hai assistito a tutta la guerra?” “Sì e anche alla pace che hai fatto con Naruto.” “Eh sì, alla fine ho capito che la vendetta non porta a niente. Naruto mi ha insegnato che nonostante non ho più la mia famiglia accanto loro saranno sempre con me. E tu vuoi continuare con la tua vendetta?” “Sì purtroppo devo, e la nostra storia non può andare avanti. Altrimenti ti metterei in pericolo.” “Già lo sospettavo. Sono stata bene in questi giorni con te.” “Anche io bambolina… Addio.” “Sì addio Obito.” Tobi scomparì Kimiko trattenne a stento le lacrime e ritornò al tempio. Capitolo 9 “Una nuova vita” Erano le dieci di sera e Kimiko era seduta sui gradini a osservare il cielo stellato. “Non riesci a dormire?” Le domandò Akane. “No, è che ho un po’ di pensieri…” “Riguarda Tobi?” “Come fai a saperlo?” “Si vede dalla tua faccia, cos’è successo?” “Come mi aspettavo mi ha lasciato perché sennò metterebbe a rischio la mia vita.” “Lo immaginavo che la vostra storia non durava molto. D’altronde lui fai parte dell’organizzazione Alba.” “Già è vero, ma non dimenticherò i bei momenti che ho vissuto con lui…” Kimiko iniziò a piangere. “Dai appoggiati a me, fatti forza. Ora dobbiamo pensare a noi e al nostro futuro.” Kimiko appoggiò la sua testa sulla spalla di Akane. “Sì hai ragione…” Si asciugò le lacrime e sorrise. Anche al villaggio della foglia Naruto procedeva con la sua vita tra allenamenti e missioni. Yamato aveva detto a Tsunade che Kimiko era ritornata a vivere con le sue compagne e il suo Capitano. Naruto stava passeggiando al villaggio con Sakura. “Ehi Sakura, cosa pensi che farà Kimiko in questi giorni?” “Non ne ho idea, ma sicuramente si allenerà e farà le missioni come noi.” “Sì è vero…” Da un’altra parte Tobi si godeva il paesaggio ripensando a Kimiko. Oh bambolina, non immagini quanto mi manchi. E così questa storia finisce tra mille peripezie dove ciascun personaggio ha raggiunto i suoi scopi tra gioia e dolori. FINE.
   
 
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