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Autore: Rohhh    05/09/2021    1 recensioni
Dopo qualche secondo il ragazzo poggia poi il suo palmo su quello di Ashley, lei sente qualcosa accendersi quando la loro pelle si incontra e il suo segno, apparentemente scomparso, torna a illuminarsi sotto il tocco della mano del ragazzo.
"Eccolo" dice piano Matt e una lacrima bagna la guancia di Ashley.
Non può crederci.
"Tu...tu lo vedi" mormora con la voce rotta dall'emozione.
Ha passato tanti anni a sentirsi un'aliena, non compresa, creduta bugiarda o peggio ancora pazza.
Invece lui è lì e può vedere quel marchio.
Matt le sorride e come risposta scosta la sua mano e la gira, scoprendo a sua volta il palmo e il polso.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario, Sovrannaturale
Capitoli:
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Ciao a tutte lettrici!

A sorpresa in questi giorni, complici alcune canzoni che mi hanno fatto nascere una forte ispirazione per questa storia, ho messo giù un nuovo capitolo e aggiorno molto presto, sperando di fare cosa gradita a chi magari sta trovando un minimo interessante la trama.

Finché dura e avrò tempo cercherò di aggiornare, su questa storia non ci avrei scommesso e invece…

Vi lascio alla lettura e ringrazio chiunque segue o semplicemente farà un salto per leggere.


.CAPITOLO 2 - NUOVE RIVELAZIONI

 

La radio è accesa, passa una delle solite canzoni d'amore indie, orecchiabili e deprimenti al punto giusto.

Ashley è sdraiata sul suo comodo letto da una piazza e mezza, guarda il soffitto ormai da qualche minuto con un'espressione indefinita.

La luce che penetra dalla sua finestra inonda la stanza e le illumina il viso e i capelli, facendoli splendere di un rosso ancora più acceso mentre giacciono come lei, sparpagliati e inermi sul cuscino bianco.

È mattina e l'aria frizzante di marzo dovrebbe darle la carica per tirarsi su e trovare un senso a quella giornata.

Studiando magari, visto che ha da recuperare un esame.

Invece non riesce a smettere di pensare al pomeriggio del giorno prima e alle rivelazioni di Matt.

Ha una madre, viva, lì fuori da qualche parte.

Non proprio da qualche parte, da tutt'altra parte, ad essere precisi.

In un'altra dimensione.

Si, farebbe ridere chiunque, persino lei se non sapesse che è davvero plausibile.

E dire che non le piacevano neanche un po' tutti quei film stupidi di fantascienza perché ha sempre vissuto mettendo la razionalità al primo posto, coi piedi ben piantati per terra nonostante il segno sovrannaturale che ogni tanto faceva timidamente capolino sul palmo della sua mano come per dirle 'ehi, guarda che ci sono anche io'.

Chissà se ha tardato a far sentire la sua aura proprio perché in realtà lei l'ha sempre rifiutato.

Non voleva sentirsi diversa e strana.

Criticava gli altri perché non le credevano ma lei era la prima a non accettarlo, a fingere a volte che non ci fosse, a sperare che prima o poi sarebbe sparito.

Sospira e si stropiccia l'intero viso con una mano.

Chissà se potrà conoscere sua madre, se lei vorrà, se le vuole bene almeno un po' e l'ha pensata ogni tanto in quei lunghi 21 anni di silenzio.

Vorrebbe dirlo ai suoi genitori adottivi, farli partecipi di quella notizia eclatante, in fondo loro sono sempre stati molto aperti e hanno incoraggiato lei e sua sorella senza porre ostacoli quando hanno provato ad avere notizie sulle proprie origini.

Ma quello è troppo assurdo.

Non le hanno mai creduto sul marchio.

Ricorda da piccola quando minimizzavano la cosa, spiegando a chi chiedeva che i bambini inventano di tutto, persino i migliori amici immaginari e che con lei succedeva la stessa cosa. 

Crescendo le hanno poi intimato di smetterla, che non era decoroso continuare a dire sciocchezze, che non era normale.

No, a loro non può confessare niente anche se le fa male tenere quel segreto così importante.

Socchiude gli occhi per un attimo, poi li riapre e lentamente volta la testa alla sua destra.

Muove il braccio sul lenzuolo fresco che emette un lieve fruscio.

Si fissa il polso per l'ennesima volta, è tranquillo, spento.

Lo porta al petto e non può fare a meno di ripensare a Matt e a come i loro segni siano capaci di interagire.

Quel ragazzo sconosciuto è entrato a fare parte della sua vita una maniera improvvisa e insolita, saltando tutte le tappe standard di una conoscenza normale, perché lui è già lì sotto la sua pelle in un certo senso.

È una cosa a cui deve abituarsi, una sensazione intima, istintiva e sconvolgente.

Rotea gli occhi e guarda il cielo che si intravede dalla finestra, così calmo e maestoso.

Chissà che sta facendo lui in quel momento.

Deve ammetterlo però, sapere che c'è qualcun altro lì fuori con cui condividere quel segreto la fa sentire meno sola.

Qualcuno bussa alla porta.

"Avanti" dice pigramente, senza sollevarsi dal materasso.

"Buongiorno!" Cinguetta sua sorella, saltellando verso di lei coi capelli ondulati e sciolti che le ricoprono le spalle e il petto.

Ashley finalmente trova la forza di sollevarsi, si mette seduta, sgranchendosi le braccia intorpidite.

"Eleine...pensavo fossi uscita con Ryan" biascica con la voce un po' roca.

"Ci vediamo più tardi! Ma tu piuttosto...come stai? Insomma...come ci si sente a sapere che forse potrai conoscere tua madre?" Le chiede tutta esaltata, buttandosi a sedere accanto a lei.

Scoppia di felicità per sua sorella, lei non ha ancora avuto la fortuna di rintracciare i suoi genitori, nonostante siano umani al cento per cento.

"Non è ancora detto che accada, tralasci il piccolissimo particolare che si tratta di un altro mondo, con regole molto rigide e a cui ancora non so accedere. Matt deve insegnarmi un sacco di cose" spegne il suo entusiasmo, vuole andarci piano per non rimanere delusa.

"Vedrai che andrà tutto bene! Sono così contenta per te, Ashley! Adesso sai chi sei! È già un passo avanti!" esclama gettandosi tra le braccia della sorella.

Ashley sorride e la stringe.

Le ha raccontato tutto dell'incontro con Matt, del segno che condivide con lui, delle sue origini e di sua madre, dell'esistenza di mondi paralleli.

Eleine ha ragione, in fondo. Almeno adesso sta cominciando a vedere la luce dove prima c'erano solo buio e domande.

"Già, ma sono ancora all'inizio e ci sono diverse cose di cui ancora Matt non mi ha parlato"

"Avrete tempo! L'importante è che tu sia al sicuro e che non ti accada niente! Non farmi stare in pensiero, ok? E avvertimi di qualcunque cosa, dovrò coprirti con mamma e papà prima o poi durante le tue scorribande ultraterrene." la incoraggia, facendole sentire tutto il suo sostegno.

"Grazie Ely, meno male che ci sei" 

Il telefono di Ashley emette un suono, ci sono dei messaggi e quando legge da parte di chi  ha un tuffo al cuore e un po' di ansia allo stesso tempo.

È Matt, non ha perso tempo a farsi risentire ed Ashley sa che deve imparare al più presto come usare i suoi poteri se vuole difendersi anche se non ha ancora capito esattamente da chi.

Eleine si sporge e curiosa sullo schermo.

"Ehi ma è il tuo...non so come dire...compagno, simile, gemello di polso? - comincia a elencare, facendo esasperare Ashley - mmm simile mi piace di più! Che dice?" chiede eccitata, come se la questione la riguardi personalmente.

Eleine ha una passione per i misteri e si sente coinvolta direttamente da quello che sta capitando a sua sorella.

"Beh mi chiede di vederci per finire il discorso e insegnarmi a gestire i miei poteri" la informa senza tanto entusiasmo mentre comincia a sentire un peso allo stomaco.

Non ha smesso di colpo di avere paura solo perché sa qualcosa in più.

"Ci andrai, non è vero?" 

"Si ma...e se non fossi in grado?" si lascia andare alle insicurezze.

Eleine le prende le mani. "Oh, Ash, sei sempre stata bravissima a imparare qualunque cosa! Sarai il top anche in questo! Io ho piena fiducia in te e dovresti farlo anche tu" la rassicura con un meraviglioso sorriso ed Ashley si sente meglio.

Ci proverà e così si affretta a rispondere al messaggio.

"Sembri delusa comunque. Speravi fosse qualcuno altro? Tipo Spencer? Come va tra di voi?" chiede poi sua sorella, intuendo dall'espressione di Ashley cosa potesse turbarla.

"Non c'è nessun noi al momento. Sabato usciamo tutti insieme ma niente di più. Parliamo tanto ma non ho ancora capito se ci sia dell'interesse da parte sua" racconta Ashkey con gli occhi bassi.

Le piace Spencer e anche tanto ma nessun segnale attualmente le fa intuire se quel sentimento sia ricambiato.

"Dovreste vedervi da soli! Che aspetta a chiedertelo? L'ha fatto prima il tuo nuovo amico! Anzi, di sicuro ti ha già toccato di più! Ci sa fare con quelle carezze, non è vero?" la provoca spudoratamente Eleine, facendola sobbalzare sul letto.

Ashley si pente di averle raccontato tutto, ma proprio tutto.

"Che ti salta in mente! Con Matt è diverso! Dobbiamo vederci per ovvi motivi! E poi quelle erano stimolazioni...anzi no! - si corregge subito, rendendosi conto di aver aggravato la situazione con quella parola mentre Eleine trattiene le risate - erano solo movimenti fatti per capire se i nostri simboli reagissero...e lo fanno! Ti pare che mi metto a farmi accarezzare dal primo che conosco!" obietta offesa,  anche se può ricordare perfettamente i brividi che quei tocchi e la luce reciproca che si sono scambiati hanno scatenato nel più profondo della sua anima.

"Questa cosa tra voi è così... affascinante! Ti rendi conto? Tu e quel ragazzo siete collegati...uniti da qualcosa di magico e inspiegabile! Ci hai pensato? Sarete per sempre parte l'uno dell'altra, è il vostro destino, ce l'avete scritto sulla pelle!" Commenta Eleine analizzando perfettamente la situazione e lo sguardo di Ashley si fa assorto.

Non ci ha ancora riflettuto fino in fondo ma in effetti è vero.

Lei e Matt si sono conosciuti grazie a quei segni, come legati da un filo invisibile che prima o poi li avrebbe fatti incontrare, anche se sono così diversi e appartengono a mondi totalmente distanti.

"La fai suonare come una cosa quasi romantica, Ely. Ma ti assicuro che non è nulla di tutto ciò" risponde fredda, non riesce ancora a parlare con troppa leggerezza di tutta quella faccenda.

"Per fortuna sei single, sorellina. Un rapporto del genere sarebbe stato difficile da spiegare al tuo ragazzo, chiunque ne sarebbe geloso!" le fa notare ingenuamente Eleine ma Ashley si fa seria.

Non ha ancora calcolato le conseguenze che potrà avere nella sua vita di tutti i giorni e non sa se è pronta a farsela sconvolgere a tal punto.

Pensa a Spencer e a tutti i segreti che dovrebbe tenergli se decidessero di stare insieme.

I suoi ex ragazzi non le hanno mai creduto sull'esistenza del segno, ad esempio.

Sospira mentre risponde a Matt.

Non è il momento di portarsi così avanti, ci penserà pian piano, un passo alla volta.

Intanto si vedranno nel pomeriggio e forse aggiungerà altri tasselli a quell' intricato puzzle.


"Sei puntualissima!" 

Matt osserva Ashley ferma sul ciglio del marciapiede, non ha la divisa dell'universitá ma una felpa pesante, dei semplici jeans e delle sneakers.

L'ha avvertita di vestirsi comoda e lei lo ha ascoltato.

Sembra una ragazza normalissima e non una giovane e promettente studentessa proveniente da una famiglia benestante che niente c'entra con lui.

Si rende conto in quel momento che, se non fosse per quel marchio che li rende così uguali, in realtà probabilmente non si sarebbero mai rivolti la parola o forse nemmeno conosciuti.

Quelle come lei non frequentano quelli come lui. 

È così, è stato sempre così.

Davvero beffardo il destino.

Quella ragazza, l'unica persona al mondo come lui, al di fuori di quel segreto che portano sulla pelle è distante mille miglia dalla sua vita e dalla sua realtà.

"Ciao, Matt." Lo saluta lei, c'è un lieve imbarazzo che le colora le guance e che lo fa sorridere involontariamente.

Lui le si avvicina, si squadrano un attimo perché nonostante le emozioni che suscita il marchio, sono una ragazza e un ragazzo più o meno coetanei che non sanno quasi nulla l'uno dell'altra.

Alla luce del sole Ashley ha il viso che risplende, gli occhi di colore castano chiaro si illuminano di alcune sfumature dorate, lo stesso dorato degli occhi di sua madre, Matt lo ricorda.

"Sei così diversa vestita da ragazza normale" ammette a voce alta Matt, facendole sollevare un sopracciglio.

"In che senso?" fa lei corrucciando lo sguardo.

"Nel senso che sembri una ragazza che potrei conoscere" risponde Matt tranquillo mentre comincia ad incamminarsi con lei.

"Il fatto di indossare una divisa e frequentare quella scuola non mi rende così irraggiungibile. Non ho mai badato a queste stupide differenze e quando esco da lì sono soltanto io, senza etichette. Perché sarebbe stato impossibile per te conoscermi in un contesto normale?" Insiste, non riesce a cogliere del tutto il senso di quel discorso.

Lei non si è fatta mai sovrastare dai pregiudizi, non le importa di frequentare solo persone che provengono dalla sua stessa classe sociale.

"Quindi vuoi dirmi che se non fosse stato per questo - continua Matt, indicandosi il polso - saresti mai uscita con me? Avremmo avuto occasioni per incontrarci?" Le chiede, mettendola in difficoltà.

Ashley non si fa influenzare dal suo status sociale ma deve ammettere che frequentare certi ambienti e amicizie le preclude di conoscerne altri, la rende più chiusa e pare realizzarlo solo adesso.

Impallidisce e resta immobile, Matt ride.

"Lo immaginavo. Comunque, ti va di fare un giro al parco? Cerchiamo un posto tranquillo per mostrarti alcune cosette. Non pensare male, intendo roba magica" le spiega con il suo solito sorriso provocante sulle labbra, intuendo che Ashley sia giustamente ancora un po' diffidente per portarla già in un posto isolato ma più adatto per allenarsi.

Scelgono una zona poco frequentata, dove al momento non sembrano esserci troppe persone.

Matt si siede sull'erba, Ashley si accomoda di fronte a lui, incrocia le gambe e aspetta.

Lui si accende una sigaretta in silenzio, alcuni ciuffi di capelli biondi gli coprono la fronte, la sua espressione è lievemente concentrata, Ashley lo osserva, poi lui solleva il viso e fa incrociare i suoi occhi azzurri con quelli di Ashley.

Lei stavolta sorregge lo sguardo.

"Chi mi dice che non sia una trappola?" Chiede di colpo, spiazzandolo per un attimo.

"Prego? Puoi ripetere?"

"Voglio dire...chi mi assicura che tu non sia il nemico e non stia facendo in modo da plagiarmi raccontandomi delle frottole per i tuoi scopi?" Chiede sospettosa all'improvviso.

Matt la fissa incuriosito,  Ashley non sembra 

più quella ragazza insicura del loro primo incontro.  

Ha dato per scontato che si sarebbe fidata di lui ma è una ragazza sveglia e soprattutto intelligente e ha un lato del carattere deciso che tiene nascosto ma che ogni tanto viene a galla come in quel momento.

"Ashley devi fidarti di me" prova a convincerla Matt ma lei gli si avvicina e lo scruta seria. 

"E perché dovrei? Non ci vuole niente a inventare una storiella ben architettata" soffia a due passi dal suo viso.

In quei giorni è stata troppo presa dalla novità e dalle emozioni ma la sua parte razionale non l'ha abbandonata e lei è abituata a riflettere sempre prima di ogni cosa.

Matt sorride, piacevolmente stupito da quell'inaspettata presa di posizione.

"È vero. Avrei potuto inventare qualsiasi cosa. Ma allora perché salvarti la vita rischiando la miai per non farti eliminare da quel mostro?" ribatte ma Ashley non si fa intimorire.

"Magari ti servo viva e vegeta" obietta, sfidando il suo sguardo così bello e che potrebbe abbindolare chiunque.

Non l'avrebbe mai detto ma quella ragazzina all'apparenza dolce e ingenua gli sta dando del filo da torcere e la cosa gli piace.

"Bella risposta. Sai che ti dico, Ashley? Non posso convincerti a fidarti di me ma non credo tu abbia una scelta diversa al momento. Quel segno lo abbiamo entrambi e su quello non posso mentirti, l'hai visto con i tuoi occhi. Se non ascolti la mia versione dei fatti non potrai neanche farti un'idea in proposito. Quindi ripeto, prova a fidarti di me o non scoprirai mai la verità. Sei sei così intelligente come sembri saprai discernere il vero dal falso. Sta a te adesso" controbatte Matt ed Ashley esita un attimo per pensarci.

"Questo è un buon argomento. Forse potrei darti una chance, sai?" lo provoca, allontanandosi da lui. Si sposta i capelli su un lato del collo mentre lo scruta tenendo per sé i suoi pensieri e Matt non riesce a staccarle gli occhi di dosso.

"E poi c'è un'altra cosa. Se non vuoi fidarti di me, almeno fidati di lui - riprende, indicando la sua mano destra - questo non può mentirti. È nato con te, indica la tua natura, ciò che sei e non potrà mai andare contro di te.  Interagisce col mio a quanto pare e quando c'è un pericolo brucia da morire e te ne sei accorta anche tu quindi...che cosa provi quando ti tocco?" sussurra mentre le si fa vicino, togliendole il respiro.

Ashley trema quando Matt le sfiora la mano come il giorno prima, un tocco al quale si sta abituando e che le suscita delle emozioni inspiegabili.

Deglutisce piano quando vede il viso di Matt così vicino a lei mentre la accarezza, sente un formicolio sulla pelle e quando guarda in basso scopre che i simboli di entrambi luccicano e quello che prova è tutto tranne che doloroso.

"Allora? - Chiede lui mentre il cuore di Ashley ha accelerato i battiti e lei si sente in fiamme - cosa ti suggerisce? Sono un amico o no?" 

Non può spiegargli a parole quel turbinio di emozioni ma di certo non sono negative.

"Forse potrei fidarmi" ammette piano, quasi in un soffio, evitando di confessargli quanto si sia sentita attratta da lui e bene.

Di certo il marchio la spinge verso di lui, questo è innegabile.

Matt si stacca da lei e l'abbandona.

"Ashley, per quanto possano valere le mie parole, non ti farei mai del male. Sei la mia compagna adesso, non lo dimenticare" le dice dolcemente, non ha più quel tono sfacciato che lei ha provocato con i suoi dubbi.

Lei annuisce soltanto, poi si fissa le scarpe incerta su cosa dire per prima.

"Cosa dicevi dei nostri marchi poco fa?" chiede infine, stringendosi le ginocchia al petto.

"Che rappresentano la nostra natura più intima. Questi segni indicano la nostra condizione di incroci e per questo sono intimamente legati alla nostra essenza più profonda e nascosta." le spiega, continuando a fumare la sigaretta che aveva interrotto durante il loro battibecco.

"E questo come influenza il loro attivarsi? Possiamo resistere al loro potere o controllarli?" domanda curiosa.

"Da quella che è la ma esperienza posso risponderti che è così solo in parte. I marchi sono emotivi, proprio perché rappresentano all'esterno qualcosa di innato in noi sono collegati strettamente alla sfera delle emozioni che è la parte più profonda e personale della nostra anima. Il mio e il tuo reagiscono perché probabilmente si riconoscono e fungono da ponte per convogliare le rispettive sensazioni. È per questo che quando si toccano o quando sono vicini proviamo quelle emozioni forti, sono come una cassa di risonanza, le amplificano, e le emozioni possiamo controllarle solo se siano molto bravi a fingere." Le risponde con calma, Ashley pende dalle sue labbra e cerca di farsi una sua idea.

"Quindi non possiamo nasconderci? Siamo costretti a rivelare le nostre emozioni?" chiede lei, preoccupata delle implicazioni che significherebbe non poter più tenere per sé certe sensazioni.

"Resistere è molto difficile, te ne sei accorta anche tu."

"Però sai...mi chiedevo come mai il mio segno si sia attivato così tardi, come mai prima né tu né chi ci dà la caccia mi abbia percepito. E la spiegazione che sono riuscita a darmi è che negli anni non ho avuto un bel rapporto con lui e ho sempre cercato di reprimerlo. Magari in parte ci sono riuscita mentre tu che hai sempre saputo la verità non hai mai tentato di nasconderlo. È possibile secondo te?" domanda cercando delle risposte a tutti gli interrogativi che ha sempre avuto.

"Si, secondo me è proprio quello il motivo. Ma come vedi dopo vari anni neanche tu sei riuscita ad opporti a lui. O forse senza accorgertene hai finito per accettarlo, chissà" 

Ashley guarda Matt dubbiosa, neanche lei sa cosa sia successo davvero dentro se stessa ma le opzioni elencate da Matt sono molto veritiere entrambe.

"E per quanto riguarda i poteri, quelli invece possiamo controllarli?" chiede cercando di fare quadrare tutto.

"Esatto. Quello è solo questione di allenamento, devi imparare a convogliare la tua energia in quel punto. All'inizio può risultare stancante e bisogna avere molta concentrazione, ma col tempo diventa un gesto quasi automatico e naturale. Finirai per farlo senza neanche pensarci troppo." le spiega con naturalezza, Ashley è davvero scaltra ed è sicuro che non le ci vorrà molto per diventare brava.

"Posso provarci?" Chiede timidamente in uno slancio di coraggio e Matt annuisce.

Si alza e le porge le mani per aiutarla a sollevarsi.

"Ti faccio vedere. Concentrati su una cosa...per esempio quel sasso là - dice, indicandole una pietra poco distante - adesso guardala e prova a fare fluire la tua energia sul palmo della mano, lì dove si accende di solito il tuo segno" 

Ashley annuisce un po' nervosa poi guarda il sasso e cerca di fare come dice Matt anche se tecnicamente non ha idea di come funzioni.

"Ti verrà naturale pian piano, fidati" mormora lui ed Ashley lo sente alle sue spalle, la cinge da dietrb, il suo viso sfiora il collo di lei, la mano morbidamente gli stringe un fianco e quel dannato segno comincia a brillare.

Matt sorride.

"Wow ti faccio proprio effetto!" esclama, non riuscendo a contenere la sua impertinenza.

Ashley arrossisce violentemente.

"Vuoi che ti pianti una gomitata nello stomaco? Sai da questa posizione mi viene facile" lo minaccia, ormai sembra aver trovato una confidenza che non avrebbe mai immaginato.

Forse è merito dei poteri, o forse è che con lui riesce ad essere se stessa sul serio.

"Meglio di no. Torniamo a noi. Dammi la mano, ti aiuterò io per le prime volte - la rassicura mentre con la destra prende la sua e direziona il palmo verso la roccia - respira e fissalo, immagina il tuo braccio come un fiume in piena, che scorre sempre di più, sempre più forte, finché arriva al mare e finalmente si riversa con tutta la sua potenza"

Ashley cerca di seguire alla lettera le indicazioni e provare ad ascoltare le sue sensazioni.

Lentamente riesce a sentire quel flusso magico e finalmente un fascio di luce scaturisce dal palmo e disintegra la roccia.

Il contraccolpo la spinge indietro sul petto di Matt che, avendolo previsto, si era posizionato dietro di lei per proteggerla da una caduta.

Finisce addosso a lui, il biondo la sorregge per poi aiutarla a rimettersi in piedi.

È sconvolgente, come la prima volta che l'ha fatto contro quel mostro.

"Bravissima. Ci sei riuscita subito! Lo avevo intuito che sei una tosta, anche se lo nascondi" commenta lui, Ashley osserva ancora incredula la sua mano e la pietra ormai in frantumi.

L'hai fatto lei, davvero.

"Oh cazzo! È incredibile!" esclama senza vergogna, fissandosi la mano sconcertata.

"Allora le dici anche tu le parolacce!" ridacchia Matt ma lei gli si piazza davanti senza paura.

Sembra più determinata e sicura dopo quello che ha fatto.

"Per chi mi hai preso? Non sono mica una santarellina solo perché frequento un'università prestigiosa. Forse dovresti scrollarti di dosso tu un po' di pregiudizi" lo provoca e Matt ne rimane compiaciuto.

Quell'avventura si rivela ancora più interessante.

"Oh, l'ho capito bene che non sei una santarellina! O non saresti la mia compagna" ribatte, entrambi ridono, come due normali amici senza differenze.

"Scusa per prima, non volevo dubitare di te ma non potevo nemmeno credere a tutto senza fare una piega. Ho un cervello funzionante e critico, non credi?" si giustifica ma Matt non ha bisogno di scuse, l'ha già perdonata.

"Non c'è bisogno che ti scusi, anzi...mi piaci così - dichiara con aria irriverente e maliziosa - come compagna di avventura, intendo" precisa, suonando però terribilmente ambiguo.

Quella è una sua caratteristica ed Ashley comincia a farci l'abitudine.

"Certamente" sottolinea sicura, senza farsi soggezionare da quegli occhi ammalianti.

"Per oggi direi che è abbastanza. Meglio un poco alla volta" 

"Già, sono d'accordo con te" fa Ashley, effettivamente si sente un po' provata e comincia ad avere anche fame.

"Ti va di cenare insieme?" propone lui di getto, leggendole nel pensiero - . Così parliamo un altro po'"

Ashley rimane spiazzata dall'invito ma la prospettiva di stare ancora con lui non le dispiace.

Ha tanto altro da chiedergli.

"Ok, fammi solo avvisare i miei"

"Si preoccupano tanto?" Chiede lui, scapestrato com'è non è mai stato un figlio modello da quel punto di vista.

"Abbastanza… e poi sono molto rigidi. Ho sempre avuto tante regole da rispettare. E adesso mi trovo a dover nascondere loro questo enorme segreto"

"Ti ci abituerai" afferma con un velo di tristezza negli occhi che è raro vedergli.

Ashley aggrotta le sopracciglia.

"Ma tu non hai mai dovuto mentire con tuo padre. Lui è coinvolto in questa situazione" obietta ma Matt si volta e i suoi occhi mesti sono un lungo nello stomaco.

"A lui no, ma ho dovuto farlo con altre persone altrettanto care" confessa ed Ashley riesce a sentire in lui lo stesso dolore che ha provato per tanti anni.

"Ti capisco"

"Lo so" 

Rimangono un attimo in silenzio, poi Ashley parla.

"Lo sa qualcun altro? Del tuo segreto" chiede sperando di non essere indiscreta.

"Oltre mio padre e ovviamente te adesso, lo sa solo Vivian, sua moglie che per me ormai è come una seconda madre, e Chloe, la biondina che ieri ha fatto una scenata al bar". risponde Matt.

Ashley la ricorda bene, non può dimenticare lo sguardo carico di odio che le ha riservato.

"Chloe è la tua ragazza, vero?" Domanda.

Matt scoppia a ridere.

"Che? Chloe? Vuoi scherzare? No, lei è solo la mia migliore amica" risponde come se l'ipotesi fosse assurda.

Strano, ad Ashley era sembrata piuttosto gelosa.

"E invece tu? L'hai detto a qualcuno?" 

Ashley sorride amara.

"Ho sempre provato a dirlo a chiunque, ai miei genitori, agli amici, ai miei ex...non mi hai mai creduto nessuno ad eccezione di mia sorella...lei è l'unica che lo sa e che mi sostiene" gli rivela non nascondendo un velo di sofferenza.

Lui d'istinto le prende la mano.

"Mi dispiace Ashley. Adesso ci sono anche io, per quel che vale" 

"Vale tantissimo, grazie" si affretta a rispondergli, sorridendo felice.

"Ti va se mangiamo qualcosa nel retrobottega del mio bar? Panini e bevande gratis e c'è un cortile arieggiato e tranquillo dove nessuno ci romperà le scatole" le propone ed Ashley accetta. 

Un posto dove non daranno nell'occhio è l'ideale.

E poi ha paura che Spencer possa vederla con un altro anche se lo nega.

Poco dopo si ritrova seduta sui gradini del cortile con in mano un panino enorme che non sa nemmeno se riuscirà a finire.

"E così tuo padre si è sposato dopo...insomma dopo che sei nato tu" 

Matt sorseggia la sua birra e annuisce.

"Dopo diversi anni, io ne avevo già 15. Mio padre ha sofferto molto per quell'amore impossibile. Erano davvero innamorati e ci è voluto un po' perché si decidesse ad amare di nuovo." le rivela, poggiando la schiena al muro.

"Cavoli, che storia triste"  commenta, poi le viene in mente la sua di madre ma non ha il coraggio di chiedere.

"Già...ma adesso l'ha superata ed è felice. Poi è nato anche mio fratello, adesso ha cinque anni. Quando si sono rivisti con mia madre lei si era già rifatta una vita e ora sono in buoni rapporti" le racconta.

Ashley diventa un po' pensierosa e Matt indovina i suoi pensieri.

"Ehi, quando sarai pronta ti parlerò anche di lei" dice soltanto il biondo e lei annuisce, incapace di proferire parola al pensiero di sua madre.

"È il tuo telefono?" Chiede Matt dopo aver sentito un suono.

"Credo di sì" fa Ashley, poi lo tira fuori dal tracolla e un sorriso impacciato si fa strada lungo le sue labbra insieme a un leggero rossore.

Matt la osserva in silenzio, quei cambiamenti nel suo viso sono eloquenti.

"È il tuo ragazzo?" 

"Che? Magar...ehm cioè volevo dire no, certo che no! Spencer è solo un amico" precisa, ma ha la credibilità di un sasso.

"Spencer? Sembra il nome di un giovane rampollo straricco!" commenta subito Matt in maniera più che irriverente, addentando il suo panino.

Ashley ride, i modi schietti di Matt le impediscono di mandarlo a quel paese ma gli dà comunque una pacca poco amichevole sulla spalla.

"Matt! Smettila con questi commenti antipatici!" Sbotta fingendo di essere arrabbiata.

"Quindi ci ho azzeccato?" Insiste spudorato.

"Già, ma non mi piace per quello, se lo stai pensando!" Va sulla difensiva, smascherandosi.

"Allora è vero che ti piace!" infierisce lui, mentre Ashley si copre il viso con una mano.

"E lui è innamorato di te?" domanda Matt nonostante Ashley abbia cercato di mentire sul suo interesse amoroso.

"Non lo so, non credo. Non siamo arrivati a quel punto" risponde insicura, facendo trapelare i suoi sentimenti.

"Capisco...beh, non capita tutti i giorni di incontrare una ragazza capace di fare il culo a degli esseri mostruosi! Farebbe meglio a non lasciarti scappare" dichiara Matt, strappandole un sorriso.

"Ancora l'unica cosa che sono stata capace di fare è collaborare con te e distruggere una pietra" lo contraddice subito.

"Da qualcosa dovevi pur iniziare. Diventerai cazzutissima" la incoraggia.

"Vorrei avere la tua sicurezza in proposito" obietta ma Matt sembra non avere dubbi.

"Visto che ci siamo, ti ho risparmiato la parte peggiore della storia perché al momento grazie al mio incantesimo siamo protetti per qualche giorno, ma dovremo affrontare quell'argomento a breve." La avverte facendosi serio, non vuole rovinare quell'atmosfera più rilassata, in cui stanno parlando come due ragazzi normali.

Lei annuisce con una punta di ansia.

"Certo"

Matt le carezza una spalla, poi una presenza dietro di loro li interrompe in maniera brusca.

Chloe irrompe con l'aria di voler mettere fine alla loro conversazione.

"E così oggi hai preso un giorno libero?" sbotta con poca grazia mentre non degna Ashley di un'occhiata, la ignora come se non esistesse.

"Avevo da fare, papà lo sapeva." risponde Matt sereno come una Pasqua.

"Sì, vedo" replica fredda, spostando rapidamente gli occhi verso la rossa seduta accanto a lui.

"Ah comunque lei è Ashley" la presenta anche se nessuna delle due sembrava avere piacere di fare la conoscenza dell'altra.

"Piacere" mormora Ashley.

"Si, ciao - fa lei con aria di sufficienza - adesso torno di là, a differenza tua ho molto da fare" sibila acida per poi sparire.

"Scusala ma Chloe è fatta così" minimizza il biondo, finendo la sua birra.

Ashley lo guarda perplessa.

"Così come? Gelosa vuoi dire?" Aggiunge, a lei la situazione sembra molto chiara.

"Chloe gelosa? Impossibile, siano amici da sempre!" ribatte lui, mentre Ashley sempre più stupita, si chiede se sia davvero così cieco da non essersene mai accorto.

"Ah, uomini!" mormora tra sé e sé, bevendo l'ultimo sorso di acqua.

"Hai detto qualcosa?" Fa lui, sollevando un sopracciglio.

"No, niente" mente lei, inutile insistere.

Gli lancia un sorriso, poi torna al suo panino. 

Lui contraccambia.

E almeno per il resto della serata rimangono due ragazzi normali, senza segni o poteri, a parlare di argomenti ordinari.

Almeno per quella sera si può fare finta non esista nient'altro.

  
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