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Autore: Khailea    07/09/2021    0 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo: 
Jack
Daimonas 
Ailea
Khal 
Lighneers 
Zell 
Astral 
Lacie 
Hope 
Grace 
Milton 
Seraph 
Alexander 
Johanna 
Samantha 
Nadeshiko 
Ayame 
Ryujin
Yume
Cirno
Vladimir
Annabelle
 
 
 
 
 
 
 
 
 
-Astral-Seraph-Yume-Hope-Alexander-Ryujin-Vladimir:
 
Con l’arrivo della notte gli studenti furono liberi di girare per l’hotel a proprio piacere, a patto di non disturbare gli altri clienti, e questo significava potevano avere accesso a tutte le aree e le stanze relax presenti ad ogni piano.
Andrea aveva consegnato a tutti un depliant con le descrizioni delle varie stanze, e una in particolare aveva attirato l’attenzione di Astral e Seraph: una jacuzzi gigante dotata di idromassaggio, piazzata in una stanza privata in cui un’intera parete era stata sostituita da una vetrata.
Lo scenario era splendido, e l’intimità assoluta.
-Allora, sono o non sono il migliore tra i ragazzi?- chiese Astral fiero dell’idea di essere andati lì. -Per non dire il più bello tra i belli!-
-Direi te lo dici da solo già abbastanza.- ridacchiò Seraph togliendosi l’accappatoio.
Prima di entrare nella jacuzzi avevano dovuto fare una doccia nei guardaroba accanto, e per entrare dovevano portare un costume da bagno, sempre gentilmente offerto dall’hotel.
La jacuzzi era già pronta, e Seraph fu la prima a entrarvi. -Vieni?-
Astral rimase a guardarla qualche secondo, in silenzio, osservando la sua figura sotto il profilo della notte, avvicinandosi poi alle sue spalle e scostandole i capelli, dandole un bacio sul collo.
Entrambi avevano lasciato le maschere sul bordo della vasca, e così la ragazza non poté nascondere un sorriso quando la mano di Astral scivolò sul suo seno. -Non volevi fare un bagno tranquillo?-
-Non lo trovi più divertente?- rispose lui a bassavoce, sedendosi e facendo appoggiare la ragazza al proprio petto, mentre la mano scivolava lungo il ventre, ma all’ultimo secondo lei si voltò.
-Certo, però con le mie regole.-
Prima che potesse reagire Seraph lo afferrò per la vita facendolo scivolare nella vasca, sistemandosi sopra di lui e sfilandogli agilmente il costume, che lanciò dall’altro lato della stanza.
-Così non potrai tirarti indietro.-
-L’ho mai fatto?- ribatté Astral serrando i denti nel momento in cui lei sfiorò il membro con la mano.
Il sorriso di Seraph si allargò ai suoi primi sospiri, almeno per il momento aveva il controllo assoluto, e quando lui cercò di muoversi lo bloccò con le gambe.
-Dove credi di andare?-
-Potrei perdere la pazienza se continui cos…-
La porta si aprì con uno scatto interrompendo il ragazzo, che sobbalzò assieme a Seraph, allontanandosi subito l’uno dall’altra.
-Oooh, a quanto pare non siamo i soli ad avere avuto quest’idea!-
Era la voce di Yume, che subito non appena vide la coppia sorrise felice della compagnia.
-Si starà strettini, ma per fortuna la jacuzzi è abbastanza grande.- disse Vladimir facendo spallucce.
-Scusateci, vi abbiamo disturbato?- chiese educatamente Ryujin, mentre i due si rimisero la maschera.
Seraph rispose quanto più calma possibile. -N-no.-
Se non li avessero colti così alla sprovvista probabilmente gli avrebbero detto di lasciagli ancora cinque minuti, ma nemmeno Astral ne fu in grado quando Yume entrò nella vasca con loro.
Tutto ciò a cui riusciva a pensare era al suo costume, fin troppo lontano per prenderlo discretamente.
-Scusateci, non sapevamo foste qui.- disse Hope accompagnata da Alexander.
-Tranquilla, non è un problema…- disse Seraph lanciando un’occhiata ad Astral, cercando di pensare a un modo per aiutarlo.
-Ci vorrebbe un po’ di champagne, che ne dite se chiamiamo il servizio?- propose Yume allungandosi verso il telefonino.
-Fai un po’ di vodka per me. Tanto è tutto sul conto della scuola.- annuì Vladimir soddisfatto.
-Non so, non mi piace molto approfittarne.-
-Andiamo Ryujin, se non adesso, quando?-
-Oh, mi piace come modo di pensare!- sorrise Yume componendo il numero. -Per voi piccioncini?-
-Io sono apposto grazie.- disse Hope scuotendo il capo, e non ci fu bisogno per Alexander di rispondere.
-Anche io.-
-Sul serio Astral? Ti facevo un bevitore.- commentò Vladimir sorpreso.
-Non ne ho molta voglia al momento…- gli sarebbe servito ben più di un drink vista la situazione.
-Mal che vada chiamiamo ancora. Allora… che facevate di bello?- chiese Yume guardando Astral e Seraph, che subito si mise sulla difensiva.
-Niente.-
-Ahah, peccato. In un posto così bello sono sorpresa di non avervi trovati nudi!-
Ci aveva azzeccato per metà, cosa che imbarazzò molto Astral, che continuava a tenere le braccia basse sperando di non essere notato.
-Hai già adocchiato qualcuno Yume? In hotel c’è un bel po’ di gente oltre a noi.- chiese Vladimir.
-Mmmh per il momento no. Anche perché sono curiosa di vedere come andrà a Cirno.-
-Intendi con il ragazzo della reception?- chiese Hope.
-E anche con la cameriera.-
-Spero non faccia la furba, non è carino approfittarsi della gente.- puntualizzò Ryujin.
-Credo non arriverà nemmeno alla prima base.- commentò Vladimir, alzando gli occhi al cielo. -Tu su chi scommetti Alexander?-
-Non mi interessa.-
-Come sei dolce, pensi solo a Hope, dico bene?- sospirò intenerita Yume, facendo arrossire l’altra, e la risposta del ragazzo fu il colpo di grazia.
-È l’unica cosa importante.-
-AAAH! Come sei dolce!- urlò la viola muovendo l’acqua della jacuzzi.
-Ragiona come ogni uomo dovrebbe. È il minimo.- ribatté Ryujin guardandola, sperando non credesse fosse qualcosa di non necessario.
-Andiamo non essere così rigido Ryuijn, prendi esempio da Astral! Lui è praticamente sprofondato in acqua!-
-N-no… non prendere esempio…- borbottò l’altro pregando non lo guardassero.
-Mh? Va tutto bene? Mi sembri un po’ teso?- chiese Hope avvicinando una mano alla sua spalla, ma Seraph si mise in mezzo senza rendersene conto.
Anche se non lo sapevano non gli piaceva un’altra ragazza toccasse Astral mentre era…
-Oh, scusami.- disse Hope imbarazzata, temendo fosse gelosa.
-No, scusami tu.-
Era in una vasca, con altre due ragazze, nudo.
Gli avrebbe tirato tanti di quei pugni che se lo sarebbe ricordato per sempre.
-Intanto che aspettiamo l’alcol facciamo qualche gioco?- propose Vladimir per ravvivare la situazione.
-Ma no, godiamoci l’acqua…- disse subito Astral non volendo muoversi troppo.
-Sei l’unico se la sta godendo, sei giù fino al collo.- ribatté l’altro scendendo al suo stesso livello, spingendogli i piedi per costringerlo a tirarsi su.
-Non mi toccare!- urlò Astral scattando contro Seraph.
-Guarda che mi sono lavato prima di venire qui!-
-Non mi importa!-
-Andiamo calmatevi! Siamo qui per rilassarci.- protestò Ryujin prendendo l’asciugamano alle proprie spalle e avvolgendoselo attorno alla testa. -Fa troppo caldo per agiarsi così.-
Seraph lo guardò per qualche secondo, prima di alzarsi e prenderne due. -Hai proprio ragione. Astral, provaci anche tu.- disse lanciandogli in faccia l’asciugamano, con più forza del necessario.
-Ehi ma che…!-
-Anzi, sai cosa, non mi va più. Vieni, dobbiamo parlare.- aggiunse poi la ragazza con sguardo glaciale, mettendosi l’asciugamano alla vita e uscendo dalla porta.
Astral rimase per qualche secondo fermo, perplesso sul da farsi, rendendosi poi conto di cosa aveva tra le mani. -O-oh! Ok! Devo andare!-
Spingendolo sott’acqua si coprì la vita alzandosi di scatto, correndo verso la porta e andandosene senza lasciare spiegazioni.
-…credete… che sia colpa mia?- chiese Hope preoccupata, ma Yume scosse la testa.
-Secondo me volevano fare sesso e li abbiamo interrotti. Saranno andati a recuperare.-
-Beh, più alcol per noi in ogni caso.- disse Vladimir alzando le spalle. -… ma è un costume quello?-
 
 
 
 
 
 
 

Johanna-Samantha -Nadeshiko-Annabelle:
 
-Aaaaah è così bello qui! È tutto morbido, è tutto caldo, e c’è tanta cioccolataaa!-
Nell’istante stesso in cui le ragazze avevano finito di organizzarsi per un pigiama party tutte assieme Nadeshiko era come impazzita di fronte alla comodità dell’intera stanza, e soprattutto di tutti i dolci che erano riuscite a radunare in così poco tempo.
-Ehi che ne dite se ci riempiamo la vasca? Sarebbe divertente.- propose Annabelle raccogliendo un pugno di caramelle dal letto.
-Sono così tante che probabilmente ci starebbero.- rise Johanna annuendo.
-E verrebbe pure una bella foto per instagram!- urlò Nadeshiko con gli occhi che le brillavano.
-Però dopo le mangiamo, vero?-
-Certo Sammy, tutte quelle che vuoi.-
-Nade non dire così… rischia di avere delle carie.- la rimproverò Johanna.
-Mal che vada si va dal dentista.-
-Non ci sono mai andata, com’è?- chiese Sammy guardandola.
-Non è niente di che, anche se mentre ti tiene l’attrezzo in bocca ti fa delle domande come se tu potessi rispondere.-
-Ahaha è vero, e ti capisce pure!- rise Annabelle pensandoci.
-E se sei stata una brava bambina ti da un premio.- aggiunse Johanna.
-Come Babbo Natale?-
-Circa.-
-Andiamo ragazze, aiutatemi con le caramelle!- esclamò Nadeshiko infilandone quante più poté in una federa, correndo verso il bagno.
La vasca era veramente enorme, ma bastò solo quello che aveva portato per nascondere il fondo.
-Magari quelle che non finiamo possiamo darle agli altri.- propose Johanna prima che Nadeshiko ci si buttasse in mezzo. -Beh, con qualche avvertimento magari…-
-Sapevate che una tizia ha venuto l’acqua della sua vasca su internet? Chissà quanto guadagneremmo noi con le caramelle.- commentò Nadeshiko ridacchiando.
-Probabilmente con i matti che ci sono abbastanza da pagarci gli studi.- scherzò Annabelle, anche se l’altra credette fosse seria.
-Veramente?! Potrei comprare solo frappè allora!-
-Ehi ehi scherzavo!- si affrettò a dire la rossa.
-Oh uffi! Va beh, intanto io mi faccio delle foto.- accendendo il telefonino cominciò a scattarsi delle foto nella vasca, indossando uno dei pigiami a motivi invernali che avevano trovato sul letto. -Annabelle potresti lanciarmi un po’ di caramelle? Sai per un effetto cascata.-
-Va bene.-
-Anche io voglio fare il bagno nelle caramelle!- urlò Sammy lanciandosi sull’amica. -Ahaha è fantastico!-
-Sicure che non vi facciano male? Alcune sono delle barrette belle grosse.- chiese Johanna preoccupata.
-Ma no tranquilla, ho la testa dura io.- sorrise Nadeshiko abbracciando Sammy. -Entrate anche voi, possiamo vederci un film dal telefono e mangiare le caramelle da qui!-
-Io preferisco il comodo e caldo letto nell’altra stanza.-
-Effettivamente sono d’accordo con Annabelle.- disse Johanna.
-Uffi, e va bene, faccio ancora qualche foto e basta allora.-
-E che facciamo con tutte le caramelle?- chiese Sammy confusa.
-Le riporteremo nel letto, se le altre vogliono stare lì.-
Alla fine non ci volle troppo tempo per risistemarle, anche se si dovettero arrangiare con una federa per tenerle tutte in un unico punto.
-Bene, e ora la scelta del film!- esclamò Annabelle eccitata.
All’orfanotrofio ogni settimana facevano la serata cinema, ma questo era diverso.
-Io voto per un film d’amore!- disse subito Nadeshiko.
-Che ne dite di una commedia invece? Così sarebbe adatta anche a Sammy.- propose Johanna.
-Anche un film d’amore è adatto.- obbiettò Nadeshiko.
-Beh dipende da che scene ci sono… è ancora una bambina.-
-Ma se ci sono un sacco di coppie attorno a lei!-
-Sì ma non fanno un certo genere di cose…- più tentava di essere vaga più incuriosiva Sammy, il cui sguardo la metteva in imbarazzo. -Andiamo Nadeshiko, non ti piacciono le commedie?-
-Sì ma non ne ho voglia!-
-Ma cerca di pensare a Sammy…-
-Chiediamo a lei allora cosa vuole vedere.-
Entrambe si voltarono verso la bambina, mentre Annabelle si era tuffata nelle caramelle per evitare di venire trascinata nella mischia.
La piccola rimase in silenzio per un po’, guardando tutta la lista dei film che potevano vedere, fino a trovarne uno le piaceva. -Voglio questo!-
Era Nightmare Before Christmas.
-Sei sicura Sammy?- chiese Johanna sorpresa.
-Sì! C’è Babbo Natale, e quel cane fantasma è carino!- rispose la piccola indicando l’immagine.
-Per me va bene, è da un po’ non lo vedo.- annuì Annabelle senza dare scampo alle altre due.
Perfino Nadeshiko non poté rifiutare. -E va bene. Tanto lo guardo già due volte l’anno almeno.-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
-Ailea-Khal:
 
La maggior parte dei loro amici stando ai messaggi sul gruppo erano fuori dalle camere a divertirsi, loro invece almeno per quella sera avevano preferito stare da soli e godersi un po’ di relax.
Sdraiati sul letto, Khal accarezzò i capelli di Ailea, guardandola intenerito. -Lo sai che sei bellissima?-
-Ma smettila, sono spettinata e in pigiama.-
Effettivamente doveva ancora fare una doccia, e aveva subito approfittato dei morbidi vestiti sul letto per mettersi comoda.
-Sei sempre la più bella per me.- rispose lui dandole un bacio.
-Tu invece sei adorabile con questo maglione.-
-Posso portarlo a casa se vuoi.- avrebbe comprato l’intero hotel se le avesse fatto piacere.
-Magari possiamo comprarne dei nuovi. Ahah sono sicura che Hope vorrebbe prenderne un paio di coppia per lei e Alexander.-
-La trovo molto carina come cosa, a me piacerebbe se ci vestissimo abbinati.-
Era un modo come un altro per mettere in chiaro fosse sua.
-Magari per occasioni particolari o per Natale potremmo farlo.- annuì lei pur faticando a vedersi in quel modo. -Ti piacerebbero cose semplici o tipo renne con un naso rosso sullo stomaco?-
-Vanno bene anche cose semplici, se sei più a tuo agio. Magari un elegante completo sciistico, che ne dici?- propose lui cercando di convincerla.
-Oh! Se la metti così effettivamente mi piace!-
-Hai mai sciato prima d’ora?- chiese curioso.
-In realtà poche volte, probabilmente sarò un po’ arrugginita, ma mi piacerebbe andare sullo snowboard!- ammise Ailea con gli occhi che le brillavano dall’eccitazione.
-Non preoccuparti, ci sarò io con te amore. Vedrai che in un paio di tentativi sarai bravissima.-
-Quindi tu sai sciare?-
-Sì, preferisco gli sci allo snowboard, ma sono piuttosto bravo in entrambi.-
-C’è qualcosa che tu non sappia fare?- sorrise appoggiando la testa sul suo petto.
-Per te farei tutto.-
Teneramente avvicinò le labbra a quelle di Ailea, rubandole un bacio.
-Anche io farei lo stesso per te Khal…-
Non glielo diceva spesso quanto lui magari, ma lo pensava veramente. Più stavano insieme e più si rendeva conto di quanto lo amasse.
Abbracciandola il ragazzo lasciò sentisse i battiti del suo cuore, accarezzandole la schiena.
-Lo so amore.-
 
 
 
 
 
 
 
 
-Lighneers-Ayame- Cirno - Lacie-Grace-Milton- Zell
 
-Lighucciooo! Coraggio coccoliamoci un po’ accanto al fuoco!-
-Stacci da sola!-
Ayame aveva concesso al ragazzo solo il tempo di una cena per lasciarlo in pace, poi era partita alla carica nei suoi tentativi di conquistarlo, seguendolo in ogni dove.
Condividendo la camera Lighneers sapeva di non poterle sfuggire, e che purtroppo avrebbe dovuto dormire con un occhio aperto per evitare problemi, ma non per questo gliela stava dando vinta.
Ogni volta si faceva troppo vicina lui scappava subito, e non importavano le sue continue proposte, pur di non sentirla avrebbe messo dei tappi per le orecchie prima o poi.
Ovviamente ad ogni rifiuto lei non faceva altro che insistere, senza arrendersi di fronte alle risposte secche del ragazzo, e quando aveva cominciato a scappare per nascondersi aveva preso la cosa come un simpatico gioco tra i due.
-Amoruccio, appena ti trovo ti riempio di baci!- cantò la ragazza sollevando uno dei divanetti nel salotto in cui era, come se sotto potesse esserci Lighneers, quando in realtà avrebbe fatto bene a controllare il soffitto.
Per le altre persone che soggiornavano lì fu uno spettacolo alquanto peculiare, l’espressione del ragazzo però evitò di fare dire loro qualcosa.
Solo quando Ayame fu girata si decise a scendere dal lampadario, sgattaiolando verso le scale il più in fretta possibile.
-Tsk, devo scappare prima che…-
-Lighucciooo!-
Troppo tardi, il radar di Ayame l’aveva avvisata dei suoi spostamenti, e stava già correndo verso le scale per andarlo a cercare.
-Merda!-
Ormai si era nascosto in ogni stanza dell’hotel, e nessuna gli aveva permesso di stare in pace per più di cinque minuti.
Pur di non farsi trovare si lanciò oltre la prima porta più vicina, ritrovandosi in un piccolo baretto con un bancone e vari tavoli.
Non c’era tanta gente vista l’ora, ad eccezione di Cirno, che stava amabilmente conversando con la cameriera di prima.
Interrompendoli bruscamente Lighneers ti lanciò oltre il bancone, appiattendosi il più possibile.
-Ti do cento jewel se stai zitta.- borbottò poco prima Ayame entrasse.
L’odore dell’alcol in qualche modo doveva avere coperto quello del ragazzo, perché si guardò attorno qualche minuto prima di andarsene.
-… va tutto bene, signore?- chiese la cameriera titubante.
-Solo una stalker pazza…- imprecò l’altro alzandosi e lasciando i soldi sul tavolo. -Dammi qualcosa di forte da bere.-
-Povero amico mio. Non sei abituato a simili attenzioni. Io d’altra parte sono talmente favolosa da intimidire ogni pretendente.- sorrise Cirno facendo l’occhiolino ad Alex.
-Certo questa stanza ne è piena.-
-È proprio quello che dicevo, la mia bellezza spaventa tutti. Tu però mi sembri piuttosto coraggiosa.- disse ancora all’altra ragazza, che ridacchiò senza risponderle.
-Ti giuro che se vai avanti così tutta la notte torno a Rookbow…- commentò Lighneers poco prima che altri arrivassero al bancone.
-Nyaa c’è anche Cirno! Ve l’avevo detto era già a flirtare nyaha!- esclamò Lacie correndo verso l’amica, abbracciandola con forza.
-Cos’è questo, un appuntamento?- ironizzò Zell vista la presenza di Lighneers, che gli lanciò un’occhiataccia.
-Se questa è la compagnia possiamo anche tornare in camera.- propose Grace a Milton, senza farsi problemi a lasciare la sentissero, ma l’amica scosse la testa.
-Sarà divertente bere qualcosa assieme.-
-Se lo dici tu.-
Per sicurezza la rossa si mise all’ultimo posto della fila, in modo da essere distante dai combinaguai, mentre Lacie guardò tutti i drink sul menu.
-Vorrei qualcosa di fruttato nya!-
-Arriva subito. Voi ragazzi cosa volete?- chiese Alex preparando il drink.
-Io una birra.-
-Anche io.- annuì Zell alla richiesta di Grace.
-Per me qualcosa di non troppo forte per favore.- chiese invece Milton timidamente.
-Se ci fosse qui Vladimir avrebbe già chiesto fiumi di vodka.- ridacchiò Grace al pensiero.
-Anche io posso bere così tanto nya!-
-Non ci provare Lacie, altrimenti tuo fratello ci strangolerà uno per uno.- l’avvertì Zell, sperando la sicurezza degli altri bastasse a farla stare buona.
-Uffa nya, anche quando non c’è mi impedisce di divertirmi nya!-
-Susu cucciolotta. C’è la tua Cirno a rallegrarti.- disse la ragazza accarezzandole la testa.
-Pff, sei buffa nya.-
-E non è la mia unica qualità…- flirtò Cirno verso Alex. -Ti andrebbe di scoprire le altre?-
-Magari un’altra volta. Sono di turno stasera.-
-E quando finisci?- chiese lei speranzosa, Alex però non rispose, limitandosi a sorridere e a passarle un altro drink.
-Questo lo offre la casa.-
Dal punto di vista di Cirno quella era una vittoria completa, e anche gli altri furono sorpresi non glielo avesse tirato in faccia.
-Alla nostra salute, bambola!-
 
 
 
 
 
 
 
 
-Jack-Daimonas:
 
-Sssh, dovrebbero dormire tutti a quest’ora…-
-Sei tu che stai parlando Jack…-
Era molto tardi, l’intero hotel era ormai andato a dormire da ore, tutti a eccezione di Jack e Daimonas, e non solo perché i due normalmente non ne avevano bisogno, ma anche perché avevano qualcosa di speciale in mente.
Appena erano arrivati Jack aveva proposto di scaldarsi un po’ accanto al caminetto, vista però l’intrusione dei professori e la presenza di tutti i loro amici non avevano voluto, e potuto, allontanarsi, mentre ora il momento era perfetto.
Fuori dalle finestre la neve aveva iniziato a cadere sofficemente sul paesaggio, e il silenzio riempiva i corridoi.
Fu semplice accendere il fuoco, e Jack si assicurò la protezione per non bruciarsi fosse ben sistemata, così che Daimonas potesse essere più tranquillo.
Aveva portato addirittura una coperta, non tanto per il freddo, che era assai lieve, ma perché faceva un effetto romantico, e permetteva di accoccolarsi.
-Allora, ti piace?- chiese non appena si furono spostati sul divano vicino.
-Devo ammettere che è molto piacevole…- sorrise Daimonas osservando le ombre muoversi sotto al camino.
Di tanto in tanto si guardava attorno controllando istintivamente i corridoi o le finestre, ma non sembrava esserci niente e così si rasserenava, anche se un velo di tensione restava.
Si sentiva al sicuro e protetto con Jack, ma in un gruppo più numeroso le possibilità qualcuno li attaccasse si riducevano drasticamente.
-Come ti senti?- chiese l’altro accarezzandogli la mano.
-Mh? Bene, te?-
-Anche io… lo vedo che sei un po’ teso.- ammise Jack con un sorriso amaro.
-Oh… mi dispiace…-
-No non intendevo questo. Dispiace a me. Vorrei solo che ti divertissi in questa vacanza.-
-Beh, come inizio è sicuramente perfetto.- tentò di dire Daimonas dandogli un bacio sulla guancia. -E tutto grazie a te.-
Rincuorato Jack appoggiò la mano sulla sua guancia, avvicinandolo a sé per un bacio, e un altro, e un altro ancora.
La mano passò dalla guancia ai capelli, infilandosi tra le ciocche brune del ragazzo, e a sua volta questo gli accarezzò il petto, mentre i baci si intensificavano.
Per via di quello era successo a Daimonas pochi giorni prima Jack non osò fare di più, non volendo metterlo in difficoltà, ma sentendolo allontanarsi fu proprio l’altro a impedirglielo, sfiorandogli le labbra con la lingua per chiedere di più.
A quella richiesta non poté far altro che seguire il suo istinto.
I primi gemiti uscirono dalle loro labbra quando i baci si fecero più voraci, ed entrambi sentirono un fuoco crescere sempre più impetuoso dentro di sé.
Accovacciati l’uno accanto all’altro non fu difficile per Jack avvertire l’erezione del compagno, ma prima di andare avanti lo guardò negli occhi, cercando traccia di incertezza o timore, senza trovarle.
Daimonas lo guardò a sua volta, con il cuore che batteva forte nel petto. -Sono pronto.-
Non servì dire altro, sistemandosi accanto a lui si tolsero entrambi i pantaloni, e Jack prese dalla tasca uno dei preservativi aveva portato in caso di sicurezza.
Con un cenno Daimonas gli fece capire voleva lo usasse lui, e infilandolo Jack si mise sopra al ragazzo sentendo l’emozione crescere dentro di sé.
-Se ti faccio male dimmelo.-
-Certo, stai tranquillo.-
Era difficile esserlo nella loro prima volta, ma fece del suo meglio. Prima di cominciare si assicurò di prepararlo a dovere, usando prima due dita per non fargli male, continuando a baciarlo fino a che non fu pronto.
-Ah!-
Solo la punta strappò un gemito a Daimonas. Era un misto di dolore, paura ed emozione, ma non voleva si fermasse.
I movimenti di Jack furono lenti, permettendogli di abituarsi.
Il dolore lasciò il posto al piacere, ed i gemiti si mescolarono al crepitio del fuoco.
-Aah! Jack!-
Ogni altro pensiero era svanito, c’erano solo loro e il sentimento che condividevano.
L’intero corpo del ragazzo era scosso dai fremiti di questa nuova emozione, più intensa di quanto avesse creduto. Jack si aggrappò con forza al ragazzo, stringendolo mentre sentiva il piacere crescere sempre di più, lasciandosi andare solo quando avvertì anche l’altro sentire lo stesso.
Fu costretto a baciarlo per impedire a Daimonas di fare rumore per via dell’orgasmo, ma fu tutto tranne che spiacevole.
Con il sudore che gli imperlava la fronte alzò gli occhi su di lui, vedendo negli occhi del compagno una gioia che gli scaldò il cuore.
Sotto la luce del fuoco si baciarono ancora una volta, in maniera più dolce e lunga di prima, assaporando il momento per conservarlo nei loro cuori.
   
 
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