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Autore: pikychan    09/09/2021    0 recensioni
Ash ora viaggia ad Unima con il solo ed unico obiettivo di entrare nella Lega Pokémon. Ha conosciuto Iris e Spighetto, così sta viaggiando con loro. Dopo aver conquistato le prime due medaglie si sta preparando alla sua terza vittoria... ma una notte, senza un apparente motivo, fa un sogno strano.
Strano forse non è la parola migliore per descriverlo. Diciamo pure che sogna qualcosa che lo fa riflettere...
I suoi veri sentimenti... possibile che lui, sempre così concentrato sul suo obiettivo di diventare Maestro Pokémon, provi certe cose?
Quello stesso giorno qualcosa di inaspettato accade. Qualcosa che nessuno avrebbe mai potuto prevedere...
Per Ash rappresenterà il via della presa di conoscenza con i suoi sentimenti.
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Dedicato alla me di un tempo e ai pearlshipper rimasti in circolazione.
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Iris, Lucinda, Spighetto
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Anime
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Capitolo 2 - Allenamento e disastri

 

23:30, è tardi e tutti ormai dormono, o meglio... quasi tutti...

«Ash che cosa ci fai ancora qui?» chiese Iris cercando di non fare troppo rumore e quindi svegliare gli altri.

«Non riesco a dormire.» rispose, semplicemente, lui.

«Sei proprio un bambino! Solo i bambini non riescono a dormire di notte, perché hanno gli incubi o hanno paura dell'uomo nero... allora, qual è delle due?» domandò retorica prendendolo in giro.

«Cosa?! Nessuna delle due, non ho più gli incubi da quando ho scoperto che l'uomo nero e i mostri non esistono!» rispose, velocemente, offeso.

«E allora perché sei sveglio?» domandò tornando un po' più seria.

«E tu?»

«Axew ha fame, così mi sono alzata per andare a prendere una mela... ehi, però non mi hai risposto!»

«Penso...» 

«Pensi?» ripete lei sorpresa.

«Sì, alle medaglie che dovrò conquistare per entrare nella lega di Unima, ai miei Pokémon, alla Lega, a...»

«A Lucinda! Dai ammettilo... TI PIACE!»

«Schhhhh...sveglierai tutti...» mormorò lui mettendosi un dito davanti alla bocca.

«Sì, va bene hai ragione.» disse incrociando le braccia. «Ma tu ammettilo.»

L'allenatore non disse niente e rimase perplesso.

«Eddai non c'è niente di male! Lucinda è gentile, simpatica, buona e bisogna ammettere anche sia piuttosto bella! Perché oggi le avresti chiesto se era a Hoenn con... hai citato un nome... Kenny? Eddai tu non sei timido! AMMETTILO, AMMETTILO, AMMETTILO!» lo incalzò Iris.

«Beh e allora? Ti farebbe sentire una persona migliore? È ovvio che mi piace!»

«NE ERO SICURA! Wow e sostieni anche che sia una cosa ovvia?!» esclamò entusiasta.

«Ma secondo te? Lei è una mia grande amica, è ovvio che mi piaccia non credi?» disse, orgogliosamente, leggermente, irritato.

Iris capì, allora, il malinteso.

«Ma che hai capito? Mica parlavo di quello...» mormorò portandosi una mano alla fronte rassegnata. «Dai Axew andiamo a raccogliere qualche frutto, che qua c'è il rischio di impazzire...» aggiunse per poi allontanarsi.

Il ragazzo era rimasto piuttosto confuso.

❤❤❤

08:15, Pikachu fu il primo a svegliarsi.

«Pika pika?» emise stupito non vedendo il suo allenatore.

Cominciò a guardarsi intorno per vedere dove fosse e, dopo poco, lo vide sdraiato sul prato. Preso dal panico andò a svegliare Lucinda.

«Pika-pi-pika-pi!»

«Pikachu ciao...» lo salutò la ragazza sbadigliando e stropicciandosi gli occhi.

Pikachu le indicò Ash, così lei sorpresa si alzò e andò da lui.

«Ash, svegliati...» lo chiamò inginocchiandosi e toccandogli leggermente la spalla.

«Che ore sono?!» chiese Ash agitato alzandosi a sedere di scatto.

«Sono le otto e un quarto...» rispose la coordinatrice non capendo il perché della domanda.

Allora lui le raccontò che il giorno prima lo aveva svegliato Iris alle tre e mezza di pomeriggio.

«Davvero? Addirittura?» disse, sorpresa, sgranando gli occhi.

«Perché mi hai svegliato così presto?» domandò l'altro un po' curioso della risposta.

«Stavi dormendo per terra, non te ne sei accorto?»

«No, devo essermi addormentato senza accorgermene.»

«Comunque non mi stupisce affatto che a svegliarti fosse stata Iris, mi sembra di aver capito com'è, sembra aggressiva, ma ha un gran cuore.» commentò la ragazza.

«Anche Iris dice di aver capito come sei.»

«Ah sì? Beh, spero che abbia detto cose buone.» disse Lucinda da prima rimanendo un po' sorpresa, ma poi sorridendo ad occhi chiusi.

«Sì, le stai molto simpatica.» rispose, poi cambiò totalmente discorso. «Senti Lucinda, ti va di aiutarci nell'allenamento? Dobbiamo prepararci per affrontare il capopalestra!» esclamò deciso.

«Puoi contarci! È da quando siamo tornati da Hoenn che non affrontiamo un vero incontro!» esclamò altrettanto entusiasta Lucinda.

❤❤❤

«Ok, possiamo cominciare!» esclamò Ash su un'estremità del campo di battaglia.

«Buneary, scelgo te!» gridò Lucinda lanciando una Pokéball.

«Pikachu, te la senti?» domandò Ash al Pokémon.

«Pika pika!» emise deciso prima di raggiungere il campo di battaglia.

«Bunearyyy!» esclamò Buneary correndo ad abbracciarlo.

«Ops... dimenticavo...» mormorò l'allenatore sorridendo mortificato.

«Buneeearyyyy...»

Il Pokémon Coniglio stava stringendo Pikachu che sembrava piuttosto imbarazzato dalla situazione.

«Bunery, per favore...» disse Lucinda sconsolata.

«Forse è meglio cambiare...» mormorò Ash sorridendo mortificato.

«Aspetta Ash!» esclama la ragazza. «Buneary, per favore, lo so che non vuoi combattere contro Pikachu, ma si tratta solo di un incontro amichevole!»

Buneary era ancora abbracciata a Pikachu e non sembrava del tutto convinta, tuttavia la sua espressione trasudava indecisione.

«Pika! Pika-pika!» esclamò il Pokémon giallo guardandola e sorridendo entusiasta.

Buneary lo abbracciò di nuovo sorridendo con altrettanto entusiasmo.

«Bun-bun!»

«Lucinda, sei sicura di voler che sia Pikachu a combattere?» domandò Ash a Lucinda.

«Sicurissima, non c'è nulla di cui preoccuparsi.» rispose sorridendo.

«Molto bene.» disse tra sé e sé. «Pikachu, usa Locomovot!»

«Buneary, usa Rimbalzo!»

Buneary schivò il colpo che andò dritto, dritto nella direzione di Iris e Spighetto.

«OH NO!» gridarono Ash e Lucinda insieme.

«ASH!» urlò Iris con tutti i lunghi capelli viola dritti in testa. «SE PROPRIO VOLEVI SVEGLIARCI POTEVI SCEGLIERE UN METODO PIÙ ORTODOSSO!»

«Sono sicuro che Ash non lo ha fatto apposta...» disse Spighetto cadendo a terra per la scarica elettrica ricevuta.

❤❤❤

«Evva bene! Onde evitare quello che successo prima, Piplup sei pronto?!»

«Pipla!» emise Piplup con aria orgogliosa.

Iris in tanto stava raccogliendo della frutta con Axew lì nelle vicinanze...

«Piplup, usa Idropompa!»

«Presto, schiva!»

Idropompa colpì la povera Iris.

«Oh no! Scusa Iris!» le urlò la ragazza mortificata.

«Non fa niente, non preoccuparti...» disse sforzandosi di sorridere e ignorare il fatto di essere bagnata da capo a piede.

«Pikachu, devi cercare di sorprendere Piplup alle spalle!» ordinò il ragazzo. «Bene, ora usa Fulmine!»

«Piplup, schiva presto!»

... e ancora una volta fulmine colpì la povera ragazza dai capelli viola.

«IRIS! Va tutto bene!?» esclamarono entrambi preoccupati correndole incontro.

«Potrebbe andare meglio...» mormorò Iris a terra semicosciente.

❤❤❤

«Proviamo con Pachirisu!»

«Pikachu sorprendi alle spalle Pachirisu!»

«Pachirisu, stai attento, salta! Usa Scarica!» ordinò la ragazza.

«Usa Fulmine!» ordinò a sua volta l'allenatore a Pikachu.

Intanto Iris era seduta intorno al tavolo a guardare la lotta e Spighetto stava preparando il pranzo. Si era allontanato un momento per controllare che le verdure non fossero bruciate, una coincidenza che gli fece schivale il super mix Fulmine-Scarica che colpì, ancora una volta, Iris.

«IRIS!» esclamarono nuovamente i due preoccupati.

Questa volta, però, la ragazza non rispose. Non ci volle molto a capire che era svenuta.

«Qui bisogna andare dall'infermiera Joy... e alla svelta!» intervenne serio Spighetto avendo visto l'accaduto.

❤❤❤

Lucinda, Ash e Spighetto avevano portato Iris al Centro Pokémon più vicino e dopo dieci minuti videro passare nel corridoio l'infermiera Joy, così le corsero incontro.

«Infermiera Joy! Come sta Iris!?» chiese Lucinda in ansia.

«No, mi dispiace, io sono solo l'aiutante, mia sorella ha visitato una paziente e... ah, voi siete i ragazzini che hanno accompagnato la nipotina di Aristide qui... sì, sta bene, solo si è esposta a una scarica elettrica troppo forte, ma fortunatamente non sembra aver riportato danni permanenti.»

«Menomale...» sospirò la coordinatrice tirando un sospiro di sollievo.

«Possiamo vederla?» domando a quel punto l'allenatore.

«No mi dispiace ragazzi, mia sorella è andata a sbrigare delle commissioni e, mi ha dato l'ordine di non far passare nessuno...» rispose triste di dover rinnegare la richiesta.

«Suvvia, per favore, non può fare neanche un'eccezione?» intervenne Spighetto senza scomporsi neanche un po'.

«Non posso davvero scus... ehi ma tu non sei uno dei capopalestra di Levantopoli?»

«In carne ed ossa, piacere sono Spighetto.» si presentò con un inchino.

«Uhm... d'accordo allora.»

«Visto? Dovete solo lasciar fare a Spighetto.» sussurrò ai due isolando la voce con una mano. «Senta, tra quanto dimetterete Iris?» chiese poi tornando a guardarla.

«Oh, non molto, vediamo già dei miglioramenti un paio d'ore dovrebbero bastare.» rispose sorridendo.

«Tranquilli, vi racconto io dopo.» sussurrò di nuovo Spighetto prima di andare verso la stanza.

❤❤❤

Era passata già una mezz'ora, Lucinda camminava avanti e indietro per il corridoio dell'ospedale, mentre Ash era seduto su una delle sedie.

«Lucinda?» la richiamò preoccupato. «È da più di mezz'ora che cammini avanti e indietro, calmati...»

«Ash! È tutta colpa tua! Se solo non avessi usato Fulmine di Pikachu!» esclamò fermandosi tutto d'un colpo.

«MIA? Piuttosto tu se non avessi usato Scarica di Pachirisu!» esclamò a sua volta offeso e alzandosi di scatto.

I due si osservarono con occhi di fiamma, ma a un certo punto scoppiarono a ridere.

«Litighiamo come ai vecchi tempi!» esclamò Ash tra le risate.

«Eh già! Sembra che il tempo non sia passato!» aggiunse Lucinda ridendo a sua volta.

«Senti Lucinda, cosa ne dici di fare un giro?» domandò il ragazzo smettendo di ridere. «Non serve a niente stare qui e morire dall'ansia.»

«Mi sembra una buona idea.» rispose la ragazza dai capelli blu tramutando la sua risata in un sorriso.

❤❤❤

«Sai Ash, sono preoccupata per Iris, stavolta l'abbiamo combinata grossa...» mormorò ad un certo punto la giovane coordinatrice dando un calcetto ad un sasso.

«Non lo avevo capito.» commentò in tono sarcastico Ash. «Comunque Iris è una persona energica e forte, si riprenderà in pochissimo tempo.»

«Hai ragione! Sono sicura che Iris non si farà abbattere per così poco!» aggiunse Lucinda un po' più di buon umore.

Erano tornati davanti all'entrata del Centro Pokémon.

«Lucinda...» mormorò Ash, quasi impercettibilmente, guardandola negli occhi.

«Sì Ash, cosa c'è?» chiese ingenuamente sorridendo, ma poi vide che l'amico l'aveva già presa per mano.

«A-A-Ash, ma che...?!» farfugliò arrossendo all'istante guardandolo agitata.

«EHI RAGAZZI!?» esclamò in lontananza la ragazza dai capelli viola uscendo di corsa dal Centro Pokémon.

Con lei c'era anche Spighetto, ma si fermarono entrambi tra la porta e l'uscita per via di ciò che stava succedendo.

Lucinda si liberò immediatamente dalla presa di Ash e arrossì per l'imbarazzo, mentre lui era perplesso, per la verità non sapeva bene perché ad un certo punto l'aveva presa per mano.

«I-I-Iris, ti senti meglio?» domando la coordinatrice, balbettando, cercando di mascherare l'accaduto mettendo su un sorrisone ebete.

«Benissimo grazie!» le rispose entusiasta. «Comunque Ash tieni sempre gli occhi aperti, perché uno di questi giorni mi potrei vendicare!» aggiunse più arrabbiata rivolta all'allenatore.

«Ehi! Perché sei arrabbiata solo con me?!» protestò il ragazzo.

«Suvvia, davvero ti aspetti che mi arrabbi con Lucinda!?»

«No, però non pensavo neanche che fossi ancora arrabbiata con me!»

«Sarà per via preferenziale, ma mi viene più facile perdonare Lucinda piuttosto che te.» concluse incrociando le braccia e voltandosi di parte a occhi chiusi con fare altezzoso.

«Iris, tuo nonno... Aristide è...?» stava per chiedere per cambiare discorso.

«NO! No! Sono solo voci popolari!» lo interrompé Iris convinta che stesse per indovinare.

«Ma se non sai neanche che cosa stavo per chiederti...» mormorò un po' stupito con aria ingenua. «Tuo nonno è famoso?»

«No... perché?» chiese confusa.

«L'aiuto infermiera parlava di tuo nonno come se fosse una persona importante...»

«Ash, sei proprio un bambino, se lo conosce non vuol dire per forza che è famoso, forse si sono semplicemente conosciuti da qualche parte!» rispose, con un tono risoluto, ritornando ad incrociare le braccia.

«Ragazzi, credo sia il caso di metterci in marcia.» disse il ragazzo dai capelli verdi ricominciando a guardare la mappa.

 

  
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