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Autore: elyblu    12/09/2021    1 recensioni
Se nell'anime Saint Just fosse sopravvissuta all'incidente, come sarebbe stata la vita di Nanako, Kaoru e della stessa Saint Just? Storie di tre ragazze degli anni '90 e dei loro sogni...
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Kaoru Orihara, Nanako Misonoo, Rei Asaka
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Kaoru non sa che pensare, non realizza, è sconvolta, ha molta tensione, e piange a dirotto “voglio andare a casa, non voglio più stare in questo posto orrendo, non voglio più vedere né medici né ospedali, mamma portami a casa…”. I genitori devono finire di parlare coi medici, farsi dare le analisi e le cartelle cliniche sulla cui base chiederanno giustamente delle spiegazioni all’(ex) oncologo di riferimento di Kaoru. Kaoru rimane con la dottoressa incontrata al reparto cure palliative; la dottoressa appoggia una mano su una delle sue, resta seduta con lei su una panchina all’ingresso dell’istituto, non le dice nulla, le sta vicino, basta quello…
 
Tornata a casa, Kaoru deve stare con se stessa per qualche giorno, non ha voglia di parlare con nessuno e di vedere nessuno, una esperienza del genere va metabolizzata, perché te la porti dietro per sempre e devi imparare a conviverci e ad andare avanti; non avrebbe mai pensato che gli adulti potessero sbagliare, specialmente dei medici, che aveva visto sempre come degli eroi, coloro che salvano la vita alle persone. I fratellini giocano, alla loro età sono spensierati e vedono tutto rosa.
Ha bisogno di parlare con la sua amica del cuore Rei; la chiama al telefono alla casa di cura dove sta facendo fisioterapia e piangendo le racconta ogni cosa.
Rei si dimostra speciale ancora una volta e sorprende Kaoru; nonostante tutto ciò che ha passato dai 14 ai 17 anni e nonostante il brutto incidente che la sta costringendo a una lunga e noiosa riabilitazione, infonde coraggio e forza all’amica con schiettezza senza paternalismi, senza buonismi, senza patetiche frasi fatte. È fatta così la dolce Rei. Sembra distaccata, persa in un mondo tutto suo, ma in realtà si affeziona davvero alle persone, è loro fedele e profondamente riconoscente, e non dimentica mai; non ti lascia solo e ti sta accanto dicendo poche parole ma giuste.
“Prenditi il tuo tempo, sei sempre stata la nostra roccia, lo scudo delle ragazze bullizzate, un sostegno morale e affettivo nei momenti peggiori, Kaoru c’è sempre; adesso devi pensare anche a te stessa, perché dai tanto agli altri, ma devi dare anche a te stessa; la tua fiducia è stata tradita dall’oncologo, che tra l’altro lasciatelo dire era anche antipatico e nevrastenico, una volta gli chiesi tue notizie e mi rispose con un urlo così isterico che quasi crollò il soffitto dell’ospedale; ti ha fatto passare un calvario per niente, proprio a te che sei così buona, però…sei sempre con noi, sarai sempre con noi, per noi è una grande gioia e lo deve essere anche per te, per realizzare i tuoi sogni; ora siamo noi che penseremo a te, e passato questo periodo organizzeremo tante cose, ce lo meritiamo tutte e due, è una cosa che ci accomuna,…e poi abbiamo i nostri gnomi protettori” con una risata sdrammatizza.
“Se è per questo c’è anche cherie poupee!” prova a ironizzare pure Kaoru.
“Lei c’è sempre nella versione soprammobile e ora anche umana!!!” Rei fa un’altra risata.
“Ti piace vero?” chiede brutalmente Kaoru, vuole distrarsi con un po’ di frivolezze.
“Che curiosona principe Kaoru” Rei ride e si incupisce “Sapessi com’è dura la fisioterapia; sosteniamoci Kaoru, io ci sono per te, ma anche tu devi esserci per me, voglio recuperare, non voglio tornare come nel passato, poi mi sento confusa…”, vorrebbe confidarsi su Nanako, visto che proprio Kaoru ha tirato in ballo l’argomento, ma non è il momento giusto; le ragazze provano a parlare d’altro, due chiacchiere con una vecchia amica servono sempre.
Rei sta male per la sua amica, da una parte è troppo felice che stia bene, dall’altra pensa che proprio Kaoru che dà tutta se stessa agli altri, non meritava di essere trattata così superficialmente oltretutto da degli adulti, proprio Kaoru che dà lezioni di salute e sana alimentazione a tutti, dr. Kaoru, così la chiama a volte, tanta è la padronanza e la premura che Kaoru ha su questi argomenti.
 
Mentre Kaoru sta chiusa nella sua stanza ad ascoltare musica a go go con le cuffie attaccate allo walkman, Takehiko rivela al suo amico Takashi la sua prossima mossa per quella che ormai è ufficialmente la missione Kaoru. “Taka faccio un blitz a casa sua, non c’è due senza tre, come hai detto anche tu, vado verso le otto e mezzo stasera, così all’ora di cena sono abbastanza sicuro di trovarla a meno non sia fuori con delle amiche”.
“Bravo amico, così ti voglio, se vuoi ti accompagno e ti aspetto in macchina”.
“Questa volta voglio vedermela da solo”.
“Come vuoi”. Takashi sa che l’incontro non ha un esito positivo scontato, e quindi si prepara ad appostarsi vicino a casa di Kaoru, in modo che se dovesse andar male farà da spalla all’amico.
 
Takehiko suona il campanello della casa della sua amata; quanti ricordi, quante risate quando andava a prenderla o la riaccompagnava.
Apre la signora Orihara che lo accoglie festosa “Take meno male sei venuto”.
Lo accolgono giubilanti Goro e Ninsei “che mito Take” “sei sparito, perché non porti un po’ fuori Kaoru che in questi giorni è più insopportabile del solito?”
“Con molto piacere”, risponde Takehiko.
Dopo i soliti convenevoli Takehiko si fa spiegare gli esiti della visita.
Kaoru ha la musica a palla nelle orecchie e lì per lì non si accorge di nulla, poi avverte alla fine le urla dei fratelli e scende dal piano di sopra per vedere che succede.
“Che cos’è questo baccano?…Ancora tu, ma si può sapere che caspita vuoi?”
“Kaoru adesso smettila” interviene la madre “Take non merita di essere trattato così, hai la grande fortuna di avere un ragazzo meraviglioso innamorato di te, che vuol starti vicino e ora tra l’altro non hai più motivo di allontanarlo”.
“Mamma perché racconti i fatti miei ?”
“Cosa c’è di male, principessa, perché fai così?”
Kaoru è arrabbiata, deve sfogarsi ma finora non l’ha fatto perché sa che non è giusto rifarsela con gli altri, ma quando si trova Takehiko davanti, vede concretamente le inutili rinunce che ha fatto, un anno della sua vita buttato via con terapie e interventi senza senso che teme possano in futuro avere ripercussioni sulla sua salute, un anno scolastico perso – proprio lei che tiene tantissimo alla scuola - , mancati progressi nella palla a canestro – sua grande passione - , la rinuncia a un grande amore verso il quale ora si sente inadeguata, sa che gli uomini in generale sono superficiali, guardano sempre al seno e al lato B delle donne, pretendono che le donne siano sempre super perfette e super attraenti, loro però non si guardano mai allo specchio e non si accorgono di quanto spesso siano dei veri e propri mostriciattoli, Takehiko non è così, ma teme che a lungo andare possa farsi influenzare dai suoi amici, lei non ha più il seno, per le terapie affrontate dovrà continuare a controllarsi e forse non potrà avere figli, è sfiduciata, ha bisogno di sfogarsi ed ecco l’occasione su un piatto d’argento, verso la persona che la ama, la cerca, ma che lei ormai si è incaponita di non poter avere. Takehiko è la persona che merita meno di tutte di essere maltrattato da Kaoru, ma spesso e volentieri sono proprio le persone a cui teniamo di più quelle su cui sfoghiamo la nostra rabbia e che trattiamo peggio. Kaoru poi pensa che se lo tratta davvero male, lui alla fine si risentirà e si allontanerà da lei; in tal modo, non avendo più speranze, Kaoru si metterà in pace che il suo Takehiko, che sa amerà per sempre, andrà avanti per la sua strada senza essere coinvolto da lei. Per Kaoru amore è allontanare da te la persona che ami se pensi che non la renderai felice come vorresti, se necessario anche in malo modo.
“Vattene, sei un molestatore, lasciami in pace, io non voglio storie d’amore con nessuno tanto meno con te”.
“Take portala via, guarda quanto è odiosa” “Take salvaci” gridano ridacchiando i fratellini.
“Voi due marmocchi sparite subito”.
“Kaoru” interviene il fratello più grande Goro “ma se non hai il tumore perché non ti rifidanzi con lui?”
“E tu cosa sai del tumore?”
“Che cos’è un tumore?” chiede Ninsei il fratello più piccolo.
Goro vuol bene alla sorella, la ammira molto “L’altro giorno ti ho sentita piangere, volevo venire a consolarti, ma ho visto che c’era già la mamma con te e ho sentito che il dottore che ti segue non ha capito nulla e ti ha detto che avevi una malattia grave che si chiama tumore e che in realtà non avevi”.
“Impiccione, spione, vai in camera tua, ma in questa casa la privacy non esiste? Cosa racconti i fatti miei davanti ad altri?”
“Lui non è altri, lui è Take, e magari se ti rimetti con lui diventi anche più simpatica”.
“Dopo facciamo i conti … quanto a te” dice Kaoru rivolgendosi di nuovo a Takehiko “Guarda che macello hai combinato con il tuo ennesimo blitz”.
“Ma perché mi rifiuti? Non aveva senso e non era giusto prima, non ha senso e non è giusto ora, noi due siamo fatti per stare insieme”.
“Non è vero, io sono mutilata”.
“Come fai a dire che sei mutilata? Anche senza seno puoi fare tutto ciò che vuoi”.
“Io non ti posso piacere, e forse per le cure inutili a cui mi hanno sottoposta non potrò neanche avere dei figli”.
“Basta Kaoru, chi se ne importa dei figli, siamo anche troppo giovani per averne, e perché questi complessi stupidi per il seno?”
“Ora non te ne importa, ma magari fra qualche anno sì”.
“A me mi importerà sempre e solo di te, mi interessa solo stare con te, la mia vita senza di te è vuota e senza prospettiva, mi importa di noi due e basta, sei bellissima, io non sono come quegli uomini deficienti che guardano il seno, io guardo la persona e te sei stupenda d’aspetto e d’anima, non hai nulla da invidiare alle altre ragazze, perché sei bellissima in tutti i campi, e per me in particolare sei la ragazza più bella che ci sia”.
“VATTENE, sparisci, vai in Germania, vai a fare i tuoi studi di letteratura, e magari prenditi come fidanzata una tedesca bionda, con gli occhi azzurri e giunonica”.
“Io non amerò mai nessun’altra ragazza come te, sarò celibe a vita se tu non mi vuoi”.
“Bene, allora meglio solo che male accompagnato, SPARISCI, lasciatemi tutti stare, non vi sopporto” Kaoru scappa su per le scale e si chiude in camera ascoltando a tutto volume musica rock con le cuffie.
“Non so che succede alla nostra principessa, ma cerca di capirla, hanno commesso degli errori davvero gravi con lei, ha solo 17 anni, ma tu insisti Take, lei ha bisogno di te e del tuo amore”; le parole della madre di Kaoru non rincuorano certo Takehiko che ormai sente che ha perso definitivamente la sua battaglia : missione Kaoru fallita. Non capisce il rifiuto di Kaoru proprio ora. Non si regge in piedi quando esce dalla casa di Kaoru, avrebbe fatto meglio a chiedere a Takashi di aspettarlo, ma….i veri amici nel momento del bisogno non mancano mai, ed ecco spuntare dietro l’angolo Takashi.
“E tu che ci fai qui?”
“Dopo aver parlato con te oggi pomeriggio, ho saputo tutto da Rei, sai anche lei e Nanako sono partecipi della missione Kaoru e quindi ci teniamo reciprocamente aggiornati per il buon esito, ho saputo della diagnosi sbagliata, e conoscendo Kaoru non ero sicuro che sarebbe andato bene l’incontro, quindi ho preferito venire”.
Takehiko abbraccia l’amico, ormai ha perso il suo amore, non è stato fortunato, la madre è morta quando aveva 16 anni, il padre dopo la separazione dalla madre non si è mai fatto vedere, l’amore della sua vita l’ha rifiutato. Takashi lo accoglie nel suo abbraccio, Takashi pensa fra sé e sé che al posto di Kaoru non lo allontanerebbe mai, non reagirebbe mai come Kaoru, ma lui personalmente più di questo abbraccio fraterno non può avere; pensa che chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane.
 
Sconvolta e delusa Kaoru si è un po’ calmata, e ha voglia di vedere le sue amiche più care, capire e confrontarsi con loro, ma soprattutto vuole dimenticare. Sa che i suoi genitori sono andati dal suo ormai ex oncologo di riferimento, e che suo padre gli ha quasi messo le mani addosso, sa anche che ora stanno cercando un legale per farle avere il giusto risarcimento per aver sofferto per nulla.
È stata un’estate molto intensa per Nanako, Rei e Kaoru. Si ritrovano a parlare insieme, Kaoru intanto vuole parlarne solo con loro, vuole bene anche a Mariko, a Tomoko e alle sue compagne di basket, però con Nanako e Rei è ancora più amica, e di questa esperienza per ora si sente di parlarne solo con loro per la sintonia che si è stabilita, perché sono le uniche a sapere della sua disavventura, specialmente Rei l’ha vista stare male e ora Rei sta affrontando una faticosa fisioterapia che la costringerà al centro di riabilitazione almeno fino ad autunno inoltrato rinviando il suo ritorno a scuola.
Ha molto a cuore la salute di Rei, prima assumeva farmaci a sproposito, beveva alcool e fumava per stordire i suoi dispiaceri familiari, rischiando di rovinarsi, poi c’è stato quell’incidente che poteva avere conseguenze irrimediabili, ma che comunque la sta costringendo a esercizi fisioterapici estenuanti per recuperare i movimenti e per il quale si ritrova con un braccio e una gamba ingessati, l’altra gamba steccata e respira poco bene.
Sia lei sia Nanako sono state vittime in maniera diversa delle angherie della capricciosa ed egocentrica Fukiko, detta Lady Miya, ma soprannominata da Kaoru fra sé e sé Lady Simpatia, si stanno innamorando ma restano immobili, Kaoru sente di doverle aiutare perché vuole fare provare loro quel sentimento meraviglioso che è l’amore che ha conosciuto anche lei e che ha dovuto interrompere per gli errori altrui.
Kaoru in altre parole adesso è stordita, è molto gioiosa perché il tumore (ora non ha più paura a pronunciare la parola) non c’è mai stato, ma è anche molto arrabbiata, ha sofferto moltissimo, terapie molto pesanti che l’hanno minata nel fisico, terrore psichico, vedeva la morte e le sofferenze connesse sempre incombenti su di lei, ha fatto delle rinunce; senza i linfonodi ascellari teme ancora di avere qualche problema di salute, e fa in modo che il suo sguardo non cada mai sul suo torace perché altrimenti ricorda tutto il suo incubo, che spera prima o poi di dimenticare.
È sconvolta anche per Takehiko, si è fissata di non essere adatta a lui, di averlo perso. Per tutto quello che le è successo e per la mancanza che sente di Takehiko, sta pensando come compensazione di dedicare la sua vita più che mai a chi è in difficoltà.
Si sfoga ancora con le amiche, esterna le sue perplessità, le sue delusioni, pur sottolineando di essere felice per la fine del suo incubo.
“Principe Kaoru, quello che ti hanno fatto è imperdonabile, hanno rovinato un anno di vita a te e alla tua famiglia, ma pensa che ora stai bene, che vivrai e potrai fare tutto quello che vorrai e più ti piace”, Nanako l’abbraccia, è entusiasta.
Rei ora sta recuperando le forze, e col braccio libero la stringe a lungo a sé “hai visto, starai con noi per sempre, e faremo tante cose insieme”.
Rei si conferma la ragazza particolarmente matura che si è dimostrata al telefono “non è che diventando adulti si smette di sbagliare; gli sbagli si fanno sempre, anzi come ti ha detto giustamente la dottoressa del centro oncologico più si cresce, peggiori sono le conseguenze dei nostri errori, perché abbiamo maggiori responsabilità, dobbiamo prendere decisioni importanti e se sbagliamo, anche in buona fede, ci sono dei danni. Tu Kaoru hai dei genitori meravigliosi, sono sempre stati presenti, ti hanno cresciuta con amore e anche per te Nanako è stato così, vi siete illuse che gli adulti siano perfetti, ma io e i miei fratelli sappiamo bene che non è così, perché purtroppo abbiamo visto in prima persona le conseguenze degli sbagli degli adulti; guardate nostro padre cosa ha combinato con sua moglie e mia madre, crede di agire al meglio, invece è un padre totalmente assente, ci dà molti soldi e crede coi soldi di essere a posto, ormai non può più capire che contano i sentimenti e la presenza fisica, con me fa sempre gaffe, crede di fare il simpatico e l’affettuoso e invece dice sempre frasi inopportune, è persino sorvegliato dal tribunale per i minorenni e dagli assistenti sociali anche se ora è in procinto di ripartire per Londra. Dal suo comportamento è derivata la depressione di mia madre e il conseguente suicidio, i maltrattamenti di mia sorella e tutti i miei problemi che alla fine ho superato solo grazie a voi.
Così la diagnosi sbagliata di un medico logicamente ha conseguenze diverse e più gravi di un compito in classe sbagliato. Gli adulti poi credono di poter fare più cose insieme, ma credo sia difficile fare tutto in modo perfetto, mio padre sul lavoro è impeccabile, ha fatto una carriera strepitosa, ma come vi ho detto è stato un disastro in famiglia, il dottore di Kaoru invece per essere un figlio e un padre presente ha trascurato il lavoro con conseguenze che potevano essere più gravi, perché tu sei viva e in buona salute, ma immagina un caso speculare al tuo; se una persona è malata e viene scambiata per sana?”
Nanako è estasiata dalla saggezza di Saint Just, è davvero una bellissima persona. Saint Just è riconoscente con Kaoru che l’ha sempre aiutata, dice le parole giuste al momento giusto, non porta rancore verso il pessimo padre o la sorella; Nanako la ama e vorrebbe urlarlo al mondo intero, ma teme di perderla, la vede poi sofferente per la fisioterapia e pensa che ora Saint Just ha cose ben più importanti in testa.
Mentre guarda con occhio divertito Nanako adorante Saint Just, Kaoru commenta di essere stata fortunata a incontrare la dottoressa che le fece compagnia e la sostenne al centro oncologico nazionale, e dice alle amiche che vorrebbe fare altrettanto per gli altri.
Di nuovo l’oracolo di Saint Just “Kaoru non ti rendi conto che tu per noi hai sempre fatto quello che ha fatto per te quella dottoressa, ti è stato reso quello che hai dato, ci hai sempre sostenuto nelle difficoltà e sei sempre stata presente al momento giusto, nel mio caso anche con consigli salutisti dottor Kaoru!”, quella battuta ironica suona come un presagio, del resto Rei a presa di giro si era rivolta a Kaoru a quel modo tutte le volte che lei la rimproverava per lo stile di vita sbagliato.
“E’ vero Kaoru, hai anche molta proprietà di linguaggio quando parli di malattie e medicine, ti vedrei così bene a fare il medico” interviene Nanako.
Kaoru è confusa, non ha mai pensato al suo futuro, tutt’al più vedeva nel suo futuro una brillante carriera da cestista, anche se oggettivamente a scuola ha sempre avuto una predilezione per le discipline scientifiche.
Rei ha saputo da Takashi del blitz di Takehiko, e facendo finta di non sapere niente per delicatezza introduce l’argomento alla lontana “Almeno adesso potresti riavvicinarti a Takehiko”.
“L’altra sera ha fatto un blitz a casa mia, l’ho trattato malissimo e l’ho cacciato”, Kaoru racconta i dettagli dell’incontro, le scende una lacrima.
“Perché?” chiedono insieme Nanako e Rei.
“Non sono più la stessa dopo quello che mi è successo, è vero adesso vivrò, riprenderò in mano i miei progetti, ma qualcosa si è spezzato, voglio il meglio per Takehiko, ho paura che possa stufarsi di me, non ho i seni, forse le terapie inutili a cui sono stata sottoposta potrebbero avere delle ripercussioni in futuro sulla mia salute”.
“Ma principe Kaoru che dici se stai benissimo?” chiede Nanako.
“Ho preso tante radiazioni al cobalto, infusioni di chemio; se fossi stata davvero malata sarebbero state utili per guarire e sarebbe andato bene così, ma gli oncologi del centro nazionale hanno detto che effettuare tutte quelle terapie senza averne bisogno non fa certo bene all’organismo, comunque per altri 5 anni dovrò effettuare dei controlli annuali anche se solo per scrupolo, certo lo stato d’animo con cui li farò sarà di tutt’altro genere, sono molto confusa…”.
“Basta dottor Kaoru” interrompe Saint Just più per rifiuto di pensare a nuovi pericoli per la sua amica che per cambiare argomento“per oggi la lezione di patologia umana è finita, ora si deve pensare soltanto all’anno scolastico imminente, alla ripresa degli allenamenti e delle amicizie. Non rinunciare al tuo amore, l’amore è emozione pura, è totalizzante, se è corrisposto è una delle cose più belle del mondo, ora che non hai più l’incubo della malattia, apriti alla vita, non fare lo sbaglio che ho fatto io, non ti sei chiusa quando avevi la minaccia della malattia e lo fai ora?”.
“Io amo troppo la vita ragazze, ho tanti progetti, ma non smetterò mai di proteggere chi amo, e  per amore si deve anche saper rinunciare; quando non sei sicuro che chi ami si troverà bene con te e potrebbe stancarsi di te è meglio lasciar perdere”.
“Dottor Kaoru per la prima volta insicura, voglio il vecchio dottor Kaoru, questa versione titubante non mi va!” esclama Rei.
“E’ vero dottor Kaoru” senza accorgersene anche Nanako la sta chiamando così “mio fratello è una persona stupenda, è dolcissimo, è buono d’animo, lui poteva odiarmi per il fatto che mio padre con lui è sparito e invece con me è sempre disponibile, presente e affettuoso; sono sicura che lui ti amerà per sempre, su lui ci scommetterei la testa”.
“E’ il migliore amico di mio fratello” aggiunge Rei “non permettere che un medico negligente ti faccia perdere un’occasione del genere; te l’ho già detto : non essere disfattista”.
Kaoru comincia a sentirsi a disagio “E voi invece, l’amore???” ride, ha tirato la sua frecciatina, ma è anche malinconica!
Rei deve ricominciare la fisioterapia e deve congedarsi, le amiche la salutano, Nanako promette di portarle il giorno dopo la panna cotta variegata al cioccolato e che verrà con Mariko e Tomoko “Torna anche tu domani dottor Kaoru, c’è Mariko chissà come sarà felice di vederti!”.
“Ragazze vedrò se posso, ma domani devo andare con la mamma a parlare con gli insegnanti di letteratura e matematica, sto pensando di mettermi sotto con lo studio per recuperare l’anno scolastico perso anche se questo vuol dire sacrificare il basket”.
“Grande dottor Kaoru, così mi piaci, così torniamo in classe insieme” fa eco Saint Just.
Nanako è un po’ triste se non avrà più in classe Kaoru, ma è felice per lei e spera che poi voglia recuperare con suo fratello, piano piano, magari mettendoci anche lei uno zampino e facendole avere di nuovo fiducia negli altri.
Nanako sta in pena per Takehiko, non riesce nemmeno a pensare cosa proverebbe se Saint Just non la volesse più all’improvviso e la escludesse; no, lei non rinuncerà mai alla sua Saint Just, sente che morirebbe se Saint Just non la volesse più, la ama troppo, vorrebbe confidarsi con qualcuno, ma con chi? Con Kaoru che è triste per Takehiko non è il caso, con Takehiko che è triste per Kaoru non è il caso, con Tomoko? Con Mariko? Non lo sa, ha paura di sentirsi dire quello che non vuole sentirsi dire….ma il suo amore è così grande che non riesce più a stare zitta e muta. Nanako è molto espansiva e deve comunicare.
Eppure se sapesse che Saint Just è attratta da lei….ritroverebbe tutto il coraggio…anche Saint Just vorrebbe confidarsi con il dr. Kaoru, vede finalmente Fukiko come una sorella, avverte un’attrazione crescente verso Nanako, ha paura di capire cosa le sta succedendo, anche lei teme le reazioni di Nanako, e poi c’è questa lunga fisioterapia che la sta oggettivamente demoralizzando….
Quante complicazioni ha l’amore, quanto è più semplice e diretta l’amicizia!!!!
  
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