-Bene sorellina. Che hai?-
Esclamò Albus, sedendosi di fianco a Lily.

-Dovrei aver qualcosa?-
Ringhiò la rossa, tagliando ferocemente la bacon che stava mangiando.

Lynx, seppur infastidita dalla presenza di Albus al tavolo, gli fece il segno di star zitto e di andarsene. Il moro, in risposta, utilizzando dei cenni, le cercò di spiegare che lui sapeva come calmare Lily.
La Malfoy alzò gli occhi al cielo, scuotendo ripetutamente la testa, provando a fargli capire di lasciare in pace la migliore amica. Albus, d'altro canto, alzò un sopracciglio come a dirle "conosco mia sorella e so cosa sto per fare."

-Ragazzi, potete smettere di fare così? Davvero, siete strani e inquietanti.-
Si intromise Hugo, interrompendo la conversazione silenziosa tra i due.

-Che stavano facendo? Al, vattene, non ho voglia di starti a sentire. Sto bene, guarda, sto mangiando!-
Disse istericamente Lily, masticando con finta allegria un boccone di carne.

-Non me la dai a bere, Lils. Che succede? Lo sai che posso aiutarti solo se me lo dici e se non lo farai ti tormenterò tutto il giorno.-
Annuì Albus, dando dei leggeri colpetti alla schiena della rosa.

Lily, alla prospettiva di essere perseguitata dal fratello, perse del tutto le staffe.

-LASCIAMI IN PACE, HO DETTO!-
Strillò, richiamando l'attenzione di tutti i Grifondoro.

-E voi che avete da guardare?-
Sibilò poi, alzandosi di colpo dalla panca e uscendo furiosa dalla Sala Grande.

-Ti avevo detto di lasciarla in pace.-
Sbottò innervosita Lynx ad Albus.

-Ma io.... ma io di solito riesco a calmarla.-
Balbettò il moro, fissando spaventato il punto in cui Lily era sparita.

-Al, fa fare a me, non preoccuparti.-
Si intromise Hugo, alzandosi dalla panca e rincorrendo la cugina.

Vedendo Albus parecchio corrucciato per l'esito della sua "buona" azione verso la sorella, Lynx decise di tirargli un po' su il morale.

-Non preoccuparti, Hugo riesce sempre a consolarla.-
Gli disse, poggiando una mano sulla sua spalla.

-Sì, ma io sono suo fratello, io dovrei aiutarla e proteggerla.-
Sospirò sconsolato il ragazzo.

-Dai Potter, su di morale! Lo sai che a Lily non piace essere protetta e penso che se fosse stata una cosa importante te l'avrebbe detta di sicuro!-
Sbuffò la bionda, tentando di regalargli un sorriso.

-Tu dici?-
Chiese Albus, assumendo un'adorabile espressione imbronciata.

-Sì, io dico.-
Alzò gli occhi al cielo la ragazza.

Seguirono alcuni minuti di silenzio, durante il quale Lynx finì la sua colazione e Albus la fissò in silenzio.

-Ti va di venire ad Hogsmeade con me, quando inizieranno le gite?-
Chiese il moro.

-Quand'è che iniziano?-
Rispose la bionda.

-Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda.-

-Tu rispondi alla mia e io ti dirò se verrò con te ad Hogsmeade.-

Albus sbuffò, certe volte si dimenticava che quella ragazza era una Malfoy e, di conseguenza, sapeva mostrare un'arguzia pari a quella di un Serpeverde.

-Penso... a inizio ottobre.-

-Ah, ottimo.-
Concluse Lynx, facendo per alzarsi.

-Ma dove vai? Non mi hai ancora risposto!-
Esclamò corrucciato Albus.

-Ho due settimane per risponderti, aspetta e vedrai.-
Gli fece l'occhiolino Lynx, per poi trotterellare fuori dalla Sala Grande.

-Chiudi quella bocca, devi ammettere che la sua risposta è stata a dir poco geniale.-

Dominique e Rose si avvicinarono al ragazzo che, da quando Lynx era uscita dalla Sala Grande, aveva fissato il punto in cui era sparita con la bocca spalancata.

-Ti ha fregato, cugino.-
Aggiunse Dom, sedendoglisi in braccio e scoccandogli un bacio sulla guancia.

-Ma ma ma...-
Balbettò Albus, poi sembrò riprendersi di colpo e si affrettò a dire, guardando le cugine con uno sguardo indagatore:
-Voi sapete per caso cos'è successo a Lily?-

- Al, l'hai appena chiesto a Lynx e lei ti ha detto che non è una cosa importante. Per una volta, non puoi tenere il tuo grosso naso al di fuori della vita privata di tua sorella?-
Sbuffò Rose, mentre Dom arrossiva leggermente sulle guance.

-E non osar ripetere la storia del "sono il suo fratello maggiore, devo proteggerla e gne gne gne..."; falle vivere da sola la sua vita. Anche lei dovrà fare i suoi sbagli, dovrà superare le sue delusioni, non puoi costruirle attorno uno strato protettivo!-
Terminò Rose.

-Forse... forse hai ragione, però...-

Rose non seppe mai cosa voleva dire il cugino visto che, nel bel mezzo della sua balbettante frase, Lysander comparve alle sue spalle e le sussurrò un "possiamo parlare".

-Certo. Sicuro. Dimmi.-
Deglutì la rossa, scambiandosi uno sguardo terrorizzato con Dominique. E se Lysander avesse voluto lasciarla?

-Non qui, davanti a tutti... Vieni, andiamo.-
Disse lui, prendendola per mano.

Rose non sapeva come rallentare il suo battito cardiaco, che si era improvvisamente alzato. Lui l'aveva presa per mano e questa era una buona cosa,visto che era un gesto d'affetto. Ma non voleva parlare davanti a tutta la Sala Grande e questa era una cattiva cosa, visto che se fosse stata un'inezia gliel'avrebbe detta lì. Molto probabilmente la voleva lasciare. Anzi, sicuro che la volesse lasciare. Insomma, nelle ultime due settimane avevano litigato tre volte e avevano smesso di frequentarsi, a parte veloci e occasionali(e, soprattutto, casti) baci nei corridoi. E poi lei l'aveva mandato troppe volte a quel paese, non credeva di essere un granché a letto, aveva un bruttissimo carattere ed era ovvio che la volesse lasciare. Insomma, come aveva potuto resistere un anno insieme a lei? Non riusciva proprio a spiegarselo.

Finirono nello sgabuzzino di pozioni al primo piano, quello in cui si erano scambiati il primo bacio, ricordò amaramente Rose.

Non poteva lasciarla proprio lì dentro. Insomma, lì avevano iniziato la loro relazione. Sarebbe stata una cattiveria persino per un Serpeverde, figuriamoci un Tassorosso come Lysander.

-Dimmi.-
Sospirò Rose, sedendosi su un secchiello girato.

Quello che successe poi, però, la fece rimanere completamente sorpresa: Lysander le si buttò addosso, iniziandola a baciare voracemente. Rose ricambiò il bacio più che volentieri, assecondando i movimenti del ragazzo.

-Mi sei mancata. Mi dispiace di essermi comportato come un coglione in queste due settimane.-
Sussurrò il moro, sfiorandole il naso con le labbra.

Rose rise, sollevata che Lysander non la volesse lasciare.

Ricambiò con piacere tutti i baci che lui le diede in seguito ma, in fondo al suo cuore, sentiva una strana emozione che le ricordava molto il senso di colpa.

Le sembrava che stesse facendo una cosa sbagliata, che qualcuno le stesse nascondendo qualcosa d'importante. Che aveva fatto qualcosa d'importante, ma che non ricordava.

In quel momento, decise di infischiarsene. Ma, durante i baci, il senso di colpa rimaneva.