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Autore: ClostridiumDiff2020    14/09/2021    0 recensioni
Questa Storia Partecipa alla 365 Writing Days Challenge 2021
365 finestre...
365 storie, una raccolta di racconti, una raccolta di vite.
Ogni giorno, partendo da una parola, si aprirà una porta verso qualcosa, verso qualcuno...
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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259 – Usami

 
 
Gwillh schivò il primo colpo ma non riuscì ad evitare il secondo che lo scagliò contro la roccia alle sue spalle. Quando rovinò a terra si ritrovò ansimante a tossire con la bocca impastata di sangue. Con passo incerto si sollevò rivolgendo al suo avversario un ghigno di sfida.
Un nuovo colpo non tardò ad arrivare piegandolo spezzandolo.
 
Non sapeva perché lo stesse facendo, perché avesse deciso di partire verso nord.
Forse perché senza Aela ogni speranza di forgiare i pugnali e quindi di recidere il vincolo era sfumato. Rise di se stesso, alla fine aveva fatto esattamente quello che il drago avrebbe voluto.
Era andato a Nord sì, ma non per reclamare un esercito, ma per trovare una fine, nel dolore possibilmente. Ma per quanto si impegnava, per quante volte si spezzasse e si lacerasse il vincolo con Briog lo teneva in vita e Gwillh si rialzava, colpo dopo colpo.
Forse perché in quel luogo la magia delle ombre lo rendeva più forte, forse per la luna rossa.
Ma nonostante tutto il suo impegno, la morte non arrivava mai. Si sentiva sempre più forte in quel luogo dimenticato dai mortali.
 
Quando era disceso nella tana di Aela era stato ricolmo di propositi, ma ogni singola cosa era andata in pezzi. Ormai non comprendeva più nulla a parte il voler tornare indietro.
Riavere i suoi compagni e quel senso di appartenenza, casa.
Ma anche Briog… Avrebbe voluto odiarlo per come volesse usarlo da sempre. Cercando di possederlo senza curarsi che lo volesse. Di averlo pugnalato scegliendo il potere.
Ma scoprire che quell’atto lo aveva spezzato lo ossessionava.
Immaginare la sua personalità scissa in due, in quel folle delirio che era la sua vita.
 
Il suo avversario si mosse ma stavolta Gwillh fu pronto.
Si ritrovò ancora in piedi ma desideroso di cadere, con i polmoni ricolmi di dolorosa rabbia, muco e sangue. Se ne rimase ansimante ad occhi chiusi mentre il Vincolo che lo legava a Briog lo teneva avvinto alla vita ancora una volta.
Che cosa vuoi?
Io voglio tutto, voglio che torni da me e che mi trascini giù assieme a te.
Gwillh scacciò la voce di Briog e poco prima che Leo gli si avvicinasse con un movimento brusco lo tenne a distanza.
“Va via” ringhiò lo stregone.
 
Leo lo osservò colmo di angoscia. Lo aveva seguito osservandolo muoversi come un sonnambulo. Da quando Aela se n’era andata aveva visto qualcosa spengersi negli occhi di Gwillh, lasciando solo una costante ricerca di morte. Forse non si era ancora tolto la vita per paura di ferire lei. Così lasciava a quelle creature il compito di punirlo per la sola colpa di essere al mondo.
“Perché siamo qua?”
“Ti ho detto di andartene”
Leo lo afferrò per un braccio “Sai bene che non lo farò, ti sarò leale fino alla fine dei miei giorni che tu lo voglia o no”
Gwillh abbassò lo sguardo ma non si oppose. “Hai visto quale prezzo comporta la lealtà… Juris… e… tutti loro… Non merito alcuna lealtà… Usami, come fanno tutti. Briog… Aela…Mia madre… Quindi prendi quello che vuoi, telo dono e poi riprendi la tua strada…”
 
 
Day 259 – Prompt – Lontano (14.09.2021)
   
 
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