Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: katerina_21    01/09/2009    4 recensioni
Le sorelle Gautier abitano nella campagna parigina. Sono ricche di sorprese, hanno caratteri molto diversi e forza da vendere ma sono molto unite. Danielle è un'appassionata del teatro ed è eternamente innamorata, Evelyne è intelligente e dolce mentre Clarisse adora il rischio e gli sport estremi. Se queste tre ragazze così particolari incontrassero i Jonas Brothers...cosa succederebbe?
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Carissime!
Ecco il capitolo! E' uno degli ultimi, attenzione!!!
E' si è giunta l'ora di mettere la parola fine a questa long... la trascino avanti da troppo tempo!. *scuote la testa sconsolata*

Cooomunque! Che si dice da quelle parti?
ehm si non fateci caso. -.-"

Recensite, che me ne aspetto almeno cinque di recensioni, capito???
Grazie per i 22 Preferiti e a chi ha recensito lo scorso capitolo!
(Megamega bacione a tutte e quattro)


-Capitolo Diciassette-
Non smettere di credere per me vuol dire vivere.


Forse non sai quel che darei
per renderti felice.
Piangi lacrime di aria.
Lacrime invisibili, che solamente
gli angeli san portare via.
Ma cambierà stagione, ci saranno nuove rose
ci sarà dentro te e all'aldilà nell'orizzonte
una piccola poesia.
[Una poesia anche per te - Elisa]


Clarisse correva come non aveva mai corso in vita sua.
Era strano da dire, ma nemmeno con lo skate andava così veloce.
Spinse con forza l'indice sul campanello, tanto che quello suonò gracchiante come una cornacchia.
Apettò qualche minuto, durante i quali si rese conto che era un po' troppo presto per piombare così in casa Jonas.
Una massa di riccioli fece capolino dalla porta socchiusa. Poi Clarisse potè vedere anche il viso.
Il viso di Nick.
- Clarisse? - domandò il ragazzo. Aveva gli occhi socchiusi e la scrutava come se fosse un'aliena.
- Scusa l'ora. - mormorò lei abbassando il capo. Si sentiva una stupida ma doveva fare qualcosa, sentiva il bisogno di parlargli. Rialzò lo sguardo e si accorse che Nick indossava solo una t-shirt e dei boxer neri. Avvampò.
- C'è un motivo per cui mi hai svegliato? - domandò Nick sbadigliando, ancora con gli occhi mezzi chiusi.
- Ehm...sì. - balbettò Clarisse, pensando a qualcosa di sensato da dire. - Ti volevo parlare. -
- Alle otto di mattina?! - domandò Nick sorpreso.
- Sono una tipa... ehm... mattutina. -
- Me ne sono accorto. Aspetta che mi metto qualcosa. -
Clarisse annuì e attese. Le era sembrato tanto ovvio e coinciso il discorso che doveva fargli...
Ora però non si ricordava più niente.

Nick si infilò un paio di jeans scuri poi si diede una veloce occhiata allo specchio. Terribile.
Si sciacquo il viso, poi ritornò da Clarisse.
- Facciamoci una passeggiata ok? - propose. Lei annuì.
Era stranamente poco loquace e lo preoccupava. Forse lo stava per lasciare. No, non erano mai stai insieme non poteva lasciarlo. Allora forse voleva dirgli che non poteva più uscire con lui, che ora stava con George.
Gli avrebbe spaccato la faccia. A George naturalmente, non a lei.
- Sai, da quando ti ho visto ho subito capito che eri un ragazzo in gamba, uno di quelli che non si vede più in giro. - Nick si voltò sorpreso: Clarisse si era fermata e i suoi occhi blu lo scrutavano intensamente, scavandogli perfino l'anima. - Non ho subito capito cosa provavo, all'inizio negavo i miei sentimenti, rifiutandomi di fare certi pensieri... su di te... - Clarisse arrossì, imbarazzata. Sapeva che avrebbe dovuto pronunciare certe parole che fino ad allora erano sconosciute. Parole come 'amore'.
- Io non sapevo che mi prendeva: quando ti vedevo il mio cuore si fermava ed ero felice, anche solo di guardarti. Nemmeno con George mi era mai capitato... certo da bambina quando lo guardavo pensavo che era bello e che lo avrei sposato. Ma non era lo stesso, assolutamente no. Io non ero... innamorata di George... -
Nick deglutì. Avrebbe voluto mettersi a ballare per la felicità.
- Io non sapevo cos'era l'amore. Non lo immaginavo nemmeno. Invece ora... Ora lo so. -
Clarisse teneva il capo chino, quasi non si vedevano gli occhi. Solo quando alzò lo sguardo Nick si rese conto che erano bagnati. Stava piangendo.
- Nick... ti ricordi cosa stavi per fare quando è tornato George? - domandò lei mordendosi il labbro.
Il riccio sapeva la risposta. La sapeva. Eppure aveva la bocca impastata, non riusciva a dire nemmeno una parola.
Clarisse lo fissò per qualche minuto.
- Te lo ricordi, vero? -
Nick avrebbe voluto urlare: - Sì Clarisse, sì! Me lo ricordo! -
Avrebbe voluto baciarla e non perdere tempo. Stavolta nessuno li avrebbe interrotti.
Eppure i piedi erano incollati alla terra e non riusciva a muovere nemmeno un muscolo. Nick credette che al posto della gola vi era un grosso nodo, perchè non riusciva a pronunciare nessuna parola.
Era come se fosse paralizzato, lì in piedi in mezzo alla campgna francese, con il sole appena sorto che illuminava il profilo spaventato di Clarisse.
Lei lo guardò un altro po', con gli occhi colmi di lacrime. Si sentiva umiliata.
Non voleva essere lì. Voleva scappare, lontano dalla sciocchezza che aveva appena commesso.
Stava per voltarsi quando una voce la fermò. Fu come una brezza d'aria fresca, un oasi pacifica in mezzo al deserto. Fu come in un sogno.
- Clarisse... -
Lei si voltò, ancora con le lacrime agli occhi. Poi non vide più nulla ma poteva benissimo sentire le labbra di Nick contro le sue in una danza appassionata di mani, labbra, lingue, dita e tutto il resto dei loro corpi.

- Se la canzone si chiama Single Ladies* te non puoi mica ballare! -
Eve era ad un angolo della cucina, con le braccia incrociate e gli occhi al cielo mentre Colette e Danielle continuavano a discutere.
- Ma che importa! - esclamò la rossa. - Io voglio ballare! Non mi importa niente che sono fidanzata! -
Ahi. Mossa sbagliata. Pensò Eve versando il caffè nelle tazzine. 
- Ah! - sbottò Colette puntando l'indice contro l'amica. - Non ti importa?! Sei matta per caso? -
Danielle roteò gli occhi stufa.
- Eddai, hai capito bene che intendevo!- disse allargando le braccia. - Te mi hai capita, vero Eve? -
Ma per fortuna la maggiore non ebbe il tempo di rispondere.
- Certo! E' facile per te parlare, dopo tutto sono io che ho rinunciato a tutto per te! - sbraitò Colette con gli occhi in fiamme.
Danielle spalancò la bocca, sbalordita.
- Come puoi attaccarmi in questo modo?! E' un gesto meschino! E' una coltellata alle spalle! -
Colette sembrò sul punto di ridere. - Ma per favore, te sei l'ultima persona in questo mondo che può incolparmi per 'coltellate alle spalle'! -
Danielle sembrò punta sul vivo.
- TIME OUT! - urlò Eve, ormai stufa. La discussione andava avanti da almeno mezz'ora. - Chiederemo a Clarisse di essere una delle Single Ladies! E te, Danielle, ti preparerai qualche canzone da cantare da sola! -
La rossa sembrò doppiamente offesa.
- COOOSA?! - esclamò, riducendo gli occhi blu in due fessure. - Sei mia sorella! Come puoi farmi questo?! -
- E dai, Dan... Si sta parlando soltanto di un numero... -
Danielle si alzò dalla sedia, battendo il pugno sul tavolo con forza.
- Finiscila! - la rimproverò Colette. - Chiederemo alla vostra sorellina di cantare con noi e te la smetterai di comportarti da bambina capricciosa! -
- Sarai tu una bambina capricciosa! Brutta... -
Ma Colette non seppe mai cos'era perchè Clarisse entrò in casa provocando un agitazione notevole.
Le tre ragazze le corsero incontro, cogliendola di sorpresa.
- Che volete? - domandò, con uno strano sorrisino in faccia.
- Dì di no Clari! Lo sappiamo tutte che non ti piace ballare nè cantare quindi fai un favore a tutti se... -
- Ballare? Cantare? - ripetè confusa la biondina, scrutando Danielle.
- Aspetta un attimo... - mormorò Eve pensierosa. - Ma dov'eri?! E' mattina presto e te sei tornata ora? -
Clarisse avvampò.
- Ooooh! Qui gatta ci cova! - esclamò Danielle, dimenticando apparentemente la faccenda delle Single Ladies.
Clarisse arrossì ancora di più. Posò le chiavi sul comodino e si sedette in cucina.
- Allora? - insistè Eve, incrociando le braccia proprio come avrebbe fatto Julie Gautier.
- Allora mi sono baciata con Nick... - mormorò.
Le tre ragazze ammutolirono e continuarono a guardarla con la bocca aperta.
- Ecco, non può far parte delle Single Ladies! - esclamò Danielle sogghignando.
Ma nessuna l'ascoltava più, perchè sia Colette che Evelyne sparavano domande alla povera Clarisse, che sembrava rimpicciolirsi col passare dei minuti.
Dopo aver raccontato tutto e dopo che Danielle la costrinse a ripetere di nuovo com'era stato il bacio e l'espressione di Nick, Clarisse potè capirci qualcosa della faccenda delle Single Ladies.
- Allora, - incominciò Colette. - Eve ed io abbiamo pensato di preparare un spettacolo per fare in modo che la campagna non sia distrutta per fare spazio a centri commerciali e roba simile... -
- Vogliono distruggere la campagna?! - ripetè Clarisse sorpresa.
- A quanto pare sì, ma crediamo che con questo spettacolo riusciremo benissimo a salvarla. I materiali per il palco sono già pronti, visto che come sai mio padre è falegname... Ora occorre solo che tutti quelli del paese e chi è interessato inizi a muoversi per organizzare qualche spettacolo.
Sono già pronti i gemelli Pier e Juan, Catherine, Charlotte, Fleur, Hugo, Matt... -
- E qual'è il problema? - domandò Clarisse non capendo.
Danielle alzò gli occhi al cielo.
- Il problema è che non mi vogliono far ballare e cantare con loro Single Ladies perchè dicono che visto che sono fidanzata con Joe non è corretto.Ti sembra normale? -
Clarisse cercò di evitare lo sguardo della rossa.
- Quindi chiediamo a te di prendere il suo posto. - disse Eve sorridendole.
La bionda spalancò la bocca.
- Stai scherzando?! Non indosserei mai quelle tutine nere! -
Danielle sorrise trionfante, mentre Eve e Colette si lanciarono un'occhiata.
- E va bene Danielle. Hai vinto. -




(*)= Single Ladies è la nuova canzone di BEYONCE. E' molto carina e le nostre protagoniste balleranno come nel video della canzone.
  
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